AMD FX Bulldozer / Piledriver
1° e 2° generazione di CPU con processo produttivo a 32nm SOI HKMG.
Costruita sempre a 32nm SOI le caratteristiche del nuovo core sono un 10%/15% in più di prestazioni generali, nuove istruzioni (FMA3, BMI), un nuovo turbo core in versione 3.0, un prevedibile aumento delle frequenze di clock.
Vengono mantenute le caratteristiche del socket AM3+ ovvero i chipset serie 9 (990FX, 990X, 970) e i southbridge serie SB950, (quindi per tutto il 2012 niente PCI-Express 3.0 e USB 3.0 a gestione nativa), controller Dual channel DDR3 con frequenza massima a 1866Mhz; anche la cache L3 rimarrà a 8MB.
Entro sempre lo stesso periodo dell'anno dovrebbero venir presentate le soluzioni denominate "Komodo" con modelli a 6, 8 e 10 core.
Basate sempre su Piledriver le nuove CPU saranno basate su infrastruttura FM2 non compatibile con l'attuale socket AM3+.
Le differenze principali saranno l'integrazione on DIE del chipset ovvero la CPU potrà gestire il PCI-Express alla versione 3.0 e una gestione delle memorie DDR3 fino alla frequenza di 2133Mhz.
La nuova piattaforma socket AM3+ è prevista nel 2012 (secondo/terzo trimestre 2012); per quanto riguarda le versioni 10 core non ci sono informazioni in merito, ma cè da dire che tali soluzioni erano attese sul socket FM2 previsto per le prime soluzioni Trinity.
I futuri processori AMD basati su architettura Piledriver potranno lavorare a oltre 4 GHz senza grossi problemi grazie alla tecnologia resonant clock mesh sviluppata da Cyclos Semiconductor. Una sorta di KERS (il sistema di recupero dell'energia che usano anche in Formula 1) adattato ai processori. Questa tecnologia promette di tagliare i consumi - o aumentare la frequenza - del 10% senza incrementare il TDP, gestendo in modo migliore la potenza erogata a ogni ciclo di clock.
La soluzione resonant clock mesh di Cyclos usa induttori on-chip per creare un pendolo elettrico, o tank circuit, che a ogni ciclo di clock ricicla la potenza anziché dissiparla, ottenendo così una riduzione dei consumi totali. La tecnologia dovrebbe consentire una riduzione della distribuzione della cosiddetta "clock power" fino al 24% nel migliore degli scenari. Mediamente il passo avanti dovrebbe assestarsi tra il 5 e il 10%, senza avere effetti negativi sugli obiettivi di frequenza decisi da AMD per le proprie CPU.