Nella recensione odierna andremo ad analizzare un nuovo interessante kit di memorie di tipo DDR3, prodotte da Kingston e appartenenti alla serie HyperX, che da diversi anni contraddistingue le soluzione top dell’offerta del noto colosso americano. Nello specifico ci occuperemo di una delle ultime novità, espressamente ottimizzate per la recente piattaforma di punta Intel X79, in grado di garantire pieno supporto al Quad Channel. Stiamo parlando delle nuove HyperX Genesis KHX2133C11D3K4/16GX, un kit da ben 16GB di capacità assoluta (suddivisi in quattro banchi) caratterizzato da una frequenza operativa di ben 2133MHz, unita a latenze pari a 11-12-11-30 ed una tensione di alimentazione di 1.65v. Non possiamo che augurarvi una piacevole lettura del nostro articolo!
Introduzione:
Kingston Technology Company Inc., fu fondata nel 1987 a Fountain Valley, in California. Oggi possiede il vanto di essere considerata leader indiscusso nella produzione di memorie, offrendo oltre 2.000 prodotti che supportano qualsiasi dispositivo che utilizzi una memoria, dai computer, server, stampanti ai lettori MP3, fotocamere digitali e telefoni cellulari.
Con i suoi oltre 2.400 dipendenti in tutto il mondo, Kingston Technology offre prodotti e servizi sempre all’avanguardia a una rete internazionale di distributori, rivenditori, commercianti e clienti OEM. L’azienda fornisce anche contratto e gestione della catena di fornitura per costruttori di semiconduttori e produttori OEM di sistemi. Nel 2007 l’azienda ha superato lo strabiliante fatturato di 4,5Miliardi di dollari. La filosofia alla base del successo, secondo il colosso americano, sta nel continuo investimento sul personale, poiché ogni dipendente è indispensabile per raggiungere traguardi sempre più importanti.
Kingston Technology: sempre all’avanguardia nell’industria della memoria.
Maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale.
{jospagebreak_scroll title=Presentazione&heading=Introduzione – Parte 1:}
Kingston HyperX Genesis KHX2133C11D3K4/16GX: Presentazione – Parte 1
Il kit è giunto in redazione all’interno del nuovo blister plastico adottato da Kingston. La parte frontale trasparente permette di intravvedere i banchi racchiusi al suo interno, ben protetti da eventuali urti.
Ai due lati della confezione troviamo un paio di etichette adesive che fungono da sigillo. Nella parte superiore, invece, troviamo la tradizionale etichetta d’identificazione del prodotto, riportante tutte le caratteristiche principali del kit, quali il codice del prodotto, lacapacità assoluta, la frequenza operativa e il numero di moduli che lo compongono.
All’interno troviamo l’immancabile pieghevole riportante la guida per l’installazione dei moduli e tutte le principali informazioni sulla garanzia. Ricordiamo che quest’ultima è di tipo Lifetime (a vita), come da tradizione dell’azienda americana.
I moduli di memoria si presentano curati fin nei minimi particolari. Il nuovo dissipatore di calore posto su ognuno di essi adotta la classica colorazione blu che da sempre caratterizza i prodotti della linea HyperX.
Su ogni modulo di memoria troviamo, oltre che l’appariscente logo HyperXGenesis, anche un’etichetta adesiva che oltre che fungere da “sigillo” di garanzia, riporta anche alcune tra le caratteristiche principali del prodotto, quali il modello e la tensione operativa.
{jospagebreak_scroll title=Introduzione – Parte 2:}
Kingston HyperX Genesis KHX2133C11D3K4/16GX: Presentazione – Parte 2
Il particolare dissipatore impiegato, già osservato nelle HyperXGenesis Special Edition Grey, è veramente di ottima fattura, pienamente in grado di dissipare efficacemente il calore prodotto dai moduli. Il design a basso profilo, inoltre, consente di evitare qualsiasi “fastidio” in fase di montaggio, anche nell’eventualità che siano impiegati dissipatori per CPU particolarmente voluminosi.
L’heatsink si compone di due parti, non avvitate o incollate tra di loro, ma tenute insieme dal solo pad adesivo a contatto con i chip di memoria e con il PCB. La rimozione è stata abbastanza semplice, noi abbiamo utilizzato un piccolo cacciavite a taglio facendo delicatamente leva.Un particolare che ci ha piacevolmente sorpreso è il perfetto contatto tra il pad e i chip, questo non può che aiutare a mantenere basse le temperature di esercizio.
I chip impiegati sono di produzione Hynix, precisamente il modello “H5TQ2G83BFR-H9C” a 44nm. Seppur meno blasonati di altri, questi chip sono di ottima qualità e perfettamente in grado di far registrare complessivamente buone prestazioni.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del produttore, da cui è possibile scaricare anche il Datasheet aggiornato.
{jospagebreak_scroll title=Specifiche Tecniche:}
Specifiche Tecniche:
Questo kit di memoria è composto di quattro moduli da 4096MB ciascuno. Ogni modulo è basato su sedici chip FBGA256M x 8-bit, per un totale complessivo di ben 16GB di capacità. Il supporto al Quad-Channel e la certificazione ottenuta, lo rendono idoneo all’utilizzo sulla recente piattaforma di punta Intel X79.
E’ pienamente supportata la tecnologia X.M.P. (Extreme Memory Profiles), introdotta qualche anno fa da Intel assieme al chipset X38. Il funzionamento è molto semplice, il produttore configura le frequenze e le latenze in overclock alle quali certifica i suoi moduli direttamente all’interno dell’SPD delle memorie, creando uno o più profili. Sarà poi compito della scheda madre quello di permettere, in caso sia rilevato tale supporto da parte dei moduli, di accedere ai suddetti profili e impostarli, direttamente da BIOS, configurando in maniera del tutto automatica tutti i parametri, al fine di migliorare le prestazioni e allo stesso tempo di impedire qualsiasi tipo di errore, da parte dell’utente meno esperto, durante la configurazione del sistema.
Ogni modulo è preventivamente testato e certificato da Kingston, per operare in maniera stabile secondo le specifiche, che prevedono per questo modello una frequenza di 2133MHz, unita a latenze pari a 11-12-11-30-2T e tensione 1.65v.
Il kit è conforme, ovviamente, anche allo standard JEDEC. Nell’SPD sono infatti presenti più profili, che vi mostriamo nella schermata che segue di CPU-Z.
Grazie al design a basso profilo del dissipatore di calore impiegato, difficilmente vi saranno problemi in fase di montaggio, anche in caso di utilizzo di dissipatori per CPU particolarmente voluminosi. Di seguito vi mostriamo le dimensioni reali dei moduli:
Per maggiori informazioni:
http://www.valueram.com/datasheets/KHX2133C11D3K4_16GX.pdf.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel X79 Express, di produzione Intel, in particolare è stato scelto il modello Desktop Board DX79SI Extreme Series, aggiornata con l’ultima versione del BIOS disponibile.
Come processore abbiamo usato il modello di punta Intel appartenente alla nuova famiglia Sandy Bridge-E, precisamente il Core i7 3960X Extreme Edition, con moltiplicatore sbloccato. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4200MHz, impostando il moltiplicatore a 42x e mantenendo il BCLK in specifica (100MHz). Il processore è raffreddato con il sistema a liquido All-in-One fornitoci dalla stessa Intel, precisamente l’Active Thermal Solution RTS2011LC, sviluppato in collaborazione con la nota azienda Asetek, ben nota agli appassionati per i prodotti della linea “Vapochill”.
La scheda video adottata per le prove è una Sapphire Radeon HD6970 mantenuta entro le specifiche (880/1375). I driver usati sono gli ultimi disponibili al momento delle prove, ovvero gli AMD Catalyst 11.11 dotati di certificazione WHQL.
Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:
Tutti i test eseguiti sono statiripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto “Easy v2.0” di produzione DimasTech.
Per quanto riguarda le memorie RAM non sono stati usati sistemi ausiliari di dissipazione.
Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche al variare della frequenza e delle latenze, in condizioni di piena stabilità operativa. Per questo motivo abbiamo preventivamente verificato il corretto funzionamento del comparto RAM, utilizzando il noto software Memtestin ambiente Windows, sfruttando i profili previsti dal produttore.
Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti:
Benchmark Sintetici e Compressione:
- Cinebench R11.5 64bit;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- wPrime Benchmark 1.55;
- AIDA64 Extreme 1.80.1450;
- MaxxMEM2 Single Preview 1.95 & Multi Preview 1.55;
- SySoftware Sandra 2012.01.18.10;
- MaxxPI2 Single Preview 1.80 & Multi Preview 1.65;
- PassMark Performance Test 7 64bit (Build 1025);
- WinRAR 4.01 64bit;
- 7-Zip 9.20 64bit;
- X264 HD Benchmark v4.0;
- PCMark 2005;
- 3DMark 2005;
- 3DMark 2006;
- 3DMark Vantage;
- 3DMark 11.
Giochi:
- FarCry 2;
- Metro 2033;
- Lost Planet 2;
- Alien vs Predator.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Benchmark Sintetici e Compressione – Parte Prima:}
Prestazioni Benchmark Sintetici e Compressione – Parte Prima:
Cinebench R11.5:
Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e con 6Core/12Thread.
SuperPI1.5Mod XS:
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
wPrime Benchmark v1.55:
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
AIDA64 Extreme Edition 1.80.1450:
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nel grafico i risultati riguardanti la Banda Passante delle Memorie e la loro Latenza.
MaxxMEM2 Single & Multi Preview:
MaxxMEM² è un programma che misura la larghezza di banda del sottosistema di memoria. Il software è stato ottimizzato nelle sue routine per fornire i valori teorici più prossimi alla banda massima teorica durante i cicli di lettura/scrittura, questo grazie agli sforzi dei programmatori per eliminare, quasi completamente, la cache in lettura che avrebbe alterato le rilevazioni. Il risultato di tale benchmark è dato in Gigabyte al secondo ed è la media aritmetica tra le prestazioni in lettura e quelle in scrittura. Per le prove abbiamo utilizzato l’ultimo aggiornamento disponibile del programma, sia per la versione Single (1.95) che per la Multi (1.55).
Nei grafici i risultati dei benchmark integrati dei programmi.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Benchmark Sintetici e Compressione – Parte Seconda:}
Prestazioni Benchmark Sintetici e Compressione – Parte Seconda:
SySoftware Sandra 2012.01.18.10:
Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.
Abbiamo eseguito i principali test sul comparto RAM, a seguire i risultati ottenuti.
MaxxPI2 Single & Multi Preview:
MaxxPI² calcola i numeri decimali di cui è composto il Pi greco. La nuova versione del “Single” del programma utilizza per il calcolo dei decimali l’algoritmo di Chudnovsky abbandonando quello di Gauss–Legendre utilizzato nelle versioni precedenti. Per ora MaxxPI2 è in grado di calcolare fino a 268.435.456 cifre di Pi “256M” ed è pensato per utilizzare un solo thread, tra l’altro nel menu è possibile selezionare il core che si vuole utilizzare per il calcolo. Ricordiamo che il risultato è ottenuto con un uso pesante di istruzioni MMX/SSEx. Per le prove abbiamo utilizzato l’ultimo aggiornamento disponibile del programma, sia per la versione Single (1.80) che per la Multi (1.65).
Nei grafici i risultati dei benchmark integrati dei programmi.
PassMark Performance Test 7 64bit:
PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.
Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione delle suite CPU Mark e Memory Mark.
WinRAR 4.01 64bit:
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 9.20 64bit:
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
X264 HD Benchmark 4.0:
Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Benchmark Sintetici e Compressione – Parte Terza}
Prestazioni Benchmark Sintetici e Compressione – Parte Terza:
PCMark 2005:
Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).
Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle Suite System e Memory Suite.
3DMark 2005:
Il 3DMark05 è un programma di stress test per schede video. Basato sulle API DirectX 9.0c. Questo test richiede la presenza di una scheda compatibile con le specifiche Pixel Shader 2.0 o superiori.
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1024×768, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.
3DMark 2006:
Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.
Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
Il test è stato eseguito in modalità Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in modalità Performance. Nel grafico il risultato complessivo ottenuto, Physics e Combined.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi}
Prestazioni Giochi:
FarCry 2:
Far Cry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.
Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Metro 2033:
Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.
Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Lost Planet 2:
Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.
Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato (Test B) usando i seguenti settaggi:
Aliens vs Predator:
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator.
Le prove sono state condotte usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
Prestazioni: | ![]() |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Kingston, come da tradizione, offre anche in questo caso un prodotto di assoluta qualità, curato fin nei minimi particolari e coperto, come di consueto, dalla leggendaria garanzia a vita e dal servizio di supporto tecnico attivo 24/7.
Il kit in esame fa parte della linea di prodotti HyperXGenesis ed è caratterizzato da una capacità assoluta veramente generosa, pari a ben 16GB, suddivisi in quattro moduli, con supporto Quad-Channel, introdotto per la prima volta in ambito desktop con la recente piattaforma di fascia alta Intel X79.
Anche la frequenza operativa è di tutto rispetto, fissata a ben 2133MHz, seppur con latenze abbastanza rilassate, pari a 11-12-11-30. Abbiamo tuttavia osservato, in occasione del nostro approfondimento sulla piattaforma Sandy Bridge-E, che le latenze delle memorie influiscono in maniera del tutto marginale sulle pure performance velocistiche negli applicativid’uso comune.Appare innegabile che questo prodotto sia indirizzato per lo più a chi utilizza il proprio computer in ambito lavorativo, o comunque a tutti quegli utenti che trarrebbero un beneficio tangibile dall’avere a disposizione un tale quantitativo di memoria di sistema, ad esempio sfruttando pesantemente la virtualizzazione o programmi professionali di foto e video editing.
L’ottimo sistema di dissipazione adottato su questi moduli è del tutto analogo a quello delle tradizionali HyperXGenesis Grey, ad eccezione della colorazione. Le memorie risultano ben raffreddate anche dopo sessioni prolungate di lavoro. Non abbiamo mai avuto crash o freeze improvvisi dovuti alle alte temperature. Grazie al design a basso profilo del dissipatore non vi saranno “fastidi” in fase di montaggio, nemmeno utilizzando dissipatori per CPU particolarmente voluminosi.
Le KHX2133C11D3K4/16GX sono disponibili sul mercato a un prezzo medio di circa 270€ IVA Compresa, cifra certamente non delle più basse, ma in partegiustificata dall’indiscutibile qualità di questo prodotto, dalla garanzia a vita di cui gode e ovviamente dall’elevata capacità assoluta di ben 16GB.
Pro:
- Ottima qualità costruttiva e cura nei particolari;
- Garanzia a vita;
- Ottime prestazioni complessive;
- Ottimi dissipatori impiegati;
- Elevata capacità assoluta;
- Ottimizzate per piattaforma Intel X79 con supporto Quad Channel.
Contro:
- Niente da segnalare.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend