Nelle nostre recensioni riguardanti i NAS Server ci siamo occupati di unità di varie tipologie destinati ad altrettente categorie di utenti ma tutti accomunati da un elemento fondamentale: il sistema operativo basato su Linux. Thecus ci ha offerto la possibilità di uscire fuori dagli schemi e di provare un NAS basato su sistema operativo Windows, nello specifico del Windows Storage Server 2012 R2 Essentials. Il Thecus W4000 oggetto della nostra recensione, insieme ai modelli W2000 e W5000, sono stati i primi NAS al mondo ad adottare il nuovo sistema operativo di casa Microsoft. Vedremo che la “diversità” del sistema operativo comporta un nuovo metodo per il setup iniziale, un hardware rivisto con qualche integrazione dedicata al sistema operativo e sotto alcuni aspetti una maggiore facilità di utilizzo per chi “traffica” giornalmente con i sistemi operativi Microsoft. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento.
Nell’odierno mondo interconnesso i contenuti digitali sono davvero il bene più prezioso. In Thecus siamo orgogliosi di sviluppare soluzioni di storage innovative che tengono i dati protetti e al sicuro. Fondata nel 2004, Thecus ha una squadra che contribuisce con decenni di esperienza nella ricerca e lo sviluppo, una divisione marketing che cura lo sviluppo di canale e una forte attenzione al cliente per fornire prodotti di alta qualità che soddisfino le richieste di storage di individui, piccola/media impresa e grande azienda.
Thecus è focalizzata sull’integrazione e lo sviluppo di hardware e software, dei protocolli che costituiscono il cuore dello storage digitale multimediale. Il risultato sono prodotti più facili da usare e che possono offrire maggiore connettività a dispositivi consumer. Thecus punta a una maggiore integrazione dello storage sia in ambiente domestico che professionale, e si impegna a essere un pioniere di questi campi per fornire ai suoi utenti prodotti impareggiabili.
Per sviluppare soluzioni di storage ottimali per una così vasta gamma di utenti, Thecus ha raccolto un team d’eccellenza per lo sviluppo, con ampia esperienza nella creazione sia di hardware che di software per lo storage. Combinando l’esperienza progettuale con una grande attenzione all’esperienza dell’utente finale, Thecus crea prodotti non solo potenti, ma facili da usare per rendere lo storage avanzato accessibile a utenti di tutti i livelli d’abilità. La missione di Thecus è trasformare la tecnologia più sofisticata in soluzioni di facile impiego che introducano un comodo ambiente di storage di rete nella vita quotidiana di tutti. Producendo la tecnologia più trasparente possibile Thecus continua a portare eccezionali soluzioni per lo storage a utenti avanzati e aziende di tutto il mondo.
Valori base
Qualità, innovazione, integrazione e affidabilità – i quattro pilastri su cui è stata fondata Thecus.
Quality – Impegno nel portare sul mercato solo prodotti della più alta qualità.
Innovation – Investire vaste risorse nella ricerca e lo sviluppo per fornire soluzioni facili da usare e di alte prestazioni.
Integration – Comprendere i bisogni degli utenti e portare la più completa linea di prodotti al servizio di vari tipi di ambienti e applicazioni.
Reliability – Creare le soluzioni di storage più sicure, facili da usare e affidabili che sia possibile.
Con l’espansione del servizio e della copertura dei prodotti in tutto il mondo la missione di Thecus è stabilire una rete di servizio internazionale. Fedeli ai valori base di Thecus, tutti i team aziendali, di ricerca e sviluppo, vendita e supporto tecnico sostengono con forza questo impegno di servizio. Le nostre parole sono fatti che dimostrano ai clienti che Thecus è la scelta numero uno nel campo delle soluzioni di storage di rete. Promettiamo di fornire soluzioni innovative che aiutino gli utenti, e nel farlo di divenire il marchio più importante per i dispositivi di storage digitale.
{jospagebreak_scroll title=Confezione e Bundle&heading=Introduzione:}
Thecus W4000: Confezione e Bundle
Il Thecus W4000 è arrivato all’interno di una confezione con una bella colorazione verde e bianca, con una grafica molto accattivante e nello stile di presentazione dei prodotti software della casa di Redmond. Infatti guardando attentamente la confezione, se non fosse per una minuscola etichetta con il marchio Thecus su un fianco, si direbbe che questo NAS sia prodotto direttamente da Microsoft. Le sue dimensioni ed il peso sono abbastanza generosi, lasciando già intendere che all’interno troveremo un prodotto di sostanza. Il materiale con cui è realizzata è molto resistente con una finitura superficiale di tipo patinato.
Sulla parte anteriore e posteriore la grafica è la medesima: un fondo verde su cui è riportata una foto con uno scenaio tipico aziendale, il logo Windows Embedded, la nomenclatura del modello e del sistema operativo utilizzato, le principali feature software ed il marchio Microsoft. Sulle fasce laterali sono riportate, rispetivamente, una foto del NAS Server contenuto insieme alle principali caratteristiche hardware e software, un’etichetta identificativa del marchio Thecus con i relativi codici a barre, l’insieme delle icone che identificano “a vista” le peculiarità più significative del sistema WSS e l’indirizzo web del minisito dedicato a questa classe di server.
Sulla parte superiore è presente la nomenclatura del modello e del sistema operativo utilizzato ed una comoda maniglia in plastica per il trasporto.
All’apertura della confezione osserviamo immediatamente l’estrema cura dedicata al server, stivato ed adeguatamente protetto da due semigusci in poliuretano espanso che incastonano la scatola che contiene l’alimentatore e il relativo cavo. A parte vi è un sacchetto in materiale plastico trasparente con il resto del bundle. Un sacchetto protegge il server da graffi nelle operazioni di prima movimentazione.
Il bundle fornito con il Thecus W4000 è composto da:
- Disco contenente il software sia di gestione dell’unità che per i backup ed il manuale elettronico;
- 2x Cavo per rete LAN Cat. 5e non schermato;
- Set di viti per poter assemblare gli HDD nei cassetti hot swap;
- Chiavi per la chiusura/apertura dei cassetti hot swap;
- Manuale rapido di installazione;
- Alimentatore e cavo di alimentazione.
L’alimentatore fornito in dotazione è un ottimo Seasonic SSA-1201-19 in grado di erogare 120W, più che sufficienti per alimentare il NAS Server ed i quattro dischi. Senza dubbio Thecus ha puntato su un prodotto di qualità elevata e molto affidabile.
Ora diamo uno sguardo alle caratteristiche tecniche dell’unità.
{jospagebreak_scroll title=Caratteristiche Tecniche}
Thecus W4000: Caratteristiche Tecniche
“Grazie al collaudato hardware Thecus basato sulla piattaforma Intel Atom, dotato di doppia porta LAN, di non meno di 2GB di RAM DDR3 e di connettività media completa (HDMI e VGA), la prima linea al mondo di NAS con Windows Storage Server 2012 R2 Essentials è semplice da utilizzare, ma di grande affidabilità, rispondendo così alle esigenze di gestione dati di qualunque piccola e media azienda che pensa al futuro.”
Riportiamo di seguito le caratteristiche tecniche del Thecus W4000, così come dichiarate dal costruttore.
Potete trovare ulteriori informazioni presso il sito del produttore.
Ora diamo uno sguardo agli elementi principali riguardanti il sistema operativo.
{jospagebreak_scroll title=Elementi Principali}
Thecus W4000: Elementi Principali
“L’utilizzo del software Windows Server su un NAS Thecus permetterà di semplificare l’integrazione di applicazioni e servizi Microsoft basati su cloud, compresi Microsoft Office 365 e Microsoft Azure. Questa nuova proposta NAS offre agli utenti una soluzione conveniente e flessibile che minimizza le risorse utilizzate durante l’attività aziendale, ottimizzando la produttività. Il software Windows Storage Server 2012 R2 Essentials permette alle PMI di proteggere, centralizzare, organizzare e consultare i propri dati utilizzando quasi qualsiasi tipo di dispositivo”
Nella tabella seguente sono riportati i principali elementi software del Thecus W4000 e le principali differenze tra i sistemi Windows Storage.
Ora diamo uno sguardo all’esterno dell’unità.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’esterno:}
Thecus W4000: Uno sguardo all’esterno
Il Thecus W4000 è dotato di un bel case completamente realizzato in metallo con la sola parte frontale in plastica, con un design che non ha fronzoli particolari ma che esprime nella propria essenzialità lo spirito business a cui è indirizzato. Sono presenti due zone “specchiate”, una nella parte laterale dove sono presenti i led diagnostici di funzionamento ed una nella parte alta. Il case è di colore nero con una finitura ruvida; tale finitura tende a trattenere le impronte delle dita e quindi, quando molto maneggiato, richiede una pulizia costante. I diversi materiali impiegati e gli assemblaggi sono di qualità elevata; non abbiamo rilevato disallineamenti tra i componenti ed il materiale plastico utilizzato per la parte frontale è molto resistente. Sul coperchio superiore è presente l’etichetta con il codice di licenza del sistema operativo WSS.
Nella parte frontale risaltano le zone lucide, specialmente quella superiore dove campeggia la scritta “Windows Storage Server 2012 R2 Essentials“, che conferiscono un’immaginer molto professionale ed elegante al NAS Server. I quattro slot hot swap, dotati di serratura di sicurezza, destinati ad altrettante unità HDD, sono nascosti da una griglia. Quest’ultima, come vedremo nel capitolo destinato all’analisi dei cassetti hot swap, non è altro che uno sportello che deve essere aperto per poter accedere ai vani degli HDD. Infine sono presenti il pulsante di accensione dell’unità, tutti i led diagnostici che ci segnalano l’accensione ed il corretto funzionamento del NAS Server, della interfaccia LAN ed una porta frontale aderente allo standard USB 3.0. Sui cassetti hot swap sono posizionati i led diagnostici che segnalano il funzionamento degli HDD collegati.
Nella zona posteriore del Thecus W4000 è presente un generoso foro di uscita dell’aria calda gestito da una ventola da 92×92 mm per l’espulsione del calore generato dagli HDD e dai componenti interni. Come connettività rileviamo il connettore per il cavo di alimentazione, due porte di connessione USB 2.0 e una porta per la connessione audio, due porte LAN Gigabit, una connessione video HDMI ed una VGA per il collegamento di un monitor che, come vedremo nel setup del sistema, è necessario per la prima configurazione del server ed una porta eSATA. Infine rileviamo la presenza di uno slot del tipo Kensington Security per bloccare l’unità alla scrivania tramite lucchetti particolari con chiave o con combinazione numerica per prevenirne un eventuale furto. Peccato per la mancanza di porte USB 3.0 anche sul retro dell’unità.
Nelle fasce laterali non sono presenti elementi di particolare rilievo.
Nella parte inferiore sono presenti dei piedini in gomma per smorzare le vibrazioni e delle targhette identificative del prodotto.
E’ il momento di dare uno sguardo al sistema hot swap.
{jospagebreak_scroll title=Accesso ai cassetti hot swap:}
Thecus W4000: Accesso ai cassetti hot swap
L’accesso ai quattro vani hot swap di cui è dotato il Thecus W4000 avviene dalla parte frontale dopo aver aperto lo sportello in plastica semplicemente facendo pressione sulla linguetta al lato della zona led diagnostici.
L’estrazione dei cassetti è molto semplice; infatti basterà sbloccare la serratura e tirare la piccola leva grigia che andrà a sbloccare il cassetto dal telaio del NAS Server. Si dovrà tirare verso l’esterno ed avremo accesso ai nostri cassetti per poter installare gli HDD.
I cassetti hot swap sono realizzati in metallo con solo la parte frontale in plastica. Al loro interno è stato inserito uno strato di neoprene adesivo isolante per evitare contatti accidentali tra la parte in metallo e l’elettronica dell’HDD che andrà installato al suo interno. Le forature sono predisposte per accettare HDD con form factor di 2,5″ e 3,5″. La zona inferiore è stata appositamente forata per lasciare spazio per il transito dell’aria per il raffreddamento dei dischi. Anche la parte frontale è predisposta per l’ingresso di aria fresca. Nella parte posteriore sono presenti le due piste ottiche che trasferiscono i segnali luminosi prodotti dai led diagnostici fino alla parte frontale dei cassetti. Il meccanismo di ritensione è ben realizzato e le operazioni di inserimento/espulsione dall’unità risultano agevoli e prive di malfunzionamenti.
Dopo aver estratto i cassetti sarà possibile dare uno sguardo al backplane delle connessioni SATA all’interno del server.
I dischi utilizzati nelle nostre prove sono stati forniti da Western Digital e appartengono alla serie della serie WD Red, specifici per l’impiego in sistemi NAS in quanto dotati del protocollo NASware per la correzione intelligente degli errori. Il modello è in particolare il WD60EFRX con capacità di 6TB, interfaccia SATA III (6 Gb/s) ed è dotato di 64MB di cache.
E’ il momento di dare uno sguardo agli HDD utilizzati nei test.
{jospagebreak_scroll title=HDD utilizzati nei test:}
Thecus W4000: HDD utilizzati nei test
Il Thecus W4000 è stato testato con HDD inviati da Western Digital, nello specifico dei Western Digital WD60EFRX con una capacità di 6TB. Questi HDD sono stati specificatamente progettati e realizzati per soddisfare le esigenze ambiente NAS (PMI e Soho), grazie anche alla tecnologia dedicata NASware. Questa avanzata tecnologia, integrata in ogni disco WD Red, consente un’integrazione senza interruzioni, una solida protezione dei dati e prestazioni ottimali per tutti i sistemi utilizzati in ambienti NAS e RAID.
WD, azienda di Western Digital, è da sempre all’avanguardia e leader del mercato dell’archiviazione. Punto di riferimento nel mondo storage, l’azienda produce hard disk e dischi allo stato solido a elevate prestazioni. Questi dischi vengono utilizzati da OEM e integratori di computer desktop e mobili, sistemi informativi enterprise, sistemi integrati e applicazioni di elettronica di consumo, così come dall’azienda stessa, che fornisce i suoi prodotti storage.
I dispositivi e i sistemi storage leader di WD, i prodotti di rete, i lettori multimediali e le soluzioni software consentono agli utenti in tutto il mondo di salvare, archiviare, proteggere e condividere in maniera semplice i loro contenuti su molteplici dispositivi. WD è stata fondata nel 1970 con quartier generale a Irvine, California. Per ulteriori informazioni, visitate il sito dell’azienda www.wd.com.
Western Digital Corp. (NASDAQ: WDC), Irvine, Calif., è un fornitore globale di prodotti e servizi che consentono alle persone e alle organizzazioni di raccogliere, gestire, fruire e preservare i contenuti digitali. Le sue aziende progettano e producono dispositivi storage, sistemi di rete e prodotti di home entertainment sotto i marchi WD, HGST e G-Technology. Visitate la sezione dedicata agli investitori sul sito dell’azienda (www.westerndigital.com) per accedere a una serie di informazioni finanziarie dedicate.
Questi HDD sono dotati, inoltre, della pregevole funzione NASWARE 3.0 che permette una migliore protezione dei dati in caso di perdita o interruzione dell’alimentazione elettrica.
Prima di dare inizio alle prove sul campo diamo uno sguardo all’interno del server.
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Thecus W4000: Uno sguardo all’interno – Parte 1
L’apertura del solido case del Thecus W4000 è un’operazione molto semplice. Basterà svitare tre viti posteriori e sfilare semplicemente la copertura in metallo verso la parte anteriore. La scheda madre del NAS Server, posizionata sul lato destro, è avvitata nella parte superiore e inserita su una guida di materiale plastico nella parte inferiore. Il suo smontaggio non è operazione molto semplice in quanto è collegata ad una pletora di cavi, sia di segnale che di alimentazione degli HDD. Nella parte superiore è posizionato il disco SSD che contiene il software Windows Storage Server. Esso è un Kingston della serie V300 della capacità di 60GB; non è certamente un mostro di velocità ma più che sufficiente per il sistema operativo adottato. Degna di nota, come sempre, l’estrema cura prestata negli assemblaggi e nella realizzazione di tutti i particolari.
Il PCB presenta un layout molto ordinato e pulito nonostante l’elevato numero di componenti presenti. Strutturalmente è un multistrato doppia faccia di colore blu con uno spessore adeguato per essere resistente e rigido. Le saldature sono di ottima fattura e non presentano scorie o residui di lavorazione. Sulla faccia anteriore sono installati tutti i componenti principali mentre sulla faccia posteriore non sono presenti elementi degni di nota.
Passiamo ad osservare da vicino i principali componenti presenti sulla scheda madre.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’interno-Parte 2}
Thecus W4000: Uno sguardo all’interno – Parte 2
Iniziamo il nostro viaggio sull’analisi dei componenti utilizzati all’interno del Thecus W4000 partendo dal primo dissipatore in alluminio, ovvero quello con l’alettatura più alta. Sotto di esso scoviamo la cpu, un Intel Atom D2701, dual core con supporto all’HT (Hyper Threading), con una frequenza di clock di 2,13 GHz e con 1MB di cache L3. Supporta i set di istruzioni a 64 bit ed i set di istruzioni estese SSE2, SSE3 e SSSE3. Ha un processo produttivo litografico di 32nm ed un TDP max di 10W. Integra un controller grafico GMA3650 ed è in grado di supportare fino ad un max di 4GB di memoria DDR3 con frequenze di 800/1066 MHz.
Sotto il secondo dissipatore è celato il chipset Intel AF82801JIR (ICH10R). Ha un TDP max di 4.5W, supporta fino a 12 porte USB 2.0 e 6 porte SATA II configurabili in RAID. Tutte le connessioni SATA ed USB 2.0 presenti sono gestite direttamente dal chipset.
La gestione della porta HDMI è demandata ad un chip Chrontel modello CH7318C che è compatibile con lo standard HDMI Rev 1.3.
Sulla motherboard è anche presente una connessione mini-PCIe che potrà essere utilizzata per future implementazioni con schede hardware dedicate.
Continuiamo ad osservare da vicino i principali componenti presenti sulla scheda madre.
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Thecus W4000: Uno sguardo all’interno – Parte 3
La quantità di memoria di sistema installata nel Thecus W4000 è di 2 GB e risiede in un modulo SO-DIMM DDR3. Il modulo è di produzione Transcend e supporta frequenze fino a 1.333MHz con timing di 9-9-9 (CL-tRCD-tRP). Aderendo alle specifiche Intel per il processore Atom utilizzato, queste memorie funzionano ad un frequenza di 1.066MHz e con CL7. La quantità è espandibile fino a 4 GB utilizzando lo slot SO-DIMM presente dietro il modulo installato ma l’operazione è alquanto complessa perchè bisogna praticamente disassemblare la scheda madre dal case per potervi accedere.
Le interfacce LAN sono gestite da due chip Intel 82574L Gigabit Ethernet Controller, ognuno dei quali gestisce una singola porta con interfaccia PCIe V. 1.1 (2.5GT/s) con supporto ai Jumbo Frames. Non sono presenti filtri EMI che eliminano eventuali disturbi che potrebbero andare ad inficiare le prestazioni della connessione Ethernet.
Il monitoraggio dell’hardware presente, in termini di temperature e velocità delle ventole, è affidato ad un chip ITE IT8728F. Il dispositivo utilizza l’innovativa gestione intelligente delle ventole per settarle in automatico su ON / OFF e offre funzioni di controllo della velocità (SmartGuardian) per proteggere il sistema, riducendo il rumore ed i consumi energetici.
Concludiamo con l’ultima parte dedicata ai principali componenti presenti sulla scheda madre.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’interno-Parte 4}
Thecus W4000: Uno sguardo all’interno – Parte 4
Le due porte USB anteriori aderenti allo standard 3.0 sono gestite da un chip della Renesas (NEC), modello D720200AF1. Questo componente è spesso utilizzato anche su motherboard per pc per il suo ottimo rapporto prezzo/prestazioni e la sua alta affidabilità.
La sezione audio è gestita da un chipset Realtek ALC262 che offre supporto Audio HD (High Definition) a 4 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
La ventola di sistema deputata al raffreddamento dei componenti è prodotta dalla ADDA ed è il modello AD0912DX-A76GL, delle dimensioni di 92x92x25mm, ha una velocità di rotazione fino a 2.000 rpm, una portata d’aria di 32.4 CFM ed una rumorosità massima dichiarata di 23.5 dB(A). Non siamo certo di fronte ad un campione di portata d’aria ma promette di avere una enorme silenziosità, vedremo durante le prove come si comporterà e come verrà gestita dal sistema operativo.
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Thecus W4000: Inizializzazione
Come abbiamo già avuto modo di accennare, il Thecus W4000 basato sul sistema operativo Windows Storage Server 2012 R2 Essentials annuncia la sua “diversità” rispetto ai NAS Server basati su Linux a partire dal setup iniziale. Infatti si dovranno connettere al server una tastiera ed un mouse USB ed un monitor alla porta HDMI o VGA. A questo punto si accenderà l’unità e basterà seguire i pochi semplici passi indicati nella guida Thecus.
Dopo aver completato questa prima fare ci troveremo davanti ad un classico desktop da PC con delle icone ed un’interfaccia molto simile a quella di Windows 8.1, famigliare a molti utenti.
A questo punto si avvierà in automatico un wizard che ci guiderà alla prima vera configurazione del server.
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Thecus W4000: Server Setup
La configurazione primaria del Thecus W4000 avviene attraverso un wizard che ci guiderà passo passo nelle scelte da effettuare per impostare i parametri di base del NAS Server. Essendo questa unità concepita per asservire principalmente realtà d’impresa durante la fase di setup ci verranno richieste anche informazioni relative alla società in cui si sta installando il server. Per default il server viene configurato come primo server nella LAN che stiamo utilizzando e quindi assume il ruolo di controller di dominio. Se non è nostro interesse attuare ciò ci sono metodi alternativi per inserire semplicemente il server in un gruppo di lavoro o in un dominio esistente abbandonando il wizard in esecuzione.
Nelle Informazioni società dobbiamo prestare la massima attenzione ai dati inseriti, specie per il nome dominio interno ed il nome server in quanto questi dati non saranno modificabili una volta completata la procedura di inizializzazione.
Inizialmente in fase di setup avevamo creato una password per l’utente admin generico; ora ci viene richiesto di creare un utente admin specifico per la gestione del server e di tutte le sue funzionalità.
Infine andrà configurata la modalità di aggiornamento del server. Tutti gli aggiornamenti del sistema operativo sono distribuiti attraverso Windows Update quindi non troveremo firmware da scaricare come accade per i server su base Linux.
Dopo una serie di riavvii avremo il nostro server pronto a configurare tutti i parametri operativi e le funzionalità a cui siamo interessati.
{jospagebreak_scroll title=Dashboard:Parte 1}
Thecus W4000: Dashboard – Parte 1
Il componente che assume un ruolo di assoluto rilievo nella configurazione e manutenzione del Thecus W4000 è senz’altro la Dashboard di Windows Storage Server 2012 R2 Essentials. Questo componente ci darà il controllo completo sulla piattaforma permettendoci di configurare tutti i parametri principali e di monitorare lo stato del server in amniera molto semplice. Per avviarlo basterà fare un doppio click sull’icona presente sul desktop. In modalità di accesso remoto, come vedremo in seguito, questa fuznione sarà immediatamente disponibile all’interno dell’interfaccia web del nostro PC.
Dopo averla avviata siamo accolti dalla schermata Home dove ci vengono mostrate delle tab in verticale e orizzontale che ci consentiranno di configurare e monitorare a 360° il nostro NAS Server. Nelle Operazioni preliminari troviamo un elenco progressivo di operazioni da svolgere per il completamento della configurazione del server. In realtà sono operazioni consigliate ma abbiamo libera scelta di attivare solo quelle che riteniamo necessarie. Si parte dal completamento della prima configurazione, passando per l’installazione di servizi e componenti aggiunti per finire alle guide operative che ci sono di supporto per la gestione del server.
Nella tab Utenti avremo la possibilità di creare e gestire sia i singoli utenti che i gruppi, stabilendo credenziali con i vari livelli di accesso.
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Thecus W4000: Dashboard – Parte 2
Sotto Dispositivi si avrà la possibilità, oltre che di controllare e gestire il nostro server anche di controllare le attività dei computer che sono connessi al server, comprese le attività di backup. Occorre segnalare che il sistema operativo Windows Storage Server 2012 R2 Essentials non richiede licenze CAL (Client Access License) come i “fratelli maggiori” della serie Windows Server, per cui non sarà necessario un ulteriore esborso di denaro per connettere i vari client (max 50) al server. Senza dubbio un’ottima iniziativa da parte di Microsoft.
In Archiviazione sarà possibile avere il controllo sulla creazione, modifica e manutenzione delle cartelle condivise presenti sul server ed avere un elenco dei dischi rigidi installati per la creazione di spazi di storage. Più avanti, in un capitolo separato, vedremo come impostare lo spazio di storage (SDS Software Defined Storage).
Andando su Applicazioni troveremo la possibilità di gestire eventuali applicazioni aggiuntive sul server o di acquistarne sul Microsoft Pinpoint, lo store specifico dedicato alle risorse server. Al momento in cui scriviamo per il nostro paese ancora non sono disponibili applicazioni aggiuntive, ne gratuite ne a pagamento.
Sotto Online Backup si potranno configurare le opzioni per connettere il server al servizio Microsoft Azure per l’esecuzione di backup nel cloud.
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Thecus W4000: Dashboard – Parte 3
In alto a destra è presente un pulsante Impostazioni che ci consentirà di configurare altri parametri. Nello specifico saremo in grado di modificare le opzioni internazionali, le modalità di installazione degli aggiornamenti, di attivare il server multimediale per la riproduzione di file contenuti nelle cartelle condivise, di configurare l’accesso remoto al server via internet, utile anche per accedere in locale in accesso remoto al server ed infine il BrandCache che consente di copiare nei client il contenuto del server, quando questo è utilizzato in modalità remota, per avere un accesso rapido ai file diminuendo il traffico generato sulla rete WAN.
{jospagebreak_scroll title=Creazione spazio di storage}
Thecus W4000: Creazione spazio di storage
Precedentemente abbiamo accennato che il Thecus W4000, grazie al sistema operativo Windows Storage Server 2012 R2 Essentials gestice lo spazio di storage (SDS Software Defined Storage) in modo diverso a quanto si sia visto con server Linux. In pratica il sistema operativo raggruppa più HDD, secondo le nostre scelte, in un pool di dischi e provvede a proteggere in dati, senza che l’utente abbia necessità di capire i sistemi RAID. Al contempo il sistema operativo consente un’alta flessibilità e scalabilità del sottosistema di storage, lasciando un alto grado di libertà nella scelta del numero di unità e capacità complessiva da destinare allo storage. Attraverso la Dashboard, nella zona Archiviazione potremo scegliere quanti dischi destinare allo spazio di archiviazione e procedere alla formattazione dei dischi.
Al termine di questa operazione potremo, sempre dalla stessa posizione, gestire il nostro spazio per eventualmente modificarne dimensioni e grado di sicurezza dei dati inteso come tollerabilità al fault dei dischi.
{jospagebreak_scroll title=Remote Web Access:parte 1}
Thecus W4000: Remote Web Access – Parte 1
Adesso affrontiamo un altro passaggio molto importante nella configurazione del Thecus W4000, ovvero l’impostazione del Remote Web Access (RWA) che ci consentirà di avere accesso all’amministrazione e alle risorse del NAS Server con qualsiasi dispositivo, fisso e mobile, e da qualsiasi parte del mondo noi ci troviamo, connessione intenet permettendo. Dalla Dashboard andremo a selezionare Impostazioni ed in seguito Accesso remoto via Internet. In una prima fase ci viene richiesto se ignorare la configurazione del router per poterlo fare manualmente in seguito o, nel caso abbiamo il protocollo UPnP attivo possiamo tentare la configurazione automatica da parte del server.
A questo punto dobbiamo configurare una connessione DDNS che può avvenire tramite un dominio che noi già abbiamo oppure registrandone uno gratuitamente fornito da Microsoft. Unica imposizione è il possesso di un account Microsoft già registrato. Nella seconda ipotesi, ovvero di avere un DDNS da Microsoft andremo a selezionare la scelta su Desidero impostare un nuovo nome di dominio ed in seguito Ottieni nome di dominio personalizzato da Microsoft. A questo punto ci viene richiesto di loggarci con il nostro account Microsoft e dopo aver accettato l’informativa sulla privacy procediamo alla scelta del nome del dominio e alla sua attivazione.
{jospagebreak_scroll title=Remote Web Access:parte 2}
Thecus W4000: Remote Web Access – Parte 2
Dopo aver ottenuto il nostro nome a dominio per il Thecus W4000 procediamo alla scelta del tipo di servizio che vogliamo legare al nostro dominio, ovvero se siamo interessati alla creazione di una VPN o un Accesso Web Remoto. In seguito sceglieremo se tutti gli utenti potranno accedere da remoto o solo l’account amministratore principale, Questa opzione sarà modificabile in seguito attribuendo tale funzione ai singoli utenti o gruppi di utenti. Durante le fasi successive verranno configurati il router e la connessione remota. Se tutto è andato bene non ci verranno segnalati errori. Nel caso il nostro router non venga riconosciutto correttamente il software ci indicherà quali sono le porte da aprire manualmente e reindirizzare all’IP del server.
{jospagebreak_scroll title=Remote Web Access:parte 3}
Thecus W4000: Remote Web Access – Parte 3
L’accesso da remoto al Thecus W4000 avviene inserendo nella barra degli indirizzi il dominio da noi precedentemente scelto. A questo punto una schermata ci inviterà a loggarci con il nostro account utente precedentemente creato e avremo accesso all’interfaccia web del NAS Server. Da quì sarà possibile amministrare da remoto il server cliccando sotto Dispositivi l’icona relativa, si avrà accesso alle cartelle condivise in base ai permessi concessi alla nostra utenza e si avranno a disposizione dei collegamenti per raggiungere siti web Microsoft o siti che potremo personalizzare.
Cliccando sul nostro dispositivo potremo accedere ad una finestra di login ed in seguito si attiverà una connessione di accesso remoto o direttamente la Dashboard. Questa opzione sarà configurabile dal pannello Impostazioni andando a modificare il comportamente del pulsante Dispositivi. In questo modo siamo in grado di amministrare da remoto il server, eseguire aggiornamenti e tutte quelle operazioni che normalmente faremmo localmente.
{jospagebreak_scroll title=Server Manager}
Thecus W4000: Server Manager
Il setup iniziale del Thecus W4000 attiva una serie di servizi che rappresentano un utilizzo di base dell’unità NAS Server ed è possibile aggiungere ulteriori ruoli e funzionalità. Il parco a disposizione è davvero esteso e vi si accede attraverso il Server Manager, un’altra dashboard che ci consente di installare o rimuovere le funzionalità intrinseche del sistema operativo. Il Server Manager viene attivato cliccando sull’icona che rappresenta una cassetta degli attrezzi insieme ad un server stilizzato posta di fianco al simbolo Windows Start in basso a sinistra del desktop. Dopo aver aperto la dahboard del Server Manager possiamo osservare che oltre alla possibilità di aggiungere ruoli e funzionalità siamo in grado, a seconda della complessità della nostra rete LAN di aggiungere altri server da poter gestire da un unico punto, creare gruppi di server o di connettersi ai servizi cloud di casa Microsoft.
Dopo aver selezionato Aggiungi ruoli e funzionalità si aprirà un wizard che molto semplicemente ci guiderà in tutte le operazioni per l’attivazione dei servizi di nostro interesse. Da notare che qualora un ruolo server da noi scelto implichi l’instllazione contemporanea di una funzionalità necessaria alla sua attivazione, il wizard ci proporrà l’elenco completo da co-installare insieme al ruolo. Davvero semplice ed efficace!
{jospagebreak_scroll title=Orbweb:Parte 1}
Thecus W4000: Orbweb – Parte 1
Qualche settimana fa abbiamo dato notizia dell’interessante partnership tra Thecus e Orbweb Inc., un’azienda che offre servizi di clouding privato a pagamento multipiattaforma. I piani a pagamento sono differenziati in abbonamenti mensili o annuali, a loro volta ridivisi in tre categorie:
- Standard
- Professional
- Ultimate
Come facile intuire la versione Standard ha delle limitazioni sui servizi disponibili mentre la Ultimate mette a disposizione una serie di opzioni davvero interessanti.
Con i NAS della serie basata su Windows Storage Server 2012 R2 Essentials Thecus offre un abbonamento di un anno gratuito alla versione Ultimate, quindi con tutti i servizi disponibili.
Il grande vantaggio offerto dalla piattaforma Orbweb è quello di installare semplicemente il client sul PC/NAS e di avere configurazione zero, ovvero non dovremo preoccuparci di configurare parametri su router, connessioni di rete, etc. La procedura si basa su due fasi ben distinte, la registrazione di un account presso il gestore Orbweb e l’installazione del software sulla macchina che vogliamo adibire a cloud privato.
{jospagebreak_scroll title=Orbweb:Parte 2}
Thecus W4000: Orbweb – Parte 2
Come abbiamo anticipato la prima fase per usufruire dei servizi cloud è quella di creare un accounti presso il portale Orbweb. Cliccando sull’icona Registrarsi si aprirà un menù con la richiesta dei dati necessari.
Dopo aver inserito i nostri dati a verli confermati ci sarà inviata una mail di notifica con un link per confermare la registrazione.
A questo punto basterà eseguire il login al portale e immediatamente saremo invitati a scaricare il client Orbweb.ME da installare sul PC/NAS che desideriamo trasformare nel nostro Cloud privato.
{jospagebreak_scroll title=Orbweb:Parte 3}
Thecus W4000: Orbweb – Parte 3
A questo punto dobbiamo eseguire l’installazione sul nostro PC/NAS con l’installer che abbiamo scaricato. Dopo aver eseguito un reboot basterà cliccare sull’icona sul desktop ed avviare la configurazione del software.
Dopo aver inserito i dati di login del nostro account ed aver dato un nome alla connessione avremo a disposizione un pannello di controllo da dove poter configurare le cartelle che vogliamo siano visibili attraverso il cloud, avremo a disposizione i link per scaricare i vari client per connettersi da remoto con le piattaforme mobile (solo Android e iOS attualmente disponibili), per configurare lo spazio di cache riservato allo streaming di contenuti multimediali ed infine la cartella di destinazione dei file registrati dalla webcam e la sensibilità della stessa per il rilevamento dei movimenti.
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Thecus W4000: Orbweb – Parte 4
Il collegamento da PC al nostro cloud privato avviene tramite browser dal portale Orbweb ME dopo aver eseguito il login. Condizione di funzionamento del sistema è l’installazione delle librerie Java nel nostro PC e l’attivazione del relativo plugin all’interno del browser utilizzato. Avremo quindi la lista dei PC/NAS che stiamo gestendo con delle icone che serviranno a collegarci alla macchina o ad eseguire operazioni basilari come lo spegnimento, il riavvio o l’attivazione della modalità di sospensione.
Dopo esserci collegati si avrà accesso all’amministrazione completa della macchina attraverso il Desktop Remoto, si potranno gestire i file in esso contenuti attraverso Xplorer e, qualora si utilizzi una videocamera, avere una visualizzazione live attraverso Webcam.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di prova e Metologia di test:}
Thecus W4000: Sistema di prova e Metodologia di test
Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva del nostro sistema di test, eseguiti sul Windows Storage Server 2012 R2 Essentials aggiornato al 15/02/2015:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati, in ambiente SMB.
Le prove sono state condotte utilizzando i seguenti software su una macchina dotata di s.o. Windows 7 Ultimate Edition x64 sp1:
- NAS Performance Tester 1.7;
- Jperf 2.0.2;
- Intel NAS PT 1.7.1.
Le prove sono state condotte con la seguente metodologia:
- Utilizzo alternato di uno switch di rete alla volta;
- Utilizzo alternato di cavi Cat.5e e Cat.6 e utilizzo misto;
- Utilizzo di un solo host nella rete e del NAS Thecus W4000 per le prove relative alle prestazioni LAN;
- Disabilitazione di sistemi di caching per la misurazione delle prestazioni reali dell’unità;
- Esecuzione dei test con dischi configurati in un pool con preotezione di almeno un disco;
Abbiamo ritenuto di testare l’unità Thecus W4000 in uno scenario dove possa essere garantito un grado di protezione dei dati con tolleranza di errore di almeno un disco. La scelta deriva dal fatto che si presume che tale unità venga impiegata in situazioni dove la criticità e la salvaguardia dei dati siano fattori di primaria importanza.
{jospagebreak_scroll title=Tipologie Test e Risultati:}
Thecus W4000: Tipologie Test e Risultati
Per le nostre prove abbiamo scelto di esaminare sia gli aspetti funzionali che quelli prestazionali. Abbiamo ritenuto di utilizzare due software per analizzare diversi aspetti che potessero darci un’immagine sia sulle prestazioni massime dell’unità Thecus W4000 sia sulle prestazioni legate a quelli che sono gli utilizzi reali a cui può essere sottoposto un NAS server.
La suite Intel NAS PT, in particolare, ci permette di analizzare le prestazioni dell’unità eseguendo una batteria di dodici test molto differenti tra loro, simulando letture e scritture sia di file che di cartelle, il traffico generato da applicazioni di produttività in ambito office e software che generano flussi multimediali, il trasferimento di video ad alta definizione e di album fotografici.
Il software NAS Performance Tester è invece stato utilizzato solo per misurare le prestazioni sulle letture e scritture da e verso il NAS di un file delle dimensioni di 4GB ripetuto in loop per tre volte.
L’applicazione client/server Iperf, utilizzata con il frontend grafico Jperf, ci permette di valutare le prestazioni complessive del NAS Server in funzione dei client simultaneamente connessi. In questo modo si potrà comprendere il comportamento dell’unità quando sottoposta ad un traffico di rete importante.
I test condotti incrociando i vari componenti di rete hanno dato risultati molto vicini per cui riportiamo nelle tabelle una media, voce per voce, dei rilevamenti effettuati.
TEST IN AMBIENTE SMB
Considerazioni sui test:
Il Thecus W4000 rappresenta una bella novità nelle nostre pagine e ne entra a gran titolo. Questo server è in grado di offrire, nella sua classe di appartenenza, delle prestazioni davvero notevoli e rispetta quanto la casa dichiara in merito al numero di client massimi supportati, come verificato attraverso Jperf. Nei test sintetici ha mostrato un carattere grintoso restituendo risultati brillanti e di prim’ordine riguardo la gestione di flussi di dati di qualsiasi genere, sia in lettura che in scrittura, e nel gestire più connessioni client contemporanee. Questo NAS Server è sicuramente in grado di soddisfare le necessità di storage delle PMI e di un’utenza professionale avanzata a servizio di realtà aziendali con LAN di dimensioni fino a 50 client. In utilizzo daily ci ha stupiti per la sua enorme stabilità, consumi e temperature di utilizzo ridotti. Ci riteniamo pienamente soddisfatti dal comportamento del Thecus W4000.
{jospagebreak_scroll title=Consumi, Temperature e Tempi di Avvio/Spegnimento:}
Thecus W4000: Consumi, Temperature e Tempi di Avvio/Spegnimento
Consumi
I consumi del Thecus W4000 sono stati rilevati direttamente alla presa di corrente ed in diversi ambiti di utilizzo, come di seguito specificato:
- Idle;
- Fase di boot;
- Funzionamento a regime durante i test.
In generale i consumi sono stati di buon livello ed allineati a prodotti con hardware similare. Di seguito una tabella riepilogativa con i consumi rilevati con il nostro setup dischi.
Temperature
Di seguito una tabella riepilogativa delle temperature rilevate riferite al nostro setup dischi ed utilizzando l’impostazione di default Thecus per il controllo della ventola.
Tempi di Avvio/Spegnimento
Un altro fattore importante nell’utilizzo dei NAS Server è il tempo in cui sono in grado di essere operativi e di spegnersi. In realtà operative dove il server deve essere sempre acceso e si dovessero verificare dei black out momentanei, è importante conoscere i tempi di accensione e spegnimento per poter gestire le fasi di alimentazione tramite UPS. I tempi da noi rilevati risultano buoni e li riassumiamo nella tabella seguente.
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Thecus W4000: Conclusioni
![]() | Prestazioni: | ![]() |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Consumi/Temperature: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Nelle nostre pagine ci siamo occupati, per quanto riguarda i NAS Server, sempre di unità basate su sistemi operativi Linux. Thecus, azienda leader nella produzione e distribuzione di NAS Server, ci ha offerto l’opportunità di provare sul campo un server molto interessante, il Thecus W4000 basato su piattaforma Windows, per l’esattezza su Microsoft Windows Storage Sever 2012 R2 Essentials. Questa unità annuncia la sua “diversità” rispetto alle offerte su base Linux già dal setup iniziale, dove ha bisogno di essere connessa ad una tastiera, un mouse ed un monitor. In seguito l’unità potrà essere amministrata da remoto attraverso una semplice connessione di Desktop remoto. Il case ha un aspetto molto austero, realizzato con linee molto semplici ed arrotondate sugli spigoli. Come da tradizione del marchio i vani dedicati ai cassetti hot swap degli HDD sono protetti da uno sportello abbondantemente forato per permettere l’ingresso dell’aria.
L’hardware utilizzato non è recentissimo ma l’Intel Atom D2701 ed il chipset Intel ICH10R rappresentano una piattaforma ultra collaudata ed affidabile, capace di sopportare un regime di fuznionamento 24/7 senza problemi e senza mostrare il minimo “affaticamento”. Una sorpresa che troviamo all’interno dell’unità è costituita da un disco SSD da 60GB che contiene il sistema operativo. Si tratta di un’unità Kingston V300 che non è certamente un campione di velocità ma che soddisfa appieno le necessità di questo NAS Server. I cassetti hot-swap sono protetti da una serratura di sicurezza, molto utile per impedire estrazioni accidentali delle unità HDD.
Windows Storage Server, attraverso l’impiego di due dashboard, semplifica di molto le operazioni per il setup di base e le operazioni di gestione e amministrazione. Il sistema operativo è molto vasto e complesso e permette una gestione completa di un dominio locale in una rete LAN con massimo 50 utenti. La cosa molto interessante è che Microsoft non ha reso necessario l’acquisto separato di licenze CAL (Client Access Licenses) necessarie per altri sistemi server della casa di Redmond. In questo modo le piccole e medie imprese non saranno costrette ad un ulteriore esborso di denaro per avviare una rete basata su dominio. L’aggiornamento del sistema operativo avviene tramite il Windows Update a cui siamo abituati con i nostri PC basati su Windows, quindi non ci sarà nulla da scaricare dal sito del produttore. Qualora dovessimo eseguire un ripristino totale dell’unità, Thecus mette a disposizione dei clienti un’immagine ISO autoavviante, di cui effettuare il download, che provvede a tutte le operazioni necessarie.
Prestazionalmente il Thecus W4000 ha restituito ottimi risultati in tutti gli ambiti, sia in lettura che in scrittura, sfoderando un’affidabilità eccezionale durante l’utilizzo daily non risentendo anche di lunghissime sessioni di scrittura di file. Le temperature di esercizio sono sempre state ottime segno che la gestione della ventola impostata di default nel bios del NAS Server è efficace.
Il Thecus W4000 è proposto al pubblico ad un prezzo medio di 589€ Iva inclusa. La cifra è molto allettante alla luce della presenza di un disco SSD e del sistema operativo adottato che costerebbe quasi come il solo NAS Server se acquistato a parte ed è comunque adeguata alle caratteristiche tecniche offerte e alle elevate potenzialità del prodotto. Al prezzo iniziale va aggiunto quello per l’acquisto dei dischi che non sono forniti in dotazione.
Pro:
- Design esterno semplice e con linee morbide;
- Case metallico robusto di ottima qualità;
- Ottima qualità degli assemblaggi;
- Ottimo layout interno e qualità costruttiva;
- Ottima qualità dei componenti impiegati;
- Cassetti hot-swap con serratura di sicurezza;
- Elevato numero di funzioni a disposizione;
- Prestazioni generali di rilievo;
- Sistema operativo su disco SSD;
- Flessibilità ed espandibilità del sistema operativo;
- Versatilità e solidità dimostrate nell’utilizzo;
- Rapporto qualità/prezzo decisamente vantaggioso.
Contro:
- Nulla da rilevare.
Si ringraziano
per i dischi utilizzati nei test
Per qualsiasi informazione tecnica e commerciale potete usufruire del Supporto Tecnico Ufficiale Italiano di Thecus.
Edoardo Giampietro – Slime – Admin di HW Legend