BeQuiet! Dark Base 700 Midi-Tower [BGW23]

Uno sguardo all’interno (modello BGW23)

BeQuiet! ha realizzato un prodotto dal look certamente particolare ed accattivante, in grado di coniugare l’innovazione ad uno stile unico nel suo genere. La qualità del prodotto risulta complessivamente più che buona, così come lo spazio all’interno per il montaggio dei vari componenti. Per rimuovere i due pannelli laterali (di cui uno ricordiamo essere realizzato in vetro temperato), basterà semplicemente svitare le poche viti tool-less previste.

Come possiamo vedere dall’immagine la gestione degli spazi interni è indubbiamente ben congegnata, con accorgimenti specifici pensati per ospitare configurazioni di fascia medio-alta estremamente ordinate e pulite da vedere. L’ampio spazio a disposizione, inoltre, consente agli utenti la massima libertà anche nell’eventualità di integrazione di impianti di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, ben più complessi e prestanti delle più diffuse soluzioni All-in-One presenti sul mercato.

Interessante notare come gli ingegneri dell’azienda tedesca abbiano curato con maniacale scrupolosità la gestione del cable management. A nostro avviso è stato svolto un eccellente lavoro, il passaggio dei cavi verso l’interno avviene attraverso alcuni fori opportunamente gommati, in maniera da evitarne il danneggiamento della guaina isolante.

Lo chassis supporta appieno schede madri con fattore di forma in standard Extended-ATX, ATX, Micro-ATX oppure Mini-ITX, con installazione della stessa in verticale. Questo aspetto limita a 180 millimetri l’altezza massima per quanto riguarda l’eventuale dissipatore di calore a torre dedicato alla CPU.

Lo spazio tra l’alloggio della scheda madre ed il pannello laterale, pari a circa 26-27 millimetri, è più che sufficiente per semplificare il posizionamento dei vari cavi di collegamento.

La presenza di un foro di generose dimensioni in corrispondenza della zona socket della scheda madre consente di semplificare in maniera decisa il montaggio e lo smontaggio del sistema di dissipazione del calore dedicato al microprocessore, spesso provvisto di backplate posteriore di rinforzo. Riteniamo questa una caratteristica ormai immancabile in uno chassis di moderna concezione.

Per quanto riguarda le unità di memorizzazione, il nuovo Dark Base 700 prevede notevoli possibilità di installazione e soprattutto modularità.

Nella parte anteriore dello chassis, ad esempio, sono previsti una serie di alloggi (cinque in totale), opportunamente coperti se non utilizzati, dedicati all’eventuale posizionamento degli HDD-Cage.

Nella dotazione ne vengono forniti tre, di cui due preinstallati nella parte posteriore inferiore del cabinet, tutti espressamente pensati per consentire il fissaggio di una singola unità da 3.5” o in alternativa di una coppia di unità in formato 2.5”. Se necessario, ulteriori HDD-Cage possono essere facilmente acquistati in rete al costo di poco meno di 15€ tasse comprese cadauno.

La possibilità di gestire liberamente il posizionamento dei cestelli dedicati alle unità di memorizzazione consente di poter contare, all’evenienza, su un maggiore spazio all’interno del cabinet, indubbiamente utile ad esempio per il collocamento di una combo Pompa/Reservoir oppure di un radiatore più grande nel caso si voglia procedere all’integrazione di un impianto a liquido di tipo custom.

Teniamo, inoltre, a precisare che lo sfruttamento di questa specifica zona del cabinet andrà a limitare lo spazio disponibile in lunghezza per l’installazione dell’eventuale scheda grafica discreta, a meno di non installarla verticalmente (acquistando un Extender PCI-Express).

Nello specifico il Dark Base 700 prevede la possibilità di installare schede grafiche fino ad un massimo di ben 430 millimetri di lunghezza, che scendono a 286 millimetri in presenza degli HDD Cage.

Ulteriori unità possono inoltre essere installate nella parte posteriore sfruttando delle apposite slitte metalliche. Il produttore ne ha previste due, opportunamente pensate per consentire il fissaggio di un massimo di tre unità in formato 2.5”.

In prossimità di una delle slitte dedicate alle unità di memorizzazione da 2.5” è collocato un utile RGB Controller/Fan-HUB a sei canali dedicato all’alimentazione delle ventole di raffreddamento e alla gestione dell’illuminazione a LED di tipo RGB presente. Il produttore ha previsto la possibilità di poter collegare un massimo di sei ventole (di cui due come abbiamo visto già preinstallate), con possibilità di controllo tramite segnale PWM direttamente attraverso il software di gestione/BIOS della propria scheda madre.

L’alimentazione necessaria (12V) sia alle ventole che ai LED, viene fornita attraverso un tradizionale connettore Serial-ATA (ovviamente previo collegamento al proprio alimentatore). Tornando per un momento al controller RGB, questi assicura non soltanto la possibilità di poter contare sui colori ed effetti preconfigurati e richiamabili tramite tasto dedicato nel pannello I/O frontale del cabinet, ma anche e soprattutto la piena possibilità di sincronizzazione con il sistema di illuminazione eventualmente previsto sulla propria scheda madre.

Decisamente buone le possibilità di ottimizzazione del flusso d’aria interno grazie alla possibilità di poter installare ulteriori ventole di raffreddamento in aggiunta a quelle preinstallate in immissione ed estrazione, rispettivamente, nella parte anteriore e posteriore dello chassis.

Nello specifico è possibile incrementare il flusso in entrata aggiungendo, ad esempio, altre due ventole da 140 millimetri nel pannello frontale, oppure altrettante ventole, sempre da 120/140 millimetri nella parte inferiore.

Oltre a questo è prevista la possibilità di fissare fino ad un massimo di tre ventole, preferibilmente in estrazione e sempre da 120/140 millimetri, nella parte superiore del cabinet.

Per coloro che intendono utilizzare una soluzione di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale oppure di tipo All-in-One (AIO) è possibile fissare senza problemi un radiatore da 120/140 millimetri nella parte posteriore, un secondo da 120/240/360 oppure 140/280 millimetri nel pannello frontale ed addirittura un terzo, da 120/240/360 millimetri, nel supporto estraibile presente nella parte superiore.

Spostandoci ad analizzare la parte inferiore interna dello chassis, la prima cosa che balza immediatamente all’aocchio è la presenza di una grande copertura in plastica che ricopre il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX (fino ad un massimo di ben 285 millimetri di lunghezza), a tutto vantaggio dell’estetica e della gestione della componentistica interna e dei cavi da parte dell’utente.

Anche in questo caso il produttore tedesco ha previsto una certa modularità, lasciando piena libertà all’utente di rimuovere parti della copertura, così da assicurare ad esempio la possibilità di utilizzare un radiatore di calore più spesso nella parte frontale (fino a circa 60mm), oppure il corretto flusso dell’aria nell’eventualità che venga installata una ventola nella parte bassa dello chassis.

Ricordiamo che in questo caso viene ridotto lo spazio utile dedicato alla PSU, passando dai suddetti 285 millimetri a circa 240 millimetri.

Per l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto all’installazione sia orizzontale che verticale. Nel primo caso è assicurata la compatibilità per una lunghezza massima pari a ben 430 millimetri, che scendono a circa 286 millimetri nel caso siano presenti, come detto pocanzi, gli HDD-Cage nella parte anteriore del cabinet.

Nel secondo caso si avrà modo di utilizzare schede grafiche di lunghezza superiore a 286 millimetri anche in presenza dei cestelli dedicati alle unità di archiviazione, con l’ulteriore vantaggio di ridurre sensibilmente il peso a carico degli slot PCI-Express della scheda madre. Questi valori appaiono indubbiamente notevoli e garantiscono la piena compatibilità verso la quasi totalità dei modelli presenti sul mercato.

La soluzione di BeQuiet! mette a disposizione ben nove slot di espansione (due come anticipato dedicati all’installazione verticale della scheda grafica). Per ognuno di questi è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata al fine di favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.

Alla luce di quanto osservato durante questa breve analisi degli interni del nuovo Dark Base non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto dall’azienda tedesca durante la fase di progettazione di questa interessante soluzione Mid-Tower, curando ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire un efficace gestione dei cavi di collegamento al fine di ottenere un aspetto estetico pulito ed ordinato.

Tra le tante particolarità di questo chassis non possiamo, infine, non menzionare, la possibilità di riorganizzare il layout interno installando il Tray dedicato alla scheda madre in posizione invertita, andando a realizzare una sorta di configurazione Reversed-ATX, nella quale le componenti interne saranno visibili dal lato destro del cabinet anziché dal tradizionale lato sinistro.

Possiamo ora procedere con l’analisi delle specifiche tecniche delle ventole in dotazione e dei relativi flussi d’aria che sono in grado di generare.

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