Antec arricchisce il proprio catalogo con un nuovo case dedicato al segmento entry-level, in grado di coniugare un buon design ad utili accorgimenti tecnici. Per la precisione stiamo parlando del modello P7 Window Red Edition dotato di finestra laterale trasparente. Il cabinet, con dimensioni di 445x210x470 mm per circa 5,5 kg di peso, presenta un pannello frontale completamente chiuso con finiture rosse o verdi. In redazione è giunto il modello Red Edition. Il layout interno è di tipo a doppio vano. In quello principale è possibile ospitare schede madri ATX, micro-ATX e mini-ITX, schede video lunghe fino 390 mm e dissipatori per CPU alti massimo 165 mm. Per quanto riguarda la predisposizione per l’alloggiamento di ventole e radiatori, la parte frontale della versione Window ha uno spazio adatto per configurazioni 3×120 o 2×140, nella parte posteriore c’è spazio solo per una singola ventola da 120 mm. Ottima risulta inoltre la presenza di filtri antipolvere sia sul fondo del case sia sul pannello frontale. Il pannello I/O è composto da due porte USB 3.0, pulsanti e led di sistema ed i consueti connettori audio. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura del nostro articolo.
Antec P7 Window Red Edition: entry-level di classe! – Recensione di Andrea Raimondi | 19andrew90 – Voto: 5/5
Antec è il marchio globale leader nei componenti e accessori per i mercati dell’aggiornamento PC e del “fai-da-te” (DIY, o Do It Yourself, in inglese).
Fondata nel 1986, Antec è considerata pioniera in questo ambito e ha sempre mantenuto la posizione di leader di mercato. Antec ha ottenuto grandi risultati nel canale di distribuzione, rispondendo alle esigenze di costruttori di sistemi di qualità, VAR e integratori.
L’offerta di Antec comprende un’ampia gamma di soluzioni, come l’avanzata Performance One Series, l’economica New Solution Series, prodotti di aggiornamento per server progettati per le necessità di tutti i mercati workstation e server.
L’offerta Antec include anche alimentatori come la serie True Power Quattro ed EarthWatts, l’unità di alimentazione elettrica (PSU) più ecologica ell’azienda; e NeoPower, per un computing silenzioso e affidabile.
I PC gamer sono consumatori molto esigenti di componenti altamente perforanti ed è per questo che molti prodotti Antec sono a loro dedicati, come il Nine Hundred, il riferimenti per i case destinati ai giocatori. Inoltre, Antec offre accessori per computer costituiti da diversi prodotti originali, tra cui le Ventole LED brevettate e le soluzioni di Notebook Cooling.
Antec ha sede a Fremont, California, con uffici a Rotterdam, Paesi Bassi, Germania, Cina e Taiwan. I prodotti Antec sono venduti in oltre 40 paesi in tutto il mondo.
In questa pagina potete trovare una descrizione del grande impegno profuso da Antec per la salvaguardia dell’ambiente. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale Antec.
[nextpage title=”Packaging e Bundle”]
Il cabinet Antec P7 Window Red Edition giunto in redazione, è facilmente rintracciabile, grazie al codice UPC 0-761345-11609-1. Il prodotto si contraddistingue fin da subito per la sua colorazione completamente nera con profili in rosso, una ventola di raffreddamento posteriore e pannello laterale in plexyglass trasparente.
La confezione che lo racchiude è interamente realizzata in robusto cartone dalle dimensioni generose di 510,2x255x535mm, capace di garantire l’assoluta integrità del prodotto anche nell’eventualità di un trasporto movimentato. La confezione è in colorazione naturale, con una finitura superficiale opaca. Purtroppo però non sono presenti particolari di rilevo che potrebbero attirare maggiormente l’attenzione da parte del potenziale acquirente.
Nella parte anteriore della confezione, troviamo solamente il marchio dell’azienda e la nomenclatura completa del prodotto ed un’immagine di anteprima dello chassis vero e proprio.
Nella parte posteriore, troviamo ancora il logo aziendale e del prodotto, oltre ad una descrizione in lingua inglese delle principali features e caratteristiche del P7 e le immagini delle due versioni del cabinet, ovvero “Silent” e “Window”; quest’ultimo sotto nostra analisi in questa recensione. Non mancano verso il fondo il codice a barre, i riferimenti aziendali e i loghi delle certificazioni ambientali ottenute, oltre a quelli per un corretto smaltimento.
Su entrambi i laterali più corti viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, con l’aggiunta, però, di una breve panoramica delle caratteristiche tecniche più significative previste per questo specifico modello, come il peso, le dimensioni e le misure d’ingombro precise della confezione, tradotte in multilingua, italiano compreso.
Il trasporto risulta semplice, data la presenza di comode e pratiche maniglie sui lati della confezione.
L’apertura della confezione risulta veloce, basterà infatti sollevare i quattro lembi superiori e in pochi secondi avremo accesso al contenuto.
La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato in fase di trasporto.
La prima cosa che notiamo sono gli ottimi materiali utilizzati per l’imballaggio. Lo chassis è interamente avvolto in una grande sacca in cellophane trasparente e ancorato tra due semi-gusci in polistirolo che lo proteggono da urti e graffi accidentali.
Il bundle fornito in dotazione è del tutto basilare, ma allo stesso tempo completo. In una piccola scatoletta di cartone con all’interno un sacchetto in cellophane trasparente, troviamo tutta la viteria necessaria per poter installare comodamente l’hardware al suo interno, delle fascette in velcro, tre copri-slot PCI, il manuale di installazione dei componenti ed una guida sulla garanzia.
Antec non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta funzionale e consente fin da subito di apprendere tutte le informazioni sul prodotto. In questa maniera l’utente finale saprà cosa sta comprando. Siamo ora pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche del nuovo P7 Window Red Edition.
[nextpage title=”Principali Caratteristiche Tecniche e Funzionalità”]
Il nuovo Antec P7 Window della serie Performance si presenta con uno stile ricercato, per lo più lineare e con pochi profili curvilinei, ma nel complesso al passo coi tempi, capace di coniugare eleganza ed aggressività allo stesso tempo.
Il cabinet è appositamente progettato per postazioni e configurazioni avanzate e ricercate di gaming, dato il look moderno e attraente del pannello laterale in plexiglass, che è in grado di mostrare la componentistica installata.
Il cabinet prevede la commercializzazione, almeno per il momento, in una sola variante di colore, nello specifico completamente nera sia all’esterno che all’interno. L’unica nota di colore la possiamo trovare nelle fiancate anteriori, dato che la versione Window è disponibile con i profili laterali in Rosso o Verde.
Lo chassis ha dimensioni di 445x210x470mm ed è dotato di un pannello frontale facilmente rimovibile, data la totale assenza di cavi collegati ad esso.
Grazie all’adozione di materiali di qualità come l’acciaio SECC è stato possibile garantire una buona robustezza e durata nel tempo. Inoltre la presenza del pannello in plexyglass della paratia laterale, dona al prodotto un ulteriore valore aggiunto.
Dal punto di vista degli ingombri, le dimensioni risultano essere idonee e abbastanza spaziose per uno chassis in formato ATX/M-ATX/M-ITX e, come osserveremo nel corso dell’articolo, capaci di garantire non soltanto uno spazio interno estremamente generoso ma soprattutto notevoli possibilità di integrazione sia di impianti a liquido di tipo tradizionale sia di quelle di tipo All-in-One con radiatori con lunghezza massima di 360mm.
Il nuovo P7 Window Red Edition, prevede la possibilità di ospitare infatti un radiatore da 360 millimetri sulla parte frontale, ed uno da 120 millimetri sul pannello posteriore. Volendo, potremmo installare tre ventole da 120mm, o due da 140mm sul frontale, mentre sul lato posteriore solamente una da 120mm.
Non mancano, inoltre, accorgimenti specifici pensati per evitare l’accumulo di polvere all’interno sia dello chassis che dell’alimentatore, nello specifico troviamo dei comodi filtri facilmente rimovibili in grado di rendere le operazioni di manutenzione e pulizia estremamente semplici e veloci.
Del tutto intelligente la gestione degli spazi interni, con accorgimenti mirati a garantire un’installazione semplice ed ordinata dei componenti hardware (da notare ad esempio il comparto dedicato al posizionamento dell’alimentatore reso isolato dal resto della configurazione, oppure le slitte per il fissaggio delle unità SSD o HDD tradizionali), oltre che un più efficiente cable management al fine di garantire non soltanto un miglior ricircolo dell’aria all’interno dello chassis, ma soprattutto una vista più pulita ed elegante attraverso la generosa finestra laterale in vetro temperato.
Il pannello I/O risulta ricco e completo, dotato di ben due connettori USB 3.0, jack per cuffie e microfono, tasto di accensione e reset.
Nella tabella che segue riportiamo le specifiche tecniche principali del cabinet, così come dichiarate dal produttore:
Le caratteristiche tecniche dichiarate rispecchiano appieno la volontà dell’azienda di realizzare uno chassis innovativo ed unico nel suo genere, estremamente funzionale, curato nei minimi particolari e costruito con materiali robusti e di qualità. Un prodotto del genere siamo sicuri sarà in grado di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, compresa quella più esigente.
Nel corso della nostra recensione analizzeremo le caratteristiche peculiari e innovative che i tecnici Antec hanno voluto mettere a disposizione dei propri clienti. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la soluzione P7 Window Red Edition.
[nextpage title=”Uno sguardo all’esterno – Parte Prima”]
Antec attraverso il nuovo P7 Window Red Edition è stata in grado di realizzare uno chassis dallo stile indubbiamente particolare ed intrigante, capace di attirare l’attenzione grazie ai suoi lineamenti moderni e alla generosa finestra laterale in plexyglass, che lascia intravvedere la componentistica interna in tutto il suo splendore. Ottima risulta inoltre la presenza di un pannello I/O sul lato superiore che ne facilita l’utilizzo, ma anche un facile smontaggio del pannello frontale, data la totale assenza di cavi a esso collegati.
Il modello giunto in redazione, si contraddistingue per la colorazione interamente nera, sia all’esterno che all’interno. L’unica nota di colore è rappresentata da due profili, rosso o verde (a seconda della versione), incastonati sui lati lunghi del pannello frontale.
Lo chassis vanta una struttura in acciaio SECC, abbastanza robusta, con verniciatura superficiale con una finitura leggermente ruvida capace di donare una piacevole sensazione di robustezza al tatto.
Nella parte frontale, come ormai siamo abituati a vedere da diverso tempo su molti modelli di case, non è prevista la presenza di uno o più alloggi da 5.25”, presenta una superficie totalmente liscia, con il pannello I/O sulla parte superiore con delle feritoie per il riciclo dell’aria sui lati lunghi;
Rimuovendo il pannello frontale non troviamo il tradizionale e pratico filtro anti-polvere, che andava a proteggere ulteriormente l’interno da polvere o altro materiale esterno.
Esaminando la parte frontale del P7, privata dell’apposito pannello, troviamo i binari per l’alloggiamento di eventuali ventole.
Nella parte posteriore dello chassis, oltre al consueto alloggiamento, nella zona inferiore, per una PSU in formato standard ATX ed allo slot I/O Shield della scheda madre, possiamo notare alcuni accorgimenti specifici voluti appositamente dal produttore.
Sul retro sono ben visibili i sette slot di espansione PCI, dotati ognuno di un copri-slot facilmente rimovibile e comprensivo di fori atti ad un più facile smaltimento del calore; accanto ad essi è presente uno speciale ferma-slot scorrevole, tenuto fermo da due viti tool-free e che ci consentirà eventualmente di fissare saldamente i vari bracket PCI senza dover ricorrere ad eventuali cacciaviti.
La presenza di sette mascherine per slot di espansione ci consente, inoltre, di intuire che sarà possibile installare anche schede grafiche a doppio o triplo slot all’interno del P7, oltre che eventualmente una scheda audio dedicata, controller e quant’altro.
A lato della scheda madre, che come vediamo sarà collocata in posizione verticale, è installata una ventola da 120 millimetri (oppure potremo sostituirla, con un radiatore della medesima dimensione).
Al di sotto dell’alloggiamento per la PSU, al fine di ridurre il più possibile l’accumulo di polvere all’interno della stessa, è presente un pratico filtro antipolvere facilmente rimovibile per una pulizia approfondita.
[nextpage title=”Antec P7 Window Red Edition – Uno sguardo all’esterno – Parte Prima”]
Analizzando le paratie laterali, possiamo notare che quella sinistra ha un’ampia finestra in plexiglass fumé, con una spessa bordatura attorno, tenuta ferma da due viti di fissaggio tool-free poste sul lato inferiore.
La parte laterale destra del cabinet è invece completamente liscia e anch’essa presenta delle viti di fissaggio tool-free.
Il produttore ha scelto di utilizzare un pannello in plexyglass oscurato, di tipo fumé, al fine di rendere il cabinet ancora più misterioso, grazie all’effetto “vedo non vedo”. Indubbiamente un ulteriore tocco di classe al già accattivante e ricercato look estetico di questo chassis.
Sia il pannello laterale destro, che quello sinistro, presentano il classico sistema di scorrimento a binario e tenuti fermi da viti tool-less.
Il fissaggio finale al telaio avviene mediante l’uso di viteria tool-free, in maniera da rendere le operazioni di apertura e chiusura estremamente rapide anche senza l’ausilio di attrezzi specifici.
Il pannello I/O dello chassis Antec P7 è posto sul lato superiore del pannello frontale ed è realizzato in plastica. Il produttore ha previsto la presenza, oltre che degli immancabili pulsanti di accensione/spegnimento e reset ed i LED diagnostici di sistema e HDD, anche di una coppia di jack da 3.5” (uno per il collegamento delle cuffie ed uno per il microfono), due porte USB 3.0 (colore blu).
Ottima risulta la presenza di diverse fessure, atte al ricircolo dell’aria, presenti sui lati sinistro e destro del profilo in plastica. Grazie a questo utile accorgimento sarà possibile garantire un’aerazione ottimale della componentistica interna, mentre verrà anche protetta grazie a due filtri anti-polvere.
La rimozione del pannello è del tutto semplice e richiede solamente una piccola forza dal basso verso l’alto, da parte dell’utente.
Una volta rimosso sarà possibile procedere eventualmente con le consuete operazioni di pulizia.
Possiamo notare i binari per poter far scorrere le ventole e fermarle nella posizione desiderata; oppure potremmo tranquillamente installare anche ventole da 140mm oppure radiatori delle medesime dimensioni.
Il pannello superiore è perfettamente piatto e privo di fori o filtri antipolvere.
Lo chassis viene mantenuto sollevato dal piano di appoggio per mezzo di quattro supporti in plastica gommata, fissati al telaio tramite l’utilizzo di viti.
L’aver previsto un rialzo del genere rispetto al piano di appoggio assicura che anche l’alimentatore riesca a pescare sufficiente aria dall’esterno, evitandone così il suo surriscaldamento. I piedini assicurano stabilità e buona presa al piano d’appoggio.
Non manca infine la presenza di un pratico filtro per evitare l’accumulo di polvere all’interno della PSU. Questo filtro non del tutto facilmente da rimuovere durante le operazioni di manutenzione, dato che non presenta nessun tipo di fissaggio magnetico, bensì viene ancorato al fondo con delle linguette metalliche sporgenti dalla zona inferiore dello chassis.
Dopo questa prima analisi della parte esterna del nuovo Antec P7 Window appare evidente come il produttore, in fase di progettazione, abbia curato molto attentamente ogni particolare, raggiungendo una qualità costruttiva indubbiamente di buon livello. Ora siamo pronti per andare ad esaminare la parte interna.
[nextpage title=”Uno sguardo all’interno”]
Il nuovo Antec P7 è realizzato con un design molto interessante, contraddistinto da uno stile elegante ed al tempo stesso aggressivo. La qualità del prodotto risulta complessivamente molto buona, così come lo spazio all’interno per il montaggio dei vari componenti. Per rimuovere i due pannelli laterali, basterà semplicemente svitare le viti tool-free e rimuovere il classico incastro a scorrimento.
Come possiamo vedere la gestione degli spazi interni è indubbiamente ben congegnata, infatti sono presenti accorgimenti specifici pensati per ospitare configurazioni di fascia medio-alta estremamente ordinate e pulite. Lo spazio a disposizione, inoltre, consente agli utenti la massima libertà anche nell’eventualità di integrazione di impianti di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, ben più complessi e prestanti delle ormai diffuse soluzioni All-in-One presenti sul mercato.
Lo chassis supporta appieno schede madri con fattore di forma standard Mini-ITX, Micro-ATX e ATX, con installazione della stessa in verticale. Questo aspetto garantisce una migliore gestione degli spazi, consentendo anche l’utilizzo di dissipatori a torre per CPU particolarmente alti (fino a 165 millimetri) senza alcun problema.
Interessante notare come gli ingegneri di Antec abbiano curato con maniacale scrupolosità la gestione del cable management.
A nostro avviso è stato svolto un eccellente lavoro, il passaggio dei cavi verso la scheda madre avviene attraverso alcuni fori opportunamente privati di qualsiasi sbavatura, in maniera da evitarne il danneggiamento della guaina isolante, e da una grande rientranza presente tra la piastra di supporto della scheda madre e quella per gli SSD. Per quanto riguarda le unità di memorizzazione, il nuovo P7 Window prevede buone possibilità di installazione.
Nella parte inferiore dello chassis è previsto l’apposito cassetto per lo stoccaggio delle unità, nello specifico ben due in formato standard 3.5” o due da 2.5” (indifferente se HDD meccanici oppure SSD), mentre altre due da 2.5” potranno essere fissate nella parte posteriore della piastra di fissaggio della scheda madre.
I due cassetti da 3.5” sono facilmente estraibili e l’intero cestello scorre su due binari, così da permettere un eventuale ulteriore spazio per l’alimentatore.
Nella parte inferiore interna dello chassis troviamo anche il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX, ben nascosto a tutto vantaggio dell’estetica e della gestione dei cavi. Sulla parte frontale possiamo notare un pratico e comodo vano copri-PSU non rimovibile.
Per quanto riguarda la scheda grafica è previsto il supporto per una lunghezza massima pari a ben 390 millimetri. Questo valore appare indubbiamente notevole e garantisce la piena compatibilità verso la totalità dei modelli presenti ad oggi sul mercato.
Nessuna limitazione è presente inoltre per quanto riguarda l’altezza della scheda, visto che il cabinet mette a disposizione ben sette slot di espansione. Per ognuno di questi è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata in grado di favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.
Il fissaggio avviene, nella parte esterna, mediante delle ormai consuete viti a stella e un esclusivo sistema di bloccaggio a scorrimento, tenuto fermo da due viti tool-free. Alla luce di quanto osservato durante questa analisi degli interni del nuovo Antec P7 Window non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto durante la fase di progettazione.
L’azienda americana ha curato ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire di conseguenza, un efficace gestione dei cavi di collegamento, che come vedremo, risulta ordinata e precisa. Possiamo ora procedere con l’analisi delle specifiche tecniche delle ventole in dotazione e dei relativi flussi d’aria in grado di generare.
[nextpage title=”Analisi ventole e gestione dei flussi d’aria”]
Il produttore americano ha dotato questo cabinet di una ventola da 120mm; una configurazione originale, che possiamo definire “base” per quanto riguarda il ricircolo interno dell’aria.
All’interno del P7 Window, infatti, viene installata una ventola da 120 millimetri, non sappiamo nello specifico il modello preciso, però possiamo notare dall’etichetta che si tratta di una ventola marchiata Antec sprovvista di illuminazione.
Questa particolare ventola è contraddistinta da uno spessore pari a 25 millimetri, ha un layout a sette pale e hanno una colorazione totalmente nera.
La ventola presenta la tipica connessione PWM a 3 pin che vanno ad alimentare il tutto.
Non abbiamo particolari informazioni inerenti alla portata d’aria, quindi non possiamo darvi ulteriori informazioni in merito. In ogni caso, vi possiamo garantire che sono in grado di convogliare una buona quantità di aria con un impatto acustico minimo.
Nella configurazione “base“, di conseguenza, vi è presente solamente una ventola, evidenziata dalla freccia rossa, che provvederà ad espellere in maniera efficiente verso l’esterno l’aria ormai calda.
Il P7 Window, dopotutto, offre eccellenti potenzialità in tal senso, come possiamo osservare nell’immagine che segue.
Nella configurazione “completa” è possibile installare ulteriori tre ventole da 120mm, oppure due da 140mm nella parte frontale del cabinet.
In questa situazione, le ventole da 120 mm posizionate frontalmente immettono una buona quantità di aria fredda all’interno dello chassis, mentre la restante ventola, in estrazione, provvede ad espellere verso l’esterno, in maniera decisamente più efficiente, l’aria ormai calda.
L’installazione delle ventole opzionali non potrà che migliorare in maniera esponenziale la situazione. Chiaramente questa configurazione risulta ben equilibrata e consente di avere un ricircolo d’aria bilanciato e tale da raffreddare in maniera ottimale tutti i componenti installati. Tale soluzione è indicata per chi utilizza molti componenti all’interno dello chassis.
Per chi desidera al contrario adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, visto la distribuzione ottimale degli spazi interni, sarà possibile installare all’interno dello chassis queste tipologie di radiatori (non necessariamente di tipo “slim”):
- Parte Frontale:120/240/360mm (anche con ventole in configurazione Push/Pull);
- Parte Posteriore:120mm (anche con ventole in configurazione Push/Pull).
Per gli utenti meno esperti è possibile inoltre utilizzare uno dei numerosi e ormai abbastanza performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One.
[nextpage title=”Installazione dei componenti e Temperature rilevate – Parte Prima”]
Dopo aver analizzato nel dettaglio le caratteristiche tecniche del nuovo Antec P7 Window non potevamo certo sottrarci all’assemblaggio di una configurazione completa al suo interno. Le operazioni, anche grazie all’ottima gestione degli spazi interni del cabinet, si sono rivelate estremamente semplici e veloci.
Nel nostro caso abbiamo scelto i componenti con la finalità di dare vita ad una configurazione di buon livello, capace di garantire una buona esperienza d’uso e al tempo stesso di sfruttare buona parte delle potenzialità dello chassis del produttore americano. Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento dedicato alla CPU ci siamo affidati al dissipatore stock fornito da Intel, dato che non abbiamo particolari necessità di stressare a fondo la stessa.
La scheda grafica utilizzata, nello specifico una SAPPHIRE R7 250 OC da 2GB di memoria, con una lunghezza di 145 millimetri e ingombro in altezza di uno slot, non rappresenta certamente un problema per questo cabinet.
I fori presenti sul pannello superiore del vano dedicato all’alloggiamento della PSU e delle unità di memorizzazione consentono un pratico passaggio dei cavi necessari alla corretta alimentazione di tutto l’hardware. In questa maniera potremmo realizzare un PC ordinato e dalla pulizia visiva impeccabile.
Nella nostra configurazione abbiamo previsto la presenza, per quanto riguarda le unità di memorizzazione, sia di un tradizionale disco meccanico (Seagate Barracuda da 1TB), sia di una più prestante unità allo stato solido (ADATA Premier PRO SP550).
Per l’installazione di entrambe le unità abbiamo ovviamente sfruttato sia l’apposito vano presente nella parte inferiore dello chassis, sia lo slot a parete, posizionato sul retro della piastra di supporto della motherboard.
Il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX, mette a disposizione uno spazio indubbiamente più che generoso per nascondere in maniera efficacie e ordinata, tutti i vari cavi di collegamento e di alimentazione necessari al corretto funzionamento del PC.
Ovviamente nel nostro caso non abbiamo avuto il tempo necessario per un cable-management perfetto, in ogni caso il risultato ottenuto appare più che soddisfacente.
Il risultato finale che abbiamo ottenuto è senza dubbio di grande impatto visivo, pulito ed ordinato, indubbiamente capace di attirare l’attenzione. La finestra in nero fumé inoltre dona quel tocco di eleganza in più che non guasta mai. Non possiamo che essere soddisfatti.
[nextpage title=”Installazione dei componenti e Temperature rilevate – Parte Seconda”]
Per concludere, abbiamo effettuato delle prove per verificare la qualità del cabinet e le temperature che si possono registrare nell’utilizzo dello stesso. Abbiamo rilevato le temperature dei vari componenti in stato di idle e a pieno carico in modo da capire la vera efficienza e il ricircolo d’aria del case.
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. Ricordiamo che i risultati sono stati ottenuti utilizzando solamente le ventole presenti nella configurazione “base“.
Le temperature sono state monitorate utilizzando i software HWMonitor e GPU-Z. Le rilevazioni sono state eseguite per circa 15 minuti, sia in Idle che in Full-Load. Durante i test in laboratorio, la temperatura ambiente rilevata al momento dei nostri test è stata di 24° C. I test in Full-Load sono stati condotti con i seguenti programmi:
- OCCT v4.4.1;
- Unigine Heaven v4.0.
Lo scopo del test non è quello di confrontare i risultati con prodotti analoghi. Troppi fattori possono far variare i risultati. Durante le prove tutti i componenti installati all’interno del cabinet sono stati mantenuti alla frequenze di default. Il sistema operativo è privo di qualunque ottimizzazione. Per i nostri test abbiamo usato la seguente configurazione.
Andiamo ad analizzare le temperature della nostra piattaforma, utilizzando OCCT per stressare la CPU e Unigine Heaven 4.0 per la GPU.
Antec P7 WINDOW – Temperature rilevate
In considerazione delle tempere rilevate, ci riteniamo pienamente soddisfatti dal prodotto. Il nuovo Antec P7 Window si è dimostrato un cabinet valido, contraddistinto da una buona cura dei materiali e da un’efficacia aerazione interna.
Segnaliamo che è possibile aggiungere ulteriori ventole al fine di migliorare ulteriormente il riciclo d’aria e di conseguenza le temperature. Il livello di rumorosità massimo raggiunto non è mai stato eccessivo o fastidioso, segno che le ventole fornite in dotazione sono di buon livello.
[nextpage title=”Conclusioni”]
Il nuovo Antec P7 Window è uno chassis dallo stile moderno e al passo coi tempi, in grado di attirare l’attenzione grazie ai suoi lineamenti decisi, dotato di finestra laterale in plexyglass fumé di vistose dimensioni, che lasciano intravvedere la componentistica interna perfettamente anche quando l’illuminazione non è attiva.
Il cabinet prevede la commercializzazione, in due varianti di colore, nello specifico completamente nera sia all’esterno che all’interno, con la possibilità di avere o i profili laterali rossi, oppure verdi.
Grazie all’adozione di materiali di qualità come l’acciaio SECC (da 0.6 millimetri di spessore) è garantita una buona robustezza e durata nel tempo. Il montaggio delle componenti si è rivelato estremamente semplice. La buona gestione degli spazi interni permette di ospitare tutti i componenti senza particolari problemi. Una volta assemblato il sistema, il risultato appare decisamente pulito ed ordinato.
La cura nei particolari è indubbiamente buona; non sono state rilevate imperfezioni nella verniciatura o problemi negli assemblaggi, inoltre non vi sono parti taglienti che potrebbero danneggiare cavi o provocare tagli alle mani durante l’assemblaggio dei componenti. Come abbiamo potuto osservare, il produttore fornisce in dotazione una ventola da 120 millimetri, collocata in espulsione nella parte posteriore.
Il cabinet è perfettamente in grado di ospitare fino a 4 ventole da 120 millimetri o 2 da 140 millimetri. Per chi desidera adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, visto la distribuzione ottimale degli spazi interni, sarà possibile installare radiatori da 120/240/360 millimetri nella parte frontale oppure da 120 millimetri in quella posteriore. Gli utenti meno esperti potranno inoltre utilizzare i numerosi e ormai prestazionali KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One.
Da segnalare inoltre la presenza, nella parte superiore esterna dello chassis, di un pannello I/O molto completo. Il produttore ha previsto la presenza, infatti, oltre agli immancabili pulsanti di accensione/spegnimento e reset, anche una coppia di jack da 3.5” (uno per il collegamento delle cuffie ed uno per il microfono) e due porte USB 3.0.
Per quanto riguarda l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto di una GPU con lunghezza massima pari a ben 39 centimetri e dissipatori ad aria alti fino a 16,5 centimetri. Questo valore garantisce la piena compatibilità verso la quasi totalità dei modelli di dissipatori a torre presenti ad oggi sul mercato.
Nessuna limitazione nemmeno per quanto riguarda l’altezza della scheda, visto che il cabinet mette a disposizione ben sette slot di espansione. Per ognuno di questi è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata in grado di favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.
Grazie alla generosa finestra in plexyglass fumé, sarà possibile intravvedere la componentistica interna. Il cabinet Antec P7 Window viene commercializzato ad un prezzo di 46.99€ IVA compresa, cifra molto interessante e ampiamente giustificata dalle caratteristiche offerte e dall’ottima qualità costruttiva.
Pro:
- Design ricercato ed elegante;
- Struttura in acciaio SECC (da 0.6mm di spessore);
- Compatibilità con schede madri in formato ATX, Micro-ATX e Mini-ITX;
- Generosi spazi interni e ottime possibilità di cable-management;
- Buone possibilità di integrazione di impianti a liquido tradizionali ed AIO;
- Vano dedicato all’alloggiamento della PSU ATX;
- Supporto per schede grafiche discrete fino a 390mm di lunghezza;Supporto per dissipatori di calore a torre fino a 165mm di altezza;
- Pannello laterale in plexyglass fumé.
Contro:
- Nulla da segnalare.
[amazon_link asins=’B07BC64L5Q’ template=’ProductCarousel’ store=’hwl-games-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1191155c-a047-45f7-be8e-4cd17717b442′]
Andrea Raimondi – 19andrew90 – Staff di HW Legend