Montaggio del sistema di raffreddamento
Indice
L’installazione dei sistemi di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One è quanto di più semplice e rapido esista, in pratica quello che normalmente viene definito “un gioco da ragazzi”. Il kit TURBOCOOL BP-240 A-RGB messo a punto da OCPC Gaming in collaborazione con la taiwanese Bitspower ovviamente, non si sottrae a questa tradizione richiedendo davvero pochissime operazioni da parte dell’utente:
- Smontaggio del vecchio sistema di raffreddamento (se presente) e pulizia del microprocessore;
- Installazione delle ventole sul radiatore e scelta della posizione ottimale in cui fissarlo;
- Preparazione della propria scheda madre;
- Applicazione della pasta termo-conduttiva sul microprocessore (se non preapplicata sulla base di contatto);
- Posizionamento e ancoraggio del blocco principale (waterblock/tanica/pompa);
- Collegamento del cavo di alimentazione principale alla scheda madre e/o alla propria PSU;
- Collegamento delle ventole alla scheda madre o eventualmente al proprio rehobus.
Per le nostre prove abbiamo fatto uso di una piattaforma desktop mainstream AMD di ultima generazione, basata su socket di connessione AM4 e relativo microprocessore Ryzen 9 5950X 16C/32T, faremo quindi riferimento esclusivamente a questa per descrivere le brevi e veloci fasi di montaggio ed il materiale necessario. Il produttore ha incluso in dotazione l’apposita staffa metallica e racchiuso tutto il necessario all’interno di una pratica bustina in plastica trasparente.
La prima cosa da compiere è quella di smontare il vecchio sistema di raffreddamento (se montato) e pulire il processore dalla pasta termica precedentemente utilizzata. L’operazione di pulizia della CPU risulta semplice e veloce, infatti basterà utilizzare un panno morbido inumidito con alcool isopropilico. Raccomandiamo inoltre, anche se la CPU è nuova e quindi mai utilizzata, di pulirla ugualmente prima di mettere la pasta termica.
Ora siamo pronti per assicurare le ventole al radiatore. Per fare questo, basterà avvitare le quattro viti per ogni ventola sugli appositi fori presenti sul radiatore. Vi raccomandiamo di utilizzare quelle fornite in dotazione e di non stringere troppo al fine di evitare di danneggiare il radiatore e/o la filettatura.
A questo punto possiamo tranquillamente procedere con la preparazione della scheda madre (nel nostro caso una ASRock X570 Phantom Gaming X) è abbastanza rapida e consiste essenzialmente nella rimozione dei supporti in plastica originali previsti da AMD per l’ancoraggio delle soluzioni di raffreddamento di tipo tradizionale al fine di poter procedere al montaggio di quelli messi a punto dal produttore americano. Per farlo è sufficiente svitare le quattro viti previste.
Il produttore prevede di sfruttare il backplate di rinforzo originale presente su qualunque scheda madre per piattaforma AM4 di AMD, quindi non sarà necessario rimuoverlo, anzi, al contrario, sarà proprio sui perni sporgenti filettati originali che, più avanti, andremo a procedere al serraggio del blocco principale.
La prossima operazione da fare consiste nell’applicazione della pasta termica. Il produttore include, nella dotazione del sistema di raffreddamento, una bustina dell’ottima e collaudata Bitspower TP-1 Thermal Compound, indubbiamente una soluzione di ottima qualità. La TP-1 è un composto ibrido realizzato da differenti micro particelle in grado di offrire: una minima resistenza termica, buona facilità di utilizzo, stabilità e durata nel tempo.
Questa particolare pasta termica, inoltre, è molto semplice da spalmare. Le tecniche di applicazione della pasta termo-conduttiva sono varie e variegate, ognuno ha il suo metodo preferito. Alcuni spalmano la pasta su tutta la superficie dell’IHS (Integrated Heat Spreader) del microprocessore, altri la spalmano invece sulla base del dissipatore. A prescindere dal metodo che userete per stendere la pasta termo-conduttiva, non dimenticatevi di usarla.
Nel nostro caso procediamo con il classico metodo del “chicco di riso” al centro dell’IHS del microprocessore. Un chicco di pasta della dimensione di un grano di riso sarà più che sufficiente. In ogni caso, non bisogna esagerare, in quanto troppa pasta termo-conduttiva avrà l’effetto opposto a quello desiderato, e cioè una conducibilità termica ottimale.
La fase successiva consiste nella preparazione e successivo posizionamento e ancoraggio del blocco principale. Per prima cosa sarà necessario fissare, sulla base del blocco, la coppia di staffe metalliche dedicate alla piattaforma AMD di classe mainstream (AMx), sfruttando le apposite viti fornite in dotazione.
Ora che il blocco principale è pronto prendiamolo ed allineiamolo ai supporti filettati sporgenti in prossimità del socket di connessione della scheda madre. Procediamo al suo serraggio stringendo le quattro viti preinstallate sulle staffe. Vi consigliamo di non esagerare troppo nello stringere. È molto importante dare la stessa calibrazione di stretta alle viti di fissaggio, in modo da creare la stessa forza su tutti i punti.
A questo punto è sufficiente provvedere al collegamento del cavo di alimentazione della pompa e delle ventole di raffreddamento al proprio computer, in modo tale da garantirne il corretto funzionamento.
Nelle schede madri di ultima generazione sono ormai previsti appositi connettori FAN 3-Pin/4-Pin, dedicati proprio alla corretta erogazione dell’energia necessaria al funzionamento delle pompe integrate nei sistemi All-In-One. Nella nostra ASRock X570 Phantom Gaming X questi connettori sono identificati con il suffisso “WP”, ed è proprio su uno di essi (precisamente nel CPU_FAN2/WP) che abbiamo collegato il cavo di alimentazione in uscita dal blocco principale.
Per il collegamento della coppia di ventole, invece, abbiamo sfruttato l’utile sdoppiatore a Y 4-Pin PWM fornito in dotazione, collegandolo al classico connettore CPU_FAN1.
Il kit dispone, come abbiamo più volte sottolineato, di un sistema di illuminazione a LED di tipo RGB indirizzabile. Questa particolare tipologia di illuminazione consente una personalizzazione ancora più precisa ed avanzata della serie di LED integrati ma necessita di un supporto specifico per essere correttamente gestita da parte dell’utente. Oramai dobbiamo ammettere che la maggior parte delle schede madri sul mercato già dispone di tutto il necessario per consentire una perfetta gestione di questo tipo di illuminazione, con header on-board e software di controllo completi ed intuitivi.
Ora siamo pronti per mostrarvi la configurazione utilizzata per la verifica delle performance del nuovissimo sistema di raffreddamento a liquido All-In-One messo a punto da OCPC Gaming.