ENDORFY Arx 700 Air Midi-Tower [EY2A012]


Il mercato dei cabinet per sistemi desktop è senza dubbio in forte e costante espansione in questi ultimi anni. Molte aziende specializzate investono molto in termini progettuali ed economici per la realizzazione numerose e ben differenziate proposte al fine di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza e di esigenza, tra queste abbiamo il piacere di parlarvi di ENDORFY, una giovane realtà polacca che non nasconde le proprie ambizioni e non teme di competere con i marchi più noti e affermati sul mercato. Nell’articolo che vi proponiamo in data odierna andremo ad analizzare nel dettaglio il nuovissimo Arx 700 Air, uno chassis in formato Midi-Tower caratterizzato da un look moderno e sobrio, realizzato con materiali di qualità e provvisto di una stupenda paratia laterale in vetro temperato che consente di intravvedere ed ammirare la componentistica interna, garantendo un impatto visivo di sicuro effetto. Lo chassis appare perfetto per la realizzazione di configurazioni di fascia medio-alta, vantando una grande cura nella gestione degli spazi interni e dei flussi d’aria, con accorgimenti specifici atti ad assicurare temperature ottimali e massima silenziosità. Non mancano interessanti possibilità di integrazione per tutti quegli utenti che preferiscono affidarsi al liquido per quanto riguarda il raffreddamento delle componenti più calorose. Le potenzialità offerte in tal senso sono indubbiamente notevoli, prevedendo la possibilità di integrare non soltanto le ormai diffuse soluzioni di tipo All-in-One, ma all’occorrenza anche dei più complessi e prestanti impianti a liquido di tipo tradizionale. Non ci resta che augurarvi una buona lettura, sperando che l’articolo sia di vostro gradimento!

ENDORFY Navis F240 A-RGB – 240mm Liquid CPU Cooler AIO [EY3B004] – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5



ENDORFY è una giovane realtà polacca nata dalla fusione di due marchi certamente noti ed apprezzati, stiamo parlando di SilentiumPC, specializzato in soluzioni di raffreddamento, alimentatori e altri componenti per PC, ed SPC Gear, focalizzato al contrario su diversi tipi di accessori e periferiche dedicate al mondo del gaming.

Il nuovo marchio, fermamente voluto dal gruppo Cooling Sp. z o.o., a cui fa capo, vuole essere una risposta alla situazione in continua evoluzione sul mercato delle nuove tecnologie, nonché un investimento che consentirà all’azienda di espandersi più rapidamente sul mercato globale.

Łukasz Zdziech, CEO del gruppo, non nasconde che il nuovo brand dovrebbe aiutare nell’ulteriore espansione dell’azienda. Come dice lui stesso: “Stiamo già registrando risultati promettenti su diversi mercati esteri, ad esempio nella Repubblica Ceca o in Germania.

Tuttavia, è giunto il momento di aumentare in modo significativo la portata delle nostre attività. Saremo presenti in quasi tutta Europa, e in futuro in tutto il mondo. Sono fermamente convinto che ENDORFY competerà con le più grandi aziende del settore, sia in termini di qualità che di disponibilità del prodotto. “

Ulteriori informazioni le trovate sul sito ufficiale ENDORFY.

[nextpage title=”Confezione e Bundle”]


Il nuovo ENDORFY Arx 700 Air giunto in redazione è, nello specifico, il modello EY2A012, contraddistinto da una colorazione interna ed esterna completamente nera opaca e dall’assenza di illuminazione RGB integrata. La confezione che lo racchiude è interamente realizzata in robusto cartone dalle dimensioni generose, capace di garantire l’assoluta integrità del prodotto anche nell’eventualità di un trasporto movimentato.

La colorazione di base è marrone, con una finitura superficiale opaca, un design indubbiamente sobrio ed essenziale che non fa che confermare quanto l’azienda polacca tenga al tema della salvaguardia ambientale e pertanto desideri sensibilizzare anche l’utente finale su questo importante argomento. Di conseguenza la confezione non presenta particolari effetti visivi, ma al contrario risulta di una semplicità visiva unica pur offrendo un quadro completo delle caratteristiche tecniche del prodotto, fornendo così al possibile acquirente l’opportunità di valutare se questi possa soddisfare o meno le proprie esigenze.

Sia sulla parte frontale che posteriore della confezione spiccano il marchio aziendale, in alto a destra, e la nomenclatura completa del prodotto, nella parte opposta. In basso, sulla sinistra, troviamo uno slogan di sicuro effetto che recita “Airflow is solved. Your move”, mentre spostandoci verso destra viene indicato il codice prodotto e l’indirizzo della pagina web ufficiale dell’azienda. Le informazioni sono quindi le medesime con unica differenza rappresentata dall’immagine centrale stilizzata del cabinet, completamente chiuso e comprensivo di una configurazione completa installata al suo interno, nella parte frontale; esploso e privo di componentistica nella parte posteriore. In entrambi i casi non mancano numerosi dettagli circa le più significative caratteristiche del prodotto, come la presenza di una paratia laterale realizzata in robusto vetro temperato, un pannello frontale e superiore provvisto di mesh per favorire il pescaggio dell’aria da parte delle ottime ventole proprietarie fornite in dotazione (delle Stratus PWM da 140 millimetri di diametro), nonché tutti gli accorgimenti specifici atti a semplificare l’accesso alla parte interna da parte dell’utente per le operazioni di pulizia e quant’altro.

Su entrambi i laterali più corti viene riproposta la nomenclatura del prodotto ed il marchio aziendale, con l’aggiunta, però, di una panoramica completa delle più significative caratteristiche tecniche e funzionalità previste per questo specifico modello, come il colore, le dimensioni ed il peso, e le misure d’ingombro precise. Purtroppo, come spesso accade del resto, tutte queste informazioni sono riportate esclusivamente in lingua inglese.

Appare chiaro fin da subito come l’azienda voglia mettere in grande evidenza i punti di forza del suo prodotto, così da catturare immediatamente l’attenzione del consumatore finale. Il trasporto, nonostante le generose dimensioni complessive risulta agevolato dalla presenza di comode e pratiche maniglie sui lati della confezione. Non mancano, come di consueto, tutte le varie informazioni di contatto aziendali, oltre che un utile QR Code che, se scansionato rimanderà alla pagina web dedicata, così da ottenere maggiori informazioni su questo interessante chassis. Non mancano, infine, i principali loghi delle varie certificazioni ottenute.

L’apertura della confezione è del tutto semplice, basterà infatti sollevare i quattro lembi superiori e in pochi secondi ci troveremo di fronte al contenuto. La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato in fase di trasporto.

La prima cosa che notiamo sono gli ottimi materiali utilizzati per l’imballaggio. Lo chassis è interamente avvolto in una grande pellicola in plastica trasparente e ancorato tra due semi-gusci di polistirolo che lo proteggono da urti e graffi accidentali.

Il bundle fornito in dotazione risulta basilare ma allo stesso tempo completo. In una generosa busta di plastica troviamo varie tipologie di viti e diverse fascette per il fissaggio dei cavi.

Presente, inoltre, il classico manuale d’uso multi lingue (incluso l’italiano) con elencate le caratteristiche del cabinet e alcuni consigli sull’assemblaggio dei componenti. Il manuale d’istruzioni appare completo ed esaustivo, infatti è possibile trovare in maniera dettagliata e completa tutte le spiegazioni necessarie per sfruttare al meglio il nuovo cabinet. Il contenuto della confezione pertanto comprende:


  • Cabinet ENDORFY Arx 700 Air Midi-Tower (Black);
  • Busta accessori con viteria e fascette stringi cavo;
  • Manuale cartaceo d’Istruzioni.

Il produttore polacco non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta ben studiato e funzionale, consentendo fin da subito di apprendere tutte le principali informazioni sul prodotto.

Siamo pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche dell’interessante Arx 700 Air Midi-Tower [EY2A012].

[nextpage title=”Principali Caratteristiche Tecniche e Funzionalità”]


Negli ultimi mesi è innegabile che nuova famiglia Arx 700 di ENDORFY sia stata in grado di attirare su di sé l’attenzione degli appassionati di tutto il monto, tutto questo grazie non soltanto ad un aspetto estetico sobrio e moderno, ma soprattutto grazie alle interessanti caratteristiche tecniche e funzionalità che l’azienda ha sapientemente implementato pur mantenendo un costo finale estremamente competitivo.

Il cabinet prevede la commercializzazione in due differenti modelli; il primo è l’Arx 700 Air, che osserveremo approfonditamente nel corso di questo articolo, mentre il secondo è l’Arx 700 A-RGB. La differenza tra queste due proposte è facilmente intuibile già dalla nomenclatura, e consiste essenzialmente nelle ventole proprietarie fornite in dotazione, precisamente cinque Stratus 140 PWM nel primo modello, e quattro Stratus 140 PWM provviste di illuminazione a LED di tipo A-RGB integrata nel secondo.

Lo chassis in sé è del tutto identico nelle caratteristiche e si presenta con una colorazione interamente Nera Opaca, sia all’esterno che all’interno. Per quanto riguarda, invece, il telaio, è stato scelto l’acciaio SPCC, capace di garantire un’ottima robustezza e durata nel tempo, pur consentendo una sensibile riduzione dei costi complessivi.

L’aspetto estremamente accattivante e sobrio e consente a questo chassis di integrarsi nel migliore dei modi in qualsiasi ambiente, da un più tradizionale ufficio, fino ad arrivare ad un moderno salotto o postazione da gioco.

Dal punto di vista degli ingombri, dimensioni pari a 486 (H) x 228 (W) x 472 (L) millimetri, certamente ai limiti per uno chassis in formato Midi-Tower, consentono di ospitare senza alcun problema configurazioni di fascia medio alta in tutta tranquillità, con schede madri in formato standard ATX, Micro-ATX o Mini-ITX e schede grafiche fino ad un massimo di ben 410 millimetri di lunghezza (praticamente nessuna limitazione, invece, per quanto riguarda l’altezza della scheda).

Il generoso spazio interno offre ottime possibilità di integrazione sia di impianti a liquido di tipo tradizionale e sia delle ormai diffuse soluzioni All-in-One. Il nuovo Arx 700 Air, infatti, prevede la possibilità di ospitare un radiatore fino a 360 millimetri nella parte frontale, oltre che, all’occorrenza, un secondo radiatore, sempre da massimo 360 millimetri nella parte superiore, ed un terzo da 120 o 140 millimetri nella parte posteriore.

Il cabinet vanta potenzialità molto interessanti anche per tutti coloro che, al contrario, intendono mantenersi fedeli alle più tradizionali soluzioni ad aria, a cominciare dal pieno supporto per dissipatori a torre per CPU fino a ben 179 millimetri di altezza.  Il produttore polacco ha previsto in dotazione, come anticipato, ben cinque ventole di classe premium da 140 millimetri di diametro, ovviamente proprietarie ed appartenenti all’apprezzata famiglia Stratus PWM, di cui tre installate in immissione nella parte frontale dello chassis, una in estrazione nel retro e un’altra, sempre in estrazione, nella parte superiore. Se questo non bastasse è prevista la possibilità di aggiungerne altre, da 120 o da 140 millimetri, in maniera da ottenere un flusso d’aria ancor più elevato.

Non mancano, inoltre, accorgimenti specifici pensati per evitare l’accumulo di polvere all’interno sia dello chassis che dell’alimentatore, nello specifico dei comodi filtri facilmente rimuovibili in maniera da rendere le operazioni di manutenzione e pulizia estremamente semplici e veloci.

Del tutto notevole la gestione degli spazi interni offerta da questo interessante cabinet. Troviamo, infatti, accorgimenti mirati a garantire un’installazione semplice ed ordinata delle componenti hardware; da notare ad esempio l’ottima modularità delle parti interne, quali cestelli e slitte dedicate alle unità di memorizzazione SSD o HDD tradizionali, oltre che un più efficiente cable management al fine di garantire non soltanto un miglior ricircolo dell’aria all’interno dello chassis, ma soprattutto una vista decisamente più pulita ed elegante attraverso la generosa finestra laterale in vetro temperato.

Al fine di conferire un aspetto estremamente pulito e ordinato la parte frontale non prevede la presenza di appositi alloggi per l’installazione di unità ottiche da 5.25”, ormai indubbiamente in disuso e quindi non più di fondamentale importanza, ma solamente un completo pannello I/O collocato nella parte alta del cabinet. Grazie a questo accorgimento, unito ad una accurata disposizione degli spazi interni, è possibile creare configurazioni molto più pulite ed ordinate.

Nella tabella che segue riportiamo le specifiche tecniche principali del cabinet, così come dichiarate dal produttore:

Le caratteristiche tecniche dichiarate rispecchiano appieno la volontà dell’azienda di realizzare un cabinet innovativo ed unico nel suo genere, estremamente funzionale, curato fin nei minimi particolari e costruito con materiali robusti e di qualità. Un prodotto del genere siamo certi possa soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, compresa quella più esigente, anche grazie ai generosi e ben studiati spazi interni ed alle buone possibilità di integrazione sia di prestanti e complessi impianti di raffreddamento a liquido tradizionali e sia delle sempre più diffuse soluzioni All-in-One.

Nel corso della nostra recensione analizzeremo le caratteristiche peculiari e innovative che i tecnici dell’azienda polacca hanno voluto mettere a disposizione dei propri clienti. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio l’interessante soluzione Arx 700 Air Midi-Tower [EY2A012].

[nextpage title=”Uno sguardo all’esterno (modello EY2A012)”]


Grazie ad uno stile accattivante e moderno, unito all’utilizzo di materiali di buona qualità, il nuovissimo Midi-Tower Arx 700 Air di ENDORFY risulta un case capace di attirare l’attenzione.

Buona parte del merito va senza ombra di dubbio alla generosa paratia laterale in vetro temperato che consente una visione ancor più nitida della componentistica interna.

Il modello giunto in redazione è nello specifico il EY2A012, contraddistinto da una colorazione di base completamente nera, con finitura opaca, sia all’esterno che all’interno, e assenza di illuminazione RGB. Lo chassis vanta una robusta struttura in acciaio SPCC, con verniciatura superficiale e rifiniture di buon livello. Al fine di conferire un aspetto estremamente pulito e ordinato la parte frontale non prevede la presenza di appositi alloggi per l’installazione di unità ottiche da 5.25”, ormai indubbiamente in disuso e quindi non più di fondamentale importanza, ma solamente un completo pannello I/O collocato nella parte alta del cabinet. Il produttore ha previsto la presenza, oltre che degli immancabili pulsanti di accensione/spegnimento e reset, anche di una coppia di jack da 3.5” (per il collegamento di cuffie o microfono), una coppia di porte USB 3.2 Gen1 Type-A ed una singola porta USB 3.2 Gen2 Type-C.

Nella parte posteriore dello chassis, oltre al consueto alloggiamento per una PSU in formato standard ATX ed allo slot per il posizionamento della I/O Shield della propria scheda madre, notiamo delle generose griglie per favorire l’espulsione dell’aria da parte della ventola da 140 millimetri preinstallata. Appare evidente una notevole pulizia e una quasi maniacale cura per i dettagli, seppur si tratta di una parte del cabinet che nella maggior parte dei casi non viene mantenuta a vista. Il nuovo Arx 700 mette a disposizione 7 slot di espansione, ognuno dei quali provvisto di una resistente griglia in metallo opportunamente forata per favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.

Analizzando le paratie laterali, possiamo notare che esse risultano sensibilmente diverse tra loro. Il lato sinistro, infatti, è interamente realizzato in robusto vetro temperato (da 4 millimetri di spessore), aspetto che conferisce allo chassis un aspetto indubbiamente molto elegante ed unico nel suo genere, consentendo di intravvedere l’interno e, più nello specifico, la componentistica hardware presente. Un ulteriore tocco di classe al già ricercato look estetico di questo cabinet. Per l’apertura sono state previste una coppia di tradizionali viti tool-less, collocate nella parte posteriore del pannello.

Il lato destro, realizzato in acciaio SPCC, al contrario, è del tutto pulito ed uniforme, privo di qualsiasi caratteristica di rilievo. Il fissaggio del pannello sfrutta una coppia di tradizionali viti tool-less in maniera da rendere le operazioni di apertura e chiusura estremamente rapide anche senza l’ausilio di attrezzi specifici.

Il pannello frontale, anch’esso realizzato in robusta plastica ABS, prevede una generosa griglia mesh, pensata per favorire il pescaggio dell’aria da parte delle ventole e limitare, almeno in parte, il trasporto di polvere verso l’interno del cabinet. Il fissaggio è magnetico, in modo tale da semplificare il più possibile le operazioni di pulizia.

Una volta rimosso il pannello mesh avremo accesso alle ventole proprietarie preinstallate, tutte da ben 140 millimetri di diametro, appartenenti alla famiglia Stratus PWM.

Nella parte superiore dello chassis possiamo notare, oltre al già osservato pannello I/O, anche l’alloggiamento per un massimo di tre ventole di raffreddamento da 120 millimetri di diametro, oppure di una coppia di ventole più grandi da 140 millimetri, delle quali, come possiamo notare, una è già preinstallata di serie. Il produttore ha previsto la presenza di un pannello mesh estraibile, fissato al telaio per mezzo di una pratica vite tool-less.

Lo chassis viene mantenuto sollevato dal piano di appoggio per mezzo di quattro piedini, provvisti di gommatura e opportunamente avvitati al telaio. L’aver previsto un rialzo di poco più di due centimetri rispetto al piano di appoggio assicura che anche l’alimentatore riesca a pescare sufficiente aria dall’esterno, evitandone così il surriscaldamento. Anche in questo caso, come abbiamo già avuto modo di osservare in precedenza, non manca un pratico filtro per evitare l’accumulo di polvere (in questo caso all’interno non soltanto della PSU ma anche del cabinet), facilmente rimuovibile durante le operazioni di manutenzione.

Dopo questa prima analisi della parte esterna del nuovo Arx 700 Air Midi-Tower [EY2A012] appare evidente come il produttore polacco, in fase di progettazione, abbia curato molto attentamente ogni particolare, raggiungendo una qualità costruttiva certamente elevata. Siamo rimasti colpiti dalla cura di ogni componente. Ora siamo pronti per andare ad esaminare la parte interna.

[nextpage title=”Uno sguardo all’interno (modello EYA012)”]


ENDORFY ha realizzato un prodotto indubbiamente molto interessante, contraddistinto da uno stile elegante ed al tempo stesso molto accattivante. La qualità del prodotto risulta complessivamente più che buona, così come lo spazio all’interno per il montaggio dei vari componenti.

La rimozione dei pannelli laterali, come abbiamo visto, è estremamente semplice grazie alla presenza di viteria di tipo tool-less. In ogni caso vi raccomandiamo di prestare la massima attenzione, avendo comunque a che fare con una lastra di vetro temperato, che seppur contraddistinta da uno spessore più che buono (4 millimetri) è ben più fragile del più comunemente utilizzato plexiglass.

Come possiamo vedere dall’immagine la gestione degli spazi interni è indubbiamente ben congegnata, con accorgimenti specifici pensati per ospitare configurazioni di fascia medio-alta estremamente ordinate e pulite da vedere. L’ampio spazio a disposizione, inoltre, consente agli utenti la massima libertà anche nell’eventualità di integrazione di impianti di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, ben più complessi e prestanti delle più diffuse soluzioni All-in-One presenti sul mercato.

Interessante notare come gli ingegneri dell’azienda polacca abbiano curato con maniacale scrupolosità la gestione del cable management. A nostro avviso è stato svolto un ottimo lavoro, il passaggio dei cavi verso l’interno avviene attraverso alcuni fori opportunamente gommati, in maniera da evitarne il danneggiamento della guaina isolante.

Lo chassis supporta appieno schede madri con fattore di forma in standard ATX, Micro-ATX oppure Mini-ITX, con installazione della stessa in verticale. Questo cabinet supporta fino a 179 millimetri di altezza massima per quanto riguarda l’eventuale dissipatore di calore a torre dedicato alla CPU.

Lo spazio tra l’alloggio della scheda madre ed il pannello laterale, pari a poco meno di 35 millimetri, è più che sufficiente per assicurare un agevole posizionamento dei vari cavi di collegamento. Il produttore, inoltre, ha previsto una serie di comode fascette in velcro preinstallate (precisamente sei), così da facilitare ancor più le operazioni di cable-management durante la fase di assemblaggio.

La presenza di un foro di generose dimensioni in corrispondenza della zona socket della scheda madre consente di semplificare in maniera decisa il montaggio e lo smontaggio del sistema di dissipazione del calore dedicato al microprocessore, spesso provvisto di backplate posteriore di rinforzo. Riteniamo questa una caratteristica ormai immancabile in uno chassis di moderna concezione.

Il nuovo Arx 700 Air prevede senz’altro buone possibilità di installazione per quanto riguarda le unità di memorizzazione. Nella parte anteriore dello chassis, ad esempio, è possibile fissare una coppia di unità in formato ridotto da 2.5” (indifferente se HDD meccanici oppure SSD).

Al contrario, nella parte posteriore del cabinet, si potrà procedere al fissaggio di un massimo di ben cinque unità in formato ridotto da 2.5”, oppure quattro unità da 2.5” ed una in formato standard da 3.5”, sfruttando la predisposizione combinata prevista nella parte inferiore, collocata alla sinistra dell’alloggiamento PSU.

Non lontano dagli alloggiamenti dedicati alle unità di memorizzazione posteriori osserviamo un utile Fan-HUB a cinque canali, nei quali sono collegate tutte le ventole di raffreddamento preinstallate di serie. In questo modo il loro controllo avverrà tramite segnale PWM direttamente attraverso il software di gestione/BIOS della propria scheda madre, collegando un singolo cavo 4-Pin PWM.

Decisamente buone le possibilità di ottimizzazione del flusso d’aria interno grazie alla possibilità di poter installare ulteriori ventole di raffreddamento in aggiunta alle cinque preinstallate di serie, delle quali tre in immissione nella parte frontale, e due in estrazione nella parte posteriore e superiore dello chassis. Nello specifico sarà possibile incrementare il flusso sia in entrata che in uscita aggiungendo un’ulteriore ventola in estrazione, da 140 millimetri, nella parte superiore, ed un’altra ventola in immissione, da 120 millimetri, nel pannello inferiore (sopra il vano PSU). Ricordiamo che nella parte superiore del cabinet sono supportate anche ventole da 120 millimetri, in questo caso il quantitativo massimo di ventole installabili sale a tre, ma sarà ovviamente necessario rimuovere la ventola preinstallata di serie.

Per coloro che al contrario intendono utilizzare una soluzione di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale oppure di tipo All-in-One (AIO) è possibile fissare senza problemi un radiatore da 120/140 millimetri nella parte posteriore, un secondo da 120/240/360 oppure 280 millimetri nella parte superiore, ed addirittura un terzo, delle medesime dimensioni, nella parte anteriore dello chassis. Anche in questo caso lo spazio a disposizione è generoso e più che sufficiente per consentire l’installazione di un radiatore non necessariamente di tipo “slim”, dal momento che si hanno a disposizione oltre 70mm.

Spostandoci ad analizzare la parte inferiore interna dello chassis, la prima cosa che balza immediatamente all’aocchio è la presenza di una grande copertura metallica che ricopre il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX (fino ad un massimo di ben 340 millimetri di lunghezza), a tutto vantaggio dell’estetica e della gestione della componentistica interna e dei cavi da parte dell’utente. Nella parte superiore del vano sono previsti una serie di fori di forma rettangolare pensati per il passaggio degli eventuali cavi di alimentazione supplementare dedicati all’eventuale scheda grafica discreta, oltre che per i vari collegamenti alla scheda madre.

Per l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto per una lunghezza massima pari a ben 410 millimetri, valore indubbiamente notevole che assicura la piena compatibilità verso la totalità dei modelli presenti sul mercato. Nessuna limitazione nemmeno per quanto riguarda l’altezza della scheda, visto che il cabinet mette a disposizione ben sette slot di espansione. Per ognuno di questi è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata per favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.

Alla luce di quanto osservato durante questa breve analisi degli interni del nuovo Arx 700 Air non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto dall’azienda polacca durante la fase di progettazione di questa interessante soluzione Midi-Tower, curando ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire un efficace gestione dei cavi di collegamento al fine di ottenere un aspetto estetico pulito ed ordinato.

Possiamo ora procedere con l’analisi delle specifiche tecniche delle ventole e dei relativi flussi d’aria che sono in grado di generare.

[nextpage title=”Analisi delle Ventole e Gestione dei Flussi d’aria”]


Il nuovo Arx 700 Air prevede una configurazione originale capace di assicurare un buon ricircolo interno dell’aria.

Il produttore polacco, infatti, ha provvisto questo particolare modello di ben cinque ventole preinstallate di classe premium, ovviamente proprietarie, nello specifico delle Stratus 140 PWM (EY4A011) da 140 millimetri di diametro e 25 millimetri di spessore.

A livello prettamente estetico la colorazione completamente nera dona al prodotto un aspetto elegante ed in grado di abbinarsi al meglio all’interno di qualsiasi configurazione. Queste ventole sono studiate in modo da massimizzare la portata d’aria e mantenere la minima rumorosità. La qualità costruttiva è eccellente, con una flessione ridotta sull’asse diagonale. La resistenza dei materiali è molto buona e la sensazione generale è di ottima robustezza.

Il frame è di tipo rotondo, particolare scelto appositamente per ridurre la rumorosità ed il rumore prodotto dall’aria. Il sistema di rotazione utilizzato fa in modo che non vi siano parti meccaniche in contatto, evitando pertanto usura e garantendo una maggiore longevità e durata nel tempo. Le ventole appartenenti alla famiglia Stratus PWM utilizzano la tecnologia Fluid Dynamic Bearing (FDB), che prevede un cuscinetto galleggiante in un particolare fluido, per ridurre ai minimi termini gli attriti, e di conseguenza il rumore generato.

Il rotore centrale non occupa troppo spazio e consente di avere maggior area a disposizione per le pale. La funzione principale di queste ventole è quella di concentrare e massimizzare sia il flusso che la pressione statica del getto d’aria. Le pale hanno un layout dalla linea irregolare, infatti esse partono da un profilo stretto nei pressi del rotore per poi allungarsi, fino al raggiungimento della massima estensione, in prossimità della cornice. Queste ventole non dispongono di LED o altro tipo di illuminazione, inoltre non sono previsti fori per il montaggio manuale di quest’ultimi.

Il produttore accredita queste particolari ventole per un regime di rotazione massimo pari a 1.200±10% RPM, ma non fornisce alcun dettaglio circa il flusso d’aria prodotto, la pressione statica e la rumorosità. Le ventole sfruttano un’alimentazione a 12V ed il pieno supporto PWM (Pulse-Width Modulation) garantisce la massima silenziosità e un’elevata portata d’aria.

Nella seguente tabella riportiamo le specifiche tecniche dettagliate di questa interessante ventola, così come vengono riportate nel sito del produttore polacco:

Delle cinque ventole preinstallate, tre sono collocate nella parte frontale dello chassis, ovviamente orientate in immissione. Come abbiamo osservato nei capitoli precedenti dell’articolo è prevista la presenza di un generoso filtro magnetico estraibile al fine di evitare l’accumulo della polvere all’interno.

Le restanti ventole sono collocate in posizione diametralmente opposta, ovvero nella parte posteriore e superiore dello chassis, opportunamente fissate in maniera da veicolare l’aria calda verso l’esterno.

Nella configurazione “base” abbiamo le ventole frontali da 140 millimetri di “Colore Blu” che immettono una buona quantità di aria fresca all’interno dello chassis, mentre le restanti, di “Colore rosso“, provvedono ad espellere verso l’esterno l’aria ormai calda.

Questo tipo di soluzione è certamente molto pratica e funzionale; infatti, il flusso d’aria proveniente dall’esterno crea un circolo d’aria più che sufficiente per smaltire il calore generato dai vari componenti presenti all’interno dello chassis. Uno degli aspetti più importanti di un cabinet è quello di riuscire a garantire una temperatura costante su tutti i componenti installati e mantenere il silenzio assoluto nell’ambiente circostante.

Dalle prove svolte possiamo affermare che il ricircolo d’aria è sempre ben bilanciato ed equilibrato, tale da raffreddare in maniera uniforme tutti i componenti installati. Il circuito di ventilazione risulta ben progettato e dimensionato. Per ottenere prestazioni ancora migliori è prevista la possibilità di installare ulteriori ventole opzionali, così come riportato di seguito:

Nella configurazione “completa” è possibile installare un’ulteriore ventola da 140 millimetri nella parte superiore, in aggiunta a quella già preinstallata in estrazione, oppure, in alternativa, sostituire la ventola presente con un massimo di tre ventole più piccole, da 120 millimetri. In aggiunta è possibile installare un’altra ventola, da massimo 120 millimetri di diametro, al di sopra del vano dedicato alla PSU, preferibilmente orientata in modo da immettere aria fresca nel cabinet, prelevandola dalla base.

In questa configurazione, le quattro ventole di “Colore Blu” immettono una notevole quantità di aria fresca all’interno dello chassis, mentre le restanti ventole, di “Colore rosso“, provvedono ad espellere verso l’esterno, in maniera decisamente efficiente, l’aria ormai calda.

L’installazione delle ventole opzionali non potrà che migliorare in maniera esponenziale la situazione. Chiaramente questa configurazione risulta ottima e consente di avere un ricircolo d’aria ancor più bilanciato ed equilibrato, tale da raffreddare in maniera ottimale tutti i componenti installati. Tale soluzione è indicata per chi utilizza molti componenti all’interno dello chassis.

Per chi desidera al contrario adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, visto la buona distribuzione degli spazi interni, sarà possibile installare all’interno dello chassis queste tipologie di radiatori:


  • Parte Anteriore: 120/240/360mm oppure da 280mm (anche non necessariamente di tipo “slim” o in alternativa con ventole in configurazione Push/Pull);
  • Parte Superiore: 120/240/360mm oppure da 280mm (preferibilmente di tipo “slim”);
  • Parte Posteriore: singolo radiatore da 120 o 140 millimetri.

Per gli utenti meno esperti è possibile utilizzare uno dei numerosi e ormai anche abbastanza performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One, certamente molto facili da installare e senza obbligo di manutenzione (se non la semplice rimozione della polvere dal radiatore/ventole). A riguardo non possiamo che consigliare uno dei tanti modelli commercializzati dalla stessa ENDORFY, appartenenti alla famiglia Navis.

[nextpage title=”Installazione dei Componenti e Temperature Rilevate”]


Dopo aver analizzato nel dettaglio le caratteristiche tecniche del nuovo Arx 700 Air non potevamo certo sottrarci all’assemblaggio di una configurazione completa al suo interno.

Le operazioni, anche grazie all’ottima gestione degli spazi interni del cabinet, si sono rivelate estremamente semplici e veloci.

Nel nostro caso abbiamo scelto i componenti con la finalità di dare vita ad una configurazione di buon livello, capace di garantire una buona esperienza d’uso e al tempo stesso di sfruttare buona parte delle potenzialità dello chassis del produttore polacco. Nella tabella che segue un riassunto della componentistica utilizzata:

Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento dedicato al microprocessore (Intel Core i9 13900K 24C/32T) ci siamo affidati ad un altro prodotto ENDORFY, nello specifico l’ottimo Navis F240 A-RGB, un’interessante soluzione a liquido di tipo All-in-One recentemente presentata dall’azienda polacca e della quale vi proponiamo una recensione dettagliata (link all’articolo).

L’installazione del generoso radiatore da 240 millimetri nella parte superiore dello chassis è risultata semplice e veloce, tuttavia, è doveroso precisare che si è resa obbligata, per ovvi motivi, la rimozione della ventola preinstallata di serie nella medesima posizione. Abbiamo ovviamente mantenuto l’orientamento in estrazione, così da ridurre il più possibile il rischio di “ristagno” dell’aria calda all’interno del cabinet.

La scheda grafica utilizzata, nello specifico una INNO3D GeForce RTX 4060 TWIN X2 8GB GDDR6, provvista di processore grafico AD107 basato su architettura Ada Lovelace e contraddistinta da una lunghezza di 250 millimetri ed un ingombro in altezza di 2 slot, non rappresenta certamente un problema per questo cabinet. Il foro presente nel motherboard-tray consente un agevole passaggio del cavo necessario alla corretta alimentazione della scheda, di tipo PCIe a 8-pin, a tutto vantaggio dell’ordine interno. Nel nostro caso abbiamo anche scelto di utilizzate un particolare adattatore a 180° , così da ottenere un risultato ancora più gradevole alla vista.

Nella nostra configurazione abbiamo previsto la presenza, per quanto riguarda le unità di memorizzazione, sia di un tradizionale disco meccanico (Western Digital Red da 4.0TB) e sia di una più prestante unità allo stato solido (Kingston A400 da 240GB). Al fine di ottenere un risultato il più possibile ordinato e pulito abbiamo scelto di installare entrambe le unità nella parte posteriore del cabinet, sfruttando gli alloggiamenti previsti dal produttore. Il fissaggio ha richiesto davvero pochissimi minuti, così come il collegamento dei vari cavi necessari.

Il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX (nel nostro caso un ADATA XPG COREREACTOR da 1000W con certificazione 80 PLUS Platinum) mette a disposizione uno spazio indubbiamente più che buono per nascondere in maniera efficace, ed anche abbastanza ordinata, tutti i vari cavi di collegamento e di alimentazione necessari al corretto funzionamento del computer. Ovviamente nel nostro caso non abbiamo avuto il tempo necessario per un cable-management perfetto, in ogni caso il risultato ottenuto ci è parso più che soddisfacente.

Il risultato finale che abbiamo ottenuto è a nostro avviso di grande impatto visivo, pulito ed estremamente ordinato, indubbiamente capace di attirare l’attenzione.

Grazie alla bellissima paratia laterale in vetro temperato, leggermente oscurato, sarà possibile intravvedere la componentistica interna in tutto il suo splendore. In condizioni di scarsa luminosità ambientale l’ormai immancabile presenza, sulle componenti hardware di ultima generazione, di sistemi di illuminazione a LED di tipo RGB, contribuisce a creare un effetto decisamente molto appagante e gradevole alla vista.

Vi possiamo garantire che questo particolare chassis sarà in grado di catturare la vostra attenzione e quella dei vostri amici. Non possiamo che ritenerci molto soddisfatti dell’ottimo lavoro svolto dal produttore asiatico.


Per concludere, abbiamo effettuato delle prove per verificare le potenzialità del nuovo Arx 700 Air e le temperature che si possono registrare durante l’utilizzo dello stesso. Abbiamo rilevato le temperature dei vari componenti sia a riposo che a pieno carico in modo da valutare l’efficienza del ricircolo interno dell’aria.

Ricordiamo che i risultati sono stati ottenuti utilizzando non soltanto le ventole presenti nella configurazione “base” del cabinet, ma anche quelle previste nella dotazione nel sistema di raffreddamento a liquido All-in-One (AIO) ENDORFY Navis F240 A-RGB 240mm [EY3B004], precisamente una coppia di ottime Fluctus 120 PWM A-RGB [EY4A002].

Le temperature sono state monitorate utilizzando i software CoreTemp e GPU-Z. Le rilevazioni sono state eseguite per circa 15 minuti, sia in Idle che in Full-Load. Durante i test in laboratorio, la temperatura ambiente rilevata al momento dei nostri test è stata di 25° C.

Le nostre prove sono state condotte utilizzando i seguenti programmi:


  • Intel Extreme Tuning Utility (XTU) v7.12.0.29 (per lo stress del microprocessore);
  • Metro Exodus – Enhanced Edition (per lo stress della scheda grafica discreta).

Durante le prove sia la scheda grafica che il microprocessore sono stati mantenuti entro le specifiche previste dai rispettivi produttori. Precisiamo che quest’ultimo è stato sottoposto a delid e sostituzione della TIM originale, al fine di incrementare l’efficienza nello scambio termico tra Die ed Heat-Spreader integrato (IHS).


ENDORFY Arx 700 Air Midi-Tower – Temperature rilevate


In considerazione delle temperature rilevate non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dal prodotto. Il nuovo cabinet di ENDORFY, infatti, è contraddistinto da un’elevata cura dei materiali e da una notevole aerazione interna, a tutto vantaggio delle temperature d’esercizio dei componenti installati. Il livello di rumorosità massimo raggiunto non è mai stato eccessivo o fastidioso, segno che le ventole preinstallate risultano di ottima qualità, capaci di generare un buon flusso d’aria pur senza rinunciare al massimo comfort acustico.

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Negli ultimi mesi è innegabile che nuova famiglia Arx 700 di ENDORFY sia stata in grado di attirare su di sé l’attenzione degli appassionati di tutto il monto, tutto questo grazie non soltanto ad un aspetto estetico sobrio e moderno, ma soprattutto grazie alle interessanti caratteristiche tecniche e funzionalità che l’azienda ha sapientemente implementato pur mantenendo un costo finale estremamente competitivo.

Il cabinet prevede la commercializzazione in due differenti modelli; il primo è l’Arx 700 Air, che abbiamo osservato nel corso di questo nostro articolo, mentre il secondo è l’Arx 700 A-RGB. La differenza tra queste due proposte, come precisato, consiste essenzialmente nelle ventole proprietarie fornite in dotazione, precisamente cinque Stratus 140 PWM nel primo modello, e quattro Stratus 140 PWM provviste di illuminazione a LED di tipo A-RGB integrata nel secondo.

Lo chassis in sé è del tutto identico nelle caratteristiche e si presenta con una colorazione interamente Nera Opaca, sia all’esterno che all’interno. Per quanto riguarda, invece, il telaio, è stato scelto l’acciaio SPCC, capace di garantire un’ottima robustezza e durata nel tempo, pur consentendo una sensibile riduzione dei costi complessivi.

Il montaggio delle componenti si è rivelato estremamente semplice. Non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto dall’azienda polacca durante la fase di progettazione di questa interessante soluzione Midi-Tower, curando ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire un efficace gestione dei cavi di collegamento al fine di ottenere un aspetto estetico pulito ed ordinato.



La cura di ogni particolare risulta più che buona, non sono state rilevate imperfezioni nella verniciatura o problemi negli assemblaggi, inoltre non vi sono parti taglienti che potrebbero danneggiare cavi o provocare tagli alle mani durante l’assemblaggio dei componenti.

Per coloro che al contrario intendono utilizzare una soluzione di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale oppure di tipo All-in-One (AIO) è possibile fissare senza problemi un radiatore da 120/140 millimetri nella parte posteriore, un secondo da 120/240/360 oppure 280 millimetri nella parte superiore, ed addirittura un terzo, delle medesime dimensioni, nella parte anteriore dello chassis. Lo spazio a disposizione, come abbiamo visto, è generoso, e più che sufficiente per consentire l’installazione di un radiatore non necessariamente di tipo “slim”.

Per gli utenti meno esperti è possibile utilizzare uno dei numerosi e ormai anche abbastanza performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One, certamente molto facili da installare e senza obbligo di manutenzione (se non la semplice rimozione della polvere dal radiatore/ventole). A riguardo non possiamo che consigliare uno dei tanti modelli commercializzati dalla stessa ENDORFY, appartenenti alla famiglia Navis.

Ultimo, ma non per questo meno importante, è il supporto verso i classici dissipatori a torre, con altezza massima fino a ben 179mm. Per l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto per una lunghezza massima pari a ben 410 millimetri, valore indubbiamente notevole che assicura la piena compatibilità verso la totalità dei modelli presenti sul mercato.

Il nuovo ENDORFY Arx 700 Air prevede la commercializzazione al prezzo di 109,00€ su Amazon Italia, cifra indubbiamente molto interessante, oltre che più che giustificata dalle caratteristiche offerte e dalla buona qualità costruttiva. In definitiva, raccomandiamo l’acquisto di questo prodotto a tutti gli utenti che vogliono uno chassis dal design sobrio e moderno, con accorgimenti specifici per la realizzazione di sistemi di fascia medio-alta e con buone possibilità di integrazione di impianti a liquido tradizionali o di tipo All-in-One, grazie all’ottima gestione degli spazi.


Pro:


  • Design sobrio e moderno;
  • Ottimi materiali utilizzati e finiture;
  • Struttura robusta in acciaio SPCC;
  • Compatibilità con schede madri ATX, Micro-ATX e Mini-ITX;
  • Generosi spazi interni e ottime possibilità di cable management;
  • Copertura del vano dedicato all’isolamento della PSU;
  • Gestione ottimale dei flussi d’aria;
  • Ben cinque ottime ventole di raffreddamento proprietarie preinstallate (Stratus 140 PWM);
  • Filtri anti-polvere rimuovibili;
  • Possibilità di installare ulteriori ventole nella parte interna e superiore dello chassis;
  • Ottima possibilità di integrazione di impianti a liquido tradizionali ed AIO;
  • Alloggiamento dedicato a PSU ATX fino a massimo 340mm di lunghezza;
  • Supporto per schede grafiche discrete fino a massimo 410mm di lunghezza;
  • Supporto per dissipatori di calore a torre fino a massimo 179mm di altezza;
  • Spettacolare finestra laterale in vetro temperato da 4mm di spessore con pratico sistema di sgancio di tipo magnetico;
  • Pannello I/O frontale estremamente completo e facilmente accessibile;
  • Bundle completo (viteria, fascette stringi cavo).

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia per il campione fornitoci.


Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend


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