NVIDIA ripristina PhysX su RTX 50: tornano fluidi Batman, Metro e Borderlands 2


All’inizio del 2025, NVIDIA ha ufficialmente cessato il supporto al software a 32 bit sulle GPU GeForce RTX 50 series “Blackwell”, causando anche la rimozione del supporto hardware a PhysX.

La decisione, legata alla transizione definitiva verso applicazioni esclusivamente a 64 bit, ha però generato numerose criticità con i giochi legacy.

A fronte delle forti richieste della community, NVIDIA ha ora introdotto eccezioni specifiche per una selezione di titoli storici, ristabilendo accelerazione PhysX su GPU e piena compatibilità tramite il nuovo driver GeForce Game Ready 591.44 WHQL.


I giochi che tornano a sfruttare PhysX su RTX 50


Con il nuovo driver certificato, i seguenti titoli torneranno a utilizzare l’accelerazione fisica su GPU anche sulle RTX 50:


  • Alice: Madness Returns;

  • Assassin’s Creed IV: Black Flag;

  • Batman: Arkham City;

  • Batman: Arkham Origins;

  • Borderlands 2;

  • Mafia II;

  • Metro 2033;

  • Metro: Last Light;

  • Mirror’s Edge.


Questi giochi potranno ora sfruttare appieno la potenza delle RTX 50, evitando i cali prestazionali che si verificavano con l’elaborazione PhysX affidata esclusivamente alla CPU.


Perché PhysX era stato disabilitato sulle RTX 50


La rimozione del supporto a 32 bit è stata una conseguenza diretta dell’abbandono del CUDA 32-bit sulle GPU Blackwell. Le precedenti generazioni, dalla famiglia Maxwell fino ad Ada, continueranno invece a mantenere piena compatibilità con il vecchio stack software.

Sulle RTX 50, l’assenza del supporto a 32 bit aveva costretto i giochi basati su PhysX legacy a:


  • Eseguire la fisica via CPU;

  • Subire cali di frame rate;

  • Perdere parte degli effetti fisici avanzati.


Con l’introduzione delle eccezioni driver, NVIDIA ha ora ripristinato le prestazioni originali almeno per i titoli più richiesti.


Le origini e il declino di PhysX


Il motore PhysX nasce come NovodeX, acquisito e rinominato da Ageia nel 2004, prima di essere inglobato da NVIDIA nel 2008. L’obiettivo era spostare sulla GPU simulazioni complesse come:


  • Ragdoll;

  • Tessuti;

  • Sistemi particellari;

  • Fluidodinamica.


Questo approccio consentiva grafica fisica avanzata senza sovraccaricare la CPU. Tuttavia, la crescente dipendenza da CUDA e da componenti legacy a 32 bit ha progressivamente limitato la portabilità di PhysX verso:


  • Hardware non NVIDIA;

  • Console;

  • Piattaforme mobile.


Nel tempo, molti sviluppatori hanno adottato motori fisici multipiattaforma più flessibili o soluzioni proprietarie, riducendo la presenza di PhysX nelle nuove produzioni.


Conclusioni: compromesso tra legacy e futuro a 64 bit


La decisione di NVIDIA di introdurre eccezioni mirate rappresenta un compromesso tecnico e commerciale:


  • Da un lato, la transizione definitiva al 64 bit;

  • Dall’altro, la tutela delle prestazioni nei grandi classici PC.


Con il driver 591.44 WHQL, i possessori di RTX 50 possono finalmente tornare a godere di PhysX accelerato su GPU nei titoli storici più amati, evitando il downgrade prestazionale imposto in precedenza.


HW Legend Staff


Newsletter HW Legend


Caricamento