ECS A85F2-A Golden A85X FM2

001-ecs-a85f2a-copertinaNella giornata di oggi andremo ad analizzare in maniera dettagliata una delle ultime proposte targate ECS Elitegroup, appartenente alla linea di prodotti “Black Series”. Stiamo parlando della nuova A85F2-A Golden, una motherboard in formato standard ATX veramente molto particolare, che saprà attirare l’attenzione grazie al suo design originale e alle finiture dorate. La piattaforma nota con il nome di “Virgo”, costituita da una linea di FCH (Fusion Controller Hub) e di APU su architettura Piledriver, rappresenta ad oggi una soluzione economica, potente e versatile. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura.

ECS A85F2-A Golden A85X FM2 – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 4,5/5


Introduzione:


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ECS Elitegroup Computer Systems, fu fondata nel 1987 ed oggi si sta avvicinando ai suoi 24 anni di attività. Per più di due decenni l’azienda ha superato molti ostacoli, affrontando nuove imprese e trovando la gioia di una crescita e di uno sviluppo elevato e significativo. Il suo obiettivo principale è stato non solo quello di espandersi nel segmento delle schede madri, ma anche sul mercato computer desktop, notebook, schede video ecc.

ECS è fortemente impegnata a sviluppare tecnologie all’avanguardia al fine di creare prodotti innovativi rispettando le condizioni ambientali, fornendo ai suoi clienti un sistema completo di controllo di qualità.

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ECS ha sede centrale a Taiwan. L’azienda ha partner commerciali e distributori in più di 60 paesi e possiede centri manifatturieri certificati ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004 in Cina con una capacità produttiva di oltre 2.5 milioni di schede madri e 200.000 notebook computer ogni mese.

L’azienda attualmente ha filiali in tutto il mondo: in America, in Europa e nel Pacifico. Per estendere ulteriormente la distribuzione dei suoi prodotti e dei servizi di qualità, ECS ha intenzione di coprire mercati emergenti con nuove sedi in Brasile, India e Russia.

Forte di anni e anni di esperienza nella progettazione e nella produzione di schede madri, l’elemento fondamentale di molti dei personal computer di oggi, si pone come obiettivo quello di mantenere la propria posizione come una della maggiori aziende di riferimento del mercato IT.

L’azienda ha la fortuna di lavorare a stretto contatto con molti dei maggiori protagonisti dell’industria informatica sulla progettazione, lo sviluppo e la produzione delle innovazioni IT future. Grazie ai suoi partner commerciali e a collaboratori presenti in tutto il mondo, ECS è in grado di offrire ai suoi clienti una ricca gamma di prodotti e di eccellenti servizi.

Per maggiori informazioni consultare il sito web ECS.

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Nuova Piattaforma AMD Virgo – Parte Prima:


E’ passato oltre un anno dalla presentazione ufficiale delle prime soluzioni AMD Llano per il segmento desktop del mercato, proposte particolarmente interessanti, sia dal punto di vista delle pure prestazioni velocistiche e sia per i consumi ed il costo finale contenuto.

In questo lungo lasso di tempo l’azienda americana ha costantemente proseguito nella ricerca di nuove soluzioni e tecnologie finalizzate ad incrementare ancor più le prestazioni complessive dei propri prodotti, al fine di renderli ancor più competitivi. La nuova piattaforma AMD Virgo non è altro che il risultato di tutti questi sforzi.

Così come la precedente piattaforma Lynx, anche Virgo vede come protagonisti due componenti principali, l’APU (Accelerated Processing Unit), che come ormai sappiamo include in un unico pezzo di silicio sia CPU che GPU, e il Fusion Controller Hub (FCH), che a conti fatti non è altro che un tradizionale Southbridge, relegato alla gestione della logica I/O e caratterizzato da un consumo particolarmente contenuto.

Per questa nuova piattaforma è stato presentato anche un nuovo socket, identificato come FM2. Le differenze con il precedente FM1 sono all’apparenza minime, ma questo cambio si è reso obbligato per via di una profonda differenza nell’architettura di base delle nuove APU, oltre che per garantire una maggiore longevità alla nuova piattaforma. Il socket FM2, infatti, sarà perfettamente in grado ospitare anche la prossima generazione di APU, di cui ancora non si hanno informazioni certe.

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Come possiamo osservare dall’immagine sovrastante, la nuova piattaforma è accompagnata da tre differenti modelli di FCH: l’AMD A55, pensato per l’impiego in schede madri economiche, l’AMD A75, più completo e interessante, dedicato a prodotti di fascia medio/alta, ed infine il nuovo AMD A85X, dedicato ai prodotti di punta FM2, capaci di sfruttare appieno le ultime APU.

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L’APU è collegata al Fusion Controller Hub (FCH) per mezzo di un link, identificato come Unified Media Interface (UMI) in grado di garantire una banda di ben 2GB/s. Tutti i modelli di FCH disponibili sono in grado di gestire ulteriori 4 linee PCI-Express di seconda generazione per il collegamento di controller esterni opzionali e funzionalità HD Audio.

L’FCH AMD A55, per via del suo target di utilizzo, si limita a supportare lo standard Serial ATA 2 3Gb/s (fino a 6 porte) e USB 2.0/1.1 (fino a 14 porte USB 2.0 e 2 porte USB 1.1). Il modello intermedio, AMD A75, invece, è in grado di gestire lo standard Serial ATA 3 6Gb/s (fino a 6 porte) e di offrire supporto nativo al recente standard di trasmissione USB 3.0 (fino a 4 porte), fino a poco tempo fa appannaggio di controller aggiuntivi di terze parti.

