Microsoft risolve finalmente il bug “Aggiorna e arresta” dopo 10 anni


Con la nuova build Windows 11 25H2 (26200.7019) — e la corrispondente 24H2 (26100.7019)Microsoft ha finalmente corretto uno dei bug più longevi e fastidiosi del sistema operativo: la funzione “Aggiorna e arresta” che, invece di spegnere il PC, eseguiva un riavvio.

Secondo quanto riportato da Windows Latest, il problema risale ai tempi di Windows 10 e non era mai stato risolto fino ad oggi. Nelle note di rilascio, il team di sviluppo di Windows ha confermato che la nuova build “ha risolto il problema di base che poteva impedire al comando ‘Aggiorna e arresta’ di spegnere realmente il PC dopo l’installazione degli aggiornamenti.”


Un problema di lunga data


Il bug era legato al complesso processo di aggiornamento di Windows, che prevede due fasi:


  1. Applicare gli aggiornamenti pendenti;

  2. Riavviare in modalità offline servicing per sostituire i file di sistema bloccati.


Terminata questa fase, il sistema avrebbe dovuto spegnersi, ma in molti casi si limitava a tornare alla schermata di accesso. Gli esperti ipotizzano che la causa fosse una race condition o un errore nella Windows Servicing Stack, dove l’istruzione di spegnimento veniva persa o ignorata durante il riavvio.


Conseguenze e impatto


Il malfunzionamento ha colpito gli utenti per un intero decennio, causando non pochi disagi: molti si aspettavano di trovare il PC spento dopo gli aggiornamenti, ma lo ritrovavano acceso e inattivo — con il rischio, per chi usava un laptop, di ritrovarsi la batteria completamente scarica.

Con questa correzione, Microsoft continua il suo percorso di ottimizzazione di Windows 11, puntando a un’esperienza più stabile e coerente per gli utenti. Dopo anni di segnalazioni, il comando “Aggiorna e arresta” farà finalmente ciò che promette.


HW Legend Staff


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