E’ innegabile che lo scorso mese di ottobre, dopo un lungo periodo privo di eclatanti novità per ciò che concerne il segmento delle schede grafiche, si sia dimostrato particolarmente attivo e pronto per stupire tutti gli appassionati di tutto il mondo. Il colosso americano AMD, infatti, ha presentato ufficialmente un’intera gamma di soluzioni grafiche, capaci di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza. Le novità, come vedremo, non si limitano a questo. Per facilitare il posizionamento di mercato è stata introdotta, inoltre, una nuova nomenclatura, suddividendo i vari prodotti in due famiglie ben distinte: la serie Radeon R7, che include le proposte dedicate alla fascia bassa e media, e la serie Radeon R9 che, come intuibile, è espressamente pensata per gli appassionati e i videogiocatori che non amano alcun tipo di compromesso. Nella recensione odierna osserveremo la nuova Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST di SAPPHIRE, un’azienda ormai affermata e molto dinamica, capace di offrire un listino di prodotti molto vasto e variegato. Questo prodotto nasce con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di tutti quei giocatori che intendono giocare gli ultimi titoli disponibili, pur con qualche inevitabile compromesso, senza però dover affrontare una spesa esagerata nell’acquisto di una scheda grafica. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento!
Introduzione:
SAPPHIRE Technology si è formata inizialmente come produttore e fornitore globale di schede grafiche quando ATI (ora una divisione di AMD) ha adottato il modello partner Add-in Board (AIB) per portare sul mercato la sua tecnologia. Da allora SAPPHIRE si è regolarmente affermata come leader del mercato con i suoi prodotti grafici. Di recente la gamma di prodotti SAPPHIRE si è estesa fino a includere un’ampia scelta di schede madri e di soluzioni diverse, tra cui la fortunata serie di Mini PC SAPPHIRE EDGE.
Quest’anno, SAPPHIRE celebra 10 anni di commercializzazione, presentando sul mercato globale il suo peculiare mix di innovazione e soddisfazione cliente. In questi dieci anni sono stati introdotte nel mercato grafico innumerevoli innovazioni che ancora si riflettono sull’attuale offerta di prodotti.
SAPPHIRE è stata la prima azienda a introdurre il sistema di silent heatpipe cooling su una scheda di produzione, ancora presente come opzione su numerosi dei modelli della serie ULTIMATE.
SAPPHIRE è stata la prima azienda ad offrire una sorprendente serie con gli speciali raffreddatori, con l’overclocking predisposto e lo spazio supplementare per la migliore regolazione della prestazione: ecco le caratteristiche della famiglia di schede TOXIC.
Già in alcune delle prime schede l’overclocking era presente come software, con il tool TriX, oggi aggiornato in un tool completo che consente di regolare sia i clock e i voltaggi sia la temperatura del monitor nella maggior parte delle schede di fascia alta delle serie HD 7000. Il tool è disponibile per il download gratuito.
Il raffreddamento con Vapor Chamber è una tecnologia specialistica utilizzata per la prima volta nei computer ad elevate prestazione come i compact server, dove il raffreddamento dei componenti chiave è molto importante. SAPPHIRE è stata la prima azienda ad applicare questa tecnologia ai processori grafici con il suo Vapor-X cooler nel sorprendente modello ATOMIC della famiglia HD 3870, contemporaneamente raggiungendo un altro record con una scheda a prestazioni elevate e raffreddatore integrato che si adatta perfettamente ad una singola slot grafica. Questa tecnologia è talmente efficiente che continua ad essere usata nelle pluripremiate serie di schede TOXIC e Vapor-X.
L’innovazione si spinge fino al livello dei componenti, con il Black Diamond choke di SAPPHIRE, che, grazie ai raffreddatori in ferrite integrati consentono il funzionamento del sistema di raffreddamento dei circuiti di regolazione della tensione anche in condizioni di carico pesante. Questi elementi sono complementati da altre soluzioni componente per ottenere maggiore affidabilità, come i condensatori solidi ad elettroliti sui nostri modelli di fascia alta.
Come partner di lancio per AMD Fusion, SAPPHIRE ha fornito prodotti che hanno contribuito a portare le sorprendenti funzionalità delle APU nel channel market. Le APU combinano, in un solo chip, una potente CPU, la circuiteria di interfaccia equivalente ad un Northbridge e un core grafico DX11 equivalente a quello della scheda grafica di un desktop, oltre a un decoder video universale per la decodifica accelerata di contenuti HD e Blu-ray. Queste soluzioni altamente integrate costituiscono il nucleo di una nuova generazione di prodotti PC.
SAPPHIRE si è confermata anche in questo, introducendo il Mini-PC Edge HD, uno dei PC più piccoli del mondo. Dal suo fortunatissimo lancio iniziale i nuovi modelli basati sulla tecnologia Fusion offrono livelli di prestazione ancora più avanzati e portano la premiata soluzione SAPPHIRE fin nel salotto di casa e nell’ufficio.
