ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Intel B365 Express – LGA-1151

Durante la giornata di oggi, andremo ad osservare una delle ultime proposte realizzate dalla taiwanese ASRock, nello specifico stiamo parlando della nuova scheda madre B365M Phantom Gaming 4, una particolare soluzione in formato Micro-ATX dal look moderno ed intrigante contraddistinta da interessanti caratteristiche tecniche e funzionalità, perfetta quindi per la realizzazione di sistemi compatti, prestanti e versatili. Il prodotto, come intuibile dalla nomenclatura, adotta il recente PCH B365 Express di Intel, privo di funzionalità dedicate all’overclocking, ma capace di assicurare pieno supporto verso tutte le soluzioni Core di ottava e di nona generazione. Per la gioia degli utenti più esigenti sono state previste numerose funzionalità di assoluto spessore, tra le quali non possiamo non citare la presenza di una doppia interfaccia Ultra M.2 PCI-Express da 32Gb/s e di un rinnovato sistema di gestione dell’illuminazione basato su tecnologia proprietaria Polychrome RGB. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!

ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Intel B365 Express – LGA-1151 – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5

Breve storia del produttore


ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.

Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.

Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente.

ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.

Negli ultimi anni le enormi potenzialità e qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre. Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.

[nextpage title=”PCH Intel Serie 300 – Principali Caratteristiche Tecniche e Novità”]

In concomitanza con il debutto delle nuove soluzioni Core di nona generazione, il colosso americano ha scelto di arricchire la linea di PCH Serie 300 introducendo un nuovo modello di riferimento, nello specifico lo Z390 Express. Fortunatamente, a differenza di quanto avvenuto lo scorso anno, durante il passaggio da Kaby Lake a Coffee Lake, non si è reso necessario apportare modifiche tecniche per quanto riguarda il socket di connessione LGA-1151, che rimane di conseguenza del tutto identico a quello utilizzato su tutte le schede madri provviste di PCH Serie 300 già in commercio, assicurando quindi la piena compatibilità con tutti i nuovissimi microprocessori Coffee Lake Refresh, incluso il nuovo modello octa-core (Core i9 9900K), ovviamente previo aggiornamento del BIOS.

Il nuovo PCH, quindi, non fa altro che affiancarsi ai modelli già presenti sul mercato, implementando tutte le funzionalità supplementari che già erano state introdotte nelle più recenti soluzioni Serie 300 appartenenti alle famiglie Q, H e B ma che purtroppo mancavano nello Z370 Express. Alla base della differenziazione tra i vari modelli troviamo sempre le caratteristiche e le funzionalità offerte, spaziando così dalle soluzioni meno complete e di conseguenza più economiche, come l’H310, l’H370 ed il B360, fino ad arrivare ai modelli più avanzati, come i top di gamma Q370 e Z370/Z390 Express, pensati per la realizzazione di soluzioni rivolte ad un’utenza più esigente che necessita di maggiori funzionalità, come il supporto all’overclocking, a configurazioni Multi-GPU o alla realizzazione di sistemi commerciali basati su piattaforma vPro.

Oltre a questi modelli, e allo scopo di limitare lo shortage delle linee produttive a 14 nanometri, l’azienda americana ha recentemente introdotto il B365 Express, un PCH che, escludendo la nomenclatura, ben poco condivide con gli altri modelli appartenenti alla Serie 300. Questo nuovo chipset, infatti, oltre che essere sviluppato con processo a 22 nanometri, è di fatto un PCH Kaby Lake e non Coffee Lake.

Per questo motivo, oltre a non prevedere l’implementazione di alcun modulo Wireless integrato, adotta la precedente versione 11 del firmware ME. Il rovescio della medaglia, tuttavia, è rappresentato da un maggior quantitativo di linee PCI-Express di terza generazione e di porte USB, che passano dalle 12 Linee e 12 Porte previste nel modello B360 Express, a ben 20 Linee e 14 Porte. In definitiva possiamo considerare il nuovo B365 Express come uno Z170 Express privato delle funzionalità dedicate all’overclocking ma abilitato ufficialmente al supporto verso tutti i microprocessori di ottava e nona generazione.

Come possiamo notare, confrontando il precedente modello di punta Z370 Express con il nuovo Z390 Express di pari fascia, non riscontriamo sostanziali novità, escludendo come già detto l’implementazione di alcune funzionalità supplementari, come il supporto integrato Intel Wireless-AC/Bluetooth 5.0, SDXC (SDA 3.0) ed USB 3.1 Gen2 a 10Gb/s, il tutto senza la necessità di ricorrere a controller di terze parti. Per ovvi motivi l’insieme di queste migliorie non sarebbe sufficiente a spingere i possessori di schede madri Z370 Express all’upgrade, ma certamente sarà molto gradito da tutti coloro che si trovano a dover assemblare da zero un nuovo sistema, potendo così beneficiare di tutte le più recenti tecnologie disponibili.

Tra le varie funzionalità esclusive viene ad esempio mantenuto il pieno supporto alle interessanti soluzioni Intel Optane, basate sull’innovativa tecnologia di memoria 3D XPoint, sviluppata dal colosso di Santa Clara in stretta collaborazione con Micron con l’obiettivo di combinare i punti di forza delle prestanti memorie NAND Flash con quelli tipici delle più tradizionali SDRAM.

In questa maniera sarà possibile la realizzazione di soluzioni contraddistinte da una capacità di archiviazione ben più elevata rispetto agli standard attuali, pur senza rinunciare alla bassa latenza, notevoli prestazioni velocistiche e soprattutto a costi sensibilmente inferiori. Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo modello di punta della linea, lo Z390 Express:

Come vediamo dal diagramma della nuova piattaforma, i microprocessori Coffee Lake-S di ottava e nona generazione mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual Channel, limitando però la compatibilità esclusivamente ai moduli di memoria DDR4. La frequenza operativa massima certificata, inoltre, raggiunge quota 2.666MHz, consentendo una bandwidth massima teorica molto elevata, pari a ben 42,6 GB/s.

