Un universo irreverente per un gioco divertente: Trover Saves The Universe!


Recensione a cura di Asia “Django”


Avete presente il cartone animato di Rick&Morty e quel suo insolente umorismo dissacrante che non lascia molto spazio a dubbi morali e riflessioni sull’etica? E se anche ci soffermassimo a valutarne l’acidità e la correttezza, rischieremmo di perdere un sacco di avvenimenti divertenti che nel frattempo non attendono di certo, e quindi “fa niente”? Ecco, il co-creatore e produttore esecutivo di quella serie Justin Roiland ha “partorito” questo gioco decisamente non per menti deboli.


La schermata iniziale prevede gentilmente l’opzione “censura”, nella speranza che nessuno la scelga mai in modo da potersi immergere completamente nel delirio sboccato e travolgente delle vicissitudini di Trover, un essere viola non meglio identificato, che malvolentieri aiuterà te, sì proprio te, a salvare l’universo.

Eh già, l’universo è in pericolo grazie a Glorkon, un mostro col becco da pollo che ti ha rubato i cani, due teneri cuccioli, e sfrutta la loro essenza vitale minacciando di distruggere l’universo infilandoseli negli occhi! Mentre tu sei un “Chairorpian”, essere che per legge non può alzarsi mai dalla propria sedia, che diventerà quindi un mezzo di trasporto futuristico comandato da un DualShock in dotazione tra le tue mani. Sostanzialmente il vero tu, seduto sul divano con il controller in mano, controlla un tizio nel gioco seduto sulla sedia con il controller in mano, che a sua volta controlla una specie di alieno viola. Tutto chiaro no?

E ora che si fa? Beh si esplora l’universo atterrando su pianeti alieni abitati da personaggi alcuni più simpatici altri meno, ma di certo variopinti, allucinanti e bizzarri, in perfetto stile Rick&Morty. Ci si muove con Trover che deliberatamente sceglie di farsi controllare da te che vieni controllato dal vero te, per fare una serie di azioni come combattere, risolvere grattacapi ed interagire con gentaglia incontrata sporadicamente, oppure raccogliere i “Power Babies” – esserini verdi dalle descrizioni più imbarazzanti utili a renderlo più forte ed aumentare le sue abilità, dandogli anche vita aggiuntiva e riservando una sorpresa finale in caso li si trovi tutti quanti.


DI CHE SI TRATTA?


Il gioco di per sè è un platform arcade 3D, studiato per essere utilizzato con i VR, ma funziona benissimo anche senza, previo qualche adeguamento al senso della prospettiva che non è sempre versatile con la telecamera fissa. I colori sono fantastici, fin troppo accesi, ma con una palette ben curata, e la musica è uno dei punti forti di questo gioco – ogni canzone che accompagna le avventure di Trover inneggia ad essere “Shazammata” e riascoltata anche in altre sedi. Purtroppo non troverete niente di unico ed innovativo a livello di meccaniche di gioco, che sono pressoché elementari.

Movimenti assai intuitivi, trick visti e rivisti stile Crash o SuperMario, come quello di farsi sollevare in volo dal soffio di un fiore alieno e dover atterrare su una superficie più in alto per poter proseguire, o dover fare determinate combo di tasti per utilizzare nuovi poteri appena acquisiti come il doppio salto, il rotolamento o la telecinesi valutando il tempismo necessario, o alzarsi in alto con la sedia per avere una visuale più ampia alla ricerca di oggetti nascosti.

Quello che rende unico questo gioco è la sua originalità nei dialoghi che non lasciano mai vuoti spazio temporali. Trover è uno dei personaggi più logorroici mai visti, parla senza sosta e non finisce mai di stupirvi per la sua incredibile creatività nell’arte della volgarità. Oltre a questo incapperete sovente in siparietti comici esilaranti anche altrove e sarete voi a scegliere se proseguire nel gioco o soffermarvi ad ascoltare le incredibili cavolate che fuoriescono sostanzialmente dalla mente di Roiland dando voce ai personaggi circostanti.

Unico problema è la lingua, tutto rigorosamente in inglese, con possibilità di sottotitoli in italiano, cosa assai comprensibile visto che questo titolo non è decisamente mainstream, ma a dirla tutta non distrae molto dallo svolgersi degli eventi perchè non vi è mai nulla di impellente e scattante che richieda ritmi e reazioni esagerate.

Difatti i combattimenti sono ripetitivi a parte qualche osso duro su cui concentrarsi maggiormente. Il grado di rigiocabilità non è altissimo perchè dopo un po’ ci si rompe le scatole, e considerando che nell’insieme si potrebbe finire in circa 5 ore non varrebbe del tutto il prezzo d’acquisto, ma, attenzione, TUTTE LE DLC future previste in uscita saranno gratuite! Il che ribalta di nuovo la posizione di questa chicca!


CONCLUSIONI


Insomma, se siete dei veri appassionati del catone animato sopracitato questa perla non deve sfuggirvi di mano ed apprezzerete certamente le sue sottigliezze comunicative, l’umorismo che rasenta bassezze illuminanti, ed espressioni sulla soglia dello scandalo morale. Se invece non l’avete mai visto, ma vi stuzzica una simpatica avventura in mondi fantastici colmi di curiosità e sfide, accompagnati da un individuo alquanto ambiguo ed esilarante, preparatevi a scompisciarvi dal ridere e gustatevi questo titolo!

VOTO: 7/10



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