In questi giorni in redazione è giunta una delle soluzioni ASUS dedicate alla nuova piattaforma Intel Sandy Bridge. Il prodotto che andremo ad analizzare, per la precisione la P8H67-I Deluxe, è altamente indicato, grazie anche alle sue interessanti feature, all’assemblaggio di sistemi multimediali di ridotte dimensioni, quali ad esempio gli Home Theater PC (HTPC).
Questa scheda madre consente di sfruttare appieno il controller grafico integrato nel processore e di avere accesso ad una delle più interessanti tecnologie di accelerazione hardware del momento, l’Intel Quick Sync, capace di offrire performance molto elevate. Non possiamo che augurarvi una piacevole lettura!
Introduzione:
ASUSTeK Computer Inc. è un’azienda fondata nel 1989 a Taiwan con l’obiettivo di realizzare prodotti tecnologici all’avanguardia. Attualmente è uno dei principali protagonisti del mercato delle 3C (Computer, Communication, Consumer Electronics). Da diversi anni è anche il maggior produttore al mondo di schede madri per computer.
L’azienda ha però progressivamente esteso il proprio business alla produzione di diversi prodotti a elevato contenuto tecnologico, quali notebook, di cui è oggi tra i primi cinque produttori a livello mondiale, schede video, di cui è il primo brand per vendite sempre a livello Worldwide, e a seguire dispositivi ottici, soluzioni broadband, server, Pocket PC, prodotti per il networking, display LCD, telefoni cellulari, PDA Phone, GPS e Ultra Mobile PC.
Maggiori informazioni le trovate sul Sito Asus.
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Intel H67 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche
La Asus P8H67-I Deluxe, come facilmente intuibile, adotta il nuovo chipset Intel H67 Express, espressamente sviluppato per garantire pieno supporto agli ultimi processori Sandy Bridge, destinati a coprire la fascia media del mercato. A differenza della versione P67 Express, questo chipset è concepito per l’impiego in schede madri di dimensioni contenute, dedicate principalmente a scopi multimediali.
Come vediamo chiaramente dallo schema, il chipset H67 Express, prevede un’architettura a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.
Quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3, operanti fino alla frequenza di 1333MHz.
Le linee PCI-Express 2.0, gestite direttamente dal controller integrato nella CPU, sono in totale 16. Sarà possibile, tuttavia, gestire una singola scheda grafica discreta, in alternativa alla Intel Graphics HD, integrata nei processori Sandy Bridge.
L’H67 è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa di fungere da bridge fra la CPU e i vari controller integrati e non.
Intel ha incluso al suo interno anche un Controller SATA in grado di gestire fino a un massimo di 6 canali, di cui quattro di tipo SATA 3Gb/s e due SATA di terza generazione a 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10.
Attenzione!!!
Intel, poco dopo il lancio della piattaforma Sandy Bridge, ha ufficializzato, a seguito di alcuni controlli di produzione, un problema che coinvolge proprio il controller SATA integrato. Il bug è purtroppo a livello hardware, quindi non risolvibile per mezzo di aggiornamenti software e quant’altro, e interessa alcuni lotti di chipset Cougar Point della serie 6 per Sandy Bridge, vale a dire P67 e H67.
Il problema, stando a quanto dichiarato dalla stessa Intel, affligge i soli canali SATA 3Gb/s e potrebbe portare, nel tempo, a un progressivo degrado delle prestazioni del controller, con la possibilità di giungere fino alla totale interruzione della comunicazione tra la scheda madre e la periferica connessa.
Intel ha già avviato la produzione di chipset privi di questo problema, che saranno quindi disponibili a breve per i partner. Coloro che hanno già acquistato una scheda madre P67/H67, potranno richiederne la sostituzione con un prodotto revisionato (Step B3) non appena disponibile. Fino a quel momento è stato sconsigliato l’utilizzo dei canali SATA 3Gb/s in favore di quelli a 6Gb/s, non affetti dal bug.
Oltre a quanto detto, il chipset H67 include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore) ed un Controller USB compatibile con lo standard 2.0, in grado di gestire fino a un massimo di 14 porte. La gestione di eventuali connessioni USB 3.0, qualora prevista dal produttore della scheda madre, dovrà quindi essere affidata a controller esterni dedicati di terze parti.
{jospagebreak_scroll title= Tecnologia Intel Quick Sync:}
Tecnologia Intel Quick Sync:
Grazie al chipset Intel H67 Express abbiamo modo di sfruttare le potenzialità di una particolare unità, integrata all’interno del controller grafico presente in Sandy Bridge, dedicata esclusivamente all’accelerazione hardware del transcoding video, stiamo parlando del Quick Sync Engine.
La particolarità di questo blocco di silicio risiede nelle sue performance. Come ben sappiamo anche AMD e NVIDIA vantano soluzioni di accelerazione dalle analoghe caratteristiche, in grado di sfruttare la potenza messa a disposizione dalle loro GPU nelle fasi di codifica/decodifica video, ma queste non sono però in grado di ottenere performance paragonabili a quelle raggiungibili mediante l’uso del Quick Sync di Intel.
L’unità Quick Sync è in grado di accelerare anche la parte di Motion Compensation, particolarmente “pesante” durante il processo di decodifica e il Loop Filtering, facendo registrare prestazioni molto elevate. Il colosso di Santa Clara dichiara performance doppie rispetto a Clarkdale e Arrandale.
Abbiamo proceduto alla verifica delle reali prestazioni offerte da questa tecnologia usando il noto software Cyberlink Media Espresso, giunto alla versione 6.5. Le impostazioni possibili prevedono la scelta tra due “profili” standard, il primo focalizzato sulle pure prestazioni, mentre il secondo sulla qualità.
Nel grafico che segue il tempo impiegato per il transcoding di un filmato di riferimento “formato M2TS H.264 1920×1080 @24fps / Durata: 300 secondi“, in vari formati di destinazione.
Come notiamo chiaramente il guadagno, in termini di tempo, è lampante. La tecnologia Intel Quick Sync consente di risparmiare secondi preziosi durante le operazioni di conversione dei filmati. Ovviamente è necessario l’utilizzo di un software in grado di sfruttarne appieno le potenzialità, come quello da noi usato ad esempio, prodotto da Cyberlink. Al momento non è possibile sfruttare questa tecnologia unitamente ad una scheda grafica discreta, ma solamente affidandosi al controller grafico integrato in Sandy Bridge. Non è da escludere che in futuro ciò possa essere reso possibile, magari con un nuovo modello di chipset.
{jospagebreak_scroll title= Confezione e Bundle}
Asus P8H67-I Deluxe: Confezione e Bundle
La Asus P8H67-I Deluxe è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore. Questa appare molto curata e robusta, rendendo improbabile la possibilità che il materiale contenuto possa in qualche modo danneggiarsi durante il trasporto.
Nella parte esterna, frontale e posteriore, spiccano alcune tra le caratteristiche di rilievo del prodotto, quali il supporto alle recenti tecnologie USB 3.0 e SATA3 a 6Gb/s, la presenza di un modulo WiFi 802.11n e Bluetooth integrati, oltre che il supporto alla tecnologia proprietaria ASUS GPU Boost, che analizzeremo più avanti.
Una volta aperta la confezione troviamo il bundle fornito, abbastanza completo, comprendente:
- 1x DVD-Rom Driver e Software;
- 3x Manuali d’Istruzioni;
- 2x Cavetti SATA;
- 1x Mascherina Posteriore I/O;
- 2x Antenne WiFi.
{jospagebreak_scroll title= Principali Feature Proprietarie}
Asus P8H67-I Deluxe: Principali Feature Proprietarie
Di seguito vi proponiamo una breve descrizione di quelle che sono le funzionalità esclusive più importanti che caratterizzano questo prodotto:
Anti Surge Protection:
La tecnologia “Anti Surge Protection” di ASUS consente di prevenire, mediante l’abilitazione di protezioni UVP (Under Voltage Protection) e OVP (Over Voltage Protection), qualsiasi potenziale danno ai componenti e alla scheda madre causato da eventuali sbalzi nell’erogazione della tensione, da parte dell’alimentatore.
EPU (Energy Processor Unit):
Al fine di ottimizzare al meglio la gestione della circuiteria di alimentazione e dei consumi energetici, la P8H67-I Deluxe è equipaggiata con un chip hardware denominato EPU (Energy Processing Unit) in grado di tenere sotto controllo tutti i componenti installati sulla scheda madre, dal processore al chipset, sino alle eventuali ventole collegate, riducendone frequenza e tensione, in maniera analoga alla maggior parte delle tecniche di risparmio energetico attualmente esistenti, qualora non serva una grossa potenza di elaborazione.
GPU Boost:
La tecnologia ASUS GPU Boost consente di ottenere un incremento prestazionale del core grafico Intel HD integrato nel processore, per supportare al meglio l’alta definizione e regalare in ultima analisi un realismo straordinario durante la visione di film.
Abbiamo verificato il corretto funzionamento, abilitandola direttamente all’interno del BIOS della scheda madre. Al riavvio successivo abbiamo potuto notare come la frequenza della GPU integrata sia lievitata, dai 1.350MHz originari, sino a 1.650MHz. Ma non è tutto, abbiamo notato che anche il BCLK ha subito un sostanziale ritocco verso l’alto, passando dai classici 100MHz a ben 103MHz. Questo ha causato un aumento della frequenza operativa sia del processore sia delle memorie di sistema e, di conseguenza, ha portato ad un discreto aumento delle prestazioni generali, come possiamo notare dai seguenti grafici riassuntivi:
MemOK!:
La tecnologia MemOK! permette di trovare, qualora venga attivata premendo l’apposito pulsante, le migliori impostazioni di compatibilità con le memorie installate nel proprio sistema, in modo da garantire l’avvio della macchina.
BT Go!:
ASUS BT Go! è un’esclusivo sistema Bluetooth, completamente integrato sulla scheda madre, capace di svariate funzionalità, quali Folder Sync, BT Transfer, BT Turbo Remote, BT-to-Net, Music Player, Shot and Send e Personal Manager.
FAN Xpert:
ASUS Fan Xpert permette di regolare in modo intelligente le velocità delle ventole di raffreddamento di CPU e Chassis in base alle diverse temperature ambientali ed al carico di lavoro del sistema. Il tutto gestibile tramite una serie di profili personalizzabili.
ASUS EFI BIOS Utility:
La Asus P8H67-I Deluxe è dotata di un UEFI BIOS (acronimo di Unified Extensible Firmware Interface BIOS) di ultima generazione, identificato dal produttore come “ASUS EFI BIOS Utility”. L’interfaccia utente è notevolmente più evoluta e accattivante rispetto a quella classica alla quale eravamo abituati finora. Finalmente sarà possibile scorrere tra le varie pagine, impostare i parametri e quant’altro, semplicemente utilizzando il nostro mouse in un ambiente che ricorda molto un comune sistema operativo.
Nel corso di questa recensione analizzeremo in maniera più approfondita il BIOS di questa scheda madre.
{jospagebreak_scroll title= La scheda}
Asus P8H67-I Deluxe: La scheda
La P8H67-I Deluxe appare solida e ben costruita. Il Form-Factor è conforme allo Standard Mini-ITX (17.0×17.0cm), caratteristica che rende questo prodotto adatto all’assemblaggio di sistemi Home Theater (HTPC) di piccole dimensioni, dedicati principalmente all’uso multimediale.
Come possiamo osservare il layout, nonostante il ridotto spazio a disposizione, è molto pulito e ordinato. Possiamo notare il nuovo Socket LGA-1155, in grado di ospitare tutti i nuovi processori Intel i3, i5 e i7 Sandy Bridge. Il meccanismo di fissaggio del processore è prodotto da LOTES.
Nella parte posteriore della scheda, troviamo il chip Nuvoton NCT6776F, responsabile delle funzioni di Hardware Monitoring.
La circuiteria di alimentazione, impiegata da ASUS, prevede l’impiego di componentistica di alto livello in modo da garantire precisione, affidabilità e durata nel tempo. Sulla scheda troviamo il chip EPU (Energy Processing Unit), con il compito di ottimizzare la gestione della circuiteria di alimentazione e dei consumi energetici. Notiamo la presenza di un connettore di alimentazione supplementare a 4Pin.
Spostandoci verso destra troviamo i due slot per memorie di tipo SO-DIMM DDR3 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenza fino a 1333MHz. Probabilmente è stata scelta questa tipologia di memoria al fine di risparmiare spazio prezioso sul PCB. Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 16GB.
In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX a 24 Poli, uno slot di espansione Mini PCI-Express, in cui è preinstallato un modulo WiFi 802.11n e il connettore per porte USB 3.0 supplementari. Nelle immediate vicinanze troviamo anche la batteria tampone, posta con orientamento verticale per questioni di spazio, il pulsante MemOK! e l’interruttore GPU Boost.
Ricordiamo che la funzione MemOK! permette di trovare, qualora venga attivata premendo l’apposito pulsante, le migliori impostazioni di compatibilità con le memorie installate nel proprio sistema.
La tecnologia ASUS GPU Boost, invece, consente di incrementare, in maniera del tutto sicura e automatica, la frequenza operativa del core grafico Intel HD integrato nel processore, al fine di incrementarne le performance. Questa funzione può essere attivata anche dal software ASUS AI Suite II, in ambiente Windows, e all’interno del BIOS, oltre che mediante l’apposito interruttore sul PCB.
Il chipset Intel H67 Express e buona parte della circuiteria di alimentazione sono ricoperti da un dissipatore di calore in alluminio, al fine di contenere il più possibile la temperatura di esercizio, che si mantiene comunque molto bassa in ogni frangente.
La Asus P8H67-I Deluxe prevede fondamentalmente l’impiego del controller grafico integrato nei processori Sandy Bridge, appartenente alla famiglia Intel Graphics HD 2000/3000, con supporto DX10.1 e Pixel Shader 4.1.
Notiamo, tuttavia, che è presente anche uno slot PCI-Express 2.0 16x, in grado di ospitare, volendo, una scheda grafica discreta, bypassando la soluzione IGP.
Le porte Serial ATA a disposizione sono quattro, gestite direttamente dal chipset. La differente colorazione consente di identificare con facilità quali siano quelle di tipo 3Gb/s (di colore azzurro) e quelle invece a 6Gb/s (di colore bianco). Ricordiamo che sono tutte configurabili in modalità singolo disco o RAID.
In prossimità delle porte SATA troviamo il controller addetto alla gestione delle connessioni USB 3.0, precisamente la scheda adotta il D720200F1, prodotto da NEC, senz’altro tra i più utilizzati dai vari produttori. Notiamo inoltre il chip BIOS, prodotto da Winbond e riportante la serigrafia “25Q32BVAIG”.
La scheda dispone anche di un controller Bluetooth 2.1 + EDR, prodotto da Atheros, precisamente il modello AR3011, in grado di supportare la tecnologia ASUS BT Go!.
La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, che offre supporto HD-Audio a 8 canali. In prossimità del chip troviamo i connettori supplementari per il collegamento al pannello frontale del case.
Sempre di produzione Realtek è il controller adibito alla gestione dell’interfaccia di rete Gigabit Ethernet, precisamente la scheda adotta il modello RTL8111E su bus PCI-E per garantire piena banda a disposizione.
Il pannello posteriore I/O è molto ricco, possiamo trovare:
- 2x Porte per Antenna WiFi;
- 1x Porta PS/2 Combo per tastiera/mouse;
- 1x Uscita VGA/D-Sub;
- 1x Uscita HDMI;
- 1x Uscita DVI-D;
- 4x Porte USB 2.0 (colore nero/rosso);
- 2x Porte USB 3.0 (colore blu);
- 1x Ricevitore Bluetooth;
- 1x Porta E-SATA;
- 1x Uscita SPDIF Ottica;
- 3x HD Audio Jack;
- 1x RJ-45 LAN Port.
Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale dedicata a questo prodotto.
{jospagebreak_scroll title= Uno sguardo al BIOS}
Uno sguardo al BIOS:
In concomitanza all’introduzione sul mercato della nuova piattaforma Intel Sandy Bridge, quasi tutti i produttori hanno deciso di adottare l’EFI Bios (acronimo di Extensible Firmware Interface BIOS). La sua interfaccia è notevolmente più evoluta e accattivante rispetto a quella classica alla quale eravamo abituati finora. Finalmente sarà possibile scorrere tra le varie pagine, impostare i parametri e quant’altro, semplicemente utilizzando il nostro mouse, in un ambiente che ricorda molto un comune sistema operativo Windows.
Il BIOS di questa scheda madre, denominato “ASUS EFI BIOS Utility”, appare abbastanza completo oltre che di facile comprensione. Per accedervi è sufficiente premere, come di consueto, all’avvio della macchina, il tasto “CANC”.
Ci troveremo subito di fronte ad una prima schermata, denominata EZ-Mode, molto pratica e del tutto semplificata, che racchiude al suo interno le principali funzioni e informazioni sul sistema.
Troviamo ad esempio le principali letture, quali temperature d’esercizio e tensioni di alimentazione, la data e l’ora, la versione corrente del BIOS in uso, le impostazioni della lingua e sulla priorità delle periferiche di Boot, un tasto per l’accesso al Boot Menu e per il ripristino delle impostazioni di fabbrica, la possibilità di scegliere fra tre differenti profili preimpostati per il risparmio energetico (Power Saving, Normal e ASUS Optimal) ed infine un tasto, situato nell’angolo in alto a destra dello schermo che ci consente di accedere alla modalità “Advanced Mode”, molto più completa e ricca di funzioni.
Una volta entrati nella modalità avanzata avremo subito a disposizione un quantitativo notevolmente superiore di parametri, in un’interfaccia chiara e ordinata, suddivisa in varie sezioni, con menù posto nella parte superiore dello schermo.
La prima sezione mostrata è identificata come “Main” e racchiude al suo interno varie informazioni, fra cui alcuni dettagli sulla scheda madre e sul processore, la data e l’ora, l’impostazione della lingua e l’accesso alla sotto-sezione “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso indesiderato al BIOS e/o al Computer.
La seconda sezione “AI Tweaker”, è quella senz’altro più interessante. Anche se, data l’adozione del chipset H67 Express, le funzionalità di overclock sono abbastanza limitate, troviamo comunque varie impostazioni, riguardanti la selezione del moltiplicatore di frequenza del processore, l’impostazione della frequenza di BCLK e la regolazione delle varie tensioni di alimentazione.
Con questa nuova piattaforma sono stati introdotti dei nuovi acronimi per indicare la funzione di alcuni parametri. Troviamo, ad esempio, il “CPU IO Voltage” ed il “SA Voltage”. Il primo non è altro che il vecchio VTT/VQPI, vale a dire la tensione applicata all’IMC Integrato nel processore. Il secondo, invece, fa riferimento al System Agent interno, e serve sostanzialmente, a fornire una quantità maggiore di alimentazione all’IMC Integrato e al controller PCI-Express.
Sempre in “AI Tweaker” troviamo, inoltre, la possibilità di abilitare la tecnologia “GPU Boost”, che consente di incrementare automaticamente la frequenza del core grafico Intel HD integrato, e l’“EPU Power Management”, che consente di gestire in maniera avanzata, tramite chip on-board, la circuiteria di alimentazione e le funzioni di risparmio energetico.
Tramite la sotto-sezione “CPU Power Management” avremo accesso alle impostazioni avanzate inerenti la modalità Turbo Mode, e la possibilità di attivare l’Intel Speedstep Technology, che permette la regolazione automatica della frequenza operativa del processore in relazione al carico di lavoro a cui è sottoposto. In “DRAM Timings Control”, invece, come facilmente intuibile, avremo modo di agire sulle latenze delle memorie di sistema.
La terza sezione, denominata “Advanced”, racchiude, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alla configurazione della grafica integrata, alle varie impostazioni della CPU, del Serial ATA e del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate, quali ad esempio il Controller USB, la LAN, il modulo WiFi preinstallato, l’HD Audio e quant’altro.
La quarta sezione, “Monitor”, come facilmente intuibile, permette di monitorare lo stato vitale del sistema, mostrando le temperature della CPU e della scheda madre, oltre che le varie tensioni di alimentazione. Sarà possibile, inoltre, programmare il funzionamento di due ventole tachimetriche, collegate alla scheda, in modo da trovare il giusto compromesso tra temperature e rumorosità. A fondo pagina troviamo la possibilità di abilitare la tecnologia “ASUS Anti-Surge Protection”, che consente di proteggere i componenti da eventuali sbalzi di tensione.
Infine, le ultime due sezioni, ovvero “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza, e “Tool”, in cui ci viene offerta la possibilità di salvare i vari settaggi di overclock sottoforma di profili, ed eventualmente ricaricarli in ogni momento senza il bisogno di reinserire tutto manualmente, le informazioni sull’SPD delle memorie, oltre che l’accesso all’EZ-Flash, che ci consente di aggiornare/ripristinare il BIOS della scheda madre, in maniera semplice e veloce.
Per salvare le modifiche finora apportate, ripristinare le impostazioni predefinite oppure semplicemente uscire senza applicare nulla, è sufficiente cliccare sul tasto “Exit”, nell’angolo in alto a destra dello schermo. Sempre tramite questo tasto, volendo, possiamo chiudere la modalità avanzata (Advanced Mode) ed accedere nuovamente alla più semplice EZ-Mode, già osservata in precedenza.
Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia dei Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma Intel, oltre che le potenzialità offerte dalla scheda madre in oggetto.
Per raggiungere il nostro obiettivo, ci siamo basati su tre differenti livelli di settaggio di CPU/RAM, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.4GHz e memorie impostate a 1066MHz con latenze pari a 6-6-6-21-1T.
- Livello 2: Processore alla frequenza di default di 3.4GHz e memorie impostate a 1333MHz con latenze pari a 7-7-7-24-1T.
- Livello 3: Processore overcloccato alla frequenza di 3.5GHz, impostando il moltiplicatore a 35x (il massimo consentito) e memorie impostate a 1333MHz con latenze pari a 7-7-7-24-1T.
Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:
Prestazioni Rendering e Calcolo:
- Cinebench 11.5 64bit;
- POV Ray 3.6;
- Blender 2.55b 64bit;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- WPrime 1.55;
- AIDA64 Extreme Edition.
Prestazioni Multimedia e Compressione:
- WinRAR 4.0 Beta6 64bit;
- 7-Zip 9.20 64bit;
- X264 HD Benchmark 3.18;
- PCMark 2005;
- 3DMark 2005;
- 3DMark 2006;
- 3DMark Vantage.
Prestazioni Giochi:
- FarCry 2 – DX9.0;
- Batman Arkham Asylum – DX10;
- Resident Evil 5 – DX10;
- Street Fighter IV – DX10.
N.B. Durante l’esecuzione di tutte le prove, la scheda grafica integrata (Intel Graphics HD3000), è stata mantenuta alle frequenze di specifica. Il sistema operativo è da intendersi privo di qualunque ottimizzazione particolare.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo:}
Prestazioni Rendering e Calcolo:
Cinebench R11.5:
Maxon Cinebench R11.5 esegue test delle prestazioni mediante l’utilizzo combinato di calcoli matematici complessi. Il primo test riguarda le OpenGL, gli altri test effettuano il rendering di un’immagine, prima utilizzando un solo core del processore e successivamente tutti i core disponibili.
Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e con 4Core/8Thread.
POV-Ray 3.6:
POV Ray è un programma per creare immagini tridimensionali. Vanta un motore per Ray Tracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo “in Secondi” necessario al rendering della scena “Balcony.POV” alla risoluzione di 1600×1200 senza AntiAliasing.
Blender 2.55b:
Blender è un famoso programma “completamente Open Source” di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.
SuperPI 1.5Mod XS:
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
WPrime 1.55:
Al pari del SuperPI, anche il WPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
AIDA64 Extreme Edition:
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti “CPU, Memorie, HDD” etc.. .
Nel grafico i risultati riguardanti la Banda Passante delle Memorie e la loro Latenza.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione}
Prestazioni Multimedia e Compressione:
WinRAR 4.0 Beta6 64bit:
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 9.20 64bit:
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
X264 HD Benchmark 3.18:
Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.
PCMark 2005:
Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).
Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle Suite System e CPU.
3DMark05:
Il 3DMark05 è un programma di stress test per schede video. Basato sulle API DirectX 9.0c. Questo test richiede la presenza di una scheda compatibile con le specifiche Pixel Shader 2.0 o superiori.
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa (1024*768). Nel grafico il punteggio globale ottenuto e il singolo score riferito alla CPU.
3DMark 2006:
Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.
Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
I test sono stati eseguiti sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High.
Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi}
Prestazioni Giochi:
FarCry 2:
Far Cry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano…
Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Resident Evil 5:
La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Raccon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S. ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà ad indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri….. Il gioco supporta le DirectX 10.
Le prove sono state condotte usando il benchmark integrato “Test Fisso” con i seguenti settaggi:
Batman Arkham Asylum:
Cala la sera, e con essa un buio pesto che copre il brulicare notturno di chi ha scelto quella vita. La vita è quella di chi preferisce le tenebre alla luce, quella di chi pensa inconsciamente di poter coprire tutto lasciandolo semplicemente avvolto dall’oscurità. E’ notte. La follia regna sovrana, in un turbinio di voci sconnesse che aleggia sopra una città che si è arresa, e lo ha fatto per paura, quella paura di chi si sente impotente dinanzi a tanto odio.
Un atavico sconforto che inibisce tutti, che rende vano anche il solo pensiero di un’esistenza non più vissuta in ginocchio. E chi prova ad alzarsi, fosse anche suo malgrado, deve fare i conti con questa incrollabile impotenza. Lui non l’ha scelto, ma è stato scelto. La sua è una chiamata, per di più violenta. Inutile sfuggirle, inutile ignorarla, perché lei ti soffoca e ti impedisce di andare avanti. Vano è ogni tentativo di resisterle, perché la Giustizia, quella con la G maiuscola, non tollera indecisioni e sceglie solo i migliori.
Un uomo insomma, così come ce ne sono tanti. Quello, però, che in mezzo a tanti fa la differenza e per meriti che talvolta non sono nemmeno i suoi. Il codice agisce in lui, e lui non deve far altro che assecondarlo. Questo è ciò che fa un Cavaliere. E poiché questo mondo non è quello della luce bensì delle tenebre, lui non può che essere il Cavaliere Oscuro…….Batman……
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Street Fighter IV:
Il quarto capitolo firmato CAPCOM della saga più famosa della storia dei videogiochi ci permette di rivivere emozioni che credevamo di aver dimenticato per sempre. Con un motore grafico completamente riscritto, che ci lascerà a bocca aperta, ci ritroveremo a combattere con i nostri personaggi preferiti, a colpi di Ultra Combo, in ambientazioni straordinarie…il gioco sfrutta le DirectX 10.
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Overclock:}
Overclock:
Forse parlare di “overclock” è abbastanza “esagerato” vista la piattaforma in uso, dotata del chipset Intel H67 Express, però la P8H67-I Deluxe, a differenza di altri prodotti dalle caratteristiche tecniche similari, consente di mettere mano alla frequenza di BCLK, caratteristica rara per una scheda madre H67.
Purtroppo nonostante il processore in uso fosse un 2600K, quindi con moltiplicatore completamente sbloccato, non ci è stato possibile selezionare un valore di moltiplicazione superiore a 35x, mantenendo attivi tutti i core. Questo, unitamente ad una frequenza di BCLK massima raggiunta pari a ben 104MHz, ci ha consentito di sfiorare i 3.64GHz con estrema semplicità e in assoluta stabilità.
Di seguito vi gli screen di alcune prove svolte:
{jospagebreak_scroll title=Consumi:}
Consumi:
Per finire, abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, mantenuto entro le specifiche, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
- Full-Load Gaming (Crysis Warhead);
- Full-Load Stress (Prime95 in modalità Blend);
- Full-Load Stress+Gaming (Prime95 in modalità Blend + Crysis Warhead).
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Conclusioni:
Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Qualità/Prezzo: | ![]() |
Consumi: | ![]() |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Questa scheda madre è indubbiamente un prodotto completo e versatile, che ben si adatta, visto soprattutto lo Standard Mini-ITX adottato, all’assemblaggio di sistemi multimediali di ridotte dimensioni, senza però trascurare caratteristiche qualitative e feature esclusive riservate solitamente a prodotti di livello superiore. Tra le feature esclusive di maggior rilievo, abbiamo avuto modo di analizzare le potenzialità della tecnologia GPU Boost, che ci ha permesso di ottenere un discreto “boost” prestazionale in maniera rapida, sicura e del tutto automatica. Troviamo, inoltre, la tecnologia EPU, molto utile ai fini del risparmio energetico, la tecnologia BT Go!, che sfrutta il modulo Bluetooth integrato sulla scheda, e la tecnologia Anti-Surge Protection, incaricata di preservare la vita dei componenti nell’eventualità che si verifichino picchi di tensione anomali.
Nonostante le dimensioni particolarmente contenute, i componenti sono stati posti con estremo criterio rendendo il layout molto pulito e ordinato. La scheda è stata dotata di un modulo WiFi 802.11n, preinstallato su slot di espansione Mini PCI-Express. Inoltre, per chi non ritenesse sufficientemente prestante la soluzione grafica integrata in Sandy Bridge, la scheda dispone di un ulteriore slot di espansione PCI-Express 2.0 16x, nel quale sarà possibile installare la scheda grafica discreta più adatta alle proprie esigenze.
L’ASUS EFI BIOS Utility è ben strutturato e di facile comprensione. Al suo interno troviamo tutto ciò che serve per gestire al meglio tutte le funzioni della scheda.
La scheda madre ASUS P8H67-I Deluxe è disponibile sul mercato a un prezzo medio di circa 130€ Iva Compresa, cifra non delle più basse, ma certamente adeguata, viste le caratteristiche tecniche e la completezza di questo prodotto. Non possiamo che consigliarne l’acquisto a tutti coloro che intendono realizzare un sistema multimediale di ridotte dimensioni, versatile e prestante.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Ottimo layout e qualità costruttiva;
- Buone prestazioni globali;
- Standard Mini ITX (17x17cm), ideale per l’assemblaggio di sistemi Home Theater (HTPC);
- Ottime feature proprietarie (Anti-Surge Protection, MemOK!, EPU, GPU Boost, BT Go!);
- BIOS UEFI completo e intuitivo;
- Modulo Bluetooth integrato;
- Buon prezzo.
Contro:
- Niente da segnalare.
Si ringrazia ASUS per il sample fornitoci.
Staff di HW Legend