Valkyrie Jarn 280 RGB Black: AIO con prestazioni al TOP!


Nel corso della nostra recensione andremo ad analizzare un nuovo prodotto di casa Valkyrie, brand che da subito è stato in grado di sorprenderci con la qualità dei suoi prodotti. E oggi è il turno del Valkyrie Jarn 280 Black, un dissipatore a liquido all in one, da 280mm, dotato di ottime performance e qualità costruttiva.  Parliamo di un dissipatore a liquido con un TDP di ben 300w, due ottime ventole da 140mm, le Valkyrie V14F, dotate di caratteristiche davvero interessanti:  1850 RPM massimi, un airflow di 105 CFM, e una pressione statica di 2.57mmH2O, il tutto accompagnato da una rumorosità più che contenuta, pari a ≤32.2dBA (Max). Trattandosi di un prodotto di Valkyrie non mancano di certo gli accorgimenti estetici che caratterizzano e differenziano i prodotti di tutta l’intera line up. Ritroviamo infatti sul Waterblock il logo del produttore accompagnato da un effetto infinity mirror, che unito agli ulteriori elementi A-RGB presenti, conferiscono al Jarn 280 un design unico e aggressivo. Il prezzo MSRP del nuovo Jarn 280 RGB Black è di circa 109€, ma attualmente Valkyrie, solo sul suo negozio online, ha scontato i dissipatori di tutta la line up, portando il suo prezzo a 87,99€. Vi ricordiamo che Valkyrie è distribuito in Italia da Abaco International.it. Detto questo, procediamo alla vera e propria recensione, augurandovi una buona lettura e sperando che l’articolo possa essere di vostro gradimento.

Valkyrie Jarn 280 RGB Black: AIO con prestazioni al TOP! – Recensione di Marco Salvatore Prudenzano  – Voto: 5/5



Valkyrie è una giovane e dinamica azienda, altamente specializzata nella ricerca e realizzazione di sistemi di cooling tecnologicamente avanzati è di estrema qualità.

Valkyrie riceve regolarmente feedback entusiasti da fans dei PC, over clockers e giocatori di ogni angolo del globo. Tale entusiasmo non fa altro che alimentare ulteriormente l’impegno da parte dell’azienda, nel ricercare l’eccellenza in ogni singolo coolers, sia esso ad aria, sia esso a liquido “AiO”.

Noi di Valkyrie siamo guidati da cinque principi fondamentali: massime prestazioni, soddisfazione degli utenti, innovazione, prezzi convenienti e qualità premium duratura nel tempo. La nostra azienda dispone di una vasta comunità con 360 membri del team e oltre 30 ingegneri dedicati interamente alla ricerca e allo sviluppo si nuove e rivoluzionarie soluzioni di cooling, siano esse da aria che a liquido “AiO”.

Grazie a tale dedizione, siamo cresciuti, in poco tempo, in modo esponenziale, anche e soprattutto grazie al massiccio supporto che ci è stato dato dai nostri sostenitori più importanti, gli utenti finali! Il nostro team di assistenza clienti e vendita si impegna, ogni giorno, grazie alla loro disponibilità, indipendentemente dalla situazione, nel garantire un’esperienza di uso eccezionale.

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Il Valkyrie Jarn 280 arriva all’interno di una confezione davvero molto ben curata, come del resto ci ha un po’ “abituati” Valkyrie.

Estrema cura e attenzione al dettaglio è presente anche solo partendo dalla confezione, come abbiamo visto con altri prodotti del brand, recensiti in precedenza.

La parte frontale presenta il classico “tema” bianco e azzurro che caratterizza i prodotti di Valkyrie, con il logo del produttore ben visibile al centro, design che abbiamo già visto su alcuni prodotti come l’SL125.

In basso troviamo il nome del prodotto, con alcune piccole indicazioni riguardanti il TDP di 300w, e la presenza di elementi dotati di illuminazione A-RGB.

Le due parti laterali invece presentano lo stesso pattern, sfondo blu con nuovamente il nome del prodotto, seguito dal sito del produttore in basso.

Analizzando la parte superiore, invece, troveremo non solo più informazioni riguardanti il prodotto, ma anche un vero e proprio disegno 2D che andrà a raccontare quelle che sono le dimensioni del prodotto, che andremo ad approfondire più avanti nel capitolo dedicato.

Avremo subito a disposizione dunque, un chiaro quadro su quelle che sono le dimensioni non solo del radiatore, ma anche della pompa e dello spessore che poi il dissipatore andrà ad “occupare” una volta installate anche le ventole.

Accanto al disegno 2D è presente una serie di dettagli tecnici, che elencano non solo l’intera dotazione presente in confezione, ma anche tutte le principali caratteristiche del dissipatore, come velocità della pompa, performance delle ventole, dimensioni del radiatore, tipo di materiale utilizzati per la realizzazione del prodotto e peso, andremo poi ad approfondire accuratamente ogni dettaglio con i capitoli dedicati.

Conoscendo inoltre la meticolosità del produttore, non poteva poi mancare un elenco completo di quelli che sono i socket supportati sia per AMD che per Intel.

La parte superiore dunque, è in grado di offrire all’utente, tutte le informazioni necessarie sul montaggio e sulla dotazione presente.

Sulla parte inferiore, invece, troveremo nuovamente il nome del prodotto, assieme ad altre informazioni più generali sul dissipatore, la più importante tra queste quella riguardante la garanzia del Jarn 280, pari a ben 5 anni.

Concludiamo con la parte posteriore, che ancora una volta ripresenta il nome del prodotto, seguito da alcune indicazioni riguardanti i vari social di Valkyrie. In alto presente nuovamente, il TDP e il tipo di illuminazione utilizzata per le componenti dotate di LED.

Passiamo ora all’apertura della confezione, la quale risulta essere molto semplice, basterà infatti tirare verso l’esterno la parte inferiore e questa semplicemente si alzerà.

Una volta aperta la confezione, saranno subito presenti il manuale, disponibile anche in lingua italiana, e la garanzia.

Entrambi i documenti saranno importunamente contenuti all’interno di una bustina, utile ai fini di evitare il danneggiamento durante il trasporto.

Non possiamo che fare un piccolo appunto, su quanto sia ben realizzato il manuale, è curato non solo sull’aspetto estetico, che richiama quello che è il “tema” utilizzato dal produttore per le sue confezioni, ma anche su quello pratico, come detto prima infatti, è disponibile in lingua italiana.

Le istruzioni e le illustrazioni sono ben chiare, e sin da subito permettono all’utente di avere a disposizione, in modo chiaro e veloce, tutte le informazioni su quelle che sono le procedure di installazione del Jarn 280.

Sarà quindi sufficiente una rapida lettura, e subito si sarà pronti all’installazione del dissipatore. Proseguendo con l’unboxing, una volta rimosso lo strato di materiale spugnoso, troveremo subito l’intera dotazione presente, accuratamente divisa in sezioni.

Possiamo affermare che ci troviamo dinanzi ad un unboxing più “standard”, considerando il packaging dei prodotti che abbiamo precedentemente recensito di Valkryie, ma nonostante questo non manca la cura e l’attenzione ai dettagli che da sempre abbiamo avuto modo di ritrovare in tutti i prodotti realizzati dal produttore Cinese.

Ogni elemento infatti sarà accuratamente contenuto all’interno di piccole bustine dedicate, che oltre a riportare il logo dell’azienda, ne indicheranno il contenuto.

La prima cosa che salta subito all’occhio sono le due ottime ventole Valkyrie V14F da 140mm, imballate separatamente, per evitare ogni forma di danneggiamento durante il trasporto.

Una volta estratte le ventole avremo poi a disposizione non solo i vari kit di montaggio, ma anche una serie di utili accessori, primo tra tutti il VKHUB7, un hub con ben 7 porte PWM, e porte A-RGB 5V 3 Pin.

L’utente avrà dunque la possibilità di utilizzare l’hub per connettere fino a 7 ventole e/o 7 periferiche A-RGB. Ovviamente presente in dotazione anche il cavo che permette l’installazione, che necessita di una singola porta PWM della scheda madre, e di una singola porta ARGB.

Un accessorio di certo non da poco, che pochi produttori decidono di inserire in dotazione, infatti molto spesso vengono utilizzati splitter per permettere la corretta installazione del dissipatore.

Con questo Jarn 280, invece, Valkyrie ha deciso di inserire addirittura un HUB, dimostrando ancora una volta che nulla è lasciato al caso, e che ogni aspetto è ben studiato.

Andremo ad approfondire nel dettaglio le funzionalità dell’ottimo VK HUB7 nel capitolo dedicato.

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Continuando l’unboxing sono presenti poi le varie bustine che contengono tutti i kit di montaggio e ulteriori accessori, e anche in questo caso, il produttore ha curato l’estetica anche di queste ultime.

Aprendo la prima bustina “più grande” salta subito all’occhio la presenza di un piccolo tubetto di pasta termica di Valkyrie.

La scelta di inserire in dotazione la pasta termica in tubetto, è data dalla mancanza di una pasta termica pre-applicata sul dissipatore, aspetto, secondo noi, molto positivo, in quanto lascia libera scelta all’utente di applicarla secondo le proprie preferenze.

Sempre all’interno della prima bustina, troveremo una pratica fascetta in velcro, utilissima per gestire i cavi durante la procedura di installazione. E anche qui, conoscendo l’estrema cura e attenzione ai dettagli di Valkyrie, non poteva mancare il logo del produttore.

Non poteva poi mancare il Backplate per l’installazione del dissipatore su socket Intel (su AMD verrà sempre utilizzato quello integrato con la scheda madre).

Interamente realizzato in metallo, aspetto assolutamente non da sottovalutare, dato che molti produttori, ancora oggi utilizzato backplate in plastica che possono, dopo una serie di installazioni, arrivare a usurarsi/danneggiarsi.

La scelta di inserire un backplate metallico dunque, ci permette di poter installare il dissipatore più e più volte, senza il timore che quest’ultimo possa con il tempo, danneggiarsi.

Analizzando le ultime bustine in dotazione, troveremo tutti i kit per l’installazione, importunamente divisi per tipologia, e socket.

Difatti notiamo subito una legenda che ci indica sempre il tipo di contenuto delle 3 bustine “più piccole”. Nella prima troveremo come contrassegnato “AMD Mounting Kit” il kit di montaggio appunto di AMD.

Nella seconda “Inte Mounting Kit” a rigor di logica è presente il kit di montaggio per Intel. E nella terza sono presenti tutte le viti necessarie per installare le ventole sul radiatore, e il radiatore stesso poi nel case.

Un’ultima piccola bustina conterrà gli stand-off necessari all’installazione, sia per Intel che per AMD.

Concludiamo poi con il dissipatore vero e proprio, ovvero il radiatore collegato ovviamente alla pompa.

Anche qui non manca assolutamente cura nell’imballaggio, radiatore e pompa sono infatti importunamente imballati e protetti.

Non possiamo dunque che ritenerci completamente soddisfatti della dotazione presente con il Jarn 280, Valkyrie ha curato ogni singolo aspetto, come sempre non lasciando nulla al caso. Per concludere vi postiamo il nostro video riguardante l’interessante dissipatore AIO Valkyrie Jarn 280 RGB Black.



Come possiamo osservare, ci troviamo di fronte, ad un prodotto completo sia dal punto di vista pratico che estetico. Passiamo ora all’analisi del dissipatore nelle sue varie parti nei capitoli successivi.

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Con il nuovo Jarn 280, Valkyrie lancia sul mercato un ottimo all in one e come andremo a verificare più avanti, non solo è ottimo nelle performance, ma offre anche un’estetica che risulterà molto piacevole per chi è alla ricerca di un prodotto dotato di un design aggressivo, e come tutti i prodotti di Valkyrie, unico nel suo genere.

Ci troviamo dinanzi a un dissipatore a liquido da 280 mm, accompagnato dalle ottime Valkyrie V14F ARGB, due ventole da 140mm, che vantano prestazioni davvero interessanti.

Abbiamo infatti ben 105 CFM, una pressione statica pari a  2.57mmH2O, il tutto accompagnato da una velocità pari a  500-1850RPM± 10%, con una rumorosità massima dichiarata di  ≤32.2dBA.  Ma procediamo con ordine, iniziando con una piccola analisi di quello che è il radiatore.

Il radiatore ha delle dimensioni pari a 313x140x27mm, e potremmo quasi definirle “standard” per un radiatore da 280mm, e questo è anche un bene, dato che potrà essere montato senza alcun problema nella maggior parte dei case che supportano appunto, radiatori da 280mm.

La qualità costruttiva del radiatore è molto elevata, interamente realizzato in alluminio, appare ben lavorato in ogni sua parte, specialmente se andiamo a prendere sotto analisi quelle che sono le lamelle, che generalmente, su prodotti di qualità più bassa, possono presentare imperfezioni e nei casi più gravi anche gravi irregolarità.

Ma di certo, non è questo il caso, dato che ci troviamo davanti a una lavorazione pressoché impeccabile. Abbozzando uno sguardo ai lati del radiatore, possiamo notare che anche qui non mancano elementi distintivi, è presente infatti il logo di Valkyrie realizzato in rilievo con una finitura lucida.

Generalmente la maggior parte dei radiatori realizzati dal produttore, specialmente quelli appartenenti a una fascia più alta, presentano questo piccolo elemento di design, che contribuisce a rendere l’estetica del radiatore più personalizzata.

E nonostante i Jarn appartengono alla line up più economica di Valkyrie, ritrovare questo piccolo elemento anche qui, è sicuramente un valore aggiunto, dato che rende chiara l’intenzione da parte del produttore di rendere unici anche i prodotti non appartenenti alla fascia “top” della sua line up.

Analizziamo ora i tubi e gli snodi presenti sia sul radiatore che sulla pompa, e partendo da quelli che sono gli snodi presenti sul radiatore, subito appare evidente anche qui, una lavorazione di altissimo livello.

I raccordi che uniscono radiatore e tubi sono metallici, e sono realizzati in modo da prevenire qualsiasi perdita di liquido, fattore fondamentale quando si parla di dissipatori all in one.

La stessa qualità è presente sugli snodi della pompa, che in questo caso, presentano un tipo di design diverso da quello che comunemente ritroviamo su all in one di brand competitor.

Infatti, il punto di aggancio tra i tubi e la pompa è leggermente inclinato verso destra, una scelta che inizialmente appare solo estetica, ma come andremo a scoprire più avanti nel capitolo dedicato al montaggio, è utile anche ai fini della curvatura dei tubi una volta montato il dissipatore.

Avendo infatti i tubi che si agganciano al waterblock con questa inclinazione, quest’ultimi tenderanno ad assumere una curvatura più morbida.

Gli snodi in questo caso risultano essere molto maneggevoli, mantenendo comunque la robustezza e la solidità necessaria per garantire sempre la massima sicurezza durante l’utilizzo.

Avere a disposizione degli snodi più morbidi, permette all’utente di scegliere il tipo di curvatura che quest’ultimi dovranno poi assumere una volta che si sarà montato il dissipatore, fattore da non sottovalutare.

Ancora una volta, Valkyrie ha dimostrato quanto meticolosa possa essere nella realizzazione dei suoi prodotti. E proprio parlando di tubi, questi sono realizzati in FEP, con una tecnica che permette di realizzare un tubo “Sleevato” di ottima fattura, il produttore infatti dichiara come materiale e tecnica di realizzazione: “FEP Corrugated Braided Sleeve”.

La lunghezza complessiva è pari a 395mm per le varianti dei Jarn da 240mm e 280mm, e 425mm per le varianti da 360mm. Ovviamente nelle versioni da 360mm, dato che la lunghezza del radiatore è maggiore, si tende spesso a utilizzare tubi più lunghi proprio per evitare che questi risultino eccessivamente tesi a dissipatore installato.

Ma nel nostro caso, avendo in prova la versione da 280mm, i 395mm complessivi risulteranno più che sufficienti a garantire una corretta installazione.

Infine passiamo ad una piccola analisi estetica del Waterblock, un po’ il fiore all’occhiello di questo Jarn 280, come accennato precedentemente il suo design è decisamente fuori dagli schemi ordinari, come del resto, lo è ogni singolo prodotto di Valkyrie.

Ritroviamo il logo del produttore ben impresso al centro, con un effetto “infinity mirror”, che unito all’ illuminazione led, restituirà un colpo d’occhio davvero interessante.

Attorno al logo è inoltre presente un ulteriore elemento estetico, una “spirale” che ripercorre tutta la superficie del waterblock, e anch’essa è illuminata dai led presenti.

Da come è possibile evincere dalle immagini, l’impatto estetico è davvero notevole, che sarà più che gradito da chiunque sia alla ricerca di un prodotto unico.

Gli elementi estetici sono inoltre presenti anche sui lati del waterblock, dove ritroviamo il rivestimento esterno, che presenta delle finiture che quasi sono riconducibili a una “griglia”.

Ulteriore chicca estetica che tende ancor di più a differenziare il Jarn dagli altri dissipatori concorrenti.

Nel complesso non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti, e colpiti, dal tipo di design scelto per la realizzazione di questo Jarn 280. Valkyrie conferma ancora una volta la sua intenzione di voler realizzare prodotti che si differenzino in quello che oramai è un mercato saturo.

Offrendo all’utenza, prodotti di altissima qualità, unita a un’estetica unica nel suo genere. Procediamo ora con una analisi più approfondita delle ventole e della pompa, nonché anche dell’ottimo HUB presente in dotazione.

[nextpage title=”Analisi delle ventole fornite in dotazione”]


Il nuovo Valkyrie Jarn 280 viene commercializzato con due ventole, le Valkyrie V14F ARGB, da 140mm, appartenenti alla fascia media, ma come andremo a vedere, non mancheranno certo di prestazioni e qualità.

Le dimensioni di una singola ventola sono pari a 140x140x26mm (26 mm di spessore). Trattandosi di ventole da 140mm non ritroveremo, come avviene per le X12, il centro più spesso, al contrario le 9 Pale presenti, appaiono molto più grandi rispetto alle comuni ventole da 120mm.

Questo però non incide minimamente sulle performance, il produttore infatti dichiara ben 105CFM (Max), un valore decisamente alto, che fa riferimento al massimo airflow che le V14F sono in grado di generare al massimo della loro velocità.

Per quanto concerne la pressione statica, invece, è di 2.57mmH2O (Max), che ci permetterà di ottenere durante le fasi di test, dei risultati davvero interessanti, il tutto accompagnato da una velocità massima di 1850 RPM± 10%, e una velocità minima di 500 RPM± 10%.

Attenendoci dunque a quelli che sono i dati tecnici riportati dal produttore, possiamo affermare che ci troviamo davanti a delle ventole dalle performance interessanti, specialmente tenendo in considerazione che la rumorosità massima dichiarata è di ≤32.2dBA (Max).

Anche con le V14F come per le X12 (ventole che ritroviamo con il Valkyrie SL125) non manca la tecnologia Fluid Dynamic Bearing che utilizza un sottile strato di liquido (generalmente sottovuoto) tra le superfici di contatto, al fine di massimizzare le prestazioni e soprattutto di ridurre al minimo il rumore della ventola stessa. Riportiamo qui di seguito una tabella con tutti i dati tecnici relative alle V14F.

Osservando le ventole sotto il punto divista estetico possiamo notare come quest’ultime, siano ben realizzate, e vantino una elevata qualità costruttiva. Le 9 Pale presenti, una volta alimentata la ventola, garantiranno un’illuminazione uniforme, e che non lascia intravedere i vari punti luce.

Un fattore assolutamente da non sottovalutare, su prodotti dotati di qualità costruttiva inferiore, è possibile intravedere i punti luce dei led, e questo si traduce in un risultato estetico decisamente poco piacevole.

L’intero frame delle ventole è caratterizzato da una colorazione nera opaca, solo le pale sono realizzate con materiali in grado di distribuire uniformemente l’illuminazione A-RGB presente.

Al centro della ventola troviamo il logo di Valkyrie, realizzato in modo impeccabile, logo e stampa non presentano alcuna sbavatura o imperfezione.

E conoscendo la cura e l’attenzione ai dettagli che il produttore dedica alla realizzazione dei suoi prodotti non potevano di certo mancare i gommini antivibrazioni presenti su tutti e quattro i lati della ventola, sia nella parte frontale che nella parte posteriore, che garantiranno la totale assenza di vibrazioni e/o rumori dovuti alla rotazione della stessa.

Osservando lateralmente le ventole queste presentano un design e una lavorazione molto particolare, non ritroviamo il solito frame piatto, bensì anche qui è presente una lavorazione che attribuisce alle ventole quella marcia in più al livello estetico.

Analizzando la parte posteriore, invece, la prima cosa che salta all’occhio è nuovamente la presenza del logo del produttore, con il nome del modello della ventola.

Anche qui il produttore ha tenuto conto di ogni dettaglio, realizzando una piccola sezione adibita al passaggio dei cavi, così da evitare che questi ultimi possano intrecciarsi con le pale durante il funzionamento.

L’installazione delle V14F prevede l’utilizzo di due cavi separati. Il cavo PWM, che alimenta e permette il controllo e la rotazione della ventola, e il cavo A-RGB 5V 3 Pin, che alimenta i led, e ne permette il controllo tramite software.

Inoltre, il cavo A-RGB è dotato di connettore maschio-femmina, così da poter collegare le ventole in serie tra loro, dovendo poi occupare una singola porta A-RGB, sulla scheda madre.

Scelta singolare, data la presenza di un Hub in dotazione che permette non solo di collegare le V14F, ma anche altre ventole e/o periferiche. L’utente avrà quindi più scelta, e potrà scegliere, secondo le proprie preferenze, come alimentare e controllare i led delle V14F.

Non possiamo dunque che ritenerci pienamente soddisfatti delle Valkyrie V14F, il produttore ha curato ogni aspetto, non lasciando nulla al caso, garantendo non solo delle ottime performance, ma anche una qualità costruttiva ai massimi livelli.

Passiamo ora al capitolo successivo, dove andremo ad analizzare più nel dettaglio, la parte relativa alla pompa che troviamo a bordo del Jarn 280.

[nextpage title=”Analisi tecnica della pompa”]


Il nuovo Valkyrie Jarn 280, oltre a disporre di ventole dalle performance davvero interessanti, è munito di una pompa che sarà perfettamente in grado di dissipare anche i processori più spinti.

Durante i nostri test la pompa ha raggiunto una velocità massima di 2600 RPM, e anche a piena velocità, è sempre risultata molto silenziosa. E anche questo è un aspetto da non sottovalutare, dato che molti brand competitor, utilizzano delle pompe tutt’altro che silenziose.

Abbiamo precedentemente analizzato l’aspetto estetico del Waterblock, definendola unica nel suo genere. Andremo ora però ad approfondire ancora di più, i materiali utilizzati e il tipo di cavi presenti per il collegamento alla scheda madre.

Iniziamo con una piccola analisi della superficie di contatto, interamente realizzata in Copper, o come dichiara il produttore in “Rame Levigato”. La superficie di contatto (Coldplate) è davvero molto ampia, ritroviamo infatti delle dimensioni pari a 60x50x3mm, molto più che sufficiente dunque a garantire un ottimo scambio di calore tra la piastra e il processore, soprattutto per quel genere di processori appartenenti al nuovo Socket di Intel LGA1700, aventi un IHS rettangolare, più grande rispetto ai precedenti processori di Intel, o a quelli di AMD.

Ma prima di mostrarvi la superficie di contatto, è doverosa una piccola precisazione su quella che è la protezione che il produttore ha utilizzato per questo Jarn 280. Solitamente la maggior parte dei dissipatori all in one, per proteggere la superficie di contatto durante le varie fasi di trasporto, applicano semplicemente una pellicola in plastica, che ovviamente andrà poi rimossa prima di installare il dissipatore.

In questo caso Valkyrie, come al solito, ha deciso di distinguersi dalla massa, e di realizzare non una semplice pellicola, ma una vera e propria protezione, sempre in plastica, però resa unica da una rappresentazione grafica raffigurante una piccola “guerriera” che ci incita a rimuovere la protezione prima di procedere con le varie procedure d’installazione.

Ancora una volta ci troviamo dunque dinanzi a uno degli ennesimi elementi distintivi di Valkyrie, quel genere di elementi che rendono sempre unici i suoi prodotti.

Tornando ora alla parte tecnica, come detto, la superficie di contatto in Copper è ben realizzata, e non vi è traccia alcuna di difetti di realizzazione.

Lo scambio di calore con il processore che il Jarn 280 andrà a dissipare, risulterà dunque molto efficiente. Il tipo di collegamento con la scheda madre avviene tramite due cavi che fuoriescono dalla pompa, il solito cavo PWM che andrà collegato a una porta Aio Pump, ed essendo 4 pin PWM quest’ultima potrà essere controllata tramite curvatura, sia da bios sia da programmi per la gestione delle ventole direttamente dal sistema operativo.

Per quanto riguarda l’alimentazione e il controllo dei led presenti, anche qui troviamo un singolo cavo A-RGB 5v 3 Pin, e si potrà scegliere se collegarlo “in cascata” con le ventole del radiatore, oppure se collegarlo direttamente all’hub presente in dotazione.

Nel caso in cui l’utente lo desideri è possibile inoltre, collegare il cavo led della pompa, anche direttamente a una porta A-RGB presente sulla scheda madre.

Non mancano dunque le possibilità di personalizzare anche l’aspetto riguardante l’installazione del dissipatore, lasciando libera scelta all’utente di decidere come controllare i vari led presenti nel Jarn 280.

Doverosa è una precisazione riguardante la qualità costruttiva della pompa, molto solida, unica nel suo genere, grazie anche alla presenza del logo del produttore impresso su una placchetta con effetto infinity mirror, e proprio questa placchetta è roteabile.

Una feature che torna particolarmente utile, indipendentemente da come l’utente deciderà di installare il dissipatore, potrà roteare il logo in qualsiasi direzione.

Evitando così, come accade molto spesso con altri dissipatori, che a causa di scelte relative al montaggio, il logo, o qualsiasi altro elemento estetico, appaia storto o nei casi più gravi al contrario.

A prescindere dal verso in cui la pompa verrà montata, con tubi a destra, a sinistra, in basso, sarà possibile avere il logo sempre nella posizione corretta.

Le possibilità di personalizzazione dei led, la possibilità di decidere come e dove collegare i cavi dell’illuminazione ARGB e la possibilità di controllare la pompa tramite curvatura, rendono il Jarn 280 estremamente personalizzabile sotto ogni punto di vista, e non possiamo dunque, che ritenerci pienamente soddisfatti.

Passiamo ora al capitolo seguente, dove andremo ad analizzare le specifiche tecniche del VK HUB7, l’ottimo HUB presente in dotazione.

[nextpage title=”Analisi tecnica dell’HUB VK HUB7 “]


Il Valkyrie Jarn 280 viene commercializzato assieme a non pochi accessori, primo tra tutti è l’ottimo VK HUB7.

Come suggerisce il nome si tratta di un hub dotato di non caratteristiche tecniche molto interessanti. Sin da subito è ben evidente quanto l’HUB appaia ben realizzato, non solo nella sua parte funzionale, ma anche sotto il punto di vista estetico.

Nella parte superiore, troveremo non solo il logo del produttore, ma anche letteralmente uno schema che ci indica il posizionamento delle porte, e non solo ci indicheranno la tipologia di porta in questione, questo schema torna utile anche ai fini del montaggio, dato che sono contrassegnate anche le porte dedicate al collegamento dell’hub alla scheda madre.

Da come è possibile evincere dalle immagini, abbiamo per ogni lato 3 porte dedicate al controllo dei led, e 3 porte per il collegamento di cavi PWM. Ovviamente, nel caso in cui lo si desideri, è possibile collegare periferiche Led dotate di connettore A-RGB, di qualsiasi tipologia.

Questo pratico strumento quindi può essere utilizzato anche per il collegamento, alimentazione e controllo dei led di periferiche che non siano necessariamente ventole.

Molto utile nel caso in cui la propria configurazione preveda un numero più elevato di componenti A-RGB. La parte posteriore presenta oltre alle specifiche tecniche del VK HUB7, due pratici pad in gomma, utili ai fini del montaggio.

Sono presenti infatti 4 fori su tutti gli angoli del prodotto, che corrispondono ai fori che normalmente ritroviamo su SSD Sata da 2,5 pollici, è possibile dunque installare l’hub in qualunque slot del case dedicato all’installazione appunto, di SSD da 2,5 pollici.

Questa è una piccola accortezza che faciliterà non poco, non solo l’installazione dell’hub, ma anche l’intero processo di gestione dei cavi. Avere un Hub posizionato in modo corretto, è fondamentale per evitare cavi in posizioni non idonee.

Sul lato superiore è poi presente una porta Sata, che altro non farà che alimentare l’intero hub, andando poi successivamente a fornire alimentazione alle ventole e alle periferiche che verranno collegate.

Infine, il lato inferiore presenta una porta ARGB 5v 3Pin e una porta PWM, anche quest’ultime possono essere utilizzate per il collegamento di ventole e/o periferiche led.

L’installazione del VK HUB7 è molto semplice, è sufficiente infatti collegare il cavetto fornito in dotazione, alle porte indicate dallo schema presente sull’hub, e successivamente utilizzare una singola porta PWM e una singola porta ARGB 5v 3Pin presenti sulla scheda madre.

Il produttore fornisce anche 4 viti per l’installazione dell’Hub., che come detto precedentemente, è facilmente installabile su qualunque slot per SSD da 2.5’’.

Solitamente un Hub di questa tipologia non solo non è incluso nelle dotazioni di dissipatori di brand competitor, ma viene addirittura commercializzato separatamente, al costo di diverse decine di euro.

Trovare un accessorio come questo, in un prodotto come il Jarn 280, considerando anche quella che è la sua fascia di prezzo, ci ha lasciato non poco stupiti. Passiamo ora al capito successivo, dove andremo a installare il Jarn 280.

[nextpage title=”Installazione del dissipatore”]


L’installazione del Valkyrie Jarn 280, risulta molto semplice, come sempre tendiamo a puntualizzare, è un aspetto da non sottovalutare, molti brand competitor presenti sul mercato, a oggi purtroppo utilizzano kit di montaggio che a volte potrebbero risultare ostici.

In questo caso, l’intero processo di montaggio risulterà semplice e intuitivo. Prima però andiamo ad analizzare quelli che sono i Socket supportati:


INTEL


  • LGA 1700;
  • LGA 2011;
  • LGA 2011-3;
  • LGA 2066;
  • LGA 1200;
  • LGA 1156;
  • LGA 1155;
  • LGA 1151;
  • LGA 1150.

AMD


  • AM4;
  • AM5.

Non manca quindi piena compatibilità con la maggior parte dei socket presenti attualmente sul mercato, e ovviamente piena compatibilità con i socket appartenenti al mercato consumer di ultima generazione, ovvero AM5 LGA1700. Il manuale riguardante l’installazione del dissipatore viene fornito in dotazione, ma è comunque scaricabile all’occorrenza a questo indirizzo.

Prima di proseguire con l’installazione su AMD e su Intel andremo ad approfondire un passaggio comune, che non è strettamente legato al tipo di socket, ovvero quello dell’installazione delle ventole sul radiatore.

Il passaggio è molto immediato, è sufficiente infatti posizionare le ventole sul radiatore, che verranno poi avvitate utilizzando le viti più lunghe fornite in dotazione, contenute nella bustina “radiator screws”.

Il prossimo passaggio è quello di fissare il radiatore al case, anche qui, le viti sono quelle contenute all’interno della bustina denominata “radiator screws”.

Ora passeremo al vero e proprio montaggio della pompa sul processore, ed è proprio qui che le procedure si diversificano tra i vari socket / processori.


Installazione AMD


L’installazione su AMD, che sia su AM4 o AM5 è leggermente più semplice dato che non prevede l’installazione e l’utilizzo di un backplate, infatti occorrerà utilizzare quello integrato che troviamo con tutte le schede madri AMD.

Si inizierà rimuovendo le staffe di montaggio che inizialmente troviamo sulle schede madri. AMD per poi sostituirle con le staffe fornite in dotazione da Valkyrie.

Successivamente dovremo posizionare correttamente gli Stand Off avvitandoli al backplate di AMD (quello che troviamo fornito in dotazione con le schede madri AM4, è preinstallato e non removibile sulle schede madri AM5).

A questo punto ci basterà fissare le alette di montaggio agli stand off precedentemente installati, e fissarle con apposite viti.

Rimuovere poi la pellicola protettiva presente sulla superficie di contatto.

A questo punto dovremo installare le staffe di montaggio sulla pompa, avendo cura di posizionarle nel punto corretto, ovvero dove troviamo una piccola sezione appositamente realizzata per “ospitare” le staffe, e assicurarle poi con l’uso delle apposite viti.

Infine, per concludere, si applicherà il giusto quantitativo di pasta termica sull’IHS del processore, e si avviterà la pompa alle staffe precedentemente montate.

Avremo così concluso l’installazione su Socket AM4 e AM5.


Installazione Intel


Passando ora all’installazione su Intel, che sarà poi la nostra piattaforma di test, la procedura sarà molto simile, l’unica differenza sarà quella legata all’utilizzo del Backplate fornito in dotazione.

Come prima cosa dovremo posizionare correttamente i fori che andranno poi a ospitare gli stand off, per rendere il backplate compatibile con i fori presenti nei vari PCB delle schede madri con socket LGA1700.

 

Per LGA1700 occorrerà posizionare verso la parte più esterna tutti i fori di allineamento del backplate, discorso opposto invece per LGA1200 (e per tutti gli altri socket Intel) dove dovremo posizionare i fori verso la parte più interna.

Per LGA1700 occorrerà posizionare verso la parte più esterna tutti i fori di allineamento del backplate, discorso opposto invece per LGA1200 (e per tutti gli altri socket Intel) dove dovremo posizionare i fori verso la parte più interna.

Una volta predisposto correttamente il backplate occorrerà posizionarlo correttamente dietro alla scheda madre, e subito fissarlo con gli stand off forniti in dotazione.

Successivamente, come per AMD, dovremo installare sul water block le staffe di montaggio per Intel, contenute nella apposita bustina contrassegnata con “Intel mounting kit”, e fissarle con le apposite viti.

Rimuovere la pellicola protettiva dalla superficie di contatto.

Applicare il giusto quantitativo di pasta termica sull’IHS del processore, e allineare i fori presenti sulle staffe del water block con le viti degli stand off del backplate.

Come ultimo passaggio utilizzare i dadi per fissare definitivamente il water block al processore, a questo punto il dissipatore sarà correttamente installato.

Arrivati a questo punto dovremo poi connettere i cavi dei led, della pompa, e delle ventole. Come descritto nel capitolo sull’analisi del Water Block, avremo a disposizione diverse opzioni per collegare ventole, pompa e relativi led.

Per la fase dei test abbiamo scelto di utilizzare l’HUB fornito in dotazione, l’ottimo VK HUB7. Come prima cosa andremo a collegare i cavi A-RGB 5v 3 Pin delle ventole e della pompa all’hub, utilizzando le apposite porte.

I due connettori PWM delle ventole andranno poi collegati alle porte PWM dell’HUB. N.B.: Una delle due ventole andrà necessariamente collegata alla porta PWM contrassegnata in rosso, passaggio necessario per permettere il controllo della velocità tramite curvatura.

Collegare poi il cavo fornito in dotazione con l’HUB, alle porte con attacco proprietario presenti ai lati del VK HUB7.

Ora non rimane che collegare il connettore PWM del cavo che abbiamo appena collegato all’HUB alla porta CPU Fan della scheda madre, il cavo della pompa andrà connesso a una porta Aio Pump, e il singolo cavo A-RGB 5v 3 Pin andrà ovviamente connesso a una porta A-RGB della scheda madre.

Alimentare il VK HUB7 connettendolo all’alimentatore attraverso un cavo di alimentazione Sata.

Concluso quest’ultimo passaggio avremo correttamente alimentato pompa, ventole, e tutti i led presenti sul Jarn 280. La presenza di Hub semplifica notevolmente non solo l’intero processo di installazione, ma anche l’intera gestione dei cavi, ma soprattutto, permette all’utente di occupare una singola porta A-RGB sulla scheda madre, e una singola porta PWM (CPU Fan).

Aspetto molto importante, specialmente se consideriamo la mole di cavi led oramai presenti nelle varie configurazioni destinate al gaming e non, sempre più componenti sono dotati di led, ognuna delle quali necessita di una porta A-RGB.

La presenza di questo Hub dunque ci aiuta anche nel momento in cui si dovesse avere la necessità di collegare più periferiche led, anche di altri produttori (come ventole del case, led facenti parte del case stesso ecc. ecc.), e sappiamo benissimo quanto il numero di porte A-RGB, possa essere limitato sulle schede madri.

Ancora una volta Valkyrie ci ha dato dimostrazione di quanto sia estremamente meticolosa nel curare ogni singolo aspetto dei suoi prodotti.

Ora che abbiamo terminato la procedura di installazione del dissipatore, non ci resta che dare un piccolo sguardo al software che il produttore ha realizzato, non solo per questo Valkyrie Jarn 280 RGB Black, ma per tutti i suoi prodotti.

[nextpage title=”Uno sguardo al software”]


Valkyrie ha realizzato un software proprietario dalle molteplici funzioni, messo a disposizione non solo per il Jarn 280, ma anche per tutti i prodotti appartenenti alla sua Line UP: Myth.cool, scaricabile dal seguente link.

Il software presenta 4 sezioni principali. Nella prima sezione “Hardware information” potremo trovare un elenco di quelle che sono le caratteristiche tecniche del nostro computer, come modello di processore, modello di scheda video, modello della scheda madre e persino degli SSD/HDD presenti, sono presenti informazioni persino riguardanti il monitor, e la ram.

Troviamo anche un pannello che ci riporta i dati dei vari sensori, riguardanti processore e scheda video. Vi sono informazioni anche riguardanti il monitor, la ram, e il Vcore attualmente richiesto dalla CPU e le relative temperature.

Presenti inoltre sia il consumo del processore, sia il consumo della scheda video, con relative percentuali di utilizzo. Il software dunque, vi permette di avere un quadro completo su quelle che sono le condizioni del vostro hardware a 360°.

Presente inoltre la possibilità di scaricare l’applicazione dedicata di Valkyrie per smartphone compatibile con Android ed IOs.

La seconda sezione, denominata “Device Management” vi permette di gestire eventuali prodotti di Valkyrie che necessitano di controllo tramite programma dedicato, come ad esempio dissipatori a liquido dotati di schermo appartenenti al produttore, ad esempio, come il Valkyrie Syn 360. Utilizzando però Myth.tool con il Jarn 280 non verranno mostrati dispositivi.

La terza sezione, che prende il nome di “GamePP Toolbox” altro non è che un insieme di software messi a disposizione dal produttore utili non solo per aggiornare eventuali driver della scheda video, ma anche per testare le proprie componenti. Sono presenti vari stress test riguardanti la CPU (in versione beta), per verificare le temperature del vostro hardware.

Una tra le tante utility presenti è quella che vi permette di gestire l’illuminazione delle componenti rgb non solo dei prodotti Valkyrie, ma anche dell’intero computer.

Nella quarta e ultima sezione “PWM Controller” è possibile controllare, gestire e modificare le varie curvature delle ventole non solo delle ventole collegate alla porta CPU Fan, ma dell’intero sistema, oltre che ovviamente controllare la curvatura della pompa.

Si può decidere di controllare le ventole della scheda video, del case e del dissipatore, andando a creare dei veri e propri profili personalizzati in base alle proprie esigenze.

Vakyrie ha dunque realizzato un software completo a 360° che permette all’utente una facile interazione non solo con i prodotti appartenenti al produttore, ma anche con il resto della configurazione hardware, dato che come abbiamo visto, il software è correttamente in grado di leggere e controllare i dispositivi presenti.

Dopo questo piccolo sguardo al software di Valkyrie, procediamo con il capitolo successivo, quello riguardante i test.

[nextpage title=”Sistema di Prova e Metodologia di Test”]


Per testare il nuovo Jarn 280 andremo a svolgere diversi test su diversi software.  Il primo software utilizzato è Cinebench r23, un software che simula il render di una scena bidimensionale, e che porta il processore sotto stress in modo moderato.

Un software molto utile per determinare non solo le temperature durante un’eventuale sessione di lavoro in produttività con un determinato processore, ma restituisce anche un punteggio che ci permette di comprendere se il processore stia lavorando al massimo delle sue potenzialità.

Sono stati eseguiti due test da 10 minuti, il primo è stato eseguito con le ventole del dissipatore al 100% della loro velocità (circa 1850 RPM), il secondo test è stato eseguito abbassando le ventole a 1000 RPM.

Il secondo software utilizzato è OCCT, utilizzando il profilo Extreme CPU. Questo tipo di test è uno dei più intensi che si possa eseguire su un processore, portandolo a eseguire un carico estremamente pesante in modo continuo.

Anche qui, i test sono stati eseguiti prima al 100% della velocità delle ventole 1850 RPM, e poi a 1000 RPM, entrambi i test sono stati eseguiti per 10 minuti. La temperatura ambientale registrata al momento dei test è di 28°. Nella tabella che segue è presente la configurazione sulla quale sono stati eseguiti tutti i test.

Tutti i test sono stati effettuati al fine di testare le performance del dissipatore “out of the box”, ovvero così come viene commercializzato dal produttore.

I vari stress sono stati eseguiti con il processore 13600KF a frequenze stock, ovvero con frequenza dei Performance cores a 5,1 GHz e con frequenza degli Efficient cores a 3,9 GHz.

Qui di seguito riportiamo anche i consumi rilevati durante ogni singolo test:


  • Cinebench R23: 160W di picco;
  • OCCT CPU Mode Extreme: 198W di picco.

Strumentazione utilizzata


Per monitorare le temperature abbiamo utilizzato HW Info nella sua ultima versione la 7.72 – 5355, che riteniamo essere uno dei software più affidabili per monitorare temperature e comportamento dell’hardware.

Il software in questione è scaricabile direttamente dal sito del produttore tramite questo link: HWinfo64. Come accennato precedentemente i software utilizzati per i test del Jarn 280 sono Cinebench R23 (Versione R23.200).

E OCCT nella sua nuova versione Personal 13.1.0.

Ora siamo pronti per osservare ed analizzare i risultati da noi ottenuti.

[nextpage title=”Stress e Monitoraggio della Temperatura della CPU”]


Passiamo ora alla fase vera e propria dei test, come detto precedentemente per testare il nuovo Valkyrie Jarn 280 abbiamo utilizzato due software, Cinebench R23 e OCCT.

Cinebench R23 è un software di benchmarking molto utilizzato nel campo professionale legato al cinema e agli effetti speciali di modellazione 3D, e viene utilizzato per valutare le prestazioni di macchine consumer e/o workstation, per determinare le prestazioni in multicore.

OCCT invece è un software dedicato allo stress non solo della CPU, ma anche delle altre componenti presenti in un sistema, come RAM e scheda video e integra nella sua suite di test persino uno stress per l’alimentatore.

Ovviamente in questi specifici test noi andremo a utilizzare quelli legati esclusivamente allo stress del processore, utilizzando stress e set di istruzioni che andranno a simulare un carico pesante e continuo durante l’intera durata del test.

Il profilo utilizzato per eseguire i vari test con la CPU Intel Core I5 13600KF è rispettivamente un profilo molto vicino alle frequenze stock del processore, ma con tensioni e frequenze fisse, al fine di evitare che eventuali tecnologie legate al boost delle frequenze possano inficiare sui test stessi.


  • P Core 5.1 GHz – E core 4.1 GHz – 1.26v.

Di seguito mostriamo i risultati dei test ottenuti con una temperatura ambientale registrata al momento dei test di 29°, essendo piena estate, la temperatura ambientale per ovvie ragioni tende a salire, e questo va a inficiare anche su quelle che sono le performance ottenute.

Difatti, testando un qualsiasi dissipatore, a liquido o ad aria, avremo dei risultati completamente diversi in base alla variazione della temperatura ambientale.

Nei test condotti su Cinebench R23 subito è evidente come in questa specifica condizione di carico il Jarn 280 abbia restituito degli ottimi risultati, soprattutto se teniamo presente l’elevata temperatura ambientale di 29°.

Primo test su Cinebench R23 eseguito al massimo della velocità delle ventole e della pompa, ovvero 1785 RPM per le V14F, e 2591 RPM massimi per la pompa del Jarn 280.

Abbiamo ottenuto una temperatura media di AVG pari a 77°, con un picco massimo di 80° sul core più caldo.

Rallentando poi le ventole a 1000 RPM otteniamo un aumento generale delle temperature, ma queste rimangono comunque ottime. Otteniamo una temperatura massima (picco sul core più caldo) di 86°, con temperatura media di AVG pari a 82°.

Il consumo massimo registrato durante i test su Cinebench R23 del 13600KF è stato di 160w per il test a 1000 rpm, e 163w per quello a velocità massima.

Passiamo ora ai test eseguiti con OCCT CPU Mode Extreme, che ricordiamo essere un carico incredibilmente più intenso, difficilmente replicabile durante un normale utilizzo, a prescindere che questa sia destinata al gaming o alla produttività.

Come per il test precedente anche con OCCT sono stati eseguiti test al massimo degli RPM delle ventole e della pompa, e con le ventole a 1000 RPM.

OCCT CPU Mode EXTREME rappresenta un carico nettamente più impegnativo, e difficilmente replicabile durante un uso normale, sia esso in produttività che in gaming. E i risultati, sia a massima velocità che a 1000 RPM, sono davvero interessanti.

Con le ventole e pompa al 100% della velocità abbiamo ottenuto una temperatura di picco sul core più caldo pari a 90°, con una temperatura media di tutti i core di 88°.

Il test con ventole rallentate a 1000 RPM si è rivelato essere molto interessante. Nonostante le ventole siano quasi alla metà della velocità massima, e nonostante i 29° di temperatura ambientale, otteniamo una temperatura massima di picco sul core più caldo di 96° e un AVG di 91°.

Doverosa però è una precisazione, nessuno andrebbe a eseguire un carico di lavoro di questo tipo, con le ventole a soli 1000 RPM, quest’ultimo test ha come scopo quello di dimostrare che anche nella peggiore situazione possibile, il Jarn 280 è comunque in grado di offrire ottime performance.  Non possiamo dunque che promuovere a pieni voti le performance ottenute durante le varie fasi di test.

Il merito non va solamente alle ventole, che si sono dimostrate perfettamente in linea con le performance che ci si aspetta da un produttore come Valkyrie¸ ma anche alla pompa, in grado di raggiungere 2600 RPM, garantendo una eccellente dissipazione, pur rimanendo incredibilmente silenziosa. Sarà dunque possibile utilizzare il Jarn 280 per andare a dissipare processori anche più assetati di corrente rispetto al 13600KF.

Analizzate quelle che sono le performance, non ci resta che procedere alle conclusioni finali.

[nextpage title=”Conclusioni”]


Siamo arrivati ora a quelle che sono le conclusioni finali, e non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti del nuovo Jarn 280, Valkyrie come al solito, è stata in grado di realizzare un prodotto che non solo gode di performance dissipanti ai massimi livelli, ma dispone di un design unico.

E come abbiamo avuto modo di vedere con i prodotti precedentemente recensiti del produttore cinese, ogni dissipatore di Valkyrie è unico. L’estrema qualità costruttiva, e la cura per ogni singolo dettaglio sono onnipresenti in ogni parte del dissipatore.

La presenza del VK HUB7 l’ottimo Hub incluso nella dotazione, evidenzia quanto nulla sia stato lasciato al caso, garantendo all’utente non solo un’esperienza di installazione più semplice, ma anche la possibilità di collegare ulteriori ventole e periferiche A-RGB.



Le Valkyrie V14F le due ventole da 140mm si sono rivelate non solo ottime sotto il punto di vista costruttivo, ma anche e soprattutto sotto quello delle performance.

A prescindere che queste vengano utilizzate al massimo della loro velocità, o a 1000 RPM, i risultati dei test ottenuti parlano chiaro, in qualsiasi situazione, e sotto qualunque tipo di carico, il Jarn 280 sarà perfettamente in grado di dissipare egregiamente anche i processori più potenti.

La pompa, che durante i test ha raggiunto la velocità di ben 2600 RPM, è in grado di offrire delle ottime performance, pur rimanendo incredibilmente silenziosa.



E sicuramente, il suo design aggressivo, con l’effetto infinity mirror che mette in risalto ancora di più, il logo del produttore, unita a tutti gli elementi estetici che rendono unico il Water Block del Jarn, rendono questo nuovo dissipatore di Valkyrie la scelta ideale per chiunque sia alla ricerca di un all in one capace di coniugare estetica e performance in un unico prodotto.

Difatti, il TDP massimo dichiarato è di ben 300W, valore che è risultato essere perfettamente veritiero stando ai test da noi eseguiti. Il montaggio è ben studiato, sia su AMD che su Intel, i vari kit sono opportunatamente suddivisi in base al tipo di socket, e la pasta termica fornita in dotazione, è di ottima qualità.

In conclusione, il nuovo Valkyrie Jarn 280 rappresenta una soluzione ideale per l’utente che desidera performance e bellezza in un unico prodotto, in grado di dissipare anche i processori più potenti, a prescindere da quello che potrebbe essere l’utilizzo della build in cui verrà installato, che sia gaming o produttività, il processore sarà sempre ben dissipato.

Non possiamo che promuovere a pieni voti il Jarn 280, ringraziando Valkyrie per il sample fornitoci per la recensione. Vi ricordiamo che i prodotti Valkyrie, sono distribuiti in Italia, da ABACO International.


Pro:


  • Design aggressivo e unico;
  • TDP fino a 300W;
  • VK HUB7 incluso della dotazione;
  • Ottime performance dissipanti;
  • Possibilità di personalizzazione estetica;
  • Compatibilità con la maggior parte dei socket attualmente in commercio;
  • Installazione molto facile da eseguire;
  • Garanzia di 5 anni;
  • Qualità costruttiva e materiali di alto livello;
  • Possibilità di roteare il logo presente sul water block;
  • Pasta termica Valkyrie presente in dotazione;
  • Ventole di ottima qualità.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia per i campioni fornitoci.


Marco Salvatore Prudenzano – Recensore di HW Legend


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