Negli ultimi anni il mercato delle tastiere destinate al segmento desktop, e ancor più nello specifico al gaming, è stato indubbiamente molto fiorente grazie alla rapida diffusione dei key-switch meccanici, capaci sì di garantire un’eccezionale esperienza nella digitazione, ma purtroppo alla base di soluzioni certamente non alla portata di tutte le tasche. Per tutti coloro che non possono, o non vogliono, affrontare una considerevole spesa nell’acquisto della tastiera, esistono molte soluzioni che costituiscono un buon compromesso pur senza rinunciare alla qualità. Tra queste spicca la nuova ed interessante SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard, una delle ultime novità della tedesca Sharkoon, realtà ben nota agli appassionati di tutto il mondo per l’elevata qualità e competitività dei propri prodotti. Questo particolare modello si rivolge essenzialmente ai giocatori alle prime armi, garantisce una buona esperienza d’uso grazie all’utilizzo di switch Rubber Dome e si presenta con un look moderno ed un design unico, grazie al corpo interamente in metallo e alla presenza di tasti neri con retroilluminazione in tre differenti colorazioni. L’eccellente qualità dei materiali impiegati garantisce una grande solidità e durevolezza nel tempo. Spese queste brevi parole vi lasciamo ad una più dettagliata ed attenta analisi del prodotto. Vi auguriamo una buona lettura del nostro articolo!
Introduzione:
Sharkoon è una rinomata azienda tedesca specializzata, sin dal 2003, nella produzione e commercializzazione di una vasta gamma di prodotti per PC, contraddistinti da un elevato rapporto qualità prezzo.
L’offerta dell’azienda è, come anticipato, molto vasta, spaziando dalle più tradizionali periferiche pensate per il gaming, tra cui tastiere, mouse e cuffie, fino ad arrivare alle unità di memorizzazione portatili, soluzione per lo storage dei dati, case per sistemi desktop, ventole ed alimentatori con certificazione 80 Plus.
Maggiori informazioni sul sito Sharkoon.
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Confezione e Bundle:
La tastiera SHARK ZONE K20 Illuminated è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore tedesco, dalle dimensioni indubbiamente molto generose. Il cartoncino di cui è costituita appare sufficientemente resistente per garantire l’integrità del prodotto durante tutta la fase di trasporto. Dal punto di vista prettamente estetico vengono ripresi i tratti distintivi del settore Gaming del marchio, di conseguenza osserviamo una colorazione di base nera con finitura opaca ed una grafica di colore giallo acceso.
Questo accostamento cromatico appare certamente molto accattivante, al punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservato sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici, tuttavia, non rappresentano solo un fattore meramente estetico, ma offrono il quadro completo delle caratteristiche tecniche del prodotto, fornendo al possibile acquirente l’opportunità di valutare se questi possa soddisfare le proprie esigenze.
Nella parte frontale, in posizione centrale, troviamo un marchio che, oltre a riportare il logo aziendale e la nomenclatura del prodotto, riprende a grandi linee il tradizionale cartello di pericolo che in alcune località balneari avverte i bagnanti sulla potenziale presenza di squali. Indubbiamente geniale dal momento che questo prodotto fa parte di una particolare linea di soluzioni denominata proprio SHARK ZONE.
Posteriormente viene proposta un’immagine di anteprima del prodotto con una panoramica di quelle che sono i principali punti di forza dello stesso, opportunamente tradotti nelle lingue dei vari paesi in cui viene commercializzato (incluso l’italiano).
Nelle fasce laterali della confezione, come prevedibile, non manca il marchio aziendale del produttore tedesco ed il logo della linea SHARK ZONE, nonché l’indicazione circa il layout della tastiera (in questo caso Inglese US) ed alcune piccole etichette identificative del prodotto.
Una volta aperta la confezione possiamo notare fin da subito come il contenuto sia adeguatamente protetto e accuratamente disposto al suo interno. Per prima cosa troviamo un sempre utile cartello “Do Not Disturb” da appendere alla porta in maniera da invitare chiunque a non disturbare durante la nostra sessione di gioco.
