Nei giorni scorsi abbiamo recensito un disco SSD esterno prodotto dalla giovane e dinamica azienda austriaca Angelbird, il SSD2go 240GB, toccandone con mano le elevate qualità costruttive e prestazionali. Ora è la volta di due dischi SSD dedicati uno alla fascia consumer ed uno alla fascia business. Nella nostra recensione analizzeremo le prestazioni dei dischi Angelbird Crest XTC e Crest PRO SSD 240GB, mostrando anche le relative differenze costruttive. Il modello Crest XTC ha la particolarità di poter essere acquistato sia con case di tipo slim per l’upgrade di un ultrabook sia con case standard per sistemi desktop/notebook, senza alcun aggravio di costi mentre il modello Crest PRO adotta la tecnologia In-drive UPS che assicura longevità e salvaguardia dei dati per un ambiente business. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento.
Angelbird Technologies GmbH è una società hi-tech con sede nel Vorarlberg che, anche se è la più piccola provincia d’Austria, è nota per essere una regione genitrice di progetti all’avanguardia e di grande innovazione a livello internazionale in molti campi.
La sede dell’azienda si trova nella città di Lustenau, circondata da montagne e vicino al confine con la Svizzera e la Germania. Angelbird è un membro del team di SandForce Driven ™ che sottolinea l’impegno dell’azienda nella realizzazione di prodotti con elevati standard di qualità e prestazioni.
L’attenzione e la cura riposta da Angelbird verso i propri clienti riguarda argomenti come la precisione e la qualità. I chip per computer sono prodotti su dischi circolari chiamati wafer. I chip sul bordo di un wafer hanno meno affidabilità e durata. I chip utilizzati da Angelbird all’interno dei propri dischi, al contrario di molti altri produttori, sono solo i più affidabili del centro del wafer per garantire le migliori prestazioni, qualità e durevolezza nel tempo.
Il team di sviluppo di Angelbird è giovane, esperto e appassionato, con un amore per la qualità, attenzione ai dettagli ed un occhio attento all’ambiente.
Potete trovare maggiori informazioni sul sito del produttore.
Andiamo ad analizzare le caratteristiche tecniche dei prodotti in prova.
{jospagebreak_scroll title=Crest XTC: Caratteristiche Tecniche}
Angelbird Crest XTC SSD 240GB: Caratteristiche Tecniche
La serie Crest XTC SSD è prodotta in quattro diversi tagli, nello specifico con capacità di 60/120/240/480 GB, tutti basati sul controller LSi SandForce SF2281, utilizzano NAND Flash di tipo MLC (Multi Level Cell) e sono dotati di intefaccia SATA III (6Gb/s) ed hanno un form factor da 2,5″. Di seguito riportiamo le caratteristiche tecniche e prestazionali dei modelli come dichiarati dal produttore.
L’unità viene venduta con tre anni di garanzia, un plus sicuramente degno di nota.
Potete trovare la pagina ufficiale del prodotto cliccando quì.
{jospagebreak_scroll title=Crest PRO: Caratteristiche Tecniche}
Angelbird Crest PRO SSD 240GB: Caratteristiche Tecniche
La serie Crest PRO SSD è prodotta in tre diversi tagli, nello specifico con capacità di 120/240/480 GB, tutti basati sul controller LSi SandForce SF2281, utilizzano NAND Flash di tipo MLC (Multi Level Cell) e sono dotati di intefaccia SATA III (6Gb/s) ed hanno un form factor da 2,5″. Le differenze con la serie XTC risiedono nella presenza del circuito In-drive UPS, che provvede a proteggere il disco da eventuali sovraccarichi di corrente o da danni causabili da energia elettrostatica. Tale circuito provvede, inoltre, ad accumulare energia (da quì la sigla UPS) per poter fornire fino a quattro secondi di alimentazione al disco per consentire lo svuotamento del buffer in caso di mancata alimentazione. E’ inoltre presente un sensore per il rilevamento delle temperature. Di seguito riportiamo le caratteristiche tecniche e prestazionali dei modelli come dichiarati dal produttore.
L’unità viene venduta con tre anni di garanzia limitata, un plus sicuramente degno di nota.
Potete trovare la pagina ufficiale del prodotto cliccando quì.
Ed ora diamo uno sguardo da vicino all’unità SSD.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo da vicino – Parte 1}
Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB: Uno sguardo da vicino – Parte 1
I case dell’Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB sono realizzati completamente in alluminio ed il produttore consente, in fase di ordine sul proprio sito web, di scegliere solo sul modello XTC la tipologia desiderata tra quella slim (spessore di 7 mm. circa) o quella standard (spessore di 9,5 mm. circa). La scelta del tipo di case non comporta un aggravio dei costi ma permette di avere un drive secondo le proprie esigenze. La scelta potrà essere effettuata seguendo questo link.
I modelli che il produttore ci ha inviato sono di pre-produzione ma quelli in vendita non differiranno da quelli che vi presentiamo. Il case è realizzato in alluminio e la colorazione è quella naturale dell’alluminio stesso. La finitura, sia della parte frontale che di quella posteriore, è di tipo spazzolato ed è stata realizzata con la particolarità di far cambiare tonalità al case in base all’angolo con cui la luce lo investe. Nelle nostre foto potrete osservare tale effetto. Anche le didascalie riportate sulla parte anteriore hanno questa peculiarità. Per gli amanti del modding questa caratteristica potrebbe essere interessante per creare giochi di luce ed effetti lasciando il disco a vista. In definitiva il disco SSD ha un aspetto molto elegante e grintoso. Le finiture e l’assemblaggio sono perfetti.
Angelbird Crest XTC Slim Angelbird Crest PRO
Le dimensioni esterne delle unità sono pienamente conformi per effettuare un upgrade al proprio notebook o netbook, sostituendo senza alcun problema l’unità di storage da 2,5” meccanica, di solito posizionata in un apposito vano accessibile dall’esterno dello chassis. I dischi sono davvero leggeri e il Crest XTC con uno spessore di soli 6,81 mm può essere impiegato all’interno di un ultrabook, segmento di PC portatili che fanno della parsimonia del peso e delle dimensioni la loro caratteristica vincente.
Angelbird Crest XTC Slim
Angelbird Crest PRO
Spessore Crest PRO Spessore Crest XTC Slim
L’apertura del case è molto semplice, basta svitare le quattro viti agli angoli nella faccia posteriore. C’è da tener presente che una di queste è coperta da un sigillo di garanzia e che l’apertura dell’unità comporta la perdita della garanzia stessa. Dopo aver rimosso le viti possiamo dare uno sguardo alla scheda interna ed alla componentistica adottata.
Ed ora passiamo ad aprire il case del disco SSD per meglio osservare la componentistica interna.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo da vicino – Parte 2}
Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB: Uno sguardo da vicino – Parte 2
Dopo aver aperto il case dell’Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB notiamo immediatamente l’alta qualità la lavorazione in CNC eseguita all’interno dei due semigusci per l’ottenimento dei giusti spazi per l’assemblaggio dell’elettronica interna. Il PCB non è fissato con altre viti ma è ben posizionato nelle sedi ricavate dalla lavorazione interna che formano un incastro perfetto quando il copercio posteriore viene avvitato. All’interno del Crest PRO sono presenti dei pad termici per migliorare la dissipazione termica del controller SandForce e delle NAND Flash Micron.
Angelbird Crest XTC
Angelbird Crest PRO
Il PCB è di tipo multistrato a doppia faccia, infatti troviamo componenti montati su entrambi i lati e ci rendiamo subito conto che sono presenti otto chip di NAND Flash, assemblati tutti da un lato. Il layout generale è ordinato con saldature prive di sbavature o residui e realizzate con ottima fattura. Sulla parte frontale è posizionato il controller LSi SandForce SF2281 e su quella posteriore i chip di nand flash a servizio del controller. Risulta ben visibile sul PCB del modello Crest PRO, sempre sulla faccia posteriore, il circuito UPS CAP-XX (HZ202), un super capacitore ad alta potenza e a bassa impedenza progettato per accumulare corrente per fornire circa quattro secondi di alimentazione in caso di mancanza improvvisa di energia per completare le operazioni di scrittura e salvaguardare i dati contenuti sul disco. Il suo compito è anche quello di filtrare e stabilizzare la tensione di alimentazione del disco.
PCB vista frontale XTC
PCB vista posteriore XTC
PCB vista frontale PRO
PCB vista posteriore PRO
In-drive UPS
Passiamo ora ad analizzare la componentistica interna.
{jospagebreak_scroll title=Componentistica interna}
Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB: Componentistica interna
Sulla faccia anteriore del PCB è presente il controller SandForce SF-2281 dotato di nuove tecnologie di gestione dei dati racchiuse sotto il nome di DuraClass Technology.
I controller SandForce della precedente generazione utilizzavano la tecnolgia di over-provisioning che provvedeva ad assegnare una parte della NAND flash per l’immagazzinamento dei dati e la rimanente parte riservata per la gestione dell’unità e per lo spazio di buffer cache. La nuova generazione di controller SF-22xx usa ancora questa tecnologia ma SandForce, in virtù dell’adozione della nuova tecnologia DuraWrite, sostiene che a seguito di una migliorata gestione dei processi di scrittura, il livello di resistenza complessivo dello SSD è aumentato. In questo scenario il controller provvede a fornire un ulteriore spazio di memorizzazione aggiuntivo se la capacità residua non dovesse essere tale per permettere il completamento di un ciclo di scrittura. Solo nei dischi che avranno destinazione nel mercato Enterprise l’over-provisioning sarà presente in modo consistente per permettere una maggiore affidabilità dei dati e per sostenere meglio i maggiori cicli di pulizia che questo ambito di utilizzo richiede. I controller della serie SF-22xx forniscono una migliore protezione dei dati, includendo l’innovativa tecnologia RAISE (Redundant Array of Indipendent Silicon Elements). Questa tecnologia fornisce un grado di protezione e affidabilità ai livelli di un raid 5 di dischi tradizionali ma con l’estremo vantaggio di non dover scrivere dati di parità. Da non trascurare che nella tecnologia DuraClass sono integrate anche funzioni che permettono di salvaguardare i dati mediante il protocollo di sicurezza Trusted Computing Group (TCG) OPAL con crittografia a 256 bit AES e consente una doppia cifratura della password di protezione dell’unità. Il processo è totalmente trasparente all’utente ed evita l’estrazione dei dati anche accedendo direttamente alla singola unità di memoria. Un altro vantaggio della nuova architettura SF-22xx risiede nella capacità di tenere i dati registrati interamente sulla NAND grid eliminando di fatto la necessità di avere un modulo di DRAM da utilizzare come cache buffer. Il risultato è un trasferimento dei dati più veloce ed un design della scheda più efficiente e compatto. Maggiori informazioni sul controller SandForce sono disponibili nella pagina ufficiale del produttore.
Sull’Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB sono installati otto moduli di NAND Flash MLC di produzione Micron riportanti la sigla IKA12 NW296. Queste memorie sono prodotte con processo litografico a 25nm con un package TSOP a 48 pin con all’interno quattro Die, hanno interfaccia asincrona ed una densità di 256Gb (32GB), una tensione di alimentazione di 3,3V e sono accreditate di una durata di 3.000 cicli di lettura/scrittura. Nei drive destinati al mercato consumer generalmente viene assegnato un livello di over-provisioning pari al 7% e quindi dispositivi da 256GB, come i nostri Angelbird Crest XTC e PRO, avranno come spazio disponibile al salvataggio dei dati una capacità di 240GB.
{jospagebreak_scroll title=Crystal Disk Info e Capacità del disco}
Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB: Crystal Disk info e Capacità del disco
Con l’ausilio del software Crystal Disk Info riusciamo ad estrapolare delle informazioni sui dischi Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB. In particolare sulle funzioni supportate, sullo stato di efficienza del disco, sul tipo di interfaccia utilizzata e sulla versione di firmware. Le unità sono giunte con a bordo il firmware 2.54, che è l’unica release alla data di stesura di questa recensione.
Con la funzione di windows Proprietà, attivata cliccando con destra mouse sul nostro disco rigido, andiamo a verificare la capienza del nostro SSD. A tal proposito è d’uopo specificare che i sistemi operativi Windows utilizzano una misurazione di capienza diversa dai produttori. Questi ultimi misurano la capacità dei loro dischi in miliardi di byte mentre Windows continua a leggere le capacità usando una notazione antecedente a quelle stabilite nel dicembre 1998 dallo IEC, per cui i valori sono:
- Un kilobyte (kio) = 2^10 bytes = 1024 bytes
- Un Megabyte (Mio) = 2^20 bytes = 1024 kio = 1 048 576 bytes
- Un Gigabyte (Gio) = 2^30 bytes = 1024 Mio = 1 073 741 824 bytes
- Un Terabyte (Tio) = 2^40 bytes = 1024 Gio = 1 099 511 627 776 bytes
Quindi, in considerazione della tabella sopra esposta, la capienza calcolata dal s.o. approssimata per difetto deriva dal seguente calcolo:
- 240.054.693.888 bytes / 1.073.741.824 bytes = 223,568 GB -> 223 GB
Passiamo ora alle prove sintetiche dell’Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di prova e Metodologia di Test}
Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB: Sistema di prova e Metodologia di Test
Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel C606 Express, di produzione Gigabyte, in particolare è stato scelto il modello X79S-UP5-WiFi, con BIOS aggiornato all’ultima versione disponibile al momento delle prove.
Come processore abbiamo usato un modello Intel appartenente alla nuova famiglia Sandy Bridge-E, precisamente il Core i7 3820, con moltiplicatore bloccato oltre una certa soglia. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.300MHz, impostando il moltiplicatore a 43x e mantenendo il BCLK in specifica (100MHz). Per il raffreddamento ci siamo affidati ad un sistema a liquido Corsair H100.
Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da Corsair, appartenente alla serie Dominator Platinum, da 16GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2133MHz 9-11-10-30 con una tensione di alimentazione pari a 1.50v.
Un riassunto della configurazione di prova la trovate nella tabella sottostante:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato all’interno di un case di produzione CoolerMaster.
Il sistema operativo, Microsoft Windows7 Ultimate X64 Service Pack1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.
Per verificare le prestazioni dell’unità ci siamo avvalsi dei seguenti software:
- AS SSD Benchmark 1.7.4739.38088;
- Crystal Disk Mark 3.0.2 x64;
- ATTO Disk Benchmark 2.47;
- HD-Tune Pro 5.00.
Specifichiamo che per il test HD-Tune Pro 5.00 abbiamo eseguito sia test in lettura che in scrittura. Nei test in lettura l’unità è stata testata in tre diverse condizioni:
- Disco vuoto;
- Disco pieno al 50%;
- Disco pieno al 100%.
I dati utilizzati per la simulazione del disco pieno al 50% e al 100% sono stati scelti tra quelli più comunemente utilizzati, per cercare di riprodurre uno scenario il più possibile vicino a quello di un utente che acquista l’unità e la utilizza come disco primario nel proprio sistema. Quindi è stato installato un sistema operativo e poi sono stati inseriti file musicali, immagini, video, file di tipo office, etc.
N.B. Durante tutta l’esecuzione dei test NON abbiamo mai eseguito un Secure Erase, quindi tutti i dati sono relativi ai dischi durante un normale utilizzo. Su entrambi i dischi è stata eseguita la prima batteria di test ed in seguito è stata rieseguita per tre volte iniziando a valutarne i dati, prendendo come risultato quello più vicino alla media dei rilevamenti. Le due unità condividono il medesimo controller e NAND Flash per cui si riportano i dati una sola volta avendo i test prodotto risultati molto vicini.
{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: AS SSD Benchmark}
Benchmark Sintetici: AS SSD Benchmark
AS SSD Benchmark consente di effettuare svariate misurazioni sulla nostra unità di archiviazione (SSD, Hard Disk interno/esterno, PenDrive USB, ecc.) sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale.
A test ultimato viene riportata la velocità della nostra unità in MB al secondo. Oltre al test dei 4k,viene effettuato anche un test lettura/scrittura Multi-Thread 4k, per simulare il più possibile la velocità di avvio del sistema operativo o di installazione di un programma. Abbiamo inoltre eseguito i test per la determinazione delle IOPS in vari ambiti.
In seguito abbiamo eseguito i benchmark di compressione e copia.
Considerazioni:
Le unità Crest esprimono ottime doti velocistiche in un test che notoriamente è ostico all’architettura SandForce trattando esclusivamente dati di tipo non comprimibile. Eccellenti le velocità in lettura e scrittura sequenziali. Ottimo il responso sulle velocità in scrittura e lettura e sul numero di IOPS anche sui file con dimensione di 4KB, test critico per la maggior parte degli SSD. Nei test di compressione e copia sono confermate le prestazioni elevate che i dischi sono in grado di offrire. Ci riteniamo pienamente soddisfatti dell’ottimo livello prestazionale delle unità Angelbird Crest XTC e PRO 240GB!
{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: Crystal Disk Mark}
Benchmark Sintetici: Crystal Disk Mark
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata,sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
Dati comprimibili Dati non comprimibili
Considerazioni:
Il Crystal Disk Mark, nella suite di test basata su dati di tipo non comprimibile conferma sostanzialmente quanto verificato con il benchmark precedente. Trattando dati comprimibili i dischi evidenziano velocità in lettura e scrittura ragguardevoli, ai vertici della categoria e paragonabili a prodotti accomunati dalla stessa tipologia di controller. Gli Angelbird Crest XTC e PRO 240GB ha un comportamento eccellente sotto il profilo delle pure prestazioni.
{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: ATTO Disk Benchmark}
Benchmark Sintetici: ATTO Disk Benchmark
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante“Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Considerazioni:
I risultati del test in velocità di lettura e scrittura dei dischi Angelbird Crest XTC e PRO 240GB sono di assoluto rilievo e rispecchiano totalmente quelli dichiarati dal produttore. Essi hanno un andamento crescente all’aumentare della dimensione del file campione utilizzato, fino a raggiungere i 558MB/s in lettura e i 533MB/s in scrittura. Siamo molto soddisfatti dal comportamento di questi dischi SSD.
{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: HD Tune Pro – Test in lettura}
Benchmark Sintetici: HD Tune Pro – Test in lettura
HD-Tune Pro è uno strumento per l’analisi del disco rigido che include funzioni per il benchmark, la cancellazione sicura dei file e la visualizzazione delle cartelle. Il benchmark sintetico ci permette di calcolare le prestazioni dei dischi fissi. E’ possibile misurare il transfer rate e il tempo di accesso ai dati casuali.
Nelle prove che seguono, vi mostriamo i risultati ottenuti nei vari benchmark in lettura inclusi in questo programma. I risultati sono espressi, a seconda del test, in MB/s oppure in IOPS (operazioni input e output al secondo).
Disco vuoto
Disco utilizzato al 50%
Disco utilizzato al 100%
Considerazioni:
I dischi Angelbird Crest XTC e PRO 240GB hanno restituito risultati elevati nei test di lettura eseguiti nelle varie condizioni di saturazione. Le unità esprimono ottime doti velocistiche con medie elevate nonostante l’aumento della quantità di dati contenuti districandosi in maniera eccellente anche nel comparto delle operazioni I/O al secondo e dei tempi di accesso, restituendo un ottimo livello di performance complessive.
{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: HD Tune Pro – Test in scrittura}
Benchmark Sintetici: HD Tune Pro – Test in scrittura
HD-Tune Pro è uno strumento per l’analisi del disco rigido che include funzioni per il benchmark, la cancellazione sicura dei file e la visualizzazione delle cartelle. Il benchmark sintetico ci permette di calcolare le prestazioni dei dischi fissi. E’ possibile misurare il transfer rate e il tempo di accesso ai dati casuali.
Nelle prove che seguono, vi mostriamo i risultati ottenuti nei vari benchmark in scrittura inclusi in questo programma. I risultati sono espressi, a seconda del test, in MB/s oppure in IOPS (operazioni input e output al secondo).
Considerazioni:
I test di scrittura confermano quanto già sostenuto per i test in lettura, ovvero i dischi Angelbird Crest XTC e PRO 240GB garantiscono un ottimo livello prestazionale con medie rilevanti. Le unità sono prestanti anche nelle operazioni I/O al secondo e i tempi di accesso sono di ottimo livello.
{jospagebreak_scroll title= Conclusioni:}
Angelbird Crest XTC e PRO SSD 240GB: Conclusioni
Prestazioni: | ![]() |
Qualità costruttiva/Funzionalità | ![]() |
Rapporto prezzo/prestazioni: | ![]() |
Giudizio complessivo: | ![]() |
Qualche settimana fa abbiamo avuto l’occasione di presentarvi Angelbird, una giovane e dinamica azienda austriaca ed una loro brillante produzione, un SSD esterno con interfaccia USB 3.0 denominato SSD2go. In questa recensione analizziamo due dischi SSD destinati all’upgrade di sistemi desktop e portatili, sia in ambito consumer che business; nel dettaglio parliamo dell’Angelbird Crest XTC dedicato alla prima fascia di utenza e l’Angelbird Crest PRO dedicata alla seconda fascia, entrambi con capacità di 240GB, taglio che rappresenta il target di vendita attuale di molte aziende e che ben si concilia con le esigenze di storage tipiche di un utilizzo con installazione di sistema operativo e un cospicuo numero di applicazioni/giochi. Ritroviamo la possibilità di personalizzare i prodotti come nel caso del modello XTC, in cui potremo scegliere se dotarlo di un case slim o standard, e la presenza del circuito chiamato In-drive UPS per la salvaguardia del disco e dei dati in caso di mancanza improvvisa dell’alimentazione primaria nel modello PRO.
Tutta la produzione attuale di dischi Angelbird, essendo l’azienda membro del team SandForce Driven ™, è basata sullo Storage Processor SandForce SF2281 di LSI abbinando delle NAND Flash con interfaccia asincrona di produzione Micron. Anche in questi dischi, come per lo SSD2go, questo mix di componenti ha permesso di avere prestazioni molto elevate ed una stabilità di funzionamento eccezionale.
Dall’analisi dei freddi numeri risultanti dai test sintetici rileviamo prestazioni eccellenti in ogni ambito e che rispecchiano i dati dichiarati dal produttore. Abbiamo stressato e cercato di mettere in difficoltà queste unità anche nell’uso daily e l’impressione restituta è che siamo di fronte a prodotti che non temono un uso intenso e che sapranno soddisfare pienamente quella classe di utenti, sia consumer che business, particolarmente esigenti sotto il comparto prestazionale. Le molteplici operazioni di lettura, scrittura e cancellazione che abbiamo effettuato sia durante i test che nell’utilizzo daily non hanno dato segni di degrado evidenti, i protocolli interni al firmware per la gestione delle operazioni di trim e garbage collection hanno sempre restituito un disco quasi nel pieno delle sue perfomance, con un degrado che si è attestato al massimo del 2-3% delle prestazioni complessive. Nonostante le ore continuate di utilizzo, a ritmi sostenuti, i case di entrambe le unità sono risultati leggermente tiepidi, segno di temperature di esercizio sempre molto basse. Sul modello PRO, dotato di sensore di temperatura interno, abbiamo rilevato una temperatura massima di 37°, che riteniamo ottima anche in considerazione del fatto che il disco non è stato sottoposto a ventilazione forzata.
I prezzi di acquisto delle versioni Crest XTC e Crest PRO da 240GB , come riportato sul sito del produttore, sono rispettivamente di 239,90 euro IVA compresa e di 319,90 euro IVA compresa. Essi risultano sensibilmente più alti della media di altri prodotti similari ma giustificati dall’alta qualità dei prodotti e dalle specifiche, nel caso del modello PRO, non comuni.
Ricordiamo che fino alla fine del mese di marzo 2013 i nostri lettori potranno beneficiare di uno sconto particolare sui prodotti Angelbird, come specificato in questo comunicato.
Pro:
- Ottima qualità costruttiva;
- Supporto Trim e Garbage Collection;
- Ottima stabilità operativa;
- Ottime prestazioni in ogni ambito di utilizzo, anche con dati di tipo non comprimibile;
- Scocca in alluminio molto elegante e robusta;
- Presenza nel modello PRO di un circuito In-drive UPS per la salvaguardia del disco e dei dati;
- Temperature di esercizio basse;
- Feature e caratteristiche tecniche particolari.
Contro:
- Prezzi da ritoccare verso il basso.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Edoardo Giampietro – Slime – Admin HW Legend