AMD FX-4130 Bulldozer

AMD_FX-4130Il debutto, avvenuto da qualche settimana, di un nuovo processore appartenente alla rinomata famiglia AMD FX, ci ha senza dubbio colti di sorpresa, facendoci certamente ricredere sul fatto che l’architettura Bulldozer fosse giunta al suo capolinea. Il nuovo FX-4130, oggetto della nostra recensione odierna, si basa proprio sulla suddetta architettura ed è stato pensato per rimpiazzare l’ormai vetusto FX-4100, migliorandone le prestazioni velocistiche e le potenzialità in overclocking, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici e alla presenza, nella dotazione, di un migliore e più efficiente dissipatore di calore. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!!

AMD FX-4130 Bulldozer – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 4,5/5


Introduzione:


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Advanced Micro Devices o AMD, è una multinazionale americana ormai più che consolidata. La sede principale dell’azienda si trova a Sunnyvale, in California. A oggi è uno dei leader mondiali nella produzione di microprocessori e chipset per il settore consumer, server e workstation. A seguito della fusione con ATI, avvenuta nel 2006, il listino del colosso americano si è arricchito con chip grafici integrati e discreti.

La compagnia possiede anche il 21% di Spansion, un fornitore di chip di memoria flash e il 34% di The Foundry Company (TFC). Nel 2007, AMD si è classificata come undicesima produttrice mondiale di semiconduttori. Attualmente la produzione di chipset e chip grafici AMD è affidata a TSMC, la più importante fonderia taiwanese, mentre la produzione di CPU è in buona parte affidata a GlobalFoundries.                                            

Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo.

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AMD Bulldozer – Uno sguardo all’architettura:


Come ormai tutti sappiamo, l’architettura dell’azienda americana, nota con il nome in codice Bulldozer, appare davvero molto complessa. In una superficie complessiva del die di circa 315mm2 sono stati integrati quasi 2 Miliardi di Transistor. Tuttavia Bulldozer è stato progettato ponendosi come principale obiettivo quello di ottenere un processore dalle caratteristiche ben bilanciate, sia in termini di prestazioni e sia in termini di costo finale.

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Uno degli aspetti fondamentali che contraddistinguono questa architettura è l’introduzione di quello che l’azienda definisce “Modulo”, che altro non è se non la fusione vera e propria tra due singoli core fisici che si trovano a condividere parte delle loro risorse. Ogni singolo modulo, infatti, è in grado di gestire due thread in maniera indipendente, grazie alla presenza di una coppia di unità di elaborazione Integer e una singola unità di elaborazione Floating Point condivisa.

Tale approccio è stato principalmente dettato dal fatto che un tradizionale processore, negli applicativi d’uso comune, si trova a eseguire con più frequenza elaborazioni di tipo Integer. Questo consente a un modulo di Bulldozer di avvicinarsi davvero molto a due core fisici completi, almeno nella maggior parte delle situazioni.

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L’unità Floating Point condivisa è stata completamente ridisegnata per l’occasione, in modo tale da supportare tutte le principali istruzioni ISA fino alle SSE 4.2, le AES, oltre alle nuove istruzioni AVX (Advanced Vector Extension), introdotte anche dalla controparte Intel con l’architettura Sandy Bridge. Grazie a una coppia di blocchi FMAC a 128bit, la nuova FPU è in grado di operare contemporaneamente su due istruzioni a 128 bit per core, oppure, sfruttandoli in parallelo, su una singola istruzione a 256 bit per ogni singolo modulo.

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La potenziata unità di Front-End sfrutta un decoder a quattro vie che consente a ogni modulo di Bulldozer di decodificare fino a quattro istruzioni per ogni ciclo di clock, una in più rispetto a quanto era capace la precedente architettura alla base dei Phenom II. Sono presenti, inoltre, tre scheduler indipendenti, dei quali due abbinati alla coppia di unità Integer, e uno abbinato all’unità Floating Point condivisa.

La pipeline interna alle unità di Integer è stata allungata rispetto alla precedente architettura, aspetto che se da una parte rende possibile il raggiungimento di frequenze operative molto superiori, dall’altra implica però una forte dipendenza con le unità di branch prediction, che hanno dovuto necessariamente subire un grande lavoro di ottimizzazione da parte degli ingenieri AMD.

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Per quanto concerne la Cache, ogni modulo di Bulldozer prevede un primo livello (Cache L1), di tipo associativo a due vie, ampio 64KBytes, dedicato alle istruzioni, posto a monte dell’unità di fetch. Una seconda porzione di Cache di primo livello, sempre di tipo associativo ma a quattro vie, da 16KBytes, dedicata questa volta ai dati, è affiancata a ogni unità Integer. Troviamo poi un secondo livello (Cache L2) associativo a sedici vie, ampio 2MBytes, condiviso tra i due “pseudo core”. Infine è previsto un terzo livello (Cache L3), di ben 8MBytes, di tipo associativo a sessantaquattro vie, condiviso fra tutti i core che compongono il processore.

Il Memory Controller Integrato (IMC) è sempre di tipo Dual Channel e offre ufficialmente supporto a moduli DDR3 con frequenze di funzionamento fino a ben 1.866MHz. Sempre all’interno del die del processore troviamo ben quattro link Hyper-Transport di tipo 16-bit/16-bit in ricezione e trasmissione.

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Un’altra novità di Bulldozer consiste nell’implementazione di una serie di istruzioni esclusive, denominate XOP ed FMA4 che, nell’eventualità che si utilizzino applicazioni appositamente ottimizzate, consentiranno di ottenere un discreto incremento delle prestazioni complessive.

Proprio per saggiare i reali benefici di queste nuove istruzioni, AMD ci ha fornito una particolare versione del noto software x264 HD Benchmark, appositamente ottimizzata. A seguire vi mostriamo i risultati ottenuti.

{jospagebreak_scroll title=Tecnologia AMD Turbo Core 2.0:}


Tecnologia AMD Turbo Core 2.0:


Anche la tecnologia proprietaria Turbo Core, introdotta per la prima volta da AMD nei processori Phenom II X6, è stata ulteriormente potenziata e meglio adattata alla nuova architettura Bulldozer, giungendo così alla seconda generazione.

Per chi non lo sapesse, in Thuban, tale tecnologia era in grado di garantire un tangibile incremento delle prestazioni, agendo in maniera del tutto automatica sulla frequenza operativa, qualora l’applicazione, o le applicazioni utilizzate, non riuscivano a sfruttare appieno il processore, ma si limitavano a utilizzare un massimo del 50%, vale a dire tre dei sei core a disposizione.

Nell’eventualità che si verificasse questa situazione, la frequenza operativa dei core sfruttati veniva automaticamente incrementata, mentre i restanti core inutilizzati venivano messi a riposo in modo da non sforare dal TDP massimo.

In Bulldozer vale sostanzialmente lo stesso discorso, ma anziché avere a disposizione un solo livello d’intervento, ne sono stati previsti ben due distinti.

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Il primo, del tutto nuovo, è identificato come “Max Core” è consente un incremento della frequenza operativa del processore, superiore fino a ben 300MHz rispetto a quella di default, anche nell’eventualità che siano sfruttati tutti i core a disposizione.

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Il secondo livello d’intervento, identificato come “Max Frequency”, è del tutto analogo all’approccio presente in Thuban. Anche in questo caso, infatti, la frequenza operativa potrà subire un ulteriore incremento, variabile a seconda del modello, solamente nell’eventualità che siano realmente sfruttati la metà, o meno della metà, dei core a disposizione.

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Osserviamo ora gli effetti della tecnologia AMD Turbo Core 2.0 sulle frequenze operative, nei modelli finora presentati.

Come possiamo vedere gli incrementi, in termini di frequenza, sono davvero significativi. Almeno sulla carta pare quasi del tutto certo che questa tecnologia dovrebbe garantire un discreto boost prestazionale, specialmente con tutte quelle applicazioni fortemente single threaded o comunque non particolarmente impegnative a livello di core utilizzati.

{jospagebreak_scroll title=Chipset AMD Serie 900 – Caratteristiche Tecniche:}


Chipset AMD Serie 900 – Caratteristiche Tecniche:


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Per garantire pieno supporto ai nuovi microprocessori basati su architettura Bulldozer, è stata presentata, con largo anticipo, la nuova linea di chipset serie 900, composta di tre diversi modelli, classificati principalmente in relazione al numero di linee PCI-Express disponibili.

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Il chipset AMD 990FX sarà alla base dei prodotti top di gamma e consentirà la gestione di ben 42 linee PCI Express 2.0, con supporto Multi-GPU AMD CrossFireX ed NVIDIA SLI fino a quattro schede grafiche in parallelo in modalità x8.

A completare la nuova linea troviamo i modelli AMD 990X, in grado di gestire fino a 26 linee PCI Express 2.0, con supporto Multi-GPU fino a due schede grafiche in parallelo, e la versione base, AMD 970, destinata all’impiego in prodotti economici, priva di supporto verso le tecnologie Multi-GPU.

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Una delle principali novità introdotte con questa nuova linea di chipset è senza dubbio il supporto alla tecnologia NVIDIA SLI, da tempo assente nelle piattaforme del colosso di Sunnyvale. Le restanti caratteristiche tecniche poco di discostano da quelle dei predecessori serie 800; tra le migliorie più significative segnaliamo il supporto a moduli di memoria DDR3 fino ad una frequenza massima certificata di ben 1866MHz e ovviamente il supporto ufficiale ai nuovi microprocessori AMD FX, basati su architettura Bulldozer. A patto di possedere uno di questi microprocessori si riuscirà, inoltre, a sfruttare un’altra delle nuove caratteristiche dei chipset, ovvero il supporto all’Hyper Transport 3.1, in grado di garantire una velocità di trasferimento fino a 6.4GT/s, contro i 5.2GT/s del precedente HT 3.0.

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Anche il nuovo southbridge SB950, connesso al chipset tramite l’A-Link Express III (un bus che garantisce una banda passante bidirezionale tra i due chip fino a 4GB/s), non presenta particolari novità rispetto al predecessore (SB850), anzi appare praticamente identico, nome a parte. Non possiamo negare che ci saremmo aspettati, per lo meno, un supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, analogamente a quanto visto nella piattaforma AMD Llano, ma ancora una volta saranno necessari controller dedicati di terze parti. Pienamente supportati, invece, gli standard USB 1.1 (2 Porte), USB 2.0 (ben 14 Porte) e Serial ATA III a 6Gb/s (ben 6 Porte) con supporto RAID 0, 1, 5 e 10. Il nuovo southbridge gestisce, inoltre, un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet, ulteriori quattro linee PCI Express 2.0 1x, delle connessioni tradizionali PCI e PATA, oltre che un sottosistema HD Audio.

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Uno sguardo da vicino – Parte Prima:


Il nuovo microprocessore è commercializzato nella medesima confezione di cartoncino del suo predecessore, veramente molto curata, resistente e gradevole alla vista.

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I colori predominanti sono il bianco e il rosso. Frontalmente troviamo un’anteprima del processore con il nuovo logo “AMD FX Unlocked Processor” sull’IHS (Integrated Heat Spreader).

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Sul retro della confezione troviamo una breve descrizione in multi lingua del prodotto e una targetta identificativa del prodotto riportante il nome del modello del processore.

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Sui lati sono riportati vari dettagli circa le caratteristiche di rilievo del nuovo processore, quali la sua predisposizione al multitasking e ai videogiochi di ultima generazione. Inoltre una comoda e piacevole “finestra trasparente”, consente di ammirare in tutto il suo splendore la CPU di AMD.

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Nella parte superiore della confezione è presente un etichetta adesiva, che oltre che fungere da sigillo riporta quelle che sono le principali caratteristiche tecniche del processore, quali la frequenza operativa, la dimensione della memoria Cache e il codice OPN dal quale si possono ricavare tutta una serie di informazioni precise circa l’architettura di base, il TDP di riferimento e quant’altro.

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La confezione risulta esteticamente ben curata e gradevole alla vista, oltre ad essere resistente e robusta. Lo sfondo prevalentemente bianco si interseca con una colorazione rossa, che crea un elegante e raffinato mix di colori. Oltre ad una funzione puramente estetica, la custodia di cartone prodotta e realizzata da AMD provvede a proteggere il processore da eventuali urti. La veste grafica con cui AMD ha scelto di presentare il prodotto all’utente finale ci appare molto curata e decisamente completa di tutte le informazioni necessarie.

Come possiamo notare, il nuovo FX-4130, si contraddistingue dal precedente modello, oltre che per una maggiore frequenza operativa di base (3.8GHz contro 3.6GHz) anche per una minore dotazione di memoria Cache (8MB contro 12MB).

Ad essere interessata è esclusivamente la Cache di terzo livello (L3), limitata nel nuovo processore a soli 4MB, anziché 8MB. Soprattutto quest’ultimo aspetto potrebbe compromettere leggermente le prestazioni velocistiche complessive.

Va tuttavia considerato che un minore quantitativo di memoria Cache va quasi certamente a favorire la pratica dell’overclocking, consentendo il raggiungimento di frequenze operative sensibilmente superiori, compensando quindi la “perdita” iniziale, oltre che ridurre il costo finale del prodotto.

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Uno sguardo da vicino – Parte Seconda:


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Il processore si presenta esteticamente identico ai precedenti modelli, quindi, per operare in maniera corretta, necessita di una scheda madre dotata del nuovo Socket AM3+ (conosciuto anche come AM3b) e di uno dei nuovi modelli di chipset Serie 900, appositamente presentati dall’azienda americana.

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La dotazione fornita comprende un dissipatore di calore sensibilmente migliorato, del tutto equivalente a quello presente nei modelli di fascia superiore, dotati di otto core. Tale scelta è dettata principalmente dal maggiore TDP di riferimento che contraddistingue il nuovo arrivato, pari a 125W, contro i “soli” 95W del precedente FX-4100.

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A titolo puramente informativo vi mostriamo alcune foto in cui mettiamo a confronto il nuovo dissipatore con quello fornito nella dotazione della precedente soluzione AMD. Possiamo notare come le dimensioni del corpo radiante siano sensibilmente superiori.

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Inoltre, il nuovo dissipatore è dotato di una doppia heatpipes e base di contatto interamente in rame, seppur con lappatura approssimativa.

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Passiamo ora ad una prima prova su strada, vale a dire la verifica delle principali caratteristiche tecniche e funzionali del nuovo processore sfruttando il noto software CPU-Z, aggiornato all’ultima versione disponibile.

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Come vediamo il software rileva correttamente tutte le caratteristiche del nuovo processore, compreso il ricco set d’istruzioni supportate.

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Le nostre prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche del nuovo FX-4130, ponendolo a diretto confronto con il suo diretto predecessore (FX-4100), in maniera tale da metterne in evidenza le migliorie. AMD dichiara un aumento prestazionale compreso tra un minimo del 3% ed un massimo del 9%, a seconda dell’applicativo in uso, mantenendo inalterato il prezzo di vendita.

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Nella tabella che segue riassumiamo le principali caratteristiche della configurazione da noi impiegata:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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La scheda video impiegata per le prove è una MSI GTX680 2GB Reference, mantenuta entro le specifiche (1006/1502/1059). I driver utilizzati sono i Forceware 310.90 WHQL, gli ultimi disponibili al momento delle prove. Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV Ray 3.7 RC3;
  • Blender 2.62 – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v2.09;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 8.0 64bit;
  • SiSoftware Sandra 2013.01.19.29;
  • AIDA64 Extreme 2.80.2300.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.20 – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt Encryption Benchmark 7.1a;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11;
  • 3DMark – Fire Strike.

Prestazioni Giochi:


  • Far Cry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Alien vs Predator – DX11;
  • Metro 2033 – DX11;
  • Crysis 2 – DX11.

Ora siamo pronti per andare ad analizzare in maniera dettagliata le prestazioni offerte dalla nuova CPU AMD FX-4130 Bulldozer.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering.


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.62:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.


WPrime Benchmark v2.09:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 8.0 64bit:


PassMark Performance Test è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione delle suite CPU Mark, Memory Mark e 3D Graphics Mark.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2013.01.19.29:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.


AIDA64 Extreme 2.80.2300:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 4.20 – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt Encryption Benchmark 7.1a:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:}


Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.


3DMark – Fire Strike:


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level.

Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.

I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando il preset Fire Strike. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i singoli risultati Graphics e Physics.

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Prestazioni Giochi – Parte Prima:


FarCry 2 – DX10:


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FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_Farcry_2


Lost Planet 2 – DX11:


Lost-Planet-2-PC

Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_Lost_Planet_2

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}


Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Alien vs Predator – DX11:


alien-vs-predator

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme….

Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:

Immagine_5_-_Alien_vs_Predator


Metro 2033 – DX11:


Metro_2033

Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri. Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_6_-_Metro_2033


Crysis 2:


Crysis_2

Il mondo è stato devastato da una serie di cataclismi climatici e la società è sull’orlo del totale disfacimento. Gli alieni sono tornati, con una forza d’invasione al completo, e il loro obiettivo è niente meno che la totale distruzione dell’umanità. Un processo a cui dare inizio strappando il cuore della città più famosa della Terra.

A New York, terrificanti invasori spaziali si aggirano per le strade e una piaga da incubo falcia milioni di abitanti con brutale ed epidemica velocità. La città è nel caos, le sue strade e i suoi palazzi sono ridotti a cumuli di macerie fumanti. È una New York come non l’avete mai vista. Né le forze dell’ordine paramilitari, né la potenza della macchina da guerra degli USA possono resistere agli invasori. Tutti coloro che hanno scelto di non fuggire sono condannati. La semplice sopravvivenza in questo uragano di morte richiede l’uso di tecnologie ben superiori a quelle mai viste da un soldato moderno.

Un uomo sta per ereditare tale tecnologia: è la tuta da combattimento del futuro, la Nanosuit 2. Con essa, questo singolo supersoldato si opporrà alla distruzione dell’umanità, nella giungla urbana nota come New York City.

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.1.13” usando i seguenti settaggi:

Immagine_7_-_Crysis2


Considerazioni:


Dalle prove effettuate appare evidente come la nuova soluzione AMD FX-4130 risulti prestazionalemnte superiore rispetto a quelle del modello che va a rimpiazzare (FX-4100) in misura del tutto equivalente a quanto dichiarato dalla stessa AMD (da un minimo del 3% ad un massimo del 9%).

In tutti i test le prestazioni aumentano in maniera sensibile sia con i Benchmark sia con i giochi. I pochi “ritocchi” architetturali apportati, mirati soprattutto al contenimento del costo finale del prodotto, hanno contribuito sensibilmente ad aumentare le prestazioni velocistiche, creando un degno sostituto del modello FX-4100. Il nuovo FX-4130 si è dimostrato un buon prodotto che ci ha sorpreso positivamente.

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AMD FX-4100 vs FX-4130 – Overclock:


Il nuovo processore AMD FX-4130 dovrebbe garantire, almeno sulla carta, maggiori margini di overclocking, a pari tensione di alimentazione, rispetto al modello che va a sostituire (FX-4100). A nostro avviso questo è stato reso possibile non solo grazie al naturale affinamento del processo produttivo, ma soprattutto per delle piccole modifiche tecniche apportate, che comprendono, ad esempio, la riduzione della memoria cache di terzo livello fino a 4MB.

Al pari delle altre soluzioni AMD FX sul mercato, anche il nuovo arrivato vanta un moltiplicatore di frequenza completamente sbloccato, a testimonianza della naturale predisposizione di questi processori verso la pratica dell’overclock. Sarà quindi possibile incrementare la frequenza operativa del processore pur mantenendo tutti i restanti parametri entro le specifiche.

Come abbiamo osservato nel corso della recensione, il sample in nostro possesso si è dimostrato particolarmente “fortunato”, riuscendo a portare a termine qualsiasi benchmark sintetico o gioco alla ragguardevole frequenza di 5.0GHz, facendo registrare un discreto boost prestazionale.

Anche se decisamente soddisfatti del risultato ottenuto, abbiamo proceduto con la ricerca della massima frequenza stabile raggiungibile, sempre in abbinamento al sistema di dissipazione a liquido “all-in-one” di AMD, fissando un limite alla tensione di alimentazione applicabile, pari a 1.55v.

All-In-One

In queste condizioni abbiamo raggiunto quota 5.117MHz, impostando moltiplicatore 25.5x e mantenendo buone temperature di esercizio.

038-amd-bulldozer-fx4130-screen-oc-4130-1 039-amd-bulldozer-fx4130-screen-oc-4130-2 040-amd-bulldozer-fx4130-screen-oc-4130-3

Alle medesime condizioni, e per fornire un quadro ancor più preciso della situazione, abbiamo deciso di provare anche il precedente FX-4100. Come previsto con questo processore non siamo riusciti a raggiungere così alte frequenze, riuscendo a mantenere la stabilità soltanto fino a poco più di 4.8GHz, impostando il moltiplicatore a 24x.

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Inutile dire che siamo rimasti piacevolmente sorpresi di vedere una differenza di ben 300MHz, in termini di massimo overclock, tra due soluzioni AMD contraddistinte dalla medesima architettura di base. Non possiamo che essere molto soddisfatti dei risultati ottenuti!

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo di parametri fuori specifica. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

{jospagebreak_scroll title=Temperature e Consumi:}


Temperature e Consumi:


Temperature rilevate:


Uno dei vantaggi del nuovo FX-4130, rispetto al modello precedente, a detta delle stessa AMD, è rappresentato dalla maggiore predisposizione alla pratica dell’overclocking, resa possibile, oltre che per un naturale affinamento del processo produttivo e per la riduzione della memoria cache di terzo livello, anche grazie al miglior sistema di dissipazione fornito in dotazione.

Come abbiamo osservato nel corso della recensione, effettivamente il nuovo dissipatore si presenta sensibilmente “maggiorato” rispetto a quello fornito con la precedente soluzione, vantando anche alcune migliorie tecniche, quali un maggiore quantitativo di heatpipes ed una base di contatto in rame.

Abbiamo quindi proceduto con le nostre misurazioni utilizzando il rispettivo dissipatore di calore fornito in dotazione per ognuno dei processori in prova, mantenendo la pasta termica standard pre-applicata dal produttore.

Inoltre, abbiamo confrontato le temperature rilevate con quelle registrate in abbinamento al sistema di dissipazione a liquido “all-in-one” AMD Liquid CPU Cooling System, sviluppato in collaborazione con la nota azienda Asetek. Al momento delle nostre rilevazioni, la temperatura ambientale era pari a 21°C.

Nel grafico che segue riportiamo le temperature rilevate nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Full-Load eseguendo varie sessioni del programma x264HD Benchmark v4.0;
  • Full-Load eseguendo 3 loop di Crysis Warhead (Avalance Map);
  • Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX (aggiornato con le ultime librerie disponibili).

La temperatura indicata è riferita al core più caldo ed è una media tra tutte le rilevazioni nelle singole prove effettuate.

Da un punto di vista prettamente legato alle temperature, la nuova CPU AMD FX-4130 di AMD si è ben comportata, sia con il dissipatore fornito in dotazione, sia con un sistema  a liquido “all-in-one” AMD Liquid CPU Cooling System. Non possiamo che ritenerci soddisfatti. 


Consumi Rilevati:


Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente, in condizioni di default. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R11.5;
  • Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
  • Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX (aggiornato con le ultime librerie disponibili).

E’ innegabile che i consumi non siano mai stati uno dei punti di forza dell’architettura Bulldozer. Questo aspetto avevamo già avuto modo di evidenziarlo in occasione della presentazione del modello di punta della precedente famiglia di processori AMD FX dotato di otto core. Tuttavia il nuovo FX-4130 fa registrare valori leggermente più contenuti rispetto al suo predecessore, dovuti principalmente alle piccole modifiche architetturali apportate e all’affinamento del processo di produzione a 32 nanometri. Non possiamo che essere pienamente soddisfatti.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-goldPrestazioni:quattro
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Overclock:cinque
Giudizio Complessivo:quattro_mezzo

E’ innegabile che la presentazione di un nuovo microprocessore AMD FX basato su architettura Bulldozer ci ha colti certamente impreparati. Una decisione per così dire insolita da parte dell’azienda di Sunnyvale, soprattutto dopo aver presentato, ormai da diversi mesi, la diretta evoluzione architetturale.

AMD_FX-4130_-_finale

Tuttavia, non possiamo negare che il nuovo FX-4130 si è dimostrato complessivamente un buon prodotto, contraddistinto da un prezzo onesto e da discrete prestazioni velocistiche, superiori rispetto a quelle del modello che va a rimpiazzare (FX-4100) in misura del tutto equivalente a quanto dichiarato dalla stessa AMD (da un minimo del 3% ad un massimo del 9%).

I pochi “ritocchi” architetturali apportati, mirati soprattutto al contenimento del costo finale del prodotto, come la riduzione del quantitativo di memoria cache di terzo livello (da 8MB a 4MB), non solo hanno aumentato sensibilmente le pure prestazioni velocistiche ma, come abbiamo potuto osservare, si sono dimostrate particolarmente indicate al fine di aumentare le potenzialità in overclock e contemporaneamente diminuire i consumi energetici, leggermente più contenuti nonostante una frequenza operativa superiore.

Il nuovo microprocessore AMD FX-4130 è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di poco superiore ai 100€ IVA compresa, cifra che riteniamo più che onesta viste le caratteristiche tecniche e le prestazioni complessive di questo prodotto, oltre che per le ottime potenzialità in overclock dimostrate.


Pro:


  • Architettura Bulldozer a due moduli (4 Core);
  • Ottime potenzialità in overclock (anche grazie alla riduzione della Cache L3);
  • Moltiplicatore completamente sbloccato;
  • Molto completo sul fronte delle istruzioni supportate (AVX, AES, XOP, FMA4 etc.);
  • Supporto alla tecnologia AMD Turbo Core 2.0;
  • Buon dissipatore in dotazione;
  • Buon prezzo di vendita.

Contro:


  • Consumi non particolarmente contenuti, anche se inferiori al modello precedente.

Si ringrazia 002-amd-apu-a8-3870k-logo-azienda per i campioni fornitoci.

Seguite il Thread Ufficiale sul nostro forum.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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