Meghan Morgan Juinio (ex Santa Monica Studio): “I grandi sviluppatori dovrebbero guardare anche ai giochi AA e indie”


Nel panorama videoludico moderno, i grandi studi AAA sono sinonimo di produzioni mastodontiche: budget multimilionari, cicli di sviluppo lunghi e ambizioni narrative senza confini.

Tuttavia, secondo Meghan Morgan Juinio, ex Co-Head e Direttrice dello sviluppo prodotto presso Santa Monica Studio (God of War Ragnarok), le grandi case dovrebbero diversificare e riscoprire il valore dei progetti più piccoli.

In un’intervista a Game Developer, Juinio ha spiegato che non si tratta di sostituire i blockbuster come Call of Duty o God of War, ma di affiancare a queste serie titoli AA o persino indie, più agili e creativi:


“C’è un’opportunità per tutti noi di guardare al lungo termine, di correggere la rotta dopo le decisioni affrettate prese durante la pandemia.”


Secondo Juinio, il mercato ha spazio per esperienze più contenute, capaci di innovare senza la pressione del fotorealismo o della spettacolarità a tutti i costi. Citi come Astro Bot e Split Fiction dimostrano che anche i colossi come Sony ed EA possono realizzare titoli più snelli e immediati, senza sacrificare qualità o identità.


“I giocatori oggi sono quasi insensibili a grafica e scala. Se un gioco non è divertente o coinvolgente, non importa quanto sia bello”, afferma Juinio.


In un’industria sempre più attenta ai costi e ai rischi, il messaggio è chiaro: non serve un budget da AAA per creare un grande gioco — serve una buona idea e il coraggio di sperimentare.


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