In quello che potrebbe rivelarsi uno dei cambiamenti più significativi degli ultimi decenni nel panorama dei semiconduttori, un nuovo report rivela che Intel sarebbe in fase preliminare di trattative con AMD per produrre chip per conto del suo storico rivale.
Secondo quanto riportato da Semafor (tramite Tom’s Hardware), si tratterebbe di un accordo potenzialmente storico che, se confermato, segnerebbe un’evoluzione radicale nelle dinamiche competitive tra due dei protagonisti principali del mercato delle CPU x86.
AMD e Intel: da rivali a partner produttivi?
La notizia ha del clamoroso, soprattutto se si considera la lunga rivalità tra AMD e Intel, che per oltre mezzo secolo si sono contese il predominio nel settore dei microprocessori. Negli ultimi anni, AMD ha costruito il proprio rilancio tecnologico ed economico grazie all’affidamento a TSMC, sfruttando i nodi di processo più avanzati del colosso taiwanese per le sue linee di prodotti Ryzen, EPYC e Instinct.
Ma ora, con l’avvento della nuova strategia Intel Foundry Services (IFS) e l’imminente lancio del nodo produttivo 18A, Intel punta a diventare una fonderia globale aperta anche ai concorrenti storici.
Cosa sappiamo dell’accordo (per ora)
Il report non specifica né il tipo di chip AMD che potrebbero essere prodotti da Intel, né i volumi previsti. Tuttavia, in precedenti indiscrezioni era emerso l’interesse di AMD verso il processo Intel 18A, lo stesso nodo che sarebbe sotto esame anche da parte di altri big del settore come Nvidia e Broadcom.
È plausibile che AMD stia valutando diversificazione delle supply chain e ottimizzazione dei costi e delle performance, soprattutto in un contesto globale dove la disponibilità di capacità produttiva all’avanguardia sta diventando sempre più critica.
Intel Foundry Services: una strategia aggressiva per il futuro
La mossa si inserisce nella strategia aggressiva di Intel Foundry Services, che mira a diventare un player competitivo contro TSMC e Samsung nel mercato foundry. Pat Gelsinger, CEO di Intel, ha più volte ribadito l’intento di aprire le fabbriche Intel a clienti esterni, compresi — sorprendentemente — i competitor.
Intel avrebbe persino avviato contatti con Apple, altro colosso noto per il proprio ecosistema chiuso, a dimostrazione di quanto la casa di Santa Clara sia determinata ad affermarsi come fornitore di fiducia per la produzione di chip avanzati.
Un futuro più aperto e collaborativo nel mondo dei chip?
L’eventuale collaborazione AMD-Intel segnerebbe un cambio culturale e strategico epocale. Dove un tempo dominavano l’incompatibilità e la competizione feroce, oggi emergono dinamiche più flessibili e collaborative, spinte da fattori come:
Esigenze di resilienza nella supply chain;
Ricerca di nodi produttivi avanzati e affidabili;
Riduzione della dipendenza da un singolo fornitore (es. TSMC);
Crescita esplosiva della domanda di semiconduttori AI e HPC.
Conclusione
L’industria dei semiconduttori è in rapida trasformazione e le tradizionali linee di separazione tra produttori e concorrenti stanno svanendo. Se AMD decidesse davvero di affidarsi a Intel per parte della sua produzione, si aprirebbe un nuovo capitolo fatto di cooperazione tra rivali, in nome dell’innovazione, della scalabilità e della competitività globale.
Per ora si tratta solo di negoziati preliminari, ma il segnale è chiaro: il futuro del settore non sarà solo deciso dalla tecnologia, ma anche dalla capacità di adattarsi a nuove logiche di collaborazione strategica.
HW Legend Staff