Tutti i particolari di questa scoperta sono stati rilevati dal progetto Einstein@Home durante la presentazione della nuova versione ottimizzata per le GPU CUDA che offre prestazioni sino a 20 volte superiori.
COMUNICATO STAMPA:
SANTA CLARA, California — primo marzo 2011 – Un appassionato di informatica del Regno Unito, munito di un computer dotato di GPU compatibile con NVIDIA CUDA, ha partecipato alla scoperta di una nuova pulsar nel contesto del progetto di “computing volontario distribuito” su scala mondiale noto come Einstein@Home.
La pulsar, originariamente scoperta nel luglio 2010, è identificata come PSR J1952+2630. Misura circa 15 chilometri di diametro e si trova a più di 30.000 anni luce dalla Terra. La pulsar orbita attorno a una compagna stellare che ha una massa paragonabile a quella del nostro Sole. Si spera che la scoperta permetta agli scienziati di scoprire nuovi dettagli sul processo di evoluzione stellare e sul comportamento della materia a densità estreme.
Il progetto Einstein@Home utilizza la potenza di computing inutilizzata donata da centinaia di migliaia di utenti di PC di tutto il mondo per analizzare i dati dei rilevatori di onde gravitazionali e dei radiotelescopi. La versione appena rilasciata del suo software sfrutta a fondo le GPU compatibili con NVIDIA CUDA per offrire prestazioni sino a 20 volte superiori. Questo significa che il 10% delle GPU che si collegano al progetto quotidianamente potranno garantire una potenza di calcolo equivalente a tutte le CPU.
Dal momento del lancio, nel 2005, più di due milioni di macchine sono state iscritte a Einstein@Home e circa 100.000 sistemi contattano i server ogni settimana. Se la potenza di calcolo generata dal progetto risiedesse su un unico sistema, questo sarebbe al 20 posto nella graduatoria mondiale dei supercomputer.
Nato da un’idea del direttore del progetto, il prof. Bruce Allen, che è anche direttore del Max Planck Institute di Fisica Gravitazionale di Hannover in Germania, Einstein@Home è considerato da molti come il più importane ed efficiente esperimento scientifico al mondo.
“La crescente importanza delle GPU per Einstein@Home ha entusiasmato i radioastronomi. Le GPU ci permettono di analizzare in un solo mese dati che in precedenza avrebbero impegnato sistemi con processori convenzionali per un anno intero”, ha dichiarato Allen. “È una vera e propria rivoluzione: sono convinto che presto le GPU forniranno un contributo pari al 90% della potenza di calcolo del progetto, mentre le CPU offriranno le briciole.”
Un documento intitolato: “Arecibo PALFA Survey e Einstein@Home: scoperta di una pulsar binaria da parte del computing volontario” è stato pubblicato proprio la notte scorsa. Potete trovarlo qui. Per informazioni generali sul progetto Einstein@Home, visitare questo indirizzo. Per ulteriori informazioni relative al computing per fini generali sulle GPU NVIDIA, potete visitare questo indirizzo.
Fonte: Nvidia Italia.
HW Legend Staff