Infine, il modello di punta AMD A85X, include quanto supportato dal modello A75 con l’aggiunta di due ulteriori porte Serial ATA 3 6Gb/s (8 porte in totale) e pieno supporto verso la tecnologia Multi-GPU proprietaria AMD CrossFireX (fino a due schede grafiche in parallelo operanti in modalità 8x/8x).

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Le APU (Accelerated Processing Unit) al momento presentate per questa nuova e interessante piattaforma sono tutte basate su architettura Piledriver, derivata dall’affinamento della precedente architettura Bulldozer, e sono dotate di processore grafico integrato, di derivazione AMD Radeon, con pieno supporto alle librerie DirectX 11 e all’accelerazione UVD3. L’APU dispone, inoltre, di un controller PCI-Express integrato, che mette a disposizione sino a 24 linee di seconda generazione, eventualmente sfruttabili con la tecnologia AMD CrossFireX. A seguire un’immagine dettagliata del Die:

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Nuova Piattaforma AMD Virgo – Parte Seconda:


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Ill colosso di Sunnyvale rinnova la propria linea di APU, introducendo nuovi modelli. Sono ben sei le nuove APU presentate per sistemi desktop, delle quali quattro basate su architettura Quad-Core e due, più economiche, basata invece su architettura Dual-Core.

Al pari dei modelli già presenti sul mercato da diversi mesi, anche questi nuovi prodotti sono sviluppati con processo produttivo a 32nm SOI HKMG (High-k Metal Gate) da GlobalFoundries e integrano, in una superficie di circa 246mm2, ben 1.3 miliardi di transistor.

In base alla frequenza operativa di CPU e GPU integrata, alla dimensione della memoria Cache L2, al TDP massimo (65W o 100W), al numero di core attivi della componente CPU e al quantitativo di unità Stream Processor attive all’interno della GPU integrata, sono proposte quattro famiglie distinte: A4, A6, A8 e A10. Nella tabella che segue ne elenchiamo le caratteristiche tecniche principali:

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Tutte queste APU sono basate su core x86 noti col nome in codice Piledriver. L’architettura di base deriva direttamente da quella già osservata nelle soluzioni Bulldozer, con l’aggiunta, però, di varie novità e ottimizzazioni.

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Tra le più importanti è doveroso segnalare la presenza di un Branch Prediction a doppio livello notevolmente rinnovato e potenziato e di una più capiente Instruction Window, così da processare le istruzioni in maniera più efficiente. Sono state, inoltre, aggiunte nuove istruzioni ISA, quali FMA3 (Fused Multiply-Add 3) e F16C (Floating Point 16bit Convert), che si affiancano a quelle già supportate dall’architettura Bulldozer (MMX, SSE dalla versione 1 fino alla 4A, x86-64, FMA4, XOP, AES, AVX e AMD Virtualization).

La cache è suddivisa su due livelli. Nel primo (Cache L1) troviamo 128KBytes dedicati per metà alla gestione dati e per l’altra metà alle istruzioni. Il secondo livello (Cache L2) conta un totale di 4MBytes, suddivisi in parte uguale tra i due moduli che compongono il processore. Nei nuovi modelli serie A4 e A6 troviamo soltanto 1MBytes di Cache L2, dedicati all’unico modulo che compone il processore. Possiamo notare che AMD, probabilmente per far posto alla componente grafica integrata, non ha implementato la cache di terzo livello (Cache L3). In ambiti in cui la cache viene maggiormente sfruttata, quindi, è possibile che le prestazioni siano leggermente penalizzate.

Il software CPU-Z rileva correttamente le caratteristiche della nuova APU installata, l’A10-5800K:

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Il controller di memoria integrato è di tipo Dual Channel (128bit) ed è in grado di gestire moduli di memoria DDR3 fino a una frequenza effettiva certificata di ben 1.866MHz (fatta eccezione per il modello A4-5300 che supporta ufficialmente moduli fino a soli 1.600MHz). In questa maniera è possibile ottenere il massimo dalle prestazioni possibili dal comparto grafico, che ne condivide la banda. E’ ovviamente possibile utilizzare moduli contraddistinti da una frequenza operativa superiore a quella certificata.

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Ricoprono un ruolo di fondamentale importanza anche le latenze dei moduli, per questo motivo AMD consiglia l’impiego di kit di memoria di buona qualità. Non tarderanno sicuramente a uscire sul mercato kit appositamente certificati per questa piattaforma, almeno dai più importanti produttori nel settore.

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Nuova Piattaforma AMD Virgo – Parte Terza:


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La componente grafica integrata in queste nuove APU, nota col nome in codice “Devastator”, è stata notevolmente migliorata e potenziata rispetto a quella implementata in Llano. L’architettura di questo processore grafico integrato è di tipo VLIW4 (Very Large Instruction World 4).

A differenza della precedente tipologia, in cui le ALU erano suddivise in gruppi di cinque, nello specifico quattro unità di tipo semplice affiancate da un’unità, denominata T-Unit, in grado di compiere operazioni complesse, la nuova architettura prevede una suddivisione in gruppi di quattro, in cui ogni Stream Processor è in grado di compiere operazioni complesse. Appare evidente come quest’ultimo approccio sia in grado di offrire una maggiore efficienza elaborativa delle ALU.

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Nella sua massima espressione, ovvero nella serie di APU A10, questo processore grafico integrato presenta al suo interno sei unità SIMD (Single Instruction Multiple Data) attive, composte ognuna da 64 Stream Processor, per un totale complessivo di 384 unità. Queste sono a loro volta affiancate da 24 Texture Unit (TMU). A completare il processo di rendering troviamo due unità di Render Back-End composte ognuna da 4 Color ROPs e 16 Z/Stencil ROPs Unit. La frequenza operativa della GPU è fissata a ben 800MHz nel modello A10-5800K e a 760MHz nella versione A10-5700.

