Synology DS2413+: Uno sguardo all’interno – Parte 2
La nostra analisi interna del Synology DS2413+ ci conduce immediatamente al cuore del sistema, posizionato sotto il primo dissipatore in alluminio, ovvero quello che risulta disallineato rispetto al modulo SO-DIMM e all’altro dissipatore. Scoviamo la cpu, un Intel Atom D2700, dual core con supporto all’HT (Hyper Threading), con una frequenza di clock di 2,13 GHz e con 1MB di cache L3. Supporta i set di istruzioni a 64 bit ed i set di istruzioni estese SSE2, SSE3 e SSSE3. Ha un processo produttivo litografico di 32nm ed un TDP max di 10W. E’ in grado di supportare fino ad un max di 4GB di memoria DDR3 con frequenze di 800/1066 MHz.
Sotto il secondo dissipatore è celato il chipset Intel AF82801JIR (ICH10R). Ha un TDP max di 4.5W, supporta fino a 12 porte USB 2.0 e 6 porte SATA II configurabili in RAID. Leggendo queste caratteristiche tecniche potrebbe sorgere il dubbio di come Synology abbia potuto gestire dodici dischi a fronte dei sei gestibili dal chipset Intel. Vedremo, analizzando il prossimo chip, che è stata utilizzata una modalità mista affiancando controller SATA II della Marvell Technology.
Come anticipato la gestione di sei dei dodici dischi è demandata a due chip della Marvell Technology Group Ltd., il modello 88SX7042-BDU1. Questo controller sfrutta una connessione PCIe 1x ed è in grado di gestire quattro porte SATA II. Questi chipset gestiscono, inoltre, le connessioni con l’unità opzionale di espansione DX1211.
Continuiamo ad osservare da vicino i principali componenti presenti sulla scheda madre.