La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato per causa di un trasporto movimentato.
La tastiera appare ben adagiata in uno stampo in materiale spugnoso ed avvolta all’interno di una busta in plastica trasparente. Nella parte inferiore, invece, è riposto il resto della dotazione, ben protetto all’interno di una pratica bustina in plastica sigillata.
Il produttore tedesco fornisce in dotazione tutto il necessario per il corretto utilizzo della sua tastiera. Troviamo, di conseguenza:
- 1 x Manuale cartaceo d’istruzioni;
- 2 x Pad poggia-polsi in silicone.
Il manuale è possibile consultarlo e scaricarrlo anche online. Il bundle fornito in dotazione risulta essenziale. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del produttore al seguente indirizzo. Siamo pronti per dare uno sguardo alle specifiche tecniche delle SHARK ZONE K20.
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Specifiche Tecniche e Funzionalità:
La nuova SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard rappresenta una delle ultime novità dell’azienda tedesca e si rivolge espressamente a tutti coloro che si desiderano entrare nel mondo del gaming su PC senza la necessità di affrontare un notevole esborso di denaro.
Nonostante ciò, e sin dal primo contatto, appare evidente una qualità costruttiva, una robustezza ed una cura nei particolari davvero notevole. Il look, certamente accattivante e del tutto originale, sarà sicuramente gradito agli appassionati e risulterà perfetto per abbinarsi nel migliore dei modi alle più moderne postazioni da gioco. Riportiamo di seguito le principali features così come vengono indicate dall’azienda.
Di seguito riportiamo una panoramica delle principali specifiche tecniche, così come dichiarate dal produttore.
Tra le caratteristiche più significative della nuova SHARK ZONE K20 segnaliamo l’utilizzo di switch Rubber Dome, accreditati per un ciclo di vita pari ad almeno 10 milioni di pressioni e capaci di garantire un’esperienza nella digitazione più che soddisfacente. Non manca, inoltre, la possibilità di modificare il colore, l’intensità e l’effetto della retroilluminazione dei tasti. Le opzioni includono una colorazione bianca, rossa o blu, un’intensità dello 0%, 50% o del 100% ed un effetto fisso oppure pulsante.
La robustezza è ai massimi livelli, basti pensare che l’intera struttura della tastiera è in spesso metallo. Le misure della periferica sono pari a 455 x 210 x 37 millimetri, con un peso pari a ben 1,35 chilogrammi, incluso il cavo di collegamento USB. La colorazione di base è nera con una finitura superficiale opaca e leggermente ruvida in maniera da renderla a prova di graffio e impronte. Sul fronte dell’ergonomia segnaliamo la presenza di un paio di comodi poggia polsi in silicone, facilmente rimuovibili per semplificare le operazioni di pulizia.
La tastiera non necessita dell’installazione di alcun software di gestione. Tutte le funzioni sono facilmente accessibili tramite semplici scorciatoie da tastiera. Il collegamento al computer avviene tramite interfaccia USB con un polling-rate certificato pari a 1.000 Hz. Il cavo previsto è sufficientemente lungo, ben 160 centimetri, vanta un connettore placcato oro, per garantire il miglior contatto possibile, e presenta un rivestimento in gomma morbida espressamente pensato per evitarne l’aggrovigliamento.
La SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard viene commercializzata con vari layout dei tasti, tra cui Inglese (UK), Inglese (US), Francese, Spagnolo, Tedesco e Cinese. Purtroppo non viene prevista una variante con serigrafie pensate per l’utenza italiana, aspetto che potrebbe indubbiamente creare qualche difficoltà, almeno in un primo momento, vista la mancanza dei tasti con lettere accentate e la differente posizione di numerosi altri riferimenti riguardanti la punteggiatura.
Alla luce di quanto evidenziato appare indubbia la volontà del produttore di realizzare una tastiera di buona qualità, robusta e confortevole, costruita con ottimi materiali. Maggiori informazioni sul prodotto le trovate qui.
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Uno sguardo da vicino – Parte Prima:
La nuova Sharkoon SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard vanta un design a dir poco accattivante e del tutto perfetto per sposarsi nel migliore dei modi con le moderne postazioni da gioco. Le prime impressioni nel prenderla in mano sono certamente positive e la sensazione di robustezza è davvero notevole, al pari di prodotti di fascia superiore.
Il merito va senza dubbio alla scelta del produttore tedesco di utilizzare il metallo, tra l’altro abbastanza spesso, per l’intera struttura della tastiera che, di conseguenza, raggiunge un peso complessivo abbastanza considerevole (1,35 chilogrammi), capace di assicurare una buona presa alla superficie d’appoggio, quando si scrive o si gioca. Il layout del modello giunto in redazione è quello Inglese US, in formato QWERTY. La disposizione dei tasti è di tipo tradizionale (incluso tastierino numerico), dove spiccano sulla parte alta i tasti funzione da F1 a F12 e quelli di stampa, blocco scorrimento e pausa.
Dobbiamo ammettere che da un primo sguardo sembra veramente di trovarsi dinanzi ad una tastiera di fascia superiore, di tipo meccanico. A dare questa sensazione è soprattutto la particolare conformazione dei tasti, rialzati rispetto al telaio.
Questo aspetto, inoltre, va a rendere decisamente più agevoli le normali operazioni di pulizia. Del tutto apprezzabile è anche la scelta di prevedere una finitura superficiale leggermente ruvida in maniera da ridurre il rischio di graffi. Molto gradevole alla vista lo stemma della famiglia di appartenenza del prodotto, SHARK ZONE, impresso al centro del poggia-polsi.
Proprio riguardo al poggia-polsi dobbiamo segnalare che è integrato nello chassis e non è assolutamente prevista una sua rimozione.
Vengono in ogni caso forniti una coppia di pad in silicone da applicare direttamente sul telaio in maniera da assicurare un buon comfort durante la digitazione e consentire una rapida pulizia in caso di necessità.
Capovolgendo la tastiera possiamo notare che anche la parte posteriore è interamente in metallo. Sono previste una serie di strisce antiscivolo che garantiscono una buona aderenza alla superficie di appoggio.
Purtroppo non è prevista una personalizzazione dell’angolo di inclinazione della tastiera. In posizione centrale è applicata una piccola etichetta adesiva riportante la nomenclatura del prodotto con relativo numero di serie e le principali informazioni di contatto aziendali.
Sulla nuova SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard sono previsti dei tradizionali switch Rubber Dome, indubbiamente imparagonabili alle più costose soluzioni di tipo meccanico, ma in ogni caso capaci di garantire una buona esperienza nella digitazione, grazie ad una forza di attuazione pari a 65 grammi.
Il produttore li accredita per un ciclo di vita di almeno 10 milioni di pressioni. La superficie dei Keycap, leggermente concava, restituisce una sensazione di “morbidezza” che rende la digitazione estremamente piacevole. Essendo un prodotto rivolto ai videogiocatori non manca una funzione Anti-Ghosting con tecnologia Multi-Key Rollover via USB.
Appena sopra al tastierino numerico troviamo i classici LED di stato per i tasti Caps Lock, Num Lock e Scroll Lock e per la funzione di blocco del tasto Windows, indubbiamente utile ai videogiocatori.
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Uno sguardo da vicino – Parte Seconda:
Per sfruttare velocemente la funzione blocco del tasto Windows è stata prevista una semplice scorciatoia premendo contemporaneamente il tasto “SHARK ZONE” ed il tasto “F12”.
Con la combinazione “SHARK ZONE + F11”, invece, è possibile disattivare contemporaneamente tutti i tasti della tastiera. È prevista, inoltre, la possibilità di invertire la funzione dei tasti WASD con i classici tasti Freccia, semplicemente sfruttando la combinazione “SHARK ZONE + W”.
Sempre tramite semplici scorciatoie (“SHARK ZONE + ESC” e “SHARK ZONE + TAB”) sono previste altre funzionalità interessanti, quali la possibilità di scelta del colore (Bianco, Blu o Rosso), dell’intensità e dell’effetto della retroilluminazione dei tasti (Spenta, 50% o 100%, Fissa oppure Pulsante).
La qualità dell’illuminazione è abbastanza soddisfacente, anche se non perfettamente uniforme. Le lettere, infatti, appaiono ben illuminate in posizione centrale, mentre perdono leggermente di luminosità all’estremità superiore, in ogni caso nulla di estremamente fastidioso. Vi rassicuriamo fin da ora, che anche in condizioni di luminosità ambientale ridotta, non creano alcun fastidio.
Non mancano anche tutta una serie di incarichi secondari, sempre accessibili mediante scorciatoie, nello specifico premendo l’ormai noto tasto “SHARK ZONE” in abbinamento ai tasti da F4 a F10.
Tra queste segnaliamo la possibilità di apertura del browser web e del programma di posta elettronica preferito, la regolazione del volume audio di sistema (oppure la disattivazione completa) ed alcune funzioni di controllo del lettore multimediale (apertura del programma, tasto play e tasto pausa).
La tastiera dispone di un connettore USB con placcatura oro per una migliore resistenza contro gli agenti ossidanti e garantire il miglior contatto possibile.
Il cavo, lungo 160 centimetri, è caratterizzato da un rivestimento in gomma morbida di buona qualità, espressamente pensato per aumentarne la resistenza all’usura ed evitarne l’aggrovigliamento in maniera tale da rendere il suo posizionamento particolarmente facile in qualsiasi contesto. Non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dal lavoro svolto dall’azienda.
{jospagebreak_scroll title=Anti-Ghosting e Key Rollover:}
Anti-Ghosting e Key Rollover:
Anti-Ghosting e Key Rollover sono due dei più importanti fattori che incidono sulle prestazioni reali di una tastiera. Un rollover insufficiente porta a input e pressioni mancanti, mentre il ghosting avviene quando due o più tasti schiacciati causano una terza battitura “fantasma”.
Storicamente le tastiere utilizzano una connessione PS/2, studiata ed ottimizzata esclusivamente per questo tipo di dispositivo: usa meno risorse CPU, ha ritardo in input praticamente nullo (Interrupt Based), e supporta appieno l’N-Key Rollover. Sfortunatamente però PS/2 sta andando in disuso in favore del più diffuso USB, che però non è studiato per le tastiere, presentando di conseguenza alcune limitazioni: usa più risorse CPU, ha più ritardo in input (Polling Based) e non supporta l’N-Key Rollover. In compenso però l’USB è più resistente di un connettore PS/2 e può essere collegata/scollegata senza spegnere il PC. Quanto ai tempi di risposta, su una tastiera, qualsiasi valore di Polling Rate oltre i 200 Hz è totalmente superfluo (molte tastiere ora arrivano a 1000 Hz).
Le tastiere di tipo “tradizionale USB” hanno un limite di tasti che possono essere premuti contemporaneamente che dipende dal cablaggio interno: tipicamente i tasti sono raggruppati in gruppi di 3 (triplette), e per ogni tripletta può essere premuto un solo tasto per volta (Key Blocking); in alcune tastiere particolarmente scadenti, è possibile che quando 2 tasti specifici sono premuti contemporaneamente, un terzo venga rilevato come premuto anche se non lo è, causando il fastidioso effetto ghosting.
Le tastiere meccaniche USB di fascia alta hanno un cablaggio completamente diverso, e supportano un Key Rollover di 4 o più tasti. Per N-Key-Rollover si intende che illimitati tasti possono essere premuti contemporaneamente. Per #-Key Rollover, invece, si intende che un certo numero # di tasti qualsiasi (di solito 4, 6 o 10) possono essere premuti contemporaneamente.
La Sharkoon SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard supporta il Multi-Key Rollover. Il produttore tedesco purtroppo non specifica in maniera precisa il numero di tasti che è possibile premere simultaneamente, ma alla luce delle prove da noi eseguite mediante l’utilizzo del programma Aqua’s KeyTest (liberamente scaricabile al seguente indirizzo), ipotizziamo una matrice 6-Key Rollover (6-KRO) classica.
Questo tipo di matrice è ovviamente limitata se confrontata ad una di tipo N-Key Rollover, tuttavia è doveroso considerare che nel normale utilizzo riteniamo davvero improbabile andare a sfruttare la pressione simultanea di più di 4 o 5 tasti, sia durante le fasi di gioco più concitate e sia durante la normale battitura.
{jospagebreak_scroll title=Impressioni d’uso:}
Impressioni d’uso:
Per saggiare le potenzialità della nuova SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard abbiamo deciso di sfruttarla per tutto il tempo necessario alla stesura di questo nostro articolo, facendo uso della suite di Microsoft Office 2016 Professional Plus.
Seppur con qualche iniziale “difficoltà”, derivata essenzialmente dall’utilizzo di un layout di tipo Inglese US a fronte del classico Italiano a cui siamo abituati (sono perciò assenti i tasti con le lettere accentate nonché risultano spostati numerosi altri riferimenti riguardanti la punteggiatura), dobbiamo ammettere di esserci trovati tutto sommato bene con questa tastiera, che si è dimostrata alla lunga una buona “compagna di scritture” pur non facendo uso dei più blasonati switch di tipo meccanico. Buona parte del merito va senza dubbio all’ottima ergonomia dei Keycap che, grazie alla loro forma concava, sono in grado di adattarsi in maniera ottimale alle dita, restituendo una piacevole sensazione di “morbidezza” durante la digitazione.
Durante la battitura, inoltre, abbiamo immediatamente apprezzato la stabilità dello chassis, ben ancorato alla scrivania grazie al peso consistente e alle strisce antiscivolo in gomma.
Come abbiamo osservato nella fase descrittiva del prodotto non è possibile andare a modificare l’angolo di inclinazione, data l’assenza di classici piedini nella parte posteriore della tastiera. Inizialmente questo aspetto ci aveva fatto un po’ storcere il naso ma dopo aver utilizzato abbastanza intensamente la tastiera dobbiamo ammettere che l’inclinazione predefinita dello chassis è del tutto ottimale e in abbinamento al poggia-polsi integrato (munito dei pad in silicone forniti in dotazione) rende l’esperienza nella digitazione molto confortevole.
Le dita possono estendersi facilmente in modo da raggiungente i tasti più lontani, senza che vi sia uno staccamento della mano dal piano di appoggio. Questo, specialmente a lungo termine, previene l’insorgere di possibili dolori alle dita e al polso, causati da continui spostamenti dell’arto. L’angolo che si crea tra il polso e le dita risulta poco accentuato, garantendo pertanto una corretta postura dell’arto. In questa maniera sarà possibile imprimere la giusta pressione al tasto senza sprecare inutili energie.
Come osservato nei capitoli precedenti, la SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard dispone di tecnologie che possono essere molto utili durante le sessioni di gioco. A tal proposito abbiamo deciso di testarla usando il gioco Battlefield 4.
Ricordiamo che la tastiera dispone del blocco al tasto WinKey. Dopo la sua attivazione, tramite scorciatoia “SHARK ZONE + F12”, il tasto Windows non sarà più in funzione. Questo significa che sarà praticamente impossibile tornare accidentalmente al desktop di Windows durante una sessione di gioco. Altre due caratteristiche interessanti presenti nella SHARK ZONE K20 sono le tecnologie Multi-Key Rollover e Anti-Ghosting.
Battlefield 4 è un videogioco del genere sparatutto in prima persona. La modalità di gioco da noi scelta è stata quella di una classica “Campagna Single Player“, nella quale abbiamo giocato per circa un paio di ore consecutive, così da capire bene lo schema dei tasti comando e rendere di conseguenza più fluido il gameplay. La tastiera di Sharkoon non offre la possibilità di settare funzioni macro, shortcut, tasti per accesso rapido ad armi ecc, ma ciò nonostante è in grado di assicurare un’esperienza di gioco più che soddisfacente. I tasti, in abbinamento alle suddette tecnologie supportate, hanno garantito un risultato finale più che buono. Le diverse combinazioni di tasti che abbiamo usato sulla tastiera, non hanno fatto perdere il segnale.
In conclusione, siamo rimasti più che soddisfatti del comportamento della SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard anche in ambito videoludico. Durante l’intera sessione di gioco non abbiamo mai riscontrato alcun tipo di cedimento o segno di rallentamento. La qualità dei materiali usati e la robustezza del resto sono tria i punti di forza del prodotto messo a punto da Sharkoon. Anche in questo caso l’ergonomia, anche grazie al poggia-polsi integrato, risulta ottimale.
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Conclusioni:
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Giudizio Complessivo: | ![]() |
Prima di trarre le nostre conclusioni, abbiamo utilizzato la Sharkoon SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard per diversi giorni, oltre che per l’intera stesura di questo nostro articolo sfruttando la suite Office 2016 Professional Plus di Microsoft, anche in ambito gaming.
Durante l’utilizzo non abbiamo notato nessun tipo di cedimento, né costruttivo né prestazionale. I materiali utilizzati per la fabbricazione risultano di buona qualità, rendendo il prodotto estremamente solido e resistente. Davvero notevole la stabilità dello chassis che, grazie al suo peso indubbiamente considerevole e alle strisce antiscivolo in gomma presenti sul retro, rimane sempre ben ancorato alla scrivania.
Seppur con qualche iniziale “difficoltà”, derivata essenzialmente dall’utilizzo di un layout di tipo Inglese US, dobbiamo ammettere di esserci trovati tutto sommato molto bene con questa tastiera, che si è dimostrata alla lunga una buona “compagna di scritture” pur non facendo uso dei più blasonati switch di tipo meccanico. Il produttore, infatti, ha previsto per questo modello, dei tradizionali switch Rubber Dome (accreditati per un ciclo di vita di almeno 10 milioni di pressioni), indubbiamente imparagonabili alle più costose soluzioni di tipo meccanico, ma in ogni caso capaci di garantire una buona esperienza nella digitazione, grazie ad una forza di attuazione pari a soli 65 grammi. La superficie dei Keycap, leggermente concava, consente di adattarsi in maniera ottimale alle dita, restituendo una piacevole sensazione di “morbidezza” durante la digitazione.
Essendo un prodotto rivolto per lo più ai videogiocatori non manca una funzione Anti-Ghosting con tecnologia Multi-Key Rollover via USB, nonché la possibilità di blocco del tasto WinKey, utilissima per evitare il ritorno accidentale al desktop durante le sessioni di gioco. Certamente gradita, inoltre, una retroilluminazione con possibilità di scelta del colore, dell’intensità e dell’effetto. Ovviamente le opzioni messe a disposizione non sono assolutamente paragonabili a quelle tipiche dei modelli di fascia superiore, che prevedono la scelta tra migliaia di colorazioni e molteplici effetti, ma rappresentano comunque un buon compromesso, anche in considerazione del costo finale di questo prodotto.
La nuova Sharkoon SHARK ZONE K20 Illuminated Keyboard è disponibile sul mercato italiano a un prezzo medio di poco superiore ai 40€ IVA compresa, cifra del tutto giustificata dalle caratteristiche tecniche, prestazionali e qualitative offerte dal prodotto.
Pro:
- Design davvero molto accattivante;
- Buoni materiali utilizzati e ottime finiture;
- Struttura in metallo estremamente robusta;
- Ottima ergonomia grazie al poggia-polsi integrato e ai pad in silicone;
- Retroilluminazione dei tasti con possibilità di scelta del colore, dell’intensità e dell’effetto;
- Buona esperienza nella digitazione e in ambito gaming;
- Supporto alle tecnologie Anti-Ghosting e Multi-Key Rollover (6-KRO);
- Presenza del blocco al tasto WinKey;
- Possibilità di invertire la funzionalità dei tasti WASD e Freccia;
- Cavo anti-groviglio di lunghezza generosa (160 centimetri);
- Connettore USB placcato oro.
Contro:
- Mancanza di una variante basata su Layout Italiano;
- Impossibilità di impostare funzioni Macro.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend