Intel svela la roadmap CPU per il 2026: Nova Lake e Diamond Rapids al centro della scena


Con l’aggiornamento più recente del proprio Instruction Set Architecture (ISA) Reference Manual, Intel ha finalmente confermato in via ufficiale le microarchitetture che alimenteranno le CPU di nuova generazione previste per il 2026.

Le famiglie Nova Lake, per l’ambito client, e Diamond Rapids, per il segmento server, si delineano ora con maggiore chiarezza, fornendo agli analisti e agli appassionati una prima visione concreta del futuro delle piattaforme Intel.


Nova Lake: rivoluzione nel segmento client


Secondo quanto emerso (tramite InstLatX64 e Wccftech), Nova Lake sarà la nuova architettura destinata ai sistemi client, con rilascio previsto per il 2026. Le CPU di questa famiglia saranno basate su una configurazione ibrida costituita da:


  • P-core Coyote Cove;

  • E-core Arctic Wolf.


Questa combinazione è destinata a portare un netto incremento nel numero di core, con voci che parlano di configurazioni desktop fino a 52 core totali, sfruttando un nuovo socket LGA 1954.

Sul fronte mobile, Nova Lake integrerà anche una GPU Xe3, puntando a migliorare significativamente le prestazioni grafiche integrate. Con questa conferma, Intel mette fine alle speculazioni precedenti che ipotizzavano l’impiego di Panther Cove anche nel settore client.


Diamond Rapids: Panther Cove debutta nei server


Sul versante server, la nuova generazione Diamond Rapids rappresenta un passo tecnologico importante. Sarà la prima piattaforma a integrare i nuovi core ad alte prestazioni Panther Cove, riservati finora solo a indiscrezioni.

Tuttavia, la configurazione iniziale di questi processori Xeon sarà priva sia del Simultaneous Multithreading (SMT) che dei core ad alta efficienza (E-core), una scelta tecnica che potrebbe essere legata a obiettivi specifici di efficienza energetica o di ottimizzazione delle prestazioni per carichi particolari.

Intel ha già anticipato che l’SMT sarà reintrodotto nella successiva generazione server, nome in codice Coral Rapids, evidenziando un’evoluzione graduale ma pianificata nel design delle future CPU Xeon.


Wildcat Lake e le piattaforme entry-level


Il documento ufficiale include anche riferimenti alla piattaforma entry-level Wildcat Lake, che succederà all’attuale Twin Lake. Questa linea integrerà core Cougar Cove per la parte P-core e Darkmont per gli E-core, rappresentando l’offerta più accessibile nel panorama delle architetture ibride Intel di prossima generazione.


Uno sguardo al futuro: roadmap sempre più definita


Mentre ci si prepara al lancio di Panther Lake nel segmento mobile, questo aggiornamento ufficiale fornisce la conferma più solida finora disponibile sulla strategia di Intel per il 2026.

Le nuove architetture Nova Lake e Diamond Rapids segneranno un importante salto generazionale, sia in termini di efficienza che di scalabilità, e confermano l’impegno di Intel verso un approccio sempre più modulare e specializzato nella progettazione delle proprie CPU.


In breve


  • Nova Lake (client): Coyote Cove + Arctic Wolf, fino a 52 core, nuovo socket LGA 1954;

  • Diamond Rapids (server): debutto Panther Cove, senza SMT né E-core inizialmente;

  • Wildcat Lake (entry-level): Cougar Cove + Darkmont, successore di Twin Lake;

  • SMT tornerà con Coral Rapids.


HW Legend Staff


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