Nella serie di APU A8, invece, troviamo attive solo quattro delle sei unità SIMD originarie. Il quantitativo di Stream Processor scende quindi da 384 a 256 unità e, di conseguenza anche le TMU attive passano da 24 a 16. A subire un ritocco verso il basso è anche la frequenza operativa della GPU, fissata in tutte le APU A8 a 760MHz.

La GPU integrata nelle serie di APU A6 si presenta ulteriormente ridimensionata. Delle sei unità SIMD originariamente presenti, soltanto tre sono state mantenute attive. Il quantitativo di Stream Processor scende quindi da 384 a 192 unità. Le TMU attive passano da 24 a 12 unità. Nessuna variazione per quanto riguarda la frequenza operativa della GPU, sempre fissata a 760MHz.

Un’ulteriore semplificazione è osservabile nella GPU integrata nella serie di APU A4, in cui sono mantenute attive soltanto due unità SIMD, per un totale complessivo di 128 Stream Processor. Ridotto a 8 unità il quantitativo di TMU attive. Ritoccata verso il basso anche la frequenza operativa della GPU, che scende fino a 724MHz.

Per quanto riguarda invece la memoria, tutte queste soluzioni si trovano a condividere parte della RAM di sistema (quantitativo predefinito 512MB / massimo impostabile 2GB) e ovviamente la frequenza della stessa.

Il software GPU-Z rileva correttamente le caratteristiche della GPU integrata (Radeon HD7660D):

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Al pari della GPU presente nelle precedenti soluzioni Llano, anche Devastator implementa un motore Unified Video Decoder di terza generazione (UVD3) che consente la decodifica hardware in tempo reale dei più diffusi formati video, come l’MPEG-2, utilizzato nei DVD e DVB-T, l’MPEG-4 Part2, usato dai codec DivX/xVid, e il Multi-ViewCodec (MVC), utilizzato per la codifica dei Blu-Ray 3D, in maniera da sgravare il processore centrale del sistema da una notevole mole di calcoli.

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Inoltre troviamo la logica Video Codec Engine (VCE), già implementata nelle soluzioni discrete di classe Radeon HD7000, dedicata alla codifica a livello hardware di contenuti H.264.

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Tecnologia AMD Turbo Core 3.0:


In occasione della presentazione degli ultimi microprocessori AMD FX, basati su architettura Bulldozer, avevamo avuto modo di osservare attentamente l’evoluzione della tecnologia proprietaria Turbo Core, capace di garantire un discreto boost prestazionale negli scenari di uso comune.

La meccanica di funzionamento di questa tecnologia è molto semplice e sfrutta la percentuale di utilizzo dei core a disposizione, da parte dell’applicazione in esecuzione, per l’ottimizzazione della frequenza operativa finale.

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Nelle nuove APU Trinity questa tecnologia è stata ulteriormente perfezionata, giungendo così alla sua terza generazione. La regolazione della frequenza di clock varia in maniera del tutto dinamica, non più in base a calcoli prefissati, ma bensì in seguito a rilevazioni effettuate in tempo reale. Questo nuovo approccio, secondo AMD, è in grado di garantire una maggiore efficacia e reattività.

Osserviamo ora gli effetti della tecnologia AMD Turbo Core 3.0 sulle frequenze operative, nei sei nuovi modelli presentati:

Come possiamo vedere gli incrementi, in termini di frequenza, sono abbastanza significativi. Almeno sulla carta pare quasi del tutto certo che questa tecnologia dovrebbe garantire un discreto boost prestazionale, specialmente con tutte quelle applicazioni fortemente single threaded o comunque non particolarmente impegnative a livello di core utilizzati.

Abbiamo potuto verificare la bontà di questa tecnologia con l’APU in nostro possesso, un AMD A10-5800K. Nei grafici che seguono riassumiamo tutti i risultati da noi ottenuti:

Come possiamo chiaramente osservare dai nostri test, la tecnologia Turbo Core 3.0 di AMD, si comporta in maniera più che buona, riuscendo ad implementare miglioramenti, in tutti gli applicativi benchmark da noi utilizzati. Non possiamo che ritenerci soddisfatti degli aumenti prestazionali, se pur sensibili, raggiunti grazie all’ausilio di tale tecnologia.

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Tecnologia AMD Dual Graphics:


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La tecnologia proprietaria Dual Graphics, già osservata nelle soluzioni Llano, consente di affiancare una scheda grafica discreta, di classe Radeon HD, alla soluzione grafica integrata nelle APU A4, A6, A8 e A10, in maniera analoga, quindi, alla creazione di un tradizionale sistema CrossFireX.

Bisogna quindi tenere conto che per ottenere un buon guadagno prestazionale, grazie al calcolo parallelo tra i due processori grafici, questi devono essere il più possibile simili, in termini di potenzialità. In altre parole per sfruttare al meglio la grafica integrata nell’APU si dovrà affiancare ad essa una soluzione discreta di fascia bassa o medio/bassa.

Per facilitare questa scelta, AMD ha rilasciato una pratica tabella in cui sono riportate le schede grafiche discrete che sono consigliabili da affiancare alle varie tipologie di APU.

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Abbiamo proceduto con la verifica del corretto funzionamento di questa nuova tecnologia, affiancando alla grafica integrata nell’APU in nostro possesso (AMD A10-5800K) una scheda grafica discreta Radeon HD6570, dotata di 512MB di memoria.

