Secondo recenti indiscrezioni riportate dal leaker @Silicon_Fly, Intel si prepara ad abbandonare l’approccio ibrido P-core / E-core che ha caratterizzato le sue CPU a partire da Alder Lake, per adottare una nuova architettura unificata.
Questa trasformazione epocale dovrebbe avvenire con l’arrivo delle CPU Titan Lake, previste per il 2028, e segnerebbe la fine dell’era iniziata con il design “hybrid” introdotto nel 2021.
Razer Lake sarà l’ultima generazione ibrida
Prima di Titan Lake, Intel lancerà la famiglia Razer Lake, successore diretto di Nova Lake, prevista per il 2026. Razer Lake dovrebbe essere l’ultima generazione a utilizzare la classica combinazione di Performance core (P-core) e Efficient core (E-core), dopodiché l’azienda passerà a un’architettura completamente nuova: i “Unified Core”.
Intel Unified Core:
Most of the info is already available. But a new leak confirms most of it and also sheds more light.
It clearly says that Razer Lake's Griffin Cove is the *LAST* Intel P Core. And after that, the P core team is going bye-bye.
And in 2028, Titan Lake is all… pic.twitter.com/nny4xYYXMc
— SiliconFly (@Silicon_Fly) July 14, 2025
I limiti dell’architettura ibrida
L’idea alla base del design P-core + E-core è di ottimizzare le prestazioni e l’efficienza energetica, affidando i carichi di lavoro intensivi ai P-core e quelli leggeri agli E-core. Tuttavia, questo approccio introduce notevoli complessità nella gestione dei task, in particolare:
Bilanciamento del carico: i task più esigenti sono sempre assegnati ai core giusti?
Overhead del task scheduler: la logica di assegnazione influisce negativamente sulle prestazioni?
Compatibilità ISA: i P-core e gli E-core non supportano sempre le stesse istruzioni, come nel caso del supporto limitato all’AVX-512.
L’eterogeneità architetturale implica costose ottimizzazioni a livello software, specialmente in ambienti multitasking, e può penalizzare l’esperienza utente in determinati scenari.
AMD: un’alternativa “coerente”
AMD, dal canto suo, ha mantenuto un approccio più omogeneo, utilizzando core basati sulla microarchitettura Zen sia nelle versioni standard che “dense” (es. Zen 4 vs Zen 4c). Sebbene Zen e Zen c differiscano per densità, frequenze e cache, condividono lo stesso set di istruzioni e lo stesso comportamento a livello ISA, rendendo più semplice la gestione dei thread per l’OS e per gli sviluppatori.
Questa scelta si è dimostrata solida soprattutto nel mercato server e desktop high-end, dove l’uniformità dell’architettura è cruciale per prestazioni consistenti.
Unified Core: il nuovo paradigma Intel
Secondo i rumor, la nuova architettura Unified Core di Intel sarà basata sull’evoluzione degli attuali E-core, che verranno ingranditi e potenziati per sostituire anche i P-core. L’obiettivo è combinare il meglio dei due mondi: prestazioni elevate, efficienza energetica e compattezza.
Infatti, l’efficienza degli E-core non risiede tanto nel consumo energetico quanto nella densità: un singolo P-core di Raptor Lake occupa lo stesso spazio di circa quattro E-core, i quali offrono in media prestazioni multi-thread superiori. Se Intel riuscirà a creare un core unificato sufficientemente compatto e potente, potrà offrire:
Prestazioni single-thread e multi-thread competitive;
Semplificazione della logica di scheduling;
Eliminazione delle barriere architetturali tra core;
Maggiore scalabilità tra desktop, mobile e server.
Possibili varianti della nuova architettura
Come già fa AMD con Zen e Zen c, Intel potrebbe sviluppare due versioni della Unified Core: una “Standard” ad alte prestazioni e una “Dense” ottimizzata per la densità e l’efficienza. Questo permetterebbe a Intel di differenziare l’offerta in base al segmento di mercato, senza dover progettare due microarchitetture completamente diverse, come avviene oggi con P-core ed E-core.
Conclusioni
La transizione verso un’architettura Unified Core rappresenta una svolta strategica per Intel, che mira a semplificare la progettazione delle CPU, ottimizzare la gestione software e migliorare il rapporto prestazioni/watt/area.
Se confermato, Titan Lake nel 2028 segnerà la fine dell’era delle CPU ibride e l’inizio di una nuova fase nella guerra dei processori.
Intel è pronta a ridisegnare il futuro del computing. La vera sfida sarà battere AMD e Apple in un panorama dove efficienza, scalabilità e coerenza architetturale sono diventati fattori chiave.
HW Legend Staff