Le offerte proposte dalle varie aziende per il mercato degli SSD è in continua e veloce espansione. A tal proposito non poteva di certo mancare Crucial, una delle aziende più attive in questo settore, è nota agli appassionati di tutto il mondo per l’elevata qualità e affidabilità dei suoi prodotti, divenuti nel corso del tempo un vero e proprio punto di riferimento e contraddistinti da un rapporto qualità/prezzo davvero molto interessante. Nell’articolo che vi proponiamo quest’oggi andremo ad analizzare le caratteristiche tecniche e prestazionali del nuovo drive dedicato al mercato consumer, appartenente alla nuova famiglia di prodotti MX500, linea che si colloca nella fascia intermedia dell’offerta del marchio. Il modello che andremo ad osservare prevede un’interfaccia classica SATA III a 6Gb/s in abbinamento ad un formato di tipo M.2 2280, capacità di archiviazione pari a 250GB e l’utilizzo di componentistica di buon livello, a cominciare dal controller di ultima generazione Silicon Motion SM2258, fino ad arrivare alle innovative 3D NAND TLC (Triple Level Cell) proprietarie a 64 layer. Non ci resta che analizzare il disco e ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento.
Crucial.com è al servizio dei propri clienti da oltre 17 anni e mette al loro disposizione tutta l’esperienza maturata per rendere più facile trovare l’upgrade adatto alle proprie necessità.
Le applicazioni on-line come il premiato Memory Advisor e il System Scanner raccolgono le richieste in base all’hardware in possesso per dare nuova vita al computer del cliente suggerendo un kit di memorie e/o un’unità di archiviazione.
Inoltre Crucial offre un servizio soddisfatti o rimborsati, per 45 giorni dalla data di acquisto delle memorie, sulla loro compatibilità con il sistema indicato dal cliente in fase di ordine quando si acquista sul sito crucial.com, utilizzando uno degli strumenti di compatibilità messi a disposizione.
Il sito Crucial.com mette a disposizione oltre 250.000 prodotti per più di 50.000 desktop, laptop, server e altri dispositivi elettronici. Produce, vende e supporta una vasta gamma di prodotti premiati, tra cui le memorie (RAM) e unità di archiviazione a stato solido.
Il marchio Crucial rappresenta memorie di alta qualità qualificate e approvate da tutti i principali produttori di apparecchiature (OEM), standard raggiunto grazie a testing molto accurati, eseguiti sul cento per cento dei moduli che escono dai reparti di produzione. L’azienda lavora costantemente per ampliare la propria offerta volta a soddisfare le esigenze in continua evoluzione del mercato e dei propri clienti finali.
Crucial.com è gestito da una consociata di Micron Technology, Inc., uno dei maggiori produttori di memorie in tutto il mondo. Questa relazione permette di offrire ai clienti la tecnologia Micron leader nel settore ottenuta con più di 35 anni di esperienza.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale Crucial – by Micron.
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La nuova unità allo stato solido MX500 viene commercializzata all’interno di un blister in plastica trasparente semirigido. Le dimensioni, in considerazione anche del fattore di forma adottato (M.2 Type 2280), sono del tutto contenute.
Questo aspetto non deve tuttavia trarre in inganno, la robustezza è più che buona e riteniamo improbabile che l’unità, ben riposta in una sorta di scomparto opportunamente sagomato, possa subire qualsiasi tipo di danneggiamento durante la fase di trasporto.
Nella parte anteriore della confezione è collocata una generosa etichetta adesiva riportante numerose informazioni. Oltre all’immancabile marchio aziendale, infatti, troviamo la nomenclatura completa del prodotto, la sua capacità di archiviazione (in questo caso pari a 250GB), il luogo di produzione, i vari codici identificativi e seriali ed una serie di icone delle principali certificazioni ottenute. Tra queste evidenziamo la presenza della certificazione RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive), che impone alcune restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Capovolgendo la confezione avremo modo di osservare il lato posteriore dell’unità SSD vera e propria, sul quale trovano posto un paio di piccole etichette adesive che analizzeremo più attentamente nei prossimi capitoli della nostra recensione.
Dopo aver aperto la confezione notiamo che sia il disco che l’intero bundle forniti in dotazione, sono ben riposti nel ridotto spazio a disposizione. A seguire l’elenco completo del materiale previsto:
- 1x Unità Crucial MX500 M.2 Type 2280 SSD da 250GB [CT250MX500SSD4];
- 1x Bustina con una coppia di viti di fissaggio;
- 1x Cartaceo riportante il seriale per l’attivazione del software di migrazione Acronis True Image.
Crucial non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta bello da vedere e consente sin da subito di apprendere tutte le principali informazioni sul prodotto.
E ora diamo uno sguardo alle specifiche tecniche del nuovo drive Crucial MX500 M.2 Type 2280 SSD.
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Il colosso americano, con la nuova famiglia di prodotti MX500, si rivolge espressamente verso tutti coloro che intendono abbandonare gli ormai vecchi e limitanti dischi rigidi tradizionali di tipo meccanico in favore di una ben più prestante unità allo stato solido (SSD).
Un aggiornamento di questo tipo è indubbiamente in grado di donare nuova vita anche a sistemi non proprio al passo coi tempi, come ad esempio vecchi notebook o PC aziendali, pur senza dover affrontare un notevole esborso di denaro. Come di consueto, inoltre, viene garantita la massima qualità, affidabilità e durevolezza nel tempo, aspetti di fondamentale importanza quando si parla dei propri dati.
La nuova serie di unità allo stato solido MX500 prevede la commercializzazione sia nel tradizionale formato 2.5” e sia nel sempre più diffuso M.2/NGFF, molto utilizzato in ambito portatile, all’interno dei moderni e sempre più compatti laptop. Il produttore prevede la commercializzazione di diversi modelli, con capacità che spaziano da 250GB fino a ben 2TB (quest’ultimo proposto esclusivamente nel formato 2.5”).
Tutte le unità si basano sul controller di ultima generazione SM2258G di Silicon Motion, realtà che negli ultimi tempi sta guadagnando notevoli quote di mercato grazie alle partnership con aziende del calibro di Intel, Micron/Crucial e SanDisk. Per quanto riguarda, invece, le NAND Flash, la scelta è ricaduta, per ovvie ragioni, sulle nuovissime 3D TLC (Triple Level Cell) proprietarie (Micron) da 512Gbit.
Queste particolari memorie sono realizzate utilizzando un’innovativa architettura a 64 strati di celle impilati verticalmente, anziché cercare di ridurre la lunghezza e la larghezza delle celle per rientrare nei moderni fattori di forma compatti. Il risultato è una densità maggiore, una resa migliorata in termini di prestazioni ed un consumo energetico sensibilmente più contenuto. Non mancano prestazioni velocistiche di picco superiori grazie al supporto Dynamic Write Acceleration (DWA), espressamente pensato per sfruttare le celle di memoria non utilizzate emulando un layer di tipo SLC.
L’interfaccia di trasmissione è ovviamente conforme allo standard SATA III a 6Gb/s e le nuove unità, come abbiamo osservato precedentemente, sono disponibili sia in formato 2.5”, con uno spessore particolarmente ridotto di appena 7mm, e sia nel più recente M.2/NGFF, in questo caso con fattore di forma di tipo 2280 (80mm di lunghezza). Di conseguenza viene incrementata la compatibilità e facilitata l’installazione in tutti quei sistemi portatili con poco spazio interno, quali notebook, netbook oppure i moderni ultrabook.
Grazie alla sua professionalità ed agli elevati standard produttivi adottati, Crucial accredita l’intera linea MX500 di un MTBF (tempo medio prima di un potenziale guasto) pari a 1.8 milioni di ore, oltre che di una copertura in garanzia della durata di ben 5 anni.
Il modello in esame, contraddistinto da una capacità di 250GB viene certificato per un volume di scritture pari a 100TBW totali, ovvero all’incirca 54GB al giorno per l’intera durata della garanzia. Ulteriori informazioni sono disponibili nella pagina ufficiale del prodotto, accessibile questo indirizzo.
[nextpage title=”Uno sguardo da vicino”]
L’unità SSD Crucial MX500 CT250MX500SSD4 da 250GB di capacità appare davvero molto compatta e si basa su un fattore di forma di tipo M.2 2280, che prevede, di conseguenza, una larghezza pari a 22mm ed una lunghezza massima di appena 80mm. Il PCB, di colore blu, è di tipo multistrato con uno spessore tale da restituire un’ottima rigidità.
Questo specifico modello prevede componenti montati su una sola faccia. Il layout generale è molto pulito ed ordinato, con saldature di ottima fattura che non presentano sbavature.
La parte anteriore dell’unità è quasi completamente ricoperta da un sottile heat-spreader in alluminio di colore nero che oltre a conferire una certa eleganza al prodotto, consente di distinguere a colpo d’occhio la famiglia di appartenenza ed il modello.
Nella parte posteriore trova posto un’etichetta adesiva riportante il modello preciso del prodotto, con relativi numeri di serie, e un codice a barre bidimensionale (QR Code). Troviamo, inoltre, il codice PSID, indispensabile per poter sbloccare il drive nell’eventualità di smarrimento della chiave di criptazione dei dati contenuti.
Il pettine di collegamento M.2/NGFF, trattandosi di un’unità conforme al protocollo Serial ATA, è di tipo B+M Key (possiamo infatti notare la doppia tacca). Sarà di conseguenza assicurata la piena compatibilità meccanica con la maggior parte delle schede madri in commercio, comprese quelle provviste di connettori esclusivamente B-Key o esclusivamente M-Key, ovviamente a patto che sia supportato il corretto protocollo (in questo caso come anticipato SATA). Consigliamo quindi di fare sempre riferimento al manuale utente o alle specifiche tecniche riportate sulla pagina web della propria scheda madre in maniera da evitare l’insorgere di eventuali problemi.
Il controller scelto dal produttore per questa linea di prodotti è un SM2258H di ultima generazione, prodotto da Silicon Motion, azienda che negli ultimi tempi sta guadagnando notevoli quote di mercato grazie alle partnership con aziende leader del settore, del calibro di Intel, Micron/Crucial e SanDisk.
Questo controller TFBGA a 323 contatti, realizzato con processo produttivo a 40nm, è di tipo multicanale a 4 vie ed offre pieno supporto sia alle NAND Flash basate su standard ONFI (Open NAND Flash Interface) e sia alle più comunemente utilizzate Toggle, sia di tipo sincrono che asincrono, comprese le più recenti 3D MLC/TLC NAND.
Il protocollo di trasmissione è conforme allo standard Serial ATA 3.1 che garantisce una banda massima pari a 6Gb/s ed ovviamente la piena retro compatibilità con gli standard precedenti (SATA 1.5Gb/s e SATA II 3Gb/s).
Il recupero delle prestazioni è garantito dalla tecnologia TRIM (nei sistemi operativi compatibili che ne fanno uso) e da un Garbage Collection avanzato, attivato automaticamente durante gli stati idle dell’unità.
A differenza dei modelli di fascia inferiore questa nuova variante abbandona il supporto al tradizionale BCH Error Correction Code (ECC) per la correzione dei dati, in favore del più recente e potente Low-Density Parity-Check (LDPC). La nuova logica di correzione degli errori messa a punto da Silicon Motion, denominata NAND Xtend, combina una decodifica a livello hardware con una a livello software, implementando un ulteriore livello di protezione dei dati denominato RAID Data Recovery.
A garanzia della massima sicurezza dei dati, è pienamente supportata la codifica con chiave di criptazione AES a 256-bit tramite protocollo Opal Trusted Computing Group (TCG) 2.0. Questa nuova serie implementa, inoltre, supporto al Self Encrypting Drive (SED) e al Full-Disk Encryption (FDE).
Non mancano, infine, funzionalità avanzate per il massimo risparmio energetico in tutte quelle situazioni di scarso o non utilizzo del drive, come la tecnologia Device Sleep (DEVSLP) e PHY Sleep, perfette per consentire una maggiore durata della batteria dei notebook pur mantenendo un’elevata reattività, grazie ai brevissimi tempi di ripresa.
Riportiamo uno schema a blocchi in cui sono riassunte le principali caratteristiche tecniche del nuovo SM2258H:
A sostegno del controller, per ottimizzare le prestazioni (riducendo i tempi morti durante l’elaborazione delle varie richieste) e l’esecuzione delle operazioni di Caching, Wear Levelling e di Garbage Collection (GC), è presente un modulo di memoria cache DDR3(L) da 256MB, di produzione Micron, riportante la serigrafia “8GKI5-D9PTK”, operante a 1.600MHz e contraddistinto da un package di tipo FBGA 96-ball ed una tensione di alimentazione massima pari ad 1.35v.
Per quanto riguarda, invece, le NAND Flash, come già anticipato, troviamo le nuove ed innovative 3D TLC (Triple Level Cell) di Micron, con tecnologia Fortis Flash. Queste particolari memorie, prodotti con processo litografico a 16nm, sono realizzate utilizzando un’innovativa architettura a 64 strati di celle impilati verticalmente, anziché cercare di ridurre la lunghezza e la larghezza delle celle per rientrare nei moderni fattori di forma compatti.
Il risultato è una densità maggiore, una resa migliorata in termini di prestazioni ed un consumo energetico ben più contenuto rispetto alle NAND tradizionali di tipo planare. Precisamente, nel modello in esame, troviamo quattro moduli identici collocati su un solo lato del PCB, serigrafati 8IA2D-NW912 (Part-Number completo MT29F512G08EEHAFJ4-3R:A) e contraddistinti da una densità di 512Gbit (64GB) ciascuno.
Il produttore prevede che una porzione della capacità complessiva disponibile sia riservata nativamente all’over-provisioning. In questo modello viene dedicato un totale di 6GB, la cui gestione è come di consueto affidata al controller, in modo tale da poter assicurare la massima efficienza nel recupero prestazionale.
[nextpage title=”Crystal Disk Info e Crucial Storage Executive – Parte Prima”]
Con l’ausilio del software Crystal Disk Info 7.6.1 riusciamo ad estrapolare numerose informazioni sul nuovo disco allo stato solido Crucial MX500 M.2 Type2280 da 250GB, in particolare sulle funzioni supportate (TRIM, NCQ, DevSleep, S.M.A.R.T. e APM), sullo stato di efficienza del disco, sul tipo di interfaccia utilizzata e sulla versione di firmware.
L’unità è giunta in redazione con a bordo il firmware M3CR020, versione che abbiamo prontamente provveduto ad aggiornare con la più recente M3CR022, come caldamente consigliato dal produttore stesso. Questo update, rilasciato il 19 giugno scorso, apporta interessanti migliorie che spaziano da una maggiore compatibilità verso utility di crittografia TCG Opal 2.0 di terze parti e minor tempo di ripresa dell’attività dallo stato di basso consumo DevSleep, fino ad arrivare ad una maggiore efficienza delle tecnologie TRIM e Wear Leveling.
Con la funzione di Windows “Proprietà”, accessibile semplicemente cliccando con il tasto destro mouse sul nostro disco rigido, andiamo a verificare la capienza del nostro SSD. A tal proposito è opportuno specificare che i sistemi operativi Windows utilizzano una misurazione di capienza diversa dai vari produttori. Questi ultimi misurano la capacità dei loro dischi in miliardi di byte mentre Windows continua a leggere le capacità usando una notazione antecedente a quelle stabilite nel dicembre 1998 dallo IEC, per cui i valori sono:
- Un kilobyte (ko) = 210 bytes = 1024 bytes;
- Un Megabyte (Mo) = 220 bytes = 1024 ko = 1 048 576 bytes;
- Un Gigabyte (Go) = 230 bytes = 1024 Mo = 1 073 741 824 bytes;
- Un Terabyte (To) = 240 bytes = 1024 Go = 1 099 511 627 776 bytes.
Quindi, in considerazione della tabella sopra esposta, la capienza calcolata dal sistema operativo, approssimata per difetto, deriva dal seguente calcolo:
- 250.057.060.352 bytes / 1.073.741.824 bytes = 232,883 GB -> 232 GB.
Crucial Storage Executive – Software di Gestione del proprio SSD
Crucial ha sviluppato un programma specifico per avviare tale procedura, oltre che per offrire un controllo completo di tutte le più importanti funzionalità delle unità del marchio, compresa la gestione degli interventi di manutenzione e il monitoraggio, denominato Storage Executive, liberamente scaricabile a questo indirizzo.
Il programma si presenta con un’interfaccia non solo molto accattivante, ma soprattutto decisamente intuitiva. La presenza della lingua italiana non fa altro che semplificare ancor più l’utilizzo di tutte le funzionalità messe a disposizione, funzionalità ben ordinate e suddivise in cinque comodi menù ad accesso laterale.
[nextpage title=”Crystal Disk Info e Crucial Storage Executive – Parte Seconda”]
Uno dei principali problemi che affliggono le unità allo stato solido consiste nel degrado prestazionale dovuto al progressivo utilizzo. Qualora questo degrado si fa importante, al punto da compromettere l’utilizzo del proprio SSD (prestazioni notevolmente inferiori a quelle di targa), è possibile eseguire un Secure Erase.
Questa procedura, analoga per certi versi a una tradizionale formattazione a basso livello, ripristina le celle di memoria alle condizioni di fabbrica (di conseguenza risulta distruttiva per i dati, consigliamo quindi di effettuare un Backup dei file più importanti), restituendo al drive le prestazioni originarie.
Per avviare la procedura di Secure Erase è sufficiente accedere alla sezione “Sanitizza Drive” del programma e cliccare sul generoso pulsante rettangolare di colore rosso, presente nella parte bassa della schermata. Dopo qualche secondo, se la procedura verrà completata con successo, apparirà la dicitura “L’operazione si è completata correttamente” nella finestra del programma.
Altrettanto semplice è la procedura di aggiornamento automatico del firmware del proprio SSD, ovviamente a patto di disporre di una connessione ad internet attiva. Il software si occuperà di verificare la presenza di eventuali versioni più recenti per il modello rilevato/selezionato e consentire all’utente di decidere se procedere o meno all’update, avvisando sul rischio di perdita dei dati e consigliando, di conseguenza, di effettuare una copia di backup dei dati importanti.
Non manca la possibilità di mettere mano allo spazio dedicato alla funzionalità di Over Provisioning, capace di incrementare la durata nel tempo dell’unità grazie alla possibilità di poter sostituire in maniera trasparente celle eventualmente deteriorate, sfruttando una porzione di spazio non allocato.
Il produttore non ha previsto per questa nuova unità uno spazio di O.P. predefinito, lasciando piena libertà di impostazione all’utente finale, che ne valuterà la dimensione a seconda delle sue specifiche esigenze.
Tra le funzionalità del programma troviamo anche la possibilità di abilitare la tecnologia proprietaria di caching intelligente denominata Momentum Cache. Questa particolare tecnologia è espressamente pensata per incrementare la longevità e le prestazioni dell’SSD, nella maggior parte degli scenari di uso comune e con la massima sicurezza, sfruttando la memoria RAM di sistema. Abbiamo quindi proceduto con l’attivazione di questa tecnologia, un’operazione del tutto semplice e veloce che non ha richiesto più di un paio di minuti (riavvio necessario del sistema compreso).
A seguire vi mostriamo alcuni benchmark sull’unità prima e dopo l’abilitazione della Momentum Cache:
Passiamo ora alla descrizione del sistema di prova e della metodologia di test adottata per i nostri test sul disco.
[nextpage title=”Sistema di Prova e Metodologia di Test”]
Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di PCH Intel X299 Express, prodotta da MSi. In particolare è stato scelto il modello X299 OC Formula, opportunamente aggiornato con l’ultimo BIOS ufficiale rilasciato (1.40).
Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Skylake-X, precisamente il Core i7 7800X. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.600MHz, semplicemente impostando il moltiplicatore a 46x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).
Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit DDR4 prodotto da G.Skill da 32GB di capacità assoluta e pieno supporto Quad-Channel, nello specifico il modello Trident-Z F4-3200C15Q-32GTZSW. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 3.200MHz 15-15-15-35 a 1.35v. Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova unità disco esterna:
Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro April 2018 Update X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 1803 – build 17134.167).
Per verificare le prestazioni abbiamo usato i seguenti programmi di software:
- AS SSD Benchmark v2.0.6694.23026;
- Crystal Disk Mark X64 v6.0.1;
- ATTO Disk Benchmark v3.05;
- HD Tune Pro v5.70 (*);
- PCMark 8 Professional Edition v2.10.901;
- Anvil’s Storage Utilities 1.1.0 (2014).
(*) Specifichiamo che per il test HD Tune Pro v5.70 abbiamo eseguito sia test in lettura che in scrittura. Nei test in lettura l’unità è stata testata in tre diverse condizioni:
- Disco vuoto;
- Disco pieno al 50%;
- Disco pieno al 100%.
I dati utilizzati per la simulazione del disco pieno al 50% e al 100% sono stati scelti tra quelli più comunemente utilizzati, per cercare di riprodurre uno scenario il più possibile vicino a quello di un utente che acquista l’unità e la utilizza come disco primario nel proprio sistema. Quindi è stato installato un sistema operativo e poi sono stati inseriti file musicali, immagini, video, file di tipo office, etc.
N.B.: Durante tutta l’esecuzione dei test NON abbiamo mai eseguito un Secure Erase, quindi tutti i dati sono relativi al disco durante un normale utilizzo. Dopo aver tolto il disco dalla confezione è stata eseguita la prima batteria di test ed in seguito è stata rieseguita per tre volte iniziando a valutarne i dati, prendendo come risultato quello più vicino alla media dei rilevamenti.
[nextpage title=”Benchmark Sintetici – AS SSD Benchmark”]
AS SSD Benchmark consente di effettuare svariate misurazioni sulla nostra unità di archiviazione (SSD, Hard Disk interno/esterno, PenDrive USB, ecc.) sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale.
A test ultimato viene riportata la velocità della nostra unità in MB al secondo. Oltre al test dei 4k, viene effettuato anche un test lettura/scrittura Multi-Thread 4k, per simulare il più possibile la velocità di avvio del sistema operativo o di installazione di un programma.
Standard Benchmark
Copy Benchmark
Considerazioni
Il test AS SSD si basa sull’utilizzo di dati non comprimibili ed è uno dei più ostici nel settore degli SSD. Il nuovo MX500 M.2 Type2280 da 250GB ha espresso performance di ottimo livello sia lettura che in scrittura. Più che buono il responso sul numero di IOPS anche sui file con dimensione di 4KB, test critico per la maggior parte degli SSD, dove il disco conferma sostanzialmente quanto dichiarato dal produttore. Ottimi anche i risultati nei test di copia, dove il disco si dimostra all’altezza delle aspettative.
[nextpage title=”Benchmark Sintetici – Crystal Disk Mark”]
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
Dati Comprimibili
Dati non Comprimibili
Considerazioni
Il Crystal Disk Mark mette senza dubbio in evidenza le ottime potenzialità del disco messo a punto da Crucial. Osservando attentamente i risultati ottenuti notiamo che le prestazioni rispettano appieno quelli che sono i valori dichiarati dal produttore, registrando velocità di trasferimento oltre i 560MB/s e 510MB/s rispettivamente in lettura e scrittura sequenziale.
L’unità si è ottimamente comportata, non facendo praticamente alcuna distinzione nel trattamento dei dati, siano questi di tipo comprimibile o meno. I numeri espressi dal test sintetico, infatti, restano praticamente invariati tra le due tipologie di test ed esprimono un eccellente livello prestazionale.
[nextpage title=”Benchmark Sintetici – ATTO Disk Benchmark”]
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante“Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Standard Benchmark
Considerazioni
In questo test viene evidenziata l’utilità della memoria cache a servizio del nuovo controller SM2258H di Silicon Motion. Le velocità di lettura e scrittura assumono valori importanti già con file campione di dimensioni ridotte per poi divenire pressoché costanti e sempre al massimo dei valori che l’unità riesce ad esprimere. Le prestazioni ottenute si dimostrano di ottimo livello e pienamente allineate alle specifiche dichiarate dal produttore.
[nextpage title=”Benchmark Sintetici – HD Tune Pro”]
HD-Tune Pro è uno strumento per l’analisi del disco rigido che include funzioni per il benchmark, la cancellazione sicura dei file e la visualizzazione delle cartelle. Il benchmark sintetico ci permette di calcolare le prestazioni dei dischi fissi. E’ possibile misurare il transfer rate e il tempo di accesso ai dati casuali.
Nelle prove che seguono, vi mostriamo i risultati ottenuti nei vari benchmark inclusi in questo programma. I risultati sono espressi, a seconda del test, in MB/s oppure in IOPS (operazioni input e output al secondo).
Benchmark in Lettura – Disco Vuoto
Benchmark in Lettura – Disco Pieno (50%)
Benchmark in Lettura – Disco Pieno (100%)
Benchmark in Scrittura
Considerazioni
Nei test di lettura eseguiti in varie condizioni di saturazione del nuovo MX500 M.2 Type2280 da 250GB emerge un ottimo comportamento, con prestazioni di trasferimento che non risentono in maniera eccessiva dell’aumento della quantità di dati presenti.
I test di scrittura confermano sostanzialmente quanto già espresso, ovvero un buon comportamento del disco, seppur registrando valori sensibilmente inferiori rispetto a quelli di targa. L’unità esprime buoni risultati anche in termini di operazioni I/O al secondo, mostrando un ottimo livello di performance complessive. Il tempo di accesso si dimostra davvero molto buono.
[nextpage title=”Benchmark Sintetici – Futuremark PCMark 8″]
PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).
Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma (PCMark 8 Professional v2.10.901), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni dell’unità in esame. Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo la raccolta di benchmark riguardanti, nello specifico, l’unità di archiviazione.
PCMark 8 Professional Edition 2.10.901
Considerazioni
Il punteggio ottenuto con l’ultima versione del programma risulta complessivamente più che positivo ed allineato a quello tipico di altre unità aventi caratteristiche tecniche similari alla soluzione messa a punto da Crucial. Il nuovo MX500 M.2 Type2280 SSD, infatti, è stato in grado di esprimere valori soddisfacenti in tutti i singoli test della suite, dimostrandosi pienamente in linea con le aspettative.
[nextpage title=”Benchmark Sintetici – Anvil’s Storage Utilities”]
Anvil’s Storage Utilities è un software scritto da un giovane ed intraprendente programmatore norvegese, molto semplice da utilizzare ed è un potente strumento progettato al fine di fornire un mezzo di valutazione delle prestazioni dei Solid State Drive o Hard Disk Drive.
Per l’esecuzione dei nostri test ci siamo basati sulle impostazioni di default, ovvero quelle selezionate all’installazione del software, con una base di dati comprimibili e non comprimibili.
Dati Comprimibili
Dati non Comprimibili
Considerazioni
Alla stessa stregua dei risultati precedentemente ottenuti anche in con questo programma il disco di Crucial ha espresso prestazioni più che buone, seppur leggermente inferiori a quelle dichiarate, sia in lettura che in scrittura.
Così come già osservato con il Crystal Disk Mark l’unità, dotata di controller SM2258H di Silicon Motion, sembra non fare alcuna distinzione nel trattamento dei dati (comprimibili o non comprimibili). Interessanti, oltre che di ottimo livello, anche il numero di operazioni di I/O eseguite al secondo e i tempi di accesso.
[nextpage title=”Conclusioni”]
![]() | Prestazioni: | ![]() |
Qualità Costruttiva: | ![]() | |
Resistenza: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
La nuova linea di prodotti MX500 si colloca nella fascia intermedia dell’offerta dell’azienda e rappresenta il giusto compromesso tra prestazioni velocistiche ed affidabilità nel tempo, senza rinunciare ad un prezzo particolarmente contenuto. Innegabilmente la soluzione ideale, quindi, per tutti coloro che intendono abbandonare gli ormai vecchi e limitanti dischi rigidi tradizionali di tipo meccanico in favore di una ben più prestante unità allo stato solido (SSD), capace di donare nuova vita anche a sistemi non proprio al passo coi tempi, come ad esempio vecchi notebook o PC aziendali, pur senza dover affrontare un notevole esborso di denaro.
Le nuove unità prevedono la commercializzazione sia in formato 2.5”, con uno spessore particolarmente ridotto di appena 7mm, e sia nel più recente e sempre più diffuso M.2/NGFF, in questo caso con fattore di forma di tipo 2280 (80mm di lunghezza). Di conseguenza viene incrementata la compatibilità e facilitata l’installazione in tutti quei sistemi portatili con poco spazio interno, quali notebook, netbook oppure i moderni ultrabook.
A differenza di altri modelli precedentemente presentati dall’azienda, questa nuova famiglia di prodotti è la prima ad adottare le nuovissime 3D NAND TLC (Triple Level Cell) proprietarie a 512Gbit. Queste particolari memorie sono realizzate utilizzando un’innovativa architettura a 64-Layer di celle impilati verticalmente, anziché cercare di ridurre la lunghezza e la larghezza delle celle per rientrare nei moderni fattori di forma compatti. Il risultato è una densità maggiore, una resa migliorata in termini di prestazioni ed un consumo energetico sensibilmente più contenuto.
Per quanto riguarda il controller, sull’intera linea MX500 troviamo un controller multicanale di ultima generazione SM2258H di Silicon Motion, capace di garantire prestazioni più che buone negli scenari di lavoro tipici, oltre che un elevato livello di sicurezza dei dati grazie al supporto alla crittografia AES a 256-bit tramite protocollo Opal Trusted Computing Group (TCG) 2.0. Questa nuova serie implementa, inoltre, supporto al Self Encrypting Drive (SED) e al Full-Disk Encryption (FDE).
A differenza dei modelli di fascia inferiore questa nuova variante abbandona il supporto al tradizionale BCH Error Correction Code (ECC) per la correzione dei dati, in favore del più recente e potente Low-Density Parity-Check (LDPC). Questa nuova logica di correzione degli errori messa a punto da Silicon Motion, denominata NAND Xtend, combina una decodifica a livello hardware con una a livello software, implementando inoltre un ulteriore livello di protezione dei dati denominato RAID Data Recovery.
Non mancano, infine, funzionalità avanzate per il massimo risparmio energetico in tutte quelle situazioni di scarso o non utilizzo del drive, come la tecnologia Device-Sleep (DEVSLP) per consentire una maggiore durata della batteria dei notebook pur mantenendo un’elevata reattività, grazie ai brevissimi tempi di ripresa.
L’esecuzione dei test sintetici ha mostrato un livello prestazionale del disco di buon livello, anche se in alcuni casi leggermente inferiore rispetto ai valori dichiarati dal produttore. Siamo convinti che un intervento nel firmware possa sicuramente migliorare tale situazione. I protocolli implementati nel firmware messo a punto da Crucial, a salvaguardia delle performance, garantiscono un pieno recupero prestazionale. Tale situazione è apprezzabile maggiormente nell’utilizzo daily quando si scrivono e cancellano molti file dove non si evince un decadimento marcato delle prestazioni.
Durante tutta la fase di test e le svariate ore di utilizzo giornaliero (applicazioni office, game, multimedia) non si sono rilevati inconvenienti di sorta. Nella norma la temperatura di esercizio del controller a bordo, mediamente attorno ai 60°C durante l’utilizzo intensivo dell’unità, quindi ben al di sotto della soglia critica che avrebbe innescato l’intervento del Thermal Throttling. Tuttavia è doveroso sottolineare che questi valori sono stati ottenuti con unità operante in condizioni più che favorevoli; di conseguenza consigliamo di prestare molta attenzione specialmente a tutti coloro che installeranno il disco all’interno di sistemi portatili con ridotto spazio e aerazione interna, ricordando che eventualmente sarà possibile migliorare sensibilmente la situazione ricorrendo ad uno dei tanti sistemi di dissipazione dedicati in commercio.
Indubbiamente utile, inoltre, il software proprietario di gestione del disco Storage Executive, capace di consentire, grazie ad un’interfaccia semplice e intuitiva, un controllo completo della propria unità allo stato solido, facilitando l’esecuzione di tutte le funzioni più comunemente utilizzate, compresa la possibilità di effettuare una ricerca automatica di eventuali aggiornamenti del firmware e la cancellazione dei dati in condizioni di sicurezza.
Non manca, inoltre, una tecnologia proprietaria di caching intelligente, denominata Momentum Cache, espressamente pensata per incrementare la longevità e, come abbiamo osservato dalle nostre prove, anche le prestazioni globali nella maggior parte degli scenari di uso comune, sfruttando la memoria RAM di sistema e limitando, di conseguenza, le scritture sull’unità.
Il prezzo medio di acquisto del modello in esame si attesta intorno ai 70€ IVA compresa, cifra del tutto allineata a quella di prodotti concorrenti dalle caratteristiche tecniche similari. Grazie alla sua professionalità ed agli elevati standard produttivi adottati, Crucial accredita l’intera linea MX500 di un MTBF (tempo medio prima di un potenziale guasto) pari a 1.8 milioni di ore, oltre che di una copertura in garanzia della durata di ben 5 anni. Il modello in esame, contraddistinto da una capacità di 250GB viene certificato per un volume di scritture pari a 100TBW totali, ovvero all’incirca 54GB al giorno per l’intera durata della garanzia.
Pro:
- Ottima qualità costruttiva e cura dei particolari;
- Ottima stabilità operativa;
- Adozione delle nuove ed innovative 3D NAND TLC 64-Layer proprietarie a 512-Gbit;
- Controller di ultima generazione Silicon Motion SM2258H;
- Implementazione di ottime tecnologie per la sicurezza dei dati (TCG Opal 2.0, SED e FED);
- Ridotto degrado prestazionale in seguito all’utilizzo intensivo;
- Ridotto impatto sulle prestazioni all’aumentare dei dati presenti sul disco;
- Ridotte dimensioni e peso contenuto grazie al form-factor M.2 Type 2280;
- Buona capacità di archiviazione (250GB);
- Ottimo rapporto prezzo/prestazioni;
- Ottimo software di migrazione fornito in dotazione (Acronis True Image);
- Ottimo supporto da parte del produttore;
- Garanzia di 5 anni.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringraziano e
per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend