Phanteks XT Pro Ultra Satin Black Midi-Tower [PH-XT523P1-DBK01]


Il mercato dei cabinet per sistemi desktop è in costante espansione, con numerose proposte per soddisfare ogni esigenza. Tra le aziende più apprezzate spicca l’olandese Phanteks, nota per la qualità e l’innovazione dei suoi prodotti. Oggi vi presentiamo il nuovissimo XT Pro Ultra, un’interessante soluzione mid-tower caratterizzata da un look sobrio e moderno, realizzata con materiali di qualità e provvista di una stupenda paratia laterale in vetro temperato che consente di intravvedere ed ammirare la componentistica interna, garantendo un impatto visivo di sicuro effetto. Lo chassis appare perfetto per la realizzazione di configurazioni di fascia medio-alta, vantando un’invidiabile cura nella gestione degli spazi interni e dei flussi d’aria, oltre che il pieno supporto per le future schede madri con connessioni collocate posteriormente, così da ottenere un risultato finale estremamente pulito e senza alcun cavo a vista nella parte anteriore. Grazie alle sue dimensioni generose, questo chassis supporta anche le schede grafiche più ingombranti sul mercato, numerose ventole da 120mm o da 140mm di diametro per il miglior airflow possibile, oltre che la possibilità di integrare non soltanto le ormai diffuse soluzioni di tipo All-in-One, ma all’occorrenza anche dei più complessi e prestanti impianti a liquido di tipo tradizionale. Non ci resta che augurarvi una buona lettura, sperando che l’articolo sia di vostro gradimento!

Phanteks XT Pro Ultra Satin Black Midi-Tower [PH-XT523P1-DBK01] – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5



Phanteks è stata fondata nel 2007 da un gruppo di ingegneri con decennale esperienza nel campo delle soluzioni termiche. L’azienda si avventura nel settore del raffreddamento della CPU con due obiettivi in ​​mente: “Qualità di alto livello e prodotti innovativi”.

Come azienda relativamente giovane, Phanteks si impegna a sviluppare prodotti di alto livello e di qualità superiore. Il primo prodotto commercializzato, vale a dire il dissipatore PH-TC14PE, ha infatti riscosso un notevole successo nella comunità degli appassionati di overclocking. Grazie alla nomea positiva, la passione per lo sviluppo di nuove e migliori soluzioni di raffreddamento innovative è stata più forte che mai. Il team di progettazione è situato nei Paesi Bassi ed è composto da ricercatori creativi, designer e sviluppatori i cui unici desideri sono di offrirti tecnologie all’avanguardia.

Ritornando per un momento sull’appassionato di PC, Phanteks ha rilasciato la sua prima linea di cabinet per computer, la serie Enthoo, capace di offrire funzionalità esclusive espressamente dedicate agli amanti del raffreddamento a liquido, purtroppo assenti dalla maggior parte delle soluzioni concorrenti.

Il nostro obiettivo è essere i migliori del settore in tutto ciò che facciamo e il nostro motto è “nessun lavoro è impossibile”. Ulteriori informazioni le trovate sul sito ufficiale Phanteks.

[nextpage title=”Confezione e Bundle”]


Il nuovo Phanteks XT Pro Ultra giunto in redazione è, nello specifico, il modello PH-XT523P1-DBK01, contraddistinto da una colorazione interna ed esterna completamente nera opaca (Satin Black) e dalla presenza di ben quattro ventole proprietarie preinstallate da 140mm di diametro, di classe premium. La confezione che lo racchiude è interamente realizzata in robusto cartone dalle dimensioni generose, capace di garantire l’assoluta integrità del prodotto anche nell’eventualità di un trasporto movimentato.

La colorazione di base è marrone, con una finitura superficiale opaca, un design indubbiamente sobrio ed essenziale che non fa che confermare quanto l’azienda tenga al tema della salvaguardia ambientale e pertanto desideri sensibilizzare anche l’utente finale su questo importante argomento.

Di conseguenza la confezione non presenta particolari effetti visivi, ma al contrario risulta di una semplicità visiva unica pur offrendo un quadro completo delle caratteristiche tecniche del prodotto, fornendo così al possibile acquirente l’opportunità di valutare se questi possa soddisfare o meno le proprie esigenze.

La parte anteriore è dominata da una generosa immagine schematica del cabinet, che ne evidenza il design interno ed esterno. Salendo poco più alto, in posizione centrale, possiamo notare la nomenclatura della serie di appartenenza, la nuova famiglia XT Pro, mentre scendendo in basso osserviamo il marchio aziendale.

Posteriormente, oltre nuovamente al marchio aziendale ed alla nomenclatura, è ben visibile un’immagine del pannello frontale del cabinet, che ne mette in evidenza la particolare struttura ed il design della griglia di ventilazione mesh.

Nell’angolo in alto a destra di entrambi i lati della confezione è stato previsto un QR Code, che, se scansionato rimanderà alla pagina web dedicata, così da ottenere maggiori informazioni su questo interessante chassis.

Il design della confezione appare molto semplice e sobrio, riflettendo un’estetica essenziale e funzionale, in linea con l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità ambientale.

Su entrambi i laterali più corti viene riproposta la nomenclatura del prodotto, con l’aggiunta, di alcune piccole etichette adesive riportante i vari codice identificativi e seriali. Il trasporto, nonostante le generose dimensioni complessive risulta agevolato dalla presenza di comode e pratiche maniglie sui lati della confezione.

L’apertura della confezione è del tutto semplice, basterà infatti sollevare i quattro lembi superiori e in pochi secondi ci troveremo di fronte al contenuto. La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato in fase di trasporto.

La prima cosa che notiamo sono gli ottimi materiali utilizzati per l’imballaggio. Lo chassis è interamente avvolto in una grande pellicola trasparente ed ancorato tra due semi-gusci di materiale espanso e cartone che lo proteggono da urti e graffi accidentali.

Il bundle fornito in dotazione risulta indubbiamente completo, specialmente tenendo conto della fascia di appartenenza di questo prodotto. Troviamo, infatti, ben quattro ventole proprietarie da 140millimetri di diametro di buona qualità appartenenti alla famiglia M25, ovviamente contraddistinte da una colorazione interamente nera e provviste di illuminazione D-RGB integrata. In una generosa busta di plastica, inoltre, sono presenti varie tipologie di viti e diverse fascette per il fissaggio dei cavi.

Non manca, infine, il classico manuale d’uso multi lingue (purtroppo non presente l’italiano) con elencate le caratteristiche del cabinet e alcuni consigli sull’assemblaggio dei componenti. Il manuale d’istruzioni appare completo ed esaustivo, infatti è possibile trovare in maniera dettagliata e completa tutte le spiegazioni necessarie per sfruttare al meglio il nuovo cabinet. Il contenuto della confezione pertanto comprende:


  • Cabinet “Midi-Tower” Phanteks XT Pro Ultra (Satin Black);
  • 4x Ventole Phanteks M25 D-RGB 140mm PWM (PH-F140M25-DRGB-PWM-BK);
  • Manuale cartaceo d’Istruzioni;
  • Scatola accessori con viteria, fascette stringi cavo ed altro materiale necessario per il montaggio.

Il produttore olandese non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta ben studiato e funzionale, consentendo fin da subito di apprendere tutte le principali informazioni sul prodotto. Il manuale lo potete inoltre, consultare e scaricare direttamente dal sito del produttore.

Siamo pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche dell’interessante XT Pro Ultra Midi-Tower (Satin Black).

[nextpage title=”Principali Caratteristiche Tecniche e Funzionalità”]


Il nuovo XT Pro Ultra di Phanteks, azienda olandese rinomata per i suoi prodotti innovativi e di qualità, si distingue per il suo design moderno e sobrio che riesce a combinare minimalismo ed eleganza.

Questo cabinet viene proposto in due varianti di colore: una completamente nera sia all’interno che all’esterno (Satin Black) e una interamente bianca (Matte White). Entrambi i modelli offrono le stesse specifiche tecniche e dotazioni accessorie, inclusa una serie di eccellenti ventole proprietarie preinstallate provviste di illuminazione A-RGB integrata.

La paratia laterale, realizzata interamente in vetro temperato con uno spessore di ben 4 millimetri, aggiunge un tocco di classe e permette di mostrare l’interno del cabinet in tutta la sua bellezza. Il telaio è costruito in acciaio SECC, un materiale che garantisce robustezza e durata nel tempo, contribuendo al contempo a ridurre i costi complessivi del prodotto.

L’adozione di un aspetto estetico di questo tipo facilita senza dubbio l’integrazione del cabinet in qualsiasi ambiente, che sia un ufficio tradizionale, un moderno salotto o una postazione da gioco.

Dal punto di vista degli ingombri, dimensioni pari a 500 (H) x 230 (W) x 450 (L) millimetri, certamente ai limiti per uno chassis in formato Mid-Tower, consentono di ospitare senza alcun problema configurazioni di fascia medio alta in tutta tranquillità, con schede madri in formato standard Extended-ATX, ATX, Micro-ATX o Mini-ITX schede grafiche fino ad un massimo di ben 415 millimetri di lunghezza (praticamente nessuna limitazione, invece, per quanto riguarda l’altezza della scheda).

Tra le particolarità esclusive di questo nuovo modello troviamo il pieno supporto verso le tanto attese schede madri “Back-Connect”, con connessioni collocate nel retro del PCB, allo scopo di consentire la realizzazione di build estremamente pulite e ordinate, prive di cavi a vista nella parte anteriore del cabinet. Nel corso dell’ultimo Computex, tenutosi come di consueto a Taipei all’inizio del mese di giugno, abbiamo potuto osservare le proposte di diverse realtà del settore, tra le quali le interessanti soluzioni MSI Project Zero, GIGABYTE Project Stealth ed ASUS BTF (Back To Future), destinate ad invadere il mercato, ed i cabinet, nei prossimi mesi.

Il generoso spazio interno offre ottime possibilità di integrazione sia di complessi impianti a liquido di tipo tradizionale e sia delle ormai diffuse soluzioni All-in-One. Il nuovo XT Pro Ultra, infatti, prevede la possibilità di ospitare un radiatore fino a 240 millimetri nella parte frontale, oltre che, all’occorrenza, un secondo radiatore, da massimo 360 millimetri nella parte superiore, ed un terzo da 120 millimetri nella parte posteriore.

Il cabinet vanta potenzialità molto interessanti anche per tutti coloro che, al contrario, intendono mantenersi fedeli alle più tradizionali soluzioni ad aria, a cominciare dal pieno supporto per dissipatori a torre per CPU fino a ben 184 millimetri di altezza. Il produttore olandese ha previsto in dotazione ben quattro ottime ventole da 140 millimetri di diametro, ovviamente proprietarie, tre delle quali montate in immissione nella parte frontale e la restante in estrazione nel retro dello chassis. Se questo non bastasse è prevista la possibilità di aggiungerne altre, sempre da 120 o da 140 millimetri, in maniera da ottenere un flusso d’aria decisamente elevato ed ancor più ottimale.

Precisiamo che le ventole preinstallate, appartenenti alla famiglia M25, si contraddistinguono, oltre che per ottime prestazioni sia in termini di flusso d’aria generato che di pressione statica, anche per l’implementazione di un’illuminazione a LED di tipo RGB indirizzabile, completamente personalizzabile grazie al pieno supporto verso tutte le principali tecnologie del settore, tra le quali spiccano la collaudata AURA Sync di ASUSTek, l’ottima Polychrome RGB di ASRock, e le sempre più diffuse RGB Fusion di GIGABYTE, MysticLight di MSi e Razer Chroma di Razer.

Non mancano, inoltre, accorgimenti specifici pensati per evitare l’accumulo di polvere all’interno sia dello chassis che dell’alimentatore, nello specifico dei comodi filtri facilmente rimuovibili in maniera da rendere le operazioni di manutenzione e pulizia estremamente semplici e veloci.

Del tutto notevole la gestione degli spazi interni offerta da questo interessante cabinet. Troviamo, infatti, accorgimenti mirati a garantire un’installazione semplice ed ordinata delle componenti hardware; da notare ad esempio l’ottima modularità delle parti interne, quali cestelli e slitte dedicate alle unità di memorizzazione SSD o HDD tradizionali, oltre che un più efficiente cable management al fine di garantire non soltanto un miglior ricircolo dell’aria all’interno dello chassis, ma soprattutto una vista decisamente più pulita ed elegante attraverso le generose paratie laterali in vetro temperato.

Al fine di conferire un aspetto estremamente pulito e ordinato la parte frontale non prevede la presenza di appositi alloggi per l’installazione di unità ottiche da 5.25”, ormai indubbiamente in disuso e quindi non più di fondamentale importanza, ma solamente un completo pannello I/O collocato nella parte superiore del cabinet. Grazie a questo accorgimento, unito ad una accurata disposizione degli spazi interni, sarà possibile creare configurazioni molto più pulite ed ordinate.

Il produttore ha previsto, oltre ai classici pulsanti di accensione e reset della macchina ed al singolo Jack 3.5” per il collegamento di cuffie o microfono, anche una porta USB 3.2 Gen1 Type-A (5Gbps) ed un’ancor più prestante porta USB 3.2 Gen2 Type-C, capace di raggiungere i 10Gbps.

Nella tabella che segue riportiamo le specifiche tecniche principali del cabinet, così come dichiarate dal produttore olandese:

Le caratteristiche tecniche dichiarate rispecchiano appieno la volontà dell’azienda di realizzare un cabinet innovativo ed unico nel suo genere, estremamente funzionale, curato fin nei minimi particolari e costruito con materiali robusti e di qualità. Un prodotto del genere siamo certi possa soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, anche grazie ai generosi e ben studiati spazi interni ed alle buone possibilità di integrazione offerte.

Nel corso della nostra recensione analizzeremo le caratteristiche peculiari e innovative che i tecnici Phanteks hanno voluto mettere a disposizione dei propri clienti. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio l’interessante soluzione XT Pro Ultra in edizione Satin Black.

[nextpage title=”Uno sguardo all’esterno (modello PH-XT523P1-DBK01)”]


Grazie a uno stile sobrio e minimale, unito all’uso di materiali di alta qualità, il nuovo Mid-Tower XT Pro Ultra di Phanteks si distingue immediatamente come un case capace di catturare l’attenzione al primo sguardo.

Una delle caratteristiche principali che contribuiscono a questo impatto visivo è la generosa paratia laterale in vetro temperato.

Questa soluzione non solo aggiunge un tocco di eleganza al design complessivo, ma permette anche una visione chiara e dettagliata della componentistica interna, mettendo in risalto l’hardware installato e le eventuali personalizzazioni estetiche degli utenti.

Il modello giunto in redazione è nello specifico il PH-XT523P1-DBK01, contraddistinto da una colorazione di base completamente nera sia all’esterno che all’interno. Lo chassis vanta una robusta struttura in acciaio SECC, con verniciatura superficiale e rifiniture di buon livello. Al fine di conferire un aspetto estremamente pulito e ordinato la parte frontale non prevede la presenza di appositi alloggi per l’installazione di unità ottiche da 5.25”, ormai indubbiamente in disuso e quindi non più di fondamentale importanza, ma solamente un completo pannello I/O collocato nella parte superiore del cabinet. Il produttore ha previsto la presenza, oltre che gli immancabili pulsanti di accensione e reset della macchina, anche di un singolo Jack da 3.5” (per il collegamento di cuffie o microfono), di una porta USB 3.2 Gen1 Type-A da 5Gbps e di una porta USB 3.2 Gen2 Type-C da ben 10Gbps.

Nella parte posteriore dello chassis, oltre al consueto alloggiamento per una PSU in formato standard ATX ed allo slot per il posizionamento della I/O Shield della propria scheda madre, notiamo una generosa grigliatura atta a favorire l’espulsione dell’aria da parte della ventola da 140 millimetri preinstallata e regolabile in altezza. Appare evidente una notevole pulizia e una quasi maniacale cura per i dettagli, seppur si tratta di una parte del cabinet che nella maggior parte dei casi non viene mantenuta a vista. Il nuovo XT Pro Ultra mette a disposizione 7 slot di espansione, ognuno dei quali provvisto di una resistente griglia in metallo opportunamente forata per favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.

Analizzando le paratie laterali, possiamo notare che esse risultano sensibilmente diverse tra loro. Il lato sinistro, infatti, è interamente realizzato in robusto vetro temperato (da 4 millimetri di spessore), aspetto che conferisce allo chassis un aspetto indubbiamente molto elegante ed unico nel suo genere, consentendo di intravvedere l’interno e, più nello specifico, la componentistica hardware presente. Un ulteriore tocco di classe al già accattivante aspetto estetico di questo cabinet. Per l’apertura sono state previste una coppia di tradizionali viti tool-less, collocate nella parte posteriore del pannello.

Il lato destro, realizzato in acciaio SPCC, al contrario, è del tutto pulito ed uniforme, privo di qualsiasi caratteristica di rilievo. Il fissaggio del pannello sfrutta una coppia di tradizionali viti tool-less in maniera da rendere le operazioni di apertura e chiusura estremamente rapide anche senza l’ausilio di attrezzi specifici.

Il pannello frontale, anch’esso realizzato in robusta plastica ABS, prevede una generosa griglia mesh, pensata per favorire il pescaggio dell’aria da parte delle ventole e limitare, almeno in parte, il trasporto di polvere verso l’interno del cabinet. Il fissaggio sfrutta una serie di pratici incastri, in modo tale da rendere agevoli le operazioni di pulizia.

Una volta rimosso il pannello mesh avremo accesso alle ventole proprietarie preinstallate, tutte da ben 140 millimetri di diametro, appartenenti alla famiglia M25 PWM, e provviste di illuminazione RGB integrata.

Nella parte superiore dello chassis possiamo notare, oltre al già osservato pannello I/O, anche l’alloggiamento per un massimo di tre ventole di raffreddamento da 120 millimetri di diametro, oppure eventualmente una coppia da 140 millimetri di diametro. Il produttore ha previsto la presenza di un filtro antipolvere, nello specifico con fissaggio di tipo magnetico.

Un altro pratico filtro, questa volta di tipo estraibile, è collocato nella parte bassa del nuovo XT Pro Ultra, allo scopo di evitare l’accumulo della polvere non soltanto all’interno dello chassis stesso, ma soprattutto all’interno della PSU. La rimozione è come di consueto del tutto semplice, così da assicurare la rapida pulizia in caso di necessità.

Lo chassis viene mantenuto sollevato dal piano di appoggio per mezzo di quattro piedini, provvisti di gommatura e opportunamente avvitati al telaio. L’aver previsto un rialzo di poco più di due centimetri rispetto al piano di appoggio assicura che anche l’alimentatore riesca a pescare sufficiente aria dall’esterno, evitandone così il surriscaldamento. Come già osservato in precedenza, è presente un pratico filtro antipolvere, facilmente rimovibile durante la manutenzione, che impedisce l’accumulo di polvere all’interno della PSU e del cabinet.

Dopo questa prima analisi della parte esterna del nuovo XT Pro Ultra Satin Black appare evidente come il produttore olandese abbia dedicato una grande attenzione a ogni dettaglio in fase di progettazione, raggiungendo un’invidiabile qualità costruttiva, specialmente considerando la fascia di appartenenza di questo chassis. Ogni componente è stato curato con precisione, dalla robusta struttura in acciaio alla generosa paratia laterale in vetro temperato, che permette una visione chiara della componentistica interna. Anche le finiture e l’assemblaggio denotano una meticolosa attenzione ai particolari. Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla combinazione di estetica e funzionalità. Ora siamo pronti per esaminare la parte interna del cabinet, dove ci aspettiamo di trovare ulteriori innovazioni e soluzioni tecniche interessanti.

[nextpage title=”Uno sguardo all’interno (modello PH-XT523P1-DBK01)”]


Phanteks ha creato un prodotto dal design sobrio e moderno, caratterizzato da innovazione e stile. La qualità complessiva è molto buona, e lo spazio interno è adeguato al montaggio dei vari componenti, nonostante le dimensioni relativamente compatte.

Per rimuovere i due pannelli laterali, dei quali uno realizzato in vetro temperato, basterà semplicemente svitare le poche viti tool-less previste.

Come possiamo vedere dall’immagine la gestione degli spazi interni è indubbiamente ben congegnata, con accorgimenti specifici pensati per ospitare configurazioni di fascia medio-alta estremamente ordinate e pulite da vedere. L’ampio spazio a disposizione, inoltre, consente agli utenti la massima libertà anche nell’eventualità di integrazione di impianti di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, ben più complessi e prestanti delle più diffuse soluzioni All-in-One presenti sul mercato.

Interessante notare come gli ingegneri dell’azienda olandese abbiano curato con maniacale scrupolosità la gestione del cable management. A nostro avviso è stato svolto un eccellente lavoro, il passaggio dei cavi verso l’interno avviene attraverso alcune asole opportunamente smussate, in maniera da evitarne il danneggiamento della guaina isolante.

Lo chassis supporta appieno schede madri con fattore di forma in standard Extended-ATX, ATX, Micro-ATX oppure Mini-ITX, con installazione della stessa in verticale. Questo aspetto limita a 184 millimetri l’altezza massima per quanto riguarda l’eventuale dissipatore di calore a torre dedicato alla CPU.

Tra le particolarità di questo prodotto evidenziamo il supporto verso le tanto attese schede madri “Back-Connect”, con connessioni collocate nel retro del PCB, allo scopo di consentire la realizzazione di build estremamente pulite e ordinate, prive di cavi a vista nella parte anteriore del cabinet. Tra queste vi consigliamo di tenere d’occhio le imminenti soluzioni Project Zero di MSI, Project Stealth di GIGABYTE e Back To Future di ASUSTek, destinate ad invadere il mercato, ed i cabinet come questo, nei prossimi mesi.

Lo spazio tra l’alloggio della scheda madre ed il pannello laterale, pari a circa 22-23 millimetri, è più che sufficiente per semplificare il posizionamento dei vari cavi di collegamento.

La presenza di un foro di generose dimensioni in corrispondenza della zona socket della scheda madre consente di semplificare in maniera decisa il montaggio e lo smontaggio del sistema di dissipazione del calore dedicato al microprocessore, spesso provvisto di backplate posteriore di rinforzo. Riteniamo questa una caratteristica ormai immancabile in uno chassis di moderna concezione.

Il nuovo XT Pro Ultra prevede buone possibilità di installazione per quanto riguarda le unità di memorizzazione, tutte dislocate nella parte posteriore dello chassis in modo tale da ottenere un risultato finale il più possibile pulito attraverso la paratia laterale in vetro. Rispetto al modello base XT Pro, è stato previsto un bracket aggiuntivo dedicato all’installazione di un massimo di tre unità di memorizzazione in formato ridotto da 2.5”, opportunamente fissato nel retro del motherboard tray e facilmente rimuovibile grazie all’utilizzo di una comoda vite tool-less.

Oltre a questo, nella parte inferiore dello chassis, alla sinistra dell’alloggiamento PSU, osserviamo un comodo cestello con supporto combinato per unità sia in formato ridotto da 2.5” che in formato standard da 3.5”. Ne consegue la possibilità di procedere al fissaggio di un massimo di ben cinque unità da 2.5” in aggiunta ad una singola unità da 3.5” oppure, in alternativa, a tre unità da 2.5” più due unità da 3.5”.

L’aver dislocato tutti gli alloggiamenti dedicati alle unità di memorizzazione nella parte posteriore consente di poter contare, all’evenienza, su un maggiore spazio nella parte opposta del cabinet, indubbiamente utile ad esempio per il collocamento di una combo Pompa/Reservoir oppure di un radiatore più grande nel caso si voglia procedere all’integrazione di un impianto a liquido di tipo All-in-One oppure custom.

Decisamente buone le possibilità di ottimizzazione del flusso d’aria interno grazie alla possibilità di poter installare ulteriori ventole di raffreddamento in aggiunta a quelle preinstallate in immissione ed estrazione, rispettivamente, nella parte anteriore e posteriore dello chassis. Nello specifico sarà possibile incrementare il flusso in entrata o in uscita aggiungendo altre tre ventole, da massimo 120 millimetri di diametro, nella parte inferiore, sopra il vano PSU, oltre che altre due o tre ventole, rispettivamente se da 140 oppure 120 millimetri nella parte superiore del cabinet.

Per coloro che intendono invece utilizzare una soluzione di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale oppure di tipo All-in-One (AIO) è possibile fissare senza problemi un radiatore da 120 millimetri nella parte posteriore, un secondo da 120/240/360 millimetri nel supporto presente nella parte superiore, ed addirittura un terzo, da 120/240 millimetri, nel pannello frontale. Teniamo a precisare che l’installazione di un radiatore di calore in quest’ultima posizione potrebbe andare a limitare lo spazio disponibile per l’eventuale soluzione grafica discreta.

Spostandoci ad analizzare la parte inferiore interna dello chassis, la prima cosa che balza immediatamente all’aocchio è la presenza di una grande copertura metallica che ricopre il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX (fino ad un massimo di 270 millimetri di lunghezza), a tutto vantaggio dell’estetica e della gestione della componentistica interna e dei cavi da parte dell’utente. Nella parte superiore del vano sono previsti una serie di fori di forma rettangolare pensati per il passaggio degli eventuali cavi di alimentazione supplementare dedicati all’eventuale scheda grafica discreta, oltre che per i vari collegamenti alla scheda madre.

Per l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto all’installazione sia orizzontale che verticale (necessario il bracket proprietario opzionale PH-VGPUKT4.0-03R), in quest’ultimo caso con l’ulteriore vantaggio di ridurre sensibilmente il peso a carico degli slot PCI-Express della scheda madre.

Viene assicurata la compatibilità a soluzioni grafiche discrete fino ad una lunghezza massima pari a ben 415 millimetri, che possono tuttavia diminuire se si procede, come detto, pocanzi, al fissaggio di un radiatore di calore nel pannello frontale del cabinet. Tuttavia, lo spazio a disposizione appare ugualmente notevole e garantisce la piena compatibilità verso la quasi totalità dei modelli presenti sul mercato.

La soluzione di Phanteks mette a disposizione ben sette slot di espansione, per ognuno dei quali è stata prevista una resistente griglia in metallo rimuovibile opportunamente forata al fine di favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis.

Alla luce di quanto osservato durante questa breve analisi degli interni del nuovo XT Pro Ultra in variante Satin Black non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto dall’azienda olandese durante la fase di progettazione di questa interessante soluzione Mid-Tower, curando ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire un’accurata gestione dei cavi di collegamento al fine di ottenere un aspetto estetico estremamente pulito ed ordinato.

Possiamo ora procedere con l’analisi delle specifiche tecniche delle ventole in dotazione e dei relativi flussi d’aria che sono in grado di generare.

[nextpage title=”Analisi delle Ventole e Gestione dei Flussi d’aria”]


Il nuovo Phanteks XT Pro Ultra prevede una configurazione originale capace di assicurare un buon ricircolo interno dell’aria.

Il produttore olandese, infatti, ha provvisto questo particolare modello di ben quattro ventole preinstallate, ovviamente proprietarie, nello specifico delle ottime PH-F140M25 D-RGB PWM da 140 millimetri di diametro e 25 millimetri di spessore.

A livello estetico, la colorazione completamente nera con pale semi-trasparenti conferisce al prodotto un aspetto elegante e ricercato, facilmente integrabile in qualsiasi configurazione. Queste ventole sono progettate per ottimizzare la portata d’aria, mantenendo al minimo la rumorosità. La qualità costruttiva è elevata, con una flessione minima sull’asse diagonale. I materiali utilizzati sono resistenti e offrono una sensazione generale di robustezza.

Il frame è di tipo rotondo, particolare scelto appositamente per ridurre la rumorosità ed il rumore prodotto dall’aria. Il sistema di rotazione utilizzato fa in modo che non vi siano parti meccaniche in contatto, evitando pertanto usura e garantendo una maggiore longevità e durata nel tempo. Le ventole appartenenti alla famiglia M25 PWM utilizzano la tecnologia Hydro Dynamic Bearing (HDB), che prevede un cuscinetto galleggiante in un particolare fluido, per ridurre ai minimi termini gli attriti, e di conseguenza il rumore generato.

Il rotore centrale non occupa troppo spazio e consente di avere maggior area a disposizione per le pale. La funzione principale di queste ventole è quella di concentrare e massimizzare sia il flusso che la pressione statica del getto d’aria. Le pale hanno un layout dalla linea irregolare, infatti esse partono da un profilo stretto nei pressi del rotore per poi allungarsi, fino al raggiungimento della massima estensione, in prossimità della cornice.

Sul fronte delle specifiche tecniche segnaliamo un regime di rotazione massimo pari a 1.800±10% RPM, con un flusso d’aria prodotto di 104.62 CFM (177.75 m3/h), una rumorosità massima pari a 36.6 dBA ed una pressione statica di ben 2.80mm/H2O. Per la corretta alimentazione, di tipo 12V, viene sfruttato un tradizionale connettore da 4-Pin. Grazie all’implementazione del supporto PWM (Pulse-Width Modulation) vengono garantite le migliori prestazioni possibili pur senza rinunciare al massimo confort acustico.

A seguire vi mostriamo nel dettaglio le loro specifiche tecniche, così come dichiarate dal produttore:

Delle quattro ventole preinstallate, tre sono collocate nella parte frontale dello chassis, ovviamente orientate in immissione. Come abbiamo osservato nei capitoli precedenti dell’articolo è prevista la presenza di una generosa grigliatura mesh al fine di limitare l’accumulo della polvere all’interno del cabinet pur senza andare a compromettere troppi il pescaggio dell’aria da parte delle ventole. La restante ventola è collocata in posizione diametralmente opposta, ovvero nella parte posteriore dello chassis, opportunamente fissata in maniera da veicolare l’aria calda verso l’esterno.

Nella configurazione “base” abbiamo le ventole frontali da 140mm di “Colore Blu” che immettono una buona quantità di aria fresca all’interno dello chassis, mentre quella posteriore, di “Colore rosso“, provvede ad espellere verso l’esterno l’aria ormai calda.

Questo tipo di soluzione, anche se molto basilare è pratica e funzionale, infatti il flusso d’aria proveniente dall’esterno crea un circolo d’aria sufficiente per smaltire il calore generato dai vari componenti presenti all’interno dello chassis. Uno degli aspetti più importanti di un cabinet è quello di riuscire a garantire una temperatura costante su tutti i componenti installati e mantenere il silenzio assoluto nell’ambiente circostante.

Dalle prove svolte possiamo affermare che il ricircolo d’aria è sempre ben bilanciato ed equilibrato, tale da raffreddare in maniera uniforme tutti i componenti installati. Il circuito di ventilazione risulta ben progettato e dimensionato. Per ottenere prestazioni ancora migliori è prevista la possibilità di installare ulteriori ventole opzionali, così come riportato di seguito:

Nella configurazione “completa” sarà possibile installare altre ventole nella parte superiore, precisamente fino a tre da 120 millimetri, oppure due da 140 millimetri. In aggiunta si potranno anche installare ulteriori tre ventole, questa volta da massimo 120 millimetri di diametro, al di sopra del vano dedicato alla PSU, preferibilmente orientate in modo da immettere aria fresca nel cabinet, prelevandola dalla base. In questa situazione, le ventole di “Colore Blu” immettono una notevole quantità di aria fredda all’interno dello chassis, mentre le restanti ventole, di “Colore rosso“, provvedono ad espellere verso l’esterno, in maniera estremamente efficiente, l’aria ormai calda.

L’installazione delle ventole opzionali non potrà che migliorare in maniera esponenziale la situazione. Chiaramente questa configurazione risulta ottima ed indicata a tutti coloro chi utilizza molti componenti calorosi all’interno dello chassis.

Per chi desidera al contrario adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, vista la distribuzione ottimale degli spazi interni, sarà possibile installare all’interno dello chassis queste tipologie di radiatori:


  • Parte Anteriore: 120/240 millimetri (anche non necessariamente “slim”, tenendo ben presente che si andrà a limitare lo spazio in lunghezza per l’eventuale soluzione grafica discreta);
  • Parte Superiore: 120/240/360 millimetri;
  • Parte Posteriore: singolo radiatore da 120 millimetri.

Per gli utenti meno esperti è possibile utilizzare uno dei numerosi e ormai anche abbastanza performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One. A riguardo non possiamo che consigliare uno dei modelli commercializzati dalla stessa Phanteks, appartenenti alla famiglia GLACIER ONE D30.

[nextpage title=”Installazione dei Componenti e Temperature Rilevate”]


Dopo aver analizzato nel dettaglio le caratteristiche tecniche del nuovo XT Pro Ultra Satin Black Midi-Tower [PH-XT523P1-DBK01]

non potevamo certo sottrarci all’assemblaggio di una configurazione completa al suo interno. Le operazioni, anche grazie alla buona gestione degli spazi interni del cabinet, si sono rivelate del tutto semplici e veloci.

Nel nostro caso abbiamo scelto i componenti con la finalità di dare vita ad una configurazione di medio-alto livello, capace di garantire una buona esperienza d’uso e al tempo stesso di sfruttare buona parte delle potenzialità dello chassis del produttore olandese. Nella tabella che segue un riassunto della componentistica utilizzata:

Nonostante le generose dimensioni della scheda madre utilizzata, una ASRock X670E Taichi contraddistinta da un fattore di forma Extended-ATX (30.5cm x 26.7cm), non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema in fase di montaggio. Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento dedicato al microprocessore, nello specifico un AMD Ryzen 9 7900 12C/24T contraddistinto da un TDP massimo pari ad appena 65W, abbiamo ritenuto più che adeguato l’utilizzo del dissipatore di calore proprietario (Wraith Prism) fornito in dotazione.

La scheda grafica utilizzata, nello specifico una Sapphire NITRO+ RX 7900 GRE 16GB, provvista di processore grafico AMD Navi 31 XL basato su architettura RDNA 3 e contraddistinta da una lunghezza di 320 millimetri ed un ingombro in altezza di 3 slot, non rappresenta certamente un problema per questo cabinet. Il foro presente nel motherboard-tray consente un agevole passaggio della coppia di cavi necessari alla corretta alimentazione della scheda, di tipo PCIe a 8-pin, a tutto vantaggio dell’ordine interno. Nel nostro caso abbiamo anche scelto di utilizzare degli adattatori a 180°, così da ottenere un risultato ancora più gradevole alla vista. In considerazione della mole e soprattutto del peso di questa soluzione grafica discreta abbiamo ritenuto opportuno sfruttare la staffa di rinforzo Anti-Sag fornita in dotazione da Sapphire.

Nella nostra configurazione abbiamo previsto la presenza, per quanto riguarda le unità di memorizzazione, sia di un tradizionale disco meccanico (Western Digital Red da 4.0TB) e sia di una più prestante unità allo stato solido (ADATA SU650 da 240GB). Al fine di ottenere un risultato il più possibile ordinato e pulito abbiamo scelto di installare entrambe le unità nella parte posteriore del cabinet, sfruttando il cestello combinato previsto dal produttore. Il fissaggio ha richiesto davvero pochissimi minuti, così come il collegamento dei vari cavi necessari.

Il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX (nel nostro caso un ADATA XPG CYBERCORE da 1000W con certificazione 80 PLUS Platinum) mette a disposizione uno spazio indubbiamente più che buono per nascondere in maniera efficace, ed anche abbastanza ordinata, tutti i vari cavi di collegamento e di alimentazione necessari al corretto funzionamento del computer. Ovviamente nel nostro caso non abbiamo avuto il tempo necessario per un cable-management perfetto, in ogni caso il risultato ottenuto ci è parso più che soddisfacente.

Il risultato finale che abbiamo ottenuto è a nostro avviso di grande impatto visivo, pulito ed estremamente ordinato, indubbiamente capace di attirare l’attenzione.

Grazie alla bellissima paratia laterale in vetro temperato, leggermente oscurato, sarà possibile intravvedere la componentistica interna in tutto il suo splendore. In condizioni di scarsa luminosità ambientale l’ormai immancabile presenza, sulle componenti hardware di ultima generazione, di sistemi di illuminazione a LED di tipo RGB, contribuisce a creare un effetto decisamente molto appagante e gradevole alla vista.

Vi possiamo garantire che questo particolare chassis sarà in grado di catturare la vostra attenzione e quella dei vostri amici. Non possiamo che ritenerci molto soddisfatti del buon lavoro svolto dal produttore olandese.


Per concludere, abbiamo effettuato delle prove per verificare le potenzialità del cabinet e le temperature che si possono registrare durante l’utilizzo dello stesso. Abbiamo rilevato le temperature dei vari componenti sia a riposo che a pieno carico in modo da valutare l’efficienza del ricircolo interno dell’aria.

Ricordiamo che i risultati sono stati ottenuti utilizzando solamente le ventole presenti nella configurazione “base” del cabinet, precisamente quattro ottime PH-F140M25-DRGB PWM.

Le temperature sono state monitorate utilizzando i software CoreTemp e GPU-Z. Le rilevazioni sono state eseguite per circa 15 minuti, sia in Idle che in Full-Load. Durante i test in laboratorio, la temperatura ambiente rilevata al momento dei nostri test è stata di 25° C.

Le nostre prove sono state condotte utilizzando i seguenti programmi:


  • Prime95 v30.19 build 20 in modalità Small-FFTs. (per lo stress del microprocessore);
  • Metro Exodus – Enhanced Edition (per lo stress della scheda grafica discreta).

Durante le prove sia la scheda grafica che il microprocessore sono stati mantenuti entro le specifiche previste dai rispettivi produttori. Precisiamo che quest’ultimo è stato sottoposto a delid e sostituzione della TIM originale, al fine di incrementare l’efficienza nello scambio termico tra Die ed Heat-Spreader integrato (IHS).


Phanteks XT Pro Ultra Midi-Tower – Temperature Rilevate



In considerazione delle temperature rilevate non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dal prodotto messo a punto da Phanteks. L’aerazione interna è soddisfacente, a tutto vantaggio delle temperature d’esercizio dei componenti installati.

Il livello di rumorosità massimo raggiunto non è mai stato eccessivo o fastidioso, segno che le ventole preinstallate sono di qualità, capaci di generare un buon flusso d’aria pur senza rinunciare al comfort acustico.

[nextpage title=”Conclusioni”]


Con il nuovissimo XT Pro Ultra, il rinomato produttore olandese Phanteks offre agli appassionati un cabinet Mid-Tower che si distingue per il suo design moderno e raffinato, combinando minimalismo ed eleganza. Questo lo rende perfetto per qualsiasi ambiente, dai tradizionali uffici alle moderne postazioni da gioco. In quest’ultimo contesto, la presenza di ventole di raffreddamento proprietarie con illuminazione a LED D-RGB integrata garantisce un impatto visivo estremamente accattivante.

Il cabinet viene proposto in due varianti di colore: una completamente nera sia all’interno che all’esterno (Satin Black) e una interamente bianca (Matte White). Entrambi questi modelli offrono le stesse specifiche tecniche e dotazioni accessorie, incluso il quantitativo di ventole preinstallate, ben quattro da 140mm di diametro. La paratia laterale, realizzata interamente in vetro temperato con uno spessore di ben 4 millimetri, aggiunge un tocco di classe e permette di mostrare l’interno del cabinet in tutta la sua bellezza.

Il montaggio delle componenti si è rivelato estremamente semplice. Non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto dall’azienda olandese durante la fase di progettazione di questa eccezionale soluzione Mid-Tower, curando ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire un efficace gestione dei cavi di collegamento al fine di ottenere un aspetto estetico estremamente pulito ed ordinato.

La cura di ogni particolare risulta impeccabile, non sono state rilevate imperfezioni nella verniciatura o problemi negli assemblaggi, inoltre non vi sono parti taglienti che potrebbero danneggiare cavi o provocare tagli alle mani durante l’assemblaggio dei componenti.



Tra le particolarità esclusive di questo nuovo modello troviamo il pieno supporto verso le tanto attese schede madri “Back-Connect” con connessioni collocate nel retro del PCB, allo scopo di consentire la realizzazione di build estremamente pulite e ordinate, prive di cavi a vista nella parte anteriore del cabinet. Nel corso dell’ultimo Computex, tenutosi come di consueto a Taipei all’inizio del mese di giugno, abbiamo potuto osservare le proposte di diverse realtà del settore, tra le quali le interessanti soluzioni MSI Project Zero, GIGABYTE Project Stealth ed ASUS BTF (Back To Future), destinate ad invadere il mercato, ed i cabinet, nei prossimi mesi.

Il generoso spazio interno offre ottime possibilità di integrazione, oltre che di dissipatori ad aria sino a ben 184mm di altezza, anche di complessi impianti a liquido di tipo tradizionale, oltre ovviamente alle ormai diffuse soluzioni All-in-One. Nello specifico il cabinet prevede la possibilità di ospitare un radiatore fino a 240 millimetri nella parte frontale, oltre che, all’occorrenza, un secondo radiatore, da massimo 360 millimetri nella parte superiore, ed un terzo da 120 millimetri nella parte posteriore.



Per l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto all’installazione sia orizzontale che verticale (a patto di disporre del bracket proprietario opzionale PH-VGPUKT4.0-03R), in quest’ultimo caso con l’ulteriore vantaggio di ridurre sensibilmente il peso a carico degli slot PCI-Express della scheda madre. Viene assicurata la compatibilità a soluzioni grafiche discrete fino ad una lunghezza massima pari a ben 415 millimetri, che possono tuttavia diminuire se si procede, come precisato nel corso del nostro articolo, al fissaggio di un radiatore di calore nel pannello frontale del cabinet. Tuttavia, lo spazio a disposizione appare ugualmente notevole e garantisce la piena compatibilità verso la quasi totalità dei modelli presenti sul mercato.

Il nuovo XT Pro Ultra è disponibile su Amazon Italia al prezzo di 74,90€ IVA compresa, cifra certamente interessante e molto competitiva, oltre che più che giustificata dalle caratteristiche offerte, dalla dotazione accessoria (che include ben quattro ventole di ottima fattura e prestazioni) e dalla qualità costruttiva più che buona. In definitiva, raccomandiamo l’acquisto di questo prodotto a tutti gli utenti che vogliono uno chassis dal design minimalista ma non per questo poco accattivante, con accorgimenti specifici per la realizzazione di sistemi di fascia medio-alta estremamente ordinati e con buone possibilità di integrazione di impianti a liquido tradizionali o di tipo All-in-One.


Pro:


  • Design sobrio e moderno;
  • Buoni materiali utilizzati e finiture;
  • Struttura estremamente robusta in acciaio SECC;
  • Compatibilità con schede madri E-ATX, ATX, Micro-ATX e Mini-ITX;
  • Supporto verso le future schede madri “Back-Connect” con connessioni collocate nel retro del PCB;
  • Generosi spazi interni ed accorgimenti espressamente pensati per un cable management perfetto;
  • Ottima flessibilità per quanto riguarda il collocamento delle unità di memorizzazione;
  • Gestione ottimale dei flussi d’aria;
  • Eccellenti ventole preinstallate proprietarie (PH-F140M25 D-RGB PWM da 140 millimetri);
  • Filtri anti-polvere rimuovibili;
  • Possibilità di installare ulteriori ventole nella parte inferiore e superiore dello chassis;
  • Ottime possibilità di integrazione di impianti a liquido tradizionali ed AIO;
  • Supporto per schede grafiche discrete fino a massimo 415mm di lunghezza (con possibilità di installazione in verticale previo acquisto del bracket proprietario opzionale);
  • Supporto per dissipatori di calore a torre fino a massimo 184mm di altezza;
  • Spettacolare finestra laterale in vetro temperato da 4mm di spessore;
  • Pannello I/O comodo, estremamente completo e facilmente accessibile;
  • Bundle completo (viteria e fascette in velcro);
  • Costo finale estremamente competitivo.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia     per averci fornito il sample di test.


Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend


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