Silenziosità estrema e prestazioni elevate, sono tra i più importanti capisaldi, che ci si aspetta da un moderno sistema di cooling. Molte aziende investono in termini progettuali ed economici per la realizzazione di dissipatori di vario genere, tra queste dobbiamo annoverare la taiwanese Reeven, che con la proposta che osserveremo quest’oggi entra di prepotenza nel mercato delle soluzioni di raffreddamento a liquido All-in-One (AIO). Nello specifico avremo l’occasione di mostrarvi il nuovissimo NAIA 240 Advanced AIO, un prodotto contraddistinto non soltanto da un look moderno e accattivante, ma anche e soprattutto da interessanti features esclusive e ottime performance dissipanti, grazie all’adozione di un radiatore da 240mm e ottime ventole di raffreddamento proprietarie ad alte prestazioni e basso impatto acustico. Con questa presentazione vi auguriamo una buona lettura!
Reeven è un giovane e dinamico produttore mondiale di componenti per PC. La linea di prodotti include dissipatori per CPU, ventole, alimentatori, case e accessori. Qualità senza compromessi e servizi ottimi. Queste sono le caratteristiche principali per le quali l’azienda vuole farsi conoscere in tutto il mondo.
Il target di Reeven è quello di rendere felici il più elevato numero di utenti sotto la filosofia “Professional Quality Gears” (componenti professionali di qualità) attraverso prodotti che soddisfano le più svariate richieste, grazie ad una prestigiosa elite di ingegneri in grado di fornire soluzioni d’avanguardia e al passo con i tempi.
La costante ricerca di massime prestazioni e silenzio assoluto è quello che ha spronato Reeven a creare prodotti dalle caratteristiche sempre all’avanguardia. Reeven ha tutte le carte in regola per diventare velocemente sinonimo di qualità impeccabile, servizio clienti eccellente.
Ulteriori informazioni le trovate sul sito ufficiale Reeven.
[nextpage title=”Confezione e Bundle”]
La nuovissima soluzione di raffreddamento a liquido All-in-One NAIA 240 è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore taiwanese, dalle dimensioni indubbiamente più che generose e realizzata con un cartone molto resistente. Maneggiandola ci si accorge di come il peso relativamente elevato, sia sinonimo di qualità dei materiali utilizzati e come vedremo in seguito, di elevate prestazioni.
L’azienda non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità ogni particolare. Dal punto di vista estetico vengono ripresi i tratti distintivi delle ultime produzioni del marchio, di conseguenza osserviamo una colorazione di base nera con finitura opaca in cui spicca una grande immagine di anteprima del prodotto ed una grafica di colore bianco con inserti giallo acceso.
Siamo certi che difficilmente passerà inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici, tuttavia, non rappresentano solo un fattore meramente estetico, ma offrono il quadro completo delle caratteristiche tecniche del prodotto, fornendo al possibile acquirente l’opportunità di valutare se questi possa soddisfare o meno le proprie esigenze.
Sulla faccia anteriore della confezione, oltre che l’immancabile marchio aziendale e la nomenclatura completa del prodotto, spicca una generosa immagine di anteprima del kit di raffreddamento a liquido, in questo caso di tipo All-in-One (AIO). In basso vengono elencati alcuni tra i principali punti di forza del prodotto, tra cui la presenza di un radiatore di calore di generose dimensioni da 240mm e la compatibilità con tutte le più diffuse piattaforme di Intel (LGA-115x/LGA-1366/LGA-20xx) e AMD (AMx/FMx).
Posteriormente, oltre al consueto marchio aziendale, vengono riportate le principali particolarità e funzionalità esclusive previste per questo prodotto, purtroppo solamente in lingua inglese. Non mancano una serie di piccole immagini mostranti alcuni dettagli, come il generoso radiatore di calore ed il blocco principale costituito dalla pompa e dal waterblock. Troviamo, inoltre, le misure precise in millimetri delle varie componenti, utili per farsi immediatamente un’idea circa gli ingombri reali e, di conseguenza, della compatibilità effettiva con il proprio chassis.
Sulla parte superiore della confezione è presente una tabella riportante tutte le principali caratteristiche tecniche del kit e della coppia di ventole da 120mm fornite in dotazione, opportunamente tradotti nelle varie lingue dei paesi in cui il prodotto viene esportato (purtroppo come spesso accade manca l’italiano).
Sulla destra, inoltre, possiamo notare una serie di piccole etichette adesive con tutti i vari codici identificativi del prodotto, le informazioni di contatto aziendali e tutte i loghi delle varie certificazioni ottenute.
Sui restanti lati non troviamo ulteriori dettagli, al contrario il produttore taiwanese ha preferito limitarsi a riproporre l’immagine dell’aspetto estetico del kit di raffreddamento e la sua nomenclatura completa.
Una volta aperta la confezione possiamo notare fin da subito come il contenuto sia adeguatamente protetto e accuratamente disposto al suo interno.
Tutto il materiale, accuratamente inserito in buste e confezioni di plastica, è ben riposto all’interno di una vaschetta di cartone pressato opportunamente sagomato, al fine di evitare qualsiasi danneggiamento in fase di trasporto.
Il bundle fornito in dotazione è così composto:
- 1x Sistema di raffreddamento a liquido AIO Reeven NAIA 240;
- 1x Staffe di montaggio per tutti i più diffusi socket Intel e AMD;
- 1x Set di viti per il fissaggio del backplate e del gruppo waterblock/pompa;
- 1x Set di viti per il fissaggio delle ventole di raffreddamento al radiatore;
- 2x Ventole Reeven Coldwing 12 [RY1225S16BB-WP] ad alte prestazioni;
- 1x Cavo sdoppiatore a “Y” per ventole PWM;
- 1x Tubetto di pasta termoconduttiva di ottima qualità Reeven RT-PRO;
- 1x Flacone di liquido di raffreddamento premiscelato da 100mL:
- 3x Flaconi di colorante per liquido (rosso, verde e blu);
- 1x Adattatore ATX Bridging Plug;
- 1x Manuale cartaceo d’istruzioni per l’installazione (disponibile anche in PDF cliccando qui).
A nostro avviso, il bundle risulta estremamente completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Siamo ora pronti per andare ad osservare le specifiche tecniche e le funzionalità esclusive del prodotto messo a punto da Reeven.
[nextpage title=”Specifiche tecniche e features”]
Il nuovissimo Reeven NAIA 240 è un sistema di raffreddamento a liquido di tipo AIO (All-In-One) che comprende in un singolo componente waterblock, pompa, tubo, serbatoio e radiatore. Tra i vantaggi di questo genere di soluzioni troviamo la facilità e la rapidità di installazione, anche all’interno di case di dimensioni non particolarmente generose, pur senza rinunciare ad ottime performance dissipanti, non molto inferiori a quelle tipiche dei più tradizionali e complessi impianti a liquido di tipo custom.
Questo sistema, inoltre, è completamente assemblato in fabbrica e non necessita di operazioni di montaggio o di riempimento del liquido interno. Il produttore taiwanese ha comunque previsto la possibilità di procedere al rabbocco, all’aggiunta del colorante o allo svuotamento completo del circuito per mezzo di due appositi fori, uno collocato sul blocco principale ed un secondo sul radiatore.
In questa maniera l’utente finale sarà libero di personalizzare la colorazione e/o la tipologia del liquido di raffreddamento a seconda delle proprie esigenze, riuscendo così ad abbinare alla perfezione il cooler con il resto della configurazione. Nella dotazione, come abbiamo visto nel capitolo precedente, sono inclusi tre piccoli flaconi di colorante concentrato (rosso, verde e blu). Una volta richiusi i tappi il kit risulterà perfettamente sigillato e non sarà necessaria alcuna manutenzione da parte dell’utente (escludendo ovviamente la rimozione di eventuali accumuli di polvere dal radiatore).
Degno di nota è sicuramente anche il blocco pompa/tanica/waterblock, dotato di illuminazione interna, tramite una serie di LED bianchi presenti sotto il logo Reeven. La base di contatto con il microprocessore, di generose dimensioni, è realizzata interamente in rame e successivamente sottoposta ad un processo di nichelatura chimica, al fine di prevenirne l’ossidazione per mezzo degli agenti atmosferici.
All’interno è stata prevista una particolare struttura a micro-canali (spessi 0.11millimetri) capace di garantire una maggiore efficienza nel trasferimento e nella dissipazione del calore.
La pompa utilizzata, alimentata a 12V tramite connettore 3-pin, vanta potenzialità superiori rispetto alla maggior parte delle soluzioni AIO tradizionali, garantendo una portata elevata ed una rumorosità contenuta.
Il produttore taiwanese ha dotato il sistema AIO di una coppia di ottime ventole proprietarie Coldwing 12 con controllo a modulazione di impulso (PWM). Le ventole dispongono di cuscinetti e nuclei silenziosi e resistenti ad ogni sforzo e si abbinano perfettamente al radiatore da ben 240 millimetri.
I tubi in plastica morbida ad alta resistenza e bassissima permeabilità garantiscono un’eccellente robustezza e durata nel tempo, limitando al tempo stesso il rischio di strozzature e quindi di perdita di performance per via della riduzione del flusso d’acqua ottimale.
Riassumiamo nella tabella che segue le sue principali specifiche tecniche, così come riportate sulla pagina web del produttore:
Le caratteristiche tecniche e le funzionalità esclusive dichiarate rispecchiano in pieno la volontà del produttore taiwanese di voler realizzare un dissipatore silenzioso e prestante, capace di distinguersi dalle tradizionali soluzioni AIO concorrenti.
Nel corso della nostra recensione analizzeremo ancor più a fondo le caratteristiche peculiari e innovative che i tecnici Reeven hanno voluto mettere a disposizione dei propri clienti. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina web del prodotto al seguente link. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la soluzione NAIA 240 Advanced AIO.
[nextpage title=”Uno sguardo da vicino – Radiatore, Tubi e Ventole fornite in dotazione”]
Esaminiamo più da vicino i principali componenti del kit NAIA 240 partendo dal radiatore. L’azienda taiwanese ha scelto di adottare un radiatore ad alto FPI (numero di alette per pollice, in questo caso pari a 16 con spessore di 0.35mm) al fine di assicurare un maggiore ed efficiente scambio termico.
Questa tipologia di radiatori ha bisogno di ventole capaci di generare una buona pressione per garantire che il flusso d’aria possa attraversare il radiatore e di conseguenza smaltire il calore prodotto. Nel caso decidiate di utilizzare ventole di terze parti consigliamo quindi di prendere modelli che garantiscano una pressione statica molto elevata.
Le dimensioni sono generose, quindi è importante verificare la possibilità di installazione all’interno del proprio case. In larghezza e in altezza misura, rispettivamente, 120mm x 270mm per uno spessore di 27mm, che diventano 52mm una volta installate le ventole. Su questo radiatore vi è la predisposizione per il montaggio di ulteriori due ventole in configurazione Push/Pull che porterebbero lo spessore a 77mm. Queste dimensioni non sono da sottovalutare per determinare la compatibilità dell’unità con il cabinet a cui sarà destinato.
L’alloggiamento delle viti dispone dei classici fori standard tipici per radiatori. Vi consigliamo di non serrare in maniera troppo forte le ventole che andranno installate al fine di non rovinare il radiatore stesso.
Su una delle camere laterali del radiatore è previsto un foro (provvisto di tappo in metallo) per lo sfiato dell’unità o per l’eventuale rabbocco/riempimento.
I tubi a bassa evaporazione, realizzati in plastica morbida ad alta resistenza e rivestiti in teflon, presentano un design a rigature in vernice nera lucida, accorgimento che consente da una parte di garantire un’eccellente robustezza e quindi durata nel tempo, dall’altra di non creare angoli di curvatura troppo ridotti.
In questa maniera sarà possibile ridurre praticamente al minimo le “strozzature”, riducendo il rischio di dannose limitazioni del flusso d’acqua, che genera una conseguente riduzione delle performance. Il tutto in totale è lungo circa 380 millimetri, più che sufficienti per muoversi in maniera agevole durante l’installazione e per posizionare i kit all’interno del proprio case.
Il diametro è abbastanza generoso, pari a 8mm nella parte interna e 10mm in quella esterna. Nei punti di ingresso delle tubazioni sono installati dei collari di rinforzo in gomma che evitano un possibile e disastroso distaccamento dei tubi dal radiatore, con conseguente perdita del liquido refrigerante all’interno del PC. Questo tipo di fissaggio risulta inoltre molto resistente. Anche provando ad applicare volontariamente una forza elevata, abbiamo visto che è molto difficile sfilare i tubi dalla loro sede.
Le ventole fornite in dotazione sono delle Reeven Coldwing 12 (RY1225S16BB-WP). La colorazione completamente nera dona al prodotto un aspetto molto elegante ed in grado di abbinarsi al meglio all’interno di qualsiasi configurazione. La qualità costruttiva è eccellente con una flessione ridotta sull’asse diagonale. La resistenza dei materiali è molto buona e la sensazione generale è di notevole robustezza. Le dimensioni sono del tutto standard, pari a 120 x 120 x 25 mm.
Le undici pale presenti sono molto robuste e realizzate con una spessa plastica. Il loro particolare design è espressamente pensato per ottimizzare l’aerodinamica dell’aria spostata, riducendo il rumore e la turbolenza generata durante il funzionamento.
Il produttore accredita queste particolari ventole per un regime di rotazione massimo pari a 1.600 RPM, con un flusso d’aria prodotto di ben 90.2 CFM ed una rumorosità massima di appena 30.9 dBA.
Le ventole sfruttano un’alimentazione a 12V e dispongono di connettore PWM standard a 4-pin. Il cavo prevede di uno sleeving molto curato caratterizzato da una ricopertura che termina con una guaina termo-restringente.
Questa eccellente foderatura, oltre che donare un tocco estetico maggiormente curato al prodotto, impedisce l’aggrovigliamento del cavo ed aumenta la sua resistenza a tagli, sfregamenti, morsi di animali domestici e in generale a tutti i tipi di usura. Continuiamo la nostra analisi con il gruppo waterblock/tanica/pompa.
[nextpage title=”Uno sguardo da vicino – Gruppo Waterblock, Tanica e Pompa”]
Il nodo centrale del sistema di raffreddamento NAIA 240 Advanced, messo a punto dalla taiwanese Reeven, è senza ombra di dubbio rappresentato dal gruppo waterblock/tanica/pompa.
Contraddistinto da un design per così dire inusuale rispetto a quello tipico delle più diffuse soluzioni All-In-One (AIO), non soltanto in quando a dimensioni (in questo casa abbastanza generose dal momento che funge anche da tanica per il liquido di raffreddamento), ma soprattutto per la particolare forma cubica con top trasparente.
Su uno dei lati è previsto un foro (provvisto di tappo in metallo) per l’eventuale rabbocco/riempimento di liquido di raffreddamento o più semplicemente per l’eventuale aggiunta del colorante al fine di personalizzare l’aspetto estetico in relazione ai propri gusti, abbinandolo nel migliore dei modi alla configurazione in cui verrà utilizzato.
In modo da rendere ancor più accattivante l’aspetto estetico del blocco principale, il produttore ha avuto l’ottima idea di collocare, all’interno della tanica stessa, una serie di LED di colore bianco, capaci di ricreare un effetto davvero molto gradevole alla vista (ancor più in presenza di liquido colorato all’interno).
Come di consueto, lungo i bordi, sono presenti degli elementi plastici sporgenti, indispensabili per il fissaggio alle staffe fornite in dotazione, specifiche per le più diffuse piattaforme AMD (AMx/FMx) e Intel (LGA-115x/LGA-1366/LGA-20xx).
La piastra di contatto con la CPU, di generose dimensioni, è interamente in rame in modo da garantire la massima conduzione del calore possibile. Al fine di prevenirne l’ossidazione per mezzo degli agenti atmosferici è stato previsto un processo di nichelatura chimica. La lappatura risulta uniforme e priva di sbavature o difetti evidenti, anche se non perfettamente a specchio. Infatti, è possibile notare un leggero pattern circolare.
La realizzazione è comunque di elevatissima qualità ed il risultato finale è una superficie perfettamente piana e capace di garantire un contatto ottimale tra il microprocessore ed il dissipatore e, di conseguenza, uno scambio termico eccellente, che si traduce in temperature di esercizio più contenute. Le otto viti che fissano la base al waterblock sono opportunamente incassate. Sarà pertanto impossibile che possano venire a contatto con l’HIS del microprocessore.
Anche sulle tubazioni di ingresso/uscita del blocco principale sono previsti dei rinforzi di sicurezza.
Dal blocco principale esce solamente il cavo che andrà collegato alla motherboard per prelevare l’alimentazione a 12V necessaria per il corretto funzionamento della pompa e dell’illuminazione interna (connettore femmina a 3 pin). Riguardo alla pompa, come anticipato, ci troviamo di fronte ad una soluzione con potenzialità superiori rispetto a quelle tipicamente utilizzate in proposte AIO tradizionali, capace di garantire una portata pari a ben 2 Litri al minuto (120 L/h).
Questo particolare modello, inoltre, implementa la tecnologia proprietaria WAP-Design (Water-Above-Pipe-Design), espressamente pensata per consentire piena libertà nell’orientamento del dispositivo all’interno dello chassis senza incorrere in perdite di efficienza di pompaggio.
[nextpage title=”Montaggio del sistema di raffreddamento – Parte Prima”]
L’installazione dei sistemi di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One è quanto di più semplice e rapido esista, in pratica quello che normalmente viene definito “un gioco da ragazzi”. Il kit NAIA 240 Advanced messo a punto da Reeven, ovviamente, non si sottrae a questa tradizione richiedendo davvero pochissime operazioni da parte dell’utente:
- Smontaggio del vecchio sistema di raffreddamento (se presente) e pulizia del microprocessore;
- Installazione delle ventole sul radiatore e scelta della posizione ottimale in cui fissarlo;
- Preparazione della scheda madre;
- Applicazione della pasta termo-conduttiva sul microprocessore;
- Posizionamento e ancoraggio del blocco principale (waterblock/tanica/pompa);
- Collegamento del cavo di alimentazione principale alla scheda madre;
- Collegamento delle ventole alla scheda madre o eventualmente al proprio rehobus.
Per le nostre prove abbiamo fatto uso di una piattaforma AMD di ultima generazione, basata su socket di connessione AM4 e relativo microprocessore Ryzen, faremo quindi riferimento esclusivamente a questa per descrivere le brevi e veloci fasi di montaggio ed il materiale necessario.
La prima cosa da compiere è quella di smontare il vecchio sistema di raffreddamento (se montato) e pulire il processore dalla pasta termica precedentemente utilizzata. L’operazione di pulizia della CPU risulta semplice e veloce, infatti basterà utilizzare un panno morbido inumidito con alcool isopropilico. Raccomandiamo inoltre, anche se la CPU è nuova e quindi mai utilizzata, di pulirla lo stesso prima di mettere la pasta termica.
Ora siamo pronti per assicurare le ventole al radiatore. Per fare questo, basterà avvitare le quattro viti per ogni ventola sugli appositi fori presenti sul radiatore. Vi raccomandiamo di utilizzare quelle fornite in dotazione e di non stringere troppo al fine di evitare di danneggiare il radiatore e/o la filettatura.
A questo punto possiamo tranquillamente procedere con la preparazione della scheda madre (nel nostro caso una ASUS PRIME X370-PRO). Iniziamo subito con la rimozione dei supporti in plastica originali previsti da AMD per l’ancoraggio delle soluzioni di raffreddamento di tipo tradizionale. Per farlo è sufficiente svitare le quattro viti previste.
Il NAIA 240 Advanced non prevede l’utilizzo del backplate di rinforzo originale presente su qualunque scheda madre per piattaforma AM4 di AMD, quindi sarà necessario rimuoverlo per far posto a quello proprietario fornito in dotazione con il sistema di raffreddamento, privo dei supporti filettati e compatibile con le più diffuse piattaforme sul mercato.
La preparazione del backplate è abbastanza semplice. È infatti sufficiente inserire le quattro viti fornite in dotazione nei fori corretti per la piattaforma che si andrà ad utilizzare e successivamente aggiungere le apposite rondelle gommate dall’altro lato.
Queste non soltanto eviteranno che il metallo del backplate vada a toccare il PCB della scheda madre, ma semplificheranno la procedura di installazione dal momento che manterranno ben salde le viti.
[nextpage title=”Montaggio del sistema di raffreddamento – Parte Seconda”]
Proseguiamo con il posizionamento dei quattro distanziali in plastica forniti in dotazione, aventi lo scopo di garantire il corretto serraggio della piastra metallica dedicata al fissaggio del blocco principale. L’ancoraggio di quest’ultima non richiede alcuno strumento specifico, sarà infatti sufficiente sfruttare i quattro dadi tool-less forniti in dotazione, stringendoli tranquillamente a mano.
La prossima operazione da fare consiste nell’applicazione della pasta termica. Il produttore taiwanese include, nella dotazione del sistema di raffreddamento, un tubetto della sua proprietaria e collaudata RT-PRO, indubbiamente una soluzione di ottima qualità. L’RT-PRO è un composto ibrido realizzato da differenti micro particelle in grado di offrire: una minima resistenza termica, una eccezionale facilità di utilizzo e una notevole stabilità e durata nel tempo.
Questa particolare pasta termica, inoltre, è molto semplice da spalmare. Le tecniche di applicazione della pasta termo-conduttiva sono varie e variegate, ognuno ha il suo metodo preferito. Alcuni spalmano la pasta su tutta la superficie dell’IHS (Integrated Heat Spreader) del microprocessore, altri la spalmano invece sulla base del dissipatore. A prescindere dal metodo che userete per stendere la pasta termo-conduttiva, non dimenticatevi di usarla.
Nel nostro caso procediamo con il classico metodo del “chicco di riso” al centro dell’IHS del microprocessore. Un chicco di pasta della dimensione di un grano di riso sarà più che sufficiente. In ogni caso, non bisogna esagerare, in quanto troppa pasta termo-conduttiva avrà l’effetto opposto a quello desiderato, e cioè una conducibilità termica ottimale.
La fase successiva consiste nel posizionamento e successivo ancoraggio del blocco principale. Prendiamolo ed allineiamolo ai fori centrali presenti sulla staffa e procediamo al suo serraggio sfruttando la coppia di viti fornite in dotazione.
Vi consigliamo di non esagerare troppo nello stringere. È molto importante dare la stessa calibrazione di stretta alle viti di fissaggio, in modo da creare la stessa forza su entrambi i punti.
A questo punto è sufficiente provvedere al collegamento del cavo di alimentazione della pompa e delle ventole di raffreddamento alla scheda madre, in modo tale da garantirne il corretto funzionamento. Nelle schede madri di ultima generazione è ormai previsto un apposito connettore FAN 3-Pin/4-Pin, dedicato proprio alla corretta erogazione dell’energia necessaria al funzionamento delle pompe integrate nei sistemi All-In-One.
Nella nostra ASUS PRIME X370-PRO questo connettore è identificato come AIO_PUMP ed è proprio su di esso che abbiamo collegato il cavo di alimentazione in uscita dal blocco principale del NAIA 240 Advanced. Per il collegamento di entrambe le ventole Coldwing 12, invece, abbiamo sfruttato l’utile sdoppiatore a Y fornito in dotazione, di tipo 4-Pin PWM, collegandolo al classico connettore CPU_FAN.
Ora siamo pronti per mostrarvi la configurazione utilizzata per la verifica delle performance del nuovissimo sistema di raffreddamento a liquido All-In-One messo a punto da Reeven.
[nextpage title=”Sistema di Prova e Metodologia di Test”]
Per testare il nuovo sistema di raffreddamento a liquido All-In-One (AIO) Reeven NAIA 240 Advanced abbiamo utilizzato la configurazione che trovate riportata nella tabella che segue:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech. Per quanto riguarda la pasta termo-conduttiva abbiamo usato quella fornita in dotazione dal produttore taiwanese, ovvero l’ottima RT-PRO.
Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance del cooler così come commercializzato dal produttore taiwanese, quindi esclusivamente in abbinamento alla coppia di ventole da 120 millimetri fornite in dotazione (Reeven Coldwing 12 PWM). Ci siamo inoltre basati su due differenti livelli di frequenza del processore, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Livello 1: AMD Ryzen 7 1700X Default (3.4/3.8GHz) / Turbo Core Abilitato / RAM 2.667MHz 15-15-15-36-1T;
- Livello 2: AMD Ryzen 7 1700X OC (3.9GHz) / Turbo Core Disabilitato / RAM 3.200MHz 14-14-14-34-1T.
Per ovvi motivi anche tutte le misurazioni riguardanti l’impatto acustico sono state realizzate solo ed esclusivamente utilizzando le ventole in dotazione. Durate i nostri test la temperatura ambiente misurata è stata di circa 24°. Di seguito vi riportiamo le applicazioni interessate dai nostri test.
Stress e monitoraggio temperatura CPU
- Prime95 v29.1 (modalità Small FFTs);
- CoreTemp v1.10.2.
Il test con il software Prime95 ha avuto la durata di 30 minuti per ogni sessione di prova. Le ventole sono state mantenute con gestione automatica del regime di rotazione.
[nextpage title=”Strumentazione utilizzata”]
Di seguito andiamo ad illustrare la strumentazione utilizzata.
Misurazione delle temperature
Per il rilevamento delle temperature ci siamo avvalsi del programma CoreTemp, certamente tra i più noti ed affidabili in circolazione. Il programma è completamente gratuito e liberamente scaricabile da internet (link). La versione aggiornata include il pieno supporto verso i nuovi microprocessori AMD Ryzen, rilevando la temperatura effettiva al netto dell’offset previsto da AMD in alcuni modelli della linea.
NOTA DELLA REDAZIONE: Pur consapevoli che un rilevamento di tipo software sia quantomeno inadatto a fornire dati certi ed inconfutabili, a causa delle numerose variabili che possono condizionare il rilevamento stesso, come per esempio il mal funzionamento del sensore, oppure un errato settaggio del software di rilevamento, al momento riteniamo che tale sistema sia comunque quantomeno ripetibile da parte degli utenti finali del prodotto recensito.
Misurazione della rumorosità
Per il rilevamento della rumorosità durante il funzionamento di ventole e dissipatori abbiamo scelto di usare strumentazione professionale a marca PCE, e nello specifico il fonometro Professionale PCE-999.
Ed ora è giunto il momento di provare sul campo questo interessante sistema di raffreddamento.
[nextpage title=”Stress e monitoraggio temperatura”]
Stress Test Prime 95
Prime95 è diventato negli ultimi anni un software molto popolare tra gli appassionati e gli overclocker in quanto viene utilizzato come un software di test per la stabilità. Comprende un “Torture Test” progettato specificatamente per il test dei sottosistemi PC per gli errori, al fine di contribuire a garantire il corretto funzionamento di Prime95 su quel sistema. Questo è importante perché ogni iterazione del Lucas-Lehmer dipende da quello precedente e se la ripetizione non è corretta non sarà corretto il risultato del test sui numeri primari.
La caratteristica dello stress-test in Prime95 è che può essere configurato per testare meglio i vari componenti del computer cambiando la dimensione della trasformata rapida di Fourier (FFT). Tre set di configurazioni predefinite sono disponibili: FFT Small, In-place FFT e Blend. Le modalità FFT Small e In-place FFT servono soprattutto per testare la FPU e la cache della CPU, mentre la modalità Blend effettua tutti i test, compresa la memoria.
Su un sistema assolutamente stabile, Prime95 dovrebbe essere in grado di girare a tempo indeterminato. Se si verifica un errore il test viene bloccato indicando che il sistema potrebbe essere instabile. Usiamo il condizionale in quanto non è detto che un sistema stabile in Prime95 lo sia in qualsiasi campo di utilizzo e viceversa.
Questo perché Prime95 è progettato per stressare la CPU con un intenso carico di lavoro e per fermarsi quando incontra anche un solo piccolo errore, mentre la maggior parte delle applicazioni che non stressano la CPU ai livelli di Prime95 continueranno a funzionare a meno che non incontrino un errore fatale.
Nei grafici che seguono vengono riportate le temperature rilevate in Idle ed in condizioni di Full-Load (stress), sia con il processore (AMD Ryzen 7 1700X 8C/16T) mantenuto alla frequenza di default e sia in overclock a 3.9GHz. La temperatura indicata è riferita al core più caldo ed è il valore massimo tra tutte le rilevazioni nelle singole prove effettuate. La temperatura ambientale rilevata durante i test è di circa 24°C.
La qualità e l’efficienza del nuovissimo NAIA 240 Advanced non lascia molto spazio all’interpretazione; ci troviamo di fronte ad un prodotto di ottimo livello sotto il punto di vista delle prestazioni. La generosa superficie radiante, in abbinamento alle ottime ventole fornite in dotazione, ha indubbiamente contribuito all’ottenimento di questi risultati, garantendo un rapido ed efficiente smaltimento del calore generato.
Come detto in precedenza il radiatore è costituito da componenti ad alto FPI (numero di alette per pollice) che assicurano un maggiore ed efficiente scambio termico, ma per contro necessitano di ventole capaci di generare una buona pressione per garantire che il flusso d’aria possa attraversare interamente il fitto corpo di alette e di conseguenza smaltirne il calore.
Le ventole fornite nella dotazione (due Coldwing 12 da 120 millimetri) si sono dimostrate più che adeguate allo scopo. Ricordiamo che il produttore ha previsto la possibilità di ottimizzare ulteriormente le performance installando altre due ventole in aggiunta a quelle standard, in maniera da realizzare una configurazione Push/Pull ad alte prestazioni.
Questi sistemi di raffreddamento vanno incontro a quella tipologia di utenza che desidera ottenere un overclock dal proprio sistema in modo semplice, sicuro ed efficiente. Da segnalare, inoltre, il basso livello di rumorosità del kit in tutte le sessioni di prova. La pompa utilizzata è praticamente inudibile. Dopo i vari test abbiamo verificato l’impronta lasciata dai dissipatori in esame sul nostro microprocessore e, come vedremo dalle immagini, questa risulta omogenea verso il centro.
Il contatto tra CPU e la base di contatto del dissipatore è così massimizzato per uno smaltimento ottimale ed efficiente del calore. Il sistema di fissaggio e la base di contatto con il processore svolgono quindi un lavoro perfetto, segno di un ottimo processo di lavorazione e di un elevato standard qualitativo da parte dell’azienda austriaca. Ci riteniamo completamente soddisfatti del comportamento di questo nuovo sistema di raffreddamento a liquido AIO messo a punto da Reeven.
[nextpage title=”Impatto acustico – Rumorosità”]
Il test di rumorosità è uno dei più difficili da effettuare poiché durante la fase di test qualsiasi rumore, anche minimo, può far balzare il grafico verso l’alto, di fatto invalidando il lavoro effettuato e costringendoci a ripetere il test dall’inizio.
Per questo motivo, non disponendo purtroppo di una camera anecoica, ci siamo veduti costretti ad aspettare le tarde ore notturne per poter effettuare i nostri test in tutta tranquillità e con rumore ambientale il più basso e costante possibile. Lo strumento utilizzato, il fonometro professionale PCE-999, è molto sensibile al rumore ambientale che abbiamo misurato in 35.6dB con i PC spenti.
Da questo valore, tipico di qualsiasi ambiente domestico, è necessario partire per poter analizzare la rumorosità del complesso dissipatore/ventola. Questo è d’obbligo siccome i dati dichiarati dal costruttore, che arrivano fino ai 20 dBA per le ventole Thermaltake TT-1225 (e salgono sino a 24.6 dBA nel caso delle Riing 12 LED Green), sono stati ottenuti in camere anecoiche, in aria libera da ostruzioni e quindi nelle migliori condizioni ambientali possibili. Tali condizioni sono ovviamente irripetibili in ambito domestico, e sinceramente lasciano, a chi acquista il dissipatore, una idea non del tutto reale delle vere prestazioni. Un valido articolo in inglese spiega molto bene cosa sia il rumore e come questo influenzi il normale utilizzo del proprio computer. L’articolo lo troverete cliccando qui.
Di seguito il grafico con le rilevazioni del rumore generato dalle ventole, ad una distanza di 60, 30 e 15 cm, in rapporto alla percentuale di rotazione della stessa.
Dai grafici riepilogativi possiamo osservare come la soluzione di raffreddamento messa a punto da Reeven sia in grado di garantire un livello di rumorosità decisamente contenuto, facendo ovviamente uso delle sole ventole proprietarie fornite in dotazione, contraddistinte, come abbiamo avuto modo di sottolineare nei capitoli precedenti, da una notevole qualità costruttiva.
Durante il normale funzionamento non abbiamo udito particolari rumori provenienti dal rotore né da altri componenti del blocco principale (la pompa utilizzata è praticamente inudibile). Non possiamo che fare un plauso all’azienda taiwanese per la cura nella messa a punto di questa sua prima soluzione di raffreddamento a liquido di tipo All-In-One (AIO).
[nextpage title=”Conclusioni”]
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Temperature/Rumore: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Il nuovo NAIA 240 Advanced della taiwanese Reeven è quello che possiamo definire un prodotto davvero molto interessante, capace di distinguersi positivamente nell’affollato panorama delle soluzioni di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One (AIO). Questa particolare tipologia di soluzioni, come del resto facilmente intuibile, va a comprendere in un unico prodotto tutte le componenti chiave di un tradizionale impianto di raffreddamento a liquido, vale a dire una pompa, un waterblock, un radiatore, i tubi e il serbatoio.
Ormai i sistemi di tipo AIO per il raffreddamento della CPU sono diventati la scelta ideale per tutti gli utenti che ricercano una soluzione adeguata a garantire un buon margine di overclock senza rinunciare ad aspetti di fondamentale importanza come la silenziosità e l’affidabilità, anche a fronte di un piccolo esborso di denaro in più rispetto alle più diffuse e tradizionali soluzioni ad aria, spesso molto più complesse da gestire per via degli ingombri.
E’ innegabile che sistemi di raffreddamento di questo tipo siano in grado di offrire numerosi vantaggi anche rispetto ai più performanti impianti a liquido tradizionali. Tra questi non possiamo non menzionare un costo certamente più contenuto, una notevole semplicità di installazione e soprattutto la totale assenza di manutenzione da parte dell’utente, escludendo ovviamente la rimozione di eventuali accumuli di polvere dal radiatore. Inoltre, non sono richieste esperienze o competenze particolari da parte dell’utente in quanto il kit è completamente assemblato in fabbrica e non necessita di alcuna operazione di montaggio o di riempimento del liquido al suo interno.
Durante le nostre prove abbiamo potuto constatare che effettivamente l’installazione è davvero di una semplicità disarmante, bastano infatti pochi minuti per fissare il gruppo waterblock/tanica/pompa e collegare i cavi di alimentazione necessari, rendendo tutto pronto all’uso. Il posizionamento del blocco principale, rispetto a radiatore, è senz’altro facilitato dall’impiego di tubazioni in plastica di nuova generazione, molto più flessibili rispetto a quelle utilizzate in passato e contraddistinte da una bassa evaporazione, in maniera da garantire l’assoluta assenza di perdite. Doveroso spezzare una lancia, inoltre, in favore della pompa integrata, davvero silenziosissima e praticamente inavvertibile durante il funzionamento.
Proprio riguardo alla pompa, come precisato nel corso del nostro articolo, ci troviamo di fronte ad una soluzione con potenzialità superiori rispetto a quelle tipicamente utilizzate in proposte AIO tradizionali, capace di garantire una portata pari a ben 2 Litri al minuto (120 L/h). Questo particolare modello, inoltre, implementa la tecnologia proprietaria WAP-Design (Water-Above-Pipe-Design), espressamente pensata per consentire piena libertà nell’orientamento del dispositivo all’interno dello chassis senza incorrere in perdite di efficienza di pompaggio.
Il produttore taiwanese ha scelto di adottare, per questo particolare modello, un radiatore ad alto FPI (numero di alette per pollice) da be 240 millimetri, al fine di assicurare un maggiore ed efficiente scambio termico. Questa tipologia di radiatori ha bisogno di ventole capaci di generare una buona pressione per garantire che il flusso d’aria possa attraversare il radiatore e di conseguenza smaltire il calore prodotto.
Per questo motivo vengono incluse in dotazione due ottime ventole proprietarie da 120 millimetri, precisamente delle Coldwing 12 PWM. La loro colorazione completamente nera dona al prodotto un aspetto molto elegante. La qualità costruttiva è veramente notevole, il particolare design delle pale, inoltre, è espressamente pensato per ottimizzare l’aerodinamica dell’aria spostata, riducendo il rumore e la turbolenza. Abbiamo potuto constatare che il rumore generato non risulta mai eccessivamente fastidioso, nemmeno sfruttando le ventole al massimo delle loro potenzialità.
Come abbiamo visto nel corso del nostro articolo, questo kit si è dimostrato decisamente performante e capace di garantire temperature più che soddisfacenti pur senza rinunciare al confort acustico. Il microprocessore utilizzato nella nostra configurazione di prova, nello specifico un Ryzen 7 1700X 8C/16T basato su microarchitettura Zen, è stato ottimamente tenuto a bada da questo sistema di raffreddamento, non soltanto mantenendolo in specifica, ma anche applicando un discreto overclock della frequenza operativa (3.9GHz). Le temperature registrate sono del tutto buone e abbondantemente al di sotto della soglia di sicurezza.
Tutti coloro che intendono incrementare ancor più le prestazioni di questo prodotto, inoltre, possono valutare l’acquisto di ulteriori due ventole, in maniera da configurarle in Push/Pull con quelle già presenti nella dotazione. Il radiatore di calore, infatti, consente l’installazione fino ad un massimo di quattro ventole, due per ogni lato.
Rispetto alle soluzioni AIO di tipo tradizionale troviamo la possibilità di procedere al rabbocco, all’aggiunta del colorante o allo svuotamento completo del circuito per mezzo di due appositi fori, uno collocato sul blocco principale ed un secondo sul radiatore. In questa maniera l’utente finale sarà libero di personalizzare la colorazione e/o la tipologia del liquido di raffreddamento a seconda delle proprie esigenze, riuscendo così ad abbinare alla perfezione il cooler con il resto della configurazione. Nella dotazione sono inclusi tre piccoli flaconi di colorante concentrato (rosso, verde e blu).
Il nuovo Reeven NAIA 240 Advanced AIO CPU Cooler prevede la commercializzazione al prezzo consigliato di 109$, cifra che riteniamo giustificata dall’ottima qualità costruttiva e dalle caratteristiche tecniche di questo prodotto, nonché dalla presenza di una dotazione accessoria davvero molto completa, comprendente non soltanto due ottime ventole PWM da 120 millimetri, ma anche numerosi accessori tra i quali citiamo coloranti, adattatori, ulteriore liquido premiscelato per l’eventuale rabbocco e della pasta termica di ottima qualità.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Design accattivante e moderno;
- Pompa integrata abbastanza performante (120L/h);
- Pompa provvista di efficacie tecnologia proprietaria WAP-Design;
- Radiatore da ben 240mm con possibilità di ospitare fino a 4 ventole in Push/Pull;
- Tubazioni di nuova generazione, più flessibili e a bassa evaporazione;
- Possibilità di personalizzare la colorazione del liquido di raffreddamento;
- Ottimi coloranti forniti in bundle;
- Presenza di fori dedicati allo sfiato, rabbocco/svuotamento del circuito e/o aggiunta del colorante;
- Bundle in dotazione estremamente completo;
- Compatibilità garantita con piattaforme AMD (AMx/FMx) e Intel (LGA-115x/LGA-1366/LGA-20xx);
- Assoluta semplicità di installazione, bastano davvero pochi minuti;
- Ottime performance dissipanti;
- Notevole silenziosità durante l’utilizzo;
- Buona scelta per chi vuole iniziare la propria avventura nel raffreddamento a liquido.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend