ASRock H77 Pro4/MVP – Intel H77

001-asrock-h77-pro4-mvp-copertinaLa recente introduzione dei nuovi chipset Intel serie 7 e dei processori Ivy-Bridge, ha portato nuovo fermento nei listini delle case produttrici di schede madri, dove sono apparsi svariati modelli dalle caratteristiche tecniche e dalle features supportate molto eterogenee. Nella recensione odierna analizzeremo la ASRock H77 Pro4/MVP, una scheda madre di ottima qualità, dal costo contenuto e decisamente ideale per assemblare sistemi multimediali. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento.

ASRock H77 Pro4/MVP – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 4,5/5


Introduzione:


ASRock-Logo

ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.

Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.

Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente. ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.

Negli ultimi anni le enormi potenzialità e qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre.

Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.

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Intel H77 Express Chipset – Parte Prima:


La ASRock H77 Pro4/MVP, come facilmente intuibile, adotta il nuovo PCH Intel H77 Express, espressamente sviluppato per garantire pieno supporto agli ultimi microprocessori Ivy Bridge, destinati a coprire la fascia media del mercato. A differenza del modello Z77 Express, questa versione è concepita per l’impiego in schede madri dedicate principalmente a scopi multimediali, precludendo le varie funzionalità di overclocking.

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L’architettura del nuovo PCH H77 Express è sempre a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.

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Come vediamo chiaramente dal diagramma a blocchi sopra riportato, quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3, operanti fino alla frequenza massima certificata di 1600MHz.

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I nuovi microprocessori Ivy Bridge introducono un supporto nativo a 16 linee PCI-Express 3.0 (Gen3). Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x con PCI-Express di seconda generazione.

Il chipset è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non.

Intel ha incluso anche un controller Serial ATA in grado di gestire fino a un massimo di 6 canali, di cui quattro di tipo SATA 3Gb/s e due di terza generazione a 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10.

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Oltre a quanto detto, il nuovo H77 Express include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre) e un controller USB finalmente in grado di supportare nativamente lo standard di trasmissione USB 3.0 (fino a 4 porte), oltre che il tradizionale USB 2.0 (fino a 10 porte).

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Non saranno più necessari, quindi, controller supplementari di terze parti, se non per aumentare il quantitativo di porte a disposizione.

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Al pari del predecessore, anche il nuovo chipset offre pieno supporto alla tecnologia Intel SRT (Smart Response Technology), che consente di utilizzare un disco SSD (Solid State Disk) quale memoria cache, affiancandolo ad un normale HDD meccanico o ad un volume RAID (di tipo 0, 1, 5 o 10, a patto che sia composto di HDD meccanici tradizionali e non di altre unità SSD ed abbia una capacità complessiva non superiore a 31.5TB) al fine di velocizzare i tempi di accesso e, di conseguenza, le performance complessive.

L’unità SSD, per essere compatibile con questa tecnologia, deve avere una capacità di archiviazione minima pari a 18.6GB. La massima capacità utilizzabile come cache è pari a 64GB e l’eventuale spazio in eccesso, qualora sia impiegato un SSD di capacità maggiore, verrà lasciato a disposizione dell’utente per la normale archiviazione dei dati. Secondo Intel, la dimensione ottimale per l’unità di SSD caching, più che sufficiente per un normale utilizzo del computer, è di 20GB.

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Intel H77 Express Chipset – Parte Seconda:


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La tecnologia Smart Response consente all’utente di scegliere tra due differenti modalità di funzionamento:

  • Enhanced: prevede la sincronizzazione e la scrittura parallela tra il disco meccanico e l’unità SSD. In questo modo viene preferita la sicurezza dei dati alle pure prestazioni velocistiche;
  • Maximized: prevede che le operazioni di scrittura avvengano prima sull’unità SSD e in seguito sul disco meccanico. In questo modo si ottengono prestazioni ovviamente superiori, ma aumenta il rischio di perdita accidentale di dati.

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Con il nuovo chipset vengono introdotte anche altre due interessanti tecnologie. Stiamo parlando di Intel Smart Connect, una tecnologia pensata per consentire le tradizionali operazioni di manutenzione e aggiornamento, quali il download degli aggiornamenti del sistema operativo, la ricezione di nuovi messaggi di posta elettronica e le notifiche dei più diffusi social network (Twitter, Facebook ecc.), anche quando il computer si trova in uno stato di sospensione o ibernazione, e Intel Rapid Start, una tecnologia pensata per accelerare il “risveglio” del proprio computer.

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{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Intel QuickSync 2.0:}


Tecnologia Intel QuickSync 2.0:


Il nuovo PCH Intal Z77 Express consente di sfruttare appieno la migliorata tecnologia Intel QuickSync. Tale tecnologia sfrutta, come ormai sappiamo, una particolare unità integrata all’interno del controller grafico stesso, dedicata esclusivamente all’accelerazione hardware del transcoding video.

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La particolarità di questo blocco di silicio risiede nelle sue performance. Come ben sappiamo anche AMD e NVIDIA vantano soluzioni di accelerazione dalle analoghe caratteristiche, in grado di sfruttare la potenza messa a disposizione dalle loro GPU nelle fasi di codifica/decodifica video, ma queste non sono però in grado di ottenere performance paragonabili a quelle raggiungibili mediante l’uso del QuickSync di Intel.

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L’unità QuickSync è in grado di accelerare anche la parte di Motion Compensation, particolarmente “pesante” durante il processo di decodifica e il LoopFiltering, facendo registrare prestazioni molto elevate. Il colosso di Santa Clara dichiara performance addirittura doppie rispetto alle soluzioni Sandy Bridge dell’anno passato.

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Abbiamo proceduto alla verifica delle reali prestazioni offerte dalla nuova tecnologia QuickSync 2.0 usando il noto software Cyberlink Media Espresso, giunto alla versione 6.5. Le impostazioni possibili prevedono la scelta tra due “profili” standard, il primo focalizzato sulle pure prestazioni, mentre il secondo sulla qualità.

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Nel grafico che segue il tempo impiegato per il transcoding di un filmato di riferimento (formato .M2TS H.264 1920×1080 @24fps / Durata: 300 secondi), in vari formati di destinazione.

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Come notiamo chiaramente il guadagno, in termini di tempo, è lampante. La tecnologia Intel QuickSync 2.0 consente di risparmiare secondi preziosi durante le operazioni di conversione dei filmati, rispetto alla generazione precedente. Ovviamente è necessario l’utilizzo di un software in grado di sfruttarne appieno le potenzialità, come quello da noi usato ad esempio, prodotto da Cyberlink.

{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Prima:}


Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Prima:


Il nuovo software Lucid Virtu Universal MVP si presenta come una naturale evoluzione dell’ormai nota tecnologia Lucid Virtu, in grado di porsi tra il driver video e il sistema operativo, con lo scopo di reindirizzare le chiamate verso la GPU più adatta allo svolgimento dell’operazione.

In questo modo sarà possibile affiancare al controller grafico integrato una soluzione discreta, in maniera da sfruttare appieno le peculiarità di entrambe soltanto quando necessario e in modo del tutto trasparente.

Questo si traduce, ovviamente, in minori consumi durante il normale utilizzo della macchina, in quanto per la semplice navigazione sul web, la riproduzione di contenuti multimediali e quant’altro verrà impiegata esclusivamente la GPU integrata nel processore Intel, che come sappiamo è più che adeguata allo scopo.

Qualora servirà, invece, maggiore potenza di calcolo, come ad esempio durante l’esecuzione di applicativi o videogiochi 3D, la chiamata non sarà reindirizzata verso la GPU integrata ma bensì verso la GPU discreta, sicuramente contraddistinta da performance più elevate.

Un altro vantaggio è quello di poter sfruttare la tecnologia Intel QuickSync anche se nel sistema è installata una scheda grafica discreta. Qualora venga eseguito un qualsiasi applicativo in grado di sfruttare la tecnologia di accelerazione hardware Intel, questo verrà automaticamente gestito dalla GPU integrata.

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Il nuovo e decisamente interessante Virtu Universal MVP introduce due innovative tecnologie, denominate HyperFormance e Virtual Vsync, finalizzate ad incrementare le prestazioni nei titoli più diffusi e a migliorare la resa grafica delle immagini minimizzando il fastidioso fenomeno del “Tearing” dovuto alla sovrapposizione dei frame qualora il frame rate sia superiore alla frequenza di refresh del monitor “solitamente 60Hz”. La causa di questo fastidioso fenomeno è semplicissima; se la scheda grafica è molto potente, capace quindi di superare agevolmente, in termini di FPS, la frequenza di refresh del monitor, quest’ultimo si troverà ancora occupato a visualizzare un frame, nello stesso momento in cui la GPU gli invia i successivi in continua e rapida successione.

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La soluzione a questo problema è l’attivazione del Vsync nel pannello dei driver grafici, o nelle opzioni del gioco in uso; questa indispensabile funzionalità consente di porre un “limite” al frame rate in relazione alla frequenza di refresh del proprio monitor, evitando che si verifichi, quindi, tale sovrapposizione. Appare ovvio che in questo modo le potenzialità delle potenti schede grafiche di ultima generazione non saranno mai sfruttate appieno, o almeno così è stato fino all’introduzione della tecnologia Virtual Vsync.

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Grazie all’uso combinato della soluzione grafica integrata nel processore e della tradizionale scheda grafica discreta, infatti, quest’ultima può “sprigionare” tutta la sua potenza, in quanto sarà compito dell’integrata l’impedire una sovrapposizione dei frame, eliminando qualsiasi distorsione delle immagini. Virtualmente, quindi, la scheda grafica è in grado di generare più frame, aumentando sensibilmente anche il tempo di risposta.

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Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Seconda:


Procedura per una corretta configurazione di Lucid Virtu:


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1) Per prima cosa dobbiamo munirci di una scheda madre certificata, come ad esempio la maggior parte dei nuovi prodotti dotati di chipset Intel serie 7. Teniamo a precisare che la tecnologia Lucid MVP funziona correttamente anche sulle precedenti mainboard dotate di chipset Z68/H67 e H61;

2) Nel BIOS della scheda madre è necessario impostare l’uscita video predefinita sulla grafica integrata oppure sulla soluzione discreta, in base alla modalità che vogliamo utilizzare:

– i-Mode: questa modalità comporta una leggera perdita di prestazioni nei giochi 3D. Consente comunque di sfruttare tutte le nuove funzionalità della tecnologia MVP (HyperFormance e Virtual Vsync), le funzionalità speciali della soluzione integrata (es. Intel QuickSync), senza rinunciare al risparmio energetico quando non è utilizzato nessun gioco 3D. Per sfruttare questa modalità il display dev’essere collegato all’uscita video presente sulla scheda madre, e nel BIOS dev’essere impostata l’IGP come soluzione predefinita;

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– d-Mode: la modalità d-mode è pensata per ottenere performance 3D senza compromessi, sfruttando appieno le potenzialità della soluzione grafica discreta installata nel sistema, senza però rinunciare alle nuove funzionalità dell’MVP (HyperFormance e Virtual Vsync) e alle funzionalità speciali dell’integrata (es. Intel QuickSync). Questa modalità non include funzionalità di risparmio energetico. Per sfruttarla il display dev’essere collegato all’uscita video della vga discreta e nel BIOS dev’essere impostata la discreta come soluzione predefinita e, se previsto, dev’essere attivo il supporto multi monitor.

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3) Scelta la modalità preferita è sufficiente procedere con l’installazione dei driver di entrambe le soluzioni grafiche presenti (Integrata e Discreta);

4) Una volta portata a termine l’operazione è possibile installare il software Lucid Virtu Universal MVPDOWNLOAD 32bitDOWNLOAD 64bit“;

5) Completata anche questa procedura d’installazione avremo accesso al pannello di controllo Virtu MVP. L’interfaccia è veramente molto semplice e intuibile, il pannello si compone di quattro sezioni distinte:

– Main: In questa prima schermata avremo la possibilità di attivare o disattivare la tecnologia Virtu MVP, semplicemente cliccando sull’apposito pulsante in alto a sinistra, reimpostare le impostazioni predefinite e abilitare il Logo MVP in uno dei quattro angoli dello schermo, qualora venga eseguita un’applicazione in grado di sfruttarne le funzionalità.

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– Performance: In questa seconda schermata è possibile attivare o disattivare, semplicemente cliccando sugli appositi pulsanti, le tecnologie HyperFormance e Virtual Vsync.

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– Application: in questa schermata viene mostrata la lista di tutte le applicazioni in grado di sfruttare correttamente la tecnologia Lucid Virtu MVP. Tramite segno di spunta avremo la possibilità di scegliere la modalità operativa (i-Mode oppure d-Mode) e abilitare o meno l’HyperFormance per ogni singola applicazione. Qualora una particolare applicazione o gioco non sia nell’elenco, neppure con l’ultima versione del software installata, sarà possibile aggiungerla manualmente cliccando sul tasto in basso “Add” e selezionando il rispettivo eseguibile. In questa maniera, per così dire “forzata”, non è garantito il corretto sfruttamento della tecnologia, è quindi a rischio e pericolo dell’utente.

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– About: quest’ultima schermata ha come unico scopo quello di informare l’utilizzatore sulla versione del software correntemente installata nel sistema. Nell’eventualità che non venga subito rilevata la licenza d’uso del software è presente il pulsante “Activate” per procedere con l’attivazione manuale (necessaria connessione ad internet).

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Per maggiori informazioni consultate il sito web LucidLogix. Altre interessanti informazioni su Lucid Virtu li potete trovare inoltre sul nostro forum qui.

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Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Prestazioni:


VirtuMVP

Nella seguente tabella riassumiamo i dettagli della configurazione di prova impiegata per la verifica del corretto funzionamento di questa nuova tecnologia:

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Di seguito i risultati ottenuti in alcuni benchmark sintetici e giochi:


3DMark Vantage Advanced:



3DMark 11 Advanced:



Alien vs Predator:



Lost Planet 2:



Considerazioni:


Come possiamo vedere dalle prove appena effettuate, la nuova tecnologia Virtu Universal MVP garantisce un discreto aumento delle prestazioni, in maniera del tutto semplice e apparentemente senza alcun “effetto collaterale”. In tutte le prove svolte, infatti, non abbiamo riscontrato alcun malfunzionamento né difetto grafico a schermo. Dobbiamo tuttavia precisare che tutti gli applicativi da noi utilizzati rientravano nella lista di compatibilità, non abbiamo dovuto forzare nulla, quindi, per consentire il pieno sfruttamento della nuova tecnologia di LucidLogix.

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ASRock H77 Pro4/MVP – Confezione e Bundle:


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La ASRock H77 Pro4/MVP è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore taiwanese.

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La scatola si presenta molto robusta e ben curata, su di essa spiccano tutte le caratteristiche di rilievo del prodotto, quali il supporto alle tecnologie AMD CrossFireX, PCI-Express Gen3, LucidVirtu MVP, Intel Smart Connect e Rapid Start e alle feature proprietarie X-Fast RAM, X-Fast LAN e X-Fast USB, di cui parleremo più avanti. Pienamente supportati gli standard USB 3.0 e Serial ATA III 6Gb/s e tutti i recenti microprocessori Ivy Bridge a 22 nanometri.

Nella parte posteriore della confezione, come vediamo, sono riportate in maniera dettagliata tutte le principali tecnologie supportate dalla scheda madre.

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Aprendo la confezione possiamo notare come la scheda risulti ben protetta, anche nell’eventualità di un trasporto “movimentato”. Oltre alla tradizionale busta antistatica, la scheda è incastrata in una cornice di materiale spugnoso semi-rigido.

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La dotazione accessoria fornita è di tutto rispetto. A seguire l’elenco dettagliato del contenuto della confezione:

  • 1x DVD-Rom Driver e Software;
  • 3x Manuali d’Istruzioni;
  • 1x Manuale LucidVirtu MVP;
  • 2x Cavetti SATA di buona qualità;
  • 1x Mascherina Posteriore I/O.

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A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da ASRock risulta molto completo e ci consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Il manuale di istruzioni in multilingua, Italiano non compreso, lo potete consultare e scaricare in formato PDF direttamente da qui.

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Specifiche Tecniche:


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La scheda madre ASRock H77 Pro4/MVP è progettata con socket LGA-1155 ed è stata realizzata intorno al nuovo chipset H77 Express di Intel per supportare la seconda e la terza generazione di CPU Intel (Sandy-Bridge e Iviy-Bridge). L’architettura del nuovo PCH H77 Express è sempre a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.

La memoria di sistema è di tipo Dual channel DDR3, con una capacità massima di 32 GB e supporta frequenze in overclock fino a 1600 Mhz anche con profili XMP (1.3 e 1.2). E’ possibile realizzare configurazioni multi-GPU solo con schede grafiche AMD in configurazioni CrossFireX. Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione veloci.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, che offre supporto HD-Audio a 8 canali. In prossimità del chip troviamo i connettori supplementari per il collegamento sul pannello frontale del case e per l’SPDIF. Viene offerto anche il supporto THX TruStudio PRO, che garantisce un audio di altissima qualità, con un maggior quantitativo di effetti e funzionalità.

Riportiamo di seguito le specifiche tecniche della ASRock H77 Pro4/MVP, così come dichiarate dal produttore.


ASRock H77 Pro4/MVP – Specifiche:


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Le caratteristiche tecniche rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare una scheda madre performante e con componenti di qualità. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere. Le CPU e le memorie supportate della motherboard ASRock H77 Pro4/MVP le trovate qui e qui. La scheda supporta pienamente le nuove CPU Intel Ivy Bridge. Ora siamo pronti ad andare ad analizzare le principali features proprietarie presenti nella scheda.

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Principali Features Proprietarie:


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Di seguito vi proponiamo una breve descrizione di quelle che sono le funzionalità esclusive più importanti che caratterizzano la ASRock H77 Pro4/MV.


ASRock X-Fast USB 5x Speed:


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La rivoluzionaria tecnologia X-Fast USB di ASRock consente di accelerare le prestazioni del dispositivo d’archiviazione dati USB collegato in modo istantaneo. Il sistema operativo solitamente assegna solo un 10% delle risorse di sistema ad un qualsiasi dispositivo USB. Grazie alla tecnologia X-Fast USB viene creato un QOS (Quality of Service) al fine di garantire più efficienza e prestazioni nel trasferimento dati da USB.

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Come indicato di seguito in grafica, mostra chiaramente che la tecnologia ASRock XFast USB può aumentare le prestazioni USB 3.0 fino a cinque volte!


ASRock X-Fast LAN 5x Speed:


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Internet è una risorsa fantastica dove ottenere le migliori offerte. Scaricare film, giocare online, controllare le e-mail, l’offerta beni o servizi e così via, idealmente Internet serve praticamente a tutto nella tua vita.

Nessuno di noi ha tempo da perdere, per cui, qualsiasi strumento in grado di rendere leggere le funzioni on-line è il benvenuto. ASRock XFast LAN è uno strumento di produttività intelligente per aiutare a gestire le priorità delle applicazioni internet, semplificare la tua vita digitale e ottenere di più.

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Quando il browser carica molto lentamente senza alcun motivo evidente, di solito è a causa di una gestione inefficiente. ASRock sta lanciando una gestione web super efficiente nel settore delle schede madri. La LAN XFast è un comodo strumento che controlla le applicazioni Internet in modo facile ed efficiente. Creando un ambiente Internet perfetto, tutto ciò che serve è un manager intelligente. ASRock XFast LAN permette di godere di una maggiore velocità, di un più facile multitasking, di un’esperienza multimediale avanzata e molto altro ancora, il tutto senza un peso eccessivo.


ASRock X-Fast RAM 5x Speed:


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Al fine di fornire una migliore gestione delle risorse di memoria, ASRock ha sviluppato X-Fast RAM. Non è solo possibile utilizzare pienamente la memoria sprecata, ma anche molte funzioni avanzate. X-Fast RAM contribuisce a creare un disco virtuale in cui i file temporanei e i file di cache possono essere memorizzati, in modo che le applicazioni web e i processi su file di grandi dimensioni possano essere eseguiti più rapidamente.

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X-Fast RAM è progettato per consentire all’utente di gestire la larghezza di banda della memoria sprecata sotto OS Windows a 32-bit, migliorare l’esperienza del servizio web, aumentare la velocità delle applicazioni fino a cinque volte più veloce e ridurre la frequenza di accesso SSD o HDD per estendere la durata di vita. Le schede madri ASRock sono ottimizzate per fornire prestazioni fantastiche e sono l’ideale per l’overclocking!


ASRock Digi Power:


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Tutte le schede madri ASRock dotate di PCH Intel Serie 7 adottano una modulazione pulse-width (PWM) completamente digitale, sfruttando la tecnologia proprietaria Digi Power, al fine di fornire al processore una tensione molto più stabile in maniera del tutto più efficiente, rispetto ai tradizionali PWM analogici. La circuiteria di alimentazione prevede l’impiego di componentistica di alta qualità, 100% giapponese, in grado di prolungare la vita media del sistema di oltre due volte, rispetto a prodotti dotati di componentistica di qualità standard.


THX TruStudio PRO:


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La soluzione THX TruStudio PRO, implementata nella H77 Pro4/MVP, garantisce un audio di altissima qualità, effetti e funzionalità per i sistemi PC dotati di audio incorporato. Per esempio, la tecnologia TruStudio Surround espande il contenuto stereo in suono surround, la tecnologia TruStudio Crystalizer recupera la sorgente sonora compressa e può farti sentire ogni dettaglio avvincente del surround.


UEFI BIOS:


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La H77 Pro4/MVP è dotata di un UEFI BIOS (acronimo di Unified Extensible Firmware Interface BIOS) di ultima generazione. L’interfaccia utente è notevolmente più evoluta e accattivante rispetto a quella classica alla quale eravamo abituati finora. Finalmente sarà possibile scorrere tra le varie pagine, impostare i parametri e quant’altro, semplicemente utilizzando il nostro mouse in un ambiente che ricorda molto un comune sistema operativo.

Nel corso della nostra recensione analizzeremo in maniera più approfondita il BIOS della ASRock H77 Pro4/MVP.

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La Scheda – Parte Prima:


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La nuova ASRock H77 Pro4/MVP non delude certamente le nostre aspettative. Come ormai ci ha abituato il noto produttore taiwanese, anche questo prodotto appare molto curato e ben costruito. Il Form-Factor è conforme allo Standard ATX (30.5 x 20.1 cm), a garanzia della piena compatibilità con la maggior parte dei case in commercio.

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La scheda si presenta del tutto anonima alla vista essendo contraddistinta da una colorazione completamente nera, sia per quanto riguarda il PCB vero e proprio e sia per la maggior parte degli inserti plastici e metallici.

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Come vediamo il layout è molto pulito e ben ordinato. Possiamo notare il Socket LGA-1155 in grado di ospitare tutti i processori Intel i3, i5 e i7 Sandy Bridge, oltre che i nuovi Ivy Bridge a 22nm, recentemente introdotti sul mercato. La zona circostante è abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche abbastanza voluminosi. Il meccanismo di fissaggio del processore è prodotto da LOTES.

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La scheda, come prevedibile, data l’adozione del chipset Intel H77 Express, non consente di praticare l’overclock dei componenti, se non in maniera del tutto limitata. La circuiteria di alimentazione è quindi strutturata di conseguenza, offrendo tutta la potenza necessaria per mantenersi entro le specifiche, garantendo elevata stabilità, affidabilità e durata nel tempo, grazie all’adozione di PWM digitali (ASRock Digi Power). Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione 12v 8-Pin EPS.

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Per smaltire al meglio il calore sviluppato dalla circuiteria di alimentazione è stato impiegato un dissipatore in alluminio di generose dimensioni, dotato di heatpipes, fissato alla piastra mediante l’uso di tradizionali clip di plastica. Il contatto è garantito dall’utilizzo di un comune pad termico.

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La Scheda – Parte Seconda:


Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel e X.M.P., in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 1600MHz. Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB. In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli e parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli.

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Le possibilità di espansione della scheda sono garantite da uno slot PCI-Express 2.0 1x, utile per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate, un controller dischi o recenti unità SSD, ben tre slot PCI tradizionali, per schede datate e due slot PCI-Express 16x di tipo meccanico, uno conforme al nuovo standard PCIe Gen3 (con segnale 16x elettrico) e uno invece fermo al precedente standard PCIe Gen2 (con segnale 4x elettrico). Pienamente supportata la tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX, mentre è assente, purtroppo, la certificazione per la corrispettiva tecnologia NVIDIA SLI.

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Appena sotto il primo slot PCI-Express 16x, in posizione un po’ “scomoda”, troviamo la batteria tampone, mentre, fortunatamente, il Jumper dedicato alla funzione di Clear CMOS è posizionato nella parte bassa della scheda, risultando facilmente accessibile.

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Scendendo verso il basso notiamo la presenza delle porte Serial ATA. La H77 Pro4/MVP dispone di un totale di ben otto porte, sei delle quali posizionate nella parte bassa della scheda, la cui gestione è completamente a carico del PCH H77 Express. La differente colorazione consente la rapida identificazione della tipologia. Di colore nero le porte conformi allo standard SATA II 3Gb/s mentre di colore grigio le porte con supporto al più prestante SATA III 6Gb/s. Sono pienamente supportate le tecnologie RAID 0, 1, 5 e 10 e Intel Smart Response (SRT). Le restanti due porte, poste in prossimità degli slot di memoria DDR3, sono di tipo SATA III 6Gb/s e la loro gestione è affidata ad un controller supplementare ASMedia ASM1061.

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{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Terza:}


La Scheda – Parte Terza:


Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto vari connettori per ventole, porte Audio, USB 2.0, COM supplementari e il pannello con i collegamenti alle funzioni del case.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, che offre supporto HD-Audio a 8 canali. In prossimità del chip troviamo i connettori supplementari per il collegamento sul pannello frontale del case e per l’SPDIF. Viene offerto anche il supporto THX TruStudio PRO, che garantisce un audio di altissima qualità, con un maggior quantitativo di effetti e funzionalità.

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Sempre di produzione Realtek è il controller adibito alla gestione dell’interfaccia di rete Gigabit Ethernet, precisamente la scheda adotta il modello RTL8111E su bus PCI-E per garantire piena banda a disposizione. Il controller è posto nella parte posteriore della scheda.

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Le connessioni USB 3.0 sono gestite dirtettamente dal nuovo Intel H77 Express. Finalmente, quindi, non è necessario ricorrere a controller supplementari di terze parti. Il nuovo PCH è mantenuto “fresco” da un piccolo dissipatore in alluminio, più che adeguato, visto l’esiguo calore sviluppato.

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Il pannello posteriore I/O è davvero molto completo, troviamo infatti:

  • 1 x Porta PS/2 per tastiera;
  • 1 x Porta VGA D-Sub;
  • 1 x Porta DVI-D;
  • 1 x Porta HDMI;
  • 1 x Porta ottica SPDIF Out;
  • 6 x Porte USB 2.0 già integrate;
  • 2 x Porte USB 3.0 già integrate;
  • 1 x Porte LAN RJ-45 con LED (LED azione/collegamento e LED velocità);
  • 1 x Connettore HD Audio.

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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale direttamente da qui.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:}


Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:


Anche questa nuova soluzione di scheda madre di ASRock adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione. L’interfaccia è decisamente più evoluta e accattivante rispetto a quella classica a cui eravamo tutti abituati prima del lancio della piattaforma Intel Sandy Bridge, nel corso dello scorso anno.

Finalmente è possibile scorrere tra le varie pagine e impostare i vari parametri semplicemente usando il nostro mouse, in un ambiente che ricorda molto quello di una classica applicazione in ambiente Windows.

Il BIOS di questa scheda madre appare completo e di facile comprensione. Per accedervi è sufficiente premere, come di consueto, all’avvio della macchina, il tasto “CANC”. Ci troveremo subito di fronte ad una prima schermata in cui ci verranno mostrate informazioni sul processore e sul sottosistema di memoria in uso, sul modello della scheda madre e sulla versione del BIOS installata. E’ presente, inoltre, un pratico “System Browser” che ci mostrerà i componenti e le periferiche connesse alla nostra scheda madre.

L’organizzazione è chiara e immediata, tutte le varie sezioni sono facilmente accessibili tramite dei comodi pulsanti posti nella parte superiore dello schermo.

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La seconda sezione “OC Tweaker”, è quella senz’altro più interessante. Anche se, data l’adozione del chipset H77 Express, le funzionalità di overclock sono molto limitate, troviamo comunque varie impostazioni, riguardanti soprattutto le latenze delle memorie, la selezione del moltiplicatore di frequenza del processore, l’attivazione del Turbo Mode e dell’Intel Speedstep Technology, che permette la regolazione automatica della frequenza operativa del processore in relazione al carico di lavoro a cui è sottoposto. Abbiamo modo, inoltre, di regolare alcune tra le principali tensioni di alimentazione del sistema, quali ad esempio il VDIMM, ossia la tensione delle memorie, il VTT, ovvero la tensione applicata all’IMC Integrato nel processore e il VCCSA o System Agent interno, che serve sostanzialmente a fornire un quantitativo maggiore di alimentazione all’IMC Integrato e al controller PCI-Express. Troviamo, inoltre, la possibilità di agire sul VCore Loadline, per limitare il vdroop sotto carico, e varie modalità di impostazione della tensione di alimentazione del processore, tra cui l’Offset.

Per poter modificare i singoli parametri è sufficiente cliccarci sopra, apparirà un menù a tendina nel quale sarà possibile scegliere, con estrema praticità, l’impostazione desiderata. Segnaliamo la possibilità di salvare i vari settaggi di overclock sottoforma di profili (un massimo di tre), che potranno essere ricaricati in ogni momento senza il bisogno di reinserire tutto manualmente.

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{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:}


Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:


Un’altra sezione di particolare spessore è identificata con il nome “Advanced”. Al suo interno troviamo elencate, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano alla configurazione delle linee PCI, della CPU, del Serial ATA, del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate, quali ad esempio il Controller USB 2.0 e USB 3.0, la LAN, l’HD Audio e lanciare l’utility per l’aggiornamento del BIOS ASRock Instant Flash/Internet Flash. Sempre in questa sezione sarà possibile attivare/disattivare le tecnologie Intel Rapid Start e Intel Smart Connect, introdotte in concomitanza della presentazione dei nuovi PCH Intel serie 7.

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La quarta sezione “H/W Monitor”, come facilmente intuibile, permette di monitorare lo stato vitale del sistema, mostrando le temperature della CPU e della scheda madre, oltre che le varie tensioni di alimentazione. Sarà possibile, inoltre, programmare il funzionamento di due ventole tachimetriche (Chassis FAN 1 e 2), collegate alla scheda, in modo da trovare il giusto compromesso tra temperature e rumorosità.

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Infine, le ultime tre sezioni, ovvero “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza, “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso al BIOS e/o al Computer ed “Exit”, nella quale ci viene offerta la possibilità di salvare le modifiche finora apportate, oppure al contrario di uscire senza salvare o ripristinare le impostazioni predefinite.

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{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

La scheda grafica impiegata per le prove, una Saphhire Radeon HD6970 2GB GDDR5, è stata mantenuta in specifica (880/1375). Abbiamo utilizzato gli ultimi driver rilasciati con certificazione WHQL (AMD Catalyst 12.4) in abbinamento con gli Application Profile 12.4 CAP2. Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV-Ray 3.7 RC3;
  • Blender 2.62 – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v1.55;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1021);
  • SiSoftware Sandra 2012.05.18.40;
  • AIDA64 Extreme 2.30.1900.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.01 – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt 7.1;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Prestazioni USB:


  • Crystal Disk Mark – X64 v3.0.1c;
  • ATTO Disk Benchmark v.2.46.

Prestazioni Giochi:


  • FarCry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Alien vs Predator – DX11;
  • Metro 2033 – DX11.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla scheda madre ASRock H77 Pro4/MVPM.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/8Thread.


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.62 – 64bit:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.


WPrime Benchmark v1.55:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1021):


PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione della suite CPU Mark.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2012.05.18.40:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.


AIDA64 Extreme 2.30.1900:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Prima:}


Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 4.01 – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt 7.1:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Seconda:}


Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


PCMark 2005:


Famoso benchmark di Futuremark in grado di calcolare le performance generali del sistema o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.). Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto e quello relativo alla sola CPU Suite.


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni USB:}


Prestazioni USB:


Crystal Disk Mark v3.0.1c X64:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata,sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale,  riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.


ATTO Disk Benchmark v2.46:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).


Considerazioni:


Il supporto nativo allo standard di trasmissione USB 3.0, da parte del nuovo chipset Intel H77 Express, è in grado di garantire prestazioni più che buone, allineate alla maggior parte dei controller di terze parti finora impiegati dai vari produttori. Le prove effettuate con i software Crystal Disk Mark e ATTO Disk Benchmark mostrano una differenza veramente marcata, in termini di transfer rate, passando dal vecchio standard di trasmissione USB 2.0 al nuovo USB 3.0.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Prima:}


Prestazioni Giochi – Parte Prima:


FarCry 2 – DX10:


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FarCry 2 è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Lost Planet 2 – DX11:


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Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}


Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Alien vs Predator – DX11:


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La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme…

Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:

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Metro 2033 – DX11:


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Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.

Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_6_-_Metro_2033

{jospagebreak_scroll title=Consumi:}


Consumi:


Abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R11.5;
  • Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
  • Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX (aggiornato con le ultime librerie disponibili).

Consumi Rilevati:


{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-gold


Prestazioni:quattro_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Stabilità:cinque
Giudizio Complessivo:

quattro_mezzo


Negli ultimi tempi abbiamo assistito, senza dubbio, a un vero e proprio “balzo in avanti” per quanto concerne la qualità e le potenzialità offerte dai prodotti ASRock.

Questa nuova H77 Pro4/MVP è innegabilmente un prodotto molto completo, caratterizzato da un ottimo layout e dotato di componentistica di qualità. Ottime le tecnologie e le funzionalità proprietarie supportate, che includono la tecnologia Lucid Virtu Universal MVP e X-Fast 555.

L’adozione del nuovo PCH Intel H77 Express offre supporto nativo per tutti i microprocessori Ivy Bridge, recentemente introdotti sul mercato. Al pari del predecessore H67 Express, anche questo nuovo PCH si vede del tutto limitato per quanto concerne le funzionalità di overclock, ma è innegabile che non è pensato per quello scopo, essendo più che altro indirizzato all’assemblaggio di sistemi dal costo relativamente contenuto e votati alla semplice multimedialità.

L’H77 Express vanta anche un supporto completamente nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, contraddistinto, come abbiamo osservato, da buone prestazioni complessive.

I nuovi processori Ivy Bridge introducono anche un’altra importante caratteristica; il supporto al nuovo standard PCI-Express 3.0, che raddoppia la banda a disposizione rispetto all’attuale Gen 2. La soluzione di ASRock dispone di uno slot in grado di supportare tale interfaccia, offrendo anche pieno supporto alla tecnologia Multi-GPU CrossFireX di AMD. Purtroppo assente il supporto all’equivalente tecnologia SLI di NVIDIA.

Il BIOS UEFI messo a punto da ASRock è veramente ben strutturato e di facile comprensione. Al suo interno troviamo tutto ciò che serve per gestire al meglio tutte le funzioni della scheda. Aggiornando all’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (la 1.30), non abbiamo riscontrato alcuna problematica che avrebbe in qualche modo compromettere le nostre prove.

La scheda madre ASRock H77 Pro4/MVP è disponibile sul mercato a un prezzo medio di circa 80€ Iva Compresa, cifra più che adeguata viste le caratteristiche tecniche e la completezza di questo prodotto. Non possiamo che consigliarne l’acquisto a tutti coloro che intendono realizzare un sistema multimediale versatile e prestante.


Pro:


  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottime prestazioni;
  • Pieno supporto ai microprocessori Intel Ivy Bridge a 22 nanometri;
  • Supporto nativo all’interfaccia di trasmissione USB 3.0;
  • Supporto Multi-GPU AMD CrossFireX;
  • Interfaccia BIOS UEFI completa e intuitiva;
  • Supporto alla tecnologia Lucid Virtu Universal MVP;
  • Ottime feature proprietarie (X-Fast USB, X-Fast LAN, X-Fast RAM, DigiPower etc.);
  • Ottimo prezzo.

Contro:


  • Mancanza certificazione NVIDIA SLI.

Si ringrazia ASRock-Logo per il sample fornitoci.

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Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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