Thermaltake Toughpower iRGB Plus 1250W Titanium: Potenza, estetica e affidabilità!

Analisi interna - Parte Prima

Per analizzare l’interno del nostro alimentatore e poter effettuare un controllo approfondito è necessario prima rimuovere il sigillo di garanzia che ricopre una della 9 viti da svitare.

Controllando il nostro alimentatore all’interno notiamo subito una eccellente qualità costruttiva, la posizione dei componenti è ben studiata, come in un puzzle ogni parte occupa un suo preciso spazio, alcuni moduli sono posizionati su schede verticali per l’ottimizzazione degli spazi e facilitare il raffreddamento, tra questi spiccano i due grandi condensatori del primario di produzione giapponese, inoltre si notano alcuni trasformatori ridondanti, tra cui le due grandi impedenze del filtro PFC e i due trasformatori di potenza, i dissipatori non sono molto ingombranti e grazie all’alta efficienza energetica il riscaldamento generale è sempre molto contenuto.

I condensatori, componenti sempre molto delicati, sono 105° e sono di produzione Giapponese, spiccano tra tutti per grandezza due condensatori sul primario, essi sono asimmetrici, necessari per il funzionamento su un elevato range di alimentazione da 100V a 240V AC.

Sono tutti componenti di produzione giapponese da 105° da 400V uno da 680uF più uno da 420V da 560uF, la qualità di questi componenti risulta fondamentale per il livellamento e la stabilizzazione della corrente alternata, è fondamentale anche l’affidabilità, infatti ricordiamo che questo alimentatore è garantito per ben 10 anni.

Questa che vediamo è una delle componenti più critiche: il PFC attivo. Spiccano le due grosse induttanze in primo piano mentre dietro alloggiano i componenti attivi fissati su un dissipatore in alluminio che hanno il compito di rifasare la corrente, il tutto per ottenere un buon valore di efficienza energetica e Power Factor (PF).

In questa foto viene evidenziato l’alimentatore di StandBy montato in un modulo posizionato verticalmente, i test relativi a questa unità hanno dato ottimi risultati di efficienza e stabilità.

Qui possiamo notare il ponte raddrizzatore montato su un generoso dissipatore, la sua posizione risulta abbastanza racchiusa, ma le numerose alette del dissipatore provvedono al totale smaltimento del calore generato durante il funzionamento.

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