Antec ha il piacere di svelarci il nuovo cabinet denominato Dark Phantom DP501, caratterizzato da un design semplice e pulito, ma in grado di attirare l’attenzione grazie al particolare pannello frontale spigoloso e inclinato. In commercio sono disponibili ben due colorazioni, una completamente e nera e l’altra completamente bianca. Il redazione è arrivato il modello nero. Eccellente risulta la presenza di strisce luminose ARGB e di una elegante finestra laterale in vetro temprato fumé, in grado di garantire un effetto vedo non vedo, dei componenti installati. Il cabinet Mid-tower ha dimensioni di 443x484x210 mm ed un peso di 5,5 kg, in grado di ospitare schede madri ATX, ITX e Micro-ATX, schede video con lunghezza fino 360 mm, dissipatori per CPU alti massimo 165 mm, ventole da 140 mm e radiatori fino 360 mm e 280 mm. L’interno del case presenta una parte principale dove sarà possibile posizionare i componenti hardware e una secondaria dove invece è possibile installare un alimentatore fino 160 mm di profondità e due slot per unità di storage da 3,5″ o 2,5″. Il Dark Phantom DP501 presenta ulteriori quattro slot 2,5″ per degli SSD. Il pannello I/O presenta due porte USB 3.0, connettori audio, pulsanti di accensione e un pulsante per la gestione del controller ARGB. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura del nostro articolo.
Antec Dark Phantom DP501: Gaming Chassis minimalista – Recensione di Andrea Raimondi | 19andrew90 – Voto: 5/5
Antec è il marchio globale leader nei componenti e accessori per i mercati dell’aggiornamento PC e del “fai-da-te” (DIY, o Do It Yourself, in inglese).
Fondata nel 1986, Antec è considerata pioniera in questo ambito e ha sempre mantenuto la posizione di leader di mercato. Antec ha ottenuto grandi risultati nel canale di distribuzione, rispondendo alle esigenze di costruttori di sistemi di qualità, VAR e integratori.
L’offerta di Antec comprende un’ampia gamma di soluzioni, come l’avanzata Performance One Series, l’economica New Solution Series, prodotti di aggiornamento per server progettati per le necessità di tutti i mercati workstation e server.
L’offerta Antec include anche alimentatori come la serie True Power Quattro ed EarthWatts, l’unità di alimentazione elettrica (PSU) più ecologica ell’azienda; e NeoPower, per un computing silenzioso e affidabile.
I PC gamer sono consumatori molto esigenti di componenti altamente perforanti ed è per questo che molti prodotti Antec sono a loro dedicati, come il Nine Hundred, il riferimenti per i case destinati ai giocatori. Inoltre, Antec offre accessori per computer costituiti da diversi prodotti originali, tra cui le Ventole LED brevettate e le soluzioni di Notebook Cooling.
Antec ha sede a Fremont, California, con uffici a Rotterdam, Paesi Bassi, Germania, Cina e Taiwan. I prodotti Antec sono venduti in oltre 40 paesi in tutto il mondo.
In questa pagina potete trovare una descrizione del grande impegno profuso da Antec per la salvaguardia dell’ambiente. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale Antec.
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Il cabinet Antec DP501 della linea Dark Phantom, è facilmente rintracciabile, grazie al codice UPC 0-761345-80019-8. Il prodotto si contraddistingue fin da subito per la sua colorazione completamente nera, una ventola di raffreddamento posteriore, illuminazione RGB integrata sul frontale e pannello laterale in vetro temperato.
La confezione che lo racchiude è interamente realizzata in robusto cartone dalle dimensioni generose di 517x250x495mm, capace di garantire l’assoluta integrità del prodotto anche nell’eventualità di un trasporto movimentato. La confezione è in colorazione naturale, con una finitura superficiale opaca. Purtroppo però non sono presenti particolari di rilevo che potrebbero attirare maggiormente l’attenzione da parte del potenziale acquirente.
Nella parte anteriore della confezione, troviamo solamente il marchio dell’azienda e la nomenclatura completa del prodotto, un’immagine di anteprima dello chassis vero e proprio ed i segnali che indicano la presenza di luci ARGB e di pericolo che segnalano il vetro temperato.
Nella parte posteriore, troviamo ancora il logo aziendale, del prodotto e l’avvertimento del vetro temperato e delle luci ARGB ed un’immagine “esplosa” del cabinet.
Su entrambi i laterali più corti viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, con l’aggiunta, però, di una breve panoramica delle caratteristiche tecniche più significative previste per questo specifico modello, come il peso, le dimensioni e le misure d’ingombro precise della confezione, tradotte in multilingua, italiano compreso. Solamente su uno viene inserito il codice a barre del cabinet Antec DP501.
Il trasporto risulta semplice, data la presenza di comode e pratiche maniglie sui lati della confezione.
L’apertura della confezione risulta veloce, basterà infatti sollevare i quattro lembi superiori e in pochi secondi avremo accesso al contenuto.
La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato in fase di trasporto.
La prima cosa che notiamo sono gli ottimi materiali utilizzati per l’imballaggio. Lo chassis è interamente avvolto in una grande sacca in cellophane trasparente e ancorato tra due semi-gusci di polistirolo che lo proteggono da urti e graffi accidentali.
Il bundle fornito in dotazione è del tutto basilare, ma allo stesso tempo completo. In un sacchetto in cellophane trasparente, troviamo tutta la viteria necessaria per poter installare comodamente l’hardware al suo interno, tre copri-slot PCI ed il manuale di installazione dei componenti.
Antec non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta funzionale e consente fin da subito di apprendere tutte le informazioni sul prodotto. In questa maniera l’utente finale saprà cosa sta comprando. Siamo ora pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche del nuovo DP501.
[nextpage title=”Principali Caratteristiche Tecniche e Funzionalità”]
Il nuovo Antec DP501 della serie Dark Phantom si presenta con uno stile moderno, per lo più spigoloso e con molti profili lineari, ma nel complesso al passo coi tempi, capace di coniugare eleganza ed aggressività allo stesso tempo.
Il cabinet è appositamente progettato per postazioni e configurazioni avanzate e ricercate di gaming, dato il look moderno e attraente del pannello laterale in vetro temperato, che una volta in funzione è in grado di restituire un ammagliante effetto luminoso della barra led presente sul copri-psu e di eventuali led o componenti illuminati, presenti all’interno.
Il cabinet prevede la commercializzazione, in due varianti di colore, nello specifico completamente nera o bianca sia all’esterno che all’interno. L’unica nota di colore la possiamo rilevare nella paratia frontale e sotto il copri-psu, dove sono presenti rispettivamente una feritoia ed una striscia, retroilluminati a led ARGB.
Il cabinet DP501 possiede inoltre, già pre-installato nel pannello destro, di una centralina per il collegamento ed il controllo di ventole o altri dispositivi con illuminazione ARGB; successivamente si potrà selezionare il colore o l’effetto luminoso desiderato, tramite l’apposito tasto “MODE” presente sul pannello I/O.
Grazie all’adozione di materiali di qualità come l’acciaio SECC è stato possibile garantire una buona robustezza e durata nel tempo. Inoltre la presenza del vetro temperato della paratia laterale, dona al prodotto un’ulteriore valore aggiunto.
Dal punto di vista degli ingombri, le dimensioni pari a (L x P x A) 443 x 210 x 484 mm, risultano essere idonee e abbastanza spaziose per uno chassis in formato ATX/M-ATX/ITX e, come osserveremo nel corso dell’articolo, capaci di garantire non soltanto uno spazio interno estremamente generoso ma soprattutto notevoli possibilità di integrazione sia di impianti a liquido di tipo tradizionale sia di quelle di tipo All-in-One con radiatori con lunghezza massima di 360mm nel pannello frontale e di 280mm nel pannello superiore.
Il nuovo Antec DP501, prevede la possibilità di ospitare infatti un radiatore da 360 millimetri sulla parte frontale, da 280 millimetri sulla parte superiore ed uno da 120 millimetri sul pannello posteriore. Volendo, potremmo installare tre ventole da 120mm, o due da 140mm sul frontale due da 120mm e due da 140mm sul lato superiore, mentre sul lato posteriore solamente una da 120mm (già inclusa).
