Surviving Mars: Green Planet – Pronti a Terraformare il pianeta rosso?

Presentato il 16 maggio, “Surviving Mars: Green Planet” è il primo importante DLC del titolo Haemimont Games. Questa casa di sviluppo, che ha come publisher niente di meno che Paradox, ha rapito il cuore dei giocatori con l’intramontabile serie “Tropico” senza però mai risultare giustamente valorizzata. Purtroppo i giocatori di RTS e Gestionali sono una razza sempre più in via di estinzione a causa della inclinazione della maggior parte dei giocatori a generi meno “raffinati”.


COSA CI ASPETTA


Questo titolo è stato dalla base sviluppato come una ibridazione di più generi, uno “splicing” che porta alla formazione di un titolo molto particolare e variegato. Surviving Mars è di fatto una simulazione di sviluppo coloniale marziana in cui si fondono gli elementi più classici della costruzione e progettazione urbana con le peculiarità dell’ambiente marziano e dei relativi risvolti sociali. Già da inizio partita avremo da affrontare alcune scelte che modificheranno la difficoltà finale:


  • l’agenzia spaziale con cui vorremmo affrontare la missione, che in pratica si traduce in un diverso budget con cui iniziare;
  • La zona di Marte dove stabilire la colonia, quindi diverse condizioni ambientali (frequenza diversa di tempeste di sabbia, meteoriti e terremoti) e diversi depositi di metalli e acqua;
  • Il proprio profilo comandante con diversi modificatori che influenzeranno alcuni aspetti della partita.

Una volta scelto il settore su cui far atterrare il primo razzo, sceglieremo anche il quadrante; ogni settore è infatti diviso in 100 quadranti totalmente inesplorati. Subito dopo l’atterraggio non sarà presente nessun membro “organico”, ma solo Droni: la vera “forza lavoro” di questo gioco. Difatti i droni saranno deputati alla costruzione, gestione e spostamento risorse e stoccaggio dei materiali di scarto.

Nell’early game, i droni costruiranno la prima cupola e tutto necessario per il supporto vitale (aria, acqua e corrente) a partire da prefabbricati già presenti nel primo razzo; i successivi dovranno essere costruiti a partire dalle risorse presenti sul suolo marziano o dovranno essere acquistati prefabbricati a prezzi tutt’altro che sostenibili sul lungo tempo. Solo dopo aver costruito il necessario per il sostentamento della vita organica si potrà far atterrare i primi 12 coloni, che rappresenteranno un test. Nel caso dovessero sopravvivere per 3 Sol (3 giorni terrestri) si potrà procedere a richiederne ulteriori per ampliare la forza lavoro e la colonia nel complesso.


Le risorse presenti nel gioco possono essere classificate in 3 principali categorie:


  • Supporto vitale, che comprende elettricità, aria e acqua;
  • Risorse primarie, che comprende Cemento, metallo, cibo e metalli rari;
  • Risorse secondarie, che comprende parti meccaniche, elettronica e polimeri (creati a partire dalle risorse primarie da parte di strutture specifiche).

Il budget è invece la parte più problematica del gioco: difatti l’unico modo per aumentare il denaro è la vendita dei metalli preziosi alla Terra, risorsa che richiede molto impegno per essere estratta in piccole quantità. L’impossibilità di vendere le altre risorse è forse il limite di questo titolo e un escamotage per rendere più complessa la gestione delle finanze.

Le cupole forniscono spazio in base alla loro grandezza, ma risultano comunque limitanti. È quindi fondamentale una buona organizzazione dello spazio ed è fondamentale aver bene chiaro in mente quale sarà il loro utilizzo finale (Ricerca? Produzione? Estrazione metalli? Cibo?) per poter vincolare la singola cupola ad un determinato tipo di specialista.

Risulta chiaro quindi che i coloni avranno determinate preparazioni che forniranno bonus/malus in base al ruolo che andranno a ricoprire nella comunità.Quando la colonia inizia a fiorire, Surviving Mars tende a mostrare anche il suo ottimo aspetto estetico con texture ben realizzate ed effetti speciali molto caratteristici. La polvere rossa, tipica del pianeta, è sempre presente e ricoprirà presto i vostri edifici indicando il livello di manutenzione necessaria, ma anche i dettagli degli edifici e dei colonizzatori sono ottimi e abbondanti.


Parlando del DLC nello specifico, è stata introdotta una grande novità: la trasformazione di un pianeta ostile come Marte in un pianeta verde e lussureggiante simile alla Madre Terra. Questo processo è inizialmente lungo e molto dispendioso in termini di energia e acqua, ma alla fine il sistema si auto svilupperà con una curva di tipo esponenziale. Ci sono 4 principali parametri da incrementare per la terraformazione del pianeta rosso:


  • Atmosfera, composta dai gas emessi e mantenuta dal campo magnetico;
  • Venti e umidità, incrementata dai laghi;
  • Temperatura, incrementata da gas serra e generatori di calore;
  • Qualità del terreno, incrementata dai tre parametri precedenti e dalla presenza di Vegetazione.

L’incremento di questi parametri è favorita anche da eventi naturali parzialmente innescabili, oltre che dalle strutture introdotte.


PERCHÉ’ GIOCARLO

Ma perché Terraformare Marte? Beh, la possibilità di eliminare le cupole e molte problematiche legate al supporto vitale è un motivo decisamente valido. Inoltre possono essere costruite Fattorie e strutture turistiche all’aperto che non necessitano di manutenzione particolarmente onerosa. Insomma, è un gran bel vantaggio!

In qualsiasi caso, molte delle problematiche verranno decisamente “tamponate” in late game grazie alle scoperte scientifiche: è presente infatti un albero di ricerca che potrà essere man mano completato utilizzando dei “punti ricerca” generati dalle strutture dedicate. Inoltre molte strutture potranno essere sbloccate solo in questo modo…. quindi sotto con la Ricerca!

Possiamo definire Surviving Mars un gestionale ibrido veramente ben fatto, con meccaniche interessanti anche se non proprio originali…ma sapete come si dice, no? Squadra che vince non si cambia. La longevità e l’impegno sono decisamente assicurati. L’ambiente di gioco e le animazioni sono ben pensati, anche se alcune caratteristiche del gameplay (come la gestione finanziaria) risultano un po’ troppo semplicistiche e legnose. Per il resto consiglierei questo gioco ad ogni amante del genere gestionale fantascientifico: molti potrebbero esserselo perso. Direi di rimediare assolutamente.


VOTO 8.5/10


Requisiti Minimi
• Sistema Operativo: Windows 7 64-bit
• Processore: Dual-core CPU
• RAM: 4 GB
• Scheda video: Intel HD 4000 (1 GB VRAM)

Requisiti Consigliati
• Sistema Operativo: Windows 7 64-bit
• Processore: Quad-core CPU
• RAM: 8 GB
• Scheda video: GeForce 970 (4 GB VRAM)


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Andrea “Riussong” Russo – Admin Manguste eSports

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