La configurazione è stata relativamente semplice in quanto è bastato installare la scheda grafica discreta, attivare la tecnologia Dual Graphics all’interno del BIOS della scheda madre (disabilitato di default) e installare i driver AMD Catalyst (noi abbiamo usato la versione 12.11 Beta11) una volta entrati nel sistema operativo. Siccome si tratta pur sempre di una configurazione Multi-GPU CrossFireX è consigliabile installare, oltre ai tradizionali driver, anche l’ultima versione disponibile del pacchetto Catalyst Application Profile (CAP).

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Di seguito i risultati ottenuti in alcuni benchmark sintetici e giochi nelle seguenti condizioni:

  • APU A10-5800K mantenuta entro le specifiche (CPU a 3.8GHz/4.2GHz – GPU a 800MHz);
  • Memorie RAM impostate a 1.866MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T;
  • Scheda Grafica discreta (Radeon HD6570) mantenuta in specificha (800/1.000MHz).

3DMark Vantage Advanced:



3DMark 11 Advanced:



Far Cry 2:



Alien vs Predator:



Lost Planet 2:



Considerazioni Tecnologia AMD Dual Graphics:


Come possiamo notare dalle prove svolte la tecnologia AMD Dual Graphics sembra funzionare in modo corretto, offrendo un tangibile guadagno prestazionale rispetto all’uso della sola grafica integrata all’interno dell’APU, in tutte le applicazioni testate.

I driver in uso, che ricordiamo essere gli ultimi Catalyst 12.11 Beta11, si sono dimostrati validi e perfettamente in grado di sfruttare adeguatamente questa tecnologia. Non si sono rese necessarie impostazioni particolari all’interno del Control Center e durante l’esecuzione delle nostre prove non abbiamo riscontrato particolari problematiche imputabili ai driver in uso, seppur si tratti di una versione non ufficiale e quindi priva di certificazione WHQL.

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Confezione e Bundle:


La A85F2-A Golden è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore taiwanese, esteticamente molto curata e ricca di informazioni. Il colore predominante, non solo della confezione, ma anche del prodotto vero e proprio, è l’oro. La nuova gamma di prodotti di ECS, infatti, fa parte della famiglia “Golden Edition 4ever” (Golden Quality, Golden Cooling, Golden Stability e Golden Royalty), nella quale il metallo notoriamente più prezioso non è soltanto una semplice strategia di marketing.

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Le nuove schede madri “Golden Board” vantano contatti placcati oro (15μ) per quanto riguarda gli slot di espansione, gli slot dedicati alle memorie RAM. Ciò garantisce un’elevata capacità dissipante e una stabilità durevole nel tempo, in quando vengono del tutto evitati problemi quali l’ossidazione, la ruggine e l’operatività in ambienti umidi.

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Nella parte anteriore della confezione vi è il logo aziendale, in alto a sinistra. Al centro, invece, spicca il marchio “Black Series” con la nomenclatura del prodotto.

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Osservando con più attenzione ci accorgiamo che è presente un’apertura a libro che consente di intravvedere parte del contenuto, oltre che numerosi dettagli circa le caratteristiche della nuova linea di prodotti “Golden Edition 4ever”, nonché tutte le principali tecnologie supportate dalla scheda madre, tra cui il Multi-GPU AMD CrossFire, il Dual Graphics, l’AMD Memory Profile (A.M.P.) e il pieno supporto a tutte le recenti APU FM2 e al nuovo sistema operativo Windows 8 di Microsoft.

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Anche dall’altro lato della confezione troviamo l’immancabile apertura a libro che riporta un elenco molto esaustivo delle numerose features supportate. Tra queste spiccano senza dubbio la tecnologia proprietaria Nonstop, che include una serie di procedure estreme finalizzate a garantire la massima stabilità operativa e durata nel tempo del prodotto (Burn-In & Stability Test, ESD Protection).

Non mancano dettagli sull’ottima componentistica discreta dedicata alla circuiteria di alimentazione, come i condensatori allo stato solido “Gold CAPS” e le induttanze “Hyper Alloy” che garantiscono una stabilità superiore del 50%, una fornitura di corrente superiore del 30%, basse interferenze elettromagnetiche (EMI), minori temperature di esercizio e maggiore durata nel tempo. Presenti, inoltre, altre didascalie che mostrano i vantaggi della tecnologia AMD CrossFireX 2-Way, del supporto per moduli di memoria DDR3 fino a 2600MHz e dei contatti placcati oro 15µ.

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Aprendo la confezione possiamo notare come la scheda risulti ben protetta all’interno di una tradizionale busta antistatica. L’ottima robustezza della scatola assicura l’integrità del contenuto, anche nell’eventualità di un trasporto “movimentato”.

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Un secondo contenitore di cartone contiene, invece, tutta la dotazione fornita, che possiamo definire abbastanza completa, comprendendo:

  • 2x Manuali d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
  • 1x DVD-Rom con Driver e Utility;
  • 7x Cavetti SATA III 6Gb/s di buona qualità;
  • 1x Mascherina Posteriore I/O.

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A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da ECS risulta completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Il manuale di istruzioni lo potete consultare e scaricare direttamente dal sito del produttore.

Andiamo ora ad osservare le principali features supportate dichiarate dal produttore.

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ECS A85F2-A Golden – Specifiche Tecniche e Features:


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La scheda madre ECS A85F2-A Golden è progettata con il recente socket FM2 ed è stata realizzata intorno al nuovo FCH (Fusion Controller Hub) A85X di AMD, necessario per supportare appieno tutte le ultime APU Trinity. La memoria di sistema si basa sull’architettura Dual channel DDR3, con una capacità massima di ben 64 GB e supporta frequenze in overclock fino a 2600Mhz (OC), anche con profili XMP (1.3 e 1.2) ed AMP (AMD Memory Profile).

E’ possibile realizzare configurazioni multi-GPU con schede grafiche in CrossFireX oppure sfruttare la tecnologia Dual Graphics per incrementare le performance affiancando una soluzione discreta a quella integrata nell’APU. Non manca il supporto nativo agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione veloci.

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ECS Elitegroup sta dimostrando, negli ultimi anni, di essere un’azienda contraddistinta da una buona capacità di innovazione, presentando prodotti sempre più ricchi di funzionalità e dalla buona qualità costruttiva.

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Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della scheda madre, così come dichiarate dal produttore.


Specifiche Tecniche ECS A85F2-A Golden:


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Come è facile intuire dalla lunghezza dell’elenco delle specifiche tecniche, l’azienda taiwanese ha dato vita ad una motherboard del tutto completa, capace di soddisfare appieno anche l’utenza più esigente.

Le caratteristiche tecniche rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare una scheda madre performante e con componenti di altissima qualità. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere. Le innovative e interessanti features della scheda madre le potete trovare qui.

Le CPU e le memorie supportate della scheda A85F2-A Golden le trovate qui. Possiamo chiaramente evince come ECS abbia dedicato molto impegno nel realizzare una scheda madre senza compromessi. La scheda è pronta per supportare senza problemi il nuovo sistema operativo Windows 8. Per approfondimenti potete visitare la pagina ufficiale sul sito ECS Elitegroup.

Concludiamo postandovi il video di presentazione ufficiale della ECS A85F2-A Golden.

Ora siamo pronti per andare ad analizzare in maniera approfondita la scheda.

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La Scheda – Parte Prima:


Dopo aver estratto la nuova ECS A85F2-A Golden dal sacchetto protettivo antistatico ne saggiamo immediatamente l’ottima costruzione e la sensazione restituita è quella di avere sottomano una scheda molto solida e con un layout ben organizzato. Il PCB è molto resistente e rigido nonostante lo spessore non elevato, ha una colorazione nero lucido ed il suo form factor è conforme allo standard ATX con dimensioni di 30,5 x 22 cm.

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Per ciò che concerne i componenti discreti utilizzati, come condensatori allo stato solido prodotti da aziende giapponesi leader nel settore e induttanze “Hyper Alloy”, sono un chiaro segnale dell’estrema cura e della volontà espressa da ECS Elitegroup nel voler realizzare un prodotto capace di garantire non solo un buon livello di overclock e di divertimento ma che sia anche espressione di durevolezza e stabilità nelle eventuali lunghe sessioni di utilizzo. Sul lato posteriore non sono presenti elementi di particolare rilievo, ma solo il backplate del meccanismo di ritenzione del processore.

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Come si può notare dalle immagini il layout è molto pulito e ben ordinato. Possiamo osservare il nuovo Socket FM2 in grado di ospitare tutte le nuove APU della serie A4, A6, A8 e A10, basate su architettura Piledriver a 32nm. La zona circostante è abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego anche di dissipatori voluminosi.

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A tal proposito è doveroso ricordare che non sono state apportate differenze nel sistema di fissaggio, garantendo quindi la piena compatibilità con tutti i dissipatori AM2/AM3/FM1 presenti sul mercato.

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La zona interessata dai circuiti di alimentazione adotta un design a 4+1 fasi. Come detto in fase di apertura, per gli stadi di alimentazione sono stati impiegati componenti discreti di elevata qualità. Oltre agli ormai tradizionali condensatori allo stato solido di produzione giapponese, troviamo induttori “Hyper Alloy”, affiancati ognuno da una coppia di Mosfet ANPEC APM2258N (Low-Side) e altrettanti NIKO-SEM P0903BDG (High-Side).

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Questi Mosfet sono contraddistinti da un basso RDS(On), ovvero quando si trovano in stato di attività sono in grado di garantire un’elevata efficienza mantenendo bassa la loro temperatura di esercizio.

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Ciò nonostante l’azienda taiwanese ha comunque dotato il suo prodotto di un sistema di dissipazione passivo in alluminio. Il contatto con i componenti avviene mediante un tradizionale pad termo-conduttivo.

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Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica delle nuove APU FM2 è presente un connettore di alimentazione 12v 8-Pin EPS.

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{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Seconda:}


La Scheda – Parte Seconda:


Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel, Intel X.M.P. 1.3/1.2 (Extreme Memory Profile) ed A.M.P. (AMD Memory Profile), in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 2600MHz (OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 64GB. In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli e parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli.

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Le possibilità di espansione sono garantite da ben tre slot PCI-Express 2.0 1x, utili per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate, controller dischi o recenti unità SSD, una coppia di slot di tipo PCI tradizionale, utili per l’installazione di schede più datate, ed una coppia di slot PCI-Express 2.0 16x di tipo meccanico.

Grazie all’adozione del nuovo FCH (Fusion Controller Hub) AMD A85X, è pienamente supportata la tecnologia Multi-GPU proprietaria CrossFireX fino a due schede grafiche in parallelo (operanti in configurazione 8x/8x). La A85F2-A Golden supporta anche la tecnologia AMD Dual Graphics, che consente di affiancare una scheda grafica discreta (di livello idoneo) alla soluzione integrata all’interno delle nuove APU Trinity.

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Scendendo verso il basso notiamo la presenza di sette porte Serial ATA, di cui una disposta perpendicolarmente alla piastra e sei ruotate in maniera da facilitare l’inserimento dei cavi. La loro gestione è completamente a carico del nuovo FCH AMD A85X, ed è garantito il pieno supporto verso lo standard SATA III 6Gb/s.

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Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto vari connettori per ventole, porte Audio, USB 2.0, USB 3.0, COM, il pannello con i collegamenti alle funzioni del case ed il Jumper con funzione di Clear CMOS.

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La gestione dell’audio è affidata al chip VIA VT1819S, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.

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Di produzione Realtek, invece, è il controller adibito alla gestione dell’interfaccia di rete Gigabit Ethernet a disposizione. Precisamente la scheda adotta il modello RTL8111E, su bus PCI-E per garantire piena banda a disposizione.

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La scheda dispone di un buon quantitativo di connessioni USB 3.0. Il nuovo FCH A85X è perfettamente in grado di garantire supporto nativo verso il nuovo standard di trasmissione, gestendo ben 4 porte (di cui due presenti nel pannello posteriore I/O e due sfruttabili mediante apposito Header presente sulla piastra). Il produttore ha dotato la scheda di ulteriori due connessioni USB 3.0, sempre poste nel pannello posteriore I/O, affidando la loro gestione ad un controller supplementare ASMedia ASM1042.

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Il nuovo Fusion Controller Hub è mantenuto “fresco” da un piccolo ma efficace dissipatore in alluminio, reso molto gradevole alla vista grazie alla colorazione dorata.

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Il pannello posteriore I/O è davvero molto completo, troviamo infatti:

  • 1 x Pulsante Clear CMOS;
  • 1 x Uscita SPDIF Ottica;
  • 2 x Porte USB 2.0 (colore rosso);
  • 4 x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 1 x Porta eSATA 6Gb/s;
  • 1 x Porta LAN RJ45;
  • 1 x HD Audio 5 in 1 Jack;
  • 1 x Uscita HDMI;
  • 1 x Uscita VGA D-Sub;
  • 1 x Uscita Display Port;
  • 1 x Uscita DVI-D.

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Ora siamo pronti per analizzare il bios della ECS A85F2-A Golden.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:}


Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:


Il BIOS della ECS A85F2-A Golden adotta la tecnologia UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) e si presenta con un’interfaccia grafica accattivante, semplice da utilizzare e molto intuitiva, navigabile sia con la tastiera che con il mouse. Il menù superiore è diviso in sette macrosezioni che nello specifico sono:

  • Main;
  • Advanced;
  • Chipset;
  • M.I.B. X;
  • Boot;
  • Security;
  • Exit.

Nella sezione Main sono disponibili informazioni circa la data e l’ora correnti (liberamente impostabili), oltre che la possibilità di scegliere la lingua preferita tra quelle presenti.

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Nella sezione Advanced sono presenti, in maniera ordinata, varie sotto-sezioni nelle quali è possibile configurare tutte le opzioni relative alle feature supportate dalla CPU, tutti i parametri operativi inerenti lo storage, le porte USB e il risparmio energetico. Non manca un completo Hardware Monitor (PC Health Status) nel quale è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Si possono settare, inoltre, le modalità di funzionamento delle ventole ed i controlli sulle temperature.

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Segue la sezione Chipset nella quale è possibile configurare tutte le opzioni relative alle feature supportate dal North Bridge e dal South Bridge. Troviamo le impostazioni avanzate dell’audio e della grafica integrata, tra cui l’impostazione del quantitativo di memoria ad essa riservato.

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{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:}


Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:


La sezione M.I.B. X è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock e contiene tutti i settaggi per spingere il nostro sistema al massimo delle proprie capacità. Sarà possibile intervenire in maniera molto granulare sui vari voltaggi e sulle frequenze di CPU e memorie.

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La sezione Boot è dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro computer.

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Nella sezione Security possiamo impostare le password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware.

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Infine nella sezione Exit saremo in grado di salvare la nostra configurazione o di uscire dal bios senza applicare nulla o di ripristinare i valori di default.

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Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre ECS A85F2-A Golden, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate.

La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la motherboard A85F2-A Golden è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da ECS. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

Ora siamo pronti per testare la nuova soluzione ECS A85F2-A Golden.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre.

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma AMD A85X, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto.

Il sistema operativo, Microsoft Windows 7 Ultimate X64 SP1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. I driver AMD Catalyst sono stati aggiornati alla versione 13.2 Beta7. Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti.


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV-Ray 3.7 RC3;
  • Blender 2.62 – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v2.09;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 8.0 – 64bit;
  • SiSoftware Sandra 2013.01.19.29;
  • AIDA64 Extreme 2.80.2300.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.20 – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt 7.1a;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11;
  • 3DMark – Fire Strike.

Prestazioni Giochi:


  • FarCry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Alien vs Predator – DX11;
  • Metro 2033 – DX11;
  • Resident Evil 5 – DX10;
  • Resident Evil 6 – DX9.

Di seguito specifichiamo la base test da noi utilizzata, utile al lettore per interpretare al meglio i grafici.

okok

Nelle nostre prove abbiamo testato quello che potrebbe rappresentare un overclock daily ed in seguito, come capitolo separato, il massimo OC che il sample a nostra disposizione è riuscito ad esprimere.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla ECS A85F2-A Golden.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/4Thread.


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.62 – 64bit:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.


WPrime Benchmark v2.09:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 8.0 – 64bit:


PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione delle suite CPU Mark, Memory Mark e 3D Graphics Mark.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2013.01.19.29:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.


AIDA64 Extreme 2.80.2300:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 4.20 – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt 7.1a:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Seconda:}


Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.


3DMark – Fire Strike:


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.

I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando il preset Fire Strike. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i singoli risultati Graphics e Physics.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Prima:}


Prestazioni Giochi – Parte Prima:


FarCry 2 – DX10:


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FarCry 2 è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Lost Planet 2 – DX11:


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Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}


Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Alien vs Predator – DX11:


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La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme…

Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:

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Metro 2033 – DX11:


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Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.

Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Terza:}


Prestazioni Giochi – Parte Terza:


Resident Evil 5:


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La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Racoon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S., ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà a indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri…..Il gioco supporta le DirectX 10.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Resident Evil 6:


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Sono passati quindici anni dall’incidente, di Raccoon City e il Presidente degli Stati Uniti Adam Benford ha deciso di rivelare la verità dietro a ciò che è avvenuto in passato, nella speranza che possa frenare la ripresa delle attività nel campo del bioterrorismo. A fianco del presidente c’è Leon S. Kennedy, l’agente del governo sopravvissuto a Raccoon City ed in Spagna che negli ultimi anni è diventato amico del nuovo presidente.

Quando la sede subisce un attentato bio-terroristico con il nuovo e terribile Virus-C, Leon è costretto ad affrontare un Presidente infettato e irriconoscibile e a prendere la decisione più difficile. Allo stesso tempo, il membro della Bioterrorism Security Assessment Alliance Chris Redfield arriva a Lanshiang, in Cina, anch’egli sotto la minaccia di un attacco bioterroristico. Con nessun Paese al sicuro da questi attacchi e le conseguenti epidemie, la popolazione mondiale è unita dalla paura comune che non ci sia alcuna speranza rimasta.

L’intera storia del gioco è suddivisa in 3 campagne differenti, che vedono il ritorno dei personaggi classici della serie con alcune new entry. Ogni protagonista sarà accompagnato da un partner, incentivando la natura cooperativa del gioco. Il gioco supporta le DirectX 10.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Come possiamo chiaramente osservare dai nostri test, la scheda madre A85F2-A Golden, si comporta decisamente bene, sfruttando in pieno tutte le potenzialità che il chipset AMD A85X dispone. I risultati ottenuti sono da considerarsi soddisfacenti. Anche dal punto di vista prettamente legato alla pratica dell’overclock, la soluzione ECS si è dimostrata capace di raggiungere, senza alcuna incertezza, frequenze da daily use più che buone.

La scheda è in grado di gestire in maniera sufficiente, a patto di impostare dei compromessi sulle impostazioni grafiche, anche i giochi di utima generazione, specialmente con risoluzioni video non elevate. Consigliamo di sfruttare la tecnologia Dual Graphics per migliorare le prestazioni con i giochi grazie ad una scheda grafica discreta, di classe Radeon HD, che andrà ad affiancare la soluzione integrata. Non possiamo che ritenerci soddisfatti.

{jospagebreak_scroll title=Massimo overclock e Consumi Rilevati:}


Massimo overclock e Consumi Rilevati:


Massimo Overclock:


Nelle prove di overclock la nuova ECS A85F2-A Golden si è dimostrata abbastanza valida e perfettamente in linea con altri prodotti da noi testati contraddistinti da caratteristiche tecniche similari. Per le nostre prove ci siamo avvalsi dell’ultima versione del BIOS presente sul sito web del produttore, datata 14/11/2012.

Le prime impressioni durante l’uso sono state positive, anche se dobbiamo ammettere che, in seguito all’applicazione di parametri spinti, il BIOS ha mostrato qualche incertezza, impedendo il corretto avvio della macchina. Si sono rese quindi obbligate alcune pulizie manuali della CMOS, utilizzando l’apposito jumper on-board, al fine di poter accedere nuovamente al BIOS per il reinserimento dei vari parametri. Siamo tuttavia fiduciosi che con i prossimi aggiornamenti questi piccoli, ma pur sempre fastidiosi problemi, saranno certamente risolti.

Ad essere veramente degna di nota, invece, è la bassa temperatura di esercizio dei componenti della circuiteria di alimentazione e del dissipatore posto sul nuovo FCH, anche dopo diverse ore di utilizzo in condizione di overclock.

Così come per le altre recensioni abbiamo saggiato le potenzialità in overclock del sample in nostro possesso servendoci di un raffreddamento a liquido all-in-one, prodotto dalla stessa AMD in collaborazione con Asetek, nota azienda del settore.

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Senza grosse difficoltà abbiamo raggiunto una frequenza stabile di 4.7GHz su tutti i core, agendo esclusivamente sul moltiplicatore di frequenza (impostandolo a 47x) e mantenendo inalterata la frequenza del reference clock (100MHz). Per rendere stabile il sistema abbiamo dovuto mettere mano alla tensione di alimentazione della CPU, incrementandola fino a poco più di 1.50v. Abbiamo messo mano anche alla frequenza di funzionamento della GPU integrata, spingendoci fino a 950MHz (circa +20% rispetto alle condizioni originali).

In queste condizioni il sistema si è dimostrato stabile e reattivo, con temperature sempre entro la norma anche durante l’esecuzione di applicativi particolarmente “pesanti”. Per saggiare le prestazioni offerte abbiamo eseguito alcuni software tipici. Di seguito vi mostriamo alcuni screen dei risultati ottenuti:

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079-ecs-a85f2a-screen-oc-3  080-ecs-a85f2a-screen-oc-4

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N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

Non possiamo che ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti. La scheda ECS si è dimostrata molto stabile anche dopo diverse ore di utilizzo, senza mostrare alcun segno di cedimento o incertezza.


Consumi Rilevati:


Per concludere abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
  • Full-Load Stress (CPU) eseguendo Prime95 27.7, in modalità Small FFTs, per circa 15minuti;
  • Full-Load Stress (GPU) eseguendo Furmark, in Extreme Burning Mode, per circa 15minuti;
  • Full-Load Stress (CPU+GPU) eseguendo sia Prime95 27.7 e sia Furmark, per circa 15minuti.

Ricordiamo che la tecnologia AMD Cool’n’Quiet permette di ridurre il consumo energetico qualora il carico sul processore sia basso. Questo avviene in modo del tutto automatico, agendo sia sulla tensione che sul moltiplicatore di frequenza.

Il TDP indicato da AMD per Trinity varia in un range compreso tra i 65 W e 100 W a seconda del modello. I consumi rilevati risultano ottimi a riposo e decisamente buoni, considerando la GPU integrata Radeon HD7660D, durante l’elaborazione 3D.

Altro fattore importante da considerare, che influisce sui consumi, riguarda l’implementazione da parte di AMD della nuova funzione denominata Turbo Core 3.0. Tale tecnologia consente di regolare la frequenza di clock in maniera del tutto dinamica a seguito di rilevazioni effettuate in tempo reale. Non possiamo che ritenerci soddisfatti.

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Conclusioni:


hw-legend-gold-bbPrestazioni e Overclock:quattro_mezzo
Consumi Rilevati:quattro_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:quattro_mezzo

Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una crescita notevole del livello qualitativo dei prodotti di numerose aziende taiwanesi, tra le quali non poteva certo mancare ECS Elitegroup.

La recente linea di prodotti “Golden Edition 4ever” si conferma all’altezza delle aspettative, differenziandosi non soltanto per l’aspetto puramente estetico, forte delle finiture dorate su PCB nero, ma soprattutto per l’ottima qualità costruttiva e prestazionale, oltre che per discrete potenzialità in overclock.

La nuova A85F2-A Golden ne è la conferma, dimostrandosi un prodotto ben progettato, contraddistinto da un layout pulito e ordinato, da un aspetto estetico veramente molto accattivante e da componenti discreti di elevata qualità, come condensatori allo stato solido di produzione giapponese, induttanze blindate “Hyper Alloy”: garanzia assoluta di stabilità, efficienza e durevolezza nel tempo.

083-ecs-a85f2a-foto-mobo-conclusioni

L’implementazione del nuovo FCH AMD A85X permette di sfruttare appieno quanto offerto dalle nuove APU Trinity, basate su architettura Piledriver. Il nuovo socket FM2 assicura, inoltre, una discreta longevità garantendo pieno supporto anche alla prossima generazione di APU del colosso di Sunnyvale.

Ottime le possibilità di espansione offerte, che comprendono il pieno supporto verso la tecnologia Multi-GPU AMD CrossfireX (fino a due schede grafiche in parallelo) e AMD Dual Graphics, che consente di affiancare una scheda grafica discreta alla soluzione integrata all’interno delle nuove APU. Pienamente supportati i recenti standard SATA III a 6Gb/s e USB 3.0, entrambi gestiti in modo nativo dal nuovo FCH.

Abbastanza buono il comportamento in condizioni di lavoro fuori specifica. Come però segnalato nel corso della recensione, l’ultima versione del BIOS disponibile, ha mostrato qualche segno di incertezza in seguito all’applicazione di parametri abbastanza spinti, rendendo obbligato il Clear CMOS manuale. Questo ha certamente reso più difficoltosa la pratica dell’overclocking, ma nonostante tutto siamo comunque riusciti ad ottenere risultati di tutto rispetto, pienamente in linea con quelli fatti registrare da altri prodotti simili, anche più blasonati. Siamo del tutto fiduciosi che questa situazione sia destinata a migliorare già con i prossimi aggiornamenti ufficiali.

Oltre a quanto detto il BIOS messo a punto da ECS Elitegroup ci è sembrato di buona qualità, abbastanza ordinato, completo ed intuitivo. Si fa sentire, purtroppo, l’impossibilità di salvare le proprie configurazioni sotto forma di profili. In questo modo sarà necessario reinserire tutti i numerosi parametri manualmente, perdendo non poco tempo. Chissà se con i prossimi aggiornamenti verrà aggiunta questa comoda funzionalità, ormai presente nella maggior parte delle schede madri presenti sul mercato.

La nuova ECS A85F2-A Golden viene commercializza ad un prezzo medio di circa 95€ IVA compresa, cifra che riteniamo più che giustificata dalle caratteristiche tecniche e dalle potenzialità di questo prodotto che, in abbinamento alle nuove APU Trinity, rappresenta senza dubbio una buona base per la realizzazione di un sistema multimediale moderno, versatile e contraddistinto da ottime prestazioni complessive.


Pro:


  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottime prestazioni, anche in overclock;
  • Ottima circuiteria di alimentazione a 4+1 Fasi;
  • Ottima disponibilità di connessioni;
  • Ottima stabilità operativa durante tutte le sessioni di test;
  • Pieno supporto verso tutte le nuove APU FM2 basate su architettura Piledriver;
  • Supporto verso la prossima generazione di APU di AMD;
  • Supporto nativo all’interfaccia di trasmissione USB 3.0 e Serial ATA III 6Gb/s;
  • Supporto Multi-GPU AMD CrossfireX;
  • Supporto alla tecnologia AMD Dual Graphics;
  • UEFI BIOS completo ed intuitivo.

Contro:


  • BIOS da perfezionare.

Si ringrazia Logo_ECS per aver fornito la piattaforma di test.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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