Nella recensione che andremo ad illustrarvi nella giornata odierna, ci occuperemo di testare in maniera approfondita la nuova soluzione top di gamma di MSI, appartenente alla linea di prodotti enthusiast “Lightning”. La nuova ammiraglia, dotata di processore grafico AMD Tahiti, è espressamente pensata per gli amanti dell’overclocking estremo, complice anche, una circuiteria di alimentazione maggiorata e un design completamente ridisegnato rispetto alle tradizionali reference board di AMD. La nuova R7970 Lightning introduce anche un’altra importante novità: il nuovo intrigante e innovativo sistema di raffreddamento proprietario Twin Frozr IV, capace di prestazioni, come vedremo, veramente molto interessanti, senza però trascurare il confort acustico. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura!
Introduzione:
Micro-Star International, più conosciuta con il nome MSI, è stata fondata nel 1986, e grazie alla qualità dei suoi prodotti è riuscita ad affermarsi con successo nel settore informatico. Questo successo non è solamente da attribuire all’ottima qualità dei suoi prodotti, ma soprattutto alla continua e costante ricerca tecnologica dei suoi prodotti.
MSI è leader nella produzione di schede madri e video, server/workstation, barebone, networking, elettronica da consumo e Notebook. Sul mercato l’azienda ha ottenuto diversi primati mantenendo la sua posizione tra i primi tre produttori di schede madri a livello globale e tra i primi cinque produttori di server.
Per operare al meglio nel mercato globale e per offrire un servizio ottimale, MSI fornisce supporto in tutte le lingue del mondo attraverso sedi localizzate e siti web dedicati. MSI si trova oggi a Taiwan, in Cina, in USA, in Germania, in Francia, in Olanda, in Inghilterra, in Australia, in Giappone, in Corea, in Polonia, in Russia, in Canada, in India, in Italia, in Turchia, in Canada e in molti altri paesi del mondo.
La filosofia di ”prodotti di qualità” e “soddisfazione del cliente” assume ancor più valore con le certificazioni ISO9002 e ISO9001, estese ormai a tutta la produzione di MSI, grazie a continui test capaci di portare il livello di qualità a un impressionante 99,6%, ben oltre gli standard di mercato.
Maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale Micro-Star International.
{jospagebreak_scroll title=Nuova famiglia di GPU Southern Islands:&heading=Introduzione:}
Nuova famiglia di GPU Southern Islands:
La nuova linea di prodotti appartenenti alla famiglia “Southern Islands” prevede tre linee di GPU, tutte basate sul nuovo processo produttivo a 28nm di TSMC, denominate “Tahiti”, “Pitcairn” e “Cape Verde”.
Tahiti in particolare designa le soluzioni grafiche destinate al mercato di schede video top di gamma, definito da AMD come “Enthusiast”, fornendo per tale mercato una soluzione destinata a diventare, secondo i piani, la scheda video più potente del mercato. Tahiti integra al suo interno un totale di ben 4,31 Miliardi di Transistor in una superficie complessiva del Die pari a 365 mm2, di poco inferiore rispetto al predecessore Cayman. Inutile dire che caratteristiche costruttive della nuova ammiraglia sono, almeno sulla carta, a dire poco impressionanti, a cominciare dalla nuova architettura Graphics Core Next, di cui analizzeremo i dettagli più avanti, fino ad arrivare al bus delle memorie di 384bit e pieno supporto verso il nuovo standard PCI Express 3.0, che raddoppia la banda a disposizione. Tali aspetti rendono questa soluzione espressamente dedicata ai videogiochi di ultimissima generazione. A livello puramente prestazionale, viene dichiarata circa il 40% più veloce della concorrente della stessa categoria di prezzo. Come annunciato, lo scopo di AMD non è solo di quello di vantare la scheda video a singola GPU più veloce al mondo, ma anche di farla diventare la più parsimoniosa in termini di consumi.
Nella tabella che segue riassumiamo le principali caratteristiche tecniche della nuova proposta top di gamma Radeon HD7970, confrontandola con la precedente soluzione di punta dell’azienda americana:
Le specifiche mostrano un netto incremento della potenza computazionale (circa il 40% in più) rispetto alla soluzione top di gamma a singola GPU Cayman, pur rientrando nello stesso TDP di 250W.
Pitcairn, invece, è quello che AMD definisce come scheda grafica “sweet spot”, ossia il punto di incontro tra prezzo e prestazioni, dove a controbilanciare una potenza ridotta rispetto alla soluzione top di gamma troveremo una maggiore versatilità di funzionamento, minori consumi sotto stress ed un prezzo più competitivo. Rappresenterà il cuore delle future soluzioni Radeon HD7800, previste nel corso dei prossimi mesi.
Cape Verde, l’ultima soluzione della famiglia Southern Islands, è espressamente pensata per il mercato performance di fascia bassa, dedicata a tutti quegli utenti che non necessitano di un’elevata potenza di calcolo, come ad esempio i videogiocatori occasionali, ma che allo stesso tempo vogliono mantenere il proprio sistema aggiornato e al passo coi tempi, grazie alle numerosi funzionalità esclusive offerte.
{jospagebreak_scroll title=Architettura Graphics Core Next (GCN):}
Architettura Graphics Core Next (GCN):
La nuova architettura denominata Graphics Core Next (GCN), introdotta per la prima volta durante il Fusion Developer Summit, è la diretta evoluzione di quelle adottate da AMD negli ultimi dieci anni. Negli anni ‘90, infatti, i processori grafici funzionavano con funzioni matematiche fisse e prestabilite per garantire gli effetti grafici. Sia la 3D Geometry Transformation che il calcolo per l’illuminazione a schermo erano basate su formule matematiche complesse che riuscivano all’epoca comunque a garantire un risultato abbastanza accettabile.
Con l’avanzare della tecnologia e soprattutto a causa della necessità di rendere immagini sempre più realistiche e dinamiche, si è passati a una tecnologia costruttiva che comprendesse shaders programmabili, dando la possibilità agli sviluppatori e ai programmatori di sbizzarrirsi con soluzioni di rendering personalizzate e sempre più realistiche con shaders dedicati a ciascun singolo effetto grafico desiderato. Questa fase, durata fino all’introduzione delle schede video della serie Radeon X1900, ha marcato l’inizio dell’era della programmabilità delle GPU. La generazione successiva ha suscitato l’interesse a livello di computing puro, potendo sfruttare la potenza di calcolo delle GPU per operazioni di calcolo avanzato che se eseguite con la normale CPU avrebbero impiegato un tempo esponenzialmente maggiore. La Radeon HD2900 XT ha introdotto poi la prima vera architettura a shader unificati e compatibile con DirectX 10 di Microsoft. L’architettura era basata su una struttura VLIW (Very Large Instruction World) e prevedeva Vertex e Pixel Shaders unificati per consentire una flessibilità di funzionamento non solo della scheda video ma anche dell’intero sistema PC.
Oggi assistiamo alla nascita della quarta generazione di architetture grafiche, e il chip Graphics Core Next è il primo chip basato su questo nuovo processo produttivo a essere introdotto sul mercato. Costruito come un chip computazionale unico capace di garantire potenza grafica e di calcolo contemporaneamente, è basato su uno sviluppo durato anni per garantire il perfetto bilanciamento tra la potenza grafica e quella computazionale.
A livello puramente costruttivo, la prima GPU basata su Graphics Core Next, che equipaggia la Radeon HD 7970, presenta 32 Compute Unit (dotate ognuna di 64 Stream Processor), per un totale di 2048 SP, una coppia di motori grafici (Dual Geometry Engines) ed infine 8 Render Back-Ends composte da 32 Color ROPs per clock e 128 Z/Stencil ROPs per clock. Novità interessante è la presenza di una memoria cache L2 in lettura / scrittura di ben 768KB, caratteristica mai adottata prima d’ora su una GPU di casa AMD, ma che apporta benefici considerevoli nel computing puro. L’interfaccia di memoria GDDR5 si compone di ben sei controller a 64-bit, per un’ampiezza di bus totale di 348-bit, aspetto che garantisce una banda passante veramente molto elevata, pari a oltre 264 GB/sec.
Un’altra caratteristica interessante della nuova architettura prende il nome di Partially Resident Textures (PRT), che rende, di fatto, la memoria della scheda video come una cache di sistema, permettendo di renderizzare istanze grafiche anche molto pesanti, con dimensioni di texture fino a 32TB (16k x 16k x 8k x 128-bit). In pratica una texture enorme in formato compresso sull’hard-disk verrebbe trattata come un insieme di informazioni che verrebbero richiamate di volta in volta dalla scheda grafica ed utilizzate solo quando necessario e nella quantità necessaria per effettuare il rendering della scena proposta. Il vantaggio reale si vedrà quando gli sviluppatori useranno questa funzionalità per sviluppare scene che hanno bisogno di una qualità dell’immagine molto superiore rispetto a quanto realizzato fin ora e con una profondità di contenuti decisamente maggiore.
Rispetto alle precedenti soluzioni di fascia alta è stata notevolmente incrementata l’efficienza, soprattutto nella gestione della Tessellation. La nuova architettura GCN, infatti, introduce la nona generazione del motore dedicato, capace di performance, in relazione al fattore di tessellation, fino a quattro volte superiori rispetto alla vecchia generazione, e finalmente in grado di superare le proposte della concorrenza, almeno in attesa della nuova architettura Kepler, attesa per i prossimi mesi.
{jospagebreak_scroll title=AMD PowerTune e ZeroCore Power Technology:}
AMD PowerTune e ZeroCore Power Technology:
AMD PowerTune Technology:
AMD reintroduce la sua tecnologia di gestione della potenza della GPU denominata PowerTune, garantendo un incremento della potenza della GPU nel momento in cui l’applicazione, o il gioco, lo richiedano veramente. Introdotta dalla generazione di schede video Radeon HD69x0, questa tecnologia permette direttamente alla scheda video di gestire la propria potenza erogata a seconda del carico e dell’applicazione utilizzata, garantendo che solo la potenza veramente necessaria per quella determinata applicazione venga usata, e nulla venga sprecato.
AMD ZeroCore Power Technology:
La nuova tecnologia AMD ZeroCore Technology permette di non sprecare potenza quando non se ne ha un reale bisogno, consentendo di spegnere completamente la GPU quando non è necessaria una visualizzazione sul display, come per esempio in fase di idle del sistema operativo. Questa particolare fase di funzionamento della scheda video, che l’azienda definisce “Long Idle”, avviene per esempio quando si vuole lasciare il PC acceso tutta la notte, ma non è necessaria una visualizzazione a monitor, come succede per esempio quando si scaricano file da P2P, oppure si lascia il PC ad effettuare operazioni lunghe come un rendering di immagini complesse, e non si è fisicamente presenti davanti al PC. In questo modo il consumo della scheda video è ridotto fino a meno di 3W complessivi, un valore decisamente basso. Durante l’utilizzo normale del pc per la normale navigazione web, o in tutti gli ambiti di utilizzo durante i quali lo schermo rimane si attivo, ma praticamente statico, il consumo della scheda video si attesta intorno ai 15W, un risparmio del 30% rispetto alla generazione precedente di schede video di fascia alta di AMD. Le tecniche usate sono quelle di ridurre il clock della GPU in caso di virtuale immobilità dell’applicazione a schermo (non si muove il mouse, non si scrollano pagine di siti internet, e così via) fino a raggiungere il valore di 27MHz come frequenza in idle della GPU. Le DRAM vengono messe anch’esse in modalità “starter”, e effettuando una compressione dei contenuti del frame buffer viene diminuito al massimo l’utilizzo del della bandwidth delle memorie.
Tutte queste ottimizzazioni a livello di consumi sono il risultato di una ricerca continua, dell’azienda americana, di ridurre il consumo dei propri prodotti pur mantenendo un livello prestazionale più che accettabile, e garantendo anche una evoluzione dei processi produttivi tra famiglia di GPU e GPU. Infatti, il processo produttivo è passato da 55nm nel 2008 per un consumo di 90W in idle fino ai 3W ottenuti in modalità “long idle” con l’attuale processo produttivo a 28nm. Un miglioramento sostanziale che non ha eguali nella concorrenza.
Questa tecnologia porta benefici anche quando il PC è effettivamente in utilizzo, come per esempio in configurazioni CrossFireX con più di due schede video. Infatti, la tecnologia ZeroCore Power è in grado di gestire singolarmente ogni monitor collegato alle varie GPU, in modo del tutto indipendentemente, e quindi, se abbiamo un sistema con quattro schede video Radeon HD7970 a cui sono collegati 4 monitor, ma di cui se ne utilizzino soltanto uno, per esempio per navigare in Internet, ZeroCore Power disabiliterà le restanti schede video spegnendone le GPU e i relativi monitor. Una tale soluzione è una ideale per un contenimento dei consumi anche quando il PC è in uso. Inoltre, viene favorito anche il confort acustico, poiché le ventole delle schede disattivate vengono anch’esse spente.
{jospagebreak_scroll title=AMD Eyefinity 2.0 e HD3D Technology:}
AMD Eyefinity 2.0 e HD3D Technology:
AMD Eyefinity 2.0 e AMD HD3D:
E’ stata rinnovata anche la tecnologia Eyefinity 2.0, che con Tahiti porta l’esperienza multi-monitor ad un livello superiore per configurabilità e adattabilità. La nuova ammiraglia è, di fatto, la prima scheda video che unisce le funzionalità multi-monitor alla tecnologia proprietaria di AMD HD3D, per un’esperienza coinvolgente ed unica nel suo genere.
Eyefinity non è solo multi-monitor: la nuova Radeon HD7970 è dotata anche della nuova tecnologia DDMA (Discrete Digital Multi-Point Audio) che rivoluziona la gestione del segnale audio da parte delle schede grafiche. Fino ad oggi, infatti, il segnale audio era gestito dalla scheda con Display Port e HDMI a livello singolo: in una configurazione multi-monitor con capacità audio, solo uno di questi poteva gestire il segnale audio proveniente dalla scheda video. In pratica, in uno scenario multi-monitor con tre display collegati alla scheda grafica, solo il monitor centrale dotato di sistema audio integrato riproduceva correttamente il segnale. AMD pone rimedio a questo proprio con la tecnologia DDMA, che in pratica riesce a far gestire il segnale audio a tutti i monitor direttamente collegati alla GPU. Ma non solo: il segnale audio si sposta dinamicamente seguendo la fonte sonora a video, così da creare un effetto realistico di 3D Surround. Ciascun segnale audio seguirà indipendentemente la fonte e quindi il monitor da cui proviene.
In particolare, in configurazioni multi-monitor usate per esempio in video conferenza, ciascun partecipante può essere assegnato a un monitor, e quindi avere il proprio audio emesso dal monitor dove si trova la propria immagine.
A livello monitor, già dal mese di Ottobre dello scorso anno, sono state introdotte nei driver Catalyst nuove configurazioni possibili, con la possibilità di creare setup con cinque monitor in modalità portrait o landscape. Un’altra novità prende il nome di “Flexible Size Compensation”, una funzionalità che riadatta l’immagine su ciascuno schermo per compensare lo spazio preso dalla cornice del monitor stesso, a prescindere dalla risoluzione o dalla dimensione dei monitor. Ultima innovazione è stata la possibilità di impostare configurazioni 16k x 16k per permettere l’uso di configurazioni multi-monitor con schermi 1080P.
Nelle future versioni dei driver Catalyst sarà aggiunto il supporto totale di Eyefinity + HD3D, la possibilità di scegliere risoluzioni personalizzate a seconda dei monitor usati, oltre alla possibilità di riposizionare la task bar di Windows sul monitor centrale, mentre fino ad ora era spostato automaticamente sul monitor più a sinistra.
Particolare interessante è il supporto alla tecnologia 3D nei giochi attuali: attualmente oltre 600 titoli supportano tale tecnologia anche se non a livello nativo e quindi possono essere sfruttati al meglio dalla Radeon HD7970, ma soprattutto stiamo assistendo sempre più allo sviluppo di giochi sviluppati direttamente con tecnologia 3D a livello nativo, come Deus X e Battlefield 3.
Vari produttori di monitor si sono affiancati ad AMD per lo sviluppo di soluzioni che possano sfruttare la tecnologia HD3D, commercializzando monitor 3D di nuova generazione per poter garantire una compatibilità totale. Samsung e LG hanno già a listino vari prodotti: Samsung SA700, Samsung SA750, Samsung TA950, LG D2342P, Samsung SA950, LG D237IPS e Samsung TA750.
A supporto della tecnologia HD3D di AMD la nuova GPU Tahiti è stata modificata in modo da poter garantire il supporto allo standard HDMI 3GHz, riuscendo ad ottenere risoluzioni fino a 1080P con 60Hz/occhio, contro i precedenti 24Hz/occhio, per una risoluzione reale di 120Hz complessiva.
Raggiunto anche il pieno supporto ai monitor 4K che, mentre in passato richiedevano configurazioni multi-scheda per poter funzionare perfettamente e quindi non perdere risoluzione, ora possono essere collegati alla singola scheda, con supporto agli standard DP1.2 HBR2 e HDMI 1.4a a 3GHz.
{jospagebreak_scroll title=AMD Accelerated Parallel Processing (APP):}
AMD Accelerated Parallel Processing (APP):
Altra colonna portante della nuova linea di prodotti consiste nell’integrazione di hardware dedicato all’accelerazione video e di un pacchetto software e hardware dedicato esclusivamente al calcolo computazionale puro che, di fatto, vanno a costituire un ecosistema completo.
Il pacchetto di funzionalità denominato UVD (Unified Video Decoder) è stato aggiornato, apportando migliorie e arricchendo il pacchetto di applicazioni e formati supportati.
La novità vera e propria riguarda l’adozione del nuovo “Video Codec Engine” o VCE, con funzionalità dedicate a livello hardware per la decodifica di formati video e audio con due livelli di codifica: Full Fixed Mode e Hybrid Mode.
La modalità “Full Fixed” in pratica permette una codifica del segnale video in tempo reale, con una latenza bassa e con un consumo decisamente contenuto del sistema, potendo usare una risoluzione di 1080P a 60FPS. Tutta la codifica viene effettuata dal VCE, non interferendo con le altre applicazioni di sistema in uso.
La modalità “Hybrid” sfrutta appieno tutta le potenzialità offerte dalle nuove schede grafiche HD7900 per quelle funzionalità di codifica che possono in effetti essere parallelizzate, come la Motion Estimation, Intra Prediction e la Quantization. In questo modo il processore grafico viene sfruttato al massimo della sua capacità computazionale, lasciando l’ultima fase di Entropy Encode al VCE, non essendo questo ottimizzato per il calcolo in parallelo.
A livello di applicazioni per l’utente finale, un esempio di utilizzo delle potenzialità della nuova Radeon HD7970 è il software Total Media Theatre 5.2 di Arcsoft, come si vede dalla slide, oppure WinZIP 16.5 che sfruttano appieno la potenza computazionale della nuova GPU. Web browsers, applicazioni di video editing e players multimediali beneficeranno delle potenzialità delle schede video della famiglia Southern Islands, garantendo prestazioni assolute superiori alle precedenti GPU, consumi inferiori e migliore adattabilità alle varie configurazioni sia da gioco e sia da computing puro.
{jospagebreak_scroll title=MSI R7970 Lightning – Confezione e Bundle:}
MSI R7970 Lightning – Confezione e Bundle:
La scheda grafica è giunta nella nostra redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore taiwanese, molto robusta, curata e di generose dimensioni. Esteticamente appare veramente molto aggressiva, grazie all’aereo da caccia in primo piano, posto nella parte frontale.
Non mancano tutte le principali caratteristiche tecniche del prodotto, tra le quali citiamo il supporto nativo al nuovo standard PCI Express 3.0, alle tecnologie proprietarie Eyefinity e Accelerated Parallel Processing (APP), l’impiego di una circuiteria di alimentazione da ben 17 fasi, completamente ridisegnata dall’azienda e contraddistinta dall’utilizzo di componentistica di classe militare (Military Class III).
La confezione è dotata anche di un’apertura a libro che, una volta aperta, ci mostra da un lato la scheda video in maniera tale che il possibile acquirente possa già ammirarla dallo scaffale e dall’altro vengono spiegate le principali feature roprietarie di MSI. Un esploso della scheda mostra come sia strutturato il sistema di dissipazione, viene descritto il funzionamento del sistema e la sua efficienza in termini di dissipazione. Debutta inoltre, la quarta versione dell’ottimo sistema di raffreddamento proprietario MSI Twin Frozr, caratterizzato da ottime prestazioni ed elevato confort acustico.
Nel retro della confezione vengono riportati ulteriori dettagli circa le caratteristiche tecniche della scheda grafica, oltre che i requisiti per il corretto funzionamento della stessa, che prevedono, tra le altre cose, l’utilizzo di un alimentatore da almeno 650W, dotato di due connettori di tipo PCI-Express a 8-Pin.
All’interno troviamo un’ulteriore contenitore di cartone rigido contenente la scheda grafica, ben protetta da eventuali urti, oltre che ovviamente tutto il materiale fornito a corredo.
Al di sotto della scheda è presente uno scomparto che contiene il bundle fornito in dotazione. La dotazione accessoria, molto completa, comprende:
- 2x Manuale d’uso e installazione;
- 1x Certificato Military Class III;
- 1x Bridge Crossfire;
- 1x DVD-ROM Driver & Software;
- 1x Adattatore Mini Display Port “M” / Display Port “F”;
- 1x Adattatore HDMI / DVI;
- 2x Adattatori PCIe 8-Pin / PCIe 6-Pin;
- 3x Cavetti MSI V-Check.
A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da MSI risulta molto completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. La pagina ufficiale del prodotto la trovate qui.
{jospagebreak_scroll title=MSI R7970 Lightning – Specifiche Tecniche:}
MSI R7970 Lightning – Specifiche Tecniche:
La scheda video R7970 Lightning è il nuovo prodotto di MSI, in grado di offrire impressionanti prestazioni sia a default che in overclock. Per offrire migliori prestazioni di gioco, la scheda supporta le ottime tecnologie Eyefinity 2.0, HD3D, APP e CrossFire. Il processore grafico “Tahiti XT”, basato sulla nuovissima architettura Graphics Core Next (GCN) e dotato di ben 2.048 Stream Processor. A differenza delle normali soluzioni reference di AMD le frequenze sono state riviste verso l’alto sia del Core (da 925MHz a 1.070MHz), sia dei moduli di memoria (da 1.375MHz a 1.400MHz), al fine di incrementare ancor più le performance complessive della scheda. Di seguito trovate tutte le caratteristiche tecniche della nuova soluzione MSI R7970 Lightning.
MSI R7970 Lightning – Caratteristiche Tecniche:
Le caratteristiche tecniche dichiarate da MSI rispecchiano in pieno la volontà del produttore di realizzare una scheda video di altissima qulità e dalle prestazioni velocistiche impareggiabili. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere. Le specifiche risultano superiori rispetto ai prodotti concorrenti presenti ad oggi sul mercato con la stessa fascia di prezzo. In questa pagina è possibile scaricare i driver e le utility riguardanti la scheda.
Di seguito vi postiamo il video di presentazione ufficiale della nuova e interessante soluzione ad altissime prestazioni MSI R7970 Lightning! Il video è stato prodotto in collaborazione con il noto overclocker svedese Elmor.
{jospagebreak_scroll title=Principali Features:}
Principali Features:
La scheda video MSI R7970 Lightning è progettata per offrire prestazioni senza rivali con un livello di flessibilità e di controllo dell’hardware senza precedenti. Andiamo ad analizzare le principali features proprietarie.
Military Class III & HDMI: :
DVI / HDMI Combo & Live Update 5:
MSI Afterburner & MSI Solid Ca:
DirectX 11 & Supporto Blu-ray e HD DVD:
RoHS & Supporto HDCP:
Unlocked Digital Power & V-Check Points:
La MSI R7970 Lightning grazie alla presenza di interessanti features proprietarie è in grado di garantire ad oggi una completa ed efficiente esperienza videoludica senza precedenti.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda Parte Prima:}
La Scheda Parte Prima:
Una volta estratta dalla confezione possiamo ammirare la nuova MSI R7970 Lightning in tutto il suo splendore. La scheda grafica, attualmente punta di diamante dell’offerta dell’azienda taiwanese, rivolta espressamente ad un’utenza particolarmente esigente e agli amanti dell’overclock estremo, si presenta esteticamente molto curata e del tutto differente da qualsiasi soluzione basata sul reference design previsto da AMD. La prima cosa che salta all’occhio sono senza dubbio le generose dimensioni della scheda, necessarie, come vedremo, per far spazio alla complessa circuiteria di alimentazione, oltre che all’imponente sistema di dissipazione proprietario MSI Twin Frozr IV.
Posteriormente troviamo un appariscente backplate in alluminio, di colore nero, riportante la dicitura “Lightning”, finalizzato esclusivamente alla protezione dei componenti, oltre che per fini puramente estetici. I numerosi fori non sono pensati per favorire la dissipazione del calore, bensì per consentire di intravvedere la batteria di LED posti sul PCB, utili per sapere, in tempo reale, l’utilizzo delle fasi di alimentazione. La tecnologia proprietaria “Active Phase Switching”, infatti, ha il compito di disattivare le fasi di alimentazione in eccesso qualora il sistema non necessiti di tutta la potenza a disposizione, al fine di ottimizzare al massimo il consumo energetico, aumentare la durata delle componenti e mantenere basse le temperature di esercizio.
Sempre nella parte posteriore della scheda possiamo notare il “GPU Reactor”, una piccola scheda elettronica supplementare pensata per offrire fino all’88% di capacità energetica in più alla GPU, oltre che una migliore qualità del segnale, grazie ad una riduzione dei disturbi del 13%.
A protezione di questa piccola “schedina” troviamo un coperchio in plastica con il logo dell’azienda che, grazie ad una serie di LED di colore blu posti direttamente sul GPU Reactor, si illumina, creando un effetto veramente molto gradevole alla vista.
Una volta rimosso l’imponente sistema di dissipazione proprietario Twin Frozr IV possiamo notare come le principali componenti, quali moduli di memoria e parte della circuiteria di alimentazione, siano ricoperti da una placca di alluminio a sé stante, avente il compito di distribuire uniformemente il calore sviluppato. Il contatto ottimale è garantito dall’utilizzo di tradizionali pad termici.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda Parte Seconda:}
La Scheda Parte Seconda:
Il nuovo dissipatore proprietario Twin Frozr IV prevede ben cinque heatpipe in rame, di cui due del diametro da ben 8 mm e tre da 6 mm, in grado di trasportare efficientemente e uniformemente il calore prodotto sull’ampia superficie dissipante a disposizione. Lo smaltimento del calore è garantito dall’impiego di due generose ventole da 10 cm di diametro, capaci di ottime prestazioni e buona silenziosità. E’ presente, inoltre, la tecnologia Dust Removal, un particolare “stratagemma” pensato da MSI per preservare l’efficienza del dissipatore nel tempo, mantenendo sempre pulito il radiatore dalla polvere. Il funzionamento è molto semplice; ogni volta che il sistema viene avviato, le due ventole ruotano, per 30 secondi, nel verso opposto a quello standard, permettendo la rimozione della polvere accumulata tra le alette del radiatore, per poi veicolarla verso il fondo del case, dove potrà essere aspirata con più facilità.
Ora che abbiamo rimosso completamente il sistema di dissipazione proprietario è possibile osservare con più attenzione il PCB della nuova R7970 Lightning.
Inutile dire che appare evidente una complessità di gran lunga superiore a quella delle normali soluzioni reference previste da AMD, a partire dalla circuiteria di alimentazione, completamente ridisegnata, dotata di ben 17 PWM di tipo digitale, di cui 14 PWM dedicati alla GPU, 2 PWM alle memorie GDDR5 ed infine 1 PWM dedicato al PLL. L’utilizzo di PWM digitali garantisce una maggiore efficienza e precisione nell’erogazione rispetto all’approccio standard.
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla selezione di componenti che rispondono ad una serie di requisiti “Military Standard“, ovvero prodotti che hanno raggiunto e ottenuto una certificazione che ne consente l’impiego in ambito militare, notoriamente precluso alla maggior parte delle soluzioni commerciali, caratterizzati da una maggiore tolleranza al funzionamento in condizioni critiche, quali elevati stress e temperature. L’azienda identifica tale componentistica con la dicitura “Military Class III Components”.
La nuova ammiraglia, inoltre, prevede l’utilizzo di un PCB proprietario del tutto particolare, basato sulla tecnologia “Lightning Power Layer”, contraddistinto da ben quattro layer indipendenti (GPU, RAM, I/O, Massa) al fine di ridurre al minimo le interferenze, garantendo così le massime potenzialità in overclocking.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda Parte Terza:}
La Scheda Parte Terza:
Il controlli sulle tensioni di GPU, Memorie e PLL sono completamente indipendenti e regolabili direttamente via software, tramite l’ormai noto programma MSI Afterburner, disponibile gratuitamente al download sul sito del produttore. Sulla scheda sono presenti, inoltre, dei comodi punti di lettura, denominati V-Check Points, per la misurazione in tempo reale, tramite multimetro, della tensione erogata.
Per soddisfare al meglio la richiesta energetica, anche in previsione di overclock spinti, la R7970 Lightning è stata dotata di ben due connettori di alimentazione supplementare di tipo PCI-Express a 8pin, in grado di fornire ben 150W ciascuno.
Come già precisato, questo prodotto si basa sul processore grafico “Tahiti XT”, basato sulla nuovissima architettura Graphics Core Next (GCN) e dotato di ben 2.048 Stream Processor. A differenza delle normali soluzioni reference sono state riviste verso l’alto le frequenze operative sia del Core (da 925MHz a 1.070MHz) e sia dei moduli di memoria (da 1.375MHz a 1.400MHz), al fine di incrementare ancor più le performance complessive della scheda.
I moduli di memoria scelti, di tipo GDDR5, sono prodotti da Hynix e riportano la serigrafia H5GQ2H24MFR-R0C. Come s’intuisce dalla stessa, questi moduli sono certificati per operare fino a una frequenza di ben 1.500MHz (6.000MHz efffettivi), anche se all’atto pratico sono fissati dal produttore a “soli” 1.400MHz (5.600MHz effettivi). Questo valore, unito a un’ampiezza del bus di memoria di ben 384bit, consente di raggiungere una banda veramente molto elevata, pari a ben 268.8GB/s. La scheda dispone di 12 moduli identici, posti su un solo lato del PCB, per un quantitativo di memoria totale pari a ben 3.072MB.
Il software GPU-Z 0.6.2 rileva correttamente tutte queste specifiche:
La scheda dispone, inoltre, di un secondo BIOS (Unlocked BIOS), espressamente sviluppato per l’overclocking estremo ad azoto liquido (LN2). A tale scopo sono disattivate tutte le varie protezioni, OVP (Over Voltage Protection) e OCP (Over Current Protection), disattivata la tecnologia proprietaria APS (Active Phase Switching) in modo tale da spremere fino in fondo la circuiteria di alimentazione, e incrementati i limiti massimi di intervento sulle frequenze dai vari software. La selezione di questo secondo BIOS avviene sfruttando un apposito Switch, situato nei pressi dei connettori CrossFireX.
Come intuibile dalla presenza di una coppia di connettori CrossFireX, saranno supportate appieno configurazioni Multi-GPU fino a un massimo di ben quattro schede grafiche in parallelo.
Un piccolo aspetto merita però la nostra attenzione. Nell’eventualità che volessimo affiancare due o più R7970 Lightning in parallelo, non dobbiamo dimenticarci del GPU-Reactor posteriore. Questa piccola schedina elettronica, con il rispettivo coperchio plastico, sporge dal backplate per circa 1cm, creando problemi non indifferenti nel caso che le schede siano installate in slot vicini tra loro (inevitabile in caso di Tri-CFX o Quad-CFX). L’unica soluzione per procedere sarà, purtroppo, quella di rinunciare ai benefici del GPU-Reactor, rimuovendolo.
