La nota azienda Intel è lieta di annunciare a tutti i suoi lettori, il suo rapporto sulla responsabilità aziendale per il 2013, una valutazione completa delle performance dell’azienda in aree che includono la gestione della catena di fornitura, la sostenibilità ambientale, il coinvolgimento dei dipendenti e l’istruzione.
COMUNICATO STAMPA:
L’azienda ha inoltre depositato il Rapporto sui minerali provenienti da zone di conflitto presso la U.S. Securities and Exchange Commission!
ASSAGO (MILANO), maggio 2014 – Intel Corporation ha divulgato il proprio Rapporto sulla responsabilità aziendale per il 2013, una valutazione completa delle performance dell’azienda in aree che includono la gestione della catena di fornitura, la sostenibilità ambientale, il coinvolgimento dei dipendenti e l’istruzione. Basandosi sull’esperienza acquisita in due decenni di divulgazione, Intel continua a promuovere la trasparenza nei propri risultati e nelle proprie azioni.
“In Intel, riteniamo che la responsabilità d’impresa crei valore per la nostra azienda, i nostri azionisti e la società”, ha dichiarato Brian Krzanich, CEO di Intel Corporation. “Dai dispositivi ultra mobile e indossabili al cloud computing e alla sicurezza, l’universo della tecnologia sta cambiando radicalmente. Durante questa trasformazione senza precedenti del settore, confermiamo il nostro impegno di leadership per quanto riguarda la responsabilità aziendale, nello stesso modo in cui ci impegniamo a perseguire l’innovazione nei nostri prodotti”.
Intel ha inoltre rilasciato i propri documenti relativi ai “minerali provenienti da aree di conflitto” per il 2013, depositati presso la U.S. Securities and Exchange Commission in conformità all’approvazione da parte del Governo degli Stati Uniti del Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act nel 2010. Questa legge richiede che le aziende quotate in borsa determinino l’impiego di “minerali provenienti da zone di conflitto” nei propri prodotti e conducano indagini sulla provenienza di tali metalli.
Un anno fa, in occasione della divulgazione del proprio Rapporto annuale sulla responsabilità aziendale per il 2012, Intel aveva rivelato l’obiettivo per il 2013 di produrre i primi microprocessori “privi di minerali provenienti da zone di conflitto”. Il Rapporto sui minerali provenienti da zone di conflitto fornisce dettagli sull’impegno a lungo termine dell’azienda di lavorare con la propria catena di fornitura e i gruppi industriali per fabbricare prodotti che non contengano tantalio, stagno, tungsteno o oro che finanzino o offrano vantaggi a gruppi armati nella Repubblica Democratica del Congo o in Paesi limitrofi.
Intel fornisce dal 1994 rapporti pubblici sui risultati ottenuti in campo ambientale, sanitario e della sicurezza e redige un Rapporto annuale sulla responsabilità aziendale dal 2001. Gli aspetti principali tratti dal Rapporto annuale sulla responsabilità aziendale per il 2013 includono:
Sostenibilità ambientale
- Per il sesto anno consecutivo, Intel si rivela il maggiore acquirente volontario di energia “verde” negli Stati Uniti, secondo la U.S. Environmental Protection Agency. L’acquisto da parte di Intel di oltre 3,1 miliardi di chilowattora (kWh) di energia verde ha soddisfatto il 100% dell’uso di energia elettrica dell’azienda negli Stati Uniti e ha avuto l’impatto ambientale equivalente dell’eliminazione di emissioni di anidride carbonica derivante dall’uso annuo di energia elettrica di più di 320.000 case negli Stati Uniti.
- Intel ha ottenuto la certificazione Leadership in Energy and Environmental Design (LEED per 36 edifici nuovi ed esistenti in otto Paesi, per una superficie totale di circa 930.000 metri quadri.
- Dal 1998, Intel ha investito più di 220 milioni di dollari in programmi di conservazione delle risorse idriche presso le proprie strutture in tutto il mondo. Ad oggi, gli sforzi di Intel hanno consentito di risparmiare oltre 174 miliardi di litri d’acqua, sufficiente per i fabbisogno di circa 430.000 case negli Stati Uniti per un anno intero.
- Dal 2008, Intel ha legato una parte della retribuzione variabile di ogni dipendente, dal personale a contatto con i clienti al proprio CEO, al raggiungimento di metriche di sostenibilità ambientale.
Gestione della catena di fornitura
- Come annunciato dal CEO di Intel Brian Krzanich a gennaio, Intel ha raggiunto il proprio obiettivo di fabbricare i primi processori commercialmente disponibili al mondo “privi di minerali provenienti da zone di conflitto”.
- Intel continua a fornire aggiornamenti sui propri fornitori principali, premiando coloro che conseguono il più alto livello di performance per quanto riguarda l’impegno ambientale, sociale e di governance e segnalando coloro che dispongono di piani di azione per migliorare la loro situazione.
- Intel ha ottenuto il 5° posto nella classifica Gartner Supply Chain Top 25 del 2013 per l’eccellenza nella gestione della catena di fornitura, salendo di due posizioni dal 7° posto del 2012.
Iniziative dei dipendenti
- Intel è stata inserita ancora una volta nella classifica “100 Best Companies to Work For” della rivista Fortune. L’azienda ha investito 300 milioni di dollari in formazione e sviluppo dei propri dipendenti, il che si traduce in un investimento di circa 3.100 dollari e una media di 31 ore di training per ogni dipendente.
- Intel impiega più di 4.300 veterani degli eserciti statunitensi, compresi membri attivi della National Guard e militari di riserva, in tutti i segmenti del proprio business, dall’Information Technology e dall’engineering ai reparti amministrativi e alla produzione high-tech.
- Intel ha stimolato i propri dipendenti ad impegnarsi per le loro rispettive comunità attraverso il programma Intel Involved, che ha offerto 1,2 milioni di ore di servizio per un valore stimato di 28 milioni di dollari.
Investimenti nel settore dell’istruzione
- Intel e Intel Foundation investono circa 100 milioni di dollari all’anno in programmi di istruzione a livello mondiale.
- Intel ha lanciato il programma Intel She Will Connect, che intende colmare il divario di genere relativo all’accesso a Internet e portare online milioni di donne, a partire dall’Africa subsahariana. L’obiettivo è di ridurre il divario in questa regione del 50% entro il 2016, mettendo in collegamento 5 milioni di donne con nuove opportunità attraverso la tecnologia.
- Con l’intento di stimolare l’innovazione e dar vita a nuove tecnologie, Intel ha collaborato con Arduino per introdurre sul mercato la scheda di sviluppo Intel Galileo, progettata per le comunità dei maker e per il mondo dell’istruzione. Intel prevede di donare 50.000 schede Intel Galileo a 1.000 università in tutto il mondo nel corso dei prossimi 18 mesi.
Per leggere il nuovo Rapporto visitate il seguente link.
Fonte: Intel.
HW Legend Staff