Nessuna novità per quanto riguarda il Controller PCI-Express integrato nel microprocessore, sempre in grado di gestire un massimo di 16 linee PCI-Express 3.0. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione x8/x8, oppure x8/x4/x4. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione x16/x8/x8 su linee PCI-Express di seconda generazione.

Il PCH è sempre collegato al microprocessore per mezzo di un Link DMI (Direct Media Interface) di terza generazione da ben 8GT/s, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non, sfruttando ben quattro linee PCI-Express 3.0 al fine di incrementare l’efficienza ed eliminare qualsiasi collo di bottiglia.

Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z390 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit e niente meno che ulteriori 24 linee PCI-Express 3.0, la cui gestione è completa discrezione del produttore della scheda madre. Appare innegabile una flessibilità indubbiamente maggiore rispetto al passato e sarà di conseguenza del tutto lecito attendersi soluzioni provviste di molteplici interfacce di collegamento M.2 PCI-Express oppure SATA Express, anche in configurazione mista, a supporto delle più prestanti unità di SSD di nuova generazione presenti sul mercato.

La gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti) è ancora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti alla serie 9. A riguardo segnaliamo che le nuove soluzioni Coffee Lake di ottava e nona generazione introducono il pieno supporto non soltanto alla risoluzione 4K UHD, ma anche all’HDR (High Dynamic Range) ed alla profondità colore a 10bit.

Anche i nuovi PCH della Serie 300 sono in grado di garantire il supporto nativo verso la tecnologia Thunderbolt 3 tramite connessione USB Type-C, capace di assicurare una velocità di trasferimento doppia rispetto alla passata generazione dello standard, raggiungendo una banda passante pari a ben 40Gb/s.

Specifiche del genere appaiono più che sufficienti per gestire, ad esempio, una soluzione grafica discreta esterna (molto in voga in ambito mobile, al fine di espandere le potenzialità del comparto grafico integrato) oppure una coppia di monitor con pannelli 4K a 60Hz. Valori di tutto rispetto anche sotto il profilo energetico, con possibilità di alimentare periferiche esterne fino a ben 100W di potenza, includendo funzionalità di ricarica veloce.

Concludiamo con l’ultima, ma non meno importante, caratteristica confermata anche in questi nuovi PCH.

Ci riferiamo alla tecnologia di protezione Intel Device Protection with Boot Guard, pensata per garantire la massima protezione durante la fase di avvio del sistema.

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La nuova scheda madre B365M Phantom Gaming 4 di ASRock è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore taiwanese, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.

Esteticamente troviamo una colorazione di base nera con finitura superficiale lucida e grafica molto accattivante, a tal punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.

La parte frontale della confezione è dominata dall’accattivante logo Phantom Gaming in forma stilizzata, brand che abbiamo recentemente incontrato in occasione dell’ingresso, da parte della nota azienda taiwanese, nel mercato delle soluzioni grafiche discrete, ora esteso anche alle schede madri per piattaforme Intel e AMD di ultima generazione.

Come osserveremo nel corso del nostro articolo, uno degli aspetti più rilevanti di questo interessante prodotto è da ricercarsi nell’aspetto estetico e nella cura quasi maniacale per i dettagli, il tutto ottimamente coniugato alla consueta qualità costruttiva e alle potenzialità tipiche delle soluzioni del marchio. Per la gioia degli appassionati che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, la scheda vanta un design davvero molto particolare e ricercato, in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding grazie alla presenza di un sofisticato ed accattivante sistema d’illuminazione a LED multi-zona basato su tecnologia proprietaria Polychrome RGB.

Sempre nella parte anteriore della confezione, e precisamente in basso a sinistra, possiamo notare una serie di icone riguardanti le principali funzionalità del prodotto, tra le quali citiamo l’adozione del recente PCH B365 Express, a garanzia della massima compatibilità con tutti i microprocessori Intel di ottava e nona generazione, basati su architettura Coffee Lake.

Posteriormente ritroviamo le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. Come di consueto viene data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, come la proprietaria Polychrome RGB, pensata per la gestione del sistema di illuminazione a LED previsto, e la certificazione “Super Alloy Motherboard”, a garanzia dell’impiego di componentistica discreta e soluzioni di raffreddamento all’avanguardia, espressamente pensate per garantire non soltanto le migliori prestazioni possibili, ma anche e soprattutto una maggiore stabilità e durevolezza nel tempo.

Nella nuovissima B365M Phantom Gaming 4 sono inoltre previste anche alcune funzionalità esclusive mirate a garantire una maggiore robustezza, come ad esempio i rinforzi metallici sugli slot PCI-Express, perfetti per evitare che con il passare del tempo questi si danneggino sotto il peso delle moderne, e sempre più massicce, schede grafiche 3D.

Troviamo, inoltre, riferimenti sulla presenza di un sottosistema audio a 7.1 canali di buona qualità, provvisto di condensatori giapponesi Nichicon Fine Gold e Codec Realtek ALC1200, un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet basata su chip Intel, ed una coppia di connettori M.2 PCI-Express, di tipo Ultra M.2 (PCI-Express Gen3 x4) pensati per l’installazione delle recenti e prestanti unità di storage compatibili (incluso il pieno supporto verso le soluzioni Intel Optane Memory). Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed un’immagine della stessa.

Lateralmente viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto. Nella parte superiore della confezione, oltre che una piccola etichetta adesiva riportante tutti i vari codici identificativi e seriali della scheda madre, è prevista una pratica maniglia per facilitare il trasporto.

Aprendo la confezione notiamo che, come di consueto, l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è collocata la scheda madre, mentre in quello inferiore è presente tutto il materiale fornito in dotazione.

La scheda, come vedremo dalle immagini, è ben adagiata all’interno di una vaschetta realizzata in poliuretano espanso, così da evitarne qualsiasi potenziale danneggiamento derivante da colpi o cadute accidentali durante la fase di trasporto.

Il bundle fornito appare indubbiamente molto completo e così composto:


  • 1 x Manuali d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
  • 1 x DVD contenente driver e utility;
  • 3 x Bustine con N°1 viti per il fissaggio delle eventuali unità di storage M.2 PCI-Express e Modulo WiFi/BT opzionale;
  • 2 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
  • 1 x Adesivo per case;
  • 1 x Mascherina I/O Shield.

Scopriamo ora quali sono le principali specifiche tecniche dichiarate dal produttore.

[nextpage title=”ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Specifiche Tecniche”]

ASRock sta dimostrando, nel corso degli ultimi anni, di essere un’azienda molto vitale e con una notevole capacità di innovazione. I suoi prodotti sono infatti sempre più ricchi di funzionalità che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere.

Non fa eccezione la nuovissima scheda madre B365M Phantom Gaming 4, una soluzione dedicata ai videogiocatori basata come intuibile sul recente chipset Intel B365 Express e Socket LGA-1151, appositamente pensati per garantire la piena compatibilità verso tutti i microprocessori Core di ottava e nona generazione, meglio noti agli appassionati con il nome in codice, rispettivamente, di Coffee Lake e Coffe Lake Refresh.

Anche con queste recenti soluzioni desktop mainstream viene mantenuto il pieno supporto verso i moduli di memoria DDR4 ad alte prestazioni in configurazione Dual-Channel. La proposta in esame offre possibilità di installazione di un massimo di 64GB di memoria, con frequenza massima certificata pari a 2.666MHz.

Non manca il supporto agli standard USB 3.1 Gen1 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia sia M.2 PCI-Express di tipo M-Key, su bus PCIe Gen 3.0 x4 al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 32Gb/s. Pienamente supportate configurazioni Multi-GPU AMD CrossFireX fino a due schede grafiche in parallelo, indubbiamente una buona notizia per i videogiocatori più esigenti. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della B365M Phantom Gaming 4 così come dichiarate dal produttore taiwanese:

Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda taiwanese di dare vita ad un prodotto estremamente completo e versatile, capace di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, inclusi i videogiocatori più esigenti, che potranno trovare in questa scheda madre una solida e robusta base per la realizzazione di un potente sistema da gioco, estremamente stabile e prestante.

La lista completa delle CPU attualmente supportate la trovate a questo indirizzo, mentre il QLV delle Memorie RAM è disponibile qui. La scheda è ovviamente pronta per supportare senza problemi il sistema operativo Microsoft Windows 10.


ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Layout


Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile al seguente indirizzo. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la nuova proposta di ASRock.

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Iniziamo la nostra esplorazione della B365M Phantom Gaming 4 osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un soddisfacente grado di rigidità. Questo aspetto eviterà torsioni del PCB stesso, soprattutto se sottoposto a lunghi periodi di utilizzo in condizioni ambientali sfavorevoli o di stress, garantendo longevità e stabilità nel tempo.

La scheda, infatti, adotta un particolare PCB costruito in fibra di vetro, contraddistinto da uno spessore superiore derivato da un più generoso strato di rame (2oz di rame), che gli conferisce, oltre che come abbiamo anticipato un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.

La colorazione di base del PCB nera, con finitura opaca, in abbinamento all’intrigante grafica in pieno stile “Phantom Gaming” dona alla scheda un aspetto davvero molto accattivante e certamente capace di attirare l’attenzione degli appassionati sin dal primo sguardo. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard Micro-ATX con dimensioni pari a 24.4 cm x 24.4 cm.

Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, escludendo ovviamente il backplate del meccanismo di ritenzione del processore, in questo caso di produzione Foxconn.

Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, con componenti posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è infatti davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio.

In posizione centrale spicca il socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di ottava e nona generazione, meglio noti, rispettivamente, con i nomi in codice Coffee Lake e Coffee Lake Refresh, e sviluppati con un processo produttivo a 14 nanometri ancor più ottimizzato. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi.

Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da Foxconn, non presenta alcuna differenza rispetto a quello già osservato nelle precedenti soluzioni dedicate ai microprocessori delle passate generazioni. Di conseguenza viene mantenuta la piena compatibilità con qualsiasi sistema di dissipazione del calore già presente sul mercato e provvisto di certificazione LGA-115X.

La nuova B365M Phantom Gaming 4 adotta una circuiteria di alimentazione digitale (Digital PWM) da 6+2+1 Fasi (CPU VCC + iGPU VCC + SA VCC), espressamente progettata per garantire un’ottima stabilità e durevolezza nel tempo. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di indubbia qualità, tra cui condensatori polimerici giapponesi Nichicon 12K Black, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggiore ciclo di vita e induttanze “Premium Power Choke” in grado di supportare sino a 50A di corrente.

La configurazione delle fasi di alimentazione dedicata al circuito CPU VCC, tuttavia, prevede un design reale a 3 Fasi, successivamente doppiate mediante l’ausilio di una serie di Phase Doubler marchiati UPI Semiconductor (uP1961). Sempre dello stesso produttore è il controller scelto per la loro gestione, precisamente troviamo un uP9521P Multi-Phase PWM, capace di gestire un output massimo di 4+3 Fasi ed in questo specifico caso configurato in modalità 3+2 Fasi.

Ovviamente per ogni singola fase è stato previsto un raddoppio sia del quantitativo di induttanze e sia dei MOSFET. Il produttore ha scelto di affidarsi, per quanto riguarda questi ultimi, a SinoPower, adottando degli SM4336 e degli SM4337, rispettivamente per quanto riguarda il Low-Side e l’High-Side.

L’azienda, come di consueto, ha implementato anche su questo modello l’ormai nota tecnologia proprietaria Full Spike Protection.

Tale tecnologia è pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti grazie ad una serie di protezioni integrate per l’umidità (Dehumidifier), per le scariche elettrostatiche (ESD Protection), per sovratensioni causate da eventuali malfunzionamenti dell’alimentatore di sistema (Surge Protection) e per i picchi improvvisi e violenti di voltaggio, causati ad esempio dai temporali (Lightning Protection).

L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress (XXL Aluminium Alloy Heatsink).

Il fissaggio alla piastra avviene mediante l’utilizzo di viti, certamente ben più sicure delle più tradizionali clip plastiche, mentre il contatto con le componenti avviene mediante un tradizionale pad termo-conduttivo, in questo caso di qualità più che buona.

[nextpage title=”ASRock B365M Phantom Gaming 4 – La scheda – Parte Prima”]

Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica dei microprocessori Core di ottava e nona generazione è stata previsto un connettore di alimentazione supplementari a 12v 8-Pin EPS, provvisto di un’elevata densità al fine di assicurare una sensibile riduzione della perdita di potenza unita ad un abbassamento della temperatura del connettore stesso.

Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR4 con supporto Dual-Channel e Intel XMP 2.0, in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 2.666MHz.

Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 64GB. In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli, un Header per la gestione una coppia di porte USB 3.1 Gen1 supplementari ed un paio di header dedicati al collegamento di eventuali strisce a LED RGB.

Nello specifico troviamo un tradizionale header 4-Pin (12V/G/R/B) compatibile con strisce RGB 5050 con assorbimento massimo pari a 36W, ed un meno comune header “Addressable RGB LED” da 3-Pin (5V/Data/GND), compatibile con strisce RGB WS2812B da massimo 80 LED (15W). In entrambi i casi il produttore consiglia di non utilizzare strisce LED di lunghezza superiore ai due metri.

Tornando per un’istante alla circuiteria di alimentazione dedicata al comparto di memoria (VCCM) è più che doveroso precisare che prevede anch’essa componentistica discreta di qualità. Nello specifico viene adottata una configurazione ad 1 Fase sfruttando un controller Anpec APW8720B Single Buck PWM Controller, affiancato da MOSFET SM4337 di SinoPower, in configurazione 2-Low / 1-High.

Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di connettori 4-Pin PWM idonei alla gestione/regolazione delle pompe a liquido, capaci di erogare un massimo di 2.0A (24W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.

Un’altra particolarità della B365M Phantom Gaming 4 riguarda gli slot di espansione principali, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.

Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di una coppia di slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto della sola tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX in configurazione 2-Way (x8/x4).

Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio. Oltre agli slot PCI-Express Gen 3.0 x16 meccanici, troviamo uno slot PCI-Express Gen 3.0 x1, di tipo “Flexible”, utile per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o eventuali controller supplementari.

Nell’area in basso a destra sono presenti sei porte Serial ATA, di cui quattro ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Come anticipato, la gestione di queste porte è affidata al nuovissimo PCH B365 Express.

Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s. Le porte gestite nativamente dal nuovo chipset Intel, inoltre, implementano il pieno supporto anche verso le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10 e Intel Rapid Storage 17.

Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la B365M Phantom Gaming 4 prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra). Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 x4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s.

Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali, oltre che le recenti soluzioni basate su tecnologia Intel Optane Memory. Il produttore, come vedremo dalle immagini, ha previsto per il connettore Ultra M.2 PCIe 3.0 x4 un particolare Heatsink in alluminio di tipo “Full-Coverage”, denominato M.2 Armor, in grado di assicurare il corretto ed efficiente smaltimento del calore generato dalle sempre più prestanti unità in commercio.

[nextpage title=”ASRock B365M Phantom Gaming 4 – La scheda – Parte Seconda”]

Non manca un connettore M.2 E-Key dedicato all’eventuale installazione di un modulo WiFi/Bluetooth da parte dell’utente, così da poter contare, all’occorrenza, su di un’interfaccia di rete di tipo wireless.

Nelle vicinanze possiamo notare il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e del controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un Nuvoton NCT6791D.

La gestione dell’audio è affidata all’ormai noto Codec Realtek ALC1200, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz.

Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.

Per l’identificazione immediata di eventuali problemi di funzionamento il produttore ha previsto un utile POST Status Checker (PSC), con LED dedicati ad ogni singolo comparto (CPU, DRAM, VGA e BOOT).

La scheda dispone di un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet (10/100/1000 Mb/s) basata su controller Intel. Nello specifico troviamo un buon i219-V, capace di assicurare prestazioni ottimali grazie ad un utilizzo veramente molto limitato del processore centrale durante il normale funzionamento e risultare pienamente compatibile con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.

Del tutto generoso il quantitativo di porte USB 3.1 Gen1 presenti, ben cinque porte direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O (di cui una convertibile Type-C) e ulteriori due sfruttabili utilizzando l’apposito header on-board. Ricordiamo che la loro gestione è affidata esclusivamente al PCH B365 Express di Intel.

Comunemente alla maggior parte delle soluzioni, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è adeguatamente raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente curato in modo tale da riprendere, grazie ad una serie di ingranaggi metallici in rilievo, i tratti caratteristici della nuova linea di prodotti Phantom Gaming.

Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:


  • 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
  • 1 x Uscita Video Display Port 1.2;
  • 1 x Uscita Video HDMI;
  • 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
  • 2 x Porte USB 2.0 (colore nero);
  • 4 x Porte USB 3.1 Gen1 Type-A (colore blu);
  • 1 x Porta USB 3.1 Gen1 Type-C (colore blu);
  • 1 x Porta LAN RJ45;
  • 1 x HD Audio 5 in 1 Jack.

Come vediamo il produttore ha previsto una particolare copertura in plastica, denominata I/O Armor, pensata per proteggere le parti cruciali in prossimità del pannello dall’elettricità statica, ed evitare l’accumulo di polvere. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.

[nextpage title=”ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Uno sguardo al BIOS”]

La nuova B365M Phantom Gaming 4 adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “ASRock UEFI”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (4.00) nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti, oltre che comprensiva di tutti i più recenti update di sicurezza.

Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante ed in pieno stile “Phantom Gaming” per quanto riguarda il tema. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù superiore è diviso in otto macro-sezioni che nello specifico sono:


  • Main;
  • OC Tweaker;
  • Advanced;
  • Tool;
  • H/W Monitor;
  • Security;
  • Boot;
  • Exit.

Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, memoria complessiva e distribuzione della stessa sugli slot della motherboard.

La sezione OC Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora.

Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione, pur non comprendendo particolari funzionalità dedicate all’overclock delle componenti per via delle limitazioni insite nel PCH adottato. Rispetto alle precedenti piattaforme mainstream Skylake e Kaby Lake non sono state previste grosse novità.

Di conseguenza, per identificare la funzione dei parametri più importanti, verranno riproposti i medesimi acronimi, ormai ben noti agli utenti più smaliziati. Ritroveremo ad esempio la possibilità di impostare una frequenza operativa in offset qualora vengano sfruttate le istruzioni AVX.

Gli applicativi in grado di far uso massiccio di questo particolare set di istruzioni, infatti, sono notoriamente in grado di generare un elevato carico di lavoro sul microprocessore, spesso causando instabilità anche in situazione apparentemente “Rock-Solid”. Grazie alla funzionalità AVX Ratio Offset sarà possibile evitare l’insorgere di questo genere di problematiche, semplicemente prevedendo una riduzione automatica della frequenza operativa del microprocessore rispetto a quella massima prevista per l’utilizzo normale del sistema.

Sempre nella stessa sezione viene offerta la possibilità di salvare i parametri immessi, oltre che su periferiche di memorizzazione esterne, anche in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (massimo cinque profili). Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano per lo meno le impostazioni più importanti, oppure di salvare comodamente degli screenshot su penna USB semplicemente premendo il tasto F12 sulla tastiera.

[nextpage title=”ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Uno sguardo al BIOS – Parte Prima”]

Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni della CPU, del Serial ATA e del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate (controller USB, SATA, LAN, Wireless, Bluetooth Audio etc.), l’impostazione avanzata della nuova interfaccia di collegamento Ultra M.2 PCI-Express, pienamente supportata anche dal nuovo Intel B365 Express. È possibile, inoltre, impostare manualmente la sezione del BIOS che si desidera venga caricata immediatamente dopo l’accesso e il supporto verso la risoluzione Full-HD 1080p.

La sezione Tools offre l’accesso a varie utility integrate, tra cui l’Instant Flash per l’aggiornamento del BIOS di sistema e l’utile funzione SSD Secure Erase per la cancellazione sicura della propria unità allo stato solido. Sempre all’interno di questa sezione è prevista la possibilità di configurare il sistema di illuminazione presente, basato su tecnologia proprietaria Polychrome RGB.

Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del BIOS della ASRock B365M Phantom Gaming 4 con la sezione H/W Monitor, dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole, dell’eventuale pompa a liquido collegata agli Header dedicati, ed i controlli sulle temperature.

Nella sezione Security possiamo impostare le password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware e abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1 o 10.

La sezione Boot è dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro pc, oltre che delle varie funzionalità previste dalle recenti edizioni dei sistemi operativi Microsoft, quali ad esempio il Fast Boot ed il pieno supporto alle modalità UEFI, incluse le impostazioni avanzate del CSM (Compatibility Support Module).

Sempre in questa sezione è possibile attivare la funzione Boot Failure Guard che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe-mode per poter entrare nel BIOS e modificare i parametri operativi.

Infine nella sezione Exit saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default.

Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre B365M Phantom Gaming 4, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile al momento della nostra recensione, si è rivelato maturo e semplice da usare. La stabilità risultata più che buona anche in condizioni di overclock.

La B365M Phantom Gaming 4 è supportata in maniera ottima da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da ASRock, specialmente dal punto di vista di un’ottimizzazione delle memorie RAM. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

[nextpage title=”ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Polychrome RGB”]

La nuova B365M Phantom Gaming 4 implementa l’innovativa tecnologia proprietaria Polychrome RGB di ASRock, pensata per consentire la gestione avanzata del sistema di illuminazione a LED multi-zona presente sulla scheda.

Come abbiamo precisato nella sezione precedente questa tecnologia è eventualmente gestibile anche all’interno del BIOS, offrendo le medesime funzionalità previste dal software proprietario. Tuttavia, per una questione di praticità ed immediatezza, ci sentiamo ugualmente di consigliare l’installazione del software di gestione dedicato, liberamente scaricabile accedendo alla pagina web del prodotto (link diretto al download).

Una volta completato lo scaricamento del file e la successiva installazione sul nostro computer, ci troveremo immediatamente di fronte ad un’interfaccia indubbiamente molto aggressiva, con una grafica che molto intuitiva che va a richiamare i tratti distintivi del marchio e del prodotto stesso. Il programma messo a punto dall’azienda taiwanese consente una completa gestione dell’illuminazione, della luminosità e degli effetti (statico, a ritmo di musica, ciclo di colori, flash, onda e colori casuali) per ognuna delle zone di illuminazione previste sulla scheda.

Nello specifico troviamo la I/O Cover e la Shaped PCB Zone, che comprendono i LED posti al di sotto della cover plastica di protezione del pannello I/O e di quelli collocati nella parte posteriore del PCB della scheda, dedicati alla retro-illuminazione della scritta “Phantom Gaming”.

Sempre attraverso il programma è possibile gestire, in maniera del tutto indipendente, tutte le eventuali strisce a LED RGB connesse agli appositi header presenti sulla scheda madre, sia di tipo 4-Pin 12V RGB che di tipo 3-Pin 5V Addressable RGB, capaci di assicurare la piena personalizzazione di ogni singolo LED presente.

[nextpage title=”Sistema di Prova e Metodologia di Test”]

Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:

Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Data l’assenza di funzionalità dedicate all’overclocking ci siamo limitati ad effettuare le nostre prove mantenendoci fedeli alle specifiche di riferimento di Intel per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Coffee Lake, ovvero 2.666MHz.


  • Default: Intel Core i9 9900K (3.6/5.0GHz) / Turbo Boost Abilitato / RAM 2.666MHz 16-18-18-38-2T (XMP).

La scheda grafica utilizzata, una MSi GeForce GTX 1080 Ti Gaming X OC 11G, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.544MHz/1.376MHz/1.658MHz). I driver utilizzati sono gli NVIDIA Game Ready 425.31, provvisti di certificazione WHQL.

Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro May 2019 Update X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 1903 – build 18362.53).

Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Samsung SSD 750 EVO da 500GB SATA III 6Gb/s, del nuovo Western Digital Black SN750 SSD M.2 da 240GB e del modello Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo


  • Cinebench R11.5 64bit;
  • Cinebench R15 64bit;
  • Cinebench R20 64bit;
  • POV Ray 3.7 64bit;
  • V-Ray Benchmark 1.0.8 64bit;
  • Indigo Benchmark 4.0.64 64bit;
  • Corona Benchmark 1.3 64bit;
  • Blender 2.79 64bit;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • Fritz Chess Benchmark v4.3;
  • WPrime Benchmark v2.10;
  • SiSoftware Sandra 2018;
  • AIDA64 Extreme 5.99.4992 Beta.

Prestazioni Multimedia e Compressione


  • WinRAR 5.70 64bit;
  • 7-Zip 19.00 64bit;
  • VeraCrypt 1.23;
  • HWBOT RealBench 2.44;
  • HWBOT X265 Benchmark 2.2.0;
  • 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
  • 3DMark 2013 Advanced Edition v2.8.6546;
  • PCMark 10 Professional Edition v1.1.1739 64bit;
  • Unigine2 Superposition Benchmark v1.1.

Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12


  • Assassin’s Creed Odyssey – DX11;
  • F1 2018 – DX11;
  • FarCry 5 – DX11;
  • Shadow of the Tomb Raider – DX12;
  • Deus Ex Mankind Divided – DX12.

Prestazioni Controller (USB 3.1 Gen1 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe 3.0 x4)


  • Crystal Disk Mark 6.0.2;
  • ATTO Disk Benchmark 3.05.

[nextpage title=”Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima”]


Cinebench R11.5, R15 e R20 – 64bit


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 8Core/16Thread.


POV-Ray 3.7


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione Full-HD (1920×1080) e filtro AA 0.3.


V-Ray Benchmark 1.0.8


V-Ray Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio hardware nel rendering con V-Ray. È disponibile gratuitamente, previa registrazione su chaosgroup.com e verrà eseguito senza requisiti di licenza come applicazione autonoma. Il programma prevede la possibilità di eseguire rendering di raytrace sfruttando la CPU oppure la/e schede grafiche presenti. V-Ray è uno dei principali raytracers al mondo e viene utilizzato in molte industrie in fase di architettura e progettazione automobilistica. È stato utilizzato anche in oltre 150 immagini cinematografiche e numerose serie televisive episodiche. Ha inoltre vinto un premio Oscar per il conseguimento scientifico e tecnico nel 2017.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento, eseguita con impostazioni predefinite.


Indigo Benchmark 4.0.64


Indigo Bench è un’applicazione di benchmark standalone basata sul motore di rendering avanzato di Indigo 4, utile per misurare le prestazioni delle moderne CPU e GPU. Grazie all’utilizzo di OpenCL standard del settore, è supportata un’ampia varietà di GPU di NVIDIA, AMD e Intel. Il programma è completamente gratuito e può essere utilizzato senza una licenza Indigo su Windows, Mac e Linux.

Nel grafico lo score ottenuto in seguito al completamento del rendering di entrambe le scene di riferimento previste, eseguito con impostazioni predefinite.


Corona Benchmark 1.3


Corona Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio microprocessore nel rendering fotorealistico di una scena di riferimento. Nonostante la sua giovane età, Corona è diventato un renderer pronto per la produzione ed in grado di creare risultati di qualità elevata.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al completamente dell’elaborazione, eseguita con impostazioni predefinite.

[nextpage title=”Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda”]


Blender 2.79 – 64bit


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “BMW Benchmark”, eseguita con impostazioni predefinite.


Euler3D Benchmark v2.2


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.


Fritz Chess Benchmark v4.3


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core. Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


wPrime Benchmark v2.10


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.

[nextpage title=”Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza”]


SiSoftware Sandra 2018


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.


AIDA64 Extreme Edition 5.99.4992 Beta


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

[nextpage title=”Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima”]


WinRAR 5.70 – 64bit


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 19.00 – 64bit


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


VeraCrypt 1.23


VeraCrypt è un programma applicativo open-source usato per la cifratura “on-the-fly” (OTFE). Può creare un disco virtuale crittografato mediante l’utilizzo di un file o crittografare un’intera partizione oppure, su Windows, l’intero hard disk con un’autenticazione all’avvio. Secondo gli sviluppatori con le versioni più recenti del programma sono stati apportati miglioramenti riguardanti la sicurezza e risolti problemi emersi dall’audit esterno realizzato sul codice del precedente TrueCrypt.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


HWBOT RealBench v2.44


HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS. Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.

Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.


HWBOT X265 Benchmark 2.2.0


Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione H264 da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.

Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p / 4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.

[nextpage title=”Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda”]


3DMark 11 Advanced


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.


3DMark 2013 Advanced


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike, Time Spy ed il nuovissimo Port Royal.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.

Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike e Time Spy, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike) e DirectX 12 (Time Spy).

I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike (Normal, Extreme e Ultra) ed ovviamente Time Spy (Normal ed Extreme). Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.


PCMark 10 Professional


PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).

Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma (PCMark 10 Advanced v1.1.1739), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni del sistema in esame. Nei grafici riportiamo il risultato complessivo ottenuto (PCMark Score) e quello delle singole tipologie di test: Essentials, Productivity e Digital Content Creation.


Unigine2 Superposition Benchmark v1.1


Direttamente dagli sviluppatori degli apprezzati Heaven e Valley, e seppur con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, ecco che finalmente vede la luce il nuovo software di benchmark Superposition, basato sul potente motore grafico di nuova generazione Unigine 2, capace di spremere all’inverosimile anche le più prestanti soluzioni grafiche sul mercato.

Come di consueto sono previsti vari profili predefiniti, che consentiranno di ottenere risultati, in termini prettamente prestazionali, facilmente confrontabili. Rispetto al passato è stato implementato un database online, nel quale verranno raccolti i risultati ottenuti dagli utenti e poter quindi fare confronti su ben più larga scala.

Oltre a questo sono state introdotte nuove modalità, a cominciare da una simulazione interattiva dell’ambiente, denominata “Game”, alla possibilità di sfruttare i più moderni visori per realtà virtuale, come Oculus Rift e HTC Vive. Viene inoltre offerta la possibilità di verificare la piena stabilità del proprio comparto grafico, grazie allo “Stress Test” integrato (esclusiva della versione Advanced del programma).

I test sono stati condotti utilizzando i preset 720p Low, 1080p Extreme e 4K Optimized. Nel grafico i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

[nextpage title=”Prestazioni Giochi – Parte Prima”]


Assassin’s Creed Odyssey


Mesi dopo la sua avventura in Egitto, Layla Hassan è ormai un’agente degli Assassini; durante una campagna di ricerche rinviene la Lancia appartenuta al Re di Sparta Leonida, spezzata dopo la Battaglia delle Termopili, e riconosce in essa un manufatto della Prima Civilizzazione; con l’aiuto di Victoria Bibeau, Layla estrae il DNA di due fratelli vissuti nel V secolo a.C., Alexios e Kassandra, e sceglie se seguire la storia dell’uno o dell’altra attraverso l’Animus allo scopo di scoprire l’ubicazione del Bastone di Ermete Trismegisto.

Il personaggio che sceglierà di seguire sarà conosciuto come “il Misthios”, ossia il mercenario. Il gioco, presentato lo scorso mese di ottobre su PC, è sviluppato dalla Ubisoft Quebec e distribuito da Ubisoft ed è in grado di sfruttare le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:


F1 2018


Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA, basato sulla stagione 2018. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.

Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

[nextpage title=”Prestazioni Giochi – Parte Seconda”]


Far Cry 5


Far Cry 5, quinto capitolo dell’apprezzata serie, è un videogioco d’azione-avventura sviluppato da Ubisoft Montreal e Ubisoft Toronto e pubblicato da Ubisoft. ll gioco è ambientato nella regione immaginaria di Hope County, in Montana, dove un predicatore di nome Joseph Seed è salito al potere. Seed crede di essere stato scelto per proteggere la gente di Hope County da un ”inevitabile catastrofe” e ha fondato una setta chiamata il Progetto a Eden’s Gate.

In apparenza sembrerebbe che sia stata fondata per adempiere alla sua missione di guidare il popolo alla salvezza; in realtà, Seed è un predicatore radicale e Eden’s Gate è un suo culto militaristico del giorno del giudizio. Eden’s Gate ha usato sia la violenza che la coercizione per convertire con forza il popolo di Hope County impedendo loro di chiedere aiuto al mondo esterno.

Quando il tentativo di arrestare Seed fallisce con il rapimento di diversi poliziotti, il giocatore viene trascinato in un conflitto armato tra Eden’s Gate e i cittadini in vita di Hope County, i quali stanno organizzando un movimento di resistenza…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:


Shadow of the Tomb Raider


Circa due mesi dopo la sua precedente avventura, Lara Croft e il suo amico Jonah sono nuovamente sulle tracce della Trinità. Seguendo gli indizi lasciati dal padre di Lara, i due arrivano a Cozumel, in Messico, per spiare il capo della cellula locale, il dottor Pedro Dominguez; durante una spedizione in una tomba già visitata dall’organizzazione, Lara scopre alcune notizie circa una misteriosa città nascosta.

Successivamente, camuffandosi con gli abiti tipici per il dia de los muertos, Lara riesce a seguire gli adepti della Trinità, scoprendo così che Dominguez è addirittura il capo dell’organizzazione e che è sulle tracce di una misteriosa reliquia nascosta in un tempio non ancora localizzato. Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival.

L’ultimo capitolo della saga (il settimo in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di settembre su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:


Deus Ex Mankind Divided


Deus Ex Mankind Divided riprende le vicende di Adam Jensen da uno dei finali del precedente capitolo. In particolare scopriamo che Adam ha affondato Panchaea e che è rimasto in coma per due anni in una struttura in Alaska.

Avviato il gioco ci ritroveremo su di un elicottero con una truppa armata e ci renderemo conto che Adam fa ora parte di una squadra anti terrorismo dell’Interpol. Questa ha un agente sotto copertura a Dubai, con lo scopo di entrare in contatto con un trafficante di armi e potenziamenti ed organizzare un incontro… L’ultimo capitolo della saga, presentato lo scorso mese di agosto su PC, è sviluppato dalla Eidos Montreal e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

[nextpage title=”Prestazioni Controller”]


Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (Intel B365 Express)


Crystal Disk Mark 6.0.2


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.



ATTO Disk Benchmark 3.05


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).


Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel nuovissimo PCH Intel B365 Express sono di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Samsung SSD 750 EVO da 500GB).

Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con l’unità installata su schede madri testate provviste di PCH di fascia mainstream (Serie 100 e Serie 200). Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.


Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express (Intel B365 Express)


Crystal Disk Mark 6.0.2


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.



ATTO Disk Benchmark 3.05


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).


La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA.

La nuovissima B365M Phantom Gaming 4 dispone di una coppia di connessioni di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capaci di sfruttare ben quattro linee PCI-Express di terza generazione, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s.

Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando una valida unità marchiata Western Digital, precisamente l’SSD Black SN750 M.2 da 250GB con protocollo NVMe (Non-Volatile Memory), ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura.


Prestazioni Controller USB 3.1 Gen1 (Intel B365 Express)


Crystal Disk Mark 6.0.2


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.



ATTO Disk Benchmark 3.05


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).


Il PCH B365 Express riconferma il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.1 Gen1, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dalle soluzioni di classe mainstream di ultima generazione, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.

[nextpage title=”ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Analisi comparto audio integrato”]

Così come la maggior parte delle recenti schede madri di fascia alta, anche la nuova B365M Phantom Gaming 4 è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato sull’ormai noto e collaudato Codec di ultima generazione Realtek ALC1200, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.

Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.5). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio. A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test:

Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità più che buona, indubbiamente adeguata al target di utilizzo previsto per questo prodotto. Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.

L’adozione di componentistica discreta di qualità, tra cui citiamo dei condensatori audio Nichicon Fine Gold, assicura un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.

[nextpage title=”ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Consumi Rilevati”]

Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:


  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
  • Full-Load eseguendo il programma 3DMark con preset Fire Strike;
  • Full-Load Stress eseguendo 30 minuti di Prime95 in modalità Blend.

Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa nuovissima scheda madre targata ASRock.

[nextpage title=”ASRock B365M Phantom Gaming 4 – Conclusioni”]

La nuova scheda madre B365M Phantom Gaming 4, una delle ultime novità in formato ridotto dell’azienda taiwanese, espressamente pensata per soddisfare anche gli appassionati più esigenti, riuscendo a catturarne l’attenzione fin dal primo sguardo, grazie non soltanto alla sua elegante colorazione nera con finitura opaca, ma soprattutto grazie allo stile unico ed accattivante della grafica grigia/rossa prevista sul PCB ed espressamente pensata per riprendere i tratti caratteristici della nuova famiglia di prodotti Phantom Gaming.

Una soluzione perfetta, quindi, per tutti coloro che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, oltre che in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding a tema, anche grazie alla presenza di un accattivante sistema di illuminazione a LED multi-zona completamente personalizzabile grazie alla tecnologia proprietaria Polychrome RGB.

A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, a cominciare dal particolare PCB in fibra di vetro ad elevato spessore, composto di ben otto strati con 2oz di rame, aspetto che gli conferisce non soltanto un’elevata resistenza alle torsioni, ma anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità, garantendo al tempo stesso un migliore isolamento delle tracce di potenza e segnale, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di efficienza, prestazioni e temperature di esercizio.

Il layout della scheda appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione centrale spicca il socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di ottava e nona generazione, meglio noti con il nome in codice, rispettivamente, di Coffee Lake e Coffe Lake Refresh e sviluppati con un processo produttivo a 14 nanometri ancor più ottimizzato.

La scheda, nonostante l’assenza di funzionalità dedicate all’overclocking, adotta ugualmente una robusta circuiteria di alimentazione digitale (Digital PWM) da 6+2+1 Fasi (CPU VCC + iGPU VCC + SA VCC), espressamente progettata per garantire un’ottima stabilità e durevolezza nel tempo. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di indubbia qualità, tra cui condensatori polimerici giapponesi Nichicon 12K Black, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggiore ciclo di vita e induttanze “Premium Power Choke” in grado di supportare sino a 50A di corrente ed ottimi MOSFET di SinoPower. Non manca, inoltre, la tecnologia proprietaria Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate.

Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di connettori 4-Pin PWM idonei alla gestione/regolazione delle pompe a liquido, capaci di erogare un massimo di 2.0A (24W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.

Un’altra particolarità della B365M Phantom Gaming 4 riguarda gli slot di espansione, per i quali il produttore taiwanese ha previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.

Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di una coppia di slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto della sola tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX in configurazione 2-Way (x8/x4), e di uno slot PCI-Express Gen 3.0 x1, di tipo “Flexible”, utile per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o eventuali controller supplementari. Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio.

Il produttore taiwanese, oltre alle consuete porte Serial ATA classiche, ha previsto la presenza di connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra). Nello specifico la scheda prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra).

La scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 x4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali, oltre che le recenti soluzioni basate su tecnologia Intel Optane Memory. Il produttore, come vedremo dalle immagini, ha previsto per il connettore Ultra M.2 PCIe 3.0 x4 un particolare Heatsink in alluminio di tipo “Full-Coverage”, denominato M.2 Armor, in grado di assicurare il corretto ed efficiente smaltimento del calore generato dalle sempre più prestanti unità in commercio.

Durante i nostri test abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione, rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata delle prove e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo ancor più intenso.

Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti davvero molto soddisfatti della nuova ASRock B365M Phantom Gaming 4!

La scheda madre è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo di 98,15€ IVA compresa, cifra certamente interessante ed ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle indubbie potenzialità offerte da questo prodotto. Non possiamo che consigliarne l’acquisto a tutti coloro che intendono realizzare un sistema compatto estremamente prestante e versatile.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
  • Robusta circuiteria di alimentazione digitale da 6+2+1 Fasi;
  • Tecnologia proprietaria Full Spike Protection a garanzia della longevità dei vari circuiti;
  • PCH Intel B365 Express;
  • Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
  • Ottime prestazioni complessive;
  • Supporto per tutti i microprocessori di ottava e nona generazione (Coffee Lake e Coffe Lake Refresh) a 14nm;
  • Buona disponibilità di connessioni;
  • Supporto alle unità SSD di nuova generazione con interfaccia M.2 PCI-Express (doppio connettore Ultra M.2 PCI-Express Gen3 x4);
  • BIOS completo e ricco di parametri;
  • Ottima interfaccia di rete Gigabit Ethernet con controller Intel i219-V;
  • Sottosistema audio integrato di buona qualità, basato su codec Realtek ALC1200;
  • Sistema di illuminazione multi-zona basato su tecnologia proprietaria Polychrome RGB con software dedicato completo e intuitivo;
  • Bundle completo.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

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Si ringrazia ASRock-Logo per averci fornito la scheda madre.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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