GRID 2019: Un gran bel gioco di m…acchine!


Recensione a cura di Luca “goldenbull95” Santoro


L’11 ottobre 2019 è finalmente arrivato l’atteso reboot della saga GRID, titolo storico della Codemasters, che aveva lasciato gli appassionati con la bocca asciutta dal 2014, anno dell’uscita dell’ultimo capitolo della saga.

Con questo capitolo gli sviluppatori hanno voluto rilanciare il titolo, rinnovandolo in ogni suo aspetto e puntando a trovare il giusto equilibrio tra dinamiche arcade, tipiche della saga TOCA di cui fa parte, e dinamiche simulative, avvalendosi anche dell’illustrissima collaborazione di Fernando Alonso, storico nome del motorsport. Sarà riuscita la Codemasters a trovare questo equilibrio?


Il Gioco


Grid al primo avvio ci lancia subito sui suoi tracciati, facendoci subito assaporare il suo feeling di guida, la sua fisica e l’IA dei concorrenti. Mossa azzardata a mio parere, in quanto se la prima impressione è quella che conta, allora ci saranno molti resi da parte dei malcapitati acquirenti del titolo.

Ebbene sì, il videogioco ha un gameplay stucchevole, con le auto che sembrano sempre ed a qualsiasi velocità affette da un forte sottosterzo o da un forte sovrasterzo che le costringe a non curvare come ci si aspetterebbe da un auto elaborata a velocità anche minime di 50 km/h. Gli avversari sembrano più interessati a colpirti a velocità massima piuttosto che a effettivamente svolgere la corsa.

Chi come me si aspettava un gioco equilibrato con dinamiche arcade e con un pizzico di simulazione, si ritroverà in mano un titolo che non sa fare bene né una cosa né l’altra. Infatti andando a modificare le impostazioni di gioco, disabilitando ogni aiuto, aumentando la difficoltà e selezionando il livello di danni completo, altro non si avrà che un auto con la stessa manovrabilità di un tram, degli avversari con la voglia di tamponamento a 200 km/h e dei danni estetici pieni di glitch senza alcun malus alla guida.

I circuiti del gioco sono vari, così come gli eventi a disposizione, ma non sono riuscito a godermene alcuno per le dinamiche sopracitate, davvero un peccato per la piacevole alternanza tra circuiti cittadini e tradizionali.

Interessanti le feature come la rivalità, che si attiva a seguito di impatti potenti con un avversario e che dovrebbe portarlo ad essere più aggressivo nei nostri confronti, e la sinergia con il compagno di squadra, al quale possiamo dare pochi basilari compiti come cederci la posizione o dirgli di essere più aggressivo. Peccato che entrambe sembrino non funzionare e non generare alcuna differenza durante le gare.

Molto bello il parco auto, che presenta diverse tipologie di vetture, un po’ scarne le personalizzazioni presenti, ma è il minore dei problemi.
Infine la colonna sonora risulta sufficiente, come musiche adatte alla tipologia di gioco, che tentano di alleviare a suon di rock il nervosismo generato dal gameplay.


In Conclusione


Chiedo venia per il titolo un po’ troppo diretto, tuttavia GRID non mi è piaciuto affatto. Al di là dei pareri personali, oggettivamente pecca su troppi fronti e soprattutto su aspetti cruciali per un gioco di questa tipologia.

Gli sviluppatori non sono stati in grado di rispettare le aspettative che avevano generato attorno a questo titolo, a mio parere troppe idee confuse e ambizione hanno portato a costruire un titolo che non è affatto equilibrato, scontentando le diverse tipologie di giocatore al quale puntavano. Davvero un peccato per una casa come Codemasters che solitamente non delude sul reparto corse.


VOTO: 6.5/10


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