SAPPHIRE continua a fornire schede madri compatibili con la più recente tecnologia AMD e Intel, caratterizzate da una forte identità per il settore degli appassionati di gaming, con elementi quali le Black PCB e i raffreddatori chipset; schede madri che adottano molte delle caratteristiche di successo del segmento grafico di SAPPHIRE, quali i condensatori solidi e i Black Diamond choke. Progettate per i requisiti degli appassionati, le schede presentano numerose opzioni di regolazione delle prestazione tra cui Dual BIOS, il display di debugging, i pulsanti di avvio/ reset / BIOS e, su alcuni modelli, perfino i punti di testing del voltaggio.
Questi sono solo i punti di maggior rilievo di una offerta di prodotti top to bottom: qualunque sia il prodotto, schede grafiche o schede madri, SAPPHIRE è consapevole che esiste una domanda di prodotti mainstream per grandi volumi e continua a fornire una selezionata gamma di livelli di prestazioni, nonché di prezzi, per una domanda globale ancora più ampia.
Per maggiori informazioni consultate il sito web SAPPHIRE Technology.
{jospagebreak_scroll title=AMD Radeon R7 e Radeon R9 Series – Parte Prima:&heading=Introduzione:}
AMD Radeon R7 e Radeon R9 Series – Parte Prima:
In occasione dell’evento live tenutosi alle isole Hawaii il 25 settembre scorso, AMD ha ufficialmente presentato una nuova generazione di schede grafiche dedicate al segmento desktop, composta, almeno in questo primo momento, da ben sette differenti modelli, suddivisi in due famiglie di prodotti ben distinte.
La serie Radeon R7, che include le proposte dedicate alla fascia bassa e media, e la serie Radeon R9 che, come intuibile, è espressamente pensata per gli appassionati e i videogiocatori che non amano alcun tipo di compromesso. Questa nuova nomenclatura è dettata principalmente dalla volontà dell’azienda di favorire il posizionamento di mercato, evitando confusione tra gli utenti.
L’architettura alla base delle nuove proposte è l’ormai collaudata Graphics Core Next (GCN), già osservata nelle soluzioni della passata generazione. Tuttavia, non mancano una serie di ottimizzazioni finalizzate ad incrementare ancor più le prestazioni velocistiche e soprattutto l’efficienza energetica dei nuovi prodotti.
Tra questi, come vedremo, non tutti sono da considerarsi di “nuova concezione”, bensì troviamo varie proposte che a conti fatti non sono altro che dei rebrand della generazione precedente. Nella tabella che segue vi proponiamo una sintesi di quelle che sono le caratteristiche tecniche principali di tutti le nuove soluzioni grafiche al debutto:
Come vediamo, i nuovi prodotti sono in grado di soddisfare appieno qualsiasi tipologia di utenza, spaziando da tutti coloro che intendono realizzare sistemi compatti destinati alla multimedialità, fino ad arrivare ai videogiocatori esigenti che, al contrario, non vogliono alcun tipo di compromesso per il loro sistema. La nuova famiglia Radeon R7 si compone di tre differenti modelli (R7 240, R7 250 ed R7 260X), contraddistinti da buone caratteristiche tecniche e da prestazioni più che dignitose.
Il target di riferimento di queste soluzioni è rappresentato principalmente dai sistemi compatti da salotto, in cui sono importanti caratteristiche come le dimensioni contenute, la poca rumorosità e i ridotti consumi complessivi. Tuttavia, come anticipato, queste soluzioni vantano comunque buone prestazioni complessive, dimostrandosi perfettamente idonee anche al videogiocatore occasionale, che non ha particolari problemi ad accettare qualche compromesso a fronte di una spesa decisamente contenuta per il comparto grafico.
Sono pienamente supportate, inoltre, anche configurazioni multi monitor avanzate, grazie alla presenza della tecnologia AMD Eyefinity. La nuova Radeon R7 260X è l’unica proposta di questa famiglia a supportare anche la nuova ed interessante tecnologia TrueAudio che oltre a migliorare la qualità dell’audio, mediante l’uso di tecniche di Convolution Reverb, consente, grazie ad un DSP (Digital Signal Processor) integrato nella GPU, di farsi carico di tutti i calcoli necessari alla riproduzione sonora, in maniera da ridurre l’utilizzo del processore centrale.
AMD Radeon R7 240
AMD Radeon R7 250
AMD Radeon R7 260X
{jospagebreak_scroll title=AMD Radeon R7 e Radeon R9 Series – Parte Seconda:}
AMD Radeon R7 e Radeon R9 Series – Parte Seconda:
La nuova famiglia Radeon R9 è espressamente pensata per soddisfare i videogiocatori più esigenti, comprendendo ben quattro differenti modelli. Tra questi, come anticipato, non mancano dei rebrand della generazione precedente.
La Radeon R9 270X, basata sul processore grafico Curacao, a conti fatti non è che una nuova “HD 7870”, un prodotto contraddistinto quindi da buone caratteristiche tecniche e prestazioni velocistiche, pensato per collocarsi nella fascia di mercato ad alto volume, vale a dire quella compresa tra i 150€ e i 200€.
AMD Radeon R9 270X
Nemmeno la Radeon R9 280X è un prodotto del tutto nuovo, bensì l’ennesima proposta dotata dell’ormai rodato, nonché apprezzato, processore grafico Tahiti, anima delle precedenti soluzioni di punta Radeon HD 7900. Questa nuova scheda grafica è in grado di garantire prestazioni veramente molto elevate, collocandosi all’incirca a metà strada tra le “vecchie” Radeon HD 7970 e Radeon HD 7970 GHz Edition.
Nessuna novità per quanto riguarda le specifiche tecniche. Il processore grafico Tahiti, da ben 4.31 Miliardi di Transistor, prevede un totale di 2.048 Stream Processor, 128 Texture Unit e 32 ROPs. Anche per quanto riguarda il comparto di memoria, ritroviamo il classico bus ampio 384-bit e una generosa dotazione di moduli GDDR5, ben 3.072MB, operanti a 1.500MHz (6.000MHz effettivi).
AMD Radeon R9 280X
Fiore all’occhiello della nuova linea di prodotti, nonché vere e proprie novità, sono sicuramente le soluzioni Radeon R9 290 e Radeon R9 290X, basate sul nuovo processore grafico noto con il nome in codice Hawaii. Entrambi questi modelli si collocano di diritto al vertice del mercato, vantando caratteristiche tecniche a dire poco impressionanti, che le rendono capaci di competere ad armi pari con le soluzioni concorrenti basate su GPU GK110.
L’architettura di questo nuovo processore grafico basa le sue fondamenta sull’ormai collaudata Graphics Core Next (GCN), estendendone però le potenzialità grazie ad un maggiore quantitativo di unità di calcolo integrate ed un più complesso comparto di memoria, contraddistinto da un bus ampio 512-bit. La nuova Radeon R9 290X si basa su un potente processore grafico dotato di ben 2.816 Stream Processor, 44 Compute Unit attive, 176 TMU e ben 64 ROPs.
La Radeon R9 290, invece, si basa su una GPU Hawaii leggermente ridimensionata, in cui solo 40 delle 44 Compute Unit sono mantenute attive. Ne consegue un quantitativo sensibilmente inferiore di Stream Processor, pari a 2.560 unità. Inferiore anche il numero di TMU, pari a 160 unità anziché 176, mentre invariato il quantitativo di ROPs, pari a 64 unità. Nessuna differenza sul versante memoria.
Entrambi i modelli dispongono di un generoso quantitativo di GDDR5, pari a ben 4.096MB, operanti alla frequenza di clock di 1.250MHz (5.000MHz effettivi). Rispetto alla precedente generazione viene ora sfruttato un bus decisamente più complesso, ampio 512-bit, capace di garantire una bandwidth massima teorica davvero notevole, pari a ben 320GB/s.
AMD Radeon R9 290
AMD Radeon R9 290X
Anche le nuove Radeon R9 290 ed R9 290X implementano la tecnologia proprietaria AMD TrueAudio, pensata per migliorare la qualità dell’audio e alleggerire il processore centrale dai calcoli necessari alla riproduzione sonora, grazie ad un DSP (Digital Signal Processor) integrato all’interno della GPU stessa ed un Engine DMA particolarmente potente.
Un’altra importante novità, presentata ufficialmente con questa nuova serie di soluzioni grafiche, riguarda l’introduzione di Mantle, una nuova API grafica che permetterà agli sviluppatori di accedere a basso livello alle potenzialità hardware messe a disposizione dalle schede grafiche basate su architettura Graphics Core Next (GCN).
Un primo vero banco di prova per questa nuova API sarà Battlefield 4 di DICE, uno dei titoli più attesi e di maggior spessore di quest’ultima parte del 2013. Gli sviluppatori del gioco promettono un deciso aumento delle prestazioni non appena verrà rilasciata la patch capace di sfruttare Mantle, prevista per il mese di dicembre.
Ora siamo pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche della nuova soluzione Sapphire Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST.
{jospagebreak_scroll title=Caratteristiche Tecniche:}
Sapphire Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST – Caratteristiche Tecniche:
La scheda video SAPPHIRE Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST è realizzata intorno alla GPU Oland di AMD che, con una superficie del die di appena 77mm2 è la più piccola ad essere basata sull’architettura Graphics Core Next (GCN). Al suo interno troviamo 1,04 miliardi di transistor che danno vita a 24 TPU, 8 ROPs e 384 unità di calcolo (Stream Processor), suddivise in 6 Compute Unit indipendenti.
Le frequenze operative impostate in fabbrica sono quelle sancite da AMD. In particolare la base clock è impostata a 1.000MHz con una frequenza di boost settata a 1.050MHz. I moduli di memoria GDDR5, 1.024MB totali, sono fissati ad una frequenza di 1.150MHz (4.600MHz effettivi) e sfruttano un bus ampio 128-bit. Da queste specifiche ne consegue una potenza computazionale di tutto rispetto, pari a 806 GFLOPS. Riportiamo di seguito una tabella riassuntiva delle principali feature supportate e le caratteristiche così come dichiarate dal produttore.
Riportiamo di seguito i Requisiti del sistema per un corretto funzionamento della Sapphire Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST.
Il software GPU-Z rileva correttamente le caratteristiche fisiche e le frequenze operative della scheda grafica e ne riportiamo uno screen.
Potete trovare maggiori informazioni nella pagina ufficiale del prodotto. Andiamo ad analizzare in dettaglio la scheda video di Sapphire.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Prima:}
La Scheda – Parte Prima:
La SAPPHIRE Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST si presenta compatta e al tempo stesso molto accattivante. Il PCB utilizzato, così come il sistema di dissipazione, è di tipo proprietario ed appare completamente rivisto rispetto alle normali soluzioni basate su design reference di AMD.
Le dimensioni, come abbiamo anticipato, sono davvero molto contenute, rendendo questa soluzione perfetta per essere installati anche in case poco spaziosi, come ad esempio quelli destinati all’assemblaggio di sistemi multimediali da salotto. La scheda, infatti, si estende in lunghezza per appena 15 cm e in altezza per 10.5 cm, rendendo così remote le possibilità di incontrare “fastidi” durante la fase di montaggio.
Nella zona posteriore della scheda non vi sono elementi di particolare rilievo, se non un paio di etichette con i vari codici identificativi del prodotto e le viti di viti di fissaggio del sistema di dissipazione.
La scheda vanta un TBP (Typical Board Power) particolarmente contenuto, pari a soli 65W. Di conseguenza non sono presenti connettori di alimentazione supplementari. Il solo slot PCI-Express della mainboard, infatti, è perfettamente in grado di erogare l’alimentazione necessaria al corretto funzionamento della scheda grafica.
Pienamente supportata la tecnologia Multi-GPU proprietaria AMD CrossFire, in questo modello sfruttabile senza l’ausilio di appositi bridge.
Il dissipatore di calore previsto dall’azienda taiwanese è di tipo tradizionale, costituito da un heatsink in alluminio e da una robusta copertura in plastica che, oltre che fungere da sostegno per la ventola di raffreddamento PWM da 80mm (11 pale), permette di convogliare buona parte del flusso d’aria sul corpo dissipante.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Seconda:}
La Scheda – Parte Seconda:
E’ inevitabile che una buona parte venga poi dispersa all’interno del case, per questo motivo consigliamo di installare la vga all’interno di un case ben ventilato. La superficie di contatto con la GPU è molto liscia ma non lucidata a specchio.
Come vedremo successivamente, anche grazie al ridotto calore generato dal processore grafico Oland, questo dissipatore di calore è perfettamente in grado di mantenere bassa la temperatura di esercizio, anche sotto carico intenso e discreto overclocking manuale.
Sulla piastra posteriore sono presenti, come connettività video, i seguenti elementi:
- 1x Porta DVI-D Single Link;
- 1x Porta HDMI full size con supporto allo standard 1.4a;
- 1x Porta VGA D-Sub.
La rimozione del dissipatore di calore ci consente di poter curiosare tra i vari componenti presenti sul PCB della SAPPHIRE Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST.
Il PCB non si basa sul design di riferimento previsto da AMD, bensì è di tipo proprietario. La circuiteria di alimentazione prevede 2 Fasi dedicate al processore grafico Oland e un’ulteriore Fase per il comparto di memoria.
Sono presenti componenti discreti di qualità come condensatori allo stato solido di produzione giapponese, segno di stabilità e durevolezza nel tempo. Le fasi di alimentazione della GPU sono controllate da un Controller PWM digitale della ANPEC Electronics, modello APW7098, in grado di pilotare fino ad un massimo di 2 fasi.
Nella parte centrale troviamo il processore grafico AMD Oland che, con una superficie di 77 mm2 e con 1.04 miliardi di transistor integrati, è il più piccolo ad essere basato su architettura Graphics Core Next (GCN).
Le memorie GDDR5 utilizzate sono delle Elpida W2032BBBG-6A-F accreditate per una frequenza operativa di 1.500MHz (6.000MHz effettivi). Tuttavia il produttore ha scelto di rispettare le specifiche di riferimento di AMD, impostando una frequenza effettiva inferiore a quella certificata dai moduli, pari a 1.150MHz (4.600MHz effettivi). Sono presenti quattro chip da 256MB ciascuno per un totale di 1GB di memoria grafica installata.
Ed ora è giunto il momento di testare le potenzialità della scheda.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel Z87, prodotta da MSI, in particolare è stato scelto il modello Z87 XPower.
Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Haswell, precisamente il Core i7 4770K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.400MHz, impostando il moltiplicatore a 44x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).
Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da Corsair da 16GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.400MHz 10-12-12-31 a 1.65v.
Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati, nei grafici la media dei valori registrati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Il sistema operativo, Microsoft Windows 8 Pro X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. I driver usati sono i Catalyst 13.11 Beta8. Quindi ecco specificata la base test da noi utilizzata e che sarà utile al lettore per l’interpretazione dei grafici.
- SAPPHIRE R7 250 1GB GDDR5 with BOOST (Default): Frequenze GPU/Memorie – 1.050MHz/1.150MHz (4.600 effettivi) – Power Limit 0% – Ventola in AUTO;
- SAPPHIRE R7 250 1GB GDDR5 with BOOST (OC Daily): Frequenze GPU/Memorie – 1.200MHz/1.400MHz (5.600 effettivi) – Power Limit +15% – Ventole in AUTO.
Nelle nostre prove abbiamo testato, come capitolo separato, il massimo OC stabile in tutti i test/giochi che il sample a nostra disposizione è riuscito ad esprimere ad aria. Tutti i settaggi sono stati effettuati con il software MSI Afterburner.
GPU-Z riconosce correttamente le frequenze da overclock daily
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.
Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti:
Benchmark Sintetici:
- 3DMark Vantage;
- 3DMark 11;
- 3DMark 2013;
- Unigine Heaven Benchmark 4.0;
- Unigine Valley Benchmark 1.0.
Giochi DirectX 11:
- DiRT Showdown;
- Alien vs Predator;
- Lost Planet 2;
- Metro Last Light;
- F1 2013;
- Crysis 2;
- Sniper Elite V2;
- Tomb Raider 2013;
- GRID 2;
- Bioshock Infinite;
- Hitman Absolution;
- Sleeping Dogs;
- Batman Arkham Origins.
Non ci resta che osservare ed analizzare i risultati ottenuti.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Parte 1:}
Benchmark Sintetici – Parte 1:
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.
Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance e High. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video.
La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Entry, Performance ed Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.
3DMark 2013:
La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.
Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.
I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando il preset Fire Strike e Fire Strike Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Parte 2:}
Benchmark Sintetici – Parte 2:
Unigine Heaven Benchmark v4.0:
Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.
I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine Valley Benchmark v1.0:
Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.
Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.
Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.
I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Prima:}
Giochi DirectX 11 – Parte Prima:
DiRT Showdown:
DiRT Showdown è un racing game puramente arcade basato su corse folli e incidenti. La simulazione realistica viene messa da parte in questo titolo, che preme invece l’acceleratore sulle caratteristiche più spettacolari delle corse, concentrandosi su scontri, incidenti e velocità elettrizzanti.
Il gioco consente di guidare varie categorie di veicoli all’interno di arene, tracciati e varie tipologie di corse impostate sulla demolizione e la velocità, con utilizzo di nitro. La modalità carriera consente di viaggiare per il mondo sperimentando più di 50 eventi diversi, mentre il multiplayer mette a disposizione una moltitudine di modalità diverse tra online a 8 giocatori e offline in split screen.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Alien vs Predator:
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri.
All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Seconda:}
Giochi DirectX 11 – Parte Seconda:
Lost Planet 2:
Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.
Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Metro Last Light:
Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.
Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.
E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Terza:}
Giochi DirectX 11 – Parte Terza:
F1 2013:
Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.
Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Crysis 2:
Il mondo è stato devastato da una serie di cataclismi climatici e la società è sull’orlo del totale disfacimento. Gli alieni sono tornati, con una forza d’invasione al completo, e il loro obiettivo è niente meno che la totale distruzione dell’umanità. Un processo a cui dare inizio strappando il cuore della città più famosa della Terra.
A New York, terrificanti invasori spaziali si aggirano per le strade e una piaga da incubo falcia milioni di abitanti con brutale ed epidemica velocità. La città è nel caos, le sue strade e i suoi palazzi sono ridotti a cumuli di macerie fumanti. È una New York come non l’avete mai vista. Né le forze dell’ordine paramilitari, né la potenza della macchina da guerra degli USA possono resistere agli invasori.
Tutti coloro che hanno scelto di non fuggire sono condannati. La semplice sopravvivenza in questo uragano di morte richiede l’uso di tecnologie ben superiori a quelle mai viste da un soldato moderno.
Un uomo sta per ereditare tale tecnologia: è la tuta da combattimento del futuro, la Nanosuit 2. Con essa, questo singolo super soldato si opporrà alla distruzione dell’umanità, nella giungla urbana nota come New York City.
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.1.14” usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Quarta:}
Giochi DirectX 11 – Parte Quarta:
Sniper Elite V2:
Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate.
Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.
L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:
Tomb Raider (2013):
ll nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.
Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.
La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi?
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Quinta:}
Giochi DirectX 11 – Parte Quinta:
GRID 2:
GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.
Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.
Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Bioshock Infinite:
Corre l’anno 1912. Con gli Stati Uniti che stanno emergendo come una potenza mondiale, la città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Ma con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, il fondatore Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti, con la città che scompare tra le nuvole.
La sua ubicazione è sconosciuta. Il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare traccia. Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato burrascoso e un congedo forzato dalla agenzia di Pinkerton, si ritrova suo malgrado ospite della città galleggiante per via di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una persona fuori da Columbia, una giovane donna di nome Elizabeth che sembra essere talmente importante da far rischiare la vita degli stessi abitanti per recuperarla sotto ordine del Profeta, senza contare la protezione da parte di una creatura alata di nome Songbird.
Chi è Elizabeth? Perché è così importante per Columbia e per il suo fondatore? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore per recuperarla? Chi sono i mandanti dell’incarico e perché vogliono proprio lei? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo passo per passo da prima del momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia?
Le domande si accumulano mentre Booker si imbarca in una rocambolesca avventura tra le nuvole di un paradiso artificiale, dove i guai sono stati presenti da ben prima del suo arrivo. La sua presenza è solo la scintilla che accenderà la miccia della bomba costruita dai conflitti tra le fazioni opposte della città.
I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Sesta:}
Giochi DirectX 11 – Parte Sesta:
Hitman Absolution:
Il gioco inizia con 47 incaricato di assassinare Diana, il suo storico contatto che lo ha accompagnato per anni. 47, nonostante Diana l’abbia salvato alla fine di Blood Money, si dirige verso la villa in cui vive pronto a portare a termine il suo lavoro.
Il contatto questa volta è un certo Travis, che fa parte dell’Agenzia. In punto di morte, Diana chiede a 47 di vegliare su una giovane ragazza di nome Victoria, persona che vale milioni di dollari per l’agenzia. 47 mantiene la promessa e mette sotto la sua ala protettrice Victoria, la misteriosa ragazza che Travis sta cercando da tempo.
La trama si districa in un susseguirsi di vicende molto intricate e forti. L’ultimo filmato mostra un investigatore che si chiede chi sia 47, dopo aver passato giorni a investigare su di lui, per poi fare la conoscenza di Birdie, che ha intenzione di vendere la sua identità, cosa che aveva già intenzione di fare con l’Agenzia.
I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
Sleeping Dogs:
In Sleeping Dogs il gioco ha come protagonista un ufficiale di polizia che deve riportare l’ordine nel tentativo di abbattere le fazioni criminali. Il gioco si svolge a Hong Kong e con il giocatore assumerete il controllo del detective Wei Shen, un funzionario dell’Ufficio di Polizia di Hong Kong.
Wei è tornato a Hong Kong dopo aver trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti. A Wei è stato assegnato un caso dove deve andare sotto copertura e per fare questo deve infiltrarsi nella Triade organizzazione chiamata Sun On Yee.
Il focus sul terreno della lotta morale di Wei per rimanere fedele alla sua missione è fermare le Triadi pur mantenendo la sua copertura e di essere quanto più possibile simile ai criminali.
I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Settima:}
Giochi DirectX 11 – Parte Settima:
Batman Arkham Origins:
Batman: Arkham Origins è un videogioco del 2013 sviluppato da Warner Bros Games Montreal basato sul supereroe dei fumetti della DC Comics, Batman. Si tratta del terzo capitolo della saga videoludica di Batman: Arkham avviata da Rocksteady Studios nel 2009 con Batman: Arkham Asylum e proseguita dalla medesima casa sviluppatrice nel 2011 con Batman: Arkham City. Il gioco è un prequel del primo episodio, e racconta l’ascesa di Batman a paladino di Gotham City.
È la notte della vigilia di Natale, Gotham City è in fermento, nel peninziario di Blackgate sta per avere luogo l’esecuzione pubblica di uno dei serial killer più celebri della città: Julian Gregory Day, alias Calendar Man. Il criminale è stato catturato da Batman, ma il dipartimento di polizia di Gotham non è ancora disposto ad ammettere l’esistenza di questa controversa leggenda urbana. All’improvviso tutte le reti interrompono i loro programmi per dare una notizia straordinaria: la prigione di Blackgate è stata letteralmente presa d’assalto dagli uomini del boss criminale Maschera Nera (aka Roman Sionis), intenzionati a liberare il loro capo e a farla pagare al Commissario di Polizia Loeb che è stato preso in ostaggio e trascinato nella prigione. Batman irrompe a Blackgate per fare luce sulla vicenda.
Gli uomini di Maschera Nera hanno seminato morte e distruzione ovunque, in particolare il supercriminale Killer Croc che Maschera Nera ha ingaggiato come guardaspalle. Sionis è infuriato col Commissario Loeb: ha pagato lui ed i suoi uomini per anni ed ora lui lo fa incarcerare? è intenzionato a fare di lui un esempio per cui libera Calendar Man e butta il Commissario nella Camera a Gas del braccio della morte lasciandolo lì a morire.
Batman non riesce ad arrivare in tempo per salvare il Commissario e si lancia all’inseguimento del criminale. Quest’ultimo nella sua fuga incappa in un drone volante dotato di telecamera che lo segue spiandolo, e lo distrugge. Batman lo trova e ne rimuove la memoria per analizzarne il contenuto. Poi raggiunge il tetto della prigione dove Maschera Nera riesce a fuggire col suo elicottero. Prova ad inseguirlo, ma il criminale gli lancia contro Killer Croc.
Dopo un combattimento furioso, Batman immobilizza l’assassino che si lascia sfuggire una terribile informazione: quella stessa notte Maschera Nera ha messo una taglia di 50.000.000 di dollari sulla sua testa. Sette assassini oltre a lui hanno accettato il contratto. Batman ha i giorni contati. Vuole saperne di più, ma la polizia, guidata da un giovane James Gordon ancora tenente, lo trova e cerca di arrestarlo. Batman riesce però a fuggire….
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Considerazioni sui Test:}
Considerazioni sui Test:
La SAPPHIRE Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST si è dimostrata un prodotto davvero molto interessante, appartenente alla nuova famiglia Radeon R7 di AMD, una serie di soluzioni dedicate alla multimedialità ed alla realizzazione di sistemi compatti, in cui sono importanti caratteristiche come le dimensioni contenute, la poca rumorosità e i ridotti consumi complessivi.
Dalle prove svolte su questo particolare modello di SAPPHIRE possiamo notare come le prestazioni complessive siano più che dignitose, con la maggior parte dei titoli testati, anche a risoluzione Full-HD, rendendo questa proposta davvero molto appetibile per tutti quei videogiocatori che non hanno particolari problemi ad accettare qualche compromesso a fronte di una spesa decisamente contenuta per il comparto grafico.
I driver utilizzati (AMD Catalyst 13.11 Beta8), che ricordiamo essere i tra i primi ad includere il pieno supporto verso le nuove schede grafiche Radeon R7 e R9, si sono ben comportati durante tutte le nostre prove, senza manifestare alcun problema di stabilità o di compatibilità.
Concludiamo con le nostre consuete schermate dei sensori con i rilevamenti eseguiti con il software GPU-Z che ci danno un’idea delle risorse impiegate, sia a default che in regime di overclock daily.
Alla luce dei risultati ottenuti abbiamo voluto testare il massimo overclock stabile con il sample in nostro possesso con i limiti imposti dal BIOS della scheda.
{jospagebreak_scroll title=Test di massimo overclock:}
Test di massimo overclock:
Dopo aver testato la nuova SAPPHIRE Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST ed aver avuto un riscontro molto positivo sia sulle prestazioni che sul comportamento fisico della scheda, ci siamo spinti fino al limite massimo di overclock stabile applicabile con il voltaggio predefinito per quanto riguarda la GPU (1,200V), il massimo livello del Power Limit (+20%) e il massimo regime di rotazione della ventola (100%).
Purtroppo siamo stati limitati dall’impossibilità di regolare manualmente la tensione di alimentazione del processore grafico in quanto il regolatore di tensione, ANPEC Electronics APW7098, non è attualmente supportato da alcun software.
Tuttavia non possiamo negare di essere rimasti davvero molto sorpresi delle potenzialità di overclocking offerte dal processore grafico AMD Oland. Con estrema semplicità abbiamo raggiunto una massima frequenza stabile per l’esecuzione di tutti i test pari a ben 1.273MHz per la GPU (oltre +21%) e di 1.495MHz (5.980MHz effettivi) per le memorie GDDR5 (circa +30%).
Precisiamo che i moduli di memoria impiegati da SAPPHIRE, nonostante siano fissati di fabbrica a “soli” 1.150MHz, prevedono una frequenza massima certificata ben superiore, pari a ben 1.500MHz (6.000MHz effettivi). Purtroppo però i vari software non ci hanno consentito di spingerci oltre i 1.495MHz da noi testati, almeno non senza apportare modifiche al BIOS originale della scheda, cosa che non abbiamo ritenuto il caso di effettuare.
In alcuni test è stato addirittura possibile guadagnare qualcosa in termini di frequenze ma abbiamo riportato quella massima che ci ha permesso di chiuderli tutti senza problemi e di alcuni ne riportiamo gli screenshot.
Non ci resta che aggiungere che abbiamo utilizzato lo stesso settaggio anche per giocare con alcuni videogame con risoluzioni full HD e filtri attivi. Inutile dire che la scheda non ha avuto nessun problema operativo e che le temperature sono sempre state ottime. In definitiva non possiamo che ritenerci più che soddisfatti dal comportamento di questo prodotto!
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.
{jospagebreak_scroll title=Temperature, Rumorosità e Consumi:}
Temperature, Rumorosità e Consumi:
Temperature e Rumorosità:
Il sistema di dissipazione proprietario della nuova SAPPHIRE Radeon R7 250 1GB GDDR5 with BOOST si è ben comportato, garantendo il mantenimento di buone temperature di esercizio anche dopo svariate ore di utilizzo intenso della scheda.
Pur mantenendo una gestione automatica del regime di rotazione, la ventola non è mai risultata fastidiosa e le temperature d’esercizio si sono stabilizzate attorno ai 60°C. Aumentando manualmente la velocità della ventola inizia a scemare il confort acustico, nulla di estremamente fastidioso s’intende, intorno ad un regime pari al 60/65%.
In queste condizioni le temperature d’esercizio vengono ancor più contenute, anche in condizione di overclock abbastanza spinto. Nell’utilizzo quotidiano è doveroso precisare che non si raggiungeranno mai tali regimi. La ventola, infatti, si assesta attorno ad un massimo del 35/40% a tutto vantaggio della silenziosità.
Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming/Bench e Stress) registrate durante le prove, con gestione automatica e manuale delle ventole, in condizione di default e overclock:
Ricordiamo che tutto l’hardware è installato su un banchetto da test DimasTech e che la temperatura ambiente, durante le misurazioni, era di circa 23°C. Non possiamo che ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti.
Consumi Rilevati:
La proposta di SAPPHIRE ha espresso consumi molto interessanti in relazione alle prestazioni offerte. Il nuovo processore grafico AMD Oland a 28 nanometri, che ricordiamo essere il più piccolo ad essere basato su architettura Graphics Core Next (GCN) vanta, infatti, una perfezionata tecnologia PowerTune, capace di garantire una gestione più accurata ed efficiente delle risorse disponibili, permettendo alla GPU di lavorare sempre in condizioni ottimali, senza sprechi e riducendo di conseguenza il consumo energetico.
Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle;
- Full-Load Gaming/Bench;
- Full-Load Stress.
Come possiamo chiaramente osservare dai valori registrati, questa scheda grafica vanta consumi davvero contenuti. Ci riteniamo soddisfatti.
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
![]() | Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Temperature/Consumi: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
In occasione dell’evento live tenutosi alle isole Hawaii il 25 settembre scorso, AMD ha ufficialmente presentato una nuova generazione di schede grafiche dedicate al segmento desktop, composta, almeno in questo primo momento, da ben sette differenti modelli, suddivisi in due famiglie di prodotti ben distinte: la serie Radeon R7, che include le proposte dedicate alla fascia bassa e media, e la serie Radeon R9 che, come intuibile, è espressamente pensata per gli appassionati e i videogiocatori che non amano alcun tipo di compromesso.
La proposta di SAPPHIRE che abbiamo osservato quest’oggi appartiene alla prima famiglia e si contraddistingue per l’utilizzo dell’interessante processore grafico Oland che, oltre che essere il più piccolo ad essere basato sull’architettura Graphics Core Next (GCN), grazie ad una superficie del die di appena 77 mm2, vanta consumi davvero contenuti ed ottime potenzialità in overclock, aspetti che rendono questo prodotto molto allettante per tutti coloro che intendono realizzare un sistema di dimensioni ridotte, quale ad esempio un HTPC, non troppo costoso ma soprattutto capace di garantire al tempo stesso delle prestazioni più che dignitose anche per gaming occasionale.
Il sistema di dissipazione proprietario presente su questo prodotto è di tipo tradizionale. Non sono presenti heatpipes per facilitare il trasferimento del calore generato dalla GPU al corpo dissipante e la base di contatto non è in rame bensì in alluminio. Tuttavia, anche grazie alla ridotta complessità del processore grafico Oland, è risultato perfettamente in grado di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio, anche in condizione di overclock spinto. La ventola centrale di raffreddamento da 80mm si è dimostrata capace di assicurare un elevato confort acustico, anche mantenendo la gestione automatica del regime di rotazione.
Dal punto di vista dell’overclock, come precisato nell’apposita sezione di questo articolo, siamo rimasti davvero molto soddisfatti, raggiungendo con estrema semplicità risultati degni di nota (1.273MHz sul core e 1.495MHz sulle memorie). In tale condizione abbiamo utilizzato in via precauzionale la ventola al massimo regime di rotazione impostabile, ovvero al 100%, ma vi possiamo assicurare, avendolo testato, che il sistema dissipante sarebbe stato perfettamente in grado di svolgere il proprio compito anche con la ventola in auto senza problemi. Chiaramente stiamo parlando di overclock massimo che sconsigliamo per regimi di funzionamento daily.
Un’altra importante novità, presentata ufficialmente con questa nuova serie di soluzioni grafiche, riguarda l’introduzione di Mantle, una nuova API grafica che permetterà agli sviluppatori di accedere a basso livello alle potenzialità hardware messe a disposizione dalle schede grafiche basate su architettura Graphics Core Next (GCN). Un primo vero banco di prova per questa nuova API sarà Battlefield 4 di DICE, uno dei titoli più attesi e di maggior spessore di quest’ultima parte del 2013.
Gli sviluppatori del gioco promettono un deciso aumento delle prestazioni non appena verrà rilasciata la patch capace di sfruttare Mantle, prevista per il mese di dicembre. Inutile dire che se le parole degli sviluppatori si dimostrassero veritiere, e soprattutto se Mantle troverà supporto in un numero sempre maggiori di titoli, le soluzioni AMD Graphics Core Next potrebbero dimostrarsi veramente molto più interessanti di quanto già non siano.
La scheda video SAPPHIRE Radeon R7 250 1GB with BOOST è facilmente reperibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 75€ IVA compresa, cifra davvero molto appetibile nonché giustificata dalle caratteristiche tecniche e dalle buone prestazione offerte. Non possiamo che definirci pienamente soddisfatti del comportamento di questa nuova scheda grafica!
Pro:
- Processore Grafico AMD Oland a 28nm;
- Architettura Graphics Core Next (GCN) con 384SP;
- Buone prestazioni complessive;
- Ottima componentistica e layout ordinato;
- Dimensioni contenute;
- Ottime tecnologie supportate (CrossFire, Eyefinity, Mantle etc.);
- Buona predisposizione all’overclock;
- Buon sistema di dissipazione proprietario silenzioso ed efficiente;
- Consumi molto contenuti.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia e
per il campione fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend