In un futuro non ancora ben definito, la razza umana riesce ad aprire un portale al cui ingresso fa capolino una civiltà aliena (STARDUST), che “come una nebbia”, si fa spazio sulla terra, mutando qualsiasi forma di vita presente su di essa, e pronta ad attaccare qualsiasi essere umano.
Questa è la prima significativa ouverture a “ONCE HUMAN”, un nuovo gioco Free-to-play di avventura horror open world looter farmer shooter coop e chi più ne ha più ne metta, di “NetEase Games”.
STORIA e AMBIENT
All’interno di questo futuro post apocalittico, ci ritroviamo nei panni di un meta-umano, risvegliato all’interno di uno dei laboratori della “Rosetta” (l’unico gigante tecnologico sopravvissuto all’invasione, appassionato di ricerche eterospaziali), dotato di incredibili abilità che sin da subito dovrà fare i conti con i primi cattivoni della “devianza” che fungeranno da protagonista al tutorial iniziale del nostro sopravvissuto, contro il resto del mondo… “alieno”.
La prima cosa da fare una volta catapultati sul territorio, sarà quella di apprendere i rudimenti del “farming”, dando sfogo alla creatività edilizia, ovvero, prendere tutto il necessario che si trova in giro per la mappa, ed edificare una casa ai fini del riposo psicofisico del nostro PG.
Essendo un “Survival Game”, dovremo anche andare a caccia di animali oltre a rovistare un po’ dappertutto per nutrirci e trovare armi, munizionamenti e risorse varie, che verranno successivamente rielaborati al fine di costruire armi, armature e utensili di supporto sia per noi che per la nostra abitazione, tutto questo con un ulteriore fine ultimo, ovvero quello di diventare sempre più forti, utilizzando i diversi banchi dà lavoro a disposizione su cui lavorare per migliorare tutto il nostro set oggettistico all’interno di un inventario spaziosissimo.
Il META-UMANO
Once Human, si può dire abbia attenzionato in modo dettagliato il meta-umano, a tal punto da fornirgli anche un menù dedicato alle skills: “memetics” o “cradle”; il primo migliora la qualità della vita del PG, il secondo la qualità della vita del piccolo deviante che ci porteremo a spasso, il quale, sotto diverse forme “devianti” (una farfalla, un cucciolo di dinosauro, o altre forme anche amorfe) ci darà una mano ad affrontare sia i nemici che le diverse sfide o a fare “gathering” quando non saremo presenti in game.
Fortunatamente non siamo soli ad approdare sulla mappa, infatti l’esperienza di gioco ci dà l’opportunità di fare nuove amicizie con tanti altri players che incontreremo durante la nostra avventura, con i quali potremo affrontare diverse quests – sia di base che avanzate – fra le quali anche quella di sconfiggere nemici epici o di elite.
QUALITA’ GRAFICA e …
A livello qualitativo grafico il gioco presenta qualche problemino di frame lag o shuttering video nonostante abbia un personalmente abbia un setup di tutto rispetto (RTX 3090 i9 12900 e 32 GB RAM), inoltre da fonti “Steam” i requisiti minimi di sistema per giocarci sono: avere un i5 4460 con 8 GB di memoria RAM, scheda video GTX 750ti, 55 GB su disco fisso; mentre per i consigliati, necessita soltanto di un i7-7700 con 16 GB di memoria RAM, scheda video NVIDIA GTX 10660 6G o superiore.
GAMEPLAY e OSSERVAZIONI PERSONALI
Complessivamente molto coinvolgente grazie a un combattimento fluido, dinamico e adrenalinico in situazioni corpo a corpo; un intero arsenale di armi da scagliare contro i diversi nemici che si incontrano durante l’esplorazione, mantengono vivo il fight a media e lunga distanza; colossi deviati molto resistenti ma con diversi punti deboli da “hittare”, e grazie all’aiuto della “deviazione” sempre presente durante il viaggio all’interno della tua “cradle”, sconfiggerli diventa semplificato e divertente.
Sistema interno di progressione gratificante grazie sia a un looting che non snerva il player e a un massivo numero di missioni, soprattutto secondarie che ti permettono di interagire con diversi NPC che fanno da protagonista secondario nella lore del gioco, missioni queste ultime che ti portano a scoprire diversi punti della mappa anche lontani che avresti lasciato inesplorate seguendo solo quelle principali e ricordiamo che ONCE HUMAN vanta di una mappa vastissima.
Inoltre, la personalizzazione del personaggio sia all’inizio che durante il gameplay è accurata e dettagliata, con eventuali gadget da poter riscattare anche giornalmente svolgendo commissioni presso i diversi NPC.
L’ambientazione mi ha lasciato spesso senza fiato per i diversi punti panoramici, poco curata invece è la dinamicità grafica dei personaggi con cui interagire, il più delle volte durante i dialoghi interviene il testo, in quanto il parlato dell’NPC è silenziato.
Il gioco offre un’esperienza a parer mio gradevole e con un pizzico di nostalgia del passato, tanto da far riaffiorare alla mente diversi importanti titoli come “The last Of Us” o “Days Gone” per i quali è stato amore a prima vista dato il genere horror/adventure che adoro da sempre.
Come ogni gioco da poco lanciato sul mercato, c’è da sottolineare la presenza di diversi problemi con i server molto pieni sin da subito e di diversi bug causati da una scarsa ottimizzazione (quali diversi cali di frame e/o instabilità che la community players lamenta), per la quale spero la casa madre stia lavorando e che a mio avviso darebbe un ulteriore punteggio al prodotto, motivo per cui se dovessi dare un voto al momento, su una scala da 1 a 10, nel complesso il mio sarebbe un convinto 8.5.
Interessantissimi anche i diversi rumors, i quali sostengono che dalla metà di agosto 2024, potrebbe essere disponibile un’ottimizzazione del gioco e lo stesso, dal 26 settembre, disponibile anche per piattaforme mobile. E tu cosa ne pensi? Hai giocato a ONCE HUMAN? Raccontaci la tua esperienza nei commenti, noi ci rivediamo alla prossima recensione, segui la pagina per ulteriori aggiornamenti, e saluti da…
Recensione a cura di Nehet83