Silverstone Primera PM02

Uno sguardo all’interno - Parte Prima

SilverStone ha realizzato un prodotto indubbiamente molto interessante, contraddistinto da uno stile elegante e al passo coi tempi attuali. La qualità del prodotto risulta complessivamente eccellente, così come lo spazio all’interno per il montaggio dei vari componenti. La rimozione dei pannelli laterali è estremamente semplice, grazie alla presenza di viteria di tipo tool-less. In ogni caso vi raccomandiamo di prestare la massima attenzione, avendo comunque a che fare con una lastra di vetro temperato, che seppur contraddistinta da uno spessore più che buono (4 millimetri) è ben più fragile del più comune plexiglass.

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Come possiamo vedere la gestione degli spazi interni è indubbiamente ben congegnata, con accorgimenti specifici pensati per ospitare configurazioni di fascia medio-alta estremamente ordinate e pulite da vedere. L’ampio spazio a disposizione, inoltre, consente agli utenti la massima libertà anche nell’eventualità di integrazione di impianti di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, ben più complessi e prestanti delle più diffuse soluzioni All-in-One presenti ad oggi sul mercato.

Interessante notare come gli ingegneri SilverStone abbiano curato con maniacale scrupolosità la gestione del cable management. A nostro avviso è stato svolto un eccellente lavoro, il passaggio dei cavi verso l’interno avviene attraverso alcuni fori privi di lati taglienti.

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Lo chassis supporta appieno schede madri con fattore di forma in standard ATX e Micro-ATX, con installazione della stessa in verticale. Questo aspetto limita a 167 millimetri l’altezza massima per quanto riguarda l’eventuale dissipatore di calore a torre ad aria dedicato alla CPU.

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La presenza di un foro di generose dimensioni in corrispondenza della zona socket della scheda madre consente di semplificare in maniera decisa il montaggio e lo smontaggio del sistema di dissipazione del calore dedicato al processore, spesso provvisto di backplate posteriore di rinforzo.

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Riteniamo questa una caratteristica ormai immancabile in uno chassis di moderna concezione.

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Nelle vicinanze sono previsti un paio di fori di forma rettangolare, provvisti di guarnizioni in gomma di buona qualità, pensati per il passaggio dei cavi di alimentazione supplementari dedicati all’eventuale scheda grafica discreta, oltre che per i vari collegamenti delle unità di memorizzazione.

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Per quanto riguarda le unità di memorizzazione, il nuovo Primera PM02 prevede buone possibilità di installazione. Nella parte posteriore dello chassis, ad esempio, sono previste tre pratiche slitte per il fissaggio di altrettante unità in formato 2.5” (indifferente se HDD meccanici oppure SSD).

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Questi supporti sono opportunamente fissati al telaio per mezzo di appositi incastri e non necessitano di essere rimossi per l’installazione delle unità, ma semplicemente “sollevati” sfruttando la coppia di perni previsti su uno dei lati.

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