Atteso dalla seconda metà del mese di settembre 2023 con una beta cross platform, The First Descendant arriva finalmente in via definitiva su PC, XBOX e PlayStation il 2 luglio 2024 in modalità Free to Play; non poteva mancare ovviamente la campagna Twitch Drops sposata appunto dalla famosa piattaforma americana di streaming Twitch, che ha raggiunto un picco di circa 162.000 viewers.
Ma bando alle ciance e iniziamo a immergerci subito nel gioco spiegando di cosa si tratta nel dettaglio, ovvero di un 3rd Person RPG cooperativo Looter Shooter Open Map di casa Nexon, all’interno del quale i nostri PG selezionati, nonché i “Descendant” avranno dei singolari e particolari poteri di cui beneficiare, per combattere il nemico (i Vulgus) e proteggere la razza umana.
Caratteristiche del gioco
The First Descendant propone nella sua open in game la possibilità di scegliere i primi 3 tra i tanti personaggi principali presenti che verranno scoperti proseguendo nella storia, nella fattispecie potremo iniziare l’avventura con Viessa, Lepic o Ajax e, come specificato nelle righe precedenti, ognuno di loro vanterà particolari poteri, alcuni legati perfino a caratteristiche elementali come ad esempio:
Viessa, facente parte un tempo di una banda di contrabbandieri, catturata, sconta la sua condanna al servizio dei discendenti e, padroneggiando l’elemento acqua, scaglia dardi di ghiaccio rallentando o congelando i nemici; a lei viene affidato in team il ruolo di Debuffer, difendere i suoi compagni sfruttando le sue capacità e abilità glaciali;
Lepic, il guerriero granatiere, umano pronto alla morte, il sopravvissuto della 44th Grenadier Squad che, dopo aver affrontato una battaglia con i Vulgus che gli ha portato via il braccio e i membri della squadra, ha ricevuto un braccio protesico di tecnologia Magister che spara un ultimate devastante; è inoltre dotato di abilità basate sul lancio di granate e in team assume il ruolo di AoE Dealer (Area of Effect) ovvero infliggere danni pesanti al nemico.
Ajax, personaggio possente dotato di elmo cornuto e armatura ispessita, infligge ingenti danni agli avversari, possiede abilità difensive con le quali riesce a creare barriere e onde d’urto per respingere i nemici, a lui viene affidato il ruolo in Team di Tank per eccellenza.
Per proteggere l’umanità quindi, il team o il single player dovrà padroneggiare uno dei personaggi combattendo su Albion, compiendo missioni, lootando e parlando con molti NPC a disposizione presenti sulla mappa, con lo scopo di potenziarsi, affrontando vaste Enemy Waves.
Dentro Albion
Sin da subito, grazie all’interfaccia di gioco e al gameplay, risalta subito alla mente che il lavoro fatto da casa Nexon è ispirato a Destiny di casa Bungie per il concetto di mappe da esplorare e a Warframe di Digital Extremes come sistema di EXP Progression e Looting;
All’interno dell’inventario, troviamo un vasto assortimento di Armi principali da dover gestire, Equipaggiamenti Runici che migliorano l’arma o il personaggio, skill attive e/o passive da poter settare migliorando le statistiche del singolo PG, il tutto molto intuitivo così come l’esplorazione su mappa in larga scala.
Grafica e dettagli
Non va trascurato il dettaglio grafico con tecnologia Unreal Engine 5 di cui vanta lo shooter che supporta anche NVIDIA DLSS 3.5 RR, Ray Tracing e NVIDIA Reflex, offrendo una notevole bellezza che risalta agli occhi del gamer, sia nella descrizione grafica dell’ambient immersivo e sia nella costruzione delle caratteristiche dettagliate di ogni singolo personaggio, composto da elementi di accuratezza.
Osservazioni e Conclusioni
Va fatto notare che il giorno successivo al lancio del free to play in questione, i server non hanno avuto la meglio e sono entrati da subito in modalità manutenzione per risolvere alcuni problemi di malfunzionamento online, ma al momento fortunatamente il titolo sembra tornato a uno status di normalità.
Si potrebbe dire che il titolo in questione, in ultima analisi possa risultare il classico gioco basato su looting et Exp Point, utili a potenziare il proprio PG, con punti forza basati sulla presenza di una grafica tecnologicamente avanzata e con meccaniche di gameplay molto stabili; a mio parere però c’è da tenere in considerazione che il successo di questo shooter lo si vedrà come il cavallo buono, cioè a lunga corsa, avanzando nella storia, osservando le meccaniche di gioco delle varie missioni o quest da seguire, che forse, potrebbero risultare ripetitive e noiose portando un Top Title al titolo di “Capolavoro da Flop”.
Diteci la vostra nei commenti.
Recensione a cura di Nehet83