Posteriormente troviamo una completa dotazione di uscite video, che comprende ben quattro connessioni Mini Display Port 1.2 e due connessioni DVI Single-Link per monitor digitali. La scheda supporta appieno la tecnologia AMD Eyefinity 2.0 per la gestione di configurazioni multi-display avanzate fino a sei monitor.
Purtroppo le uscite DVI Single-Link non sono in grado di supportare risoluzioni superiori a 1920×1200, obbligando i possessori di monitor in grado di oltrepassare tale soglia (ovviamente se non dotati di uscita Display Port) a munirsi di un adattatore Display Port/DVI di tipo attivo.
A nostro avviso questa è una pecca abbastanza assurda, se si pensa che ormai anche le schede grafiche relativamente economiche sono dotate di almeno una connessione DVI Dual-Link.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale raggiungibile cliccando qui.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metododlogia di Test:}
Sistema di Prova e Metododlogia di Test:
Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel Z77, prodotta da MSI, in particolare è stato scelto il modello Z77A-GD65, aggiornato con l’ultimo BIOS ufficiale disponibile (v.10.5).
Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Ivy Bridge, precisamente il Core i7 3770K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.400MHz, impostando il moltiplicatore a 44x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).
Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da Patriot Memory da 16GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 1.600MHz 8-9-8-24-1T a 1.65v.
Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato all’interno di un case Silverstone TJ07 dotato di una buona areazione interna.
Il sistema operativo, Microsoft Windows7 Ultimate X64 Service Pack1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.
Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:
Benchmark Sintetici – DX9/DX10:
- 3DMark05 – DX9.0c;
- 3DMark06 – DX9.0c;
- 3DMark Vantage – DX10.
Benchmark Sintetici – DX11:
- 3DMark 11;
- Unigine Heaven Benchmark v3.0;
- Stone Giant Benchmark.
Benchmark Sintetici – OpenCL:
- LuxMark 2.0.
Giochi – DX10:
- FarCry 2;
- Batman Arkham Asylum;
- Mafia 2;
- Resident Evil 5.
Giochi – DX11:
- Colin McRae DiRT 3;
- Alien vs Predator;
- F1 2011;
- Lost Planet 2;
- Tom Clancy’s H.A.W.X. 2;
- Metro 2033;
- Crysis 2;
- Battlefield 3.
Nei grafici le performance fatte registrare da:
- AMD Radeon HD7970 Reference Board (925/1375);
- MSI R7970 Lightning 3GB GDDR5 (1070/1400).
- MSI R7970 Lightning 3GB GDDR5 OC (1200/1600).
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – DX9-10:}
Benchmark Sintetici – DX9-10:
3DMark 2005:
Il 3DMark05 è un programma di stress test per schede video. Basato sulle API DirectX 9.0c. Questo test richiede la presenza di una scheda compatibile con le specifiche Pixel Shader 2.0 o superiori.
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1024*768, con vari livelli di filtraggio AntiAliasing.
3DMark 2006:
Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati). La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range). L’applicativo restituisce in output 3 sotto-punteggi: uno per lo SM2.0, uno per la CPU e l’ultimo per lo SM3.0.
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024, con vari livelli di filtraggio AntiAliasing.
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.
Il benchmark si compone di quattro distinti test, due incentrati sulla GPU e due sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
I test sono stati eseguiti sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – DX11:}
Benchmark Sintetici – DX11:
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark.
3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d’illuminazione e ombre marcato.
Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l’illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance e Extreme. Il benchmark non sfrutta la tecnologia PhysX di Nvidia.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 nelle tre modalità disponibili: Entry, Performance ed Extreme.
Unigine Heaven Benchmark v3.0:
Unigine ha presentato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v2.1 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia.
I test sono stati condotti coni seguenti settaggi:
Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di FPS Medi e di Score finale.
Stone Giant:
Un nuovo test DirectX 11 si presenta al mondo. Stone Giant, realizzato da BitSquid con la collaborazione di FatShark, mira a mostrarci le novità della grafica basata sulle nuove librerie. I punti salienti di questo nuovo benchmark sono la profondità e gli effetti di campo Compute Shader 5, la Tessellation e il supporto Nvidia 3D VisionSurround. Grazie a scene con tessellation avanzata e livelli di geometria elevati, Stone Giant permette ai consumatori DX11 di provare le loro nuove schede grafiche. Crediamo che la grande fedeltà dell’immagine vista in Stone Giant, resa possibile con le funzionalità delle DX11, siano qualcosa che dobbiamo aspettarci dai giochi futuri, ha affermato Tobias Persson, fondatore e Senior Graphics Architect di BitSquid.
I test sono stati condotticon i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – OpenCL:}
Benchmark Sintetici – OpenCL:
LuxMark 2.0:
LuxMark 2.0 è un ottimo software, con pieno supporto OpenCL, per la verifica e la comparazione delle prestazioni offerte dalle moderne GPU (AMD e NVIDIA) e CPU. Il test è stato eseguito con le impostazioni predefinite, benchmark “Room Complex” (GPU Only). Nel grafico il risultato ottenuto, espresso il Sample/sec (risultati maggiori indicano migliori prestazioni).
A questo indirizzo potete visionare il database di tutti i risultati raccolti in singola GPU.
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Giochi – DX10 – Parte 1:
FarCry 2:
FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.
I test sono stati condotti utilizzando il benchmark integrato con i seguenti settaggi:
Batman Arkham Asylum:
Cala la sera, e con essa un buio pesto che copre il brulicare notturno di chi ha scelto quella vita. La vita è quella di chi preferisce le tenebre alla luce, quella di chi pensa inconsciamente di poter coprire tutto lasciandolo semplicemente avvolto dall’oscurità. E’ notte. La follia regna sovrana, in un turbinio di voci sconnesse che aleggia sopra una città che si è arresa, e lo ha fatto per paura, quella paura di chi si sente impotente dinanzi a tanto odio.
Un atavico sconforto che inibisce tutti, che rende vano anche il solo pensiero di un’esistenza non più vissuta in ginocchio. E chi prova ad alzarsi, fosse anche suo malgrado, deve fare i conti con questa incrollabile impotenza. Lui non l’ha scelto, ma è stato scelto. La sua è una chiamata, per di più violenta. Inutile sfuggirle, inutile ignorarla, perché lei ti soffoca e ti impedisce di andare avanti. Vano è ogni tentativo di resisterle, perché la Giustizia, quella con la G maiuscola, non tollera indecisioni e sceglie solo i migliori.
Un uomo insomma, così come ce ne sono tanti. Quello, però, che in mezzo a tanti fa la differenza e per meriti che talvolta non sono nemmeno i suoi. Il codice agisce in lui, e lui non deve far altro che assecondarlo. Questo è ciò che fa un Cavaliere. E poiché questo mondo non è quello della luce bensì delle tenebre, lui non può che essere il Cavaliere Oscuro…….Batman……
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX10 – Parte 2:}
Giochi – DX10 – Parte 2:
Mafia 2:
Mafia II è sviluppato dai programmatori di 2K Czeche ci mette nei panni di Vito Scaletta, giovane italo-americano, reduce della seconda guerra mondiale, facendoci ripercorrere la sua scalata verso i vertici mafiosi dal 1945 al 1951.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Resident Evil 5:
La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Racoon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S., ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà a indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri…..Il gioco supporta le DirectX 10.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX11 – Parte 3:}
Giochi – DX11 – Parte 3:
Colin McRae DiRT 3:
Il rally diventa uno sport estremo e ancora più adrenalinico con Colin McRae DiRT 3: nuove corse con appassionanti testa a testa, tracciati dal realismo impressionante ed eventi speciali in stadi e circuiti spettacolari. Dal Kenia al Michigan, dalla Norvegia a Monte Carlo, conquista il mondo delle corse fuoristrada!.…Il gioco supporta le DirectX11.
Alien vs Predator:
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme.Ed ora il Predator.
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX11 – Parte 4:}
Giochi – DX11 – Parte 4:
F1 2011:
Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer. Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni ) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Lost Planet 2:
Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX11 – Parte 5:}
Giochi – DX11 – Parte 5:
Tom Clancy’s H.A.W.X. 2:
Tom Clancy’s H.A.W.X. 2si presenta come un simulatore di volo,anche se non siamo esattamente di fronte a quello che può essere definito un simulatore, la componente spiccatamente arcade ha decisamente il sopravvento su quella prettamente realistica. Qualsiasi manovra vi venga in mente di fare con il vostro volatile d’acciaio, potrete farla, anche viaggiare per mezz’ora a testa in giù se necessario. Durante le nostre missioni, saremo normalmente chiamati a portare il nostro bestione ferroso in volo per poi ingaggiare in battaglia i nemici. In questo frangente avremo a disposizione mitragliatrice e i cari vecchi missili a ricerca, compagni di mille avventure. Per la difesa, invece, potremo avvalerci di una quantità ridotta di flare, capaci di fuorviare il sistema di ricerca dei missili nemici e, quindi, di farci evadere dalle situazioni più complicate. Volare, il sogno dell’uomo sin dall’alba dei tempi….si materializza in Tom Clancy’s H.A.W.X. 2…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Metro 2033:
Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri. Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
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Giochi – DX11 – Parte 6:
Crysis 2:
Il mondo è stato devastato da una serie di cataclismi climatici e la società è sull’orlo del totale disfacimento. Gli alieni sono tornati, con una forza d’invasione al completo, e il loro obiettivo è niente meno che la totale distruzione dell’umanità. Un processo a cui dare inizio strappando il cuore della città più famosa della Terra.
A New York, terrificanti invasori spaziali si aggirano per le strade e una piaga da incubo falcia milioni di abitanti con brutale ed epidemica velocità. La città è nel caos, le sue strade e i suoi palazzi sono ridotti a cumuli di macerie fumanti. È una New York come non l’avete mai vista. Né le forze dell’ordine paramilitari, né la potenza della macchina da guerra degli USA possono resistere agli invasori. Tutti coloro che hanno scelto di non fuggire sono condannati. La semplice sopravvivenza in questo uragano di morte richiede l’uso di tecnologie ben superiori a quelle mai viste da un soldato moderno.
Un uomo sta per ereditare tale tecnologia: è la tuta da combattimento del futuro, la Nanosuit 2. Con essa, questo singolo super soldato si opporrà alla distruzione dell’umanità, nella giungla urbana nota come New York City.
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.1.13” usando i seguenti settaggi:
Battlefield 3:
Nel 2014 il sergente dell’USMC Henry “Black” Blackburn si trova a Sulaymaniyya nel Kurdistan iracheno assieme alla sua squadra di cinque soldati, alla ricerca e recupero di eventuali armi di distruzione di massa durante l’operazione “Swordbreaker”. La squadra viene poi mandata in Iran, a Teheran, per tentare la cattura del leader del movimento terrorista PLR (“People’s Liberation and Resistance”), Farukh Al-Bashir. Dopo un raid aereo da parte di una squadra di F/A-18 Super Hornet, di cui fa parte il tenente Jennifer Colby Hawkins, i soldati assaltano la città, tentando di raggiungere una banca locale. Anziché trovare Al-Bashir la squadra di Blackburn si imbatte in una cassa per il trasporto di tre testate nucleari portatili russe, di cui però ne mancano due. Rimasti circondati dalle truppe nemiche del PLR, i soldati vengono soccorsi dal sergente Jonathan “Jono” Miller del primo battaglione marine, alla guida del suo carro armato M1 Abrams. Rimasto indietro per poter fornire copertura, però, Miller viene catturato.
Il gioco non integra un benchmark tool, per questo motivo per la misurazione degli FPS ci siamo serviti del software FRAPS 3.4.7, usando i seguenti settaggi:
Considerazioni sui test:
Come vediamo chiaramente delle prove effettuate, la MSI R7970 Lightning, dimostra di essere un prodotto caratterizzato da prestazioni TOP di gamma e in grado di garantire risultati eccellenti in tutti i benchmark sintetici e giochi del momento.
Ad una risoluzione Full HD classica “1920×1080”, la scheda non mostra particolari segni di cedimento, rendendo le configurazioni CROSSFIRE non necessarie. La scheda ci permette di poter usare i filtri in abbinamento a risoluzioni di Full HD senza alcun problema. In definitiva siamo rimasti molto soddisfatti dei risultati ottenuti dalla MSI R7970 Lightning.
{jospagebreak_scroll title=MSI R7970 Lightning – Overclock:}
MSI R7970 Lightning – Overclock:
La nuova R7970 Lightning, come prevedibile, essendo una scheda espressamente sviluppata per l’overclocking estremo, si trova particolarmente a suo agio in condizioni di lavoro fuori specifica. Buona parte del merito è senza dubbio attribuibile all’ottima e sofisticata circuiteria di alimentazione messa a punto da MSI, oltre che al nuovo ed efficiente sistema di dissipazione Twin Frozr IV.
Per procedere all’overclock ci siamo avvalsi della pratica utility MSI Afterburner, fornita a corredo con la scheda grafica e aggiornata all’ultima versione disponibile (2.2.2). Come abbiamo precisato nel corso della nostra recensione la nuova R7970 Lightning, tramite la suddetta utility, consente di mettere mano, in maniera del tutto indipendente, alle tensioni di alimentazione dei moduli di memoria e del PLL, oltre che, come di consueto, a quella del processore grafico.
Dalle prove condotte in laboratorio, il sample in nostro possesso, è stato in grado di reggere senza problemi, e in piena stabilità, frequenze superiori a 1200MHz per il core (oltre +30%) e oltre 7.400MHz effettivi per le memorie (circa +35%). Precisiamo che in queste condizioni abbiamo preferito impostare manualmente, al 100%, il regime di rotazione della ventola, al fine di mantenere basse le temperature di esercizio. Per saggiare le prestazioni offerte in queste condizioni abbiamo eseguito alcuni software tipici. Di seguito vi postiamo due screen dei risultati ottenuti:
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti.
{jospagebreak_scroll title=Temperature, Rumorosità e Consumi:}
Temperature, Rumorosità e Consumi:
Temperature e Rumorosità:
Il nuovo sistema di dissipazione proprietario Twin Frozr, giunto alla sua quarta revisione, e utilizzato da MSI per il prodotto in esame, si è dimostrato perfettamente in grado di garantire temperature d’esercizio veramente molto contenute, anche dopo svariate ore di utilizzo intenso della scheda, sia a default che in condizione di overclock. Le due generose ventole da 10 cm di diametro, svolgono egregiamente il loro compito, smaltendo efficacemente il calore prodotto dal processore grafico, anche con la gestione automatica del regime di rotazione. Degno di nota l’elevato confort acustico garantito, decisamente superiore a quello della soluzione di raffreddamento impiegata sulle schede reference.
Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming e Stress) registrate durante le prove, con gestione automatica e manuale delle ventole, in condizioni default e overclock:
Ricordiamo che tutto l’hardware è installato in un case Silverstone TJ07 dotato di buona areazione interna, e che la temperatura ambiente, durante le misurazioni, era di circa 24°C.
Consumi rilevati:
La MSI R7970 Lightning, a fronte di frequenze operative sensibilmente superiori per Core e moduli di Memoria, rispetto alle soluzioni reference, fa registrare consumi leggermente superiori a queste ultime, seppur mantenendosi entro livelli del tutto accettabili.
Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle;
- Full-Load Gaming (Crysis Warhead – Avalance Map – 10 Loop);
- Full-Load Stress (Furmark 1.10.1 – Extreme Burn-In – 15min).
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() |
Rumorosità/Consumi: | ![]() |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Dopo aver osservato varie soluzioni basate sul recente processore grafico Tahiti di AMD, non potevamo certamente lasciarci sfuggire l’occasione di toccare con mano la proposta di MSI, espressamente pensata per soddisfare l’utenza più esigente del mercato, nonché gli amanti dell’overclocking estremo; la R7970 Lightning.
La nuova ammiraglia, come abbiamo potuto osservare nel corso del nostro articolo, si presenta completamente “stravolta” rispetto alle normali soluzioni basate sul reference design previsto da AMD. Gli ingegneri di MSI si sono impegnati veramente molto e ancora una volta sono riusciti nell’intento di sfornare un prodotto veramente impressionante sotto ogni punto di vista. La componentistica impiegata è di eccellente qualità, con certificazione Military Class III; la circuiteria di alimentazione digitale a 17 fasi appare robusta e pienamente in grado di soddisfare le richieste energetiche anche in caso di overclocking estremo.
L’innovativo e imponente sistema di raffreddamento proprietario Twin Frozr IV ha fatto registrare prestazioni veramente degne di nota, riuscendo a garantire ottime temperature di esercizio in ogni circostanza, il tutto nella massima silenziosità, anche in situazioni di overclock abbastanza spinto.
Le prestazioni velocistiche offerte, anche grazie all’overclock di fabbrica delle frequenze operative di Core e Memorie (pari rispettivamente a 1.070MHz e 1.400MHz), sono senza ombra di dubbio ai vertici della categoria.
Per la gioia degli overclocker sono presenti dei pratici punti di lettura (MSI V-Check Points) per tenere sotto controllo, in tempo reale, le tensioni di alimentazione di GPU, Memorie e PLL. La R7970 Lightning, inoltre, dispone di un BIOS appositamente programmato per l’overclock estremo sotto azoto liquido (da qui il nome di “Unlocked LN2 BIOS”), in cui sono automaticamente disattivate le varie protezioni OCP (Over Current Protection), OVP (Over Voltage Protection) e la tecnologia proprietarie APS (Active Phase Switching), in maniera da spremere la scheda fino all’ultimo MHz.
Degne di nota tutte le ottime feature proprietarie supportate dal nuovo processore grafico di AMD, quali per esempio la migliorata tecnologia Eyefinity e HD3D, le nuove tecnologie PowerTune e ZeroCore Power, di cui abbiamo parlato abbondantemente nel corso della nostra recensione, finalizzate a ottimizzare il più possibile le richieste energetiche.
La nuova MSI R7970 Lightning è disponibile sul mercato italiano a un prezzo medio di circa 450€ IVA compresa, cifra certamente non proprio popolare, ma del tutto giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalla generosa dotazione di memoria on-board e dalle performance velocistiche offerte da questo prodotto, assolutamente ai vertici della sua categoria.
Pro:
- Innovativa architettura Graphics Core Next (GCN) con ben 2.048SP;
- Generosa dotazione di memoria on-board (ben 3.072MB);
- Overclock di fabbrica (1.070MHz Core / 1.400MHz Memorie);
- Prestazioni assolutamente al vertice della categoria;
- Ottime tecnologie supportate (Eyefinity 2.0, HD3D, APP, ZeroCore Power etc.);
- Progettata espressamente per overclock estremi;
- Doppio BIOS con Switch di selezione (Normale + Unlocked LN2 BIOS per OC estremo);
- Componentistica di elevata qualità (Military Class III);
- Circuiteria di alimentazione digitale da 17 fasi;
- GPU Reactor per ridurre i disturbi e aumentare la capacità energetica verso la GPU;
- Ottima soluzione di raffreddamento proprietaria (MSI Twin Frozr IV), efficiente e silenziosa;
- Dotazione accessoria completa.
Contro:
- Mancanza di un’uscita DVI Dual-Link.
Si ringrazia per aver fornito la piattaforma di test.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend