ASRock ha rilasciato la versione 3.40 del BIOS per le proprie schede madri basate su chipset AMD serie 800, descrivendolo come un aggiornamento di compatibilità e stabilità generale.
Tuttavia, dietro questa descrizione generica si celano modifiche significative che puntano a mitigare – seppur in modo non dichiarato – il noto problema dei socket AM5 bruciati, emerso negli ultimi mesi su alcune configurazioni con processori Ryzen di ultima generazione.
Novità tecniche: stabilità migliorata e tensioni più sicure
Sebbene le note di rilascio parlino solo di un’ottimizzazione della compatibilità con le RAM e una maggiore stabilità operativa della CPU, alcuni utenti e analisti hanno individuato modifiche tecniche precise che suggeriscono un cambio di approccio nei profili di alimentazione della piattaforma.
In particolare:
Il Load Line Calibration (LLC) per il SoC è ora fissato su livello 3, anziché lasciato su “Auto”;
La tensione SoC di default è stata impostata a circa 1,20 V, un valore più conservativo che riduce il rischio di picchi di tensione prolungati.
Questi aggiustamenti mirano a contenere i rischi legati a stress elettrici e termici eccessivi, soprattutto su CPU particolarmente sensibili come le Ryzen 9000X3D, già note per essere più vulnerabili a problemi di surriscaldamento localizzato nel socket.
La posizione di AMD e l’importanza dell’aggiornamento
Negli scorsi mesi, AMD ha attribuito la colpa del problema dei socket AM5 bruciati a BIOS OEM/ODM non conformi alle specifiche ufficiali. La versione 3.40 di ASRock sembra rispondere indirettamente a queste accuse, riportando il comportamento del sistema all’interno di parametri operativi più sicuri.
ASRock non menziona apertamente i casi di bruciatura del socket, ma l’adozione di valori di tensione più cauti e il controllo più rigido delle curve LLC sono segnali chiari di un intento preventivo.
Aggiornare o non aggiornare? Il nostro consiglio
Anche se non state riscontrando problemi di instabilità, l’aggiornamento del BIOS è caldamente consigliato, soprattutto se si utilizzano Ryzen 7000 o 9000 X3D, notoriamente più sensibili alle variazioni di tensione.
Naturalmente, è fondamentale seguire le istruzioni ufficiali di ASRock per il flashing del BIOS e eseguire un backup dei dati prima dell’operazione. Va inoltre sottolineato che il BIOS 3.40 non può risolvere danni hardware già avvenuti, ma può contribuire a prevenire futuri problemi, applicando impostazioni più conservative.
In attesa di conferme dalla community
ASRock non ha fornito dettagli aggiuntivi sulle modifiche introdotte, e al momento la community di utenti e tester è in fase di monitoraggio per valutare l’efficacia dell’aggiornamento nel prevenire danni futuri. Se i risultati saranno positivi, la versione 3.40 potrebbe rappresentare un punto di svolta nella gestione della piattaforma AM5, almeno per gli utenti delle schede ASRock.
Conclusione
Il BIOS 3.40 di ASRock sembra essere una risposta silenziosa ma concreta a una problematica che ha colpito una parte della community Ryzen. Un passo importante verso una maggiore affidabilità e sicurezza, in attesa che anche gli altri produttori seguano l’esempio con aggiornamenti simili.
HW Legend Staff