Indice
- Introduzione
- PCH Intel Serie 800: Principali Caratteristiche Tecniche e Novità
- ASRock Z890 Pro-A: Confezione e Bundle
- ASRock Z890 Pro-A: Specifiche Tecniche
- ASRock Z890 Pro-A: La scheda
- ASRock Z890 Pro-A: Uno sguardo al BIOS
- ASRock Z890 Pro-A: Polychrome SYNC RGB
- Sistema di Prova e Metodologia di Test
- Prestazioni Rendering e Calcolo
- Prestazioni Multimedia, Web Browsing e Compressione
- Prestazioni Giochi
- ASRock Z890 Pro-A: Prestazioni Controller
- ASRock Z890 Pro-A: Analisi comparto audio integrato
- Consumi Rilevati
- Conclusioni
Introduzione
Oggi andremo ad analizzare una delle ultime proposte della taiwanese ASRock, nello specifico la nuovissima scheda madre Z890 Pro-A. Caratterizzata da un design sobrio e minimale, questa soluzione fa della sostanza il suo principale punto di forza, distinguendosi per specifiche tecniche e funzionalità del tutto interessanti, mirate a garantire alte prestazioni, grande versatilità e affidabilità pur mantenendo un occhio attento al rapporto qualità-prezzo. La scheda, come suggerito dalla denominazione, utilizza il nuovissimo chipset Z890 di Intel, una soluzione di punta svelata in concomitanza con la piattaforma mainstream più recente del gigante di Santa Clara, per garantire il miglior supporto possibile verso le ultime soluzioni Core Ultra 200S, meglio note con il nome in codice “Arrow Lake”. Per la gioia degli utenti più esigenti ci troviamo dinanzi ad una soluzione completa e ricca di funzionalità interessanti, a cominciare dal pieno supporto verso i più recenti moduli di memoria DDR5 ad alte prestazioni. Troviamo inoltre due slot M.2 PCI-Express Gen 4.0 x4, ed uno slot PCI-Express Gen 5.0 x16 per future schede grafiche discrete compatibili ed un’interfaccia di rete 2.5-Gigabit Ethernet con chip Dragon RTL8125BG di ultima generazione. Infine, è presente un rinnovato sistema di gestione dell’illuminazione, basato sulla tecnologia proprietaria Polychrome SYNC RGB. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento.
ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia bassa del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.
Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti dell’azienda deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.
Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente. ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.
Negli ultimi anni le enormi potenzialità e qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre.
Maggiori informazioni le trovate sul sito web ASRock.
PCH Intel Serie 800: Principali Caratteristiche Tecniche e Novità
Con il debutto di una nuova architettura Core, Intel prosegue la sua tradizione introducendo una linea aggiornata di chipset, in questo caso appartenenti alla Serie 800, progettati per garantire pieno supporto ai processori di 15ª generazione, noti con il nome in codice “Arrow Lake”.
Questa nuova famiglia di CPU segna un’importante svolta strategica per Intel, in quanto per la prima volta viene utilizzato un processo produttivo non proprietario per alcune componenti chiave. Negli ultimi anni, il colosso di Santa Clara ha affrontato significative difficoltà con le proprie tecnologie di produzione, che si sono rivelate meno competitive rispetto alle soluzioni proposte da concorrenti come TSMC.
Inizialmente, i processori Core 200S erano stati pianificati per sfruttare il nodo Intel 20A, ma le sfide legate alla maturazione di questa tecnologia hanno spinto l’azienda a rivedere i propri piani. La decisione è stata quella di affidarsi a TSMC, leader mondiale nella produzione su nodi avanzati, per garantire competitività sul mercato, contenere i costi e mantenere il passo con la concorrenza.
Intel ha quindi optato per una strategia di transizione: abbandonare temporaneamente il nodo 20A per concentrare le risorse sullo sviluppo del più avanzato nodo 18A, previsto per essere pienamente operativo entro la seconda metà del 2025. Da un lato, si tratta quindi di una scelta obbligata per affrontare le sfide produttive e restare competitiva; dall’altro, rappresenta un’opportunità per riorganizzare le priorità interne e puntare su innovazioni di lungo periodo.
Con i processori Arrow Lake e i chipset Serie 800, l’azienda mira non solo a consolidare la sua posizione nel mercato mainstream, ma anche a ristabilire la propria leadership tecnologica, guardando con fiducia a una futura indipendenza produttiva.
Rispetto alla generazione precedente, assistiamo a un cambiamento significativo dal punto di vista architetturale, con l’adozione, per la prima volta, di un design disaggregato. Intel ha abbandonato il tradizionale approccio monolitico, basato su un unico grande chip, in favore di un’architettura a chiplet.
Questo nuovo design prevede l’integrazione di più chip, ciascuno dedicato a specifiche funzionalità, che collaborano tra loro attraverso una tecnologia di packaging avanzata denominata Foveros 3D. Questo approccio consente maggiore flessibilità, scalabilità e ottimizzazione dei costi, pur garantendo prestazioni elevate e una maggiore efficienza energetica.
È evidente che, diversamente da quanto accaduto in passato, l’introduzione di un nuovo socket di connessione si è rivelata una scelta inevitabile per garantire il corretto supporto e l’alimentazione adeguata alle più recenti e innovative soluzioni. Si passa dunque dal socket LGA-1700, che ha accompagnato fedelmente i microprocessori Core dalla 12ª alla 14ª generazione, al nuovo LGA-1851.
Quest’ultimo è stato progettato per offrire una gestione energetica migliorata, capace di supportare carichi di lavoro più elevati, e per ottimizzare l’efficienza termica, rispondendo così alle crescenti esigenze prestazionali delle nuove CPU.
Dal punto di vista dimensionale, non si riscontrano differenze significative rispetto al precedente socket, il che rappresenta un vantaggio rilevante: viene infatti garantita la piena compatibilità con tutte le soluzioni di raffreddamento già disponibili sul mercato, purché dotate di certificazione LGA-1700.
In questa fase iniziale, l’azienda introduce esclusivamente il successore naturale del PCH di punta della generazione precedente, lo Z890, progettato per soddisfare le esigenze dell’utenza più avanzata. Questo chipset offre tutte le funzionalità di punta, come il supporto CPU IA e all’overclocking (sia del BCLK che del comparto di memoria), insieme a una maggiore flessibilità e ampie possibilità di espansione.
Il debutto delle varianti meno complete, appartenenti alle serie B e H, è stato invece posticipato, probabilmente fino al lancio delle soluzioni Arrow Lake a basso consumo, previsto per la prima parte del prossimo anno. Analogamente, è atteso in un secondo momento anche l’arrivo delle eventuali serie Q e W, rivolte principalmente alle workstation.
Questi chipset, orientati infatti ad un’utenza professionale, saranno privi di funzionalità avanzate di overclocking (se non al limite del comparto di memoria), ma punteranno su una maggiore affidabilità e specifiche ottimizzate per il lavoro intensivo, ad esempio grazie al supporto verso moduli di memoria ECC ed alla tecnologia Intel vPro migliorata.
Facendo un rapido confronto con il precedente modello di punta di pari fascia, ovvero il PCH Z790, le novità introdotte non possono essere definite sostanziali, ma sicuramente meritevoli di attenzione. Per quanto riguarda le funzionalità di rete viene ad esempio mantenuto un supporto integrato Ethernet LAN fino ad 1Gbps e Wi-Fi 6E, mentre opzionali saranno le Ethernet LAN 2.5Gbps e oltre, ed il Wi-Fi 7.
Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo modello di punta della linea, per l’appunto lo Z890, adottato da ASRock sulla soluzione in esame:
Dal diagramma della nuova piattaforma emerge che i microprocessori Arrow Lake-S di quindicesima generazione mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual Channel, ma con supporto esclusivo per moduli di memoria DDR5 ad alte prestazioni (compresi gli attesi moduli CUDIMM e CSODIMM), fino a ben 192GB complessivi (48GB su singolo banco). Il supporto per i “vecchi” moduli DDR4 viene quindi eliminato: non saranno disponibili nuove schede madri compatibili con questa tipologia di memoria, diversamente da quanto avveniva con le generazioni precedenti.
Osserviamo anche un sensibile aumento della velocità massima supportata, che raggiunge quota 6.400MT/s (contro i 4.800-5.600MT/s delle soluzioni delle passate generazioni), corrispondenti ad una bandwidth di ben 102,4GB/s.
Potenziato anche il Controller PCI-Express integrato nel microprocessore, ora in grado di gestire un massimo di 24 linee PCI-Express, 20 delle quali conformi al nuovo standard Gen 5.0, e quindi capaci di assicurare una banda doppia rispetto alla precedente generazione (32GT/s contro 16GT/s).
Il PCH è sempre collegato al microprocessore per mezzo di un Link DMI (Direct Media Interface) che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Con il nuovo DMI 4.0 vengono sfruttate ben otto linee PCI-Express 4.0 al fine di incrementare ulteriormente l’efficienza eliminando qualsiasi collo di bottiglia grazie ad una banda pari a ben 16GT/s.
Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z890 Chipset, include un sottosistema Audio High Definition e niente meno che ulteriori 24 linee PCI-Express Gen 4.0, eliminando, rispetto alla passata generazione, il supporto verso lo standard Gen 3.0, ormai obsoleto. La gestione di tutte queste porte è completa discrezione del produttore della scheda madre.
Appare innegabile una flessibilità indubbiamente maggiore rispetto al passato e sarà di conseguenza del tutto lecito attendersi soluzioni provviste di molteplici interfacce di collegamento M.2 PCI-Express oppure SATA Express, anche in configurazione mista, a supporto delle più prestanti unità di SSD di nuova generazione presenti sul mercato.
La gestione delle connessioni video (sempre fino a quattro display indipendenti) è ancora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti alla serie 9. Mantenuto il pieno supporto non soltanto alla risoluzione 4K UHD, ma anche all’HDR (High Dynamic Range) ed alla profondità colore a 10bit. Supportati gli standard HDMI 2.1, DisplayPort 2.1 ed eDP 1.4.
Al pari dei precedenti modelli anche i nuovi PCH della Serie 800 sono in grado di garantire il supporto nativo verso lo standard Thunderbolt 4 tramite connessione USB Type-C, vantando la piena compatibilità verso tutte le specifiche del protocollo USB4.
Rispetto alla passata generazione non viene incrementata la velocità di trasferimento (come al contrario avvenuto dalla seconda alla terza generazione), restando ancorati a quota 40Gb/s, ma verrà potenziato l’intero ecosistema, offrendo per la prima volta dock provvisti di ben quattro porte Thunderbolt e definendo uno standard universale per quanto riguarda il cavo, per il quale è prevista una lunghezza massima di 2 metri. Ricordiamo che lo standard Thunderbolt consente, tramite una singola connessione USB Type-C, il passaggio di dati, video e alimentazione.
Specifiche del genere appaiono più che sufficienti per gestire, ad esempio, una soluzione grafica discreta esterna (molto in voga in ambito mobile, al fine di espandere le potenzialità del comparto grafico integrato) oppure una coppia di monitor con pannelli 4K a 60Hz. Valori di tutto rispetto anche sotto il profilo energetico, con possibilità di alimentare periferiche esterne fino a ben 100W di potenza, includendo funzionalità di ricarica veloce.
Non manca un’ampia gamma di tecnologie pensate per garantire la massima sicurezza, andando a confermare le rodate Intel Platform Trust (PTT) e Intel Boot Guard, pensata per garantire la massima protezione durante la fase di avvio del sistema.
I nuovi PCH sono sviluppati per soddisfare le esigenze di utenti domestici e professionali, integrando un sistema di sicurezza a livelli multipli (Multi-Layer Security) progettato per proteggere i dati ed il sistema sulla base di tre livelli ben distinti:
- Advanced Threat Protections: Protezione avanzata contro minacce informatiche grazie a funzionalità hardware dedicate;
- Application & Data Protections: Mette in sicurezza applicazioni e dati critici, garantendo un ambiente affidabile per l’uso professionale;
- Below-the-OS Security: Protezione a livello di firmware per impedire attacchi sotto il sistema operativo.
Direttamente all’interno del chipset, inoltre, sono stati implementati tre engine indipendenti, aventi funzionalità specifiche:
- Converged Security & Manageability Engine (CSME): Gestisce la sicurezza del sistema e le funzionalità di gestione remota;
- Silicon Security Engine: Migliora la separazione degli spazi di indirizzamento (ad esempio, tra utente e supervisore), aumentando l’isolamento delle risorse;
- Graphics Security Controller: Protezione specifica per la gestione e il controllo delle funzionalità grafiche.
La combinazione di crittografia, protezione del firmware, gestione remota e isolamento delle applicazioni garantisce un elevato livello di protezione, adatto per scenari moderni di utilizzo intensivo.
ASRock Z890 Pro-A: Confezione e Bundle
La nuova scheda madre Z890 Pro-A di ASRock è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore taiwanese, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.
Esteticamente troviamo una colorazione di base bianca con finitura superficiale lucida e grafica molto accattivante, a tal punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione.
Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.
La confezione del prodotto si distingue per il suo design estremamente accattivante, caratterizzato da un tema moderno e sobrio. Questo aspetto non è solo estetico, ma è pensato per enfatizzare ulteriormente la solidità della rinomata linea di prodotti Pro Series.
Come vedremo nel corso del nostro articolo, queste nuove schede madri non si limitano a presentare un’estetica intrigante e una notevole attenzione ai dettagli, ma si contraddistinguono soprattutto per una costruzione robusta, che punta decisamente sulla “sostanza” come punto di forza. Questa robustezza le rende una base ideale per la realizzazione di sistemi ad alte prestazioni, stabili e duraturi nel tempo.
Un aspetto che sicuramente farà la gioia degli appassionati che amano mettere in mostra i componenti del proprio sistema è il design particolarmente curato e distintivo della scheda. Questo design non solo è visivamente attraente, ma è anche estremamente funzionale, rendendo la scheda perfetta per progetti di modding.
Oltre alla sua estetica e funzionalità, la scheda madre Pro Series offre una serie di caratteristiche tecniche avanzate che ne fanno una scelta eccellente per i costruttori di PC. Tra queste, troviamo un’ampia gamma di opzioni di connettività, una gestione termica efficiente e componenti di alta qualità che garantiscono una lunga durata e prestazioni affidabili.
Questi elementi combinati rendono la scheda madre non solo un elemento centrale del sistema, ma anche un componente che aggiunge valore e versatilità all’intera configurazione.
Nella parte anteriore della confezione, oltre ovviamente alla nomenclatura completa del prodotto e alla generosa immagine che ne mostra l’aspetto estetico, possiamo notare una serie di informazioni circa le sue principali caratteristiche, tra le quali citiamo l’adozione del nuovissimo chipset Z890, a garanzia della massima compatibilità con tutti i recenti microprocessori Intel Core Ultra 200S di quindicesima generazione, basati su architettura Arrow Lake-S, e contraddistinti dall’utilizzo del nuovo socket di connessione LGA-1851. Inoltre, spiccano riferimenti sul pieno supporto Thunderbolt 4, oltre che sulla tecnologia di illuminazione proprietaria Polychrome SYNC RGB.
Posteriormente ritroviamo la nomenclatura della scheda madre e le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. Come di consueto è data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, che includono tutta una serie di accorgimenti espressamente pensati per gli utenti più esigenti.
Il produttore assicura l’impiego di componentistica discreta e soluzioni all’avanguardia, espressamente pensate per garantire non soltanto le migliori prestazioni possibili, ma anche e soprattutto una maggiore stabilità e durevolezza nel tempo.
Tra questi è doveroso menzionare la presenza di una robusta circuiteria di alimentazione Dr.MOS da ben 16+1+1+1 Fasi digitali, particolati condensatori elettrolitici ad alta durata, nonché di un PCB da 6-Layer in fibra di vetro, contraddistinto da uno spessore superiore derivato da un più generoso strato di rame (2oz di rame), in grado di garantire una buona resistenza alle torsioni, minori temperature e maggiore efficienza in condizioni di lavoro fuori specifica.
Non mancano dettagli sulla presenza di un pannello I/O posteriore progettato per offrire un set di connessioni estremamente completo. Tra queste spiccano numerose porte USB, tra le quali una Type-C compatibile con la tecnologia Thunderbolt 4, una porta LAN 2.5GbE, predisposizione per antenne Wi-Fi e un pulsante dedicato alla funzionalità BIOS Flashback integrata.
La scheda madre realizzata dal produttore taiwanese si presenta come una soluzione estremamente completa, con il pieno supporto a tutti i più moderni standard attualmente disponibili sul mercato. Tra questi troviamo gli standard USB 3.2 Gen2x1/Gen2x2 e SATA III 6Gb/s, che garantiscono una gestione ottimale dei dispositivi di archiviazione. Inoltre, è possibile collegare unità SSD di ultima generazione dotate di interfaccia M.2 PCI-Express di tipo M-Key su bus PCIe Gen 5.0 x4, retrocompatibile con gli standard precedenti, per ottenere una larghezza di banda massima impressionante di 128Gb/s.
Per questa connessione, denominata “Blazing M.2”, l’azienda ha integrato un efficiente sistema di dissipazione del calore Full-Coverage, progettato appositamente per prevenire il fenomeno del Thermal Throttling. Questo sistema assicura che le prestazioni rimangano ai massimi livelli, anche durante carichi di lavoro intensi, garantendo così un’esperienza di utilizzo ottimale in ogni situazione.
Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard, una legenda delle connessioni offerte nel pannello posteriore I/O, ed una coppia di pratici codici QR che se scansionati consentiranno di accedere rapidamente a sito web ufficiale del prodotto ed alla pagina Facebook aziendale.
Su entrambi i lati della confezione non troviamo dettagli particolarmente rilevanti, ad eccezione del logo del produttore e della nomenclatura completa del prodotto. È presente, tuttavia, un avviso che segnala i potenziali rischi legati a un utilizzo improprio della batteria tampone CR2032 integrata nella scheda.
Nella parte inferiore della confezione viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, oltre che una piccola etichetta adesiva riportante tutti i vari codici identificativi e seriali della scheda madre.
Aprendo la confezione notiamo un’organizzazione interna curata: nella parte superiore è collocata la scheda madre, mentre in quello inferiore è presente buona parte del materiale fornito in dotazione. Alcune cose, infatti, sono state opportunamente collocate in una pratica scatoletta di cartone, sistemata ad incastro, nella parte superiore.
La scheda madre, come si può vedere dalle immagini, è avvolta in una busta antistatica per proteggerla da eventuali danni causati da urti o scariche elettrostatiche durante il trasporto.
Il bundle fornito in dotazione si presenta essenziale e include i seguenti elementi:
- 1 x Manuale d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
- 1 x Bustine con N°1 viti per il fissaggio di eventuali unità di storage M.2 PCI-Express;
- 2 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
- 1 x I/O Shield.
Scopriamo ora quali sono le principali specifiche tecniche dichiarate dal produttore.
ASRock Z890 Pro-A: Specifiche Tecniche
ASRock è un’azienda molto attiva sotto il profilo della ricerca di nuove tecnologie da implementare nei propri prodotti e riesce a spesso a proporre soluzioni innovative ed uniche nel loro genere, sia sotto il profilo prettamente hardware che in quello software.
La famiglia di schede madri Pro Series è progettata per offrire un equilibrio ideale tra prestazioni, affidabilità e convenienza, rappresentando una scelta eccellente per professionisti e utenti alla ricerca di soluzioni solide e versatili con un focus sulla sostanza. Ideali sia per workstation che per build desktop affidabili, queste schede madri garantiscono performance elevate in ambiti lavorativi, creativi o nel multitasking quotidiano, mantenendo un approccio essenziale e privo di inutili fronzoli estetici.
La nuovissima scheda madre Z890 Pro-A non fa certamente eccezione, presentandosi come una soluzione in formato standard ATX estremamente convincente. Come intuibile dalla nomenclatura tutto ruota attorno al nuovissimo chipset di punta Intel Z890, appositamente messo a punto dal colosso di Santa Clara, per assicurare la piena compatibilità con gli ultimi microprocessore Core Ultra 200S di quindicesima generazione, basati sull’architettura Arrow Lake-S e caratterizzati dall’adozione del nuovo socket di connessione LGA-1851.
Questa nuova piattaforma segna una svolta significativa rispetto al passato, con il definitivo abbandono del supporto alle memorie DDR4, ormai superate, a favore delle più moderne e performanti DDR5. Con questa scelta, Intel punta a ottimizzare l’interfaccia memoria e a ridurre i colli di bottiglia che potrebbero limitare le prestazioni dei nuovi processori. Un passo deciso verso l’adozione massiva delle memorie DDR5, che conferma l’impegno dell’azienda nel promuovere una piattaforma completamente rinnovata e ottimizzata per le tecnologie più avanzate.
La scheda madre in esame garantisce piena compatibilità con moduli di memoria Non-ECC in configurazione Dual-Channel, con doppio slot per canale (2SPC), consentendo l’installazione di un massimo di 256 GB di RAM. Questo risultato è possibile grazie al supporto per moduli ad alta densità da 64 GB ciascuno.
È importante sottolineare, tuttavia, che attualmente Intel certifica i processori Core Ultra 200S per un massimo di 192 GB di memoria, ottenibili utilizzando moduli da 48 GB già disponibili sul mercato. Per quanto riguarda la frequenza massima certificata in overclocking, viene raggiunta quota 4.533MHz (9.066MT/s), potendo contare anche sul pieno supporto alla tecnologia XMP 3.0 (Extreme Memory Profile) di Intel, con relativi profili preimpostati nell’SPD dei moduli stessi.
Oltre ai tradizionali moduli DIMM/UDIMM, sono pienamente supportati anche i tanto attesi moduli CUDIMM (Clocked Unbuffered Dual In-Line Memory Module), che permetteranno di raggiungere frequenze di clock superiori grazie alla presenza di un clock driver (CKD) integrato direttamente nel modulo, responsabile della rigenerazione del segnale di clock allo scopo di migliorare la stabilità.
Il produttore ha dotato questo modello di un buon PCB a 6 strati, realizzato con materiali di livello server e caratterizzato da uno spessore maggiorato, grazie all’adozione di un più generoso strato di rame (2oz).
A completare questa solida base, troviamo una robusta circuiteria di alimentazione Dr.MOS composta da ben 16+1+1+1 fasi digitali e coadiuvata da componentistica discreta di alto livello e connettori ad alta densità, progettata specificamente per soddisfare le elevate esigenze energetiche dei più recenti microprocessori Core Ultra 200S. Questo design non solo garantisce performance ottimali, ma assicura anche la massima stabilità operativa.
Per garantire temperature contenute anche sotto carico, sono state adottate diverse soluzioni avanzate per ottimizzare la dissipazione del calore delle componenti principali della scheda madre e delle periferiche collegate.
Tra queste spiccano i dissipatori di alta qualità progettati per il raffreddamento della circuiteria di alimentazione e del PCH, capaci di operare in modo efficiente senza l’ausilio di ventole dedicate.
Inoltre, è presente una soluzione Full-Coverage per il raffreddamento delle unità di archiviazione M.2 Gen5, ideale per mantenere elevate prestazioni anche durante carichi intensi.
La scheda madre offre inoltre il pieno supporto a ventole PWM e DC, con la possibilità di regolare con precisione la curva di funzionamento. Grazie alla tecnologia proprietaria FAN-Tastic, questa regolazione diventa estremamente intuitiva, rendendo il processo accessibile anche agli utenti meno esperti.
La scheda madre messa a punto dal produttore taiwanese appare estremamente completa sul fronte della connettività, offrendo pieno supporto a tutti i più moderni standard sul mercato.
Non manca il supporto agli standard USB 3.2 Gen2x1/Gen2x2 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia M.2 PCI-Express di tipo M-Key, su bus PCIe Gen 5.0 x4 (ovviamente retrocompatibile con lo standard precedente) al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 128Gb/s.
Trattandosi di una soluzione di fascia alta non poteva mancare il pieno supporto verso il più prestante standard di trasmissione USB 4.0/Thunderbolt 4 (una coppia di porte Type-C direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda), capace di garantire una velocità di trasferimento massima pari a ben 40Gb/s, ovvero il doppio rispetto a quella assicurata dallo standard Gen2x2.
Per la gioia dei videogiocatori più esigenti non manca un comparto audio integrato di ultima generazione, basato sul noto e collaudato Codec Realtek ALC897, capace di offrire la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.
Nulla da eccepire nemmeno per quanto riguarda il comparto di rete, per il quale è stata prevista l’adozione di un’interfaccia di tipo 2.5-Gigabit Ethernet basata sul validissimo controller Realtek Dragon RTL8125BG.
Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della nuova Z890 Pro-A così come dichiarate dal produttore:
Le specifiche tecniche dichiarate evidenziano l’impegno dell’azienda taiwanese nel creare un prodotto completo e versatile, in grado di soddisfare ogni tipo di utenza. Anche i videogiocatori più esigenti potranno apprezzare questa scheda madre, che rappresenta una base solida e affidabile per la realizzazione di un sistema da gioco potente, stabile e dalle prestazioni elevate.
La lista completa delle CPU attualmente supportate la trovate qui, mentre il QLV delle Memorie RAM è disponibile qui. La scheda è ovviamente pronta per supportare senza problemi il sistema operativo Microsoft Windows 11.
ASRock Z890 Pro-A – Layout
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile al seguente indirizzo.
Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio questa nuova proposta di ASRock.
ASRock Z890 Pro-A: La scheda
Iniziamo la nostra analisi della Z890 Pro-A esaminando da vicino il PCB, un elemento fondamentale per valutare la qualità costruttiva di una scheda madre. Al primo contatto, la solidità e la robustezza del PCB risultano più che buono, trasmettendo una sensazione di alta qualità e cura nei dettagli.
Il grado di rigidità è degno di nota, un aspetto che non solo previene eventuali torsioni, ma assicura anche una maggiore longevità, specialmente in condizioni di utilizzo intenso o ambienti sfavorevoli.
Questa scheda utilizza un PCB a sei strati, realizzato in fibra di vetro e caratterizzato da uno spessore maggiore, ottenuto grazie all’impiego di un quantitativo superiore di rame (2 oz). Un PCB di questo tipo non solo contribuisce a migliorare la dissipazione termica, riducendo le temperature operative, ma consente anche di ottenere prestazioni superiori e una maggiore stabilità del sistema.
È indubbiamente una scelta progettuale che sottolinea l’attenzione dell’azienda verso gli utenti più esigenti, offrendo una piattaforma progettata per durare nel tempo e per eccellere in ogni situazione.
La colorazione nera del PCB, arricchita da una finitura semi-lucida, si sposa perfettamente con l’accattivante grafica in stile “Pro Series“, conferendo alla scheda un aspetto sobrio e minimale. Un design che non manca di catturare l’attenzione di chi apprezza la sostanza unita all’estetica essenziale. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 24.4 cm.
Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, escludendo ovviamente il backplate del meccanismo di ritenzione del processore che, come spesso accade, è di produzione LOTES.
Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, con componenti posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è infatti davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio.
In posizione centrale spicca il nuovo socket di connessione LGA-1851, in grado di assicurare pieno supporto verso tutte le soluzioni Core Ultra 200S di quindicesima generazione, meglio note agli appassionati con il nome in codice Arrow Lake e sviluppate, per la prima volta, con tecnologia produttiva non proprietaria, ma bensì da parte della taiwanese TSMC.
La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi.
Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da LOTES, si basa sulla medesima logica di apertura/chiusura già osservata nelle soluzioni delle passate generazioni. Per quanto riguarda le dimensioni del socket e l’interasse tra i fori di fissaggio, non si rilevano variazioni significative.
Questo aspetto garantisce la compatibilità con la maggior parte dei sistemi di dissipazione già disponibili sul mercato e certificati per il socket LGA-1700, rendendoli perfettamente adattabili e pienamente efficaci anche su questa nuova piattaforma.
La scheda madre adotta una robusta circuiteria alimentazione digitale composta da ben 16+1+1+1 fasi (CPU Vcore + VCCSA + VCCGT + VNNAON), espressamente progettata per garantire un’eccellente stabilità e durevolezza nel tempo, anche in condizione di overclocking elevato.
Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di indubbia qualità, tra cui condensatori elettrolitici in alluminio taiwanesi AP-CON 5K Silver da ben 1000uF, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggiore ciclo di vita e induttanze “Premium Power Choke” in grado di supportare 60A di corrente per ogni singola fase.
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio di generose dimensioni, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress. Il fissaggio alla piastra avviene mediante l’utilizzo di viti e tradizionali clip plastiche, mentre il contatto con le componenti avviene mediante Pad termo–conduttivi di buona qualità.
La configurazione delle fasi di alimentazione prevede per il circuito CPU Vcore un design parallelo da 16 Fasi, gestite, assieme alla fase dedicata al circuito VCCSA ed a quella dedicata al circuito VCCGT, da un controller di ultima generazione prodotto da Richtek Technology, precisamente il modello RT3638AJ Triple Channel PWM Controller, capace di assicurare la piena compatibilità con le specifiche Intel IMVP9.2, oltre che un eccellente livello di accuratezza unitamente ad una ridotta perdita di potenza.
Il collegamento in coppie delle fasi consente una migliore distribuzione del carico, riducendo il calore generato e migliorando l’efficienza complessiva del sistema di alimentazione.
Anche il circuito VNNAON a singola fase è stato affidato a componenti di qualità. In particolare, il produttore ha scelto un controller di ultima generazione prodotto da Richtek e riportante la serigrafia “UV=AK BY1”, mentre per quanto riguarda i MOSFET troviamo degli ottimi DC39F2BX N-Channel e DEC3908CX N-Channel, rispettivamente per quanto riguarda il Low-Side e l’High-Side, operanti in coppia.
Precisiamo che in questa nuova piattaforma, il circuito VNNAON (Always On Voltage) svolge un ruolo fondamentale, alimentando diverse tensioni interne del processore, comprese le interfacce D2D (die-to-die), che consentono la comunicazione tra le diverse parti del chip.
Questo circuito fa parte del sistema di gestione delle tensioni (Voltage Multiplexer), che regola l’alimentazione di diversi blocchi del processore, tra cui i core e il ring bus (il sistema di interconnessione interno), fungendo da tensione minima di riferimento nei meccanismi di risparmio energetico, in modo da assicurare che il processore mantenga un funzionamento stabile anche quando opera a bassi consumi.
Il produttore ha scelto di affidarsi, per quanto riguarda i MOSFET, all’americana Vishay Siliconix, adottando, sia per quanto riguarda il circuito CPU Vcore e sia per i circuiti VCCGT e VCCSA, degli ottimi SiC623 TrenchFET 60A VRPower Integrated Power Stage, all’interno dei quali è presente sia il MOSFET Low-Side e sia l’High-Side.
Questi MOSFET, inoltre, offrono livelli superiori di affidabilità, precisione ed efficienza rispetto alle implementazioni Dr.MOS delle generazioni precedenti. Come anticipato, ognuno di questi stadi potenza è accreditato per assicurare un massimo di 60A di corrente continua.
Ne consegue la possibilità di gestire un output pari a ben 960A sul solo circuito dedicato al CPU Vcore, più che sufficiente, quindi, anche nel caso di overclocking particolarmente spinti del microprocessore di punta della famiglia Core Ultra 200S, pur tenendo conto dell’inevitabile perdita di efficienza dei MOSFET all’aumentare sia del carico sugli stessi che delle loro condizioni operative in termini di temperatura.
Per quanto riguarda invece la singola fase dedicata al circuito VCCSA sono stati scelti MOSFET DC39F2BX N-Channel e DEC3908CX N-Channel, rispettivamente per quanto riguarda il Low-Side e l’High-Side, operanti in coppia.
Come evidenziato nelle immagini, anche il circuito VCCGT a singola fase è stato affidato a componenti di qualità. In particolare, il produttore ha scelto un controller di ultima generazione marchiato UPI Semiconductor, precisamente il modello UP1537P, affiancato anche in questo caso da MOSFET DEC3908CX N-Channel.
L’azienda, come di consueto, ha posto grande attenzione alla protezione e all’affidabilità del sistema anche su questo modello, implementando la tecnologia proprietaria Full Spike Protection, comprensiva di un’ampia gamma di soluzioni hardware progettate per salvaguardare le componenti critiche della scheda madre e garantire un funzionamento stabile e sicuro, anche in condizioni di utilizzo estreme.
Tra queste troviamo avanzati sistemi di protezione per l’umidità (Dehumidifier), per le scariche elettrostatiche (ESD Protection), per sovratensioni causate da eventuali malfunzionamenti dell’alimentatore di sistema (Surge Protection) e per i picchi improvvisi e violenti di voltaggio, causati ad esempio dai temporali (Lightning Protection).
Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica dei nuovi microprocessori Core Ultra 200S di quindicesima generazione, anche in previsione di operare in condizioni al di fuori delle specifiche di riferimento, è stata prevista una coppia di connettori di alimentazione supplementari a 12v di tipo 8-Pin EPS.
L’azienda ha previsto per questo connettore un’elevata densità al fine di assicurare una sensibile riduzione della perdita di potenza unita ad un abbassamento della temperatura del connettore stesso.
Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR5. La scheda garantisce piena compatibilità con moduli di memoria Non-ECC in configurazione Dual-Channel, con doppio slot per canale (2SPC), consentendo l’installazione di un massimo di 256 GB di RAM. Questo risultato è possibile grazie al supporto per moduli ad alta densità da 64 GB ciascuno.
È importante sottolineare, tuttavia, che attualmente Intel certifica i processori Core Ultra 200S per un massimo di 192 GB di memoria, ottenibili utilizzando moduli da 48 GB già disponibili sul mercato. Per quanto riguarda la frequenza massima certificata in overclocking, viene raggiunta quota 4.533MHz (9.066MT/s), potendo contare anche sul pieno supporto alla tecnologia XMP 3.0 (Extreme Memory Profile) di Intel, con relativi profili preimpostati nell’SPD dei moduli stessi.
Oltre ai tradizionali moduli DIMM/UDIMM, sono pienamente supportati anche i tanto attesi moduli CUDIMM (Clocked Unbuffered Dual In-Line Memory Module), che permetteranno di raggiungere frequenze di clock superiori grazie alla presenza di un clock driver (CKD) integrato direttamente nel modulo, responsabile della rigenerazione del segnale di clock allo scopo di migliorare la stabilità.
Al pari di numerose soluzioni sul mercato anche questa scheda madre adotta una topologia di tipo Daisy-Chain per quanto riguarda gli slot di memoria. In questo particolare tipo di configurazione viene privilegiato l’utilizzo dei canali primari (A2-B2), per i quali sono state opportunamente previste piste più corte e quindi capaci di assicurare un segnale elettrico più pulito e con meno interferenze, al fine di facilitare il raggiungimento di frequenze di clock più elevate in modo stabile.
Questo modello, inoltre, implementa l’esclusiva funzionalità brevettata Memory OC Shield, espressamente pensata per ridurre le interferenze elettromagnetiche (EMI), potenzialmente dannose durante l’overclocking del comparto di memoria, andando così ad incrementare la stabilità e l’affidabilità a frequenza di clock elevate.
In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli, ed una batteria di LED dedicati all’utile funzionalità proprietaria POST Status Checker (PSC), per l’identificazione immediata di eventuali problemi di funzionamento della macchina.
Non mancano, inoltre, un utile connettore USB 3.2 Gen2x2 (20Gbps) Type-C Front-Panel, ed un header per la gestione di una coppia di porte USB 3.2 Gen1 (5Gbps) supplementari. Precisiamo che la gestione di tutte queste connessioni è affidata al nuovo chipset di Intel.
Sempre in quest’area osserviamo un paio di header dedicati al collegamento di eventuali strisce a LED RGB. Nello specifico troviamo dei tradizionali header “addressable RGB LED” da 3-Pin (5V/Data/GND), compatibili con strisce RGB WS2812B da massimo 3.0A/5V (15W) e di lunghezza preferibilmente non superiore ai due metri.
Le possibilità di espansione sono indubbiamente interessanti, garantite dalla presenza di uno slot PCI-Express Gen 5.0 x16 (ovviamente retro-compatibile con lo standard di terza e quarta generazione), due slot PCI-Express Gen 4.0 x4 ed uno slot PCI-Express Gen 4.0 x1, utili, ad esempio, per l’installazione di schede audio dedicate, unità di memorizzazione o eventuali controller supplementari.
Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio. Per lo slot di espansione principale PCI-Express Gen 5.0 è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposto a stress elevato, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D discrete.
Nell’area in basso a destra sono presenti quattro porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management” e la cui gestione è affidata al nuovissimo PCH Z890 di Intel.
Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s e implementano il pieno supporto anche verso le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10, Intel Rapid Storage 20 e Volume Management Device (VMD).
Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la Z890 Pro-A prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm di lunghezza.
Nello specifico la scheda dispone di un connettore su bus PCI-Express 5.0 x4, capace di assicurare una bandwidth di ben 128Gb/s, ed in grado di sfruttare le linee di quinta generazione messe a disposizione dai più recenti microprocessori Core Ultra 200S.
Troviamo, inoltre, ulteriori tre connettori su bus PCI-Express 4.0 x4, limitati (si fa per dire) ad una bandwidth massima pari a 64Gb/s. Uno di questi è collegato direttamente al microprocessore, mentre gli altri due sono gestiti dal nuovo chipset Z890 di Intel.
Sono pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali. Non manca, anche in quest’occasione, il pieno supporto verso le tecnologie RAID 0, 1, 5 e 10.
Il produttore, come mostrano le immagini, ha adottato un particolare heatsink in alluminio di tipo “Full-Coverage M.2“, progettato per garantire un’efficace dissipazione del calore generato dalle sempre più potenti unità Gen 5.0 presenti sul mercato. Questo design consente di prevenire il fenomeno del Thermal Throttling, assicurando prestazioni elevate e costanti anche nelle situazioni più impegnative.
Nelle vicinanze osserviamo il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e del controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un Nuvoton NCT6686D.
La gestione dell’audio è affidata all’ormai noto Codec Realtek ALC897, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
Grazie alle migliori tecnologie proprietarie vengono offerti all’utente tutti gli strumenti necessari per attuare una serie di miglioramenti sulla qualità della riproduzione, al fine di ottenere un suono chiaro e cristallino in qualsiasi ambito di utilizzo, dall’ascolto dei propri brani musicali preferiti, alle più impegnative sessioni di gioco.
Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre. L’utilizzo di condensatori audio APAQ ad alta qualità, inoltre, incrementa ulteriormente la pulizia e l’equilibratura del suono, raggiungendo un livello tale da soddisfare anche gli audiofili più esigenti.
La scheda dispone di un’interfaccia di rete 2.5-Gigabit Ethernet (10/100/1000/2500 Mb/s) basata su controller Realtek. Nello specifico troviamo un rodato Dragon RTL8125BG capace di assicurare prestazioni ottimali grazie ad un utilizzo veramente molto limitato del processore centrale durante il normale funzionamento.
Non manca un connettore M.2 E-Key dedicato all’eventuale installazione di un modulo WiFi/Bluetooth da parte dell’utente, così da poter contare, all’occorrenza, su di un’interfaccia di rete di tipo wireless. Ricordiamo che lo Shield I/O in dotazione prevede la foratura necessaria per procedere al fissaggio delle eventuali antenne.
Come di consueto, nella parte inferiore della scheda madre sono posizionati numerosi connettori utili per personalizzare e completare il sistema. Tra questi troviamo:
- Connettori per ventole (PWM e DC) e per il controllo del flusso d’aria;
- Connettori per audio e USB 2.0, destinati a periferiche interne e dispositivi esterni;
- Header per strisce LED RGB e ARGB, per una gestione avanzata dell’illuminazione;
- Jumper Clear CMOS, per ripristinare rapidamente le impostazioni di fabbrica del BIOS;
- Il pannello di collegamento per le funzionalità dello chassis, come pulsanti e indicatori.
La scheda madre messa a punto da ASRock offre un ampio numero di porte USB per soddisfare ogni esigenza di connettività. In dettaglio, sono presenti 6 porte USB 3.2 Gen 1 Type-A (5 Gbps), di cui quattro accessibili direttamente dal pannello posteriore I/O e due utilizzabili tramite l’apposito header on-board.
Sempre sul pannello I/O troviamo una porta USB 3.2 Gen 2×1 (10 Gbps) Type-A e una connessione USB 3.2 Gen 2×2 (20 Gbps) Type-C, estremamente performante. Inoltre, una seconda connessione USB 3.2 Gen 2×2 (20 Gbps) è disponibile tramite l’header Front Panel Type-C integrato sulla scheda. La gestione di tutte queste porte è affidata interamente al nuovo chipset Z890 di Intel.
Come evidenziato nell’articolo, questo modello di punta della nuova linea di chipset per la piattaforma LGA-1851 presenta un TDP estremamente contenuto di soli 6W, rendendo più che adeguate soluzioni di raffreddamento passive. Il produttore ha infatti previsto un dissipatore di calore in alluminio di dimensioni relativamente contenute ed esteticamente curato in modo tale da riprendere i tratti minimali caratteristici della nuova linea di prodotti Pro Series.
Non manca, inoltre, il pieno supporto verso l’ancor più prestante standard USB 4.0/Thunderbolt 4 da ben 40Gbps, con una connessione Type-C collocata nel pannello posteriore I/O della scheda. Per garantire un’elevata integrità del segnale, considerando l’alta velocità di trasferimento, è stato integrato un retimer, nello specifico un Intel JHL9040R, progettato per compensare le perdite di segnale causate dalle lunghe tracce sul PCB, ridurre il jitter e minimizzare le interferenze.
Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:
- 1 x Switch BIOS Flashback;
- 1 x Uscita video HDMI 2.1;
- 1 x Uscita video DisplayPort 1.4 w/DSC;
- 3 x Audio Jack;
- 4 x Porte USB 2.0 Type-A (colore nero);
- 2 x Porte USB 3.2 Gen1 (5Gbps) Type-A (colore blu)
- 1 x Porta USB 3.2 Gen2x1 (10Gbps) Type-A (colore azzurro);
- 1 x Porta USB 3.2 Gen2x2 (20Gbps) Type-C (colore nero);
- 1 x Porta USB 4.0/Thunderbolt 4 (40Gbps) Type-C (colore azzurro);
- 1 x Porta LAN RJ45 2.5-Gigabit.
Questa scheda madre, inoltre, è tra le soluzioni del marchio taiwanese ad implementare la tecnologia BIOS Flashback, espressamente pensata per consentire la riprogrammazione senza la necessità di avviare il sistema (anche in assenza di componenti principali come CPU, RAM etc.), semplicemente copiando il file BIOS, opportunamente rinominato (“creative.rom”), nella root di una comune pendrive USB formattata con file system FAT32, e premendo l’apposito pulsante collocato nel pannello posteriore I/O della scheda madre, a fianco della porta USB dedicata.
Il produttore ha progettato il generoso dissipatore della sezione di alimentazione in modo tale che funzioni anche da copertura per il pannello I/O. Questa soluzione non solo offre una protezione fisica alle componenti vicine al pannello, ma contribuisce anche a prevenire l’accumulo di polvere e a schermare le parti critiche dalle scariche di elettricità statica.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.
ASRock Z890 Pro-A: Uno sguardo al BIOS
La nuova Z890 Pro-A utilizza un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, denominato “ASRock UEFI”, che si distingue per la sua semplicità e intuitività, risultando perfettamente accessibile anche per gli utenti meno esperti. L’interfaccia è caratterizzata da un design accattivante, perfettamente in linea con lo stile distintivo “Pro Series”, caratterizzato da un tema moderno e dinamico. Le opzioni sono organizzate in modo logico e intuitivo, rendendo semplice la navigazione e la gestione delle numerose impostazioni previste.
Le nostre prove sono state effettuate utilizzando l’ultima versione beta del BIOS disponibile sul sito del produttore al momento della stesura di questo articolo (2.22.AS05). Questa release ha introdotto il supporto più aggiornato e le ottimizzazioni più recenti per i nuovi microprocessori Intel, grazie all’integrazione dell’ultimo microcode ufficiale 0x114 e della versione più recente del firmware ME (19.0.0.1854V2.2). Entrambi gli aggiornamenti si sono rivelati fondamentali per risolvere alcune problematiche prestazionali, prevalentemente in ambito gaming, segnalate e confermate dalla stessa Intel poco dopo il debutto ufficiale delle soluzioni Core Ultra 200S.
Come da abitudine ormai consolidata, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese prevede una doppia interfaccia, così da consentirne lo sfruttamento sia da parte degli utenti meno esperti e sia da quelli più avanzati. L’interfaccia predefinita, visualizzata al primo accesso premendo il tasto “CANC”, è la modalità “EZ Mode”, progettata per essere estremamente intuitiva e user-friendly, allo scopo di facilitare la configurazione iniziale del sistema e offrire un accesso rapido alle impostazioni principali senza la necessità di navigare attraverso opzioni avanzate più complesse.
In questa modalità semplificata verranno mostrate all’utente solamente le informazioni sul sistema (inclusi i dettagli circa le temperature di esercizio, la velocità di rotazione delle ventole e le principali tensioni di alimentazione) e concessa la modifica di un quantitativo limitato di opzioni, tra le quali la data e l’ora, la lingua, l’attivazione o meno della tecnologia Intel XMP, la sequenza delle periferiche di avvio e poco altro.
Sempre in questa modalità semplificata, è possibile accedere a una serie di opzioni utili, tra cui:
- Una sezione di aiuto per supportare gli utenti nella configurazione;
- La possibilità di passare rapidamente alla più completa “Advanced Mode”, utilizzando anche semplicemente il tasto F6;
- Funzioni per il ripristino delle impostazioni di fabbrica;
- Informazioni dettagliate su componenti come il microprocessore e le memorie RAM installate.
Inoltre, sono disponibili diverse funzionalità esclusive di ASRock, che rendono questa modalità particolarmente pratica:
- Instant Flash per l’aggiornamento del BIOS di sistema;
- Polychrome RGB, in questo caso limitato all’attivazione o disattivazione dell’illuminazione;
- Fan-Tastic Tuning, con la possibilità di impostare curve ventola personalizzate, per ottimizzare il raffreddamento in base alle esigenze specifiche del sistema.
Premendo come anticipato il tasto “F6” sulla tastiera sarà possibile accedere alla “Advanced Mode”, espressamente dedicata all’utenza più avanzata e capace di assicurare una gestione ed un tuning completo del proprio sistema. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Nella parte destra è presente una colonna che ci accompagnerà per tutta l’esplorazione del BIOS, indipendentemente dalla sezione che andremo a scegliere. In questa colonna troviamo dati in tempo reale sull’hardware del sistema, come ad esempio le temperature di CPU e scheda madre, le tensioni operative principali, dettagli sul microprocessore e sulle memorie RAM in uso. Spostandoci invece nella parte superiore troveremo le otto macro-sezioni che compongono la modalità Advanced, che nello specifico sono:
- Main;
- OC Tweaker;
- Advanced;
- Tool;
- H/W Monitor;
- Security;
- Boot;
- Exit.
Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, memoria complessiva e distribuzione della stessa sugli slot della motherboard.
Troviamo come di consueto la possibilità di andare ad impostare la data e l’ora, oltre che la lingua. Accedendo alla funzione “My Favorite”, contrassegnata da un’icona a forma di stella, sarà possibile salvare le opzioni più frequentemente utilizzate. In questo modo, sarà più facile trovarle rapidamente senza doverle cercare tra le diverse sezioni.
La sezione OC Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati di overclock. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese appare abbastanza completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione.
Una delle innovazioni più significative di questa nuova piattaforma consiste nella separazione del Base Clock (BCLK) tra le diverse componenti del processore, in particolare tra le Compute Tile (unità di calcolo principali) e il SoC Tile (System-on-Chip).
Questo approccio assicura un controllo più granulare e, di conseguenza, maggiore flessibilità nell’overclocking e nell’ottimizzazione delle prestazioni. Questa caratteristica sarà ovviamente gradita dagli appassionati, che potranno così beneficiare di un più ampio margine di manovra in fase di overclocking, in aggiunta alla semplice variazione del moltiplicatore.
Un’altra interessante novità, introdotta con i microprocessori di settima generazione e tuttora riconfermata riguarda la possibilità di impostare una frequenza operativa in offset qualora vengano sfruttate le istruzioni AVX. Gli applicativi in grado di far uso massiccio di questo particolare set di istruzioni, infatti, sono notoriamente in grado di generare un elevato carico di lavoro sul microprocessore, spesso causando instabilità anche in overclock apparentemente rock-solid.
Grazie alla funzionalità AVX Offset sarà possibile evitare l’insorgere di questo genere di problematiche, semplicemente prevedendo una riduzione automatica della frequenza operativa del microprocessore rispetto a quella massima prevista per l’utilizzo normale del sistema. Questa funzione, nonché moltissime altre, tra le quali le impostazioni avanzate delle tecnologie SpeedStep, EIST, C-State, CPU Over Temperature Protection, Thermal Velocity Boost (TVB), Turbo Boost ed Enhanced Turbo, è inclusa nell’utilissima e ricca sotto-sezione “CPU Configuration”.
Le opzioni avanzate dedicate al comparto di memoria sono davvero numerose e consentono un’ottimizzazione veramente molto accurata, con possibilità di mettere mano alle varie latenze (Primarie, Secondarie, Terziarie etc.), nonché alle funzionalità della nuova tecnologia Intel XMP 3.0.
Sempre nella stessa sezione viene offerta la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (massimo dieci profili).
Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano per lo meno le impostazioni più importanti, oppure di salvare comodamente degli screenshot su pendrive USB semplicemente premendo il tasto F12 sulla tastiera.
Nella sezione successiva, denominata Advanced, troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni della CPU (attivazione/disattivazione dei Core integrati, personalizzazione dei vari C-State, virtualizzazione, funzioni avanzate del TPM etc.) e relativa componente grafica integrata (attivazione/disattivazione, selezione del quantitativo di memoria dedicato), delle periferiche integrate (porte USB, SATA/M.2, LAN, controller HD Audio, Thunderbolt etc.), del chipset (velocità degli slot PCI-Express, supporto Re-Size BAR).
È possibile, inoltre, impostare manualmente la sezione del BIOS che si desidera venga caricata immediatamente dopo l’accesso, la colorazione del testo, e il supporto verso la risoluzione Full-HD 1080p.
La sezione Tools offre l’accesso a varie utility integrate, tra cui l’Instant Flash per l’aggiornamento del BIOS di sistema e l’utile funzione SSD Secure Erase per la cancellazione sicura della propria unità allo stato solido (compresi i dischi M.2 NVMe).
Sempre all’interno di questa sezione è prevista la possibilità di configurare in modo rapido il sistema di illuminazione presente, basato su tecnologia proprietaria Polychrome RGB, oltre che di abilitare la funzione “Auto Driver Installer”, che provvederà a ricercare ed eventualmente installare i principali driver necessari al funzionamento della macchina direttamente al primo accesso al sistema operativo.
Segue la sezione H/W Monitor, nella quale sarà possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole e le principali tensioni di alimentazione. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole, compresa una personalizzazione avanzata della curva operativa grazie alla funzionalità “Fan-Tastic”, e delle eventuali pompe a liquido collegate agli header dedicati, ed i controlli sulle temperature.
Nella sezione Security possiamo impostare le password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware, accedere alle impostazioni avanzate Intel Platform Trust Technology, ed abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1 o 10/11.
La sezione Boot è invece dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro pc, oltre che delle varie funzionalità previste dalle recenti edizioni dei sistemi operativi Microsoft, quali ad esempio il Fast Boot ed il pieno supporto alle modalità UEFI, incluse le impostazioni avanzate del CSM (Compatibility Support Module).
Sempre in questa sezione è possibile attivare la funzione Boot Failure Guard che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe-mode per poter entrare nel BIOS e modificare i parametri operativi.
Infine nella sezione Exit saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default.
Il BIOS messo a punto da ASRock per questa sua nuovissima scheda madre appartenente alla famiglia Pro Series ci è sembrato molto stabile e più che adeguato a sfruttarne le potenzialità in modo più che soddisfacente.
Ci troviamo in ogni caso dinanzi ad una piattaforma del tutto nuova, di conseguenza è altamente probabile che, soprattutto in questo primo periodo, emergano problematiche più o meno importanti.
Vi consigliamo, quindi, di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.
ASRock Z890 Pro-A: Polychrome SYNC RGB
La nuova ASRock Z890 Pro-A, pur non prevedendo alcun LED o zone di illuminazione specifiche direttamente on-board, supporta comunque la tecnologia proprietaria Polychrome SYNC RGB.
Questa soluzione consente di gestire e sincronizzare in tutta semplicità l’illuminazione RGB di periferiche e dispositivi compatibili eventualmente collegati, come sistemi di dissipazione per CPU, ventole, moduli di memoria RAM e cabinet con illuminazione integrata.
Come abbiamo precisato nella sezione precedente questa tecnologia è eventualmente gestibile, seppur in maniera abbastanza limitata, direttamente all’interno del BIOS.
Per questo motivo, oltre che per una questione di praticità ed immediatezza, ci sentiamo di consigliare l’installazione del software di gestione dedicato in ambiente Windows, liberamente scaricabile accedendo alla pagina web del prodotto (link diretto al download).
Una volta completato lo scaricamento del file e la successiva installazione sul nostro computer, ci troveremo immediatamente di fronte ad un’interfaccia indubbiamente molto aggressiva, con una grafica che molto intuitiva che va a richiamare i tratti distintivi del marchio e del prodotto stesso.
Il programma messo a punto dall’azienda taiwanese consente una completa gestione dell’illuminazione, della luminosità e degli effetti (statico, a ritmo di musica, ciclo di colori, flash, onda e colori casuali).
Attraverso il programma sarà possibile gestire, in maniera del tutto indipendente, tutte le eventuali strisce a LED RGB connesse agli appositi header presenti sulla scheda madre, sia di tipo 4-Pin 12V RGB che di tipo 3-Pin 5V Addressable RGB, capaci di assicurare la piena personalizzazione di ogni singolo LED presente.
Sistema di Prova e Metodologia di Test
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore Core di quindicesima generazione per sistemi desktop Core Ultra 7 265K 20C/20T “Arrow Lake-S”, gentilmente fornito dal negozio Licci Dario PC & Gaming Solutions, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre in esame Z890 Pro-A, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Default: Intel Core Ultra 7 265K (Default) / Intel Default Mode / Memorie RAM 3.200MHz (6.400MT/s) – Gear2/IMC:MCLK (1:2) 1.600MHz – Timing CL51-51-51-102-2T – 1,20V;
Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di Intel per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione).
Di conseguenza abbiamo sfruttato il preset prestazioni “Intel Default Mode”, che prevede l’impostazione predefinita dei Power Limit (PL1 e PL2) a 250W e ICCMAX a 347A, e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Arrow Lake-S e a moduli Single Rank in configurazione 1 DPC (singolo modulo per canale) su scheda madre 2 SPC (due slot per canale), ovvero 3.200MHz (6.400MT/s).
- OC-Daily: Intel Core Ultra 7 265K (5.5GHz P-Core – 4.8GHz E-Core) / ASRock Extreme Mode / Memorie RAM 3.600MHz (7.200MT/s) – Gear2/IMC:MCLK (1:2) 1.800MHz – Timing CL34-42-42-84-2T – 1,40V;
Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di sono indubbiamente notevoli, ma noi ci siamo limitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.
Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo fatto uso del preset prestazioni “ASRock Extreme Mode”, che prevede l’impostazione dei Power Limit (PL1 e PL2) a 4096W e ICCMAX a 512A, ed aumentato le frequenze di clock sino a raggiungere quota 5.5GHz sui P-Core e 4.8GHz sugli E-Core, applicando una tensione di alimentazione effettiva pari ad 1.3V.
Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede una coppia di moduli Lexar ARES RGB da 16GB ciascuno di capacità, accreditati di una frequenza operativa pari a ben 3.600MHz (7.200MT/s), è semplicemente bastato impostare l’apposito moltiplicatore DRAM e attivare il profilo XMP previsto, mantenendosi in specifica.
La scheda grafica utilizzata, una Inno3D GeForce RTX 4070 iCHILL X3, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.920MHz/1.313MHz/2.535MHz). I driver utilizzati sono gli NVIDIA Game Ready 566.14, provvisti di certificazione WHQL.
Il sistema operativo, Microsoft Windows 11 Pro X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 24H2 – build 26100.2894).
Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:
Prestazioni Rendering e Calcolo
- Cinebench R20 64bit;
- Cinebench R23 64bit;
- Cinebench 2024 64bit;
- POV Ray 3.7 64bit;
- V-Ray 6 Benchmark 6.00.01 64bit;
- Indigo Benchmark 4.4.15 64bit;
- Corona Benchmark 10 64bit;
- Blender 4.3.0 64bit;
- Geekbench Pro 6.3.0;
- Geekbench AI 1.2.0;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- Fritz Chess Benchmark v4.3;
- PYPrime 2.0;
- AIDA64 Extreme 7.50.7200;
- Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 10.0.1.18.
Prestazioni Multimedia, Web Browsing e Compressione
- Google Chrome 64bit;
- WinRAR 7.01 64bit;
- 7-Zip 24.09 64bit;
- VeraCrypt 1.26.15;
- HWBOT RealBench 2.44;
- UL 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.179;
- UL 3DMark Advanced Edition v2.30.8348;
- UL PCMark 10 Professional Edition v2.2.2704 64bit;
- UL Procyon Professional Edition v2.10.1542 64bit;
- Unigine2 Superposition Benchmark v1.1.
Prestazioni Giochi
- Assassin’s Creed Mirage – DX12;
- F1 2022 – DX12;
- Horizon Zero Dawn Remastered – DX12;
- Shadow of the Tomb Raider – DX12;
- Watch Dogs: Legion – DX12.
Prestazioni Controller (USB 3.2 Gen2x1 & 3.2 Gen2x2 / SATA III 6Gb/s / M.2 PCIe Gen4x4 & Gen5x4)
- Crystal Disk Mark 8.0.6;
- ATTO Disk Benchmark 4.01.0f1.
Ora siamo pronti per andare ad osservare i risultati da noi ottenuti.
Prestazioni Rendering e Calcolo
I nuovi Cinebench R20, R23 e 2024 sono una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.
Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. È possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nei grafici i punteggi finali dei relativi rendering con 1Core/1Thread e fino a 20Core/20Thread.
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering della scena di riferimento “Benchmark.pov”, a risoluzione Full-HD (1920×1080) e filtro AA 0.3.
V-Ray Next Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio hardware nel rendering con V-Ray. È disponibile gratuitamente, previa registrazione su chaosgroup.com e verrà eseguito senza requisiti di licenza come applicazione autonoma.
Il programma prevede la possibilità di eseguire rendering di raytrace sfruttando la CPU oppure la/e schede grafiche presenti. V-Ray è uno dei principali raytracers al mondo e viene utilizzato in molte industrie in fase di architettura e progettazione automobilistica.
È stato utilizzato anche in oltre 150 immagini cinematografiche e numerose serie televisive episodiche. Ha inoltre vinto un premio Oscar per il conseguimento scientifico e tecnico nel 2017.
Nel grafico il risultato finale (espresso in VSamples) ottenuto al completamente dell’elaborazione, eseguita con impostazioni predefinite.
Indigo Bench è un’applicazione di benchmark standalone basata sul motore di rendering avanzato di Indigo 4, utile per misurare le prestazioni delle moderne CPU e GPU.
Grazie all’utilizzo di OpenCL standard del settore, è supportata un’ampia varietà di GPU di NVIDIA, AMD e Intel. Il programma è completamente gratuito e può essere utilizzato senza una licenza Indigo su Windows, Mac e Linux.
Nel grafico lo score ottenuto in seguito al completamento del rendering di entrambe le scene di riferimento previste, eseguito con impostazioni predefinite.
Chaos Corona 10 Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio microprocessore nel rendering fotorealistico di una scena di riferimento.
Nonostante la sua giovane età, Corona è diventato un renderer pronto per la produzione ed in grado di creare risultati di qualità elevata.
Nel grafico lo score finale (espresso in Rays/sec) ottenuto al completamente dell’elaborazione, eseguita con impostazioni predefinite.
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering delle scene di riferimento “BMW Benchmark” e “Junk Shop Benchmark”, eseguite con impostazioni predefinite.
La più recente versione del software multi piattaforma messo a punto da Primate Labs, meglio noto come Geekbench, consente di misurare in maniera precisa ed affidabile le prestazioni della propria macchina, fornendo risultati facilmente comparabili grazie ad un completo database online.
Il programma prevede carichi di lavoro in grado di simulare scenari tipici di utilizzo e, grazie al nuovo sistema di punteggio, mostra le performance single-core e multi-core in maniera separata.
Geekbench AI è un software di benchmarking progettato per misurare le prestazioni dei sistemi in ambiti legati all’intelligenza artificiale (AI) e al machine learning (ML).
Sviluppato da Primate Labs, questo strumento utilizza una serie di carichi di lavoro avanzati per valutare la capacità dei processori di eseguire operazioni AI, come la classificazione di immagini, il riconoscimento vocale e la traduzione automatica.
Il test è pienamente compatibile con CPU, GPU e acceleratori hardware specifici per AI, come le NPU (Neural Processing Unit) ed è in grado di fornire punteggi che riflettono le capacità del sistema nell’elaborazione AI, utili per confronti diretti tra dispositivi e configurazioni.
Nel grafico il risultato ottenuto nel test Single Precision.
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.
Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).
PYPrime 2 è un valido programma di benchmarking completamente open-source, basato su Python e pensato per la misura delle performance del proprio PC con prevalenza su quello che è il comparto di memoria (RAM), più che il microprocessore in sé.
Di conseguenza, per l’ottenimento dei migliori risultati, sarà necessario spingere sulla frequenza di clock delle proprie RAM e ottimizzarne al meglio le latenze.
Nel grafico che segue il tempo impiegato, espresso in “secondi”, per l’esecuzione del benchmark in modalità “2B”:
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni.
Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.
La Intel Extreme Tuning Utility è una tecnologia sviluppata da Intel allo scopo di fornire all’utente una particolare interfaccia utilizzabile dal sistema operativo attraverso cui dialogare direttamente con il BIOS della scheda madre e poter quindi agire sui settaggi più profondi del sistema (tra cui anche quelli per l’overclock) senza dover riavviare il sistema e attraverso un utility software certamente più semplice e intuitiva di quanto possa essere la scarna interfaccia di un tradizionale BIOS.
La vera novità introdotta d questa tecnologia risiede nel fatto che Intel ha fornito ai produttori di motherboard alcune istruzioni e una utility apposita per fornire agli utenti un set più o meno ampio di possibilità di intervento sul BIOS. In altre parole, attraverso l’implementazione di determinate funzionalità all’interno di questo programma, Intel permette ai produttori di decidere quali di queste istruzioni potranno utilizzare i consumatori.
In questo modo, gli utenti non solo possono cambiare parametri come timing e frequenze, ma possono monitorare la temperatura, le tensioni e le frequenze. La tecnologia per migliorare le prestazioni della memoria RAM, conosciuta come Intel Extreme Memory, può anch’essa essere controllata attraverso questa utility.
Gli utenti sono liberi inoltre di creare profili personalizzati per i vari contesti di utilizzo del sistema (overclock per videogiochi ad alte prestazioni, oppure sistema a valori standard durante la navigazione in Internet). Intel ha voluto presentare tale tecnologia come una sorta di “BIOS sul desktop di Windows”.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del benchmark integrato, espresso in Punti.
Prestazioni Multimedia, Web Browsing e Compressione
Google Chrome è senza dubbio il browser web più diffuso e completo in circolazione. Dal momento che la navigazione sul web rappresenta lo scenario d’utilizzo principale del PC per la maggior parte dell’utenza abbiamo deciso di introdurre alcuni test specifici atti a misurare le performance in “web browsing” del proprio sistema. Per farlo ci siamo basati sui più diffusi web benchmark basati reperibili in rete, nello specifico:
- JetStream 2: JetStream 2 è una suite che prevede una serie di avanzati benchmark in JavaScript e WebAssembly allo scopo di determinare le prestazioni del browser. Premia i browser che si avviano rapidamente, eseguono rapidamente il codice e funzionano stabilmente e senza problemi;
- Mozilla Kraken v1.1: Kraken è un benchmark in JavaScript creato da Mozilla che misura la velocità del browser nel portare a termine una serie di test specifici tratti da applicazioni e librerie del mondo reale in modo da offrire una buona panoramica delle prestazioni in browsing;
- Speedometer 2.0 & Speedometer 3.0: Speedometer è un benchmark che misura la reattività del browser utilizzando una serie di applicazioni web demo per simulare le azioni dell’utente, come l’aggiunta di elementi (una sorta di “lista di cose da fare”);
- WebXPRT 4: WebXPRT 4 è uno dei più completi benchmark del browser in circolazione, pensato per misurare con assoluta precisione ed affidabilità le prestazioni con le tipiche applicazioni Web. Contiene test basati su HTML5, JavaScript e WebAssembly creati per rispecchiare le tipiche attività quotidiane, come il miglioramento delle foto, l’organizzazione dei media tramite intelligenza artificiale, la crittografia delle note, la scansione OCR utilizzando WASM, i grafici e la produttività.
Nei grafici i risultati ottenuti utilizzando l’ultima versione del browser Google Chrome:
WinRAR è il famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip è il noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
VeraCrypt è un programma applicativo open-source usato per la cifratura “on-the-fly” (OTFE). Può creare un disco virtuale crittografato mediante l’utilizzo di un file o crittografare un’intera partizione oppure, su Windows, l’intero hard disk con un’autenticazione all’avvio.
Secondo gli sviluppatori con le versioni più recenti del programma sono stati apportati miglioramenti riguardanti la sicurezza e risolti problemi emersi dall’audit esterno realizzato sul codice del precedente TrueCrypt.
Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.
HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS.
Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.
Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking.
I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.
UL 3DMark 11 Advanced è la penultima versione del famoso software richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11.
Secondo Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video.
La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p.
La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale.
Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
UL 3DMark 2013 Advanced è la nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark (attualmente UL Benchmarks). Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike, Time Spy, Port Royal e Speed Way.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer di fascia bassa. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.
Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike, Time Spy, Port Royal e Speed Way, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike), DirectX 12 (Time Spy) e DirectX 12 & DirectX Raytracing (Port Royal e Speed Way).
I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Fire Strike (Normal ed Ultra), Time Spy (Normal ed Extreme), Port Royal ed ovviamente i più recenti Speed Way e Steel Nomad. Abbiamo inoltre eseguito la serie di test compresi nel pacchetto CPU Profile. Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.
PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da UL Benchmarks, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).
Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma (PCMark 10 Professional v2.1.2636), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni del sistema in esame. Nei grafici riportiamo il risultato complessivo ottenuto (PCMark Score) e quello delle singole tipologie di test: Essentials, Productivity e Digital Content Creation.
UL Procyon è il nuovo e potente software di benchmarking sviluppato da UL Benchmarks, espressamente pensato per l’utenza professionale (industria, imprese, vendita al dettaglio) e la stampa. Il programma si compone di diversi benchmark integrati, ognuno con caratteristiche differenti ma ben integrato in un’interfaccia e set di funzionalità comuni.
Ogni benchmark è progettato per un caso d’uso specifico e utilizza applicazioni reali ove possibile. L’azienda sta lavorando a stretto contatto con diversi partner del settore al fine di garantire che ogni serie di test integrati in Procyon sia accurata, pertinente e imparziale.
Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma gentilmente fornitaci dall’azienda (Procyon Professional v2.10.1542), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni del sistema in esame.
Nei grafici riportiamo il risultato complessivo ottenuto sfruttando la suite Office Productivity Benchmark che, come facilmente intuibile, utilizza le applicazioni di Microsoft Office (nel nostro caso la versione 2021) per misurare le prestazioni offerte dal PC per scopi di produttività d’ufficio.
Il benchmark si basa su attività rilevanti e del mondo reale che utilizzano Microsoft Word, Excel, PowerPoint e Outlook, combinando l’importanza di testare le prestazioni con le stesse app che gli impiegati usano quotidianamente con la comodità di un test standardizzato ed in grado di produrre risultati coerenti e ripetibili.
Direttamente dagli sviluppatori degli apprezzati Heaven e Valley, e seppur con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, ecco che finalmente vede la luce il nuovo software di benchmark Superposition, basato sul potente motore grafico di nuova generazione Unigine 2, capace di spremere all’inverosimile anche le più prestanti soluzioni grafiche sul mercato.
Come di consueto sono previsti vari profili predefiniti, che consentiranno di ottenere risultati, in termini prettamente prestazionali, facilmente confrontabili. Rispetto al passato è stato implementato un database online, nel quale verranno raccolti i risultati ottenuti dagli utenti e poter quindi fare confronti su ben più larga scala.
Oltre a questo sono state introdotte nuove modalità, a cominciare da una simulazione interattiva dell’ambiente, denominata “Game”, alla possibilità di sfruttare i più moderni visori per realtà virtuale, come Oculus Rift e HTC Vive. Viene inoltre offerta la possibilità di verificare la piena stabilità del proprio comparto grafico, grazie allo “Stress Test” integrato (esclusiva della versione Advanced del programma).
I test sono stati condotti utilizzando i preset 720p Low, 1080p Extreme e 4K Optimized.
Nel grafico i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Prestazioni Giochi
Assassin’s Creed: Mirage è un videogioco sviluppato da Ubisoft Montreal e pubblicato da Ubisoft. È il tredicesimo capitolo della saga principale di Assassin’s Creed, sequel di Assassin’s Creed: Valhalla, pubblicato nel 2020.
Ambientato principalmente nella Bagdad del IX secolo durante l’epoca d’oro islamica, la storia antecede le avventure di Basim Ibn Ishaq (il personaggio era già stato introdotto in Valhalla) e la sua transizione da ladro di strada a membro a pieno titolo della Confraternita degli Assassini, che lottano per la pace e la libertà, contro l’Ordine dei Templari, che desidera la pace attraverso il controllo.
Questo capitolo è stato descritto come un ritorno alle origini della serie, con una maggiore attenzione alla narrazione lineare e al gameplay stealth rispetto ai capitoli più recenti, che si concentravano principalmente sugli elementi di gioco di ruolo e open world…
Il gioco, ufficialmente reso disponibile a partire dal 5 ottobre del 2023 su PC, è in grado di sfruttare le API DirectX 12. I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
F1 22 (o anche Formula 1 2022) è un videogioco di guida sviluppato da Codemasters, ed uscito il primo luglio 2022. È il secondo capitolo della serie distribuito da EA Sports, dopo aver acquisito Codemasters a metà febbraio 2021. È basato sul campionato mondiale di Formula 1 2022 e sui campionati di Formula 2 2022 e 2021.
Il gioco, presentato lo scorso mese di giugno su PC, è in grado di sfruttare le API DirectX 12, oltre che il ray-tracing tramite API DirectX Raytracing (DXR) e la tecnologia Deep Learning Super-Sampling (DLSS) di NVIDIA.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Horizon: Zero Dawn Remastered è un videogioco action RPG open world a tema post-apocalittico, sviluppato da Guerrilla Games e pubblicato da Sony Interactive Entertainment. Rilasciato il 31 ottobre 2024 per PlayStation 5 e PC, il gioco è una riedizione del titolo originale, arricchita da numerosi miglioramenti tecnici che ne esaltano l’esperienza visiva e di gioco.
La storia segue le avventure di Aloy, una cacciatrice che vive all’interno di un mondo post-apocalittico dominato da robot ostili (le “Macchine”), dove gli esseri umani sono riuniti in fazioni tribali. Avendo vissuto fin da bambina emarginata dalla sua stessa tribù, Aloy decide di scoprirne il motivo e di cercare delle risposte sul suo passato e sulla calamità che ha colpito l’umanità.
Il gioco mette a disposizione un open world esplorabile liberamente, con un gran numero di missioni principali e secondarie da completare. Il giocatore può combattere le Macchine con lance, armi da lancio e tattiche stealth, avendo poi la possibilità di saccheggiare i resti dei nemici dopo averli sconfitti per ottenere utili risorse…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Circa due mesi dopo la sua precedente avventura, Lara Croft e il suo amico Jonah sono nuovamente sulle tracce della Trinità. Seguendo gli indizi lasciati dal padre di Lara, i due arrivano a Cozumel, in Messico, per spiare il capo della cellula locale, il dottor Pedro Dominguez; durante una spedizione in una tomba già visitata dall’organizzazione, Lara scopre alcune notizie circa una misteriosa città nascosta.
Successivamente, camuffandosi con gli abiti tipici per il dia de los muertos, Lara riesce a seguire gli adepti della Trinità, scoprendo così che Dominguez è addirittura il capo dell’organizzazione e che è sulle tracce di una misteriosa reliquia nascosta in un tempio non ancora localizzato. Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival.
L’ultimo capitolo della saga (il settimo in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di settembre su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12, oltre che il ray-tracing delle ombre tramite API DirectX Raytracing (DXR) e la tecnologia Deep Learning Super-Sampling (DLSS) di NVIDIA.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Watch Dogs: Legion è un videogioco di genere action-adventure sviluppato da Ubisoft Toronto e distribuito da Ubisoft il 29 ottobre 2020 su Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One e Google Stadia, il 10 novembre su Xbox Series X e S, ed il 12 novembre su PlayStation 5. È il terzo capitolo della serie Watch Dogs e sequel di Watch Dogs 2.
Nel 2026, grazie a un sistema di sorveglianza avanzato noto come ctOS, il gruppo hacker londinese DedSec ha preso il controllo del Regno Unito nell’atto di combattere la Albion, società di sicurezza privata, il quale, influenzando il governo, ha creato uno stato autoritario. Per affrontarli, il gruppo potrà reclutare ogni cittadino di Londra, ognuno con le proprie capacità, problematiche e esperienze. Assoldandoli all’interno del DedSec per liberare la città, ogni personaggio nel gioco avrà le proprie abilità e fornirà un’influenza dinamica alla narrativa del gioco man mano che la storia avanzerà…
Il gioco è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12, oltre che il ray-tracing dei riflessi tramite API DirectX Raytracing (DXR) e la tecnologia Deep Learning Super-Sampling (DLSS) di NVIDIA.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
ASRock Z890 Pro-A: Prestazioni Controller
Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (Intel Z890 Chipset)
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s).
Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
È sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel nuovissimo chipset Intel Z890 sono di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Samsung SSD 750 EVO da 500GB).
Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con l’unità installata su precedenti schede madri testate provviste di chipset di fascia mainstream delle precedenti generazioni (Serie 700 e Serie 600). Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore americano.
Prestazioni M.2 PCI-Express Gen 5.0 x4 (CPU Intel Core Ultra 200S)
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s).
Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
È sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Prestazioni M.2 PCI-Express Gen 4.0 x4 (Intel Z890 Chipset)
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s).
Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
È sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA.
La nuova Z890 Pro-A dispone sia di connessioni PCI-Express Gen4 x4 (64Gb/s) e sia di una più recente e prestante PCI-Express Gen5 x4 (128Gb/s). Quest’ultima, come precisato nel corso del nostro articolo, è pienamente retrocompatibile e va a sfruttare le linee PCIe messe a disposizione dai nuovi microprocessori Intel Core Ultra 200S, mentre le restanti si appoggiano direttamente al chipset (Z890).
Per le nostre prove abbiamo verificato il corretto funzionamento di entrambe le tipologie di connessione (PCH e CPU) utilizzando due soluzioni di alta qualità: il Corsair MP600Pro XT NVMe PCIe Gen4 M.2 SSD da 2TB e il nuovissimo Crucial T705 NVMe PCIe Gen5 M.2 SSD da 1TB. In entrambi i casi, i test hanno mostrato valori di prestazioni eccellenti, pienamente in linea con le specifiche dichiarate dai produttori, sia per la lettura che per la scrittura.
Prestazioni Controller USB 3.2 Gen2x1 & Gen2x2 (Intel Z890 Chipset)
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s).
Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
È sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La nuova Z890 Pro-A di ASRock offre pieno supporto per tutte le più recenti interfacce di trasmissione USB. Oltre ad una coppia di porte Thunderbolt 4 ad alta velocità (40Gb/s), sono presenti numerose porte USB 3.2 Gen2x1 con una velocità massima di 10 Gb/s, oltre alle ancor più performanti USB 3.2 Gen2x2, in grado di raggiungere una velocità massima di 20 Gb/s.
Nelle prove che seguiranno, ci concentreremo proprio su quest’ultima interfaccia, per la quale l’azienda ha integrato non soltanto una comoda porta Type-C nel pannello posteriore I/O della scheda (gestita dal microprocessore), ma anche di un header Front Panel Type-C, gestito nativamente dal nuovo chipset Intel Z890 e da noi utilizzato.
Per portare a termine i nostri test abbiamo utilizzato una delle ultime novità del noto marchio Silverstone, precisamente l’SST-MS12, un enclosure USB 3.2 Type-C to NVMe M.2 SSD di ottima qualità e capace di sfruttare appieno l’interfaccia SuperSpeed+ da 20Gb/s, nella quale abbiamo installato un validissimo Kingston A2000 M.2 PCIe NVMe SSD da 500GB [SA2000M8/500G].
Le prestazioni ottenute, come vediamo dai grafici riepilogativi, sono davvero eccellenti e di gran lunga superiori rispetto a quanto registrato usando la medesima combo enclosure/disco su porta USB 3.2 Gen1 (5Gb/s), raggiungendo velocità di trasferimento praticamente doppie e superando in più di un’occasione i 2.100MB/s e 2.000MB/s rispettivamente in lettura e scrittura sequenziale.
ASRock Z890 Pro-A: Analisi comparto audio integrato
Così come la maggior parte delle recenti schede madri di fascia alta, anche la nuova Z890 Pro-A è provvista di un comparto audio integrato di buona qualità, basato sull’ormai noto e collaudato Codec Realtek ALC897, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.5). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio.
A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test:
Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità più che soddisfacente, indubbiamente adeguata al target di utilizzo previsto per questo prodotto.
Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI) è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.
L’utilizzo di condensatori audio APAQ ad alta qualità, inoltre, incrementa ulteriormente la pulizia e l’equilibratura del suono, raggiungendo un livello tale da soddisfare anche gli audiofili più esigenti.
Consumi Rilevati
Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Full-Load (Single-Thread) eseguendo il Cinebench R23 in loop (10min) in modalità Single-Core;
- Full-Load (Multi-Thread) eseguendo il Cinebench R23 in loop (10min) in modalità Multi-Core;
- Full-Load (Gaming) eseguendo il benchmark integrato nel gioco Metro Exodus Enhanced Edition a risoluzione 1080p (Maxed);
- Full-Load Stress eseguendo 30 minuti di Prime95 v30.19 build 20 in modalità Blend.
Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa nuovissima scheda madre targata ASRock.
Conclusioni
ASRock continua a distinguersi per il suo approccio concreto e innovativo, offrendo soluzioni all’avanguardia con funzionalità esclusive e tecnologie avanzate. La nuova Z890 Pro-A incarna perfettamente la filosofia della serie Pro, che punta su sostanza, prezzo competitivo e zero fronzoli.
Questa scheda madre si distingue per una costruzione solida e affidabile, un design essenziale ma curato e un eccellente rapporto qualità-prezzo. Pensata per chi cerca prestazioni elevate e stabilità senza inutili orpelli, rappresenta una base ideale per sistemi potenti, durevoli e accessibili.
A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità di ottimo livello, a cominciare dal particolare PCB da 6-Layer, costruito in fibra di vetro e contraddistinto da uno spessore superiore derivato da un più generoso strato di rame (2oz di rame), aspetto che gli conferisce non soltanto un’elevata resistenza alle torsioni, ma anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità, garantendo al tempo stesso un migliore isolamento delle tracce di potenza e segnale, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di efficienza, prestazioni e temperature di esercizio.
Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, con componenti posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è infatti davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio.
In posizione centrale spicca il nuovo socket di connessione LGA-1851, in grado di assicurare pieno supporto verso tutte le soluzioni Core Ultra 200S di quindicesima generazione, meglio note agli appassionati con il nome in codice Arrow Lake e sviluppate, per la prima volta, con tecnologia produttiva non proprietaria, ma bensì da parte della taiwanese TSMC.
La scheda madre adotta una robusta circuiteria alimentazione digitale (Dr.MOS) composta da ben 16+1+1+2 fasi (CPU Vcore + VCCSA + VCCGT + VNNAON) espressamente progettata per garantire un’eccellente stabilità e durevolezza nel tempo, anche in condizione di overclocking elevato.
Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di indubbia qualità, tra cui condensatori elettrolitici in alluminio taiwanesi capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso, ed induttanze “Premium Power Choke” in grado di supportare 60A di corrente per ogni singola fase.
L’elevata stabilità operativa e la lunga durata nel tempo sono assicurate da un ampio sistema di dissipazione del calore in alluminio, progettato per mantenere basse temperature di esercizio anche in condizioni di carico elevato. Il fissaggio alla piastra avviene tramite viti e clip in plastica tradizionali, mentre il contatto con le componenti è garantito da Pad termo-conduttivi di alta qualità.
Le possibilità di espansione sono indubbiamente interessanti, garantite dalla presenza di uno slot PCI-Express Gen 5.0 x16 (ovviamente retro-compatibile con lo standard di terza e quarta generazione), due slot PCI-Express Gen 4.0 x4 ed uno slot PCI-Express Gen 4.0 x1, utili, ad esempio, per l’installazione di schede audio dedicate, unità di memorizzazione o eventuali controller supplementari. Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio.
Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la Z890 Pro-A prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm di lunghezza.
Nello specifico la scheda dispone di un connettore su bus PCI-Express 5.0 x4, capace di assicurare una bandwidth di ben 128Gb/s, ed in grado di sfruttare le linee di quinta generazione messe a disposizione dai più recenti microprocessori Core Ultra 200S.
Troviamo, inoltre, ulteriori tre connettori su bus PCI-Express 4.0 x4, limitati (si fa per dire) ad una bandwidth massima pari a 64Gb/s. Uno di questi è collegato direttamente al microprocessore, mentre gli altri due sono gestiti dal nuovo chipset Z890 di Intel.
Il produttore, come mostrano le immagini, ha adottato un particolare heatsink in alluminio di tipo “Full-Coverage M.2“, progettato per garantire un’efficace dissipazione del calore generato dalle sempre più potenti unità Gen 5.0 presenti sul mercato. Questo design consente di prevenire il fenomeno del Thermal Throttling, assicurando prestazioni elevate e costanti anche nelle situazioni più impegnative.
La scheda madre messa a punto da ASRock offre un ampio numero di porte USB per soddisfare ogni esigenza di connettività. In dettaglio, sono presenti 6 porte USB 3.2 Gen 1 Type-A (5 Gbps), di cui quattro accessibili direttamente dal pannello posteriore I/O e due utilizzabili tramite l’apposito header on-board.
Sempre sul pannello I/O troviamo una porta USB 3.2 Gen 2×1 (10 Gbps) Type-A e una connessione USB 3.2 Gen 2×2 (20 Gbps) Type-C, estremamente performante. Inoltre, una seconda connessione USB 3.2 Gen 2×2 (20 Gbps) è disponibile tramite l’header Front Panel Type-C integrato sulla scheda.
Durante i nostri test in overclock, pur sottolineando che questo non rappresenta l’utilizzo per cui il prodotto è stato progettato, la scheda ha dimostrato un’ottima stabilità, con temperature nella norma per l’intera durata delle prove. In particolare, il dissipatore di calore dedicato alla circuiteria di alimentazione ha mantenuto prestazioni efficaci anche nei giorni successivi, durante un utilizzo ancora più intenso.
Le nostre prove sono state effettuate utilizzando l’ultima versione beta del BIOS disponibile sul sito del produttore al momento della stesura di questo articolo (2.22.AS05). Questa release ha introdotto il supporto più aggiornato e le ottimizzazioni più recenti per i nuovi microprocessori Intel, grazie all’integrazione dell’ultimo microcode ufficiale 0x114 e della versione più recente del firmware ME (19.0.0.1854V2.2).
Entrambi gli aggiornamenti si sono rivelati fondamentali per risolvere alcune problematiche prestazionali, prevalentemente in ambito gaming, segnalate e confermate dalla stessa Intel poco dopo il debutto ufficiale delle soluzioni Core Ultra 200S.
La nuova ed interessante scheda madre ASRock Z890 Pro-A è disponibile, al memento della pubblicazione di questo articolo, su Amazon Italia, al prezzo di 209,90 € iva inclusa, cifra ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle indubbie potenzialità offerte da questo prodotto. Non possiamo che consigliarne l’acquisto a tutti coloro che intendono realizzare un sistema di ultima generazione prestante e versatile.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
- Aspetto estetico sobrio e minimale, in pieno stile Pro Series;
- Ottima circuiteria di alimentazione digitale da ben 16+1+1+2 Fasi;
- Nuovo chipset Intel Z890;
- Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
- Ottime prestazioni complessive;
- Buona predisposizione all’overclock;
- Supporto per tutti i nuovissimi microprocessori Intel Core Ultra 200S “Arrow Lake-S” a 3nm TSMC;
- Supporto verso moduli di memoria ad alte prestazioni DDR5 (inclusi i tanto attesi CUDIMM);
- Pieno supporto PCI-Express Gen 5.0;
- Buona disponibilità di connessioni;
- Supporto alle unità SSD di nuova generazione con interfaccia M.2 PCI-Express (tripla connessione M.2 PCI-Express Gen4 x4 e una connessione PCI-Express Gen5 x4);
- BIOS completo e ricco di parametri;
- Interfaccia di rete 2.5-Gigabit Ethernet (Realtek Dragon RTL8125BG);
- Sottosistema audio integrato di qualità, basato su codec Realtek ALC897;
- Supporto all’illuminazione basato su tecnologia proprietaria Polychrome SYNC RGB con software dedicato completo e intuitivo;
- Supporto nativo allo standard USB 3.2 Gen2x1 (10Gbps) e Gen2x2 (20Gbps) con porte Type-A e Type-C on-board;
- Supporto nativo allo standard USB 4 / Thunderbolt 4 (40Gbps) con porta Type-C on-board;
- Bundle essenziale ma completo del necessario.
Contro:
- Nulla da segnalare.