Silverstone Primera PM02

Uno sguardo all’interno - Parte Seconda

Altre tre unità, questa volta però contraddistinte da un formato standard 3.5”, sono installate sempre nella parte posteriore dello chassis, all’interno di un apposito cestello dedicato. Dobbiamo precisare che è comunque possibile installare anche unità da 2.5”, ovviamente come alternativa a quelle in formato maggiore.

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Più che buone le possibilità di ottimizzazione del flusso d’aria interno grazie alla possibilità di poter installare ulteriori ventole di raffreddamento in aggiunta a quella preinstallate nella parte frontale (orientate in immissione) e posteriore dello chassis (orientata in estrazione). Nello specifico è prevista l’installazione di due ulteriori ventole da 120/140 millimetri nella parte superiore del cabinet, per le quali è consigliabile un orientamento in estrazione.

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Per coloro che intendono utilizzare una soluzione di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale oppure di tipo All-in-One (AIO) è possibile installare senza problemi radiatori nelle seguenti dimensioni e predisposizioni:


  • Lato frontale: 2x 120mm; 1x 240/280/360mm;
  • Lato posteriore: 1x 120/140mm;
  • Lato superiore: 2x 120mm; 1x 240/280mm;
  • Lato inferiore: nessun tipo di radiatore.

Lo spazio a disposizione appare generoso e più che sufficiente per consentire il posizionamento di radiatori non necessariamente di tipo “slim”, oppure eventualmente anche per realizzare configurazioni delle ventole di tipo Push/Pull. Tra il cestello dedicato all’installazione delle unità di memorizzazione da 3.5” e il pannello frontale, ad esempio, è previsto uno spazio complessivo pari ad oltre 75 millimetri.

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Spostandoci ad analizzare la parte inferiore interna dello chassis, la prima cosa che balza immediatamente all’occhio è la presenza di una grande copertura metallica con logo Silverstone che ricopre il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX (fino ad un massimo di 190 millimetri di lunghezza), a tutto vantaggio dell’estetica e della gestione della componentistica interna e dei cavi da parte dell’utente. Nella parte superiore del vano è previsto un’ulteriore foro di forma rettangolare per il passaggio dei cavi.

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Per l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto per una lunghezza massima pari a ben 415 millimetri e per una larghezza massima di 174 millimetri. Questi valori appaiono indubbiamente notevoli e garantiscono la piena compatibilità verso la quasi totalità dei modelli presenti sul mercato.Nessuna limitazione nemmeno per quanto riguarda l’altezza della scheda, visto che il cabinet mette a disposizione ben sette slot di espansione. Per ognuno di questi è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata in grado di favorire ulteriormente la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.

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Alla luce di quanto osservato durante questa breve analisi degli interni del nuovo Silverstone Primera PM02 non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto. L’azienda ha curato ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire di conseguenza, un efficace gestione dei cavi di collegamento, che come vedremo, risulta ordinata e precisa. Possiamo ora procedere con l’analisi delle specifiche tecniche delle ventole in dotazione e dei relativi flussi d’aria in grado di generare.

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