Subito dopo l’uscita di Uncharted 4: Fine di un ladro, fu dichiarato che questo capitolo sarebbe stato l’ultimo della serie ad essere sviluppato da Naughty Dog, team di sviluppo che da diversi anni risulta essere una vera e propria certezza per il colosso Sony Computer Entertainment. E invece no; Uncharted: L’eredità perduta doveva essere soltanto un DLC da affiancare all’opera principale, ma in corso d’opera è fuoriuscita la passione sfrenata del talentuoso team statunitense, che ha deciso senza remore di liberare tutte le idee a propria disposizione realizzando così un capitolo che può rappresentare a tutti gli effetti un nuovo inizio per il brand. Molto probabilmente non sarà la stessa Naughty Dog ad occuparsi del nuovo corso, ma di certo ha gettato delle buone basi da cui far attingere nuove ed entusiasmanti storie. Buona lettura della recensione!
Uncharted: L’eredità perduta! – Recensione di Marino D’Angelo | kingdomgame.it | Voto: 9/10
Di quale eredità perduta si parla?
Chi ha giocato ai precedenti capitoli della saga sa benissimo cosa ruota attorno alla storia di Uncharted. In questo episodio, però, cambia l’interprete, infatti non vestiremo più i panni di Nathan Drake, bensì quelli di Chloe Frazer, conosciuta per la prima volta con il gico Uncharted 2: Il covo dei ladri.
Inizialmente siamo rimasti incredibilmente sorpresi dal lavoro di grafica, dall’incredibile regia, dalla cura generale riposta dal team, ma l’unica cosa a non decollare sembra la storia. Nelle prime due ore mi è sembrata troppo piatta, scontata e povera di emozioni, ma con delle fasi fin troppo straripanti d’adrenalina. A metà dell’opera qualcosa è cambiato, c’è stato infatti un deciso cambio di rotta che ha acceso in me quell’interesse che tutti i capitoli di Uncharted erano riusciti a cogliere nel corso delle avventure con protagonista Nathan Drake.
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Una Chloe tenace ci attende:
C’è un detto che dice: “Chi va con lo zoppo impara a zoppicare”. Nel caso di Nathan e Chloe, il concetto è lo stesso anche se dal canto loro i nostri cacciatori di tesori hanno delle peculiarità davvero sopraffine che li aiutano da sempre a scongiurare situazioni difficili unite a quel pizzico di fortuna che non guasta mai.
Passando al lato caratteriale di Chloe, c’è da dire non si discosta poi molto da quella vista nel secondo capitolo di Uncharted. A tal proposito, il suo rapporto con Nadine coinvolge particolarmente, grazie al lavoro certosino di regia effettuato da Naughty Dog, all’interpretazione degli attori con la tecnologia del Motion Capture che dà vita ad animazioni facciali e comportamentali davvero credibili e all’ottimo doppiaggio (in italiano).
Da ciò avrete capito che un’altra componente a favore di questo capitolo risulta essere senz’altro il comparto grafico, lo stesso visto qualche anno fa in Uncharted 4: Fine di un ladro, uno dei migliori di cui abbiamo potuto godere su PS4 e, in generale, su qualsiasi altra console dell’attuale generazione come la più potente PS4 Pro.
{jospagebreak_scroll title=Situazioni concitate, di calma e pura esplorazione:}
Situazioni concitate, di calma e pura esplorazione:
Ok la grafica eccellente…..ma un videogioco, tuttavia, è definito tale dal suo gameplay. Il nuovo capitolo si affida a quanto di buono effettuato dal quarto episodio della serie, miscelando al meglio fasi più tranquille di esplorazione e in cui scalare enormi superfici, ad altre in cui ci sarà data libera scelta su come procedere, ossia decidendo se agire a viso aperto oppure in silenzio, effettuando quindi uccisioni furtive.
Un altro discorso di interesse per chi è interessato all’acquisto riguarda senza dubbio la longevità. Lo spin-off in oggetto può essere giocato a diverse difficoltà, rivelandosi capace di mettere a dura prova ogni tipo di videogiocatore.
Giocando a difficoltà media, abbiamo concluso l’avventura in circa 6 ore di gioco, cercando i collezionabili celati negli angoli più nascosti della mappa, ma senza completare la totalità degli incarichi secondari proposti. C’è anche da sottolineare che l’acquisto darà accesso alle modalità multiplayer già offerte da Uncharted 4, un’ottima possibilità quindi per prendere parte all’online.
Senza dimenticare, infine, la modalità sopravvivenza! Una volta terminata l’avventura principale potrete mettervi alla prova sconfiggendo gli altri membri della community, salendo di livello e superando le sfide proposte dal titolo. Siete pronti a mettervi alla prova?
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
Uncharted: L’eredità Perduta è un ottimo videogioco che segue le orme del quarto capitolo, offrendo però una nuova storia in grado di regalare un nuovo scorcio narrativo decisamente interessante e da non perdere.
Gli appassionati non dovrebbero farsi scappare l’acquisto, nemmeno coloro che amano i videogiochi in grado di offrire una buona storia, un ottimo gameplay e una splendida grafica. Io ve l’ho detto eh… andate sul sicuro.
Pro:
- Chloe Frazer è un personaggio carismatico;
- Il gameplay regala grandi emozioni e tanto divertimento;
- Che regia, che grafica, che interpretazioni!
- La longevità è in linea al prezzo proposto.
Contro:
- All’inizio l’avventura stenta a decollare;
- Chloe sarà anche brava e capace, ma è fin troppo fortunata;
- Gli enigmi ci stanno ma alle volte rallentano troppo l’avventura;
- Come ogni Uncharted le situazioni si ripetono ciclicamente.
Voto Finale: 9/10.
Marino D’Angelo – kingdomgame.it