Non mancano, inoltre, accorgimenti specifici pensati per evitare l’accumulo di polvere all’interno sia dello chassis che dell’alimentatore, nello specifico troviamo dei comodi filtri facilmente rimuovibili in grado di rendere le operazioni di manutenzione e pulizia estremamente semplici e veloci.
Del tutto intelligente la gestione degli spazi interni, con accorgimenti mirati a garantire un’installazione semplice ed ordinata dei componenti hardware (da notare ad esempio il comparto dedicato al posizionamento dell’alimentatore reso isolato dal resto della configurazione, oppure le slitte per il fissaggio delle unità SSD o HDD tradizionali), oltre che un più efficiente cable management al fine di garantire non soltanto un miglior ricircolo dell’aria all’interno dello chassis, ma soprattutto una vista più pulita ed elegante attraverso la generosa finestra laterale in vetro temperato.
Il pannello I/O risulta ricco e completo, dotato di ben due connettori USB 3.0, jack per cuffie e microfono, tasto di accensione e reset, tasto per il controllo della retroilluminazione e led diagnostico per HDD e sistema. Nella tabella che segue riportiamo le specifiche tecniche principali del cabinet, così come dichiarate dal produttore:
Le caratteristiche tecniche dichiarate rispecchiano appieno la volontà dell’azienda di realizzare uno chassis innovativo ed unico nel suo genere, estremamente funzionale, curato nei minimi particolari e costruito con materiali robusti e di qualità. Un prodotto del genere siamo sicuri sarà in grado di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, compresa quella più esigente.
Nel corso della nostra recensione analizzeremo le caratteristiche peculiari e innovative che i tecnici Antec hanno voluto mettere a disposizione dei propri clienti. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la soluzione Antec DP501.
[nextpage title=”Uno sguardo all’esterno”]
Antec con il nuovo DP501 è stata in grado di realizzare uno chassis dallo stile indubbiamente particolare ed intrigante, capace di attirare l’attenzione grazie ai suoi lineamenti moderni e alla generosa finestra laterale in vetro temperato, che lascia intravvedere la componentistica interna in tutto il suo splendore. Ottimo risulta anche il design del pannello frontale, dotato di una feritoia sul fianco sinistro con una cornice a led ARGB.
Il modello giunto in redazione, si contraddistingue per la colorazione interamente nera/antracite sia all’esterno che all’interno. L’unica nota di colore è rappresentata dai profili trasparenti sul frontale e sulla scocca del copri-psu, che doneranno una retroilluminazione ARGB allo chassis.
Lo chassis vanta una struttura in acciaio SECC, abbastanza robusta, con verniciatura superficiale con una finitura leggermente ruvida capace di donare una piacevole sensazione di robustezza al tatto; per altre parti sono stati utilizzati plastica ABS e vetro temperato.
Nella parte frontale, come ormai siamo abituati a vedere da diverso tempo su molti modelli di case, non è prevista la presenza di uno o più alloggi da 5.25”, presenta una superficie totalmente liscia, ma non simmetrica; infatti il frontale presenta due rientranze, una in alto a destra ed una in basso a sinistra, dove è presente il logo Antec e la presa d’aria con il profilo ARGB.
Rimuovendo il pannello frontale troviamo sul fondo il filtro anti-polvere, estraibile (rimuovendo le due viti) e facilmente lavabile; mentre non abbiamo nessun filtro a protezione delle ventole frontali.
Esaminando la parte frontale del DP501, privata dell’apposito pannello, non troviamo installata nessuna ventola, ma troviamo solamente gli appositi fori a binario, disponibili sia per ventole da 120 che da 140mm.
Nella parte posteriore dello chassis, oltre al consueto alloggiamento, nella zona inferiore, per una PSU in formato standard ATX ed allo slot I/O Shield della scheda madre, possiamo notare alcuni accorgimenti specifici voluti appositamente dal produttore.
Sul retro sono ben visibili i sette slot di espansione PCI, dotati ognuno di un copri-slot facilmente rimovibile e comprensivo di fori atti ad un più facile smaltimento del calore; accanto ad essi è presente uno speciale ferma-slot scorrevole, tenuto fermo da due viti tool-free e che ci consentirà eventualmente di fissare saldamente i vari bracket PCI senza dover ricorrere ad eventuali cacciaviti.
La presenza di sette mascherine per slot di espansione ci consente, inoltre, di intuire che sarà possibile installare anche schede grafiche a doppio o triplo slot all’interno di Antec DP501, oltre che eventualmente una scheda audio dedicata, controller e quant’altro.
A lato della scheda madre, che come vediamo sarà collocata in posizione verticale, è installata una ventola da 120 millimetri (oppure potremo sostituirla, con un radiatore della medesima dimensione).
Al di sotto dell’alloggiamento per la PSU, al fine di ridurre il più possibile l’accumulo di polvere all’interno della stessa, è presente un pratico filtro antipolvere facilmente rimovibile per una pulizia approfondita.
[nextpage title=”Uno sguardo all’esterno – Parte Prima”]
Analizzando le paratie laterali, possiamo notare che quella sinistra è completamente in vetro temperato fumé, con quattro viti di fissaggio tool-free, mentre quella destra è completamente liscia ed anch’essa presenta delle viti di fissaggio tool-free.
Il produttore ha scelto di utilizzare un vetro temperato oscurato, di tipo fumé, al fine di rendere il cabinet ancora più misterioso, grazie all’effetto “vedo non vedo”. Indubbiamente un ulteriore tocco di classe al già accattivante e ricercato look estetico di questo chassis.
Il pannello laterale destro è provvisto del classico incastro a scorrimento, mentre il sinistro in vetro, presenta quattro viti a vista di tipo tool-free.
Il fissaggio finale al telaio avviene mediante l’uso di viteria tool-free, in maniera da rendere le operazioni di apertura e chiusura estremamente rapide anche senza l’ausilio di attrezzi specifici. Nella parte superiore dello chassis è presente il pannello I/O. Il produttore ha previsto la presenza, oltre che degli immancabili pulsanti di accensione/spegnimento e reset ed i LED diagnostici di sistema e HDD, anche di una coppia di jack da 3.5” (uno per il collegamento delle cuffie ed uno per il microfono), due porte USB 3.0 (colore blu) ed il tasto per la selezione degli effetti luminosi.
Il pannello I/O dello chassis Antec DP501 è posto sul lato superiore del pannello frontale ed è realizzato in plastica.
Ottima risulta la presenza di diverse fessure, atte al ricircolo dell’aria, presenti sui lati sinistro e inferiore del profilo in plastica. Grazie a questo utile accorgimento sarà possibile garantire un’aerazione ottimale della componentistica interna, mentre verrà anche protetta grazie ad un filtro anti-polvere completamente e facilmente rimovibile.
La rimozione del pannello è del tutto semplice e richiede solamente una piccola forza dal basso verso l’alto, da parte dell’utente.
Una volta rimosso sarà possibile procedere eventualmente con le consuete operazioni di pulizia.
Possiamo notare inoltre che, eventuali ventole da 120 o 140 millimetri, possono essere facilmente installate e all’occorrenza posizionate leggermente in alto o in basso, grazie ai pratici fori a scorrimento presenti sia sulla parte frontale che superiore; oppure potremmo tranquillamente installare anche radiatori da 360mm sul fronte o 280mm sul top.
Il produttore, al fine di semplificare il più possibile le operazioni di pulizia del pannello superiore, ha previsto un fissaggio di tipo magnetico della griglia che funge anche da filtro antipolvere.
Sarà quindi possibile rimuoverla in pochi secondi e senza alcuno sforzo. Nella parte superiore è prevista la possibilità di installare ulteriori due ventole da 120 millimetri o due da 140 millimetri, o radiatori di medesime dimensioni, al fine di ottimizzare al meglio il riciclo dell’aria all’interno dello chassis.
Per coloro che intendono installare dei radiatori sul lato superiore del DP501, il produttore dichiara la possibilità di installazione di radiatori fino ad un massimo di 280mm.
Lo chassis viene mantenuto sollevato dal piano di appoggio per mezzo di quattro supporti in plastica gommata, fissati al telaio tramite l’utilizzo di viti.
L’aver previsto un rialzo del genere rispetto al piano di appoggio assicura che anche l’alimentatore riesca a pescare sufficiente aria dall’esterno, evitandone così il suo surriscaldamento. I piedini assicurano stabilità e buona presa al piano d’appoggio.
Non manca infine la presenza di un pratico filtro per evitare l’accumulo di polvere all’interno della PSU. Questo filtro non del tutto facilmente da rimuovere durante le operazioni di manutenzione, dato che non presenta nessun tipo di fissaggio magnetico, bensì viene ancorato al fondo con delle linguette metalliche sporgenti dalla zona inferiore dello chassis.
Dopo questa prima analisi della parte esterna del nuovo Antec DP501 appare evidente come il produttore, in fase di progettazione, abbia curato molto attentamente ogni particolare, raggiungendo una qualità costruttiva indubbiamente di buon livello. Ora siamo pronti per andare ad esaminare la parte interna.
[nextpage title=”Uno sguardo all’interno”]
Antec DP501 è realizzato con un design molto interessante, contraddistinto da uno stile elegante ed al tempo stesso aggressivo. La qualità del prodotto risulta complessivamente molto buona, così come lo spazio all’interno per il montaggio dei vari componenti. Per rimuovere i due pannelli laterali, basterà semplicemente svitare le viti tool-free e rimuovere il classico incastro a scorrimento.
Come possiamo vedere la gestione degli spazi interni è indubbiamente ben congegnata, infatti sono presenti accorgimenti specifici pensati per ospitare configurazioni di fascia medio-alta estremamente ordinate e pulite. Lo spazio a disposizione, inoltre, consente agli utenti la massima libertà anche nell’eventualità di integrazione di impianti di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, ben più complessi e prestanti delle ormai diffuse soluzioni All-in-One presenti sul mercato.
Lo chassis supporta appieno schede madri con fattore di forma standard ITX, Micro-ATX oppure ATX, con installazione della stessa in verticale. Questo aspetto garantisce una migliore gestione degli spazi, consentendo anche l’utilizzo di dissipatori a torre per CPU particolarmente alti (fino a 165 millimetri) senza alcun problema.
Interessante notare come gli ingegneri di Antec abbiano curato con maniacale scrupolosità la gestione del cable management.
A nostro avviso è stato svolto un eccellente lavoro, il passaggio dei cavi verso la scheda madre avviene attraverso alcuni fori opportunamente privati di qualsiasi sbavatura, in maniera da evitarne il danneggiamento della guaina isolante. Per quanto riguarda le unità di memorizzazione, il nuovo DP501 prevede buone possibilità di installazione.
Nella parte inferiore dello chassis è previsto l’apposito cassetto per lo stoccaggio delle unità, nello specifico ben due in formato standard 3.5”, mentre altre quattro da 2.5” potranno essere fissate nella parte posteriore della piastra di fissaggio della scheda madre.
I due cassetti da 3.5” sono facilmente estraibili e l’intero cestello scorre su due binari, così da permettere un eventuale ulteriore spazio per l’alimentatore.
Nella parte inferiore interna dello chassis troviamo anche il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX, ben nascosto a tutto vantaggio dell’estetica e della gestione dei cavi. Sulla parte frontale possiamo notare un pratico e comodo vano copri-PSU non rimovibile, decorato con una striscia a led ARGB.
Per quanto riguarda la scheda grafica è previsto il supporto per una lunghezza massima pari a ben 360 millimetri. Questo valore appare indubbiamente notevole e garantisce la piena compatibilità verso la totalità dei modelli presenti ad oggi sul mercato.
Nessuna limitazione è presente inoltre per quanto riguarda l’altezza della scheda, visto che il cabinet mette a disposizione ben sette slot di espansione. Per ognuno di questi è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata in grado di favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.
Il fissaggio avviene, nella parte esterna, mediante delle ormai consuete viti a stella e un esclusivo sistema di bloccaggio a scorrimento, tenuto fermo da due viti tool-free. Alla luce di quanto osservato durante questa analisi degli interni del nuovo Antec DP501 non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto durante la fase di progettazione.
L’azienda americana ha curato ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire di conseguenza, un efficace gestione dei cavi di collegamento, che come vedremo, risulta ordinata e precisa. Possiamo ora procedere con l’analisi delle specifiche tecniche delle ventole in dotazione e dei relativi flussi d’aria in grado di generare.
[nextpage title=”Analisi ventole e gestione dei flussi d’aria”]
Il produttore americano ha dotato questo cabinet di una ventola da 120mm; una configurazione che possiamo definire “base” per quanto riguarda il ricircolo interno dell’aria.
All’interno del DP501, infatti, è preinstallata una ventola da 120 millimetri, non sappiamo nello specifico il modello preciso, però possiamo notare dall’etichetta che si tratta di una ventola marchiata Antec ed è provvista di illuminazione.
Questa particolare ventola è contraddistinta da uno spessore pari a 25 millimetri; le ventole hanno un layout a nove pale e hanno una colorazione totalmente nera. Il design delle pale è abbastanza “curioso” e non del tutto tradizionale, infatti ha una forma a petalo, curvato verso l’interno.
Le ventole presentano solamente la tipica connessione PWM a 3 pin che le vanno ad alimentare.
Non abbiamo particolari informazioni inerenti alla portata d’aria, quindi non possiamo darvi ulteriori informazioni in merito. In ogni caso, vi possiamo garantire che sono in grado di convogliare una buona quantità di aria con un impatto acustico minimo.
La ventola è collocata nella parte posteriore dello chassis, ovviamente in maniera tale da espellere aria calda all’esterno.
Nella configurazione “base“, di conseguenza, vi è esclusivamente una ventola posteriore da 120 millimetri (contrassegnata con la freccia di colore rosso) provvederà ad espellere in maniera efficiente verso l’esterno l’aria ormai calda. Antec DP501, dopotutto, offre eccellenti potenzialità in tal senso, come possiamo osservare nell’immagine che segue.
Nella configurazione “completa” è possibile installare due ventole da 120 o 140mm nella parte superiore ed altrettante tre da 120mm o due da 140mm nella parte frontale. In questa situazione, le ventole da 120 mm posizionate frontalmente immettono una buona quantità di aria fredda all’interno dello chassis, mentre le restanti ventole, in estrazione, provvedono ad espellere verso l’esterno, in maniera decisamente più efficiente, l’aria ormai calda.
L’installazione delle ventole opzionali non potrà che migliorare in maniera esponenziale la situazione. Chiaramente questa configurazione risulta ben equilibrata e consente di avere un ricircolo d’aria bilanciato e tale da raffreddare in maniera ottimale tutti i componenti installati. Tale soluzione è indicata per chi utilizza molti componenti all’interno dello chassis.
Per chi desidera al contrario adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, visto la distribuzione ottimale degli spazi interni, sarà possibile installare all’interno dello chassis queste tipologie di radiatori (non necessariamente di tipo “slim”):
- Parte Frontale:120/240/360mm (anche con ventole in configurazione Push/Pull);
- Parte Superiore: 120/240/140/280mm (anche con ventole in configurazione Push/Pull);
- Parte Posteriore:120mm (anche con ventole in configurazione Push/Pull).
Per gli utenti meno esperti è possibile inoltre utilizzare uno dei numerosi e ormai abbastanza performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One.
[nextpage title=”Installazione dei componenti e Temperature rilevate “]
Dopo aver analizzato nel dettaglio le caratteristiche tecniche del nuovo Antec DP501 non potevamo certo sottrarci all’assemblaggio di una configurazione completa al suo interno. Le operazioni, anche grazie all’ottima gestione degli spazi interni del cabinet, si sono rivelate estremamente semplici e veloci.
Nel nostro caso abbiamo scelto i componenti con la finalità di dare vita ad una configurazione di buon livello, capace di garantire una buona esperienza d’uso e al tempo stesso di sfruttare buona parte delle potenzialità dello chassis del produttore americano. Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento dedicato alla CPU ci siamo affidati al dissipatore stock fornito da Intel, dato che non abbiamo particolari necessità di stressare a fondo la stessa.
La scheda grafica utilizzata, nello specifico una Sapphire R7 250 OC da 2GB di memoria, con una lunghezza di 145 millimetri e ingombro in altezza di uno slot, non rappresenta certamente un problema per questo cabinet.
I fori presenti sul pannello superiore del vano dedicato all’alloggiamento della PSU e delle unità di memorizzazione consentono un pratico passaggio dei cavi necessari alla corretta alimentazione di tutto l’hardware. In questa maniera potremmo realizzare un PC ordinato e dalla pulizia visiva impeccabile.
Nella nostra configurazione abbiamo previsto la presenza, per quanto riguarda le unità di memorizzazione, sia di un tradizionale disco meccanico (Seagate Barracuda da 1TB), sia di una più prestante unità allo stato solido (ADATA Premier PRO SP550).
Per l’installazione di entrambe le unità abbiamo ovviamente sfruttato sia l’apposito vano presente nella parte inferiore dello chassis, sia lo slot a parete, posizionato sul retro della piastra di supporto della motherboard.
Il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX, mette a disposizione uno spazio indubbiamente più che generoso per nascondere in maniera efficacie e ordinata, tutti i vari cavi di collegamento e di alimentazione necessari al corretto funzionamento del PC.
Ovviamente nel nostro caso non abbiamo avuto il tempo necessario per un cable-management perfetto, in ogni caso il risultato ottenuto appare più che soddisfacente.
Il risultato finale che abbiamo ottenuto è senza dubbio di grande impatto visivo, pulito ed ordinato, indubbiamente capace di attirare l’attenzione.
La finestra in nero fumé inoltre dona quel tocco di eleganza in più che non guasta mai. Non possiamo che essere soddisfatti.
[nextpage title=”Installazione dei componenti e Temperature rilevate – Parte Prima”]
Una volta spente le luci, possiamo ammirare la retroilluminazione emanata dai profili led ARGB, installati frontalmente ed all’interno del nostro Antec DP501. Vi lasciamo con alcune foto ed un breve video dei vari effetti luminosi del cabinet.
I LED presenti nel cabinet DP501 risultano ben luminosi e in grado di creare una retroilluminazione ad alto impatto estetico e con ampia dispersione nell’ambiente circostante. Vi possiamo garantire che questo particolare chassis sarà in grado di catturare la vostra attenzione e quella dei vostri amici. Non possiamo che ritenerci soddisfatti da questo prodotto di Antec.
Per concludere, abbiamo effettuato delle prove per verificare la qualità del case e le temperature che si possono registrare nell’utilizzo dello stesso. Abbiamo rilevato le temperature dei vari componenti in stato di idle e pieno carico in modo da capire la vera efficienza e il ricircolo d’aria del case. Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. Ricordiamo che i risultati sono stati ottenuti utilizzando solamente le ventole presenti nella configurazione “base“.
Le temperature sono state monitorate utilizzando i software HWMonitor e GPU-Z. Le rilevazioni sono state eseguite per circa 15 minuti, sia in Idle che in Full-Load. Durante i test in laboratorio, la temperatura ambiente rilevata al momento dei nostri test è stata di 22° C. I test in Full-Load sono stati condotti con i seguenti programmi:
- OCCT v4.4.1;
- Unigine Heaven v4.0.
Lo scopo del test non è quello di confrontare i risultati con prodotti analoghi. Troppi fattori possono far variare i risultati. Durante le prove tutti i componenti installati all’interno del case sono stati mantenuti alla frequenze di default. Il sistema operativo è privo di qualunque ottimizzazione. Per i nostri test abbiamo usato la seguente configurazione.
Andiamo ad analizzare le temperature della nostra piattaforma, utilizzando OCCT per stressare la CPU e Unigine Heaven 4.0 per la GPU.
Antec Dark Phantom DP501 – Temperature rilevate
In considerazione delle tempere rilevate, ci riteniamo pienamente soddisfatti dal prodotto. Il nuovo Antec DP501 si è dimostrato un cabinet valido, contraddistinto da una buona cura dei materiali. Segnaliamo che è possibile aggiungere ulteriori ventole al fine di migliorare ulteriormente il riciclo d’aria e di conseguenza le temperature. Il livello di rumorosità massimo raggiunto non è mai stato eccessivo o fastidioso, segno che la ventola fornita in dotazione è di buon livello. Non possiamo che ritenerci soddisfatti.
[nextpage title=”Conclusioni”]
Il nuovo Antec DP501 è uno chassis dallo stile moderno e al passo coi tempi, in grado di attirare l’attenzione grazie ai suoi lineamenti decisi, dotato di finestra laterale in vetro temperato fumé di grosse dimensioni, che lasciano intravvedere la componentistica interna perfettamente anche quando l’illuminazione non è attiva.
Il cabinet prevede la commercializzazione, in due varianti di colore, nello specifico completamente nera, oppure bianca, sia all’esterno che all’interno, con delle note di colore ARGB, conferiti dai due profili led frontali e sotto il copri-psu.
Grazie all’adozione di materiali di qualità come l’acciaio SECC è garantita una buona robustezza e durata nel tempo. Il montaggio delle componenti si è rivelato estremamente semplice. La buona gestione degli spazi interni permette di ospitare tutti i componenti senza particolari problemi. Una volta assemblato il sistema, il risultato appare decisamente pulito ed ordinato.
La cura nei particolari è indubbiamente buona; non sono state rilevate imperfezioni nella verniciatura o problemi negli assemblaggi, inoltre non vi sono parti taglienti che potrebbero danneggiare cavi o provocare tagli alle mani durante l’assemblaggio dei componenti. Come abbiamo potuto osservare, il produttore fornisce in dotazione una ventola da 120 millimetri, in espulsione nella parte posteriore.
Il cabinet è perfettamente in grado di ospitare fino a 6 ventole da 120 millimetri o 5 da 140 millimetri. Per chi desidera adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, visto la distribuzione ottimale degli spazi interni, sarà possibile installare radiatori da 120/240/360 millimetri nella parte frontale, 120/240 o 280 millimetri in quella superiore e da 120 millimetri in quella posteriore.
Gli utenti meno esperti potranno inoltre utilizzare i numerosi e ormai abbastanza performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One. Da segnalare inoltre la presenza, nella parte superiore esterna dello chassis, di un pannello I/O molto completo. Il produttore ha previsto la presenza, infatti, oltre agli immancabili pulsanti di accensione/spegnimento e reset, anche una coppia di jack da 3.5” (uno per il collegamento delle cuffie ed uno per il microfono), due porte USB 3.0 ed un tasto per la selezione dei profili ARGB.
Per quanto riguarda l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto di una GPU con lunghezza massima pari a ben 36 centimetri e dissipatori ad aria alti fino a 16,5 centimetri. Questo valore garantisce la piena compatibilità verso la quasi totalità dei modelli di dissipatori a torre presenti ad oggi sul mercato.
Nessuna limitazione nemmeno per quanto riguarda l’altezza della scheda, visto che il cabinet mette a disposizione ben sette slot di espansione. Per ognuno di questi è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata in grado di favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.
Grazie alla generosa finestra in vetro temperato fumé, sarà possibile intravvedere la componentistica interna. Il cabinet Antec DP501 viene commercializzato su Amazon.it ad un prezzo di circa 72,89€ IVA compresa, cifra molto interessante e ampiamente giustificata dalle caratteristiche offerte e dall’ottima qualità costruttiva.
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Pro:
- Design ricercato ed elegante;
- Buoni materiali utilizzati e finiture;
- Struttura in acciaio SECC (da 0.6mm di spessore);
- Compatibilità con schede madri in formato ATX, Micro-ATX e ITX;
- Generosi spazi interni e ottime possibilità di cable-management;
- Profili frontali e copri-psu con led ARGB;
- Buone possibilità di integrazione di impianti a liquido tradizionali ed AIO;
- Vano dedicato all’alloggiamento della PSU ATX;
- Supporto per schede grafiche discrete fino a 360mm di lunghezza;
- Supporto per dissipatori di calore a torre fino a 165mm di altezza;
- Pannello laterale in vetro temperato fumé.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia per il campione fornitoci.
Andrea Raimondi – 19andrew90 – Staff di HW Legend