UDNA: la prossima architettura grafica modulare di AMD potrebbe scalare fino a 96 Compute Unit


Un’importante fuga di notizie da parte del noto leaker @Kepler_L2 ha acceso i riflettori sulla prossima generazione di GPU AMD basata su una nuova architettura modulare, denominata UDNA. S

econdo i diagrammi trapelati, AMD starebbe preparando una famiglia di chip grafici estremamente scalabile, con soluzioni che spaziano da configurazioni entry-level da 12 CU fino a un impressionante flagship con 96 Compute Unit.


Un’architettura modulare pensata per ogni segmento


Le immagini divulgate mostrano un’architettura grafica composta da array di shader modulari, organizzati in motori shader (shader engines), ciascuno dotato di proprie unità di calcolo e backend di rendering. Questi moduli convergono su un blocco centrale SoC che integra i principali componenti logici:


  • Processore di comandi grafici;

  • Engine grafico;

  • Scheduler hardware;

  • Cache L2 condivisa.


Dal lato memoria, il progetto di punta prevede sedici controller di memoria unificati da 32 bit ciascuno, per un totale di 512 bit di bus di memoria esterno – una cifra che indica una potenziale larghezza di banda mostruosa, ideale per carichi grafici estremi o ambiti di calcolo accelerato.


Da 12 a 96 CU: una gamma completa


Analizzando i diagrammi si può ipotizzare l’intera gamma della famiglia UDNA:


  • Top di gamma: 8 array di shader, 16 shader engines (2 per array), 6 CU per engine = 96 Compute Units;

  • Fascia media: 4 array, 8 engines, 5 CU per engine = 40 CU, con 6 controller e bus a 192 bit.

  • Fascia bassa:

    • 24 CU con 8 controller di memoria (possibile configurazione GDDR o LPDDR5X);

    • 12 CU, ideale per soluzioni integrate o mobile entry-level.



Questa struttura altamente modulare consentirebbe ad AMD di riutilizzare lo stesso schema SoC in configurazioni diverse, risparmiando in termini di sviluppo e produzione.


Una convergenza tra gaming e AI?


Uno degli aspetti più intriganti dei diagrammi è la potenziale convergenza tra le linee Radeon e Instinct, suggerendo che AMD potrebbe usare la stessa architettura UDNA per GPU da gaming e acceleratori AI/data center. Alcuni modelli specifici, destinati ai server, potrebbero beneficiare di cache locali per CU molto più grandi, rendendoli più adatti a carichi di lavoro AI e HPC.

Inoltre, grazie alla modularità, AMD potrebbe variare facilmente numero di compute unit, quantità di cache e ampiezza del bus di memoria per creare soluzioni personalizzate per ogni mercato: dal mobile alle workstation, passando per console, desktop e server.


Ancora tutto da confermare


È importante sottolineare che nulla di quanto trapelato è ufficiale. I diagrammi sembrano tecnicamente plausibili e coerenti con l’approccio “chiplet” e modulare già intrapreso da AMD in altri settori, ma non vi è alcuna conferma che i progetti siano in fase di produzione o tape-out.

AMD potrebbe ancora modificare la struttura finale: CU, cache, interfacce di memoria e persino i nomi commerciali delle GPU potrebbero cambiare prima del lancio sul mercato.


Conclusione


La possibile architettura UDNA rappresenta un’evoluzione ambiziosa per AMD, che mira a unificare la propria offerta GPU sotto una piattaforma modulare e altamente scalabile. Se le indiscrezioni si dimostreranno fondate, potremmo assistere nei prossimi anni a una gamma di GPU AMD estremamente versatile, adatta sia al gaming estremo che all’AI e al calcolo professionale.

Nel frattempo, gli appassionati dovranno accontentarsi delle speculazioni e tenere gli occhi aperti per eventuali conferme ufficiali da parte di AMD.


HW Legend Staff


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