Synology DS2413+: Accesso ai cassetti hot swap
Come detto poc’anzi nel corso della recensione, il Synology DS2413+ è corredato di dodici cassetti hot swap accessibili dalla parte frontale. Per poterli estrarre occorre agire sulla serratura centralizzata posta al centro nella zona superiore ed una volta sbloccati basterà inserire un dito nella cavità a sinistra del cassetto, tirare la linguetta a destra ed un sistema a incastri rilascerà il cassetto. A questo punto occorre solo tirare verso l’esterno ed avremo accesso ai nostri cassetti per poter procedere all’installazione degli HDD.
Il cassetti hot swap sono realizzati in metallo con solo la parte frontale in plastica. Le forature sono predisposte per accettare HDD con form factor di 2,5″ e 3,5″. Per smorzare le vibrazioni prodotte e per isolare la zona contenente l’elettronica degli HDD da eventuali contatti con il cassetto, Synology ha inserito una sottile striscia in neoprene adesivo appositamente sagomata per lasciare comunque spazio per il transito dell’aria per il raffreddamento dei dischi. Il sistema si è rivelato molto valido, durante l’utilizzo non si sono avute vibrazioni strane o rumori all’interno del case.
Dopo aver rimosso i cassetti riusciamo a scorgere i collegamenti SATA sul backplane riservato agli HDD.
I dischi utilizzati nelle nostre prove sono stati forniti da Synology e sono dei Western Digital della prestigiosa serie Enterprise RE4, specifici per l’impiego in sistemi RAID in quanto hanno il supporto al protocollo TLER (Time Limited Error Recovery). Il modello è in particolare il WD1003FBYX con capacità di 1TB, interfaccia SATA II (3 Gb/s) ed è dotato di 64MB di cache. Potete trovare maggiori informazioni sul funzionamento del protocollo TLER seguendo questo collegamento.
Prima di dare inizio alle prove sul campo diamo uno sguardo all’interno del server.
