ASRock X399 Phantom Gaming 6 – AMD X399 – Socket TR4

Sistema di Prova e Metodologia di Test

Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:

Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore per sistemi desktop High-End (HEDT) AMD Ryzen Threadripper 2920X, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre ASRock X399 Phantom Gaming 6, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:


  • Default: AMD Ryzen Threadripper 2920X Default (3.5/4.3GHz) / Precision Boost Abilitato / RAM 2.933MHz 16-16-16-36-1T;

Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di AMD per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Precision Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Colfax e a moduli Single Sided in configurazione 1DPC (singolo modulo per canale), ovvero 2.933MHz.


  • OC-Daily: AMD Ryzen Threadripper 2920X OC (4.30GHz) / Precision Boost Disabilitato / RAM 3.466MHz 14-14-14-28-1T.

Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’overclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi, limitandoci ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.

Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 4.300MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia di boost clock di AMD) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco superiore ad 1.34v.

Riguardo il comparto di memoria abbiamo scelto di applicare una frequenza finale pari a 3.466MHz, in abbinamento a latenze di 14-14-14-28-1T e tensione di alimentazione di circa 1.40v. Per stabilizzare si è reso necessario mettere mano anche al VDDCR SOC Voltage, raggiungendo quota 1.05v.

La scheda grafica utilizzata, una INNO3D GeForce RTX 2080 Twin X2 8G, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.515MHz/1.750MHz/1.710MHz). I driver utilizzati sono gli NVIDIA Game Ready 418.81, provvisti di certificazione WHQL.

Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro October 2018 Update X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 1809 – build 17763.292).

Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Samsung SSD 750 EVO da 500GB SATA III 6Gb/s, del nuovo Apacer Z280 M.2 da 240GB e del modello Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo


  • Cinebench R11.5 64bit;
  • Cinebench R15 64bit;
  • POV Ray 3.7 64bit;
  • V-Ray Benchmark 1.0.8 64bit;
  • Indigo Benchmark 4.0.64 64bit;
  • Corona Benchmark 1.3 64bit;
  • Blender 2.79b 64bit;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • Fritz Chess Benchmark v4.3;
  • WPrime Benchmark v2.10;
  • SiSoftware Sandra 2018;
  • AIDA64 Extreme 5.99.4936 Beta.

Prestazioni Multimedia e Compressione


  • WinRAR 5.61 64bit;
  • 7-Zip 18.06 64bit;
  • VeraCrypt 1.23;
  • HWBOT RealBench 2.44;
  • HWBOT X265 Benchmark 2.2.0;
  • 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
  • 3DMark 2013 Advanced Edition v2.8.6427;
  • PCMark 10 Professional Edition v1.1.1739 64bit;
  • Unigine2 Superposition Benchmark v1.0.

Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12 [*]


  • Assassin’s Creed Odyssey – DX11;
  • F1 2018 – DX11;
  • FarCry 5 – DX11;
  • Shadow of the Tomb Raider – DX12;
  • Deus Ex Mankind Divided – DX12.

Prestazioni Controller (USB 3.1 Gen1 & Gen2 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe 3.0 x4)


  • Crystal Disk Mark 6.0.2;
  • ATTO Disk Benchmark 3.05.

[*]: Per le prove in ambito gaming ci siamo affidati a quella che AMD definisce “Game Mode”, una particolare modalità, liberamente attivabile all’interno del BIOS della propria scheda madre oppure utilizzando il software di controllo Ryzen Master, che va ad incrementare le performance andando a modificare la configurazione interna dei microprocessori Threadripper.

Nello specifico viene dimezzato il quantitativo di core attivi in maniera da ridurre il rischio di incorrere in problemi di compatibilità facendo uso di titoli meno recenti. Viene, inoltre, attivata la modalità NUMA (Non-Uniform Memory Access) che prevede un accesso alla memoria di tipo locale, ossia ogni core mantenuto attivo andrà a sfruttare esclusivamente il controller di memoria a cui è connesso così da ridurre in maniera sensibile la latenza. Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla ASRock X399 Phantom Gaming 6.

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