ASRock Z690 Taichi – Intel Z690 Chipset – LGA-1700

ASRock Z690 Taichi: Uno sguardo al BIOS

La nuova Z690 Taichi adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “ASRock UEFI” e contraddistinto da un’interfaccia molto accattivante ed in pieno stile “Taichi” per quanto riguarda il tema.

Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (11.03) nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.

Come da abitudine ormai consolidata, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese prevede una doppia interfaccia, così da consentirne lo sfruttamento sia da parte degli utenti meno esperti e sia da quelli più avanzati. L’interfaccia predefinita, visualizzata al primo accesso premendo il classico tasto “CANC”, è per ovvi motivi quella semplificata per utenza alle prime armi, ed è denominata “EZ Mode”. In questa modalità verranno mostrate all’utente solamente le informazioni sul sistema (inclusi i dettagli circa le temperature di esercizio, la velocità di rotazione delle ventole e le principali tensioni di alimentazione) e concessa la modifica di un quantitativo limitato di opzioni (sostanzialmente data e ora, linguaggio, attivazione o meno della tecnologia Intel XMP, la sequenza delle periferiche di avvio e poco altro).

Sempre in questa modalità semplificata, osservando nella parte superiore, potremo notare una serie di opzioni, tra cui una sezione di aiuto, la possibilità di switchare alla ben più completa “Advanced Mode” (semplicemente premendo il tasto F6), il ripristino delle impostazioni di fabbrica e l’accesso alle principali funzionalità proprietarie esclusive, quali Polychrome RGB, in questo caso limitata all’attivazione o meno dell’illuminazione, l’Instant/Internet Flash per l’aggiornamento del BIOS da file o da web ed il FAN-Tastic Tuning per la gestione avanzata delle ventole di raffreddamento connesse.

Premendo come anticipato il tasto “F6” sulla tastiera sarà possibile accedere alla “Advanced Mode”, espressamente dedicata all’utenza più avanzata e capace di assicurare una gestione ed un tuning completo del proprio sistema. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù superiore è diviso in otto macro-sezioni che nello specifico sono:


  • Main;
  • OC Tweaker;
  • Advanced;
  • Tool;
  • H/W Monitor;
  • Security;
  • Boot;
  • Exit.

Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, memoria complessiva e distribuzione della stessa sugli slot della motherboard. Accedendo alla sotto-sezione “My Favorite” verrà facilitato l’accesso a tutte le impostazioni utilizzate con maggior frequenza, in maniera da evitare di scorrere tra le varie sezioni del BIOS e risparmiando parecchio tempo. Vi sarà la piena libertà di aggiungere manualmente qualsiasi opzione si desideri, semplicemente premendo su di essa il tasto F5.

La sezione OC Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati di overclocking. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione.

Ritroveremo ad esempio un Base Clock (BCLK) di tipo Full Range liberamente impostabile all’interno del BIOS della scheda madre. Questa caratteristica sarà ovviamente gradita dagli appassionati, che potranno così beneficiare di un più ampio margine di manovra in fase di overclocking, in aggiunta alla semplice variazione del moltiplicatore.

Così come per la passata generazione, quindi, non è quindi prevista alcuna impostazione riguardante lo Strap, in quanto tale bus risulta del tutto indipendente sia nei confronti del PCIe e sia nei confronti del DMI, entrambi ancorati ai canonici 100MHz di frequenza. Un’altra interessante novità, introdotta con i nuovi microprocessori di settima generazione e tuttora riconfermata riguarda la possibilità di impostare una frequenza operativa in offset qualora vengano sfruttate le istruzioni AVX.

Gli applicativi in grado di far uso massiccio di questo particolare set di istruzioni, infatti, sono notoriamente in grado di generare un elevato carico di lavoro sul microprocessore, spesso causando instabilità anche in overclock apparentemente rock-solid. Grazie alla funzionalità AVX Offset sarà possibile evitare l’insorgere di questo genere di problematiche, semplicemente prevedendo una riduzione automatica della frequenza operativa del microprocessore rispetto a quella massima prevista per l’utilizzo normale del sistema.

Questa funzione, nonché moltissime altre, tra le quali le impostazioni avanzate delle tecnologie Hyper-Threading (HT), SpeedStep, EIST, C-State, CPU Over Temperature Protection, Thermal Velocity Boost (TVB) e Turbo Boost è inclusa nell’utilissima e ricca sotto-sezione “CPU Configuration”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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