AMD ha presentato da alcune settimane la nuova serie di schede grafiche Radeon della serie 79xx con a bordo la nuova GPU realizzata con il processo produttivo a 28nm. Le due incarnazioni del top di gamma consistono nelle GPU Tahiti XT (HD7970) e Tahiti PRO (HD7950) che hanno portato una ventata di novità a livello architetturale e funzionale nel panorama delle schede video targate AMD. Nella nostra recensione analizzeremo la proposta HD7950 nella sua veste reference e avremo occasione di saggiarne i nuovi contenuti tecnici e, naturalmente, le prestazioni sul campo. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento.
Advanced Micro Devices o AMD, è una multinazionale americana ormai più che consolidata. La sede principale dell’azienda si trova a Sunnyvale, in California. A oggi è uno dei leader mondiali nella produzione di microprocessori e chipset per il settore consumer, server e workstation. A seguito della fusione con ATI, avvenuta nel 2006, il listino del colosso americano si è arricchito con chip grafici integrati e discreti.
La compagnia possiede anche il 21% di Spansion, un fornitore di chip di memoria flash e il 34% di The Foundry Company (TFC). Nel 2007, AMD si è classificata come undicesima produttrice mondiale di semiconduttori. Attualmente la produzione di chipset e chip grafici AMD è affidata a TSMC, la più importante fonderia taiwanese, mentre la produzione di CPU è in buona parte affidata a GlobalFoundries.
Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo.
{jospagebreak_scroll title=Nuova famiglia di GPU Southern Islands&heading=Introduzione:}
Nuova famiglia di GPU Southern Islands:
La nuova linea di prodotti appartenenti alla famiglia “Southern Islands” prevede tre linee di GPU, tutte basate sul nuovo processo produttivo a 28nm di TSMC, denominate “Tahiti”, “Pitcairn” e “Cape Verde”.
Tahiti in particolare designa le soluzioni grafiche destinate al mercato di schede video top di gamma, definito da AMD come “Enthusiast”, fornendo per tale mercato una soluzione destinata a diventare, secondo i piani, la scheda video più potente del mercato. Tahiti integra al suo interno un totale di ben 4,31 Miliardi di Transistor in una superficie complessiva del Die pari a 365 mm2, di poco inferiore rispetto al predecessore Cayman. Inutile dire che caratteristiche costruttive della nuova ammiraglia sono, almeno sulla carta, a dire poco impressionanti, a cominciare dalla nuova architettura Graphics Core Next, di cui analizzeremo i dettagli più avanti, fino ad arrivare al bus delle memorie di 384bit e pieno supporto verso il nuovo standard PCI Express 3.0, che raddoppia la banda a disposizione. Tali aspetti rendono questa soluzione espressamente dedicata ai videogiochi di ultimissima generazione. A livello puramente prestazionale, viene dichiarata circa il 40% più veloce della concorrente della stessa categoria di prezzo. Come annunciato, lo scopo di AMD non è solo di quello di vantare la scheda video a singola GPU più veloce al mondo, ma anche di farla diventare la più parsimoniosa in termini di consumi.
Nella tabella che segue riassumiamo le principali caratteristiche tecniche della nuova proposta top di gamma Radeon HD7970 e della HD7950, confrontandole con la precedente soluzione di punta dell’azienda americana:
Le specifiche mostrano un netto incremento della potenza computazionale (circa il 40% in più) rispetto alla soluzione top di gamma a singola GPU Cayman, pur rientrando nello stesso TDP di 250W.
Pitcairn, invece, è quello che AMD definisce come scheda grafica “sweet spot”, ossia il punto di incontro tra prezzo e prestazioni, dove a controbilanciare una potenza ridotta rispetto alla soluzione top di gamma troveremo una maggiore versatilità di funzionamento, minori consumi sotto stress ed un prezzo più competitivo. Rappresenterà il cuore delle future soluzioni Radeon HD7800, previste nel corso dei prossimi mesi.
Cape Verde, l’ultima soluzione della famiglia Southern Islands, è espressamente pensata per il mercato performance di fascia bassa, dedicata a tutti quegli utenti che non necessitano di un’elevata potenza di calcolo, come ad esempio i videogiocatori occasionali, ma che allo stesso tempo vogliono mantenere il proprio sistema aggiornato e al passo coi tempi, grazie alle numerosi funzionalità esclusive offerte.
{jospagebreak_scroll title=Architettura Graphics Core Next (GCN):}
Architettura Graphics Core Next (GCN):
La nuova architettura denominata Graphics Core Next (GCN), introdotta per la prima volta durante il Fusion Developer Summit, è la diretta evoluzione di quelle adottate da AMD negli ultimi dieci anni. Negli anni ‘90, infatti, i processori grafici funzionavano con funzioni matematiche fisse e prestabilite per garantire gli effetti grafici. Sia la 3D Geometry Transformation che il calcolo per l’illuminazione a schermo erano basate su formule matematiche complesse che riuscivano all’epoca comunque a garantire un risultato abbastanza accettabile.
Con l’avanzare della tecnologia e soprattutto a causa della necessità di rendere immagini sempre più realistiche e dinamiche, si è passati a una tecnologia costruttiva che comprendesse shaders programmabili, dando la possibilità agli sviluppatori e ai programmatori di sbizzarrirsi con soluzioni di rendering personalizzate e sempre più realistiche con shaders dedicati a ciascun singolo effetto grafico desiderato. Questa fase, durata fino all’introduzione delle schede video della serie Radeon X1900, ha marcato l’inizio dell’era della programmabilità delle GPU. La generazione successiva ha suscitato l’interesse a livello di computing puro, potendo sfruttare la potenza di calcolo delle GPU per operazioni di calcolo avanzato che se eseguite con la normale CPU avrebbero impiegato un tempo esponenzialmente maggiore. La Radeon HD2900 XT ha introdotto poi la prima vera architettura a shader unificati e compatibile con DirectX 10 di Microsoft. L’architettura era basata su una struttura VLIW (Very Large Instruction World) e prevedeva Vertex e Pixel Shaders unificati per consentire una flessibilità di funzionamento non solo della scheda video ma anche dell’intero sistema PC.
Oggi assistiamo alla nascita della quarta generazione di architetture grafiche, e il chip Graphics Core Next è il primo chip basato su questo nuovo processo produttivo a essere introdotto sul mercato. Costruito come un chip computazionale unico capace di garantire potenza grafica e di calcolo contemporaneamente, è basato su uno sviluppo durato anni per garantire il perfetto bilanciamento tra la potenza grafica e quella computazionale.
Tahiti XT
Tahiti Pro
A livello puramente costruttivo, la prima GPU basata su Graphics Core Next, che equipaggia la Radeon HD 7970, presenta 32 Compute Unit (dotate ognuna di 64 Stream Processor), per un totale di 2048 SP, una coppia di motori grafici (Dual Geometry Engines) ed infine 8 Render Back-Ends composte da 32 Color ROPs per clock e 128 Z/Stencil ROPs per clock. Novità interessante è la presenza di una memoria cache L2 in lettura / scrittura di ben 768KB, caratteristica mai adottata prima d’ora su una GPU di casa AMD, ma che apporta benefici considerevoli nel computing puro. L’interfaccia di memoria GDDR5 si compone di ben sei controller a 64-bit, per un’ampiezza di bus totale di 348-bit, aspetto che garantisce una banda passante veramente molto elevata, pari a oltre 264 GB/sec. La Radeon HD 7950 presenta la medesima architettura con la differenza che 4 Compute Unit sono disabilitate.
Un’altra caratteristica interessante della nuova architettura prende il nome di Partially Resident Textures (PRT), che rende, di fatto, la memoria della scheda video come una cache di sistema, permettendo di renderizzare istanze grafiche anche molto pesanti, con dimensioni di texture fino a 32TB (16k x 16k x 8k x 128-bit). In pratica una texture enorme in formato compresso sull’hard-disk verrebbe trattata come un insieme di informazioni che verrebbero richiamate di volta in volta dalla scheda grafica ed utilizzate solo quando necessario e nella quantità necessaria per effettuare il rendering della scena proposta. Il vantaggio reale si vedrà quando gli sviluppatori useranno questa funzionalità per sviluppare scene che hanno bisogno di una qualità dell’immagine molto superiore rispetto a quanto realizzato fin ora e con una profondità di contenuti decisamente maggiore.
Rispetto alle precedenti soluzioni di fascia alta è stata notevolmente incrementata l’efficienza, soprattutto nella gestione della Tessellation. La nuova architettura GCN, infatti, introduce la nona generazione del motore dedicato, capace di performance, in relazione al fattore di tessellation, fino a quattro volte superiori rispetto alla vecchia generazione, e finalmente in grado di superare le proposte della concorrenza, almeno in attesa della nuova architettura Kepler, attesa per i prossimi mesi.
{jospagebreak_scroll title=AMD PowerTune e ZeroCore Power Technology:}
AMD PowerTune e ZeroCore Power Technology:
AMD PowerTune Technology:
AMD reintroduce la sua tecnologia di gestione della potenza della GPU denominata PowerTune, garantendo un incremento della potenza della GPU nel momento in cui l’applicazione, o il gioco, lo richiedano veramente. Introdotta dalla generazione di schede video Radeon HD69x0, questa tecnologia permette direttamente alla scheda video di gestire la propria potenza erogata a seconda del carico e dell’applicazione utilizzata, garantendo che solo la potenza veramente necessaria per quella determinata applicazione venga usata, e nulla venga sprecato.
AMD ZeroCore Power Technology:
La nuova tecnologia AMD ZeroCore Technology permette di non sprecare potenza quando non se ne ha un reale bisogno, consentendo di spegnere completamente la GPU quando non è necessaria una visualizzazione sul display, come per esempio in fase di idle del sistema operativo. Questa particolare fase di funzionamento della scheda video, che l’azienda definisce “Long Idle”, avviene per esempio quando si vuole lasciare il PC acceso tutta la notte, ma non è necessaria una visualizzazione a monitor, come succede per esempio quando si scaricano file da P2P, oppure si lascia il PC ad effettuare operazioni lunghe come un rendering di immagini complesse, e non si è fisicamente presenti davanti al PC. In questo modo il consumo della scheda video è ridotto fino a meno di 3W complessivi, un valore decisamente basso. Durante l’utilizzo normale del pc per la normale navigazione web, o in tutti gli ambiti di utilizzo durante i quali lo schermo rimane si attivo, ma praticamente statico, il consumo della scheda video si attesta intorno ai 15W, un risparmio del 30% rispetto alla generazione precedente di schede video di fascia alta di AMD. Le tecniche usate sono quelle di ridurre il clock della GPU in caso di virtuale immobilità dell’applicazione a schermo (non si muove il mouse, non si scrollano pagine di siti internet, e così via) fino a raggiungere il valore di 27MHz come frequenza in idle della GPU. Le DRAM vengono messe anch’esse in modalità “starter”, e effettuando una compressione dei contenuti del frame buffer viene diminuito al massimo l’utilizzo del della bandwidth delle memorie.
Tutte queste ottimizzazioni a livello di consumi sono il risultato di una ricerca continua, dell’azienda americana, di ridurre il consumo dei propri prodotti pur mantenendo un livello prestazionale più che accettabile, e garantendo anche una evoluzione dei processi produttivi tra famiglia di GPU e GPU. Infatti, il processo produttivo è passato da 55nm nel 2008 per un consumo di 90W in idle fino ai 3W ottenuti in modalità “long idle” con l’attuale processo produttivo a 28nm. Un miglioramento sostanziale che non ha eguali nella concorrenza.
Questa tecnologia porta benefici anche quando il PC è effettivamente in utilizzo, come per esempio in configurazioni CrossFireX con più di due schede video. Infatti, la tecnologia ZeroCore Power è in grado di gestire singolarmente ogni monitor collegato alle varie GPU, in modo del tutto indipendentemente, e quindi, se abbiamo un sistema con quattro schede video Radeon HD7970 a cui sono collegati 4 monitor, ma di cui se ne utilizzino soltanto uno, per esempio per navigare in Internet, ZeroCore Power disabiliterà le restanti schede video spegnendone le GPU e i relativi monitor. Una tale soluzione è una ideale per un contenimento dei consumi anche quando il PC è in uso. Inoltre, viene favorito anche il confort acustico, poiché le ventole delle schede disattivate vengono anch’esse spente.
{jospagebreak_scroll title=AMD Eyefinity 2.0 e HD3D Technology:}
AMD Eyefinity e HD3D Technology:
AMD Eyefinity 2.0 e AMD HD3D:
E’ stata rinnovata anche la tecnologia Eyefinity 2.0, che con Tahiti porta l’esperienza multi-monitor ad un livello superiore per configurabilità e adattabilità. La nuova ammiraglia è, di fatto, la prima scheda video che unisce le funzionalità multi-monitor alla tecnologia proprietaria di AMD HD3D, per un’esperienza coinvolgente ed unica nel suo genere.
Eyefinity non è solo multi-monitor: la nuova Radeon HD7970 è dotata anche della nuova tecnologia DDMA (Discrete Digital Multi-Point Audio) che rivoluziona la gestione del segnale audio da parte delle schede grafiche. Fino ad oggi, infatti, il segnale audio era gestito dalla scheda con Display Port e HDMI a livello singolo: in una configurazione multi-monitor con capacità audio, solo uno di questi poteva gestire il segnale audio proveniente dalla scheda video. In pratica, in uno scenario multi-monitor con tre display collegati alla scheda grafica, solo il monitor centrale dotato di sistema audio integrato riproduceva correttamente il segnale. AMD pone rimedio a questo proprio con la tecnologia DDMA, che in pratica riesce a far gestire il segnale audio a tutti i monitor direttamente collegati alla GPU. Ma non solo: il segnale audio si sposta dinamicamente seguendo la fonte sonora a video, così da creare un effetto realistico di 3D Surround. Ciascun segnale audio seguirà indipendentemente la fonte e quindi il monitor da cui proviene.
In particolare, in configurazioni multi-monitor usate per esempio in video conferenza, ciascun partecipante può essere assegnato a un monitor, e quindi avere il proprio audio emesso dal monitor dove si trova la propria immagine.
A livello monitor, già dal mese di Ottobre dello scorso anno, sono state introdotte nei driver Catalyst nuove configurazioni possibili, con la possibilità di creare setup con cinque monitor in modalità portrait o landscape. Un’altra novità prende il nome di “Flexible Size Compensation”, una funzionalità che riadatta l’immagine su ciascuno schermo per compensare lo spazio preso dalla cornice del monitor stesso, a prescindere dalla risoluzione o dalla dimensione dei monitor. Ultima innovazione è stata la possibilità di impostare configurazioni 16k x 16k per permettere l’uso di configurazioni multi-monitor con schermi 1080P.
Nelle future versioni dei driver Catalyst sarà aggiunto il supporto totale di Eyefinity + HD3D, la possibilità di scegliere risoluzioni personalizzate a seconda dei monitor usati, oltre alla possibilità di riposizionare la task bar di Windows sul monitor centrale, mentre fino ad ora era spostato automaticamente sul monitor più a sinistra.
Particolare interessante è il supporto alla tecnologia 3D nei giochi attuali: attualmente oltre 600 titoli supportano tale tecnologia anche se non a livello nativo e quindi possono essere sfruttati al meglio dalla Radeon HD7970, ma soprattutto stiamo assistendo sempre più allo sviluppo di giochi sviluppati direttamente con tecnologia 3D a livello nativo, come Deus X e Battlefield 3.
Vari produttori di monitor si sono affiancati ad AMD per lo sviluppo di soluzioni che possano sfruttare la tecnologia HD3D, commercializzando monitor 3D di nuova generazione per poter garantire una compatibilità totale. Samsung e LG hanno già a listino vari prodotti: Samsung SA700, Samsung SA750, Samsung TA950, LG D2342P, Samsung SA950, LG D237IPS e Samsung TA750.
A supporto della tecnologia HD3D di AMD la nuova GPU Tahiti è stata modificata in modo da poter garantire il supporto allo standard HDMI 3GHz, riuscendo ad ottenere risoluzioni fino a 1080P con 60Hz/occhio, contro i precedenti 24Hz/occhio, per una risoluzione reale di 120Hz complessiva.
Raggiunto anche il pieno supporto ai monitor 4K che, mentre in passato richiedevano configurazioni multi-scheda per poter funzionare perfettamente e quindi non perdere risoluzione, ora possono essere collegati alla singola scheda, con supporto agli standard DP1.2 HBR2 e HDMI 1.4a a 3GHz.
{jospagebreak_scroll title=AMD Accellerated Parallel Processing (APP):}
AMD Accellerated Parallel Processing (APP):
Altra colonna portante della nuova linea di prodotti consiste nell’integrazione di hardware dedicato all’accelerazione video e di un pacchetto software e hardware dedicato esclusivamente al calcolo computazionale puro che, di fatto, vanno a costituire un ecosistema completo.
Il pacchetto di funzionalità denominato UVD (Unified Video Decoder) è stato aggiornato, apportando migliorie e arricchendo il pacchetto di applicazioni e formati supportati.
La novità vera e propria riguarda l’adozione del nuovo “Video Codec Engine” o VCE, con funzionalità dedicate a livello hardware per la decodifica di formati video e audio con due livelli di codifica: Full Fixed Mode e Hybrid Mode.
La modalità “Full Fixed” in pratica permette una codifica del segnale video in tempo reale, con una latenza bassa e con un consumo decisamente contenuto del sistema, potendo usare una risoluzione di 1080P a 60FPS. Tutta la codifica viene effettuata dal VCE, non interferendo con le altre applicazioni di sistema in uso.
La modalità “Hybrid” sfrutta appieno tutta le potenzialità offerte dalle nuove schede grafiche HD7900 per quelle funzionalità di codifica che possono in effetti essere parallelizzate, come la Motion Estimation, Intra Prediction e la Quantization. In questo modo il processore grafico viene sfruttato al massimo della sua capacità computazionale, lasciando l’ultima fase di Entropy Encode al VCE, non essendo questo ottimizzato per il calcolo in parallelo.
A livello di applicazioni per l’utente finale, un esempio di utilizzo delle potenzialità della nuova Radeon HD7970 è il software Total Media Theatre 5.2 di Arcsoft, come si vede dalla slide, oppure WinZIP 16.5 che sfruttano appieno la potenza computazionale della nuova GPU. Web browsers, applicazioni di video editing e players multimediali beneficeranno delle potenzialità delle schede video della famiglia Southern Islands, garantendo prestazioni assolute superiori alle precedenti GPU, consumi inferiori e migliore adattabilità alle varie configurazioni sia da gioco e sia da computing puro.
{jospagebreak_scroll title=La scheda:Parte 1}
AMD Radeon HD7950: La scheda – Parte 1
Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva delle specifiche tecniche della AMD Radeon HD7950 fornite dal produttore e uno screenshot del software GPU-Z che ne conferma i dati.
Come anticipato nell’introduzione, la scheda ADM Radeo HD7950 oggetto della nostra recensione è dotata del dissipatore reference full cover, con una scocca esterna in materiale plastico molto resistente, nella classica colorazione nero/rosso con finitura lucida. L’aspetto è molto elegante e gradevole, con un design dalle linee sinuose e morbide che non rappresenta un mero esercizio di stile ma conferisce al dissipatore caratteristiche aerodinamiche tali da permettere un agevole transito dell’aria mossa dalla ventola radiale posizionata in coda alla scheda.
Nel retro della scheda non sono presenti backplate o elementi particolari da rilevare, solo un telaietto metallico che serve ad aumentare la pressione del dissipatore sulla GPU.
Nella parte posteriore della scheda, sulla scocca del dissipatore, sono ben visibili due aperture che garantiscono l’afflusso di aria fresca per raffreddare la GPU, le memorie e la zona di alimentazione.
La scheda riceve l’alimentazione necessaria al suo funzionamento attraverso due connessioni PCIe a 6 pin.
Sulla piastra posteriore sono presenti, come connettività video, i seguenti elementi:
- 1x porte DVI-D;
- 1x porta HDMI full size con supporto allo standard 1.4a;
- 2x Mini Display Port versione 1.2 con pieno supporto alle connessioni multimonitor;
{jospagebreak_scroll title=La scheda:Parte 2}
AMD Radeon HD7950: La scheda – Parte 2
La AMD Radeon HD7950 è predisposta per il supporto a configurazioni multi GPU e per attuarle sono presenti due connettori che consentono il collegamento fino a quattro vga su schede madri dotate di tale funzionalità. Come in tutte le produzioni recenti a partire dalla HD6970/6950 che ne ha introdotto la novità, troviamo un Dip Switch che consente di selezionare due differenti bios: uno contenente le impostazioni di fabbrica ed uno personalizzabile attraverso appositi tool. La funzione si rivela particolarmente utile per gli overclocker più smaliziati per avere un modo agevole di passare da un settaggio soft ad uno spinto senza doversi appoggiare a software esterni. Inoltre tale caratteristica ci permette di riavviare la scheda qualora il bios flashato sia problematico ed impedisca il corretto funzionamento della vga consentendoci di riflashare un bios corretto e recuperare il funzionamento del prodotto.
Per analizzare fino in fondo le caratteristiche costruttive della scheda video decidiamo di smontare il dissipatore e di dare un’occhiata al pcb e a tutti i componenti principali. La prima operazione è quella di smontare la scocca superiore in plastica, azione molto semplice in quanto è sufficiente smontare poche viti laterali e sfilarla. Dopo averla rimossa è possibile osservare il blocco con il fitto array di alette di alluminio deputato allo smaltimento del calore trasmesso dalla vapor chamber. La sua superficie è molto estesa a garanzia di una buona dissipazione, anche in regime di overclock. In coda troviamo la ventola radiale che soffia direttamente aria sulle alette. Nonostante il rinnovato design di quest’ultima dobbiamo rilevare che in uso, a velocità superiori al 45%, è molto presente diventando insopportabile a regimi oltre il 60-65%. C’è da dire che raramente si toccano tali regimi se non impostando overclock esagerati.
Il funzionamento del vapor chamber è il medesimo del sistema Vapor-X di Sapphire (partner AMD) e ne potete leggere il funzionamento seguendo questo link.
{jospagebreak_scroll title=La scheda:Parte 3}
AMD Radeon HD7950: La scheda – Parte 3
Per accedere al cuore della AMD Radeon HD7950 è necessario disaccoppiare il dissipatore dal pcb della vga. Basterà svitare un cospicuo numero di viti nella zona posteriore e separare delicatamente il telaio del dissipatore dai componenti della scheda. Il telaio è monolitico, ovvero realizzato in un corpo unico, e porta con se il blocco vapor chamber e il supporto della ventola radiale. Nella zona centrale è possibile osservare un’abbondante presenza di pad termici in corrispondenza delle memorie e della zona di alimentazione.
La base del vapor chamber è realizzata in una lamina di rame con la sagomatura necessaria a stabilire il contatto con la GPU. Tale base è molto liscia ma, per ovvie ragioni, non lappata a specchio poichè tale lavorazione non è realizzabile su lamiere stampate.
A questo punto la nostra vga è completamente scoperta ed è possibile dare uno sguardo più approfondito. Il pcb ha uno spessore importante, tale da conferire rigidità e resistenza, ha un layout generale abbastanza ordinato e gli assemblaggi sono di ottimo livello. Non rileviamo residui di lavorazione e le saldature sono di ottima fattura. Nella faccia anteriore sono presenti tutti gli elementi principali che andremo ad analizzare.
{jospagebreak_scroll title=La scheda:Parte 4}
AMD Radeon HD7950: La scheda – Parte 4
La zona centrale del PCB della ADM Radeon HD7950 è dedicata alla GPU e ai chip delle memorie; queste sono di produzione Hynix, modello H5GQ2H24MFR-T2C, con una frequenza di funzionamento pari a 5.000 MHz. Nei test che abbiamo condotto, in particolare quelli dedicati all’overclock più spinto, abbiamo potuto osservare come queste ottime memorie riescano a gestire frequenze ben più elevate senza il minimo problema.
La sezione di alimentazione è composta da 4+1 (GPU+Memorie) fasi di alimentazione, regolate da un controller della Chil Semiconductor, il CHL8228G, in grado di gestire fino ad 8 fasi.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
AMD Radeon HD7950: Sistema di Prova e Metodologia di Test
Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel P67 Express, prodotta da Asrock, in particolare è stato scelto il modello P67 Extreme 4.
Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Sandy Bridge, precisamente il Core i7 2600K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.600MHz, impostando il moltiplicatore a 46X e lasciando invariata la frequenza del BCLK a 100MHz.
Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su due kit prodotti da G.Skill ottenendo 8GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.133MHz 9-9-9-28-2T a 1.60v.
Un riassunto della configurazione di prova è riportato nella tabella sottostante:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati.
Il sistema operativo, Microsoft Windows7 Ultimate X64 Service Pack1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.
Nelle nostre prove abbiamo testato quello che potrebbe rappresentare un overclock daily ed in seguito, come capitolo separato, il massimo OC che il sample a nostra disposizione è riuscito ad esprimere ad aria. Tutti i settaggi sono stati effettuati con il software MSi AfterBurner. Portiamo all’attenzione del lettore che come overclock daily la nostra scelta è caduta su frequenze che potessero esprimere il massimo overclock senza aumentare il voltaggio di default della GPU e ottenere contemporaneamente buone temperature di esercizio con una generale silenziosità operativa del sistema.
Quindi ecco specificata la base test da noi utilizzata e che sarà utile al lettore per l’interpretazione dei grafici.
- Default: Frequenze GPU/Memorie – 880MHz/1250MHz (5000 effettivi) – Vgpu 1,093V (default) – Ventola in AUTO
- OC Daily: Frequenze GPU/Memorie – 950MHz/1400MHz (5600 effettivi) – Vgpu 1,093V (default) – Ventola in AUTO
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.
Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:
Benchmark Sintetici – DX9/DX10:
- 3DMark06 (DX9.0c);
- 3DMark Vantage (DX10);
Benchmark Sintetici – DX11:
- 3DMark 11;
- Unigine Heaven Benchmark v2.1;
- Stone GiantBenchmark.
Giochi – DX10:
- FarCry 2;
- Mafia 2;
- Resident Evil 5.
Giochi – DX11:
- Colin McRae DiRT 3;
- Alien vs Predator;
- F1 2011;
- Lost Planet 2;
- Tom Clancy’s H.A.W.X. 2;
- Metro 2033.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – DX9-10:}
AMD Radeon HD7950: Benchmark Sintetici – DX9 e DX10
3DMark 2006:
Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati). La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).
L’applicativo restituisce in output 3 sotto-punteggi: uno per lo SM2.0, uno per la CPU e l’ultimo per lo SM3.0.
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024, con vari livelli di filtraggio AntiAliasing.
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.
Il benchmark si compone di quattro distinti test, due incentrati sulla GPU e due sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
I test sono stati eseguiti sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – DX11:}
AMD Radeon HD7950: Benchmark Sintetici – DX11
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark.
3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d’illuminazione e ombre marcato.
Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l’illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance e Extreme. Il benchmark non sfrutta la tecnologia PhysX di Nvidia.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 nelle tre modalità disponibili: Entry, Performance ed Extreme.
Unigine Heaven Benchmark v2.1:
Unigine ha presentato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v2.1 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia.
I test sono stati condotti coni seguenti settaggi:
Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale.
Stone Giant:
Un nuovo test DirectX 11 si presenta al mondo. Stone Giant, realizzato da BitSquid con la collaborazione di FatShark, mira a mostrarci le novità della grafica basata sulle nuove librerie. I punti salienti di questo nuovo benchmark sono la profondità e gli effetti di campo Compute Shader 5, la Tessellation e il supporto Nvidia 3D VisionSurround. Grazie a scene con tessellation avanzata e livelli di geometria elevati, Stone Giant permette ai consumatori DX11 di provare le loro nuove schede grafiche. Crediamo che la grande fedeltà dell’immagine vista in Stone Giant, resa possibile con le funzionalità delle DX11, siano qualcosa che dobbiamo aspettarci dai giochi futuri, ha affermato Tobias Persson, fondatore e Senior Graphics Architect di BitSquid……
I test sono stati condotticon i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX10:}
AMD Radeon HD7950: Giochi – DX10
FarCry 2:
FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano…
I test sono stati condotti utilizzando il benchmark integrato con i seguenti settaggi:
Mafia 2:
Mafia II è sviluppato dai programmatori di 2K Czeche ci mette nei panni di Vito Scaletta, giovane italo-americano, reduce della seconda guerra mondiale, facendoci ripercorrere la sua scalata verso i vertici mafiosi dal 1945 al 1951…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Resident Evil 5:
La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Racoon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S., ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà a indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri…..Il gioco supporta le DirectX 10.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX11 – Parte 1:}
AMD Radeon HD7950: Giochi – DX11 – Parte 1
Colin McRae DiRT 3:
Il rally diventa uno sport estremo e ancora più adrenalinico con Colin McRae DiRT 3: nuove corse con appassionanti testa a testa, tracciati dal realismo impressionante ed eventi speciali in stadi e circuiti spettacolari. Dal Kenia al Michigan, dalla Norvegia a Monte Carlo, conquista il mondo delle corse fuoristrada!.…Il gioco supporta le DirectX11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Alien vs Predator:
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme.Ed ora il Predator……
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
F1 2011:
Sequel molto atteso di F1 2010, basato sul mondiale F1 del 2011. Rispetto alla versione precedente sono state apportate molte modifiche. Tra queste ricordiamo la presenza di un elicottero da ripresa durante certe fasi della gara, la presenza della Safety Car per gare con lunghezza oltre il 20%, la bandiera rossa per la sospensione della gara, l’aumento dei giocatori in multiplayer da 12 a 16, l’introduzione del KERS e del DRS e sono stati inoltre risolti numerosi bug ed è stata implementata una IA notevolmente migliorata. Il tutto per rendere la simulazione sempre più avvincente e divertente. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX11 – Parte 2:}
AMD Radeon HD7950: Giochi – DX11 – Parte 2
Lost Planet 2:
Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Tom Clancy’s H.A.W.X. 2:
Tom Clancy’s H.A.W.X. 2si presenta come un simulatore di volo,anche se non siamo esattamente di fronte a quello che può essere definito un simulatore, la componente spiccatamente arcade ha decisamente il sopravvento su quella prettamente realistica. Qualsiasi manovra vi venga in mente di fare con il vostro volatile d’acciaio, potrete farla, anche viaggiare per mezz’ora a testa in giù se necessario. Durante le nostre missioni, saremo normalmente chiamati a portare il nostro bestione ferroso in volo per poi ingaggiare in battaglia i nemici. In questo frangente avremo a disposizione mitragliatrice e i cari vecchi missili a ricerca, compagni di mille avventure. Per la difesa, invece, potremo avvalerci di una quantità ridotta di flare, capaci di fuorviare il sistema di ricerca dei missili nemici e, quindi, di farci evadere dalle situazioni più complicate. Volare, il sogno dell’uomo sin dall’alba dei tempi….si materializza in Tom Clancy’s H.A.W.X. 2…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Metro 2033:
Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.
Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Test di massimo overclock:}
AMD Radeon HD7950: Test di massimo overclock
La curiosità di testare se la scheda AMD Radeon HD7950 fosse in grado di raggiungere il “fondo scala” settabile con l’utility AfterBurner, ovvero con frequenze di 1.100 MHz per la GPU e di ben 1575 MHz (6.300 MHz effettivi) per le memorie, ci ha spinto ad effettuare varie prove ed abbiamo raggiunto la stabilità completa portando il Vgpu a 1,162V ed abbiamo settato la ventola al 90% per garantire un buon margine di raffreddamento a tutti i componenti della scheda. Riportiamo tre bench da noi eseguiti, conclusi senza problemi di sorta e senza che la scheda abbia dato alcun segno di cedimento.
A fronte di questa prova di forza abbiamo utilizzato lo stesso settaggio anche per giocare con alcuni videogame con risoluzioni full HD e con tutti i filtri attivi. Inutile dire che la scheda non ha avuto nessun problema operativo.
{jospagebreak_scroll title=Temperature e Consumi:}
AMD Radeon HD7950: Temperature e Consumi
Temperature
Il sistema di dissipazione della AMD Radeon HD7950 si è dimostrato di buon livello. La ventola radiale svolge bene il suo lavoro e silenziosamente fino ad un regime di rotazione del 30-35% ed è in grado di mantenere nella norma le temperature di esercizio, anche dopo svariate ore di utilizzo intenso della scheda, sia a default che in condizione di overclock daily. Solo dopo aver superato la soglia del 40-45% di regime di rotazione inizia a scemare il comfort acustico. La buona notizia è che difficilmente in uso daily, anche in overclock a frequenze “umane”, si raggiungeranno tali regimi.
Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming/Bench e Stress) registrate durante le prove, con gestione automatica e manuale delle ventole, in condizioni default e overclock:
Ricordiamo che tutto l’hardware è installato all’interno di un case Thermaltake Level10 GT e che la temperatura ambiente, durante le misurazioni, era di circa 21°C.
Consumi
La AMD Radeon HD7950 ha espresso consumi ridotti rispetto ad altri prodotti dalle caratteristiche tecniche similari, confermando la bontà del nuovo processo produttivo.
Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle;
- Full-Load Gaming/Bench;
- Full-Load Stress.
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AMD Radeon HD7950: Conclusioni
Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() |
Rumorosità/Consumi: | ![]() |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
La AMD Radeon HD7950, basata sulla nuova famiglia di GPU Southern Islands con processo produttivo da 28nm, incorpora una serie di feature che la rendono sicuramente una soluzione top del mercato e molto accattivante per il popolo dei gamer e degli overclocker.
La scheda si presenta con un bel dissipatore full cover con la colorazione rosso/nero che identifica i prodotti del marchio AMD; la finitura lucida e le linee sinuose le conferiscono anche un tocco estetico di pregio che non la fanno stonare neanche se impiegata all’interno di case che lasciano intravedere l’interno del pc.
Smontando la vga ci siamo resi conto dell’estrema cura utilizzata nell’assemblaggio di ogni singola parte del dissipatore ed è assente qualsiasi tipo di sbavatura o di cattiva lavorazione. Il pcb della scheda ha un layout molto pulito ed ordinato nonostante la presenza di un numero elevato di elementi. Le saldature sono di ottima fattura ed i componenti utilizzati di ottima qualità.
Dando uno sguardo ai freddi numeri dei test che abbiamo condotto osserviamo che a risoluzioni full HD (1920x1080p) la scheda è in grado di restituire prestazioni notevoli, anche applicando pesantemente filtri. Molto interessante la capacità di raggiungere le frequenze di 1.100 MHz sulla GPU e di 6.300MHz sulle memorie, valori ben al di sopra delle specifiche di targa dei componenti utilizzati. Il tutto senza nessun tipo di problema o di “sofferenza” da parte della vga. Vi invitiamo comunque a non settare simili frequenze per un utilizzo daily. Siamo pienamente soddisfatti del comportamente della AMD Radeon HD7950.
Le schede sono disponibili sul mercato italiano a un prezzo medio di circa 390€ IVA compresa, cifra giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalla generosa dotazione di memoria on-board e dalle performance velocistiche offerte da questo prodotto, ai vertici della categoria.
Pro:
- Prestazioni elevate, ai vertici della categoria;
- Layout generale della scheda ordinato e pulito;
- Ottime tecnologie supportate (Eyefinity 2.0, HD3D, APP, ZeroCore Power etc.);
- Doppio BIOS con Switch di selezione;
- Eccezionale potenzialità in overclock;
- Consumi contenuti.
Contro:
- Sistema di dissipazione non silenzioso sotto overclock.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Edoardo Giampietro – Slime – Admin di HW Legend