Nell’articolo che vi proponiamo nella giornata odirna, abbiamo il piacere di potervi parlare di una delle ultime proposte realizzate dal ASUSTeK, nello specifico la nuovissima scheda madre Prime X370-PRO, dedicata ai videogiocatori e proposta ad un prezzo estremamente interessante. Il prodotto si contraddistingue, oltre che per un look moderno ed intrigante, soprattutto per l’adozione del nuovissimo chipset X370 di AMD, capace di garantire il miglior supporto possibile verso tutte le soluzioni AM4 in commercio, includendo, oltre alle varie APU Bristol Ridge, anche i recenti microprocessori ad elevate prestazioni Ryzen, meglio noti agli appassionati con il nome in codice “Summit Ridge”. Per la gioia degli appassionati più esigente sono state previste numerose funzionalità di assoluto spessore, tra le quali non possiamo non citare la presenza di un’interfaccia Ultra M.2 PCI-Express da 32Gb/s, di connettori dedicati alla gestione/regolazione di eventuali pompe a liquido, di un’interfaccia di rete Intel di ultima generazione, nonché di un’accattivante sistema di illuminazione basato su tecnologia proprietaria AURA SYNC. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!
Introduzione:
ASUS nasce dalle ultime quattro lettere di Pegasus, il cavallo alato della mitologia Greca che rappresenta l’ispirazione all’arte e all’apprendimento. ASUS fa propria la forza, lo spirito creativo e la purezza simboleggiati da questa mitica creatura, regale ed agile, proiettandosi verso sempre nuove vette di qualità ed innovazione con ogni nuovo prodotto sviluppato.
ASUSTeK Computer Inc. è un’azienda fondata nel 1989 a Taiwan con l’obiettivo di realizzare prodotti tecnologici all’avanguardia. Attualmente è uno dei principali protagonisti del mercato delle 3C (Computer, Communication, Consumer Electronics). Da diversi anni è anche il maggior produttore al mondo di schede madri per computer. L’azienda ha però progressivamente esteso il proprio business alla produzione di diversi prodotti a elevato contenuto tecnologico, quali notebook, di cui è oggi tra i primi cinque produttori a livello mondiale, schede video, di cui è il primo brand per vendite sempre a livello Worldwide, e a seguire dispositivi ottici, soluzioni broadband, server, Pocket PC, prodotti per il networking, display LCD, telefoni cellulari, PDA Phone, GPS e Ultra Mobile PC.
Da sempre ASUS intende perseguire la perfezione tecnologica ed estetica attraverso una continua attenzione all’innovazione. L’azienda punta a mettersi nei panni dei clienti per capirne a fondo le esigenze e creare una reale empatia in modo da poter sviluppare con gli utenti un rapporto e un’esperienza fuori dal comune.
Maggiori informazioni le trovate sul sito Asus.
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Piattaforma AMD AM4 – Principali Caratteristiche Tecniche e Novità:
Dopo un lungo e snervante periodo di stallo il colosso di Sunnyvale ha finalmente tolto i veli sui nuovissimi microprocessori per sistemi desktop ad alte prestazioni Ryzen, meglio noti agli appassionati con il nome in codice “Summit Ridge”. Ad accompagnare queste nuove ed interessanti soluzioni, come spesso accade, troviamo una piattaforma completamente rinnovata, basata nello specifico su nuovi chipset (Serie 300) e nuovo socket di connessione (AM4), sempre di tipo PGA (Pin-Grid-Array), ma contraddistinto da un maggior quantitativo di pin, pari a ben 1331.
Un aggiornamento di questo genere si è reso ovviamente inevitabile non soltanto per sfruttare appieno tutte le novità messe a disposizione dai nuovi microprocessori, ma soprattutto per rendere maggiormente appetibile la nuova piattaforma di riferimento nei confronti delle proposte concorrenti, capaci già da tempo di offrire supporto verso tutte le più recenti tecnologie disponibili.
Al fine di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza è stata prevista una più che buona differenziazione in relazione alle caratteristiche, al formato di riferimento (classico oppure SFF) ed alle funzionalità offerte, spaziando da modelli meno completi e di conseguenza più economici, come l’A300 e l’A320, indubbiamente idonei all’utilizzo in soluzioni a basso costo, fino ad arrivare ai modelli più avanzati, come i vari B350, X300 e X370, pensati per la realizzazione di soluzioni rivolte ad un’utenza più esigente che necessita di maggiori funzionalità, come ad esempio il supporto all’overclocking oppure, nel caso dei modelli X, alla realizzazione di configurazioni Multi-GPU.
L’azienda americana, con la nuova piattaforma AM4, ha apportato sostanziali modifiche rispetto al passato. In primis appare evidente una notevole semplificazione per quanto riguarda i chipset, dovuta essenzialmente all’integrazione, direttamente all’interno dei nuovi microprocessori, di buona parte delle funzionalità che in passato erano esclusivamente a loro carico, come ad esempio il Controller PCI-Express ed il Memory Controller.
Di conseguenza, se in passato vi era la necessità di ricorrere addirittura a più di un chip (per l’appunto un Northbridge ed un Southbridge), per gestire al meglio tutte le funzioni indispensabili, adesso ne basta uno soltanto, con ovvio risparmio sia in termini di costi e sia, cosa ben più importante, in termini di consumi. Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo modello di punta della linea, vale a dire l’X370, adottato da ASUS sulla soluzione in esame:
Come possiamo notare dallo schema, i nuovi microprocessori Ryzen, pur mantenendo un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual-Channel, presentano una sostanziale differenza rispetto al passato, ovvero introducono la piena compatibilità verso i moduli di memoria DDR4 ad alte prestazioni. La frequenza operativa massima certificata raggiunge quota 2.667MHz, garantendo una bandwidth massima teorica indubbiamente elevata, pari a ben 42,6 GB/s.
Il Controller PCI-Express integrato nel microprocessore è in grado di gestire un massimo di 24 linee PCI-Express 3.0. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda, oltre che il chipset idoneo, anche gli slot di espansione necessari, realizzare sistemi Multi-GPU in grado di sfruttare le tecnologie NVIDIA SLI (certificazione ufficiale limitata al solo chipset X370) o AMD CrossFireX, affiancando un massimo di due schede grafiche in parallelo, in configurazione 2-Way (x8/x8).
Delle restanti 8 linee a disposizione, quattro sono espressamente dedicate alla gestione di unità SSD di ultima generazione provviste di interfaccia M.2 PCI-Express, includendo il pieno supporto anche verso le più recenti e prestanti soluzioni basate su protocollo NVM Express (NVMe). Le ultime quattro linee, al contrario, non sono liberamente sfruttabili da parte dell’utente, bensì sono dedicate al collegamento tra il chipset ed il microprocessore stesso. L’utilizzo di linee di terza generazione consente di incrementare l’efficienza nella comunicazione, eliminando qualsiasi collo di bottiglia.
