BIOSTAR X670E Valkyrie – AMD X670E Chipset – AM5

BIOSTAR X670E Valkyrie: La scheda - Parte Prima

Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica dei microprocessori Ryzen di ultima generazione (7000 Series), anche in previsione di operare in condizioni al di fuori delle specifiche di riferimento, è stata prevista una coppia di connettori di alimentazione supplementari a 12v di tipo 8-Pin EPS.

L’azienda ha previsto per questi connettori un’elevata densità al fine di assicurare una sensibile riduzione della perdita di potenza unita ad un abbassamento della temperatura del connettore stesso.

Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR5 con supporto Dual-Channel e AMD EXPO (EXtended Profiles for Overclocking), in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a 6.000MT/s (OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 128GB, aspetto che sottintende la piena compatibilità con i più recenti moduli di memoria da ben 32GB.

Al pari di numerose soluzioni sul mercato anche questa scheda madre adotta una topologia di tipo Daisy-Chain per quanto riguarda gli slot di memoria. In questo particolare tipo di configurazione viene privilegiato l’utilizzo dei canali primari (A2-B2), per i quali sono state opportunamente previste piste più corte e quindi capaci di assicurare un segnale elettrico più pulito e con meno interferenze, al fine di facilitare il raggiungimento di frequenze di clock più elevate in modo stabile.

Al fine di evitare spiacevoli distorsioni del PCB, il produttore taiwanese ha previsto l’adozione di un rinforzo supplementare in acciaio per l’ancoraggio di ogni singolo slot di memoria alla piastra. Dal momento che l’esclusiva e particolare gestione dei segnali elettrici da parte dei nuovi moduli di memoria DDR5 può comportare il pericolo di danneggiamento del modulo stesso durante la fase di installazione e/o rimozione, è stato opportunamente previsto uno specifico circuito di protezione, che ne riduce notevolmente i rischi.

In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli, ed un connettore USB 3.2 Gen2x2 (20Gbps) Type-C Front-Panel la cui gestione è affidata al nuovo chipset di AMD.

Sempre non molto distanti dagli slot di memoria possiamo osservare i classici pulsanti di accensione/spegnimento e reset della macchina, ormai presenti sulla maggior parte delle schede madri di fascia alta, oltre che una serie di header dedicati al collegamento di eventuali strisce a LED RGB. Nello specifico troviamo una coppia di header “addressable RGB LED” da 3-Pin (5V/Data/GND), compatibili con strisce RGB WS2812B, ed un singolo header RGB da 4-Pin (12V/G/R/B) compatibile con tradizionali strisce RGB 5050. La gestione avanzata dell’illuminazione è ovviamente affidata alla tecnologia proprietaria VIVID LED DJ, che osserveremo nel dettaglio più avanti.

Al pari delle ultime proposte del marchio, anche su questo modello è prevista la presenza di connettori 4-Pin PWM idonei alla gestione/regolazione delle pompe a liquido, capaci di erogare un massimo di 2.0A (24W), oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.

Anche per gli slot di espansione principali PCI-Express è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposto a stress elevato, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D discrete.

Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di una coppia di slot PCI-Express Gen 5.0 x16 (ovviamente retro-compatibili con lo standard di terza e quarta generazione), ed uno slot PCI-Express Gen 4.0 x16 (x4 elettrico), utile per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate, unità di memorizzazione o eventuali controller supplementari.

Seppur oramai il supporto Multi-GPU non sia più di fondamentale importanza, nemmeno per i giocatori più esigenti, la scheda madre non avrebbe alcun problema a supportare adeguatamente le tecnologie AMD CrossFire ed NVIDIA SLI/NVLink in configurazione 2-Way (x8/x8). Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio.

Nell’area in basso a destra sono presenti sei porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management” e la cui gestione è affidata al nuovissimo chipset X670E di AMD. Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s e implementano il pieno supporto anche verso le tecnologie RAID 0, 1, 10.

Nelle vicinanze è osservabile un particolare switch dedicato, nello specifico, all’overclocking più estremo, e denominato per l’appunto LN2_SW. La sua funzione è quella tipicamente nota come Slow Mode; in altre parole, se attivato, verrà forzata una frequenza operativa del microprocessore al livello minimo (inferiore al “GHz”), in maniera da evitare spiacevoli crash del sistema, durante tutti quei momenti in cui la massima potenza non è fondamentale, come ad esempio mentre si procede al salvataggio degli screenshot dei propri record in overclocking.

In prossimità del suddetto switch è collocato un utile pulsante con funzionalità di Clear CMOS. Il produttore ha previsto, inoltre, anche un tradizionale Jumper 2-pin, sempre avente la medesima funzione di ripristino delle impostazioni del BIOS ai valori predefiniti.

Questa nuovissima scheda madre, inoltre, è tra le soluzioni del marchio taiwanese ad implementare anche la tecnologia Smart BIOS Update, espressamente pensata per consentire la riprogrammazione senza la necessità di avviare il sistema (anche in assenza di componenti principali come CPU, RAM etc.), semplicemente copiando il file BIOS nella root di una comune pendrive USB formattata con file system FAT32, e premendo l’apposito pulsante collocato nel pannello posteriore I/O della scheda madre.

Al fine di garantire la massima sicurezza è prevista una doppia EEPROM BIOS con supporto alla tecnologia proprietaria Dual BIOS e provvista di pratico Switch di selezione, utile per recuperare la scheda madre in caso di errori di programmazione in fase di aggiornamento o di corruzione dati del BIOS primario, oppure semplicemente per testare versioni di BIOS beta o modificate senza troppi rischi.

Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la X670E Valkyrie prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra).

Nello specifico la scheda dispone di ben due connettori su bus PCI-Express 5.0 x4, capaci di assicurare una bandwidth di ben 128Gb/s ed in grado di sfruttare le linee di quinta generazione messe a disposizione dai nuovi microprocessori Ryzen 7000 Series. Troviamo, inoltre, altrettanti connettori su bus PCI-Express 4.0 x4, limitati (si fa per dire) ad una bandwidth massima pari a 64Gb/s e gestiti direttamente dal nuovo chipset X670E di AMD.

Sono pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali.

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