[Anteprima] Parliamo del nuovo gioco Vampyr!

Vampyr_copertinaNella città di Londra nel 1918, la pandemia influenzale più mortale della storia imperversa, insedia e ammorba le strade di una capitale in ginocchio. Un disastro naturale dalle cause e dalle proporzioni insolitamente imponenti ha cancellato la vitalità e l’eleganza di una delle città simbolo del mondo, trascinandola nel baratro di una piaga di fame, morte, oscurità e vampiri. Con il peso della Grande Guerra sulle spalle, ed i suoi orrori negli occhi, il militare chirurgo Jonathan Reid torna nella sua Londra per tenere fede al Giuramento di Ippocrate pronunciato, ma in una notte come tante si risveglia in una fossa comune, con molti dubbi ed una, sola, certezza: quella di non essere più umano. Il talentuoso team francese, dopo l’ottima parentesi Remember Me e la definitiva consacrazione con Life Is Strange, torna alla ribalta con Vampyr, action-rpg a tema vampiresco che mira ad unificare una narrativa curata, stratificata e fortemente incentrata sulla scelta e sull’etica, ad una struttura di gioco action, condita da elementi tipici dei giochi di ruolo. Il titolo ha finalmente una finestra di lancio, confermata in occasione dello scorso E3, e noi siamo pronti a raccontarvi le nostre impressioni su questo interessante progetto.

Parliamo del nuovo gioco Vampyr! – Anteprima di Luca Del Pizzo | kingdomgame.it


Che gioco sarà?


Narrativa e gameplay in Vampyr sono fortemente legati e inscindibili. La trasformazione del nostro alter ego nella nemesi di sé stesso, cui si faceva riferimento nella sinossi introduttiva, pone il profilo narrativo dell’intera produzione a stretto contatto con quel concetto etico di discernimento che muove il giocatore nell’operare ciascuna delle scelte.

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Il dualismo che Vampyr propone in tal senso è semplice, ma non per questo banale: il medico Reid si vedrà combattuto tra la sua vitale sete di sangue ed il giuramento prestato, la dimensione etica legata alla professione. Risparmiare la vita di innocenti, aiutandoli e mettendo a repentaglio la propria, o cedere alla voracità di una natura oscura e pressante, venendo meno al giuramento di una vita? In Vampyr, tuttavia, tale possibilità si trasfigura direttamente dall’alter-ego virtuale al giocatore fisico che, pad alla mano, troverà sensibili e tutt’altro che trascurabili differenze nel prestarsi all’uno o all’altro ruolo.

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Abilità, quantitativo di salute e stamina saranno inevitabilmente legati ad un sistema di livellamento del personaggio tipico dei giochi di ruolo. Ma per le strade della fantastica e decadente Londra dipinta da Dontnod, il vero protagonista è il sangue. Per poter livellare, ed acquisire di conseguenza “esperienza” ed abilità, vi servirà sangue, che non potrete che ottenere succhiandolo dalle vostre – innocenti – prede umane.

Quello che potrebbe apparentemente sembrare un duplice bivio, potrebbe rivelarsi, in realtà, una struttura ben più ramificata e stratificata. A detta degli stessi sviluppatori, infatti, sarà possibile interfacciarsi con circa 50 personaggi, e decidere le sorti di ognuno di essi.

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A queste interessantissime premesse narrative, si fonde una struttura ludica molto vicina a quella di molti altri rpg, con quest principali a cui andrà ad affiancarsi la possibilità di recuperarne altre di secondarie. Potremo spostarci liberamente all’interno di ampie aree e quartieri reali della città di Londra, tra cui il famoso distretto di Whitechapel, ma gli sviluppatori hanno confermato che il titolo non sarà un free roaming; le aree visitabili ed in cui combatteremo saranno infatti circoscritte. Per quanto concerne il combat system, la struttura presenta degli elementi in pieno stile soulslike, quali la presenza di un sistema di schivate o attacchi scanditi da una barra della stamina che andrà consumandosi.

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Da quanto si è potuto vedere sinora, il combat system appare piuttosto acerbo e impreciso, così come pare poco convincente l’impatto dei colpi sui nemici. Si ha come l’impressione generale di imprecisione, sebbene quanto visto non è detto che rappresenti la qualità del prodotto finale.

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Sangue e ancora sangue….


Sotto il profilo tecnico, l’Unreal Engine 4 svolge un lavoro egregio per quanto riguarda l’impatto scenico generale, fornendo un quadro della decadente Londra nel complesso soddisfacente, ma quando si osservano i dettagli ambientali e le singole texture, si nota come Dontnod non riesca ad essere all’altezza degli standard tecnici dell’attuale generazione.

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In modo particolare, va sottolineata la presenza di molti elementi di contorno, di sfondo o secondari in bassa risoluzione. A favore della ricostruzione operata dal team francese, tuttavia, si evidenzia un profilo artistico d’eccezione, con ambientazioni dark dalle tinte gotico-impressionistiche capaci di regalare un impatto visivo notevole.

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Ultimo, ma non certo per importanza, il comparto sonoro, che appare di ottima qualità.

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Da quanto si è potuto vedere ad oggi del titolo, non è possibile sbilanciarsi affatto sull’effettistica e sul doppiaggio, mentre particolarmente ispirata ed azzeccata è la soundtrack, composta da Olivier Deriviere.

{jospagebreak_scroll title=Cosa vedremo quindi?}


Cosa vedremo quindi?


Vampyr è senza ombra di dubbio un prodotto con enormi potenzialità, in modo particolare sotto il profilo artistico-narrativo.

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Di contro, l’impressione è che le risorse a disposizione possano rivelarsi insufficienti per poter regalare ad un’opera così ambiziosa una qualità totale equiparabile a quella riposta nel comparto narrativo.

Per un verdetto definitivo non ci resta che attendere di poter mettere le mani sul titolo a lavoro terminato.
Vampyr sarà disponibile da Novembre 2017 per PC, PS4 e Xbox One.


Luca Del Pizzo – kingdomgame.it

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