I nuovi microprocessori Summit Ridge, inoltre, implementano un controller USB in grado di gestire un massimo di quattro porte di tipo 3.0/3.1 Gen1 (5Gb/s).
Ai nuovi chipset Serie 300 viene affidata la gestione di ulteriori linee PCI-Express, nello specifico di seconda generazione e in quantità differente a seconda del modello (fino ad un massimo di 8 linee nella variante di punta X370). La gestione di queste linee è a completa discrezione del produttore della scheda madre, che potrà prevedere ad esempio slot dedicati all’installazione di controller supplementari, schede audio dedicate e quant’altro.
Non manca un controller Serial ATA integrato di terza generazione in grado di gestire un massimo di sei porte a 6Gb/s, in aggiunta ad un’interfaccia M.2 PCI-Express di tipo Gen2 x2 (10Gb/s). In alternativa potranno essere gestiti SSD M.2 di tipo Gen2 x4 (20Gb/s) rinunciando però a due porte Serial ATA tradizionali. Pienamente supportata la tecnologia RAID in modalità 0, 1 oppure 10.
Oltre a quanto detto i nuovi chipset A320, B350 e X370, implementano un supporto nativo verso il recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Ovviamente non mancano connessioni conformi agli standard precedenti USB 2.0 (fino ad un massimo di 6 porte) ed USB 3.0 (2 o 6 porte a seconda del chipset).
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ASUS Prime X370-PRO – Confezione e Bundle:
La nuova scheda madre Prime X370-PRO di ASUS è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore taiwanese, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.
Esteticamente troviamo una colorazione di base nera con finitura superficiale opaca e grafica molto accattivante, a tal punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.
La parte frontale della confezione troviamo è dominata dalla presenza di una generosa immagine prospettica della scheda madre, affiancata dal consueto marchio aziendale, dalla nomenclatura e dalla famiglia di appartenenza del prodotto, vale a dire la recente line-up Prime dedicata agli appassionati ed ai videogiocatori.
Come osserveremo nel corso del nostro articolo, uno degli aspetti più rilevanti della nuova scheda madre Prime X370-PRO è da ricercarsi, oltre che nella consueta qualità costruttiva e nella cura per i dettagli, anche e soprattutto per l’implementazione di tecnologie proprietarie esclusive mirate a semplificare le procedure di ottimizzazione e gestione avanzata delle componenti.
Per la gioia degli appassionati che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, la scheda vanta un design davvero molto particolare e ricercato, in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding grazie alla presenza di un accattivante sistema di illuminazione a LED di tipo RGB, completamente personalizzabile grazie alla tecnologia proprietaria AURA Sync.
Sempre nella parte anteriore della confezione, e precisamente in basso, possiamo notare una serie di icone riguardanti le principali funzionalità del prodotto, tra le quali citiamo l’adozione del nuovissimo chipset AMD X370, a garanzia della massima compatibilità con tutte le APU ed i microprocessori Bristol-Ridge e Summit-Ridge. Non manca, inoltre, il pieno supporto verso il nuovo standard di trasmissione USB 3.1 Gen2 (10Gb/s), nonché verso le tecnologie Multi-GPU sia di AMD che di NVIDIA. A riguardo dobbiamo ricordare che il nuovo chipset AMD X370 è l’unico, tra i nuovi modelli presentati, a godere della certificazione ufficiale NVIDIA SLI.
Posteriormente ritroviamo le didascalie rappresentative delle principali tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. Come di consueto viene data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, come l’AURA Sync, pensata per la gestione del sistema di illuminazione a LED previsto, e la “5-Way Optimization”, dedicata alla semplificazione delle procedure di messa a punto della macchina, al fine di incrementare le prestazioni e raggiungere con facilità buoni livelli di overclock. Nella nuovissima Prime 370-PRO sono inoltre previste anche alcune funzionalità esclusive mirate a garantire una maggiore robustezza, come ad esempio i rinforzi metallici sugli slot PCI-Express, perfetti per evitare che con il passare del tempo questi si danneggino sotto il peso delle moderne, e sempre più massicce, schede grafiche 3D.
Troviamo, inoltre, riferimenti sulla presenza di un sottosistema audio a 7.1 canali basato su chip Realtek ALC S1220A e provvisto di condensatori giapponesi Nichicon Gold, di un’ottima interfaccia di rete Gigabit Ethernet basata su chip Intel, e di un’interfaccia M.2 PCI-Express di tipo Ultra M.2 (PCI-Express Gen3 X4) pensata per l’installazione delle recenti e prestanti unità di storage compatibili. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed un’immagine della stessa.
Lateralmente viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, oltre che una piccola etichetta adesiva riportante tutti i vari codici identificativi e seriali della scheda madre.
Aprendo la confezione notiamo che, come di consueto, l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è collocata la scheda madre, opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico, mentre in quello inferiore è contenuto tutto il bundle fornito.
Il bundle fornito in dotazione è così composto:
- 2 x Manuali d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
- 1 x DVD contenente driver e utility;
- 1 x Bustine con N°1 viti per il fissaggio dell’eventuale unità di storage M.2 PCI-Express;
- 1 x Bustina con ASUS Q-Connector;
- 4 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
- 1 x Bridge NVIDIA SLI HB rigido 2-Way;
- 1 x Coupon valido per ottenere uno sconto del 20% sull’acquisto di prodotti CableMod;
- 1 x Mascherina I/O Shield.
Scopriamo ora quali sono le principali specifiche tecniche dichiarate dal produttore.
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ASUS Prime X370-PRO – Specifiche Tecniche:
ASUS è un’azienda molto attiva sotto il profilo della ricerca di nuove tecnologie da implementare nei propri prodotti e riesce a spesso a proporre soluzioni innovative ed uniche nel loro genere, sia sotto il profilo prettamente hardware che in quello software. Non fa eccezione la nuovissima scheda madre Prime X370-PRO, una soluzione dedicata agli appassionati ed ai videogiocatori, basata come intuibile sul recente chipset AMD X370 e Socket AM4, appositamente pensati per garantire la piena compatibilità non soltanto verso tutte le APU di ultima generazione Bristol-Ridge, ma anche e soprattutto verso i nuovissimi microprocessori ad elevate prestazioni Ryzen, meglio noti agli appassionati con il nome in codice Summit-Ridge. Con queste nuove soluzioni viene introdotto anche dal colosso di Sunnyvale il pieno supporto verso i moduli di memoria DDR4 ad alte prestazioni, in configurazione Dual-Channel. La proposta in esame offre possibilità di installazione di un massimo di 64GB di memoria, con frequenza massima in overclock pari a 3.200MHz.
Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia sia M.2 PCI-Express di tipo M-Key, su bus PCIe Gen 3.0 X4 al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 32Gb/s.
Grazie all’adozione del nuovissimo chipset AMD X370 vengono supportate configurazioni Multi-GPU fino a due schede grafiche sia di NVIDIA (SLI) e sia della stessa AMD (CrossFireX), indubbiamente una buona notizia per i videogiocatori più esigenti. Oltre a questo è doveroso precisare che questo particolare modello implementa anche il pieno supporto verso il più recente standard di trasmissione USB 3.1 (una coppia di porte Type-A direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda), capace di garantire prestazioni doppie rispetto alla passata generazione (10Gb/s).
Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della Prime X370-PRO così come dichiarate dal produttore taiwanese:
Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto estremamente versatile ed indubbiamente idoneo alla realizzazione di un sistema da gioco stabile ed affidabile. Le CPU ed APU attualmente supportate le trovate a questo indirizzo, mentre il QLV delle Memorie RAM è disponibile qui. La scheda è ovviamente pronta per supportare senza problemi il sistema operativo Windows 10.
ASUS Prime X370-PRO – Layout
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile al seguente indirizzo. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la nuova proposta di ASUS.
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ASUS Prime X370-PRO – Parte Prima:
Iniziamo la nostra esplorazione della nuova Prime X370-PRO osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di buona costruzione e solidità, con un soddisfacente grado di rigidità. Questo aspetto eviterà torsioni del PCB stesso, soprattutto se sottoposto a lunghi periodi di utilizzo in condizioni ambientali sfavorevoli o di stress, garantendo longevità e stabilità nel tempo.
Le scheda, infatti, adotta un particolare PCB costruito in fibra di vetro, contraddistinto da uno spessore superiore derivato da un più generoso strato di rame, che gli conferisce, oltre che come abbiamo anticipato un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.
La colorazione di base del PCB nera, con finitura lucida, in abbinamento alla particolare nonché appariscente grafica di colore bianco e grigio, dona alla scheda un aspetto unico ed accattivante, che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati e ben si sposerà, come vedremo in seguito, con l’illuminazione a LED RGB di cui è dotata. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 22.4 cm. Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, escludendo ovviamente il backplate del meccanismo di ritenzione del processore che, come spesso accade, è di produzione Foxconn.
Come vediamo dalle immagini il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio.
In posizione pressoché centrale spicca il nuovissimo socket AM4, di tipo PGA a 1331 pin, in grado di ospitare non soltanto tutte le APU di ultima generazione Bristol-Ridge, ma anche e soprattutto i nuovissimi microprocessori ad elevate prestazioni Ryzen, meglio noti agli appassionati con il nome in codice Summit-Ridge e sviluppati con il nuovo processo produttivo a 14 nanometri FinFET di Global Foundries. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi.
Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da Foxconn, non presenta alcuna sostanziale differenza rispetto a quello già osservato nelle precedenti soluzioni dedicate ai microprocessori delle passate generazioni, se non per quanto riguarda l’interasse tra i fori presenti nel PCB. Q
uesto aspetto renderà necessario l’utilizzo di adattatori specifici nell’eventualità che il proprio sistema di dissipazione del calore faccia uso per l’appunto della foratura presente. Al contrario, nel caso venga semplicemente sfruttato il supporto originale per l’ancoraggio, sarà garantita la piena compatibilità con qualsiasi dissipatore di calore già presente sul mercato e provvisto di certificazione AMx/FMx.
La nuova Prime X370-PRO adotta una circuiteria di alimentazione DIGI+ da 6+4 Fasi (CPU VCC + SoC VCC), espressamente progettata per garantire un’ottima stabilità e durevolezza nel tempo, anche in condizione di discreto overclocking.
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress. Il fissaggio alla piastra avviene mediante l’utilizzo di viti, certamente ben più sicure delle più tradizionali clip plastiche, mentre il contatto con le componenti avviene mediante un tradizionale pad termo-conduttivo.
Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di buona qualità, tra cui condensatori elettrolitici in alluminio taiwanesi AP-CON 5K Silver, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggior ciclo di vita e induttanze in grado di supportare sino a 40A di corrente.
La configurazione delle fasi di alimentazione, tuttavia, prevede un design reale a 6+2 Fasi, con coppia di fasi dedicate al circuito SoC VCC doppiate mediante l’ausilio di una serie di Phase Doubler marchiati International Rectifier.
Sempre dello stesso produttore è il controller scelto per la loro gestione, precisamente troviamo un ASP1405I DIGI+ VRM EPU, capace di gestire un output massimo di 8+0/6+2 Fasi.
Ovviamente per ogni singola fase è stato previsto un raddoppio sia del quantitativo di induttanze e sia dei MOSFET.
Il produttore ha scelto di affidarsi, per quanto riguarda questi ultimi, a Texas Instruments, adottando degli eccellenti NexFET CSD87350 Dual N-Channel, all’interno dei quali è presente sia il MOSFET Low-Side e sia l’High-Side.
Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione 12v 8-Pin EPS.
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ASUS Prime X370-PRO – Parte Seconda:
Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR4 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenza fino a ben 3.200MHz (OC).
Pienamente supportati anche i moduli provvisti di tecnologia di correzione degli errori (ECC), indispensabili in ambiti prettamente lavorativi. Dobbiamo precisare che l’utilizzo di tali moduli è possibile solamente in abbinamento ai nuovi microprocessori Ryzen, mentre con le soluzioni Bristol-Ridge (A-Series/Athlon) verrà in ogni caso forzata la modalità non-ECC.
Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 64GB. In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli ed un connettore USB 3.1 Type-C Front-Panel verticale, la cui gestione è affidata al nuovo chipset AMD.
Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di una coppia di connettori 4-Pin PWM dedicati alla gestione/regolazione delle pompe a liquido, capaci di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.
Non mancano ulteriori quattro connettori standard, sempre di tipo 4-Pin PWM, per ognuno dei quali è prevista la più completa personalizzazione tramite BIOS oppure con l’ausilio del software di controllo dedicato FAN Xpert 4.
Un’altra particolarità della Prime X370-PRO riguarda gli slot di espansione, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico, basato su tecnologia proprietaria SafeSlot, che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.
Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di una coppia di slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto delle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI ed AMD CrossFireX in configurazione 2-Way (x8/x8). Ricordiamo che il chipset AMD X370 è il solo, tra i nuovi modelli presentati, a prevedere la certificazione ufficiale verso la tecnologia NVIDIA SLI.
Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio. Oltre agli slot dedicati al Multi-GPU, troviamo ben tre slot PCI-Express Gen 3.0 1x, utili per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o eventuali controller supplementari, ed un’ulteriore slot PCI-Express Gen 2.0 16x meccanico (x4 elettrico) gestito direttamente dal chipset.
Nell’area in basso a destra sono presenti 8 porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Come anticipato, la gestione di queste porte è affidata al nuovo chipset AMD X370. Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s, nonché le tecnologie RAID 0, 1 e 10.
Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la Prime X370-PRO prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 110mm di lunghezza.
Nello specifico la scheda dispone di un connettore su bus PCIe 3.0 x4, capace di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s, completamente sfruttabile a condizione di disporre di una delle ultime soluzioni Ryzen (Summit-Ridge). Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali.
{jospagebreak_scroll title=ASUS Prime X370-PRO – Parte Terza:}
ASUS Prime X370-PRO – Parte Terza:
La gestione dell’audio è affidata al codec Realtek ALC S1220A, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz.
Il produttore taiwanese ha inoltre previsto una serie di accorgimenti e tecnologie proprietarie mirate al miglioramento della qualità della riproduzione, al fine di garantire un suono chiaro e cristallino in qualsiasi ambito di utilizzo, dall’ascolto dei propri brani musicali preferiti, alle più impegnative sessioni di gioco.
Non mancano, ad esempio, componenti discreti di indubbia qualità, come ad esempio dei condensatori audio Nichicon Gold. Inoltre, per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.
Spostandoci verso la parte inferiore possiamo notare il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e al controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un IT8665E prodotto da ITE.
La Prime X370-PRO dispone di un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet la cui gestione è affidata ad un controller prodotto da Intel. Nello specifico troviamo un buon i211-AT, capace di assicurare prestazioni ottimali grazie ad un utilizzo veramente molto limitato del processore centrale durante il normale funzionamento e risultare pienamente compatibile con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.
Il produttore ha inoltre previsto, per questa particolare scheda madre, l’implementazione della tecnologia proprietaria LANGuard, espressamente pensata per garantire la massima protezione dalle sovratensioni, fulmini e scariche elettrostatiche.
Buono il quantitativo di porte USB 3.0 presenti, pari a ben otto porte direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O (di cui una convertibile Type-C) e ulteriori quattro sfruttabili utilizzando gli appositi header on-board. Ricordiamo che la loro gestione è affidata esclusivamente al nuovo chipset X370 di AMD. Comunemente alla maggior parte delle soluzioni, il chipset è adeguatamente raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente curato in modo tale da riprendere i tratti caratteristici della nuova linea di prodotti Prime.
La scheda supporta pienamente il recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Oltre alla Type-C Front-Panel verticale on-board, che abbiamo osservato in precedenza, è prevista un’ulteriore coppia di porte, nello specifico Type-A, direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda madre, la cui gestione è affidata al recente controller ASM1143 di ASMedia.
Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:
- 1 x Porta PS/2 Combo per Tastiera/Mouse;
- 1 x Uscita Video Display Port;
- 1 x Uscita Video HDMI;
- 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
- 5 x Porte USB 3.0 Type-A (colore blu);
- 1 x Porta USB 3.0 Type-C;
- 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-A (colore azzurro);
- 1 x Porta LAN RJ45;
- 1 x HD Audio 5 in 1 Jack.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.
{jospagebreak_scroll title=ASUS Prime X370-PRO – Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:}
ASUS Prime X370-PRO – Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:
La nuova Prime X370-PRO adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “ASUS UEFI BIOS Utility”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (0515) nel momento della stesura di questo nostro articolo, abbastanza stabile anche se indubbiamente ancora da affinare.
Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante ed in pieno stile “Prime” per quanto riguarda il tema.
Data l’innegabile inclinazione di questa scheda madre alla praticità, si accederà immediatamente alla modalità semplificata, denominata “EZ-Mode”, nella quale troveremo tutte le principali funzioni e informazioni sul sistema, quali ad esempio le principali letture, tra cui le temperature d’esercizio e le tensioni di alimentazione, la data e l’ora, la versione corrente del BIOS in uso, le impostazioni della lingua e sulla priorità delle periferiche di avvio, un tasto per l’accesso al Boot Menu e per il ripristino delle impostazioni di fabbrica, la possibilità di scegliere fra tre differenti profili preimpostati per il risparmio energetico (Power Saving, Normal e ASUS Optimal) ed un comodo pulsante che ci consente di accedere alla ben più avanzata modalità “Advanced Mode”.
La modalità avanzata, al contrario, ci mette subito a disposizione un quantitativo notevolmente superiore di parametri, in un’interfaccia chiara e ordinata, suddivisa in varie sezioni, con menù posto nella parte superiore dello schermo, e suddiviso nelle otto macro-sezioni che vi elenchiamo di seguito:
- My Favorites;
- Main;
- Ai Tweaker;
- Advanced;
- Monitor;
- Boot;
- Tool;
- Exit.
Nella prima sezione, denominata My Favorites, vengono elencati i parametri maggiormente in uso, in maniera da rendere ancor più immediata la loro gestione. Ovviamente viene data all’utente la massima possibilità di personalizzazione, consentendo l’aggiunta di qualsiasi parametro previsto all’interno del BIOS.
Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema, come versione del BIOS installata, l’impostazione della data, dell’ora e della lingua, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, la memoria complessiva e la distribuzione della stessa sugli slot della motherboard. Sempre in questa sezione sarà possibile accedere al sotto-menù “Security”, nel quale sarà possibile impostare le password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware.
La sezione Ai Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese appare abbastanza completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione.
La nuova piattaforma Summit-Ridge di AMD introduce alcune novità per quanto riguarda l’overclocking, come ad esempio la possibilità di regolare il moltiplicatore a step inferiore rispetto al classico 1X, nello specifico a step di appena 0.25x. Inoltre, a meno di non disporre di una scheda madre provvista di generatore di clock esterno, non è possibile mettere mano alla frequenza di bus, che resterà ancorata ai canonici 100MHz.
{jospagebreak_scroll title=ASUS Prime X370-PRO – Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:}
ASUS Prime X370-PRO – Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:
Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni della CPU (attivazione/disattivazione dei Core integrati, impostazione dei C-State etc.), del Serial ATA e del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate (controller USB, SATA, LAN, Audio etc.), l’impostazione avanzata della nuova interfaccia di collegamento M.2 PCI-Express, pienamente supportata anche dalla nuova piattaforma AMD. Sempre all’interno di questa sezione è prevista la possibilità configurare il sistema di illuminazione presente, basato su tecnologia proprietaria AURA Sync.
Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del BIOS della ASUS Prime X370-PRO con la sezione Monitor, nella quale è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole (grazie alla tecnologia proprietaria Q-Fan), dell’eventuale pompa a liquido collegata agli header dedicati, ed i controlli sulle temperature.
La sezione Boot è dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro pc, oltre che delle varie funzionalità previste dalle recenti edizioni dei sistemi operativi Microsoft, quali ad esempio il Secure Boot, il Fast Boot ed il pieno supporto alle modalità UEFI, incluse le impostazioni avanzate del CSM (Compatibility Support Module). E’ possibile, inoltre, impostare manualmente la modalità BIOS che si desidera venga caricata immediatamente dopo l’accesso (EZ-Mode o Advanced Mode).
La sezione Tool offre l’accesso a varie utility integrate, tra cui l’EZ Flash 3 Utility per l’aggiornamento del BIOS di sistema e l’ASUS SPD Information, che consente di visionare le informazioni presenti nell’SPD delle proprie memorie RAM. Sempre in questa sezione troviamo la funzionalità ASUS Overclocking Profile, espressamente pensata per consentire all’utente di salvare le proprie impostazioni preferite in apposite aree, al fine di poterle ripristinare comodamente e velocemente qualora fosse necessario (massimo otto profili).
Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria e rendono inutilizzabili i profili salvati precedentemente, per cui si raccomanda di annotare a mano per lo meno le impostazioni più importanti, oppure di salvare comodamente degli screenshot su penna USB semplicemente premendo il tasto F12 sulla tastiera.
Infine nella sezione Exit saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default.
Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre ASUS Prime X370-PRO, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato ancora non troppo maturo e non semplice da usare. La stabilità risultata sufficiente anche in condizioni di overclock.
In conclusione possiamo affermare che la motherboard Prime X370-PRO è supportata in maniera sufficiente da un bios, in grado di sfruttare ancora non al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da ASUS. Siamo sicuri con le prossime versioni di bios le cose miglioreranno velocemente. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.
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ASUS Prime X370-PRO – AURA Sync:
La nuovissima Prime X370-PRO implementa l’innovativa tecnologia proprietaria AURA Sync, pensata per consentire la gestione avanzata del sistema di illuminazione a LED presente sulla scheda, con possibilità di sincronizzazione con altri prodotti certificati, tra cui tastiere, mouse, kit di raffreddamento a liquido All-in-One, schede grafiche e quant’altro.
Il produttore taiwanese ha messo a punto un software di controllo semplice e completo, liberamente scaricabile accedendo alla pagina web del prodotto (link diretto al download).
Una volta completato lo scaricamento del file e la successiva installazione sul nostro computer, ci troveremo immediatamente di fronte ad un’interfaccia indubbiamente molto aggressiva, con una grafica che molto intuitiva che va a richiamare i tratti distintivi del marchio e del prodotto stesso.
Il programma infine consente una completa gestione dell’illuminazione, della luminosità e degli effetti (statico, a ritmo di musica, ciclo di colori, flash e colori casuali) dei LED collocati in prossimità del comparto audio integrato sulla scheda madre ed eventualmente, come abbiamo già precisato, anche di tutte le varie periferiche certificate in nostro possesso.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore per sistemi desktop AMD Ryzen 7 1700X, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre ASUS Prime X370-PRO, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Default: AMD Ryzen 7 1700X Default (3.4/3.8GHz) / Turbo Core Abilitato / RAM 2.667MHz 15-15-15-36-1T;
Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di AMD per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Core e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Summit-Ridge, ovvero 2.667MHz.
- OC-Daily: AMD Ryzen 7 1700X OC (4.0GHz) / Turbo Core Disabilitato / RAM 2.933MHz 14-14-14-34-1T.
Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi, limitandoci ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.
Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 4.000MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Core di AMD) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco superiore ad 1.40v.
L’impostazione del comparto di memoria rappresenta, per lo meno allo stato attuale, il vero e proprio tallone d’Achille della nuova piattaforma AMD, complice la scarsa ottimizzazione delle schede madri lato BIOS. Per questo motivo ci siamo fermati ad una frequenza finale, per il nostri moduli di memoria G.Skill Trident-Z DDR4, pari a 2.933MHz, in abbinamento a latenze di 14-14-14-34-1T e tensione di alimentazione di 1.35v. Per stabilizzare si è reso necessario mettere mano anche al VDDCR SOC Voltage, raggiungendo quota 1.10v.
La scheda grafica utilizzata, una Inno3D GTX 1070 iChill HerculeZ X3 Edition, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.620MHz/2.052MHz/1.823MHz). I driver utilizzati sono gli ultimi NVIDIA Game Ready 378.92, provvisti di certificazione WHQL.
Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Samsung SSD 750 EVO da 500GB SATA III 6Gb/s, del Samsung 960 EVO M.2 da 500GB e del nuovo Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro Creators Update X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 1703 – build 15063.13). Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:
Prestazioni Rendering e Calcolo
- Cinebench 11.5 64bit;
- Cinebench R15 64bit;
- POV Ray 3.7 64bit;
- Blender 2.78c 64bit;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- Fritz Chess Benchmark v4.3;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- WPrime Benchmark v2.10;
- Hexus PiFast;
- SiSoftware Sandra 2017 (24.14);
- AIDA64 Extreme 5.90.4200.
Prestazioni Multimedia e Compressione
- WinRAR 5.40 64bit;
- 7-Zip 16.04 64bit;
- True Crypt 7.2;
- HWBOT RealBench 2.44;
- HWBOT X265 Benchmark 2.0;
- 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
- 3DMark 2013 Advanced Edition v2.3.3663;
- ALLBenchmark Catzilla 4K;
- PCMark 8 Professional Edition v2.7.613;
- Unigine Heaven Benchmark v4.0;
- Unigine Valley Benchmark v1.0;
- Unigine2 Superposition Benchmark v1.0.
Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12
- Assetto Corsa – DX11;
- DiRT Rally – DX11;
- Metro Last Light Redux – DX11;
- Middle-Earth: Shadow of Mordor – DX11;
- Thief – DX11;
- Hitman (2016) – DX12;
- Rise of the Tomb Raider (2016) – DX12;
- Deus Ex Mankind Divided – DX12.
Prestazioni Storage (USB 3.0 & 3.1 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe)
- Crystal Disk Mark 5.2.1;
- ATTO Disk Benchmark 3.05.
Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla ASUS Prime X370-PRO.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:}
Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:
Cinebench R11.5 e R15 – 64bit
Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.
Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 8Core/16Thread.
POV-Ray 3.7
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), a risoluzione Full-HD (1920×1080) e filtro AA 0.3.
Blender 2.78c – 64bit
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “BMW Benchmark”, eseguita con impostazioni predefinite.
Euler3D Benchmark v2.2
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
Fritz Chess Benchmark v4.3
Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core. Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:}
Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:
SuperPI 1.5Mod XS
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
wPrime Benchmark v2.10
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
Hexus PiFast
Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:
SiSoftware Sandra 2017 – 24.14
Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.
Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.
AIDA64 Extreme Edition 5.90.4200
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.
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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:
WinRAR 5.40 Final – 64bit:
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 16.04 – 64bit:
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2:
TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.
Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.
HWBOT RealBench v2.44:
HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS. Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.
Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.
HWBOT X265 Benchmark 2.0:
Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione H264 da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.
Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p / 4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Seconda:}
Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
3DMark 2013:
La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike ed il nuovissimo Time Spy.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike e Time Spy, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike) e DirectX 12 (Time Spy).
I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike (Normal, Extreme ed Ultra) ed ovviamente Time Spy. Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.
ALLBenchmark Catzilla 4K:
L’ormai noto software di benchmarking ALLBenchmark Catzilla si concentra essenzialmente sulle reali prestazioni della scheda grafica in uso, e consente di fare una analisi completa e dettagliata alla piattaforma di test, al fine di determinare se il Pc è adatto per vedere film in HD o per sfruttare al meglio gli ultimi giochi. Il Test è in grado inoltre di dare utili consigli, su quali componenti hardware installati sul computer devono essere sostituiti al fine di ottenere prestazioni migliori.
Al termine dell’analisi verrà generato un punteggio, inutile dire che maggiore sarà il risultato ottenuto, più prestante sarà la vostra configurazione. Il risultato ottenuto è possibile pubblicarlo direttamente sul sito del produttore, al fine di determinare una classifica con i punteggi migliori. L’ultima versione del programma, Catzilla 4K, risulta molto completa ed intuitiva, consentendo di sfruttare al meglio diverse configurazioni, grazie alla presenza di ben 5 livelli di test:
- 576p (1024 x 576): per testare netbook e ultrabooks, richiede 256 MB di memoria della GPU;
- 720p (1280 x 720): per i computer di fascia bassa, richiede 512 MB di memoria della GPU;
- 1080p (1920 x 1080): per computer di fascia media, richiede 1024 MB di memoria della GPU;
- 1440p (2560 x 1440): per PC di fascia alta, richiede oltre 1024 MB di memoria sulla GPU;
- 4K (4096 x 2160): per PC di fascia estrema, richiede oltre 1024MB di memoria sulla GPU e sistema operativo a 64bit.
I nostri test sono stati condotti utilizzando tutti i sopracitati preset. Nel grafico i punteggi complessivi ottenuti.
PCMark 8 Professional:
PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).
Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma (PCMark 8 Professional v2.7.613), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni del sistema in esame. Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo le tre suite principali incluse, vale a dire Home, Creative e Works, in modalità accelerata OpenCL.
Unigine Heaven Benchmark v4.0:
Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.
I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine Valley Benchmark v1.0:
Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.
Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.
Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.
I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine2 Superposition Benchmark v1.0:
Direttamente dagli sviluppatori degli apprezzati Heaven e Valley, e seppur con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, ecco che finalmente vede la luce il nuovo software di benchmark Superposition, basato sul potente motore grafico di nuova generazione Unigine 2, capace di spremere all’inverosimile anche le più prestanti soluzioni grafiche sul mercato.
Come di consueto sono previsti vari profili predefiniti, che consentiranno di ottenere risultati, in termini prettamente prestazionali, facilmente confrontabili. Rispetto al passato è stato implementato un database online, nel quale verranno raccolti i risultati ottenuti dagli utenti e poter quindi fare confronti su ben più larga scala.
Oltre a questo sono state introdotte nuove modalità, a cominciare da una simulazione interattiva dell’ambiente, denominata “Game”, alla possibilità di sfruttare i più moderni visori per realtà virtuale, come Oculus Rift e HTC Vive. Viene inoltre offerta la possibilità di verificare la piena stabilità del proprio comparto grafico, grazie allo “Stress Test” integrato (esclusiva della versione Advanced del programma).
I test sono stati condotti utilizzando i preset 720p Low, 1080p Extreme e 4K Optimized. Nel grafico i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Prima:}
Prestazioni Giochi – Parte Prima:
Assetto Corsa:
Assetto Corsa è stato sviluppato presso la sede della KUNOS Simulazioni, situata all’interno del circuito internazionale di Vallelunga, cosa che ha consentito di sviluppare il gioco lavorando a stretto contatto con team racing e piloti professionisti, riuscendo così ad affinare continuamente le tecniche di riproduzioni di circuiti, auto e di perfezionare costantemente il modello dinamico. Il gioco include alcuni dei circuiti più leggendari del motorsport: Monza, Silverstone, Imola, SPA-Francorchamps e molti altri sono stati riprodotti sfruttando la tecnologia Laserscan, che rende possibile replicare tutti i dettagli dei tracciati, la conformazione le pendenze e irregolarità del manto stradale, garantendo una risposta al volante efficace e verosimile.
L’engine grafico DirectX 11 garantisce realismo e immersività, grazie al sistema di illuminazione dinamica e alla riproduzione fedele di superfici, materiali, circuiti, veicoli e altri oggetti 3D. Il modello fisico è concepito per restituire un’esperienza di guida realistica ed appagante, con caratteristiche simulative mai viste su altri prodotti, come lo spiattelamento delle gomme, il graining, blistering e heat cycles, la simulazione aerodinamica estremamente avanzata con ali attive che si muovono secondo dati telemetrici in tempo reale e infine sistemi ibridi come il Kers e ricovero di energia.
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
DiRT Rally:
DiRT Rally è il gioco di rally più autentico e avvincente mai realizzato, rodato per oltre 129 milioni di km dalla community di DiRT. Coglie la vera essenza del rally, mentre ti lanci su pericolose strade a velocità estreme, cosciente che un urto può rovinare irreparabilmente il tempo di tappa. Ogni tappa ti mette alla prova in un modo diverso, mentre gareggi al limite del controllo su neve, ghiaccio, asfalto e terriccio, in varie condizioni atmosferiche.
Mentre l’auto risente dell’attrito e le tappe si susseguono, il tuo team tenta di mantenerti competitivo e ogni gara diventa un test di concentrazione e abilità. Inoltre, DiRT Rally include contenuti ufficialmente rilasciati dal World Rallycross, permettendoti di provare l’emozione di velocità mozzafiato, gareggiando su alcune delle più veloci fuoristrada al mondo, sfiorando le carrozzerie degli altri piloti su alcuni dei circuiti più amati della serie, in modalità giocatore singolo o in gare multigiocatore ad alta tensione. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}
Prestazioni Giochi – Parte Seconda:
Metro Last Light Redux:
Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata. Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.
E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Middle-Earth Shadow of Mordor:
Middle-Earth: Shadow of Mordor è un videogioco di ruolo ispirato all’universo fantasy trattato nei romanzi di J.R.R. Tolkien, sviluppato da Monolith Productions e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. Gli eventi del gioco si collocano dopo Lo Hobbit e il ritorno di Sauron al suo vecchio regno per raccogliere le sue forze e prepararsi alla Guerra dell’Anello.
Anche se Gondor ha osservato la valle proprio per questo motivo, l’attesa di 2000 anni dimostra essere eccessiva e la piccola guarnigione del Cancello Nero viene presa completamente di sorpresa. Tutte le persone vengono uccise o prese in schiavitù per rinvigorire lo sforzo bellico di Sauron. Tra i morti, vi è giovane ranger, Talion, insieme a tutta la sua famiglia. La morte non è però un momento per riposare, e Talion viene riportato sulla terra dei vivi da uno misterioso spirito di vendetta. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Terza:}
Prestazioni Giochi – Parte Terza:
Thief:
Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.
I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie. Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti….
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Hitman (2016):
Hitman è un videogioco di azione furtiva in terza persona che permette al giocatore di prendere il controllo di Agente 47, un assassino ben addestrato, che procede in diverse parti del mondo per assassinare il suo obiettivo.
Il gioco incoraggia la creatività, i giocatori possono utilizzare diversi metodi per completare i loro obiettivi. Ad esempio, possono utilizzare armi a lungo raggio come un fucile da cecchino per le lunghe distanze così da colpire i propri nemici, eliminare i loro obiettivi direttamente utilizzando esplosivi o utilizzando le armi da mischia presenti nel gioco, come le asce e le katana.
L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di marzo su PC e Console, è sviluppato da IO Interactive e pubblicato da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Quarta:}
Prestazioni Giochi – Parte Quarta:
Rise of the Tomb Raider (2016):
Dopo aver decifrato un antico mistero, Lara deve esplorare la più pericolosa e remota regione della Siberia per scoprire il segreto dell’immortalità prima della spietata organizzazione Trinity. Lara dovrà usare tutte le sue abilità di sopravvivenza, formare nuove alleanze e diventare veramente una “Tomb Raider”.
Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival. In “Rise of the Tomb Raider“, Lara supera i suoi limiti e affronta la sua prima avventura da Tomb Raider. L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di gennaio su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Deus Ex Mankind Divided:
Deus Ex Mankind Divided riprende le vicende di Adam Jensen da uno dei finali del precedente capitolo. In particolare scopriamo che Adam ha affondato Panchaea e che è rimasto in coma per due anni in una struttura in Alaska. Avviato il gioco ci ritroveremo su di un elicottero con una truppa armata e ci renderemo conto che Adam fa ora parte di una squadra anti terrorismo dell’Interpol. Questa ha un agente sotto copertura a Dubai, con lo scopo di entrare in contatto con un trafficante di armi e potenziamenti ed organizzare un incontro…
L’ultimo capitolo della saga, presentato lo scorso mese di agosto su PC, è sviluppato dalla Eidos Montreal e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12. I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=ASUS Prime X370-PRO – Prestazioni Controller:}
ASUS Prime X370-PRO – Prestazioni Controller:
Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (AMD X370)
Crystal Disk Mark 5.2.1:
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05:
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel nuovo chipset X370 di AMD sono indubbiamente di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Samsung SSD 750 EVO da 500GB).
Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con la medesima unità installata su schede madri basate su piattaforma concorrente di pari fascia e PCH Serie 100 e 200, mentre appare più che evidente il miglioramento rispetto alle precedenti piattaforme del colosso di Sunnyvale. Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.
Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express (AMD Ryzen)
Crystal Disk Mark 5.2.1:
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05:
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA.
La nuova Prime X370-PRO dispone di una connessione di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capace di sfruttare le quattro linee PCI-Express di terza generazione messe a diposizione dal nuovissimo microprocessore AMD Ryzen, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s. Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando una delle ultime novità di Samsung, precisamente il nuovo SSD 960 EVO M.2 da 500GB con protocollo NVMe (Non-Volatile Memory), ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura.
Per sfruttare al meglio la prestante unità allo stato solido di Samsung abbiamo ovviamente installato l’ultima versione disponibile del driver NVMe, così come caldamente consigliato dal produttore stesso.
Prestazioni Controller USB 3.0 (AMD X370)
Crystal Disk Mark 5.2.1:
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05:
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Il nuovo chipset AMD X370 implementa il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dalle soluzioni native concorrenti, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.
Prestazioni Controller USB 3.1 (ASMedia ASM1143)
Crystal Disk Mark 5.2.1:
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05:
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La nuova Prime X370-PRO di ASUS prevede il pieno supporto verso la nuova interfaccia di trasmissione USB 3.1, capace di garantire un livello prestazionale doppio rispetto alla generazione precedente, raggiungendo i 10Gb/s. La scheda madre dispone di una coppia di porte Type-A direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e gestite da un controller supplementare marchiato ASMedia, oltre che un’ulteriore connessione interna Type-C verticale, la cui gestione è affidata al nuovo chipset X370.
Per le nostre prove abbiamo utilizzato una delle ultime novità del noto marchio austriaco Angelbird, precisamente un SSD2go PKT da 256GB, collegato sfruttando il cavo Type-A fornito in dotazione. Le prestazioni offerte dal nuovo standard di trasmissione USB 3.1, come vediamo dai grafici riepilogativi, sono davvero eccellenti e sensibilmente superiori rispetto alla passata generazione. Il controller supplementare di cui è provvista la scheda, vale a dire l’ASM1143 di ASMedia, si è dimostrato molto valido e stabile. Ricordiamo che anche in quest’occasione i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili.
{jospagebreak_scroll title=ASUS Prime X370-PRO – Analisi comparto audio integrato:}
ASUS Prime X370-PRO – Analisi comparto audio integrato:
Così come la maggior parte delle recenti schede madri, anche la nuova Prime X370-PRO è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato nello specifico sull’ormai noto e collaudato codec ALC S1220A, sviluppato in stretta collaborazione con Realtek e capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.1). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio. A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test:
Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità più che buona, indubbiamente adeguata al target di utilizzo previsto per questo prodotto. Il produttore taiwanese ha inoltre previsto una serie di accorgimenti e tecnologie proprietarie mirate al miglioramento della qualità della riproduzione. Non mancano, ad esempio, componenti discreti di indubbia qualità, come ad esempio dei condensatori audio Nichicon Gold.
Inoltre, per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre. Il risultato è un suono chiaro e cristallino in qualsiasi ambito di utilizzo.
La gestione avanzata delle molteplici funzionalità messe a disposizione è affidata alla suite messa a punto da ASUS. Il programma si presenta con un’interfaccia davvero molto accattivante ed intuitiva, capace di garantire una configurazione ottimale del comparto audio in pochi minuti.
{jospagebreak_scroll title=Consumi Rilevati:}
Consumi Rilevati:
Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
- Full-Load eseguendo il programma 3DMark con preset Fire Strike;
- Full-Load Stress eseguendo 30 minuti di Prime95 29.1 in modalità Blend.
Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa nuovissima scheda madre targata ASUS.
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Conclusioni:
![]() | Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Funzionalità/Design: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
ASUS sta dimostrando di essere un’azienda molto vitale e con una notevole capacità di innovazione. Con la line-up Prime, il noto produttore taiwanese si rivolge espressamente agli appassionati ed ai videogiocatori alla ricerca di soluzioni contraddistinte, oltre che dalla consueta qualità costruttiva e cura per i dettagli tipici del marchio, anche e soprattutto per l’implementazione di tecnologie proprietarie esclusive mirate a semplificare le procedure di ottimizzazione e gestione avanzata delle componenti, come ad esempio l’apprezzata “5-Way Optimization”, dedicata alla semplificazione delle procedure di messa a punto della macchina.
La nuovissima scheda madre Prime X370-PRO si è dimostrata indubbiamente all’altezza delle aspettative, nonché capace di attirare l’attenzione già al primo sguardo, grazie al suo look del tutto accattivante e moderno. Per la gioia degli appassionati che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, infatti, la scheda è in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding grazie alla presenza di un sistema di illuminazione a LED di tipo RGB, completamente personalizzabile grazie alla tecnologia proprietaria AURA Sync.
A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una buona qualità costruttiva, a cominciare dal particolare PCB in fibra di vetro contraddistinto da uno spessore superiore derivato da un più generoso strato di rame, capace di garantire non soltanto un’elevata resistenza alle torsioni, ma anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità, garantendo al tempo stesso un migliore isolamento delle tracce di potenza e segnale, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di efficienza, prestazioni e temperature di esercizio.
Il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione pressoché centrale spicca il nuovissimo socket AM4 (di tipo PGA a 1331 pin), in grado di ospitare non soltanto tutte le APU di ultima generazione Bristol-Ridge, ma anche e soprattutto i nuovissimi microprocessori ad elevate prestazioni Ryzen, meglio noti agli appassionati con il nome in codice Summit-Ridge, sviluppati con il nuovo processo produttivo a 14 nanometri FinFET di Global Foundries.
La scheda, pur non essendo una scheda madre espressamente concepita per l’overclocking estremo, vanta ugualmente un’ottima circuiteria di alimentazione DIGI+ da 6+4 Fasi (CPU VCC + SoC VCC), espressamente progettata per garantire un’ottima stabilità e durevolezza nel tempo. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di eccellente qualità, tra cui condensatori elettrolitici in alluminio taiwanesi AP-CON 5K Silver, certificati per un MTBF pari a ben 5.000 ore e caratterizzati da un ESR estremamente basso, induttanze capaci di gestire 40A di corrente, e MOSFET NexFET prodotti da Texas Instruments.
Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di una coppia di connettori 4-Pin PWM dedicati alla gestione/regolazione delle pompe a liquido, capaci di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto. Non mancano ulteriori quattro connettori standard, sempre di tipo 4-Pin PWM, per ognuno dei quali è prevista la più completa personalizzazione tramite BIOS oppure con l’ausilio del software di controllo dedicato FAN Xpert 4.
Un’altra particolarità della Prime X370-PRO riguarda gli slot di espansione, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico, basato su tecnologia proprietaria SafeSlot, che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.
Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di una coppia di slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto delle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI ed AMD CrossFireX in configurazione 2-Way (x8/x8). Ricordiamo che il chipset AMD X370 è il solo, tra i nuovi modelli presentati, a prevedere la certificazione ufficiale verso la tecnologia NVIDIA SLI. Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio.
Il produttore taiwanese, oltre alle consuete porte Serial ATA classiche, ha previsto la presenza di connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 110 mm di lunghezza.
Nello specifico la scheda dispone di un connettore su bus PCIe 3.0 x4, capace di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s, completamente sfruttabile a condizione di disporre di una delle ultime soluzioni Ryzen (Summit-Ridge). Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali.
Durante i nostri test in overclock abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione, rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata delle prove e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo ancor più intenso. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultimo BIOS disponibile sul sito web del produttore (0515) nel momento della stesura di questo nostro articolo, abbastanza stabile anche se indubbiamente ancora da ottimizzare, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle memorie RAM.
Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti più che soddisfatti della nuova ASUS Prime X370-PRO! La scheda madre è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 202€ IVA compresa, cifra certamente interessante, oltre che ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle indubbie potenzialità offerte da questo prodotto.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
- Circuiteria di alimentazione DIGI+ da 6+4 Fasi;
- Chipset AMD X370;
- Ottima stabilità operativa durante le sessioni di test;
- Ottime prestazioni complessive;
- Supporto verso le APU di ultima generazione Bristol-Ridge
- Supporto verso le nuove CPU Summit-Ridge (Ryzen) a 14nm;
- BIOS completo e ricco di parametri;
- Buona disponibilità di connessioni;
- Supporto USB 3.1 Gen2 con porte Type-A e Type-C Front-Panel verticale on-board;
- Supporto alle unità SSD M.2 PCI-Express (su bus PCI-Express Gen3 x4);
- Ottima interfaccia di rete Gigabit Ethernet con controller Intel i211-AT;
- Sottosistema audio integrato di buona qualità;
- Ottimo sistema di illuminazione AURA Sync con software dedicato;
- Bundle completo.
Contro:
- BIOS abbastanza stabile ma da ottimizzare per una migliore gestione delle RAM.
Si ringrazia per averci fornito la ASUS Prime X370-PRO e la CPU AMD Ryzen 7 1700X.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend