Nonostante le aspettative del mercato, AMD sembrerebbe intenzionata a rinnovare la sua linea di APU desktop non con la più recente architettura Zen 5, bensì con una rivisitazione delle attuali Ryzen 8000G basata su Zen 4.
A suggerirlo è una fonte autorevole sul forum ChipHell, che indica come la prossima serie Ryzen 9000G sarà alimentata dal silicio “Hawk Point” a 4 nm, lo stesso alla base delle attuali 8000G.
Niente Strix Point per le APU desktop?
Le voci di corridoio precedenti lasciavano sperare in un passaggio al nuovo silicio monolitico “Strix Point” o alla sua variante aggiornata “Krackan Point”, progettati con un’architettura ibrida: un CCX con 4 core Zen 5 ad alte prestazioni (condividendo 16 MB di cache L3) e un secondo CCX con 8 core Zen 5c a basso consumo (8 MB di cache L3).
A completare il pacchetto, un’iGPU basata su RDNA 3.5 con 16 compute unit e, soprattutto, una NPU da 50 TOPS, in grado di soddisfare i requisiti Copilot+ di Microsoft per l’accelerazione AI.
Tuttavia, secondo il rumor attuale, tutto ciò non si applicherà alla linea Ryzen 9000G.
Ryzen 9000G: un refresh incrementale della 8000G
Se confermato, il silicio “Hawk Point” rimarrebbe al centro della nuova linea, con una configurazione che include:
Un solo CCX con otto core Zen 4 e 16 MB di cache L3 condivisa;
iGPU RDNA 3 con 12 compute unit;
NPU da soli 16 TOPS, ben lontana dalla soglia minima per supportare Copilot+.
In pratica, le differenze rispetto alla serie 8000G sarebbero marginali: un aumento di circa 200 MHz nelle frequenze della CPU e 100 MHz nella frequenza della GPU integrata.
Nulla di rivoluzionario, quindi, ma piuttosto un aggiornamento incrementale per mantenere la linea desktop aggiornata in attesa di un vero salto generazionale.
Le alternative non mancano
La buona notizia è che gli utenti alla ricerca di prestazioni AI più moderne hanno comunque opzioni disponibili. I processori Ryzen AI 300 “Strix Point” (in formato mobile) stanno già trovando ampio spazio in soluzioni MoD (mobile-on-desktop), come i mini PC sempre più performanti.
Inoltre, il potente Ryzen AI Max “Strix Halo” sta facendo la sua comparsa nei preassemblati OEM di fascia alta, offrendo un’esperienza desktop più vicina alle esigenze dell’AI computing moderno.
Conclusione
La scelta di AMD di mantenere Zen 4 alla base della serie Ryzen 9000G può apparire conservativa, ma potrebbe rispondere a logiche di contenimento dei costi e ottimizzazione dell’offerta desktop entry-level.
Tuttavia, con una domanda crescente per capacità AI avanzate, il vero salto generazionale potrebbe arrivare solo con l’introduzione delle future APU desktop basate su Zen 5 e NPU AI-ready. Fino ad allora, gli appassionati dovranno guardare al mondo mobile per ottenere le ultime novità in fatto di intelligenza artificiale su piattaforma AMD.
HW Legend Staff